Autore Nomadi
L'aviatore
Mi hanno detto che non si può rientrare
(continua)
(continua)
inviata da DoNQuijote82 29/1/2012 - 01:11
Stop the world
2000
Liberi di volare
Negli anni, dal vivo è diventata spesso Stop the war
Liberi di volare
Negli anni, dal vivo è diventata spesso Stop the war
Guarda nei tuoi occhi
(continua)
(continua)
inviata da DonQuijote82 25/1/2012 - 10:27
In favelas
1994
La settima onda
Con gli Inti-Illimani
La canzone è incentrata sul tema della povertà delle favelas o di altri luoghi di sofferenza ed emarginazione.
http://it.wikipedia.org/wiki/Favela
http://it.wikipedia.org/wiki/Meninos_de_rua
La settima onda
Con gli Inti-Illimani
La canzone è incentrata sul tema della povertà delle favelas o di altri luoghi di sofferenza ed emarginazione.
http://it.wikipedia.org/wiki/Favela
http://it.wikipedia.org/wiki/Meninos_de_rua
Non ci sono prati, solo muri consumati, per giocare poche
(continua)
(continua)
inviata da Andrea - andrea_aslan86@hotmail.it 24/1/2012 - 12:22
Nomadi: Cammina cammina
(1991)
Nomadi - Album: "Gente come noi"
Cammina cammina una CCG? No probabilmente no, ma forse...
Io credo che da una parte ci siano le guerre, ma credo che nella nostra vita quotidiana contro quelle guerre possiamo fare poco. E poi ci sono dei piccoli gesti quotidiani di Pace, il consumo critico, ridurre il nostro impatto ambientale... e secondo me anche camminare. Esiste un progetto chiamato "Cammina cammina" che è incontro, è aspirazione alla rinascita... l'anno scorso io vi ho partecipato, solo per una breve tappa, ma è come se avessi fatto tutti i km.
Questo il progetto per quest'anno:
Un cammino a piedi per ricucire con i nostri passi l’Italia: 5 maggio – 5 luglio 2012
Premessa
L’Italia è tramortita. L’Italia ha bisogno di risorgere. Ha bisogno di tirare fuori dalla sua testa, dalla sua pancia e dal suo cuore le energie che pure conserva dentro di sé e che -come è successo... (continua)
Nomadi - Album: "Gente come noi"
Cammina cammina una CCG? No probabilmente no, ma forse...
Io credo che da una parte ci siano le guerre, ma credo che nella nostra vita quotidiana contro quelle guerre possiamo fare poco. E poi ci sono dei piccoli gesti quotidiani di Pace, il consumo critico, ridurre il nostro impatto ambientale... e secondo me anche camminare. Esiste un progetto chiamato "Cammina cammina" che è incontro, è aspirazione alla rinascita... l'anno scorso io vi ho partecipato, solo per una breve tappa, ma è come se avessi fatto tutti i km.
Questo il progetto per quest'anno:
Un cammino a piedi per ricucire con i nostri passi l’Italia: 5 maggio – 5 luglio 2012
Premessa
L’Italia è tramortita. L’Italia ha bisogno di risorgere. Ha bisogno di tirare fuori dalla sua testa, dalla sua pancia e dal suo cuore le energie che pure conserva dentro di sé e che -come è successo... (continua)
Cammina cammina, quante strade
(continua)
(continua)
inviata da DoNQuijote82 12/1/2012 - 21:18
Il Libero
dal disco Contro (1993)
Normalità, pazzia, devianza sono solo parole vuote, prive di senso. esiste l'ipocrisia di chi non accetta un diverso modo di essere...
Normalità, pazzia, devianza sono solo parole vuote, prive di senso. esiste l'ipocrisia di chi non accetta un diverso modo di essere...
Gli hanno tolto la patente con la scusa che
(continua)
(continua)
inviata da DoNQuijote82 22/11/2011 - 20:33
Io canto perché (Aspettando la giustizia)
1988
Ancora Nomadi
Ancora Nomadi
Perché non tema né sole né neve,
(continua)
(continua)
inviata da DonQuijote82 22/11/2011 - 20:02
Amore che prendi amore che dai
(2002)
Se è vero che adesso possiamo parlare
(continua)
(continua)
inviata da DoNQuijote82 22/11/2011 - 19:10
Senza patria
[1990]
Album: Solo Nomadi
Premetto che qui per "patria" non si intende certo la "Nazione" ma il proprio suolo natio. La canzone è liberamente ispirata a L'armata dei fiumi perduti (1983) di Carlo Sgorlon (premio Strega nel 1985), libro a sua volta ispirato alle poco note vicende della duplice tragedia del popolo cosacco, i Kazak, a cui "l'impassibile spietatezza della Storia aveva sottratto per sempre la possibilità di avere una patria", e anche del popolo friulano, la cui terra venne regalata ai primi come bottino di guerra dall'invasore tedesco...
Album: Solo Nomadi
Premetto che qui per "patria" non si intende certo la "Nazione" ma il proprio suolo natio. La canzone è liberamente ispirata a L'armata dei fiumi perduti (1983) di Carlo Sgorlon (premio Strega nel 1985), libro a sua volta ispirato alle poco note vicende della duplice tragedia del popolo cosacco, i Kazak, a cui "l'impassibile spietatezza della Storia aveva sottratto per sempre la possibilità di avere una patria", e anche del popolo friulano, la cui terra venne regalata ai primi come bottino di guerra dall'invasore tedesco...
Il cavallo capisce che soffrirà
(continua)
(continua)
inviata da giorgio 20/11/2011 - 09:56
La ballata della borga
anonimo
Trovata sul sito dell’Associazione nazionale Alpini di Sorbolo (Parma)
Canzone di naja, sull’aria di “Io vagabondo” dei Nomadi, proveniente dalla caserma “Ottone Huber” di Bolzano, sede di comando delle truppe alpine.
Nel gergo militare “burba” è la povera recluta, mentre “borga” è colui che sta per congedarsi e tornare borghese…
Canzone di naja, sull’aria di “Io vagabondo” dei Nomadi, proveniente dalla caserma “Ottone Huber” di Bolzano, sede di comando delle truppe alpine.
Nel gergo militare “burba” è la povera recluta, mentre “borga” è colui che sta per congedarsi e tornare borghese…
Io tra poco me ne andrò
(continua)
(continua)
inviata da Bartleby 22/6/2011 - 14:03
Storie di mare
Ancora una volta con sentimento
1982
1982
Molto secca era la pelle del nostromo
(continua)
(continua)
inviata da DonQuijote82 20/6/2011 - 11:19
Un riparo per noi
Un raro caso in cui una canzone d'amore viene rifatta in italiano diventando una canzone "politica" di solito avveniva il contrario
WITH A GIRL LIKE YOU
(continua)
(continua)
inviata da DonQuijote82 28/11/2010 - 18:36
Babilonia
1988
Ancora Nomadi
Quando la sento penso inevitabilmente a quanti esseri umani si sono trovati dentro il loro mondo quotidiano di sempre
che di colpo è stato devastato dalla guerra. Dall'antichità ad oggi, intere popolazioni tra battaglie e distruzioni, in fuga dalla morte e dall'orrore.
Brutte storie dell'umanità. Brutte storie che sembrano - purtroppo - non aver mai fine.
Ma quando gli esseri umani saranno degni davvero di questo nome, porranno alla guerra la parola FINE.
Ancora Nomadi
Quando la sento penso inevitabilmente a quanti esseri umani si sono trovati dentro il loro mondo quotidiano di sempre
che di colpo è stato devastato dalla guerra. Dall'antichità ad oggi, intere popolazioni tra battaglie e distruzioni, in fuga dalla morte e dall'orrore.
Brutte storie dell'umanità. Brutte storie che sembrano - purtroppo - non aver mai fine.
Ma quando gli esseri umani saranno degni davvero di questo nome, porranno alla guerra la parola FINE.
Vendono l'amore nel buio dei bazar,
(continua)
(continua)
inviata da i.fermentivivi 19/7/2010 - 14:19
Il serpente piumato
(Cortesi)
dall'album "Gente come noi" (1991)
dall'album "Gente come noi" (1991)
Il serpente piumato vola alto nel celo,
(continua)
(continua)
inviata da DonQuijote82 30/5/2010 - 18:53
Modena City Ramblers: Morte di un poeta
Artista: Modena City Ramblers
Album: Riportando tutto a casa (1994)
Nel 1992, a Parigi, Helno, il cantante delle Negresses Vertes si fece l'ultima dose della sua vita. Questa canzone è stata scritta per lui, per Shane McGowan, per lo scrittore dublinese Brendan Behan e per tatti i poeti che muoiono di solitudine.
(dalle note di copertina)
Album: Riportando tutto a casa (1994)
È dedicata a tutti i poeti che muiono di solitudine. Ogni strofa è dedicata ed ha riferimenti a una persona diversa
Sfortunatamente sono state innumerevoli negli anni anche le dediche di questa song sul palco a personaggi scomparsi, da Massimo Troisi, a Osvaldo Soriano, a Faber...
L'intro di violino di "Riportando tutto a casa" è scritta e suonata da Chris Dennis, ex Nomadi, che l' ha "raccolta" da un tradizionale americano.
(da La Grande Famiglia)
Sfortunatamente sono state innumerevoli negli anni anche le dediche di questa song sul palco a personaggi scomparsi, da Massimo Troisi, a Osvaldo Soriano, a Faber...
L'intro di violino di "Riportando tutto a casa" è scritta e suonata da Chris Dennis, ex Nomadi, che l' ha "raccolta" da un tradizionale americano.
(da La Grande Famiglia)
Nel 1992, a Parigi, Helno, il cantante delle Negresses Vertes si fece l'ultima dose della sua vita. Questa canzone è stata scritta per lui, per Shane McGowan, per lo scrittore dublinese Brendan Behan e per tatti i poeti che muoiono di solitudine.
(dalle note di copertina)
Se dovessi cadere nel profondo dell'Inferno
(continua)
(continua)
inviata da m 1/2/2010 - 21:48
Il vecchio e il bambino
la versione di Guccini resta l'unica che da pathos e brividi sulla pelle per le altre, pollice verso : al rogo !
http://altogetherchieti.blogspot.com/
(enio)
http://altogetherchieti.blogspot.com/
(enio)
Ma ti riferisci alle traduzioni o alle interpretazioni della canzone da parte di altri artisti?
Certo, concordo che la versione dei Nomadi non è all'altezza di quella di Guccini (non mi vengono in mente altre versioni, se non forse una di Teresa de Sio) comunque invocare addirittura un rogo mi sembra esagerato, non trovi?
(Lorenzo)
Certo, concordo che la versione dei Nomadi non è all'altezza di quella di Guccini (non mi vengono in mente altre versioni, se non forse una di Teresa de Sio) comunque invocare addirittura un rogo mi sembra esagerato, non trovi?
(Lorenzo)
12/10/2009 - 16:27
Il re è nudo
Chanson italienne – Il Re è Nudo – Nomadi – 2002
LE ROI EST NU
(continua)
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 15/9/2009 - 11:54
L'uomo di Monaco
Chanson italienne – L'Uomo di Monaco – Nomadi - 1988
« Sur le mur, on avait écrit à la craie :
Ils veulent la guerre.
Celui qui l'a écrit
Est déjà tombé. »
(Bertolt Brecht)
« Sur le mur, on avait écrit à la craie :
Ils veulent la guerre.
Celui qui l'a écrit
Est déjà tombé. »
(Bertolt Brecht)
L'HOMME DE MUNICH
(continua)
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 11/9/2009 - 14:20
Le leggende di un popolo
Da una storia da raccontare del 1998
Il testo in inglese è recitato da Duane Hollow Horn Bear e sua figlia della tribù dei Lakota-Sicangu
Il testo in inglese è recitato da Duane Hollow Horn Bear e sua figlia della tribù dei Lakota-Sicangu
I have no more words
(continua)
(continua)
inviata da DonQuijote82 22/3/2009 - 20:40
Percorsi:
Genocidio dei Nativi Americani
Tu che farai
1988
Ancora Nomadi
Canzone dedicata ai signori della guerra, ai dittatori (in concerto più volte dedicata anche a Pinochet)
Ancora Nomadi
Canzone dedicata ai signori della guerra, ai dittatori (in concerto più volte dedicata anche a Pinochet)
Cosa dirai quando lei verrà?
(continua)
(continua)
inviata da Donquijote82 19/12/2008 - 15:20
Come un fiume
[2002]
(G.Carletti - A.Mei - L.Cerquetti - C.Falzone)
Album: "Amore che prendi amore che dai"
(G.Carletti - A.Mei - L.Cerquetti - C.Falzone)
Album: "Amore che prendi amore che dai"
Ha l’odore dell’America Latina
(continua)
(continua)
inviata da daniela -k.d.- 17/11/2008 - 17:08
Anni di frontiera
"Una storia da raccontare" 1998
Sguardi all'orizzonte, per vedere dov'è il futuro,
(continua)
(continua)
inviata da Luca 'The River' 26/9/2008 - 01:39
Trentaduesimo parallelo
nomadi vi stimo troppo!!!! grazie a voi e a tutto il popolo nomade ho ancora la sperenza di poter migliorare questo mondo col suono della vostra musica e con la vostra "voce che canta i miei pensieri".....
giulia 93 22/7/2008 - 12:07
Siamo gli operai
[2008]
Voci soliste:
Daniela Galli,
Davide "Dudu" Morandi (Modena City Ramblers),
Marino Severini (Gang),
Elisabetta "Betty" Vezzani (Modena City Ramblers);
chitarra acustica: Fabrizio Varchetta
chitarra solista: Juan Carlos "Flaco" Biondini;
chitarra elettrica: Sandro Severini (Gang);
batteria e percussioni: Gìgi Cavalli Cocchi;
basso: Elisa Minari (ex Nomadi);
tastiere e piano: Leonardo Sgavetti;
violino: Francesco Moneti (Modena City Ramblers);
whistle: Franco D'Aniello (Modena City Ramblers);
bouzouki e mandolino: Riccardo Sgavetti.
Scritto, arrangiato e prodotto da Fabrizio Varchetta.
Il 6 dicembre 2007 a Torino Alla Fabbrica Thyssen Krupp scoppia un incendio a causa della rottura di una manichetta. Una cosa semplice, un inconveniente che nella stessa Germania avrebbe prodotto probabilmente solo un po' di spavento ma che qui, invece fa sette vittime: Rocco Marzo, Antonio... (continua)
Voci soliste:
Daniela Galli,
Davide "Dudu" Morandi (Modena City Ramblers),
Marino Severini (Gang),
Elisabetta "Betty" Vezzani (Modena City Ramblers);
chitarra acustica: Fabrizio Varchetta
chitarra solista: Juan Carlos "Flaco" Biondini;
chitarra elettrica: Sandro Severini (Gang);
batteria e percussioni: Gìgi Cavalli Cocchi;
basso: Elisa Minari (ex Nomadi);
tastiere e piano: Leonardo Sgavetti;
violino: Francesco Moneti (Modena City Ramblers);
whistle: Franco D'Aniello (Modena City Ramblers);
bouzouki e mandolino: Riccardo Sgavetti.
Scritto, arrangiato e prodotto da Fabrizio Varchetta.
Il 6 dicembre 2007 a Torino Alla Fabbrica Thyssen Krupp scoppia un incendio a causa della rottura di una manichetta. Una cosa semplice, un inconveniente che nella stessa Germania avrebbe prodotto probabilmente solo un po' di spavento ma che qui, invece fa sette vittime: Rocco Marzo, Antonio... (continua)
Torino è una valle d'asfalto
(continua)
(continua)
inviata da Donquijote82 16/6/2008 - 18:19
C'è un re
Grande canzone..un vero inno contro tutte le guerre, le ingiustizie che prevalgono nel mondo e contro tutte le dittature. Speriamo che questo mondi cambi!!! Pace
Andrea 28/1/2008 - 21:45
Il disgelo
Testo e musica di Francesco Guccini
Dall’album del 1967 “Per quando noi non ci saremo” dei Nomadi, una delle poche vere voci musicali italiane che hanno cercato di tradurre i sogni della rivolta giovanile dell’epoca partiti dagli USA di Bob Dylan e di Joan Baez.
E che fossero voci vere lo dimostra il fatto che i Nomadi, necessariamente modificati nel loro organico, restano ancora oggi uno dei pochi gruppi italiani ancora validi.
Dall’album del 1967 “Per quando noi non ci saremo” dei Nomadi, una delle poche vere voci musicali italiane che hanno cercato di tradurre i sogni della rivolta giovanile dell’epoca partiti dagli USA di Bob Dylan e di Joan Baez.
E che fossero voci vere lo dimostra il fatto che i Nomadi, necessariamente modificati nel loro organico, restano ancora oggi uno dei pochi gruppi italiani ancora validi.
Quando il sole ritornerà nel cielo
(continua)
(continua)
inviata da i.fermentivivi 2/1/2008 - 16:33
L'uomo di Monaco
che dire...una canzone meravigliosa...
una canzone che ti apre il cuore, che ti fa scendere le lacrime quando la senti...
pura poesia...
mi auguro che ogni persona che sia per la guerra possa ricredersi ascoltandola...
una canzone che ti apre il cuore, che ti fa scendere le lacrime quando la senti...
pura poesia...
mi auguro che ogni persona che sia per la guerra possa ricredersi ascoltandola...
liz 24/9/2007 - 21:40
Soldato
questa canzone è molto dolce,però è stata fonte di discussione con una mia amica anche lei nomade
ci chiedevamo ma ala fine chi muore?io dico il soldato lei la donna...
qualcuno sa aiutarmi a risolvere questo dilemma??
grazie in anticipo
un bacio a tutti
SEMPRE NOMADI
SEMPRE E COMUNQUE
ci chiedevamo ma ala fine chi muore?io dico il soldato lei la donna...
qualcuno sa aiutarmi a risolvere questo dilemma??
grazie in anticipo
un bacio a tutti
SEMPRE NOMADI
SEMPRE E COMUNQUE
GIUGI 7/8/2007 - 13:25
Corpo Estraneo
In una società in cui sono morti ogni valore ed ogni morale, in cui sembra che fare del male agli altri sia una virtù, in cui c’è pigrizia e paura di ragionare, i Nomadi sono gli unici ancora capaci di farci aprire gli occhi alla realtà e di dipingere in maniera veritiera la nostra condizione. E a farci aggrappare ad una solida fune chiamata speranza. Per sempre Nomadi!
leojuve86@yahoo.it
leojuve86@yahoo.it
Giulio 4/2/2007 - 20:34
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Con me o contro di me