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Prima del 2017-1-10

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England

England
[1981]
Parole e musica di Ralph McTell
Un singolo poi inserito nell'album “Water Of Dreams” del 1982

A detta dello stesso autore questo brano voleva essere una proposta per un nuovo inno nazionale, ma il tentativo purtroppo si spense sulle coste delle Falklands/Malvinas...:

“England was my attempt to write almost a new national anthem. I still think we need a song that reflects our new diversity and more of a belief in a spiritual heart beat to our country. This was very nearly a hit but I withdrew support for the song when the Falklands war took place. The idea of selling records on the backs of dead soldiers and jingoistic reactions flew in the face of the third verse of the song and was the direct opposite of my intention when writing it. It has now found its way back into my repertoire.”

A mio avviso, meno bella di England 1914 - di cui “England” potrebbe quasi intendersi come “reprise”... (continua)
What is it about you, makes me feel this way?
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 10/1/2017 - 23:24
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Luna tucumana

Luna tucumana
Parole e musica di Atahualpa Yupanqui (1957)
Incisa da Mercedes Sosa nel 1968 nell'album "Con sabor a Mercedes Sosa"
Testo tratto da Cancioneros

Con il golpe militare del 1976, la giunta al potere in Argentina proibì immediatamente tutte le canzoni di Mercedes Sosa. La cantante, tuttavia, decise di rimanere nel paese nonostante la censura e le minacce fino a che nel 1978 durante un concerto a La Plata fu arrestata per 18 ore, insieme a tutto il pubblico con l'accusa di aver cantato canzoni proibite.

L'anno seguente Mercedes Sosa lascia l'Argentina, esiliata prima a Parigi poi a Madrid. Farà ritorno in Argentina solo nel 1983, poco prima del collasso del regime militare in seguito alla sconfitta nella guerra delle Falklands/Malvine.

Già da tempo nel repertorio della cantora, questa nostalgica Luna tucumana acquistò in quegli anni un valore particolare. La luna del Tucumán, la provincia... (continua)
Yo no le canto a la luna
(continua)
inviata da Lorenzo Masetti 10/1/2017 - 09:23
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Maginot Waltz

Maginot Waltz
[1974]
Parole e musica di Ralph McTell
Nell’album “Easy”

La linea Maginot (dal nome dell’allora ministro della guerra André Louis René Maginot, veterano della Prima) è un potente sistema di fortificazioni in cemento armato costruito dai francesi a partire dal 1928 lungo le frontiere con Belgio, Lussemburgo, Germania, Italia e Svizzera. E’ ben noto come alla prima prova, nel 1940, la “medievale” linea Maginot dimostrò subito di non servire ad una beata cippa…

“Saremo di ritorno fra due e tre settimane, facciamo un salto in Francia con Lord Kitchener a insegnare un paio di cose ai crucchi e poi torniamo e ce la spassiamo insieme per tutta la vita…”
All off to Brighton in a charabanc, (1)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 10/1/2017 - 08:59
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La notte di San Giovanni

La notte di San Giovanni
2014
Esiste chi Resiste


Testo di Alessandro Caporossi

Testo fornitoci direttamente dai Gasparazzo (nella persona di Generoso Pierascenzi), Ringraziamo immensamente, sperando di far conoscere questo splendido disco a quante più persone possibili

“…la parola umana si oppone alla morte…fa vivere anche chi non è più in vita, poiché anche la memoria è parola, e con la memoria noi salviamo dal caos dell’oblio chi non è più tra noi…"
da “Nessuno ha mai visto Dio” di Gabriella Caramore

La zona intorno a Modena e Reggio Emilia , verso il territorio di pianura e Nonantola, da quel fatidico 8 settembre 1943, ha conosciuto momenti di violenza e di lacrime, di atti di coraggio e di abnegazione che non devono essere cancellati. Non diversamente da altri paesi, ha visto i suoi figli combattersi e uccidersi, ha visto l’odio che “…si sfrena tra i fratelli in ira a morte…” (Ungaretti- Mio fiume anche... (continua)
Salvate lui
(continua)
inviata da dq82 9/1/2017 - 15:48
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Rosso albero

Rosso albero
2014
Esiste chi Resiste


Testo di Alessandro Caporossi

Testo fornitoci direttamente dai Gasparazzo (nella persona di Generoso Pierascenzi), Ringraziamo immensamente, sperando di far conoscere questo splendido disco a quante più persone possibili

“…la parola umana si oppone alla morte…fa vivere anche chi non è più in vita, poiché anche la memoria è parola, e con la memoria noi salviamo dal caos dell’oblio chi non è più tra noi…"
da “Nessuno ha mai visto Dio” di Gabriella Caramore

La zona intorno a Modena e Reggio Emilia , verso il territorio di pianura e Nonantola, da quel fatidico 8 settembre 1943, ha conosciuto momenti di violenza e di lacrime, di atti di coraggio e di abnegazione che non devono essere cancellati. Non diversamente da altri paesi, ha visto i suoi figli combattersi e uccidersi, ha visto l’odio che “…si sfrena tra i fratelli in ira a morte…” (Ungaretti- Mio fiume anche... (continua)
Con la forza nelle braccia
(continua)
inviata da dq82 9/1/2017 - 15:31
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Ils ont marché sur la Lune

Ils ont marché sur la Lune
Ils ont marché sur la Lune

Chanson française – Ils ont marché sur la Lune – Jacques Debronckart – 1969

Interprètes : Isabelle Aubret et Christophe.



Lucien l’âne mon ami, il est des chansons qui passent inaperçues et qui mènent une petite vie de chanson sans jamais atteindre à la notoriété auprès des grandes foules. C’est le cas de cette chanson de Jacques Debronckart, dont je n’ai pas trouvé le texte et j’en ai donc fait une transcription « à l’oreille ». C’est toujours délicat ces transcriptions à l’oreille, surtout si la chanson est ancienne et qu’on ne dispose pas d’un enregistrement de bonne qualité. De plus, c’est une chanson enfantine et qu’une partie est chantée par un enfant.

La chanson enfantine est un genre un peu trouble : il se doit d’être enfantin, de s’adresser aux enfants, tout en sachant qu’il parle aussi aux adultes.

Quel mic-mac entre les Dupondt et le Pierrot Lunaire... (continua)
Ils ont marché sur la Lune, tu sais ;
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 9/1/2017 - 14:00
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Sabbia e libertà

Sabbia e libertà
2010

L’ Associazione Jaima Sahrawi di Reggio Emilia presenta il libro "Sabbia e Libertà"; un viaggio musicale nei campi profughi Sahrawi con il gruppo musicale i Gasparazzo.

Musica di Iahya Sidahmed Embarak e Gasparazzo
Testi di Najem Alal e Alessandro Caporossi
Voce Sahrawi di Moufid

Sul popolo Saharawi si veda Radio Tindouf
Dal Sahara Occidentale
(continua)
inviata da dq82 9/1/2017 - 09:46
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In the Western World

In the Western World
[1972]
Nell’album “Bells, Boots and Shambles” pubblicato nel 1973
Una lunga suite composta di quattro parti (In The Western World - Jungle Lore - Coming Back, Western World Reprise)
Testo trovato su Antiwar literary and philosophical selections
I wake my days, look at the world
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 9/1/2017 - 09:15
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Paolo e Giovanni

Paolo e Giovanni
2011
Testa a testa
Sciauru d'alloru
(continua)
inviata da dq82 8/1/2017 - 16:16
Percorsi: Mafia e mafie
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Villa Emma

Villa Emma
2014
Esiste chi Resiste


Testo di Alessandro Caporossi

Testo fornitoci direttamente dai Gasparazzo (nella persona di Generoso Pierascenzi), Ringraziamo immensamente, sperando di far conoscere questo splendido disco a quante più persone possibili

“…la parola umana si oppone alla morte…fa vivere anche chi non è più in vita, poiché anche la memoria è parola, e con la memoria noi salviamo dal caos dell’oblio chi non è più tra noi…"
da “Nessuno ha mai visto Dio” di Gabriella Caramore

La zona intorno a Modena e Reggio Emilia , verso il territorio di pianura e Nonantola, da quel fatidico 8 settembre 1943, ha conosciuto momenti di violenza e di lacrime, di atti di coraggio e di abnegazione che non devono essere cancellati. Non diversamente da altri paesi, ha visto i suoi figli combattersi e uccidersi, ha visto l’odio che “…si sfrena tra i fratelli in ira a morte…” (Ungaretti- Mio fiume anche... (continua)
Là, dove la mia memoria è cancellata
(continua)
inviata da dq82 8/1/2017 - 14:55

Ils ont brûlé

Ils ont brûlé
Ils ont brûlé

Chanson française – Ils ont brûlé – Marco Valdo M.I. – 2017


Avant de parler de la chanson, Lucien l’âne mon ami, je reviens un instant sur son titre et sur son antienne.

D’accord, Marco Valdo M.I. Et pour dire quoi exactement ?

Ceci très exactement que cette chanson comme d’autres de celles que j’ai écrites, est bâtie sur une ritournelle qui me trotte en tête ou sur une chanson antérieure qui me sert de canevas. Ici, c’est une chanson de Léo Ferré qui sert de base à cette histoire : « Ils ont voté », dans laquelle Léo Ferré dit, notamment :

« Ils ont voté… et puis, après ? »

Ce qui pour moi reste la question centrale qui se pose à la « démocratie ». Il suffit de penser à quelques grands pays de notre monde… Je te laisse le choix.
Ici, il ne s’agit pas seulement de voter, mais aussi de brûler. Et ça sent.
Je raconte l’affaire pour qu’on situe la chanson. Elle se réfère... (continua)
Ils ont brûlé
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 8/1/2017 - 12:36
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Costole rotte

Costole rotte
2015
Niente che non va

Dedicata a Stefano Cucchi
Costole rotte, bottiglie rotte
(continua)
inviata da Dq82 7/1/2017 - 23:02
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The Sun Is Bored

The Sun Is Bored
[1970]
Parole e musica di Bill Fay
Nel suo album di debutto, “Bill Fay”, del 1970

A mio parere questa è una canzone contro quelli che uccidono e che decidono, contro il Potere, insomma...
"Tally ho, let's go", said the leader of the chase
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 7/1/2017 - 21:00
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Alealè

Alealè
(2007)
Album: "Tutti contro tutti"
Album dedicato a Federico Aldovrandi

La brillante Alealè (autocitazione di una precedente traccia in francese del primo album Coule la vie), reca una spietata e lucidissima descrizione sociologica di una modernità odiosa e xenofoba, ossessionata dal sesso e ben felice di perdere la propria libertà a favore di una presunta sicurezza: "la libertà futura è un pompino in TV senza censura; e stazioni e parchi liberi d'albanesi arabi o simili, accade che la libertà è partecipazione agli utili", "e tutto questo controllare - dicono - è per la tua tranquillità".
Wikipedia

È una questione di divisa... io purtroppo sono come i cani, mi agito e abbaio quando vedo una divisa, che sia il postino, il benzinaio, uno sbirro o un finanziere o chiunque abbia una divisa con un cappello in testa mi girano i coglioni, non ci posso far niente, è più forte di me, poi è chiaro... (continua)
Appeso al lampadario a testa in giù,
(continua)
7/1/2017 - 19:45
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Messaggio ai giovani

Messaggio ai giovani
2012
Parole Note II Volume

Musica di Stylophonic
E capisco che violenza genera violenza. Se voi vivete in un mondo che sentite violento, reagite con violenza. Lo capisco.
(continua)
inviata da Dq82 7/1/2017 - 15:36
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Ganz Deutschland im Fieber

Ganz Deutschland im Fieber
Ganz Deutschland im Fieber

Juliane Werding – 1995
Alles Okay (1995)
M. Bärtels J. Werding / J. Werding M. Bärtels

Julianes Kommentar

Es ist eine Hymne an die Faulheit. Ich mache mich etwas lustig über die enge Latex-Sport-Bekleidung der Sportfanatiker, die leider keine Gewichtsklasse verschont. Ich wohne auf dem Land, und hier fährt man am Wochenende manchmal kilometerweit an buntgedreßten Leuten vorbei, die sich einen abstrampeln.
Letzte Aktualisierung: 26. December 2004 | www.juliane-werding.de ||
Sonntagsmorgens, wenn die Sonne lacht,
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 7/1/2017 - 14:05

Suola ja noaiddi

anonimo
Suola ja noaiddi
Raccolta da Jakob Fellman a Utsjoki [Ohcejohka], nell'estremo nord della Finlandia, circa verso il 1830.
Fonte: Jakob Fellman, Anteckningar under min vistelse i Lappmarken, parte 2, Lappska sånger och sagor (in traduzione svedese). Borgå (Porvoo), P. Wiederholm, 1844. Riedizione: 1906, Helsingfors, Finska Litteratursällskapets Tryckeri, II, pp. 254-259
Testo Sami: Otto Donner, Lappalaisia lauluja, Helsinki 1876, pp. 155 ss.
Collected by Jakob Fellman in Utsjoki [Ohcejohka], Northern Finland, about 1830.
Source: Jakob Fellman, Anteckningar under min vistelse i Lappmarken, Part 2, Lappska sånger och sagor (in a Swedish translation). Borgå (Porvoo), P. Wiederholm, 1844. Reissue: 1906, Helsingfors, Finska Litteratursällskapets Tryckeri, II, pp. 254-259
Sami text: Otto Donner, Lappalaisia lauluja, Helsinki 1876, pp. 155 ff.



The monumental collection of memories, naturalistic observations... (continua)
"Seuraava laulu, josta vaan otan otteita, koska sen 160 säkeessä ei ole mitään erittäin merkillista, tarkoittaa Fellmanin tuuman mukaan taistelua uudin-asukasten, jotka tahtoivat anastaa maalohkoa, ja vanhan omistajan, noidan, välillä. Pakanalliset käsitteet ovat kuten edellisessä laulussa vielä kokonaan vallalla. Jokaisella todellisella noidalla täytyy ainakin olla se voima, että voi muuttautua eläinhaamuun." [1]
(continua)
inviata da Dq82 + RV 7/1/2017 - 11:05
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Việt Nam tôi đâu?

Việt Nam tôi đâu?
2012

IN MAY 2011, THREE CHINESE GUNBOATS opened fire on Vietnamese fishing vessels near the uninhabited Spratly islands in the South China Sea. This was only the last of numerous confrontations between the two countries, which both claim sovereignty over the remote, but resource-rich islands.

Foreign aggression is not something new to the Vietnamese people. After numerous and long periods of occupation through the country’s history, the fear of yet another invasion has become a national trauma. The incident at Spratly sparked off mass protests in the capital Hanoi, where people took to the streets demanding reactions against the Chinese hostility. The government however, responded by breaking up the demonstrators by force, including mass arrests and police violence against the protesters.

Viet Khang was 34 years old and living in My Tho, a small city in southern Vietnam, far away from... (continua)
Việt Nam Ơi
(continua)
inviata da Dq82 7/1/2017 - 10:44
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The Healing Day

The Healing Day
[2012]
Parole e musica di Bill Fay
Nell'album “Life is People”

Un Giorno del Giudizio, ma molto lontano dall'Apocalisse...
Bellissima e disarmante nella sua semplicità musicale e concettuale, più che “evangelica”.
It'll be O.K.
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 6/1/2017 - 22:51
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We the People....

We the People....
Album: We got it from Here... Thank You 4 Your service (2016)

Parole da Genius
batteria campionata da "Behind the Wall of Sleep" dei Black Sabbath

Una delle canzoni più politiche dell'album, "We the People..." (il cui titolo riprende ironicamente l'incipit della Costituzione statunitense), affronta i problemi della violenza poliziesca contro la comunità nera ed il razzismo del neo eletto Donald Trump.

Released three days after the election, A Tribe Called Quest’s new album, “We got it from Here…Thank You 4 Your service” makes statement after artful statement about racism in the United States. Additionally, the members of the group are Muslim and bring the fight against growing Islamophobia into their rhymes.

Aside from being a statement on the injustices committed against people of color, Tribe’s “We The People” offers a solution. The lyrics call out the propensity to turn a blind... (continua)
[Verse 1: Q-Tip]
(continua)
6/1/2017 - 20:54
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Sad Affair

Sad Affair
1993
33 Revolutions per Minute
Once upon a time there was
(continua)
inviata da Dq82 6/1/2017 - 19:32
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Ay Tenochtitlán!

Ay Tenochtitlán!
1991
¡Que no se extinga la llama!

Tenochtitlán (o México-Tenochtitlán) fu la capitale dell'impero azteco. Fondata nel 1325, sorgeva su un'isola nel lago Texcoco, nell'attuale Messico centrale. La città fu rasa al suolo nel 1521 dai conquistadores spagnoli: sulle sue macerie fu costruita Città del Messico e nel corso dei secoli gran parte del lago Texcoco fu prosciugato.
Esta es una historia como muchas otras más
(continua)
inviata da Dq82 6/1/2017 - 16:03
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La Source

La Source
La Source

Chanson française – La Source – Isabelle Aubret – 1968
Interprète : Isabelle Aubret
Auteurs : Henry Djian – Guy Bonnet



La Source, Lucien l’âne mon ami, est certainement une des plus belles chansons du répertoire de langue française, une source sourçant tout droit d’une légende répercutée par un film suédois ; intitulé en français : La Source. Cependant, pour la commenter, il eût mieux valu une fille ou une femme ou une ânesse, bref, un être du genre féminin, car, vois-tu, Lucien l’âne mon ami, nous autres, avec nos sabots – mes gros et tes petits – nous sommes trop sujets à certaine pesanteur et nous manquons, je tel dis en vérité, un peu de légèreté. Notre habitude est grande de mettre les pieds dans le plat et je vais m’empresser de le faire à l’instant.

M’est avis, Marco Valdo M.I., que tu tournes autour du pot ou comme on dit chez nous, tu touilles. Alors, viens-en... (continua)
Elle chante au milieu du bois,
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 6/1/2017 - 15:43
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Camaradas

Camaradas
1977
Canto para todos

Adattamento di una poesia di Gabriel Celaya, un canto di speranza durante gli anni bui della dittatura franchista
Camaradas
(continua)
inviata da Dq82 6/1/2017 - 15:32
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Ohmerica

Ohmerica
(2016)
Album: Monolith of Phobos

Cantata da Sean Lennon, figlio di John Lennon e Yoko Ono, accompagnato in questa avventura sperimentale dal leader dei Primus, Les Claypool, una canzone psichedelica e apertamente politica sulla sorveglianza di massa da parte del governo degli Stati Uniti. "Abbiamo tutto sotto controllo / leggiamo la tua mail e intercettiamo il tuo telefono / e se non ti garba, mandiamo i droni!".
Oh...America
(continua)
inviata da Lorenzo 4/1/2017 - 23:58
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The Drums of War

The Drums of War
Feat. Jon Forman
Album: Brother's Keeper
The drums of war are marching in
(continua)
4/1/2017 - 23:46
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Ignorance Is Bliss

Ignorance Is Bliss
(2004)

Album: The Big Eyeball in the Sky

Beata Ignoranza! Una canzone apertamente politica da questo supergruppo sperimentale capitanato da Les Claypool dei Primus.
When Jesus saw the pain
(continua)
4/1/2017 - 23:38
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Marching on Ferguson

Marching on Ferguson
(2014)
Parole e musica di Tom Morello

Canzone di solidarietà ai manifestanti di Ferguson che protestano per l'assassinio di Michael Brown da parte di un poliziotto nell'estate del 2014. Tutti i proventi della canzone sono devoluti al movimento Black Lives Matter.
No peace and no patience
(continua)
inviata da Lorenzo 4/1/2017 - 23:24
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Murder Runs the Globe

Murder Runs the Globe
Album: Knowledge Is Power II (2015)

Testo ripreso da Genius
[Intro]
(continua)
4/1/2017 - 21:21
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Veremos a Dolores

Veremos a Dolores
1977
Spanien

Canzone dedicata al ritorno in Spagna dall'Esilio di Dolores Ibárruri Gómez (Gallarta, Vizcaya, 9 de diciembre de 1895-Madrid, 12 de noviembre de 1989), proveniente da una famiglia di minatore fu un membro importante del partito comunista spagnolo. Durante la guerra civile fu soprannominata la "Pasionaria". Fu lei a formulare il famoso slogan "No pasaran!". Con la sconfitta e la fine della guerra civile fu costretta all'esilio in Unione Sovietica. Tornò in Spagna dopo la morte di Franco nel 1975.
Sí, veremos a Dolores a caminar
(continua)
inviata da Dq82 4/1/2017 - 20:18
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Mañana cuando yo muera

Mañana cuando yo muera
2012
Kalekumeak

Il 27 settembre 1975, in Spagna, il regime franchista assestava gli ultimi colpi prima della caduta definitiva. Cinque militanti antifascisti vennero giustiziati a Madrid, Barcellona e Burgos, per fucilazione.

Ad essere uccisi furono cinque giovani attivi nella lotta al regime, condannati e giustiziati con un processo farsa: si chiamavano José Humberto Baena, José Luis Sánchez Bravo, Ramón García Sanz (militanti del FRAP), Juan Paredes Manot (Txiki) e Ángel Otaegui (appartenenti alla formazione ETA).

Si veda anche Al alba
Quien me iba a decir que esto iba a pasar
(continua)
inviata da Dq82 4/1/2017 - 19:58
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If You're There

If You're There
[2016]
Lyrics and Music: Yaser Ramadam
Testo e musica: Yaser Ramadam
Yaser Ramadam: Voce / Voice
Francesco Staccioli: Chitarra / Guitar



Di Yaser, ovvero il giovane Yaser Ramadam, si sa poco o nulla, probabilmente per sua riservatezza. Si sa però benissimo che ha una voce splendida, e che dal febbraio 2015 è il vocalist dei Killer Queen, la cover band ufficiale italiana dei Queen formatasi fin dal 1995. Dalle notizie avute, pare che If you're There sia la prima canzone scritta e cantata in proprio da Yaser, che nel video vediamo accompagnato dal giovanissimo chitarrista Francesco Staccioli. Una canzone che, nel suo spirito, riprende dichiaratamente il messaggio pacifista e antireligioso di John Lennon, contro ogni "fede", contro ogni intolleranza. Se il buon giorno si vede dal mattino, c'è da augurarsi che Yaser, oltre a fare ottimamente il suo lavoro nei Killer Queen, continui a scrivere e cantare anche le sue canzoni... [AXXIS]
I've never been so sure
(continua)
inviata da L'Anonimo Toscano del XXI secolo 3/1/2017 - 08:13
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Morta per autoprocurato aborto

Morta per autoprocurato aborto
(1976)

Dal primo album della Nannini una canzone esplicitamente femminista.
La stanza tua piena di fiori
(continua)
2/1/2017 - 18:48
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Rap di fine secolo

Rap di fine secolo
(Luca Rustici, Paolo Costa, Loredana Bertè)
dall'album "Un pettirosso da combattimento" (1997), titolo tratto da un verso de La domenica delle salme di De André

Un album con una storia travagliata che in origine doveva essere prodotto da Renato Zero, che spingeva per un disco più pop, e fu mandato a quel paese dalla Berté che reincise tutte le canzoni dell'album. Per controversie legali questa canzone fu eliminata dalla scaletta della seconda edizione del disco.
Adesso basta con l'andare,
(continua)
2/1/2017 - 00:35
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Darlin' Be Home Soon

Darlin' Be Home Soon
(1966)
Parole e musica di John Sebastian
Dalla colonna sonora del film di Francis Ford Coppola You're a Big Boy Now
Famosa anche la versione di Joe Cocker

La canzone, che John Sebastian cantò anche a Woodstock nel 1969 quando il cantante, che si trovava al festival come spettatore, fu ingaggiato all'ultimo momento per salire sul palco con una chitarra acustica prestata da Tim Hardin, in attesa che i tecnici riparassero l'impianto elettrico danneggiato dalla pioggia per l'esibizione di Santana.

Il pubblico di Woodstock per la maggior parte non conosceva la canzone, ma fu subito coinvolto dall'esibizione di Sebastian, e interpretò la canzone come una canzone d'amore contro la guerra.

La storia completa della canzone si può leggere sul Wall Street Journal.
Come
(continua)
1/1/2017 - 22:14
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Realtà n. 1

Realtà n. 1
[1964]

Una canzone dei Bit-Nik che va oltre le solite dichiarazioni d'intenti dei vari "Manifesti beat", qui si parla proprio di una realtà sbagliata da cambiare (da correggere, dice più prudentemente il testo) con azioni concrete ("sperare senza lottare...").
Notevole anche dal punto di vista musicale, un brano ispirato alla prima psichedelia, molto ritmico e tutto basato sul supporto dell'organo elettronico Vox.
Alberto Truffi su Musica&memoria
Non si cambia
(continua)
inviata da Dq82 1/1/2017 - 19:17
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Indian Givers

Indian Givers
2016
Peace trail

Indian Givers, già lanciato da un videoclip minimale e sublime che unisce riprese televisive e immagini girate con il telefonino da un Neil in versione YouTuber, è la protesta contro un oleodotto costruito sulle terre dei Nativi
There's a battle raging on the sacred land
(continua)
inviata da Dq82 31/12/2016 - 13:18
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Il lavoro cieco

Il lavoro cieco
2016
Il fiore inverso
feat. [[|Paolo Fresu]]

È il brano più apertamente politico di questa raccolta, in cui i versi spietatamente dipingono lo scenario di una sconfitta ormai consumata, dalle cui ceneri però, inopinatamente, spunta ostinata la speranza concreta di una nuova utopia.
Lo spoken di Voce si fa quasi sussurrato, assume toni e intenzioni da melanconica fiaba, in aperto contrasto con la durezza dei contenuti, con la riproposta ossessiva dell’ormai datato slogan “lavorare meno, lavorare tutti”, che nel finale del refrain si trasforma nell’assai più radicale e disperato “vivere tutti, morire meno”, mentre la tromba di Fresu dialoga fittamente con lo struggente violoncello di Adele Pardi e Nemola struttura con la chitarra di Dario Comuzzi uno spazio sonoro sfumato e risonante di echi.
Il cuore è questo vuoto al centro del sentire
(continua)
inviata da Dq82 31/12/2016 - 11:32
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Il mostro è uscito dal mare

Il mostro è uscito dal mare
1977
Ma non è una malattia
E i mercanti di pornografia
(continua)
inviata da dq82 30/12/2016 - 19:12

One World, One Chance

One World, One Chance
Words: Cynthia Cockburn
Tune and arrangement: the South African song Mayenziwe ‘Ntando Yakho
RAISED VOICES
London Political Street Choir
2007
One World, One Chance
We stood, eyes closed, and visualized the world seen from outer space. The
(continua)
inviata da dq82 29/12/2016 - 19:29
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Bella Ciao

anonimo
Bella Ciao
4h. Bella Ciao (versione inglese contro l'austerity del coro Raised Voices)
4h. English environmental version by Raised voices

London, 18 October 2014: No More Austerity! Demand the Alternative
Oh we are singing for education
(continua)
inviata da dq82 29/12/2016 - 19:09

È l'alba cupa del dieci aprile

anonimo
È l'alba cupa del dieci aprile
Chanson italienne – E’ l’alba cupa del dieci aprile – anonyme – s.d.
Interprétation : Anton Virgilio Savona – s.d.
Texte : Savona A. Virgilio, Straniero Michele L., Canti della Resistenza italiana, Milano, Rizzoli, 1985

Sur l’air de « Monte Canino », elle raconte un épisode de la Résistance.

« Elle raconte un épisode de la Résistance… » me semble un peu trop expéditif, vu que le protagoniste de cette chanson – cité nom et prénom – a donné, comme tant d’autres, sa vie pour libérer l’Italie du nazifascisme…

Si par contre on veut activer un peu la Mémoire (qui ne fait jamais mal), on dira que Mario Allegretti était de Vignola, en province de Modène, où il était né en 1919. Il avait fait des études et passé la licence en Droit. Le 8 septembre 1943 le trouva à Parme, sous-officier dans les tankistes. Il décida immédiatement de combattre les Allemands et contribua à la constitution des groupes... (continua)
À L’AUBE SOMBRE DU DIX AVRIL
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 29/12/2016 - 16:56
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L'Homme de Cro-Magnon

L'Homme de Cro-Magnon
Chanson apprise par mon grand frère en colo vers 1955; puis probablement chantée lors de ses camps scouts et routiers.
Grâce à lui elle était de tous les moments heureux de la famille,( au milieu d'autres chants ), encore il y a peu, tellement il y mettait de coeur à la chanter, demandée encore par les nièces et neveux déjà très grands qui approchent à leur tour la cinquantaine !!
Le grand frère parti saluer nos aïeux, une nièce me demande de l'apprendre pour les réunions suivantes. Etant choriste, çà devrait aller pour les retrouvailles de juin prochain .....

André, d'Epinal.
André Wanderer (nom de plume ) 29/12/2016 - 13:10
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Io non pago affito

Io non pago affito
[2016]
Parole e musica di Paul Yeboah, in arte Bello Figo (e molti altri AKA), rapper italiano di origine ghanese. In collaborazione con un suo amico, il rapper The GynoZz.
Testo trovato su Genius

L'annullamento dei concerti a Mantova e Brescia “sono due effetti diretti dell’enorme onda di popolarità che ha investito Bello Figo dopo la sua apparizione nella trasmissione condotta da Maurizio Belpietro Dalla vostra parte, su Rete 4, tempio televisivo del “gentismo” e della destra fascio-leghista.
Il suo scontro con Alessandra Mussolini è diventato un meme nel giro di poche ore, Bello Figo è uscito dalla sua nicchia trash sull’internet italiano e si è ritrovato ad essere una sorta di eroe, almeno per tutti coloro che hanno saputo apprezzare la sua magistrale opera di détournement — la sua presenza in tv è stata un capolavoro di situazionismo in prima serata.

Se però nell’ottica professionale... (continua)
Hey, hey
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 29/12/2016 - 10:56
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O Gorizia, tu sei maledetta

anonimo
O Gorizia, tu sei maledetta
dal libretto dell'album illustrato Des lendemains qui saignent (dove la interpreta in italiano)
OH GORIZIA
(continua)
28/12/2016 - 18:54
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Cercando un altro Egitto

Cercando un altro Egitto
The Gang
2017
Calibro 77

Dq82 28/12/2016 - 10:46
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Combattente

Combattente
Forse il video che Fiorella Mannoia ha scelto per introdurre nei concerti questa canzone potrebbe portarla dagli extra ad una CCG a pieno titolo

dq82 27/12/2016 - 20:08
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Papá llegó borracho (Navidad)

Papá llegó borracho (Navidad)
[1988]
Scritta da Ciro Pertusi, fino al 2008 leader di questa band punk rock argentina.
Nel loro disco d’esordio, il “natalizio” “Dulce Navidad”, pubblicato nel 1989.

Arrivo tardi per gli auguri natalizi ma in tempo per quelli di un buon anno nuovo: ¡Que les vaya muy bien!
Felices Navidades
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 27/12/2016 - 15:52
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30.000 plegarias

30.000 plegarias
[1996]
Nell'album intitolato “Justicia o resistencia”

Un buon testo che purtroppo è stato dotato di una musica insopportabile, almeno per il sottoscritto (che il metal et similia proprio non li regge). Veramente pesanti questi Malón, nati da una costola degli Hermética. E pesantissimo soprattutto il batterista Claudio Marcelo Zurita, meglio conosciuto come Claudio Strunz. Già, proprio così...
Años de luchar, de mucho sufrir
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 27/12/2016 - 12:26




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