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Canzone per l’estate

Canzone per l’estate
In realtà, Fabrizio De André descrisse questa canzone (il cui testo è, sarà bene ricordarlo, stato scritto assieme a Francesco De Gregori) come in un certo qual modo autobiografica. Parla, secondo De André, della tensione tra la vita borghese in cui era cresciuto e aveva vissuto parte della sua vita, e l’attrazione per l’Anarchia e per gli “ultimi” della società, che gli sembravano molto più vivi e genuini delle classi superiori. Fatta salva l’oscurità del testo, caratteristica del resto saliente di quell’album “degregoriano”, si avverte comunque abbastanza bene l’attacco alla vita borghese, confortevole e prospera, che distoglie l’essere umano dalla vitalità e dall’impegno politico (gli “occhi chiusi sulla gente”). Per quel che mi riguarda, l’ho sempre avvertita molto come una canzone sulla dissoluzione della famiglia borghese.
Riccardo Venturi 9/2/2016 - 08:06
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Il testamento di Tito

Il testamento di Tito
Dal blog Fabrizio De André in English

"Il testamento di Tito" takes us into the Old Testament to the Ten Commandments. Tito, the so-called good thief from the Syriac Infancy Gospel, recounts how he violated each of the commandments (except "Thou shalt not kill"), offering critiques along the way. De André considered this song one of his very best for its hard-hitting social impact." - Dennis Criteser
TITO'S WILL
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 9/2/2016 - 07:42
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Il Pescatore

Il Pescatore
Dal blog Fabrizio De André in English

"Il pescatore" was released in 1970 as a single. One of De André's most popular songs, it never appeared on a studio album, but can be heard on several live albums." - Dennis Criteser
THE FISHERMAN
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 9/2/2016 - 07:27
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La domenica delle salme

La domenica delle salme
Dal blog Fabrizio De André in English

""La domenica delle salme" is one of De André's most political songs, full of references not easily discernible. The second verse refers to a Milan retirement home resident who was discovered dead under mysterious circumstances. The third verse may refer to a series of murders by a neo-Nazi duo who tagged themselves as Ludwig. The fourth verse refers to the Polish refugees who came to Italy after the fall of the Soviet Union and who worked the streets cleaning car windows (i.e., redoing the makeup of the capitalists heading off to the beach). The fifth verse refers to businessmen looking to profit from the opening of the countries of the former Soviet Union, and the sixth verse refers to the neo-Nazism that subsequently raised its head. The seventh verse may refer to the need for another visible symbol for members of the left and the right to use to... (continua)
PSALM SUNDAY
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 9/2/2016 - 07:07
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Carlo Martello torna [o: ritorna] dalla battaglia di Poitiers; o Carlo Martello

Carlo Martello torna <i>[o: ritorna]</i> dalla battaglia di Poitiers; <i>o</i> Carlo Martello
Dal blog Fabrizio De André in English

"This song was released in 1963 as the B side of a 45 with "Il fannullone" as the A-side. The text was written by a friend from childhood, Paolo Villagio, and the music is by De Andrè. The Battle of Poitiers occurred in 732, a battle between the Franks and the Moors in what is now northern France. The song is in the style of popular French pastourelles sung by medieval troubadours about encounters between knights and country girls. In 1965 a complaint was brought against De Andrè and his label Karim for obscene content in the lyrics. The case was settled in De Andrè's favor in 1968. The Italian in this song is an old style, and Riccardo Venturi has done a nice translation into a similarly "olde" style of English." - Dennis Criteser
CHARLES MARTEL RETURNS FROM THE BATTLE OF POITIERS
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 9/2/2016 - 06:56
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Il fannullone

Il fannullone
Dal blog Fabrizio De André in English


"Il fannul[l]one" was the A-side of De Andrè's third single on Karim, released in 1963. It was co-written with Paolo Villaggio, a childhood friend. There are several strains in this early song that will surface regularly in later songs: going against the grain of mainstream society, a sense of irony towards so-called respectable folk ("la gente per bene"), and an irreverent and playful attitude. The song no doubt sprang from the anti-conformist lifestyles of the two young authors. Riccardo Venturi called this song "deliciously revolutionary and subversive" and described it as a "hymn to doing nothing," where to do nothing is to live life truly, not allowing a dehumanized corporate complex to take it away from you." - Dennis Criteser
THE SLOUCH
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 9/2/2016 - 06:20
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Cotton Fields

Cotton Fields
[1940]
Parole e musica di Huddie Ledbetter, detto Leadbelly, che incise questo brano autobiografico nel 1940. Però i primi ad includere la canzone in album e a renderla uno standard, non solo della musica nera (dato anche il suo ritmo originario, comunque “country”) furono Odetta (“The Tin Angel”, 1954, con Lawrence B. Mohr) ed Harry Belafonte (“Belafonte Sings the Blues”, 1958).
Poi le moltissime cover, fra cui spiccano quelle dei Beach Boys e dei Creedence Clearwater Revival, nonchè quelle dei soliti “saccheggiatori” Johnny Cash ed Elvis Presley.

Propongo questo brano perchè, al di là del suo ritmo scanzonato, racconta della durezza della vita dei neri nel profondo sud degli USA alla fine dell’800, quando Leadbelly era un bimbo. I campi di cotone a perdita d’occhio erano il solo paesaggio, che la raccolta andasse bene e il prezioso vegetale non marcisse a causa del parassita “boll weevil”... (continua)
When I was a little baby
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 8/2/2016 - 22:03
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Cent'anni

Cent'anni
2016
Kidz against Renzi
Mi sono informato , c'e' un treno
(continua)
inviata da dq82 8/2/2016 - 15:43
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Told My Cap'n

Told My Cap'n
[1940]
Nel disco intitolato “Chain Gang”, con il gruppo dei Carolinians

"Columbia Records proudly presents what is perhaps the most genuine folk music of our times... Seven Negro laments of the chain gang sung by Joshua White and his Carolinians" (from liner notes)

Ancora una canzone sulle chain gang, le squadre di prigionieri alla catena, o work gang, sempre composte in gran parte da neri, data la loro altissima percentuale fra la popolazione carceraria.
Anche qui il captain (in altre canzoni è il walker) esercita il totale arbitrio e la più spietata violenza sui prigionieri, arrivando ad ucciderne uno a sangue freddo… Ma – come in Nine Foot Shovel – il carnefice ha le ore contate…
Senz’altro il testo non è farina del sacco di White ma deriva da canti dei detenuti nelle prison farms del Sud negli anni 20, come la Grade Song che trovo su Mudcat Café…
Told my cap'n
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 8/2/2016 - 15:22
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Il chimerico Morfeo

Il chimerico Morfeo
2015
La donna, la taverna, il dado
Ho visto grandi delle multinazionali donare terre, costruzioni e anche denari
(continua)
inviata da dq82 8/2/2016 - 15:18
Percorsi: Disertori
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Il canto del coprifuoco

Il canto del coprifuoco
2015
La donna, la taverna, il dado

feat. Enrico Capuano
Proponiamo questo canto qua,
(continua)
inviata da dq82 8/2/2016 - 15:11
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Auf den Tod eines Fußballspielers

Auf den Tod eines Fußballspielers
[1945]
Versi di Friedrich Torberg, pseudonimo di Friedrich Ephraim Kantor-Berg (1908-1979), scrittore, giornalista ebreo austriaco, di origine ceca.
Musicata da Christoph Holzhöfer

Approfondendo la vicenda di Johann Trollmann Rukelie, il grande pugile zingaro tedesco che si battè fino alla fine contro i nazisti, ho scoperto un’altra storia di un campione dello sport che non piegò la testa e che sfidò apertamente Hitler.

Questa poesia di Friedrich Torberg – che negli anni 40 finì esule negli USA dopo aver lungo vagato per l’Europa, braccato dai nazisti – è dedicata a Matthias Sindelar (1903-1939), il più forte calciatore austriaco di sempre, centrocampista ed attaccante del “Wunderteam”, la meravigliosa nazionale austriaca degli anni 30. Soprannominato “Der Papierene”, ossia “carta velina”, per via della sua figura sottile, o anche il “Mozart del pallone”, per l’eleganza del movimento... (continua)
Er war ein Kind aus Favoriten
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 8/2/2016 - 13:07
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Badland

Badland
BADLAND
(continua)
inviata da dq82 8/2/2016 - 13:05
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La Avenida de los Tilos

La Avenida de los Tilos
Non mi ero accorto che c'era già una canzone, contribuita pure di recente, sulla vicenda dei giovani rugbysti argentini, Ellos nos han separado...
Grazie DQ82!
Bernart Bartleby 8/2/2016 - 13:03
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Bernardo l'Eremita

Bernardo l'Eremita
[1976]
Testo: Giorgio Laneve e Luciano Beretta
Musica: Giorgio Laneve e Giovanni Bobbio
Arrangiamenti e direzione: Giovanni Bobbio
Interpreti: Giorgio Laneve e coro Le Mele Verdi di Mitzi Amoroso
Anno di incisione: 1976
Pubblicazione: 33 giri e MC, Divergo, 1976




Accenti è il secondo LP delle Mele Verdi, inciso con Giorgio Laneve; pubblicato su 33 giri dalla Divergo, e su musicasseta (attualmente introvabile). La registrazione è avvenuta al Central Studio e allo Studio Trevisani di Milano ed è terminata l’11 novembre 1976. All'interno della copertina del 33 giri sono pubblicati i testi delle canzoni. Nel 1977 è uscito anche un singolo (45 giri) contenente due canzoni tratte dall'LP: Accenti e La girandola. Musicisti: Giovanni Bobbio (chitarra, basso, flauto, tastiere), Reddy Bobbio (tastiere); Giulio del santo (tastiere); Mario Lamberti (effetti sonori); Giorgio Laneve (chitarra);... (continua)
Come avviene sulla terra
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 8/2/2016 - 06:48
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C'era una volta

C'era una volta
[1976]
Testo: Giorgio Laneve
Musica: Giorgio Laneve e Giovani Bobbio
Arrangiamenti e direzione: Marcello Minerbi
Interpreti: Giorgio Laneve e coro Le Mele Verdi di Mitzi Amoroso
Anno di incisione: 1976
Pubblicazione: 33 giri e MC, Divergo, 1976




Accenti è il secondo LP delle Mele Verdi, inciso con Giorgio Laneve; pubblicato su 33 giri dalla Divergo, e su musicasseta (attualmente introvabile). La registrazione è avvenuta al Central Studio e allo Studio Trevisani di Milano ed è terminata l’11 novembre 1976. All'interno della copertina del 33 giri sono pubblicati i testi delle canzoni. Nel 1977 è uscito anche un singolo (45 giri) contenente due canzoni tratte dall'LP: Accenti e La girandola. Musicisti: Giovanni Bobbio (chitarra, basso, flauto, tastiere), Reddy Bobbio (tastiere); Giulio del santo (tastiere); Mario Lamberti (effetti sonori); Giorgio Laneve (chitarra); Walter Scebran... (continua)
C'era una volta... ragazzi, che volta!
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 8/2/2016 - 06:00
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Sólo le pido a Dios

Sólo le pido a Dios
Esiste su YouTube anche una struggente interpretazione di questa canzone (in lingua originale) da parte del cantautore bolognese Germano Bonaveri.
Andrea Pesce 7/2/2016 - 23:54
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Petit Pasqua Noël

Petit Pasqua Noël
PICCOLO PASQUA NATALE
(continua)
inviata da Daniel(e) Bellucci . 07.02.2016. Nizza 7/2/2016 - 23:34
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A Change Is Gonna Come

A Change Is Gonna Come
Fu rilasciata come bonus track del Greatest Hits del gruppo
A CHANGE IS GONNA COME
(continua)
7/2/2016 - 21:54
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Forgive Them Father

Forgive Them Father
(1998)

feat. Shelly Thunder
dall'album "The Miseducation of Lauryn Hill", il primo e sinora unico album solista della cantante dei Fugees
ispirata a "Concrete Jungle" di Bob Marley

Una canzone zeppa di citazioni bibliche, sul perdonare i traditori pronti a calpestarti per raggiungere i loro sporchi fini, con riferimenti diretti alle battaglie per i diritti civili e contro l'Apartheid in Sudafrica.
Forgive us our trespasses as we forgive those that trespass against us
(continua)
7/2/2016 - 19:58
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Ho continuato la mia strada

Ho continuato la mia strada
C'ero anch'io alla Mandria e sono uno di quelli che ha suonato e cantato su quel palco, con il gruppo di Siracusa, per "sostituire" i contestati (non tanto loro quanto l'idea degli organizzatori di pagare qualcuno per esibirsi) Angelo Branduardi (quasi sconosciuto al tempo) e Napoli Centrale (appena costituito, Pino Daniele ha collaborato 2 anni dopo).
Non mi era più capitato di cantare questa canzone.
Ieri, a casa di vecchi amici non scout, raccontando dei tempi andati e della route, abbiamo trovato su youtube i remake di Paolo e di un gruppo del Molise https://www.youtube.com/watch?v=reyt1qdlSx4 .
Mi sono commosso e sono riaffiorati tutti i ricordi di quei giorni e di quella serata, nitidi, precisi, intensi.
E' .... bellissimo
Giampiero Divotti 7/2/2016 - 10:00

Revolte sur les terres occupées

Revolte sur les terres occupées
Album: En Attendant Demain (1990)
Folie meurtrière et guerre sanguinaire
(continua)
6/2/2016 - 23:12
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De dödsdömda

De dödsdömda
d’après la version italienne de Riccardo Venturi
d’une chanson suédoise - De dödsdömda – Jan Hammarlund – 2008
Un poème de Karin Boye (1927)
mis en musique et chanté par Jan Hammarlund
Karin Boye (1900-1941).
La Grande Karin Boye, autrice de Kallocain, roman distopique qui anticipa 1984 de George Orwell, écrivit cette poésie en 1927 pour Sacco et Vanzetti. Le texte nous a été envoyé directement par l’ami Jan Hammarlund, que l’a mis en musique et chanté. [RV]

Le 22 août 2014 s’est déroulé à l’Istituto De Martino de Sesto Fiorentino, un important événement pendant lequel a été projeté le très rare et survivant film des enterrements de Sacco et de Vanzetti (présenté par l’Université Libertario de Florence). En marge, il m’est revenu à l’esprit que, en février 2008, j’avais traduit en italien cette chanson de Jan Hammarlund tirée d’une poésie de Karin Boye. La traduction nous la fîmes en réalité... (continua)
LES CONDAMNÉS À MORT
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 6/2/2016 - 17:38
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Il tessitore damerino

Il tessitore damerino
2015
La donna, la taverna, il dado

feat. Marino Severini
Tu provenivi da una terra assai lontana,
(continua)
inviata da dq82 6/2/2016 - 12:57
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Où me suis-je perdu

Où me suis-je perdu
Ou Me Suis-Je Perdu di Salvatore ADAMO. dal sito Adamo in "italiano" http://www.adamosalvatore-dc.com/
5/2/2016 - 23:38
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Dynamit

Dynamit
Chanson suisse alémanique (Schwyzertüütsch) – Dynamit – Mani Matter – 1973



L’avocat Hans-Peter Jan Matter, plus connu comme Mani Matter, est par la force des choses un phénomène exclusivement suisse ; bien plus, de la seule Suisse allemande. Il a été, reste et restera le plus célèbre et célébré Liedermacher (faiseur de chansons, trouvère) produit par la Confédération Helvétique, mais aussi, un « enfant » de la chanson d’auteur française et de Georges Brassens, en particulier. Les chansons de Mani Matter sont « in toto » brassensiennes, mais avec une touche suisse qui pourrait se révéler difficilement perceptible à qui ne l’est pas (Suisse), mais a été un peu initié aux choses de ce pays pas commun. Toujours assez, évidemment, pour qu’il réussisse à comprendre au moins un peu ce qui est dit dans ses chansons ; Mani Matter, Bernois jusqu’à la moelle (malgré sa mère hollandaise), écrivait... (continua)
DYNAMITE
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 5/2/2016 - 21:03




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