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Prima del 2016-5-23

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Atomic Garden

Atomic Garden
Album: Generator
Genere: Melodic Hardcore Punk
Anno: 1992
Everybody wants to dance in a playpen
(continua)
inviata da Ivan 23/5/2016 - 17:43
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Ай нилагун дарёи ман, боз омадам

Ай нилагун дарёи ман, боз омадам
Ай нилагун дарёи ман, боз омадам, боз омадам.
(continua)
inviata da Krzysiek 23/5/2016 - 02:35
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Generals

Generals
[1981]

Album: Leather, Bristles, Studs And Acne
This means war
(continua)
inviata da Ivan 22/5/2016 - 23:12
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Alternative

Alternative
Album: Troops Of Tomorrow
Genere: UK '82
Anno: 1982
Something's happened what's gone wrong
(continua)
inviata da Ivan 22/5/2016 - 23:07
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Soldier

Soldier
Album: Send In The Marines!
Genere: Oi!
Anno: 1982
Soldier soldier standing there
(continua)
22/5/2016 - 22:58
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Remembrance Day

Remembrance Day
Album: The Good, The Bad & The 4 Skins
Genere: Oi!
Anno: 1982
Remember the fields all full of red
(continua)
inviata da Ivan 22/5/2016 - 22:49
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New War

New War
Album: A Fistful Of... 4 Skins
Genere: Oi!
Anno: 1983
Wear no colours, no quarter down
(continua)
inviata da Ivan 22/5/2016 - 22:44
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Senza frontiere

Senza frontiere
1987
Oasi

(Testo: Valerio Negrini - Musica: Roby Facchinetti - Voce: Roby Facchinetti)

Quando qualche figlio di Alberto da Giussano oggi ci dice "Ma che, Milano sta diventando Pretoria?", bisognerebbe rispondere "Ecco, appunto. Facciamo che non lo diventi!"
Siete qui,
(continua)
inviata da Salvo Lo Galbo 22/5/2016 - 22:05
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Il cielo è blu sopra le nuvole

Il cielo è blu sopra le nuvole
Dall'album omonimo del 1992, il ventritreesimo dei Pooh.

Musica di Roby Facchinetti,
parole di Valerio Negrini
Tu, ragazza con gli occhiali,
(continua)
inviata da Salvo Lo Galbo 22/5/2016 - 21:51
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Die For Me

Die For Me
nell'EP "TSOL" del 1981.
Album: Dance with Me (1981)
You never knew me
(continua)
inviata da Ivan 22/5/2016 - 21:11
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Superficial Love

Album: Live '91
Superficial love only for a fuck
(continua)
inviata da Ivan 22/5/2016 - 21:04
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World War III

World War III
dall'EP TSOL del 1981
Jimmy carter ran for President again
(continua)
inviata da Ivan 22/5/2016 - 21:01
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Il silenzio della colomba

Il silenzio della colomba
[1996]
Album: Amici per sempre

Valerio Negrini è stata la voce, attraverso quei Pooh da lui stesso fondati quel 1966, di brani di una intensità poetica incommensurabile.
Per la personalità, l'immedesimazione, la profondità e tutto ciò che possiamo dire "la qualità" dei testi, quanto per la quantità; è davvero incredibile quanti siano stati i temi affrontati dalla penna di Negrini.

Di lui, purtroppo, non si sa moltissimo. Poco si sa delle sue letture, dei suoi riferiment. Le sue idee sulla società, sulla politica, sulla religione, sono palesi in tutti i suoi testi e non occorrono autoattestati per quelli.

È sempre rimasto il "quinto Pooh", il Pooh nell'ombra; quello che non calcava i palchi, che non si incipriava, che non troneggiava sotto i riflettori e nel fumo dei loro spettacolari concerti, e che non raccoglieva gli applausi, ma era un signore tracagnotto, con un vocino da cartone... (continua)
Ti chiederanno se li hai visti in faccia,
(continua)
inviata da Salvo Lo Galbo 22/5/2016 - 11:58
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Ballad of CeCe McDonald

Ballad of CeCe McDonald
[2015]

Album : The Other Side
There are a lot of white men in this world who turn out a lot like Dean
(continua)
22/5/2016 - 10:09
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Aleppo

Aleppo
Album :1939
When the bomb went off that killed your mother
(continua)
inviata da adriana 22/5/2016 - 09:44
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The Golden Rule

The Golden Rule
[2016]

Veterans for Peace have fixed up the old Golden Rule boat that sailed to the Pacific in 1958 against nuclear testing, and nuclear weapons. The boat's back in action, the anti-nuke mission remains, and I wrote a song...
Albert was in Pearl Harbor, that's just where he happened to be
(continua)
inviata da adriana 22/5/2016 - 09:05
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If You Bomb Somebody

If You Bomb Somebody
[2017]

Album: Punk Baroque

Terrorist attacks. They're always trying to figure out why someone would do that, while fastidiously ignoring the elephant in the living room. This song is about the elephant.
They haven't even started cleaning up the mess
(continua)
inviata da adriana 22/5/2016 - 09:01
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Good-Bye Portland

Good-Bye Portland
[2016]

I've been writing a lot of songs on this subject, but here's another one. Gentrification, ethnic cleansing, chaos, genocide, whatever you want to call it. It's happening to Portland. Everybody's leaving aside from the baby millionaires. San Francisco, Seattle, New York City, Boston, now it's here. Welcome to cancerous growth. Welcome to rampant, uncontrolled capitalism. Welcome to America. Home to no one but the millionaires. The rest of us are just hanging on to the edges, being told we should be grateful that there was a bush growing on the side of the cliff that we could grab onto before going splat into the ravine.
I grew up in the suburbs, the ones where you do not stay
(continua)
inviata da adriana 22/5/2016 - 08:54
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Kobane

Kobane
[2015]

Album : The Other Side
Since the risings started there are many tales you could tell
(continua)
inviata da adriana 22/5/2016 - 08:44
Percorsi: Dal Kurdistan
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L'Isola di Utopia

L'Isola di Utopia
dal disco "Grande Raccordo Animale" (2015)

L'isola di Utopia è proprio quella di Thomas More, rivisitata secondo Appino. La canzone elenca una lista di cose in cui l'autore non crede e altre in cui invece crede, che ci trova assolutamente d'accordo.
Non credo agli angeli
(continua)
21/5/2016 - 22:58
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قصيدة الياسمين

قصيدة الياسمين
[2011]
qasidāt al-yasimīn
قصيدة محمد بن الذيب العجمي
Poesia di Mohammed al-Ajami
A poem by Mohammed al-Ajami

In galera, Mohammed al-Ajami non c'è finito soltanto per la ”Poesia da una cella di galera” onnipresente oramai in rete, ma della quale non si riesce a trovare il testo in arabo. C'è finito anche per quest'altra poesia, scritta nel 2011 dopo la prima delle rivolte delle “Primavere arabe”, quella che in Tunisia aveva cacciato il regime di Ben Ali. Ma la poesia di Mohammed al-Ajami si era già accorta della direzione in cui le “Primavere arabe” stavano andando; e la chiusa finale raccoglie una domanda che è fondamentale. Presentiamo qui dunque anche questa poesia, con un'avvertenza necessaria: non è assolutamente possibile operare, nella cultura letteraria e poetica araba, alcuna differenziazione tra “poesia” e “canto”. Qualsiasi componimento poetico in lingua araba, per sua stessa... (continua)
يا لوزير الاولـي يا محمـد الغنّوشـي
(continua)
21/5/2016 - 11:49
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1944

1944
(2016)

Canzone vincitrice dell'Eurovision Song Contest 2016 a Stoccolma.

Il testo di 1944 parla della deportazione dei tatari di Crimea negli anni 1940 per volere dell'Unione Sovietica di Stalin. Jamala è stata ispirata dalla storia della sua bisnonna Nazylchan, che aveva circa 25 anni quando è stata costretta a trasferirsi nella brulla Asia Centrale (la stessa Jamala è nata a Oš, in Kirghizistan) con i suoi quattro figli, una delle quali è morta durante il viaggio.

La deportazione è avvenuta mentre il bisnonno di Jamala stava lottando a fianco dell'Armata Rossa nella Seconda guerra mondiale, impedendogli di proteggere la sua famiglia.

Il ritornello di 1944, cantato in lingua tatara di Crimea, è basato sulle parole di una canzone popolare "Ey, güzel Qırım" che Jamala aveva ascoltato dalla bisnonna e che raccontava il rimpianto di non aver potuto passare la giovinezza nella propria terra. - (Wikipedia)
When strangers are coming...
(continua)
20/5/2016 - 22:53
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Soldier's Dream

Soldier's Dream
[ottobre-novembre 1917]
Versi di Wilfred Owen, in “The complete poems and fragments”, a cura di Jon Stallworthy (credo che la prima edizione sia del 1983)
Musica di Jason Rico (1978-), giovane compositore statunitense
I dreamed kind Jesus fouled the big-gun gears;
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 20/5/2016 - 13:55

Attila József: Most a jövendő férfiakról szólok

Attila József: Most a jövendő férfiakról szólok
[1923]
Versi di Attila József (1905-1937), poeta ungherese.
Quarto movimento del poema intitolato “Tanítások”
Testo trovato in “József Attila, összes költeménye” (“Tutte le poesie”)

Qualche giorno fa ho visto un bellissimo film ungherese. S’intitola “Fehér isten”, ossia “Dio bianco” ma sul nostro mercato è uscito come “White God - Sinfonia per Hagen”. La regia è di Kornél Mundruczó. Il film ha vinto un prestigioso premio a Cannes nel 2014.

Hagen è un bellissimo cane “meticcio di strada”, un bastardo. La sua giovanissima padrona, Lili, suonatrice di tromba in un orchestra classica, lo adora. I suoi genitori sono separati, lei e il cane vivono con la madre. Quando questa deve partire per un congresso all’estero, bimba e cane vengono parcheggiati a casa dell’ostico e severissimo papà, un veterinario che lavora in un macello della città, che è poi Budapest.
Negli stessi giorni, il governo... (continua)
Ők lesznek az erő és szelidség,
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 19/5/2016 - 15:44
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Poem From A Prison Cell

Poem From A Prison Cell
Questa “Poesia da una Cella di Prigione” del poeta Mohammed al-Ajami ora ora potrà essere cantata a squarciagola e gridata anche da un minareto.

Mohammed al-Ajami, noto come il poeta dei gelsomini, originario del Qatar e Membro Onorario del PEN American Center, era stato condannato nel novembre 2012 dapprima all’ergastolo poi a 15 anni di detenzione, semplicemente per aver scritto e recitato due poesie considerate di “incitamento al rovesciamento del regime al potere” e “critica dell’Emiro”. Nel maggio 2014, sebbene stesse scontando la condanna nel Carcere Centrale di Doha, è riuscito a registrare e far uscire dalle mura del carcere questo componimento. Nel marzo 2016, dopo circa 40 mesi di reclusione, grazie al contributo delle associazioni Amnesty International, PEN Regno Unito, Freedom Now e PEN International, che hanno chiesto alle autorità del Qatar il rilascio immediato e incondizionato... (continua)
Is it my mind or my heart that I’ve lost
(continua)
inviata da Alice Bellesi 19/5/2016 - 12:49
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Al fonte, al prato

Al fonte, al prato
[1614]
Musica di messer Giulio Caccini romano
Versi di Gabriello Chiabrera (1552-1638)
Aria a una voce
Le nuove musiche e nuova maniera di scriverle (Firenze 1614)

Per decreto emesso da Gaspardo della Notte, ovvero che sia Gaspard de la Nuyt, in data del XIX. del mese di Maggio dell'anno del Non-Signore MMXVI, la freschetta e leggiadra canzone la qual messer Giulio Caccini romano ancorché Fiorentino fattosi compose nell'anno MDCXIV è dichiarata principal canzone avversa ad onne tipo di Guerra &. Conflicto per sva stessa Natura e complessione addimente risplende vaga Luna ammezzata e si perfonde nell'Aere il profumo de li Gelsomini fioriti.

Et ella è canzone, cotesta, la quale exalta &. perfonde il Sonno di dolce satisfactione in una bella giornata della State, allietata da'l canto della Cicaletta, senza nulla fare e senza ancor più nulla pensare, abbandonandosi alla Lietezza... (continua)
Al fonte, al prato,
(continua)
inviata da Gaspard de la Nuit 19/5/2016 - 01:14
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Piel scure

Piel scure
Testo di Luigi Maieron
Musica di Franco Giordani

Questa è la spiegazione fornita dall'autore del testo, Luigi Maieron : "E' una canzone sulla diversità. La pelle diversa di un venditore ambulante è sfiorata da fiocchi bianchi di neve. Pelle scura che viene dal caldo e che prova la carezza gelida della neve. Una diversità si esprime in modo tanto semplice da sembrare naturale".
Piel scure di puarte in puarte
(continua)
inviata da Franco Giordani 18/5/2016 - 18:48
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Guerrero del Amor

Guerrero del Amor
Album: "Si Buscabas" (1984)
Te cambio una canción por el coraje,
(continua)
inviata da Lucone 18/5/2016 - 16:34
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Inno del TTIP

Inno del TTIP
[2016]

Sull'aria di "Ci vuole un fiore" di Sergio Endrigo

Cos’è il TTIP?

Quand’ero ragazzo io… c’era il Totip, si scommetteva sui cavalli

Ecco… il TTIP, come gioco, è simile. Solo che invece che sui brocchi… si scommette sui broccoli. Il TTIP è un trattato in discussione fra Europa e Stati Uniti per costruire un unico grande libero mercato… Si chiama Transatlantic Trade Investment Partnership 820 milioni di clienti.

Niente dazi… niente limiti al commercio… e regole uguali per tutti. Vabbé… detta così… non è male. E allora, perché è a rischio il nostro patrimonio agro-alimentare? Perché verremo invasi da cibo americano… da cose così…

Guarda che bello questo pollo. Non solo è bello… ma costa anche molto meno dei nostri. Ha un solo difetto. È trattato con la candeggina. … ma non bisogna mangiarlo, eh… bisogna usarlo per smacchiare le camicie.

Amore, mi sono macchiato di sugo… passami... (continua)
Per fare il Parmesan
(continua)
inviata da adriana 18/5/2016 - 16:14
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The City of Soul

The City of Soul
[1985]
Parole e musica di Bernie Lynch, chitarra e cori di questa pop band australiana.
Interpretata dalla splendida voce di Grace Knight, front girl degli Eurogliders e in seguito protagonista di una carriera solista che prosegue ancora oggi.

Nell’album intitolato “Absolutely” e, più recentemente (dopo l’immancabile reunion), in quello intitolato “Don't Eat the Daisies” (2015)

30 anni fa questo brano, dotato di un sound accattivante decisamente pop anni 80, passò molto nelle radio di tutto il mondo e in Australia l’album da cui è tratto rimase nelle classifiche per molti mesi. Una musica molto orecchiabile e ballabile che però accompagna un testo che parla di un episodio sconvolgente, di quando nel 1985 la polizia di Filadelfia, nell’intento di sgomberare una comune-squat dei MOVE - una piccola organizzazione, ma molto radicale ed armata, della galassia del Black Power - arrivò a bombardare... (continua)
The summer is hot, the nights are still cold
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 18/5/2016 - 11:08
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Only Women Bleed

Only Women Bleed
Man got woman to take his seed
(continua)
18/5/2016 - 02:40
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Santa Ana's Foot Soldier

Santa Ana's Foot Soldier
Dall'album "Texan gentleman, 2003"

Il fante dell'esercito di Santa Ana è un soldato messicano coscritto nelle milizie di Antonio de Padua María Severino López de Santa Anna y Pérez de Lebrón (noto come Santa Ana o Santana), feroce generale e più volte presidente del Messico nei primi decenni della sua indipendenza. La canzone è ambientata attorno al 1830, quando Santa Ana guidò una milizia per tentare sedare la rivolta indipendentista del Texas. L'esercito, formato di coscritti spesso a forza, indios ed ex carcerati era molto numeroso ma male equipaggiato, con uniformi troppo leggere per l'inverno texano e scarsità di cibo e rifornimenti. Nonostante alcune feroci stragi, fra cui quella successiva all'assedio della missione francescana di Alamo, nei pressi di San Antonio, alla fine i messicani furono sconfitti ed il Texas ottenne l'indipendenza, finendo poi per unirsi agli Stati Uniti. La canzone racconta l'indifferenza del soldato per la ribellione, la scarsa volontà di combattere ed il desiderio di tornare a casa quanto prima.
We have traveled hard and far
(continua)
inviata da Piersante Sestini 17/5/2016 - 23:55
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Spytaj milicjanta

Spytaj milicjanta
[1983]
Scritta da Krzysztof Grabowski, batterista e percussionista di questa importante band hardcore polacca.
Musica di Robert "Robal" Matera, cantante e chitarrista

Uno dei primi brani dei Dezerter, presente nell’EP autoprodotto “Ku Przyszłości” (dal titolo del brano d’apertura) del 1983. Poi nell’LP d’esordio, “Underground Out of Poland”, inciso nel 1987 negli USA grazie all’interessamento di Joey "Shithead" Keithley, leader della punk band canadese D.O.A.. Prodotto dallo stesso Robert Matera per la fanzine di San Francisco Maximumrocknroll.

Questa ironica "Spytaj milicjanta”, insieme a Wojna Głupców, "Ku przyszłości" e "Szara rzeczywistość", furono i soli 4 di 12 brani che nei primi anni 80, agli esordi della band, si salvarono dalla censura del regime comunista... (fonte: en.wikipedia)
Która droga słuszna
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 17/5/2016 - 16:22
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Wojna Głupców

Wojna Głupców
[1983]
Scritta da Krzysztof Grabowski, batterista e percussionista di questa importante band hardcore polacca.
Uno dei primi brani dei Dezerter, presente nell’EP autoprodotto “Ku Przyszłości” (dal titolo del brano d’apertura) del 1983. Poi nell’LP d’esordio, “Underground Out of Poland”, inciso nel 1987 negli USA grazie all’interessamento di Joey "Shithead" Keithley, leader della punk band canadese D.O.A..
Prodotto da Robert Matera.
Zgniłe ciała, krwi kałuże
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 17/5/2016 - 15:54
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Times Ain't Changed at All

Times Ain't Changed at All
(1999)
On The Outside

Amara risposta a The Times They Are A-Changin' di Bob Dylan
Come gather 'round people
(continua)
inviata da dq82 17/5/2016 - 11:28
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Soldier

Soldier
Album: Crossroad (2000)

Canzone dura, esempio dell'hard rock/country blues di Russell e del suo spirito libertario
I'm just a person
(continua)
inviata da Piersante Sestini 17/5/2016 - 09:10
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Девет враќе железни

Девет враќе железни
Devet vraќe železni
[1994]
Scritta da Goran Trajkoski (voce, zampogna, flauto), Zlatko Oridjanski (chitarra, mandolino, flauto e cori) e Zoran Spasovski, membri del gruppo macedone Anastasia.
Nella colonna sonora del film “Пред дождот” (“Pred doždot”, “Before The Rain”, “Prima della pioggia”) diretto dal regista macedone Milcho Manchevski / Милчо Манчевски.

Parole, Volti, Immagini. Arrivano dalla selvaggia Macedonia e dall’Inghilterra, ma potrebbero essere ambientate ovunque: ovunque ci sia il seme della divisione etnica, economica, culturale, razziale. Sono le parole, i volti, le immagini di una guerra civile nascosta, che non fa rumore ma s'insinua come una pesante atmosfera carica di brutti presagi.
In ciascuno degli episodi del film c'è un personaggio che prova a riprendere il filo della speranza, che esce dal mondo a cui appartiene e diventa elemento di contraddizione rispetto al... (continua)
Крај ридини извори, крај извори тополи,
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 16/5/2016 - 21:22
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Combattono a Morsiano

Combattono a Morsiano
[1945]
Parole di Gabriele Amorth (1925-2016), partigiano cattolico, in seguito presbitero ed esorcista della diocesi di Roma.
Sull’aria di “Bombardano Cortina" canto della Grande Guerra
Testo trovato nel “Canzoniere partigiano 1944-1950” presente nella rivista “La Piva del Carner”, numero di aprile 2015

Gabriele Amorth era militante dell’Azione Cattolica e della FUCI (Federazione Universitaria Cattolica Italiana). Nel 1943 con il nome di battaglia di “Alberto” si unì ai partigiani cattolici della Brigata Italia di Ermanno Gorrieri, detto “Claudio”. Ben presto divenne uno dei comandanti più noti nel modenese. Dopo la guerra è divenuto presbitero e ha esercitato come esorcista nella diocesi di Roma.

“Combattono a Morsiano” è dedicata a Franco Busani, anche lui del 1925, nativo di Magreta, frazione di Formigine, Modena, giovanissimo partigiano della Brigata Italia, caduto in uno scontro coi tedeschi avvenuto tra Morsiano e Novellano, frazioni di Villa Minozzo (Reggio Emilia), l'8 gennaio 1945.
Combattono a Morsiano, oilà
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 16/5/2016 - 19:17
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Le petit cheval

Le petit cheval
[1952]
Da una poesia di Paul Fort
Complainte du petit cheval blanc (1921)
Tirée d'un poème de Paul Fort
Complainte du petit cheval blanc (1921)
Musica di Georges Brassens
Musique de Georges Brassens
Album: La mauvaise réputation

Si dice che Paul Fort, il “Principe dei Poeti”, avesse scritto la Complainte du petit cheval blanc in una circostanza decisamente terra-terra: stava piovendo da giorni. Di umore non propriamente allegro, aveva immaginato un cavallino bianco che tirava il carretto sotto la pioggia; e ne venne fuori questo piccolo, semplicissimo capolavoro poiché i poeti, come si sa, sono strane creature. Ci sarebbe, credo, da fare un elenco lungo come la muraglia cinese, se si andassero a vedere tutte le grandi poesie o canzoni nate dalle circostanze più banali; fatto sta che Georges Brassens se ne accorse immediatamente. Il suo adattamento in musica della poesia di Paul Fort,... (continua)
Le p'tit ch'val dans le mauvais temps
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 16/5/2016 - 18:35
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Black and White

Black and White
[1965-68]
Parole e musica di Serge Gainsbourg
Nell’album “Initials B.B.” pubblicato nel 1968

Come ti scrivo una canzone politica sotto le mentite spoglie di una filastrocca infantile tipo “La mère Michel”...

1964: incidente del golfo del Tonchino
1965: operazione “Rolling Thunder”, bombardamenti massicci sul nord Vietnam
1966: primo meeting contro la guerra organizzato da veterani americani delle guerre mondiali e di Corea
1967: Martin Luther King parla contro la guerra in Vietnam definendo il governo USA come "the greatest purveyor of violence in the world today: my own government. For the sake of those boys, for the sake of this government, for the sake of the hundreds of thousands trembling under our violence, I cannot be silent.”
1968: offensiva del Tet, battaglia di Hue, massacro di Mỹ Lai. Negli USA vengono assassinati Martin Luther King e Bob Kennedy...
Une négresse qui buvait du lait
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 16/5/2016 - 15:30
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Carla Aspetta

Carla Aspetta
Nella Roma degli “anni di piombo”, Carla Verbano ha visto morire il figlio Valerio, diciannovenne. Tre persone incappucciate si sono introdotte in casa sua, l’hanno immobilizzata e hanno atteso il ritorno del figlio per sparargli. Ancora oggi non si conosce il nome dei colpevoli

Il 22 febbraio del 1980, intorno alle 12:44, tre giovani armati e coperti da un passamontagna si introducono con una scusa in casa Verbano, al quarto piano di via Monte Bianco 114, nel quartiere romano di Monte Sacro. Spacciandosi per amici del figlio riescono a convincere i genitori di Verbano ad aprire le porte della loro abitazione; una volta introdottisi all'interno dell'appartamento, armati di pistole con silenziatore, i tre legarono e imbavagliarono i genitori che, immobilizzati con nastro adesivo, furono portati nella loro camera da letto. A quel punto, rimasero in attesa del rientro di Valerio, non ancora... (continua)
Quel gattino di peluche è ancora sul divano
(continua)
inviata da dq82 16/5/2016 - 12:16
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Inca

Inca
1980
"Stop"

Valerio Negrini descrive, con il suo inconfondibile stile di cortometraggio in versi, in una raffica di immagini "senza fiato",
il genocidio del popolo del popolo degli inca e la colonizzazione del sudamerica da parte dei conquistadores spagnoli guidati da Francisco Pizarro González, nel XVI secolo.

Valerio Negrini si è sempre dichiarato un ateo militante, e in questa canzone, non meno che in altre, esprime la sua profonda avversione contro il potere che, dietro un pretesto religioso, cela ed attua ben altro.

Il testo è di Valerio Negrini,
la musica di Roby Facchinetti.
Disse il soldato al suo re
(continua)
inviata da Salvo Lo Galbo + CCG/AWS staff 15/5/2016 - 11:12
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Bastardi

Bastardi
25 aprile 2015

Feat. Giuliano Dottori

La strage di Sant'Anna di Stazzema raccontata con le testimonianze dei sopravvissuti e attraverso il recupero della memoria storica.
Per non dimenticare i mille crimini compiuti da fascisti e nazisti.
Ama la vita, odia il fascismo
Bastardo Sommer
(continua)
inviata da adriana 14/5/2016 - 15:20
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Prometeo su Dresda

Prometeo su Dresda
[2014]

Album : Katsushiro perso nel bosco
Malgrado le previsioni meteorologiche, la situazione è ideale.
(continua)
inviata da adriana 14/5/2016 - 14:59
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Tifiamo rivolta

Tifiamo rivolta
[2014]

Album : Katsushiro perso nel bosco
Dopo gli anni ottanta salvati dall’elettronica e dalla new wave,
(continua)
inviata da adriana 14/5/2016 - 14:55
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Considerazioni sulla crisi contemporanea

Considerazioni sulla crisi contemporanea
[2014]

Album : Katsushiro perso nel bosco
Quanti crolli oggi signor comandante,
(continua)
inviata da adriana 14/5/2016 - 14:50
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ThyssenKrupp

ThyssenKrupp
[2014]

Album : Katsushiro perso nel bosco
Sono io il corpo che brucia
(continua)
inviata da adriana 14/5/2016 - 14:35
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Rap No al TTIP

Dj Sosa
Letra: Dj Sosa

Voces:
Eco-Mbativa
Mc Conta-Mina Gonzalez
Mc Rico
Dj Sosa
Estando trasteando yo por la internet
(continua)
inviata da adriana 14/5/2016 - 13:18
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Complainte au duc de Savoye

Complainte au duc de Savoye
Sotto l'allegria di questa piacevole ballata di chiare sonorità antiche ed epiche, c'è un inno al buon popolo che muore, armato di alabarde e spade di legno, per bandiere che non conosce appieno e non comprende ma che segue ciecamente fino al massacro il proprio "buon duca" e il proprio capitano. Il buon duca che viene esaltato ma che assume a metà canzone una connotazione amara ed ironica, quando sono tutti quanti morti.
Si tratta di contadini e di gente del popolo che depone tutto in sangue. L'Orifiamma è la bandiera della monarchia francese.
Notre bon duc de Savoye
(continua)
inviata da Morganna 14/5/2016 - 12:27
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A la volonté du peuple

A la volonté du peuple
FlashmobStopTTIP

adriana 14/5/2016 - 11:07
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Giorgio Gaber: Al bar Casablanca

tra gli autori occorre indicare anche Luporini
giovanni 14/5/2016 - 10:32
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Il Pescatore

Il Pescatore
Testo cantabile / Singable lyrics / Paroles chantables / Laulettavat sanat: Juha Rämö
KALASTAJA
(continua)
inviata da Juha Rämö 14/5/2016 - 09:39
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Best TIP: No TTIP!

Best TIP: No TTIP!
[2014]

Album : Communication Log-Out
Companies see dollar signs on the horizon
(continua)
inviata da adriana 14/5/2016 - 07:49
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XXs and Oops (an American Girl)

XXs and Oops (an American Girl)
Phone ring, baby cries, TV diet guru lies
(continua)
14/5/2016 - 04:39
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Silver Medals and Sweet Memories

Silver Medals and Sweet Memories
Just a picture on a table
(continua)
14/5/2016 - 04:12
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Krzyk

Krzyk
Io invece son qualche giorno che canticchio questa ;)

per essere più precisi, la fischiavo...
krzyś 14/5/2016 - 01:15
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Un aviatore irlandese prevede la sua morte

Un aviatore irlandese prevede la sua morte
Riccardo Venturi ha interpretato correttamente la canzone.
Non solo la poesia incarna la fascinazione del volo come tensione dell'individuo di chiara matrice romantica e fascista, ma la visione dell'intera vita che si sublima nell'istante dell'attacco lo collega al Bushido e alla visione di Mishima.
La lotta che si autolegittima "al di la del bene e del male" (non odio chi devo combattere, non amo chi devo difendere) ha poi dei collegamenti con la fisolofia nietzscheana.

Per concludere questo pezzo è intrinsecamente fascista e filomilitarista proprio perché identifica il valore della lotta in sé come arte e bellezza, a differenza di letture più materialiste o liberiste della guerra che invece cercano sempre delle giustificazioni di tipo economico o morale.
Marco 14/5/2016 - 00:31
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L’âne est au four et le bœuf est cuit

L’âne est au four et le bœuf est cuit
[1970-71]
Parole di Fred, al secolo Frédéric Othon Théodore Aristidès (1931-2013), amico di Dutronc e grande cartoonist francese (della generazione di René Goscinny e Albert Uderzo, per intenderci).
Musica di Jacques Dutronc.
Nel suo album eponimo del 1971.

Giuseppe - “Maria, hai sentito che nostro figlio Gesù è finito a fare l’hippie negli USA? Fuma, si droga, beve, suona la chitarra, va a donne e fa casino a Chicago... Ma guarda ‘sto disgraziato a 33 anni cosa ci doveva combinare... Tanti sacrifici per allevarlo e poi come ci ha ripagato!”

Maria - “Giuseppe, invece di berti tutto quello che dicono, siediti a tavola piuttosto... Non c’è più niente da mangiare in questa casa e così l’asinello è finito arrosto e il bue è già cotto...”
As-tu entendu la radio, Marie ?
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 13/5/2016 - 21:22
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Mustapha Dupont

Mustapha Dupont
Mhm... è la fava nel senso del coglione... insomma :)

Confermo che francese dispregiativo "polac" (l'accento a parte) proviene dal polacco "polak". Sulle isole britaniche si usa anche un'espressione un po' più forte, tipo "polish scum".
Un saluto dalla Polonia.
Christophe Corneille 13/5/2016 - 19:45
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Couleurs vous êtes des larmes

Couleurs vous êtes des larmes
La volevo mettere questa di Guy Béart, che è una canzone tragica e bellissima; ma ho visto che sono stata...preceduta da molto tempo. Però non c'era una traduzione, e anche se il francese non è certamente una di quelle lingue incredibili che maneggiate in questo sito (ma come fate a conoscere l'ungherese, lo sloveno, il finlandese...? A volte sono sbalordita), magari una traduzione anche se fatta male come le mie servirà comunque a capire meglio. E questa vecchia canzone di Béart lo merita davvero. Vi mando anche un video dove Guy Béart la canta proprio nel 1968, l'anno della sua composizione. Saluti dall'avv. Jeanne Auban Colvieil da Arles (Francia)
COLORI, SIETE LACRIME
(continua)
inviata da Avv. Jeanne Auban Colvieil, Arles (Francia) 13/5/2016 - 16:25
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Hymne à l’amour (Moi l’ nœud)

Hymne à l’amour (Moi l’ nœud)
Già, alla radio non la passarono molto, in compenso le "parolette" che vi sono contenute si sentono spesso in bocca a politici vari, in TV, in radio, sui social media...a ripensarci, il linguaggio non è molto dissimile da quello di certi esponenti del Front National, o della Lega in Italia...no? Che dire? Meglio non dire nulla...
Avv. Jeanne Auban Colvieil, Arles (Francia) 13/5/2016 - 15:43




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