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If You're There

If You're There
[2016]
Lyrics and Music: Yaser Ramadam
Testo e musica: Yaser Ramadam
Yaser Ramadam: Voce / Voice
Francesco Staccioli: Chitarra / Guitar



Di Yaser, ovvero il giovane Yaser Ramadam, si sa poco o nulla, probabilmente per sua riservatezza. Si sa però benissimo che ha una voce splendida, e che dal febbraio 2015 è il vocalist dei Killer Queen, la cover band ufficiale italiana dei Queen formatasi fin dal 1995. Dalle notizie avute, pare che If you're There sia la prima canzone scritta e cantata in proprio da Yaser, che nel video vediamo accompagnato dal giovanissimo chitarrista Francesco Staccioli. Una canzone che, nel suo spirito, riprende dichiaratamente il messaggio pacifista e antireligioso di John Lennon, contro ogni "fede", contro ogni intolleranza. Se il buon giorno si vede dal mattino, c'è da augurarsi che Yaser, oltre a fare ottimamente il suo lavoro nei Killer Queen, continui a scrivere e cantare anche le sue canzoni... [AXXIS]
I've never been so sure
(continua)
inviata da L'Anonimo Toscano del XXI secolo 3/1/2017 - 08:13
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Morta per autoprocurato aborto

Morta per autoprocurato aborto
(1976)

Dal primo album della Nannini una canzone esplicitamente femminista.
La stanza tua piena di fiori
(continua)
2/1/2017 - 18:48
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Rap di fine secolo

Rap di fine secolo
(Luca Rustici, Paolo Costa, Loredana Bertè)
dall'album "Un pettirosso da combattimento" (1997), titolo tratto da un verso de La domenica delle salme di De André

Un album con una storia travagliata che in origine doveva essere prodotto da Renato Zero, che spingeva per un disco più pop, e fu mandato a quel paese dalla Berté che reincise tutte le canzoni dell'album. Per controversie legali questa canzone fu eliminata dalla scaletta della seconda edizione del disco.
Adesso basta con l'andare,
(continua)
2/1/2017 - 00:35
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Darlin' Be Home Soon

Darlin' Be Home Soon
(1966)
Parole e musica di John Sebastian
Dalla colonna sonora del film di Francis Ford Coppola You're a Big Boy Now
Famosa anche la versione di Joe Cocker

La canzone, che John Sebastian cantò anche a Woodstock nel 1969 quando il cantante, che si trovava al festival come spettatore, fu ingaggiato all'ultimo momento per salire sul palco con una chitarra acustica prestata da Tim Hardin, in attesa che i tecnici riparassero l'impianto elettrico danneggiato dalla pioggia per l'esibizione di Santana.

Il pubblico di Woodstock per la maggior parte non conosceva la canzone, ma fu subito coinvolto dall'esibizione di Sebastian, e interpretò la canzone come una canzone d'amore contro la guerra.

La storia completa della canzone si può leggere sul Wall Street Journal.
Come
(continua)
1/1/2017 - 22:14
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Realtà n. 1

Realtà n. 1
[1964]

Una canzone dei Bit-Nik che va oltre le solite dichiarazioni d'intenti dei vari "Manifesti beat", qui si parla proprio di una realtà sbagliata da cambiare (da correggere, dice più prudentemente il testo) con azioni concrete ("sperare senza lottare...").
Notevole anche dal punto di vista musicale, un brano ispirato alla prima psichedelia, molto ritmico e tutto basato sul supporto dell'organo elettronico Vox.
Alberto Truffi su Musica&memoria
Non si cambia
(continua)
inviata da Dq82 1/1/2017 - 19:17
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Indian Givers

Indian Givers
2016
Peace trail

Indian Givers, già lanciato da un videoclip minimale e sublime che unisce riprese televisive e immagini girate con il telefonino da un Neil in versione YouTuber, è la protesta contro un oleodotto costruito sulle terre dei Nativi
There's a battle raging on the sacred land
(continua)
inviata da Dq82 31/12/2016 - 13:18
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Il lavoro cieco

Il lavoro cieco
2016
Il fiore inverso
feat. [[|Paolo Fresu]]

È il brano più apertamente politico di questa raccolta, in cui i versi spietatamente dipingono lo scenario di una sconfitta ormai consumata, dalle cui ceneri però, inopinatamente, spunta ostinata la speranza concreta di una nuova utopia.
Lo spoken di Voce si fa quasi sussurrato, assume toni e intenzioni da melanconica fiaba, in aperto contrasto con la durezza dei contenuti, con la riproposta ossessiva dell’ormai datato slogan “lavorare meno, lavorare tutti”, che nel finale del refrain si trasforma nell’assai più radicale e disperato “vivere tutti, morire meno”, mentre la tromba di Fresu dialoga fittamente con lo struggente violoncello di Adele Pardi e Nemola struttura con la chitarra di Dario Comuzzi uno spazio sonoro sfumato e risonante di echi.
Il cuore è questo vuoto al centro del sentire
(continua)
inviata da Dq82 31/12/2016 - 11:32
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Il mostro è uscito dal mare

Il mostro è uscito dal mare
1977
Ma non è una malattia
E i mercanti di pornografia
(continua)
inviata da dq82 30/12/2016 - 19:12

One World, One Chance

One World, One Chance
Words: Cynthia Cockburn
Tune and arrangement: the South African song Mayenziwe ‘Ntando Yakho
RAISED VOICES
London Political Street Choir
2007
One World, One Chance
We stood, eyes closed, and visualized the world seen from outer space. The
(continua)
inviata da dq82 29/12/2016 - 19:29
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Io non pago affito

Io non pago affito
[2016]
Parole e musica di Paul Yeboah, in arte Bello Figo (e molti altri AKA), rapper italiano di origine ghanese. In collaborazione con un suo amico, il rapper The GynoZz.
Testo trovato su Genius

L'annullamento dei concerti a Mantova e Brescia “sono due effetti diretti dell’enorme onda di popolarità che ha investito Bello Figo dopo la sua apparizione nella trasmissione condotta da Maurizio Belpietro Dalla vostra parte, su Rete 4, tempio televisivo del “gentismo” e della destra fascio-leghista.
Il suo scontro con Alessandra Mussolini è diventato un meme nel giro di poche ore, Bello Figo è uscito dalla sua nicchia trash sull’internet italiano e si è ritrovato ad essere una sorta di eroe, almeno per tutti coloro che hanno saputo apprezzare la sua magistrale opera di détournement — la sua presenza in tv è stata un capolavoro di situazionismo in prima serata.

Se però nell’ottica professionale... (continua)
Hey, hey
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 29/12/2016 - 10:56
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Salviamo i marò

Salviamo i marò
[2016]
Parole e musica di Paul Yeboah, in arte Bello Figo (e molti altri AKA), rapper italiano di origine ghanese.

Ho scoperto l'esistenza di Bello Figo perchè proprio nei giorni scorsi un suo concerto nel mantovano è saltato a causa delle minacce, anche di morte, rivolte al rapper da parte di singoli e di gruppi della galassia dell'estrema destra, come il Veneto Fronte Skinheads e Forza Nuova, ed associazioni locali formalmente apartitiche formate da “cittadini patrioti”, come Mantova ai Virgiliani. A giudicare dai post su Facebook questa gente lo vorrebbe proprio morto a Bello Figo: “Un pezzo di legno e giù botte. Torna in Africa, negro”, “Fatelo venire e poi fracasatelo (sic!) di mazzate”, ecc. ecc.... Alla faccia della libertà di parola!

Perchè tanto odio?

Perchè Bello Figo, che esordì qualche anno fa con canzoni facili e volgari come “Mi faccio una segha”, “Ce l'ho grosso” e “Pasta... (continua)
Grhà grhà grhà grhà
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 28/12/2016 - 23:22
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Siap jendral

Siap jendral
[2000]
Album: Anti-Military

I Marjinal ("Emarginati") sono una band punk anarchoskin indonesiana formatasi nel 1997 a Surabaya; i suoi quattro membri sono Romi Jahat (leader e voce del gruppo), Mike (chitarra), Bob (basso) e Proph (batteria). La band fa parte dell'AFRA (Anti Fascist Racist Action). Tra le dichiarate influenze sulla band: Sex Pistols, Bob Marley, Leo Kristi, Toy Dolls, Bad Religion , The Crass, Benyamin S, Ramones. L'album Anti-Military, dal quale è tratto questo brano, è del 2000. E' inteso come un album di “comunicazione”, in quanto rivolto fortemente non solo contro il sistema in quanto tale, ma anche, e soprattutto, contro il regime politico e sociale indonesiano, accusato di essere fascista e militarista. [RV]


"Dalam perkembangannya, Anti Military dipahami orang-orang sebagai sebuah band, Padahal mereka bukan musisi dalam arti sesungguhnya! Musik menurut mereka hanya... (continua)
Tangkap semua.. Siap jendral
(continua)
inviata da L'Anonimo Toscano del XXI secolo 28/12/2016 - 09:09
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Shout

Shout
[2001]
Scritta da Michael Jackson e R. Kelly (cantautore di Chicago, ex atleta professionista di basket)
Un brano espunto da “Invincible”, ultimo album in studio del “King of Pop”, amato da tanti, odiato da troppi ma indimenticato da tutti.
“Shout” venne pubblicato come b-side del singolo “Cry”
Testo trovato su Genius




E provateci solo a non pubblicarla o a sfregiarla col bollino “Bleah”!
Conoscerete la mia ira!
Ignorance of people purchasing diamonds and necklaces
(continua)
inviata da Bernart Bartleby (always possessed) 27/12/2016 - 16:41
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Papá llegó borracho (Navidad)

Papá llegó borracho (Navidad)
[1988]
Scritta da Ciro Pertusi, fino al 2008 leader di questa band punk rock argentina.
Nel loro disco d’esordio, il “natalizio” “Dulce Navidad”, pubblicato nel 1989.

Arrivo tardi per gli auguri natalizi ma in tempo per quelli di un buon anno nuovo: ¡Que les vaya muy bien!
Felices Navidades
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 27/12/2016 - 15:52
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30.000 plegarias

30.000 plegarias
[1996]
Nell'album intitolato “Justicia o resistencia”

Un buon testo che purtroppo è stato dotato di una musica insopportabile, almeno per il sottoscritto (che il metal et similia proprio non li regge). Veramente pesanti questi Malón, nati da una costola degli Hermética. E pesantissimo soprattutto il batterista Claudio Marcelo Zurita, meglio conosciuto come Claudio Strunz. Già, proprio così...
Años de luchar, de mucho sufrir
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 27/12/2016 - 12:26
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Juicio y castigo

Juicio y castigo
[2000]
Scritta da Alex de la Fuente, oggi l'unico membro rimasto della formazione originaria di questa band nu metal cilena fondata nel 1994.
Nell'album d'esordio intitolato “Pateando cráneos”

Con tutto che trovo gran parte della musica metal (e anche nu metal) insopportabile, propongo questo potente pezzo dei cileni 2x per la chiarezza del testo e la rabbia dell'esecuzione. Sì, a Pinochet questi qui lo odiavano proprio, avrebbero goduto a vederlo morto ammazzato. E tantissimi in Cile la pensavano come loro.

In corsivo le registrazioni di un paio di comunicati della Junta nell'immediatezza del golpe del 1973.
“Se advierte que a partir de este instante está absolutamente prohibido la presencia de grupos de personas reúnidas o transitando en las calles”
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 26/12/2016 - 22:34
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Leonard Cohen: Love Calls You by Your Name

Leonard Cohen: Love Calls You by Your Name
[1971]
Leonard Cohen
Songs of Love and Hate

You thought that it could never happen
(continua)
inviata da L'Anonimo Toscano del XXI Secolo 26/12/2016 - 19:13
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Cento strade

Cento strade
[2016]
Album : Giorni usati

Ogni giorno ci vogliono convincere che quello che abbiamo è abbastanza. In realtà sono briciole. Ci riducono gli spazi, ci mettono in coda, ci raccontano solo mezze verità. Non vogliamo una strada da percorrere, ma cento. Non vogliamo limiti ai nostri sogni. Citare Peppino Impastato è una voluta carezza ad un uomo libero. Ribaltare.
E oggi mi alzo e canto con le tue parole
(continua)
inviata da adriana 26/12/2016 - 11:46
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Kanou

Kanou
[2011]
EP: Kanou
(Released)

"Pare che parla di una donna che ha perso il suo marito in guerra." [pKW]


Fatoumata Diawara: Mali's voice of protest cries freedom
The singer tells Susie Mesure why Friday's concert marking International Women's Day means so much

Susie Mesure
The Independent Online, Sunday 3 March 2013

Sung in her native Bambara, the words of Fatoumata Diawara's songs will be a mystery to most of the audience in London at next Friday night's concert. But the sentiment behind the Malian singer's lyrics will strike a chord far beyond those gathered on the South Bank for a concert to mark International Women's Day.

Sitting in a central London café, swaddled in a grey puffa coat, her thick cream scarf wrapped tight against the chill, Diawara explains: "We have to keep singing. Women need more motivation. We need to wake up women's consciences and say, 'Don't give up.... (continua)
O donna, ne ni n'jarabi de kèlèla, O donna
(continua)
inviata da Krzysiek 26/12/2016 - 03:05
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Tonbuktu faso [Timbuktu fasso]

Tonbuktu faso [Timbuktu fasso]
[2014]
Written by Fatoumata Diawara
Scritta da Fatoumata Diawara
Écrite par Fatoumata Diawara

Composed by Fatoumata Diawara and Amine Bouhafa
Composta da Fatoumata Diawara e Amine Bouhafa
Composée par Fatoumata Diawara et Amine Bouhafa

Based on the Timbuktu main theme by Amine Bouhafa
Arranged & produced by Amine Bouhafa
Basata sul 'Timbuktu main theme' di Amine Bouhafa
Arrangiata e prodotta da Amine Bouhafa
Basée sur le 'Timbuktu main theme' d'Amine Bouhafa
Arrangée et produite par Amine Bouhafa




TIMBUKTU
A film directed by Abderrahmane Sissako
P&C2014 LES FILMS DU WORSO / DUNE VISION

The city of Timbuktu is under the occupation of extremist Islamists bearing a jihadist black flag. Kidane is a cattle herder who lives outside of the city. One day, one of his cows accidentally damages the net of a fisherman. The enraged fisherman kills the cow. Kidane confronts... (continua)
Ko o ye ne faso ye
(continua)
inviata da Krzysiek W2 [Wrona + Wenturi] 26/12/2016 - 02:38
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Blues al desaparecido

Blues al desaparecido
[2006]
Parole di Claudio "Bluesman" Valenzuela
Musica di Felipe Toro
Nell'album intitolato “A mi país”

Semplicemente bellissimo questo blues pieno d'amore, di vita e di lotta.
Contro la morte, la violenza, la repressione.
Dicen que el blues
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 25/12/2016 - 22:19
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Perro muerto

Perro muerto
[2007]
Nell'album intitolato “Lindo momento frente al caos”, il settimo per questa band punk rock cilena.

Non so se il “cane morto” protagonista di questa canzone sia quello deceduto a Santiago del Cile il 10 dicembre del 2006 alla veneranda età di 91 anni, senza essere mai stato giudicato per i suoi numerosi crimini contro l'umanità, oppure quello mancato nel 2015 a 86 anni dopo essere stato condannato ad un paio di ergastoli e alcune centinaia di anni di galera, (mai) scontati solo negli ultimi anni in una cella dotata di tutti i comfort all'interno di qualche base dell'esercito... Due assassini di massa, due intoccabili, che purtroppo sono crepati di vecchiaia senza mai pagari per i loro crimini.

In ogni caso, dedico anche questo brano al fascistello piciurillo “Chileno” che ha osato mettere il naso qua dentro encomiando la Bestia Manuel Contreras (andato finalmente all'inferno pure lui l'anno scorso), che del Pinocho... fu uno dei fedelissimi torturatori ed assassini di massa.
No te pudieron agarrar
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 25/12/2016 - 21:36
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Verte caer

Verte caer
[1999]
Nell'unico album eponimo di questa band new-metal cilena.

Dedicata al Pinocho..., io la dedico al fascistello piciurillo “Chileno” che ha osato mettere il naso qua dentro encomiando la Bestia Manuel Contreras (andato all'inferno l'anno scorso), che di Pinochet fu uno dei fedelissimi torturatori ed assassini di massa.
Me pregunto si alguna vez pensaste
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 25/12/2016 - 20:55
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El perro del regimiento

El perro del regimiento
[1995]
In “Traga”, terzo album per questa grande band punk rock cilena.

Mi pare che il Cile ancora oggi ci sia un sistema di coscrizione obbligatoria per chiamata a sorteggio nel caso in cui non sia sufficiente il numero degli arruolamenti volontari...
Con que amarguras miras el calendario
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 25/12/2016 - 20:37
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Cuando muera

Cuando muera
[1998]
Nell'album intitolato “Fiesta”, uno dei 50 migliori della musica cilena di sempre secondo l'edizione locale della rivista Rolling Stones.

Soltanto 45 secondi ma significativi...
Dedico questa canzone – e altre che verranno – al fascistello piciurillo “Chileno” che ha osato mettere il naso qua dentro encomiando la Bestia Manuel Contreras e il suo capo Pinocho....
Mirando hacia atrás en la historia
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 25/12/2016 - 19:48
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Песня американских летчиков

Песня американских летчиков
Pesnja amerikansix letčikov
[1966]
Testo e musica: Aleksandr Gorodnickij
Lyrics and music: Aleksandr Gorodnickij
Album: Друзья и враги 1966-1970 г.


"Песня американских летчиков" написана Александром Городницким в 1966 г. в разгар войны во Вьетнаме.

La "Canzone dei piloti americani" (Песня американских летчиков) fu scritta da Aleksandr Gorodnickij nel 1966 in piena guerra del Vietnam.

The "Song of American Pilots" (Песня американских летчиков) was written 1966 by Aleksandr Gorodnitskiy at the height of the Vietnam war. [CCG/AWS Staff]
Рукою шаря, словно нищий,
(continua)
inviata da A.Grishin 25/12/2016 - 19:17
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Tre uomini di troppo (liberi liberi)

Tre uomini di troppo (liberi liberi)
2000
Pubblicata nell'album "Scarti di lato" (solo formato digitale) nel 2016

Nel 2016 dopo l'esperienza del crowdfunding per sangue e cenere i Gang si sono lanciati in una nuova impresa, che Marino covava da anni, un album di cover. Tra le ricompense di questo nuovo crowdfunding compare anche l'album "Scarti di lato" di cui fanno parte 13 canzoni + 3 in formato digitale. Non sono canzoni nuove, bensì canzoni inedite o edite in compilation e qualche demo, tra cui questa canzone.

Si tratta di una canzone dedicata a Sofri, Bompressi e Pietrostefani. Inizialmente doveva essere inserita nell'album "Controverso" (2000) ma alla fine Marino decise che non era in linea con l'atmosfera ed il clima del resto dell'album.

grazie a Roberto dello staff dei Gang per le informazioni sulla canzone
Stanotte li hanno presi
(continua)
inviata da Dq82 25/12/2016 - 18:12
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Christmas Card From a Hooker in Minneapolis

Christmas Card From a Hooker in Minneapolis
1978
Blue Valentine

Basata sulla poesia "Charlie I'm pregnant" di Charles Bukowski.

Il brano racconta una storia di reietti, la categoria umana che da sempre interessa di più a Tom Waits. A Natale una prostituta scrive una lettera a un amico (o ex ragazzo) chiamato Charlie. Gli racconta che la sua vita va bene, ha un marito che suona il trombone. La ama e le ha promesso che crescerà il figlio di lei, anche se non è suo. La protagonista ha smesso di drogarsi e di bere e, dopo una vita di stenti, pensa di essere felice. Arrivata alla fine della lettera però la donna non riesce più a mentire e vuota il sacco: non ha un soldo, è in prigione e ha bisogno di soldi per pagare la cauzione. Vinicio Capossela, che non ha mai nascosto la sua ammirazione nei confronti del cantautore di Pomona, ne ha registrato una bella cover in italiano. Per un Natale con Tom Waits, il migliore dei regali possibili.
internazionale.it
Hey Charley I'm pregnant
(continua)
inviata da Dq82 25/12/2016 - 00:41

One of Us
Buon 25 dicembre
Riccardo Venturi 24/12/2016 - 22:59
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One of Us

One of Us
[1995]
Written by Eric Bazilian
Scritta da Eric Bazilian
Écrite par Eric Bazilian
Single Release / Pubblicazione in singolo: February 21, 1995 / 21 febbraio 1995
Album: Relish

Buonasera. Sono un anonimo, toscano, del XXI secolo; però sono nato un discreto pezzo indietro nel XX, di secolo. Qui con me c'è pure un'anonima, emiliana, sempre del XXI secolo e ugualmente nata nel XX. Lo diciamo subito, così per sgomberare il campo da ogni dubbio: a noialtri, di chi sarebbe nato domani secondo una serie di chiese organizzate e delle loro sacre scritture, non ce ne importa e non ce n'è mai importato nulla. Al qui presente Anonimo, pochissimo persino da bambino, e forse questo è una specie di record. Però, alla vigilia di codesta famosa nascita, o “Natale” che dir si voglia, abbiamo deciso di dribblare un po' la questione e di occuparci un po' del babbo, quello lassù in alto, talmente in alto... (continua)
[Intro:]
(continua)
inviata da L'Anonimo Toscano del XXI Secolo e l'Anonima Emiliana del XXI Secolo 24/12/2016 - 20:17
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The Richest Man in Babylon

The Richest Man in Babylon
[2000-02]
Featuring Notch, al secolo Jeffrey Haynes, artista reggae di Hartford
La traccia che dà il titolo al terzo album in studio per questo gruppo “Downtempo-Chill-out-Dub-Lounge-Electronica-Trip hop” con sede a Washington DC.
There is no guidance in your kingdom
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 24/12/2016 - 19:56
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Amerimacka

Amerimacka
[2003-04]
Featuring Notch, al secolo Jeffrey Haynes, artista reggae di Hartford
Dall'album intitolato “The Cosmic Game”, il quarto in studio per questo gruppo “Downtempo-Chill-out-Dub-Lounge-Electronica-Trip hop” con sede a Washington DC.
Miss Liberty turn inna Jezebel
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 24/12/2016 - 19:46
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Culture of Fear

Culture of Fear
[2010-11]
Featuring Mr. Lif, al secolo Jeffrey Haynes, artista hip hop di Boston.
Il brano che dà il titolo al sesto album in studio del gruppo “Downtempo-Chill-out-Dub-Lounge-Electronica-Trip hop” con sede a Washington DC.
Seems to me like they want us to be afraid, man
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 24/12/2016 - 19:33
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Megaton

Megaton
[1967]
Lennaert Nijgh / Boudewijn De Groot
Album: Picknick
Het blauw van de hemel ziet groen van de rook,
(continua)
24/12/2016 - 19:27
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תפילת האמהות / Prayer Of The Mothers/ صلاة الأمهات

תפילת האמהות / Prayer Of The Mothers/ صلاة الأمهات
[2016]

Music: Yael Deckelbaum

Lyrics: Yael Deckelbaum, Lubna Salame, Miriam Toukan

The song "Prayer of the Mothers", was born as a result of an alliance made between singer-songwriter Yael Deckelbaum, and a group of courageous women, leading the movement of “Women Wage Peace”.

The movement arose on summer 2014 during the escalation of violence between Israel and the Palestinians, and the military operation “Tzuk Eitan”.

On October 4, 2016, Jewish and Arab women began with the joint "March of Hope" project.
Thousands of women marched from the north of Israel to Jerusalem in a call for peace. A call that reached it’s peak on October 19th, in a march of at least 4,000 women half of them Palestinian, and Half Israeli, in Qasr el Yahud (on the northern Dead Sea).
The very same evening 15,000 women protested in front of the priministors house in Jerusalem.

The marches were joined by the... (continua)
מנשבת מאי שם
(continua)
inviata da adriana 24/12/2016 - 17:25
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En avant la classe ouvrière

En avant la classe ouvrière
(Salvo Lo Galbo)
Siamo il programma che fu scritto
(continua)
inviata da Salvo Lo Galbo 23/12/2016 - 18:27
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Sciuur capitan

Sciuur capitan
Traducanzone di Andrea Buriani
SIGNOR CAPITANO
(continua)
inviata da Dq82 23/12/2016 - 15:22
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Zombie

Zombie
ITALIANO / ITALIAN [4]

Traducanzone di Andrea Buriani



La canzone è dedicata principalmente alla disumanità della violenza e di come la violenza sia ormai parte integrante della realtà irlandese.Gli zombie sarebbero coloro che non vedono, ormai assuefatti come dei morti viventi, l'insensatezza della violenza senza fine capace di «spezzare il cuore di un'altra madre».
ZOMBIE
(continua)
inviata da Dq82 23/12/2016 - 13:12
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Macht kaputt was euch kaputt macht

Macht kaputt was euch kaputt macht
Chanson allemande – Macht kaputt was euch kaputt macht – Norbert Krause – 1969

Interprétation : Ton Steine Scherben
Paroles : Norbert Krause
Musique : Ralph Möbius (alias Rio Reiser)

Ah, regarde Lucien l’âne mon ami, nous sommes en 1969 et le soufflé de la prospérité allemande (en RFA tout au moins) n’est pas prêt à retomber ; bien au contraire, il gonfle, gonfle, gonfle autant qu’il peut gonfler. C’est cette atmosphère à la dynamique adipeuse que décrit la chanson ; une atmosphère étouffante pour les gens qui ne partageaient pas cette grandiose euphorie.

Oh, dit Lucien Lane, c’est souvent, sinon toujours ainsi. C’est un des aspects de la Guerre de Cent Mille Ans que les riches font aux pauvres afin de faire taire toute protestation contre leur insolente escroquerie généralisée que d’aucuns nomment exploitation ; d’autres qualifient de profit ; bref, ce comportement de sangsues cannibales.... (continua)
BRISEZ CE QUI VOUS BRISE !
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 23/12/2016 - 10:58
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Il suonatore Jones

Il suonatore Jones
Chanson italienne – Il suonatore Jones – Fabrizio De André – 1971
Texte : Fabrizio De André et Giuseppe Bentivoglio
Musique : Fabrizio De André et Nicola Piovani



Toi et moi, Lucien l’âne mon ami, et tous les gens des communes et des villages de par ici savent ce que c’est qu’un violoneux et celui qui ne le sait pas ne sait rien des musiciens populaires, des musiciens de rue et de campagne. Il y en avait jusqu’au Québec comme ce Monsieur Pointu, qui avec son instrument conquit les oreilles et les cœurs de bien des gens dans le monde.

Et comment donc, Marco Valdo M.I. mon ami, que des violoneux j’en ai connus et pour cause, on marchait de concert. Et même, de concert en concert, vu qu’ils allaient de village en village, de hameau en hameau, de bourg en bourg animer les fêtes et les bals. Et moi, moi je suivais ou même, parfois, j’aidais à porter leur personne et leur violon. Ah, pour faire... (continua)
JEAN LE VIOLONEUX
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 22/12/2016 - 21:50
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Vamos a la playa

Vamos a la playa
Traducanzone di Andrea Buriani



Sono convinto che il brano sorprenderà qualcuno di voi, perché non si aspetta di certo che possa rientrare tra le canzoni contro la guerra.
Invece questo tormentone estivo, che avrete probabilmente cantato anche voi decine di volte, e sicuramente ascoltato in migliaia di occasioni, dal ritmo fresco e accattivante, ha un testo per noi interessante:
in spagnolo non sembra, ma tradotto in italiano svela, in tutta la sua ironia, una vera denuncia degli effetti devastanti dell’uso della bomba atomica, anche solo a livello sperimentale.
Sto parlando di “Vamos a la Playa” che i Righeira cantavano nel 1983.
Asacoltate, tradotto in italiano, cosa dice veramente il testo originale:
VIENI SULLA SPIAGGIA:
(continua)
inviata da dq82 22/12/2016 - 19:08
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I've Got To Know

I've Got To Know
Version by Raised Voices

Woody Guthrie. Arr.Julie Jackson and Mel Ellis.
Extra verses Liz Philipson (RV)
HARVEST FOR THE HUNGRY
(continua)
inviata da dq82 22/12/2016 - 15:59
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Where Is Justice?

Where Is Justice?
Tune of Zikolise.
Words Cynthia Cockburn (RV)
Where is justice?
(continua)
inviata da dq82 22/12/2016 - 15:51
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Free Palestine

Tune of Senzenina. Words: Raised Voices
Free Palestine…
(continua)
inviata da dq82 22/12/2016 - 15:49
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Rosa Parks

Lyrics and music by M.J.O’Connor

Rosa Louise Parks (nata Rosa Louise McCauley; Tuskegee, 4 febbraio 1913 – Detroit, 24 ottobre 2005) è stata un'attivista statunitense figura-simbolo del movimento per i diritti civili, famosa per aver rifiutato nel 1955 di cedere il posto su un autobus ad un bianco, dando così origine al boicottaggio degli autobus a Montgomery.
We will remember the 1st of December
(continua)
inviata da dq82 22/12/2016 - 15:45
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Refugee

Words C. Cockburn,
Music M. Carmichael
Repression knows no borders
(continua)
inviata da dq82 22/12/2016 - 15:36
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I Sing for Palestine

2008
Words: Cynthia Cockburn
Music: Andrea Sonny Woods
Original words: “[I feel like going on” by Eleanor Bellstokes
I sing for Palestine
(continua)
inviata da dq82 22/12/2016 - 15:22

Waltz of Huge Hope

Non volevo scribere più ma la tentazione e più grande che la volontà sopratutto io credo questo
This is just a waltz of huge hope,
(continua)
inviata da Carles Viadel 22/12/2016 - 15:10
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Deutsches Volkslied

Deutsches Volkslied
[192?]
Versi di Alfred Henschke (1890-1928), meglio noto col suo pseudonimo letterario di Klabund.
Nella raccolta intitolata “Die Harfenjule”, pubblicata un anno prima delle prematura morte.

Questa “Canzone popolare tedesca”, con il suo riferirsi a mostruosità come gli 80 metri dell'orrido Kyffhäuser, l'ottocentesco monumento del Barbarossa che sorge a Bad Frankenhausen, in Turingia, e alle grandi battaglie che forgiarono la “Grande Germania” (come quella di Roßbach del 1757), è un'allegra e dura satira contro la mentalità borghese, lo sciovinismo e il militarismo che tanti danni e lutti ha portato alla Germania e al mondo.
Es braust ein Ruf wie Donnerhall,
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 22/12/2016 - 13:13
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The Bhopal Disaster

The Bhopal Disaster
Traditional Irish Tune
Words: Mavis Cook (Raised Voices)

Il disastro di Bhopal è avvenuto il 3 dicembre 1984 nella città indiana di Bhopal a causa della fuoriuscita di 40 tonnellate di isocianato di metile (MIC), dallo stabilimento della Union Carbide India Limited (UCIL), consociata della multinazionale statunitense Union Carbide specializzata nella produzione di fitofarmaci.

La nube formatasi in seguito al rilascio di isocianato di metile, iniziato poco dopo la mezzanotte del 3 dicembre 1984, uccise in poco tempo 2.259 persone e avvelenò decine di migliaia di altre. Il governo del Madhya Pradesh ha confermato un totale di 3.787 morti direttamente correlate all'evento, ma stime di agenzie governative arrivano a 15.000 vittime.
All round the world, many people are dying
(continua)
inviata da dq82 22/12/2016 - 07:32
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NoTAV nuovo canto popolare

anonimo
Il testo di questa canzone è "leggermente" errato
Testo esatto della canzone :

Questa valle resistente,
molto ha dato e chiesto niente
è tutta gente che lavora
ma in piazza scende ancora

RIT:Questa valle che resiste è la valle dei notav

A dir no a questa furia
che per la terra è un'ingiuria
con milizie prezzolate
da lontano trasportate
RIT
C'è ancora chi non crede
perchè altrove non si vede
in questa valle c'è la storia
l'onestà dei senza boria
RIT
Che lo sappiano i venduti
e i politici fottuti
urleremo a piena botta
questa valle non si tocca
RIT
E in questa stratosfera
si è scoperto cosa c'era
i politici alla gogna
moriranno di vergogna
RIT
In prima fila c'è Perino
davanti a lui il celerino
lui non è il presidente
perché qui siam tutto e niente
RIT
C'è chi arriva da Palermo
è in marcia e non sta fermo
tutti insieme marceremo
quel cantiere chiuderemo
RIT
Al... (continua)
Lia 21/12/2016 - 23:08
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La collina, o Dormono sulla collina

La collina, <i>o</i> Dormono sulla collina
Non lo sapevo che gli Innamorati di Peynet hanno avuto i nomi nella versione italiana, e poi così strambi :)
Purtroppo mi sfugge, quali fossero nell'edizione polacca intitolata "Zakochani".
Ma i ricordi... tanti :)
Krzysiek 21/12/2016 - 17:40
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Pachamama

Pachamama
Morag Carmichael (Raised Voices)
Starts & ends with Hopi chant, contains Cree proverb.
Hey yanna ho yanna, hey yan yan
(continua)
inviata da Dq82. 21/12/2016 - 15:28




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