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Riccardo Venturi 17/8/2018 - 21:21
PEPPINO IMPASTATO
9 maggio 1978 - 9 maggio 2018
Riccardo Venturi 9/5/2018 - 11:23
Il sito “Canzoni Contro la Guerra” ha compiuto il 20 marzo 15 ANNI.
Riccardo Venturi 20/3/2018 - 09:38
40 anni? Sembra che, in questi giorni, i quarantennali riguardino solo gli “statisti”. Il 18 marzo 1978, 40 anni fa, invece, furono assassinati Fausto e Iaio. Non se ne è saputo mai nulla. Quarant'anni e non sentirli. Quarant'anni e sempre fra noi, per sempre diciottenni. Quarant'anni fra le grancasse del potere e dei suoi servi.
Riccardo Venturi 18/3/2018 - 09:18
Se n'è andato nel giorno del Pi Greco, Stephen. Alla ricerca dell'infinito. Una canzone per lui, e un bicchiere di Qualsiasi Cosa!
Riccardo Venturi 14/3/2018 - 10:04
Gli Extra delle CCG hanno finalmente il LORO INNO NATURALE! Con una Appendice ad hoc.
Riccardo Venturi 9/2/2018 - 02:38
La storia di Árpád Weisz, ebreo ungherese, calciatore e allenatore di successo negli anni '30 in Italia, poi rifugiato in Olanda dopo le leggi razziali del cav. Benito Mussolini (quello che “ha fatto tante cose buone” secondo diversi politicanti odierni), e infine deportato a Auschwitz dove morì il 31 gennaio 1944. In questo Giorno della Memoria ce la racconta un giovanissimo rapper novarese, Andrea Licata ”Red Riot”, 18 anni e tanta voglia di ricordare quel che troppi hanno dimenticato. Il suo rap si intitola L'allenatore in campo.
Riccardo Venturi 27/1/2018 - 11:03
Diceva di aver vissuto sempre nell'equilibrio, e che vi sarebbe morto. Una volta sola si sbilanciò con una canzone, dicendo che era “la più bella di tutte”: la sua 'Αρνηση. Poi è venuto il silenzio, quello di una Μπαλάντα της σιωπής nella medesima lingua, e ancora una volta c'era un rifiuto, un'άρνηση. E così, in questa giornata gliele dedichiamo εἰς μνήμην tutte e due, dalla stessa voce della Maria Farandouri. Il 28 novembre di qualche anno fa Gian Piero Testa iniziava il suo volo nell'αθανασία.
Riccardo Venturi 27/11/2017 - 13:48
Esattamente 30 anni fa, il 12 novembre 1987, moriva Cornelis Vreeswijk. Questo sito contiene da anni e anni una decina di sue canzoni, forse un po' trascurate: nel trentennale della sua morte cominciamo a conoscerle un po' meglio, a partire dal suo Blues för Victor Jara.
Riccardo Venturi 11/11/2017 - 10:00
Abbiamo concluso oggi, dopo circa 2 mesi, l'inserimento delle canzoni del bellissimo e purtroppo introvabile album di Beppe Chierici e Daisy Lumini "La cattiva erba" del 1970.

L'album raccoglie 15 canzoni in italiano frutto di traduzioni e reinterpretazioni di poesie e canzoni che vanno da Archiloco e Lao Tsu ad Antoine attraverso più di 2500 anni di storia.
Alcuni brani erano già presenti nella loro versione originale, i testi in italiano sono stati trascritti all'ascolto grazie a Flavio Poltronieri che ci ha fatto avere una copia del disco, che ora è è interamente ascoltabile, i brani mancanti sono stati trovati in rete, con la collaborazione di B.B., nostro storico collaboratore, e di Renè Zosso, ghirondista svizzero.

Perchè quei cannoni? (Antoine) - Nenia (dalla guerra dei trent'anni) - Eravamo tre compagni - Compianto popolare - Il soldato morto in terra straniera - Alla guerra chi ci va - Il soldato dormiente (Rimbaud) - La guerra è truccata (Boris Vian) - Contro la guerra e le armi (Lao Tsu) - Lo scudo perduto (Archiloco) - Non avremo mai la pace, fratello? (Oliver De Magny) - Il condannato a morte - Testamento (Lermontov) - Il malcontento del soldato - Torna da in guerra un soldato
DonQuijote82 8/9/2017 - 14:00
Riccardo Venturi 23/8/2017 - 04:45
Se per caso andate alla fiera di Scarborough assieme a Simon & Garfunkel, ci dovreste anche andare insieme a un Cavaliere Elfo, a un Cantico contro la guerra, a un minatore di carbone, a Martin Carthy, Ewan McColl e Peggy Seeger, a Bob Dylan, al grande studioso americano Francis James Child, a Edipo e alla Sfinge, a Sansone, all'Indovinello Veronese, a un Laureato, ai Muppets e persino al Diavolo in persona... Una canzone dalla storia millenaria per la quale abbiamo voluto completamente rifare una pagina composita ed esauriente, con una nuova introduzione (per ora soltanto in italiano): Una storia molto, molto lunga...
Riccardo Venturi 2/7/2017 - 00:54

Neuf balles

Neuf balles
[1944]
Versi di Madeleine Riffaud, che a 19 anni entrò nella Resistenza. Poi giornalista e corrispondente di guerra per L'Humanité da Algeria e Vietnam.
Nella raccolta “Cheval rouge: anthologie poétique, 1939-1972”, pubblicata nel 1973
Trovo la poesia nel disco di Marc Ogeret intitolato “Chante la résistance” (1990)

Credo proprio che la poesia descriva l'esecuzione di un ufficiale nazista alla passerelle Solférino (oggi passerelle Léopold-Sédar-Senghor, a Parigi, sulla Senna) di cui fu artefice la Riffaud nel 1944. Fu poi arrestata, torturata, condannata a morte, ma riuscì a scappare durante un trasferimento e partecipò alla Liberazione di Parigi. Dopo la guerra divenne corrispondente dall'Algeria – dove scampò miracolosamente ad un attentato dell'OAS – e poi in Indocina, dove scriveva i suoi rapporti dal fronte della resistenza vietcong.
A Jean-Pierre M, 16 ans
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 23/6/2017 - 11:15

Ballade LVIII: Je treuve qu'entre les souris

Ballade LVIII: Je treuve qu'entre les souris
[XIV° secolo]
Una ballata composta da Eustache Deschamps, o Eustache Morel [1345-1405]
Testo trovato su Imago Mundi, encyclopédie gratuite en ligne e controllato su questo sito belga dedicato alla poesia medievale

Ho sempre pensato che “Le conseil tenu par les rats” fosse una favola di Jean de La Fontaine ispirata ad una delle favolette morali di Esopo, quella che inizia con “Ἔν τινι οἰκίᾳ πολλοὶ μύες ἦσαν.”
Invece scopro oggi che lo scrittore seicentesco più che ad Esopo si era rifatto ad una ballata di Deschamps, già di per sé un apologo su oppressione e resistenza composto da un poeta che conobbe da vicino il potere e le sue lusinghe ma che ebbe anche il destino di nascere alla vigilia dello scoppio della “Guerra dei 100 anni” e vide per tutta la vita anche le devastazioni, i saccheggi, la miseria, la morte.
Je treuve qu'entre les souris
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 22/6/2017 - 21:36
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Liberté couleur des feuilles

Liberté couleur des feuilles
[1944-45]
Versi di René Guy Cadou
Originariamente nella raccolta “Pleine poitrine” pubblicata nel 1946.

Una splendida poesia messa in musica da molti: Gilles Servat, Manu Lann Huel, Robert Duguet, Jean Christophe Rosaz, Luc Guilloré e altri.




Trovo il brano per esempio in “En Public” di Gilles Servat (1981) e in “La Fleur Rouge - Vol. 1” di Manu Lann Huel (1986), un disco quest'ultimo interamente dedicato alla poesia di Cadou.
Liberté couleur des feuilles
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 22/6/2017 - 09:45
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Women of War

Women of War
(2014)
Dall'album Indie Cindy che ha segnato il ritorno dei Pixies dopo 23 anni
Leanne, I want you
(continua)
22/6/2017 - 05:03
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Chanson de la mort violente

Chanson de la mort violente
[1944-45]
Versi di René Guy Cadou
Originariamente nella raccolta “Pleine poitrine” pubblicata nel 1946.
Testo trovato nella raccolta “Poésie la vie entière: Oeuvres poétiques complètes” pubblicata nel 1976 (riedita nel 2001).

Si tratta di una chanson, e già questo basterebbe. La trovo comunque messa in musica da Robert Duguet, militante anticapitalista, autore del “La cinquième saison”, progetto musicale in due album dedicato alla poesia di René Guy Cadou.
Inoltre Marc Ogeret, nel suo album “Imagine” del 1976 e in quello del 1990 intitolato “Chante la résistance” attribuisce la musica del brano allo stesso Cadou.
Interpretata anche da Véronique Vella in un suo disco del 1997, pure questo interamente dedicato a Cadou.

“Non era un patriota, ma un ragazzo appena affacciato alla vita che cantava a squarciagola per coprire quel rumore sordo di stivali che spaventava il suo amore”

Semplicemente bellissima.

Un ringraziamento a Flavio Poltronieri che mi ha stimolato a cercare altre poesie di Cadou da proporre sulle CCG/AWS.
C’était un mort de mort violente
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 21/6/2017 - 23:04
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Under the Rainbow

Under the Rainbow
2004
Under The Rainbow

If we think Peace, dream Peace, sing Peace, pray Peace, perhaps the concept will grow large enough for the world to believe that peace is possible. Maybe we could just begin today....

On a sad day of our country dropping bombs on another, my hands at the piano started playing Somewhere Over the Rainbow. My heart spoke in words and music that it is not about what is OVER the rainbow, but here UNDER the rainbow, where we must evolve to learn to get along if our children are to have a future. By reversing the octave leap in the melody to begin the song, I offer a melodic tribute to the song composed for The Wizard of Oz

Peace Songbook
Somewhere under the rainbow, I know there is a way
(continua)
inviata da Dq82 21/6/2017 - 22:27
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Yasmina

Yasmina
2004
Parole da fare Vol. 1

arrangiamenti del gruppo Barbapedana
Zingara, mi chiami zingara,
(continua)
inviata da dq82 21/6/2017 - 16:33
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L'altro sono io

L'altro sono io
2016

Canzone realizzata durante i laboratori di cittadinanza tenuti dalla cantautrice Erica Boschiero in 12 scuole dell’Alto Friuli nella primavera 2016
Scopo del laboratorio era quello di riflettere ed approfondire i temi della diversità, del pregiudizio, delle minoranze
Ciascun gruppo ha rilevato stereotipi e pregiudizi relativi ad un particolare gruppo emarginato, e approfondito i reali vissuti degli appartenenti a tale gruppo

Musica di Erica Boschiero
Testo realizzato con gli alunni di:
Scuola primaria di Comeglians
Scuola primaria di Forni di Sopra
Scuola primaria di Osoppo
Scuola primaria di Tarvisio città
Scuola primaria di Tolmezzo-Betania
Scuola primaria di Tolmezzo-P. D.M. Turoldo
Scuola primaria di Ugovizza
Scuola primaria di Venzone
Scuola secondaria di primo grado di Arta Terme
Scuola secondaria di primo grado di Artegna
Scuola secondaria di primo grado di Gemona... (continua)
Dicono che sono strani, che hanno perso la ragione
(continua)
inviata da dq82 21/6/2017 - 16:28
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Il topolino e la montagna

Il topolino e la montagna
2017

Liberamente tratta dalla lettera IV - Il topo e la montagna - di Antonio Gramsci

Canzone ecologista che prende per spunto una favola ricordata da Gramsci in una sua lettera, una canzone "circolare" o acchiapparello (come "Alla fiera dell'Est" o anche "Cioetta Cioetta")

Lettera IV

Il topo e la montagna

Carissima Giulia,
puoi domandare a Delio, da parte mia, quale dei racconti di Puskin ami di piú. Io veramente ne conosco solo due: Il galletto d’oro e Il pescatore.
Vorrei ora raccontare a Delio una novella del mio paese che mi pare interessante. Te la riassumo e tu gliela svolgerai, a lui e a Giuliano.
Un bambino dorme. C’è un bricco di latte pronto per il suo risveglio. Un topo si beve il latte. Il bambino, non avendo latte, strilla, e la mamma che non serve a nulla corre dalla capra per avere del latte. La capra gli darà il latte se avrà l’erba da mangiare. Il topo va... (continua)
Dorme il bambino dorme con il bicchiere pieno di latte
(continua)
inviata da dq82 21/6/2017 - 16:25
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La memoria dell'acqua

La memoria dell'acqua
2017
Caravanbolero
La notte si cerca un senso tra le stelle
(continua)
inviata da dq82 21/6/2017 - 16:14
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Mama Don't Cry

2017
ft. Israel & Adamu ft. CoroMoro

'Mama don't cry' è il primo singolo della band di Ivrea Regione Trucco, in uscita il 29 maggio, che anticipa la pubblicazione di un intero disco per l'etichetta discografica di Cuneo Vollmer Industries prodotto da Cosmo. Il singolo ha vinto il premio under 35 di Amnesty International "Voci per la libertà" e racconta senza retorica il viaggio che i migranti devono affrontare per raggiungere l'Italia e le diffidenze che devono affrontare una volta raggiunta la loro meta. Il brano è stato realizzato con il featuring di due rapper nigeriani richiedenti asilo, Israel e Adamu. Alle registrazioni ha inoltre partecipato il Coro Moro(coro di migranti delle valli di Lanzo). Il videoclip della canzone offre immagini esclusive: infatti, è stato girato all'interno di un centro accoglienzamigranti della zona del Canavese. I migranti sono ripresi in maniera naturale durante la loro vita quotidiana.
Scarpe buone non ne ho
(continua)
inviata da dq82 21/6/2017 - 16:10
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Crociera Maraviglia

Crociera Maraviglia
2017
Tra l'altro

Il viaggio della speranza che è costretto ad affrontare chi decide di lasciare il suo paese di nascita alla ricerca di un posto più accogliente e nella maggior parte dei casi non in guerra. “Crociera Maraviglia” descrive proprio uno di questi viaggi; quello di un uomo che dopo aver attraversato il deserto, il mare, dopo essere stato venduto come schiavo in Libia, dopo aver affrontato il freddo, la paura e la vessazione di qualsiasi diritto umano, arriva ad un passo dalla terra promessa. Sbarcare a Lampedusa rimarrà un sogno mai realizzato. Ingoiato dal mare, morto, con tanti altri viaggiatori delle tante crociere dell’orrore. La sua fine, che si mischia a tante storie con lo stesso epilogo, non servirà comunque a svegliare le coscienze sopite, l’indifferenza, sia istituzionale che umana.
E che riparta ancora e come una bottiglia
(continua)
inviata da dq82 21/6/2017 - 15:49
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L'immigrato

L'immigrato
2017

Semifinalista Premio Amnesty International Italia Emergenti
Pubblicato nel 2018 nell'album Il mio nome è nessuno
Quando un uomo è come il vento
(continua)
inviata da dq82 21/6/2017 - 15:45
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America

America
Berkeley, January 17, 1956
Howl and Other Poems (1956)

Musicata da Brian Eno e dagli U2 durante le session di The Joshua Tree (1986) ma pubblicata solo nelle versioni rimasterizzate per il ventennale (2007) e per il trentennale (2017)
America I’ve given you all and now I’m nothing.
(continua)
inviata da dq82 21/6/2017 - 14:29
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Prigioniero politico

Prigioniero politico
[2017]

Album : Il grande freddo

Claudio Lolli (voce)
Felice Del Gaudio (basso)
Pasquale Maria Morgante (organo)
Alberto Pietropoli (sax soprano)
Roberto Soldati (chitarre)
Danilo Tomasetta (sax contralto)
Lele Veronesi (batteria)

Non discutere più di niente
(continua)
inviata da adriana 21/6/2017 - 08:30
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Petizione per l'affidamento dei figli alle coppie omosessuali

Petizione per l'affidamento dei figli alle coppie omosessuali
(marzo 2007)
Album : Mare nero [2017]
Davvero poi siamo entusiasti
(continua)
inviata da adriana 21/6/2017 - 07:29
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À cause de la guerre

À cause de la guerre
Versi di Bernard Dimey (1931-1981), importante poeta e compositore di canzoni francese
Musica del compositore ed arrangiatore Jean Musy
Testo trovato qui
Nel volume “Les Huit péchés capitaux”, otto poesie illustrate dalle litografie originali di Jordi Bonàs (pittore catalano), 1973
Nell'album “La mer à boire”(LP del 1976 poi riedito i CD nel 1991?) e in raccolte come “Bernard Dimey - Testament (Intégrale)”.
À cause de la guerre
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 20/6/2017 - 22:10
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Monsieur Le Duc

Monsieur Le Duc
[1969]
Parole e musica di Bernard Dimey (1931-1981), importante poeta e compositore di canzoni francese.
Nel suo disco “Bernard Dimey ‎– Volume 2”
In seguito nella raccolta “Je ne dirai pas tout”e nel CD “La mer à boire”, entrambi pubblicati nel 1991
Dans un cercueil en bois des îles
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 20/6/2017 - 21:34
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La musique militaire

La musique militaire
[1972]
Parole e musica di Bernard Dimey (1931-1981), importante poeta e compositore di canzoni francese.
Nel suo disco intitolato “Ivrogne et pourquoi pas”
In seguito nella raccolta “Poèmes voyous: Le bestiaire de Paris”, pubblicata nel 1978 dalla casa editrice di Marcel Mouloudji (il quale credo l'abbia anche personalmente interpretata)
Je n’connais rien d’plus beau qu’la musique militaire.
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 20/6/2017 - 21:21
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La planète où mourir

La planète où mourir
Versi di Bernard Dimey (1931-1981), importante poeta e compositore di canzoni francese.
Purtroppo non so da quale raccolta la poesia sia tratta.
Nell'album di Aznavour intitolato “Charles chante Aznavour et Dimey”, 1983
On a traqué le cerf, on a traqué la biche,
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 20/6/2017 - 21:00
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Binary

Binary
(2017)
Testo e musica: Ani DiFranco
Lyrics and music: Ani DiFranco


Q.The title track of this record, “Binary,” combines a fun and funky groove with rather deep thoughts. How did that song come about?
A. Well, it’s just a poem, really. It started as a poem. And then I put a groove to it so that it wasn’t a show downer. [Laughs.] And it’s really just one little groove. I mean, sometimes, I feel like, fuck it, who needs a chorus, or a bridge, or whatever? Songs don’t always have to abide by structure. As far as the lyrics, the song starts with “in the blue glow of gizmos,” which is where most of us are residing these days—in isolation, interacting with machines. It’s like this rabbit hole of … lack of relationship. So for a while, I couldn’t stop thinking about the idea that consciousness is binary. The binary structure is actually underlying everything. From our atoms, to the positive... (continua)
Where are my sisters?
(continua)
inviata da CCG/AWS Staff 20/6/2017 - 20:19
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Music is Love

Music is Love
[1971]
Scritta da David Crosby, Graham Nash e Neil Young, che ne sono anche gli esecutori.

Nell'album intitolato “If I Could Only Remember My Name”, il disco in cui è contenuta anche What Are Their Names, a questa in qualche modo complementare.
Everybody's sayin' music is love
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 20/6/2017 - 17:40
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Les fusillés de Châteaubriant

Les fusillés de Châteaubriant
Poesia di René Guy Cadou (ottobre 1941)
Poème de René Guy Cadou (octobre 1941)
Musica e interpretazione di Jean Lazaris (2016)
Musique et interprétation de Jean Lazaris (2016)

Il 20 ottobre 1941, il tenente colonnello Karl Hotz, responsabile delle truppe di occupazione tedesche nel dipartimento della Loira Inferiore, è abbattuto a Nantes da alcuni membri della Resistenza francese. Come rappresaglia, le autorità occupanti naziste fanno fucilare, il 22 ottobre 1941, 48 ostaggi catturati a Châteaubriant, Nantes e Parigi. Due giorni dopo, il 24 ottobre, vengono fucilati altri 50 ostaggi al Camp de Souge, a Martignas-sur-Jalle nei dintorni di Bordeaux; tale nuova ondata di fucilazioni è dovuta all'eliminazione di un altro ufficiale tedesco, Hans Reimers.

Karl Hotz era peraltro un personaggio conosciuto a Nantes. Dal 1929 al 1933 aveva lavorato a Nantes come ingegnere e capocantiere per il... (continua)
Ils sont appuyés contre le ciel
(continua)
inviata da Riccardo Venturi (da un'idea di Flavio Poltronieri) 20/6/2017 - 01:14
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Selam Salam Shalom Shlomo

Selam Salam Shalom Shlomo
2007
Back Road To Ethiopia
Selam mèñotatschin, Fikir alamtschin
(continua)
inviata da Dq82 19/6/2017 - 22:00
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Ravensbrück

Ravensbrück
Poesia di René Guy Cadou
Poème de René Guy Cadou
Musica, accompagnamento e interpretazione di Jean Lazaris (2016)
Musique, accompagnement et interprétation de Jean Lazaris (2016)


Ce poème « Ravensbruck » est bien explicite, il raconte la vie des femmes, de leur arrivée jusqu'à leur mort, dans le camp de concentration du même nom, camp réservée aux femmes .

Le poème est constitué de sept strophes de deux vers chacune appelées communément distiques et a une forme fixe. Le nombre de syllabes dans chaque vers est pair donc ce sont des mètres pairs de huit syllabes appelé l'octosyllabe. Au début, on remarque plusieurs enjambements qui ici ne rompent pas trop l'harmonie entre la structure rythmique et la structure grammaticale. Il n'y a pas de rimes particulières, malgré la séparation de ces vers le poème est très lié. . Il existe une opposition de deux champs lexicaux qui se démarque... (continua)
A Ravensbrück en Allemagne
(continua)
inviata da Flavio Poltronieri 19/6/2017 - 19:46
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Asylum

Asylum
[2012]
Written by Lita Ford and Gary Hoey
Scritta da Lita Ford e Gary Hoey
Album: Living Like a Runaway
Walking through these halls
(continua)
19/6/2017 - 03:18
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Madonna delle canzoni

Madonna delle canzoni
2016
Ballate per il compagno Folagra
Madonna dei viaggiatori benedici questo treno
(continua)
inviata da dq82 18/6/2017 - 15:51
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A un ragazzo

A un ragazzo
(1956-1957)
da La religione del mio tempo (1961)
in Pier Paolo Pasolini, Tutte le poesie, Tomo I, Meridiani Mondadori, Milano 2003

Musicata (e lievemente modificata) da La corte dei miracoli in Ballate per il compagno Folagra (2016)

Il ragazzo cui è rivolta la poesia, in cui Pasolini racconta della morte del fratello Guido, è Bernardo Bertolucci.

Nel 1945 Guido Alberto Pasolini, diciannovenne, libero da impegni scolastici e temendo la chiamata da parte dell’esercito fascista, decide così di prendere la via della montagna e di unirsi ai partigiani. Susanna accoglie la notizia con forza e speranza, sapendo che la scelta di Guido è dettata da una grande determinazione e che la sua volontà non si sarebbe piegata di fronte a nessun impedimento. Guido parte da Casarsa, in treno, un mattino presto, e Pier Paolo lo accompagna alla stazione. I due fratelli acquistano un biglietto per Bologna... (continua)
Così nuovo alla luce di questi mesi nuovi
(continua)
inviata da dq82 18/6/2017 - 12:00
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Ponti di memoria

Ponti di memoria
2016


Il dovere della memoria

di Daniele Biacchessi
Presidente associazione Arci Ponti di memoria

Creare la prima rete sulla memoria e sull’impegno civile in Italia.
Dal dovere della memoria nasce l’associazione Arci Ponti di memoria.
Lo scopo è riunire musicisti, attori, narratori, registi, giornalisti, scrittori, associazioni, teatri, operatori, spettatori, cittadini.
L’associazione Arci Ponti di Memoria realizza un grande progetto di democrazia partecipata per diffondere e promuovere la cultura della memoria italiana attraverso festival di musica, cinema, teatro, arti visive, workshop didattici, rassegne letterarie, iniziative editoriali (libri, cd, dvd).
L’associazione Arci Ponti di Memoria promuove operazioni culturali in difesa dei valori scritti nella nostra Costituzione e quelli fondanti della Resistenza, in ricordo delle vittime delle stragi che hanno insanguinato il nostro... (continua)
Non c'è filo spinato, né carte d'identità
(continua)
inviata da dq82 18/6/2017 - 10:24
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La lettre de metal

La lettre de metal
Album: La République des Meteors

Chanson sur l'horreur de la première guerre mondiale
Comme je vais bientôt partir
(continua)
inviata da titi 17/6/2017 - 18:22
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Canzone del giovane Turco

Canzone del giovane Turco
[maggio 2013]
Anche denominata "Ballata del giovane Turco"
Also referred as "Ballata del giovane Turco"

Scritta da David Riondino
Voce: Monica Demuru
Pianoforte: Natalio Mangalavite
Illustrazioni: Francesco Spadoni
Video: Roberto Gennaro
“Giovane turco che alla fontana
(continua)
inviata da Il Duo delle Marmotte Accaldate (Adriana e Riccardo) 15/6/2017 - 23:56
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Maishe Yangu (My Life)

Maishe Yangu (My Life)
2017
White African Power

Words by Hamidu Didas

Per maggiori informazioni sul progetto si veda Happiness.
Non è facile reperire i testi originali, lo stesso staff della sixdegreesrecords che abbiamo contattato ci ha fornito solo questo e il precedente, ovviamente nelle traduzioni in inglese, come lo stessi Ian Brennan riferisce molte canzoni sono dei mantra, che ripetono poco più che il titolo.
My parents
(continua)
inviata da dq82 15/6/2017 - 17:55
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Dio è morto

Dio è morto
Visto che nessuno lo ha mai fatto notare (non solo qui su internet, ma nemmeno nei numerosi libri scritti su Guccini o negli articoli di riviste e giornali), lo faccio io.
La versione della Caselli, peraltro uscita in contemporanea con quella dei Nomadi visto che l'album da cui è tratta, "Diamoci del tu", viene pubblicato in aprile 1967 quindi nello stesso mese, ha alcune differenze nel testo. La prima è il verso "dentro le notti che dal vino son bagnate", che per la Caselli diventa "lungo le notti che dal vino son bagnate" (come a volte lo stesso Guccini la canta). La più interessante è sicuramente "in ciò che spesso han mascherato con la fede", che nell'album della cantante diventa invece "Negli immortali sacri dogmi della fede": il significato sicuramente cambia, diventando a mio parere più specifico...e chissà quale dei due versi è quello originale, al di là di ciò che poi in seguito... (continua)
Vito Vita 15/6/2017 - 01:48
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The Camp

The Camp
(2017)
Featuring Ramy Essam

PJ Harvey ha pubblicato un nuovo singolo interpretato assieme al musicista egiziano Ramy Essam. "The camp" è accompagnato da un video composto dalle toccanti immagini del giornalista inglese Giles Duley che documenta, come riporta il Guardian, ‘la vita dei bambini sfollati nella valle della Bekaa in Libano’. John Parrish ha prodotto e mixato il brano, oltre ad averci suonato batteria e chitarra. I proventi di questa canzone andranno totalmente a favore dell’organizzazione non governativa libanese Beyond Association.

In un comunicato stampa Duley dichiara: “È difficile comprendere la portata della crisi in Libano, un paese di 4 milioni di abitanti che ospita più di un milione di profughi siriani. L'infrastruttura del paese è spinta al suo limite e questa situazione è più che disperata nella valle della Bekaa. Tuttavia, ci sono alcune organizzazioni che fanno... (continua)
I saw children through a fence
(continua)
15/6/2017 - 00:10
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Play God

Play God
(2017)
Primo singolo estratto dall'album Binary

‘Play God’ is a song that recognizes reproductive freedom as a civil rights issue. As a society, it is time to acknowledge that unless a woman is in control of her own reproduction, she is not free, and it is the responsibility of our American government to protect and ensure the freedom of all American citizens. It is time we get serious about addressing and achieving this great unfinished business of civil rights in America. Only a constitutional amendment can ultimately save us from the whim of misogynists like Trump who have a vision of women as sexual objects and reproductive slaves.

Q. Do you have a favorite song on “Binary?”
A. I’m pretty excited about “Play God,” because I feel like feminism is the answer—for all of us. I believe that patriarchy is the source of all our social diseases. I came to this awareness after enough years... (continua)
I was done at 16
(continua)
14/6/2017 - 23:46
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Yankee Doodle

Yankee Doodle
[1973]
Parole di Ewan MacColl, sull'aria del noto inno patriottico americano
Nel disco “Folkways Record of Contemporary Songs”, con Peggy Seeger, Folkways Records

Feroce condanna della strage in Vietnam parodiando la settecentesca “Yankee Doodle”, canzonetta con cui gli inglesi prendevano in giro i miliziani americani ma che poi, dopo l'indipendenza, divenne uno dei più popolari inni patriottici degli USA...
Yankee Doodle came to town
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 13/6/2017 - 21:53
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Buffalo Holler

Buffalo Holler
[1973]
Parole e musica di Peggy Seeger
Nel disco “Folkways Record of Contemporary Songs”, con Ewan MacColl, Folkways Records

Aberfan, Wales, United Kingdom, 1966 = Buffalo Creek, West Virginia, USA, 1972.
In entrambe le località minerarie dedite all'estrazione del carbone si verificò che enormi accumuli di scarti di lavorazione, posti nel tempo a monte degli abitati, franarono a valle in seguito a giorni di piogge torrenziali, uccidendo nelle loro case centinaia di persone.
Responsabili furono le compagnie, che per aumentare il profitto non avevano provveduto ad uno smaltimento in sicurezza, e i governi, che avevano omesso i controlli più volte richiesti dagli abitanti, che sapevano della pericolosità della situazione ma molti di loro, le famiglie più povere, non erano in condizioni di mettersi da soli in sicurezza.
Nel caso di Aberfan, ci fu un padre che, quando venne chiamato dal... (continua)
Born in west Virginia, I've lived here all my life
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 13/6/2017 - 21:10
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La Tempête (ou Les adieux de La Tempête)‎

anonimo
Caro Dead End la canzone è effettivamente stata nel repertorio di Marc Robine, la trovi nel meraviglioso disco "Le Temps des Cerises", mentre non lo era in quello dei Malicorne, ma si può facilmente spiegare l'affermazione perchè quando Marc incise questo canto dei coscritti originario de l'Anjou, Gabriel Yacoub partecipò alle armonie vocali.
Flavio Poltronieri 13/6/2017 - 20:31
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Pelot d'Hennebont

Pelot d'Hennebont
All'inizio però la canzone proveniente dalla Haute-Bretagne, si chiamava "La lettre de Pelot de Betton " (vedi "l'anthologie de la chanson française" di Marc Robine) e le parole erano tradizionali, mentre la musica fu composta da Simone Morand nel 1930. I Tri Yann hanno accellerato il ritmo e l'hanno riveduta anche nel testo. Questo era comunque quello originale:
LA LETTRE DE PELOT DE BETTON
(continua)
inviata da Flavio Poltronieri 13/6/2017 - 20:16

The Children

The Children
Parole e musica di Peggy Seeger
Nel disco “Folkways Record of Contemporary Songs”, con Ewan MacColl, Folkways Records
The children are born, they bud and they bloom
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 13/6/2017 - 20:15
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We Don't Want to Live Like That!

We Don't Want to Live Like That!
[1973]
Parole e musica di Ewan MacColl
Nel disco “Folkways Record of Contemporary Songs”, con Peggy Seeger, Folkways Records

“For students of any age, includin' students of life”
We've learned to distinguish the hollow men from the rest
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 13/6/2017 - 20:04
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Die Hungerkünstlerin

Die Hungerkünstlerin
Chanson allemande (berlinois) – Die Hungerkünstlerin – Friedrich Hollaender – Années 1920 (après 1922 et avant 29)
Paroles et musique de Friedrich Hollaender
Dans le cycle de chansons pour cabaret intitulé « Lieder eines armen Mädchens », écrit pour sa (première) femme Blandine Ebinger (1899-1993).

Une chanson inspirée du récit de Franz Kafka « Ein Hungerkünstler » (« Un artiste de la faim », ou « Un Jeûneur »), publié en 1922, où un soi-disant artiste réalise un jeûne à outrance en s’exposant au public dans une boîte de verre. Il meurt dans l’indifférence générale et sera remplacé par une panthère famélique .


Dialogue maïeutique

Cette fois, Lucien l’âne mon ami, je t’apporte la version française d’une chanson berlinoise, écrite à Berlin, pour Berlin, en berlinois et comment dire, dans l’esprit berlinois, du moins celui qui inspirait Kurt Tucholsky, Erich Kästner, Walter Mehring, Robert... (continua)
L’ARTISTE DE LA FAIM
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 13/6/2017 - 18:58
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Letter to Britannia From the Union Jack

Letter to Britannia From the Union Jack
1976
All American Alien Boy

L'Union Jack scrive alla Britannia e chiede di non essere più alzata a mezz'asta, dopo aver visto molte guerre...
Poor Britannia - drowning in your waves
(continua)
inviata da dq82 13/6/2017 - 18:03
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The Pete Seeger Song

The Pete Seeger Song
[1961]
Parole e musica di Karen James, oggi dimenticata cantautrice statunitense che tra la fine dei 50 e l'inizio dei 60 incise alcune canzoni per la Folkways Records.
Nel suo album eponimo.

Un tributo a Pete Seeger il quale, come tanti altri artisti ed intellettuali americani negli anni del maccartismo, era caduto vittima della “caccia alle streghe” anticomunista e che nel 1955 si rifiutò di testimoniare di fronte alla speciale commissione parlamentare d'inchiesta sulle attività anti-americane: "I am not going to answer any questions as to my association, my philosophical or religious beliefs or my political beliefs, or how I voted in any election, or any of these private affairs. I think these are very improper questions for any American to be asked, especially under such compulsion as this." (Pete Seeger)
Gather round children, I'm going to tell you a story
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 13/6/2017 - 09:04




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