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Autore Sergio Endrigo

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Guantanamera

Guantanamera
[1932-1950]
Dai "Versos Sencillos" di José Martí [1890]
(Si veda anche La rosa bianca di Sergio Endrigo, che riprende una parte dei "Versos Sencillos").
Collage di versi definitivo di Julián Orbón
Probabile stesura musicale definitiva di Héctor Ángulo [1950]
Interpretata per prima da Joseíto Fernández [a partire dal 1932]
Interpretata da Pete Seeger a partire dal 1963.

[1932-1950]
From “Versos Sencillos” (Simple Verses) by José Martí [1890]
(See also La rosa bianca by Sergio Endrigo, reproducing a part of “Versos Sencillos”)
Final assembly of Julián Orbón
Musical partition ascribed to Héctor Ángulo [1950]
First sung by Joseíto Fernández [since 1932]
Sung by Pete Seeger since 1963.



GUANTANAMERA
di / by Marco Sacchetti

José Martí Pérez nasce all'Avana il 28 gennaio 1853. Giovanissimo rimane molto colpito dall'arresto e dalla deportazione di un suo vecchio insegnante da parte... (continua)
Yo soy un hombre sincero
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 22/5/2005 - 10:49
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Una casa al sole

Una casa al sole
La voce dell'uomo(1974)

Sergio Endrigo è l'autore della musica e del testo in questo brano da lui interpretato.

(Alberta Beccaro - Venezia)
Pensa pensa
(continua)
inviata da adriana 22/5/2005 - 10:40
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Fare festa

Fare festa
Da: Qualcosa di meglio (1993)

Testo e musica di questo brano sono dello stesso Sergio Endrigo.

(Alberta Beccaro - Venezia)

«L’intolleranza religiosa, il vero argomento di “Fare festa”, è causa anche di interessi materiali, il fanatismo religioso è frutto dell’ignoranza e molti ne approfittano per questioni territoriali, per rivendicazioni economiche. Ci sono tante guerre inutili, il terrorismo che impazza, si uccide in Afghanistan, in India, in Pakistan, in Irak, non parliamo poi di Palestina e Istraele, "ci si ammazza volentieri/ oggi come e più di ieri".. è una cosa tremenda.»

- Possiamo pensare a un cambiamento?

«Mah!? Prima che io muoia no, però può darsi che tra 300-400 anni qualcosa cambi.»
(Intervista a Sergio Endrigo di Paolo Predieri)
"Fare festa" è il brano di chiusura di un album, "Qualcosa di meglio" (1993), da tempo irreperibile e piuttosto raro perchè mai ristampato dopo... (continua)
Sarebbe bello fare festa tutti insieme
(continua)
inviata da adriana 22/5/2005 - 10:12
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Bassi Fondali

Bassi Fondali
Dall'album :Qualcosa di meglio (1993)
La copertina di "Qualcosa di meglio", album del 1993, mai ristampato finora, dal quale è tratto il brano "Bassi fondali":

La musica è di Sergio Endrigo.
Il testo vede come autrice, oltre allo stesso Sergio Endrigo, anche sua moglie Maria Giulia Bartolocci, detta Lula, che lo rese vedovo l'anno seguente.
(Alberta Beccaro - Venezia)
Tempi complicati i nostri tempi
(continua)
inviata da adriana 22/5/2005 - 10:03
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Il soldato di Napoleone

Il soldato di Napoleone
[1962]
Dall'album "Sergio Endrigo"
Testo di PierPaolo Pasolini
Musica di Sergio Endrigo
Adattamento dal poemetto pasoliniano in friulano "Il soldât di Napoleon" dalla raccolta intitolata "La meglio gioventù" (1954)

Nel 1966 Umberto Simonetta, autore del programma "Canzoniere minimo", invita Endrigo a cantarla in televisione. La direzione RAI censura l’iniziativa per alcuni versi "disgustosi" e propone agli autori di eliminarli. Pasolini ed Endrigo rifiutano.
(fonte: rockol)

La canzone, sulla musica di Endrigo, fu interpretata anche dall'attrice Laura Betti, che di Pasolini fu intensa amica, nello spettacolo "Giro a vuoto".

I versi raccontano di un giovane che per non morire di freddo squarcia il ventre al suo cavallo e si scalda con le sue viscere.

"La meglio gioventù", titolo della raccolta di Pasolini, è un riferimento a una canzone degli alpini. La stessa espressione è ripresa... (continua)
Addio, addio Casarsa vado via per il mondo
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 22/5/2005 - 02:41
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La rosa bianca

La rosa bianca
[1963]
Originariamente nell'album "Endrigo"
Testo e musica di Sergio Endrigo
Versione italiana di una poesia di José Martí

Una stupenda poesia di pace e di amicizia del più grande poeta cubano, José Martí, è diventata una delle canzoni di Sergio Endrigo più giustamente note nel mondo. Sarebbe bene non dimenticarsi che, oramai quasi dimenticato in Italia, Sergio Endrigo resta un cantautore ancora assai apprezzato ovunque nel mondo si senta parlare di libertà e poesia.
Invitato a Cuba per tenere un concerto nel 1964, Endrigo cantò questa canzone (invertendo l'ordine delle strofe: prima l'originale spagnolo e poi la versione italiana) davanti a decine di migliaia di spettatori. Tra di essi vi era Ernesto Che Guevara.

(RV)

*

Naturalmente la poesia di José Martí è alla base anche di Guantanamera.

*

“La rosa bianca” parla di qualcosa simile al porgere l’altra guancia, al cercare di perdonare,... (continua)
Coltivo una rosa bianca
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 22/5/2005 - 02:36
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Prima della bomba

Prima della bomba
Testo di Endrigo / Casini / Plumrose

"Prima della bomba" appartiene all'album "E allora balliamo" (RCA Talent, 1986).

Una curiosità: sotto lo pseudonimo di Plumrose (che co-firmò due terzi dei brani del disco, compreso questo) si nascondeva la moglie di Endrigo, ossia Maria Giulia Bartolocci, detta Lula (che lo rese vedovo nel 1994).

(Alberta Beccaro - Venezia)
Notte chiara, notte scura dove è andata la luna?
(continua)
inviata da adriana 9/5/2005 - 17:01
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La voce dell'uomo

La voce dell'uomo
(1974)

Testo e musica di questo brano sono dello stesso Sergio Endrigo.
Ho sentito la voce del mare
(continua)
inviata da adriana 9/5/2005 - 16:33
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Filastrocca Vietnamita

Filastrocca Vietnamita
[1971]

Questa canzone faceva parte della colonna sonora del film di Salvatore Samperi Grazie Zia (1968) ed era interpretata da Sergio Endrigo. Testo e musica firmati da Leoncarlo Settimelli e Ennio Morricone. Pubblicata nel Canzoniere Internazionale n.2, 1971.
(Nota tratta da "Canzoni italiane di protesta - 1794/1974 - Dalla Rivoluzione Francese alla repressione cilena", a cura di Giuseppe Vettori, Paperbacks poeti/26, Newton Compton Editori, 1974)[Alessandro]
Nero è il cielo sull’Indocina
(continua)
inviata da Riccardo Venturi
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La ballata dell'ex

La ballata dell'ex
Di Endrigo e Bardotti, Fonit Cetra 1966
La versione che conosco e' stata incisa dai Gufi, ne "Il Cabaret dei Gufi N.2", 1967 [Piersante Sestini]

Un brano degli anni '60 dalla tematica veramente originale: la guerra partigiana, ma con un taglio ironico e non celebrativo, che sottolinea la distanza tra i sogni e la realtà degli anni '50, con la ritrovata continuità, in molti aspetti, all'Italia di prima della guerra, e degli anni '60, con l'arrivo al governo e al potere, nel primo centro-sinistra, di alcuni di quei compagni (si riferisce al partito socialista) degli anni della guerra.

Interessante infine il riferimento ai regolamenti di conti verificatisi nei giorni della liberazione, e anche in quelli immediatamente successivi, oggetto di inchieste giornalistiche pubblicizzate con grande clamore in particolare dal giornalista Giampaolo Pansa ("Il sangue dei vinti", "La grande bugia") e... (continua)
Andava per i boschi con due mitra e tre bombe a mano
(continua)
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La guerra

La guerra
[1963]
Testo e musica di Sergio Endrigo

“La guerra” è una canzone contro le guerre organizzate. Io sono contro la guerra, però la guerra contro Hitler mi sembra fosse più che legittima. Ricordo l’enciclica di Paolo VI “populorum progressio” diceva finalmente che non si possono condannare quelli che sono tormentati, soffrono e si ribellano. Le guerre organizzate coi carri armati e la bomba atomica no, ma certe rivolte possono essere utili a superare problemi di sottomissione.

La legittimità della ribellione in quei casi non è in discussione. Si tratta però di vedere se, a parità di efficacia, si impara a gestire le lotte e i conflitti nel modo meno distruttivo possibile. Il metodo nonviolento cerca di ottenere questo risultato lavorando sulla parte positiva che è in ogni essere umano, come mi pare ben detto in “La voce dell’uomo”: “…anche quando è violenta e uccide il fratello/ la voce... (continua)
Dicono
(continua)




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