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Imparare a non dimenticare

Antiwar Songs Blog
Imparare a non dimenticare
Primo on The Parapet è una canzone scritta da Peter Hammill per Primo Levi. Scritta nel 1992, alcuni anni dopo la sua morte, avvenuta a Torino l’11 aprile del 1987.  Primo Levi cadde nel vuoto, nella tromba delle scale del suo palazzo torinese. Ancora oggi non si sa con certezza se si sia trattato di […]
Antiwar Songs Staff 2016-01-27 21:24:00
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Kein Meer lag uns zu Füßen

Kein Meer lag uns zu Füßen
Poesia tratta da Nachrichten aus dem Exil (1998)

Cantata in italiano da Fabio Turchetti
Mio Angelo di cenere [2007]

Il popolo Jenisch, denominato anche Yenishe, rappresenta la terza maggiore popolazione nomade europea, dopo i Rom ed i Sinti. Sono presenti in Germania (Regione del Reno), Svizzera, Austria, Paesi Bassi, Francia, Belgio e Spagna (dove sono principalmente noti come Mercheros). Mentre le popolazioni romaní (Rom, Sinti, Kalé, Romanichals ed altre) sono, per l'appunto, etnie di derivazione indiana, gli Jenisch sono di origine germanica e hanno un loro proprio idioma. Per via di questa loro sostanziale differenza sono anche conosciuti come zingari bianchi (in tedesco: Weiße Zigeuner, in francese: Tziganes blancs).

Ci sono tracce che indicano la presenza di gruppi jenisch nella Svizzera dall'XI secolo e nella Germania nel XIII secolo. L'espressione "Fahrendes Volk" (popolo errante)... (continua)
Kein Meer lag uns zu Füßen,
(continua)
inviata da dq82 27/1/2016 - 09:59
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Es hätt e Bur es Töchterli

anonimo
[1781]
Testo e melodie: Anonimo
Worte und Melodien: Anonym
Lyrics and Tunes: Anonymous
Paroles et mélodies: Anonyme
Fonti / Quellen / Sources:
a) Testo / Worte / Lyrics / Paroles:
J. R. Wyß : Texte zu der Sammlung von Schweizer Kühreihen und Volksliedern 4 Ausg. Bern 1826 m S. 61
b) Melodie / Melodien / Tunes / Mélodies:
Deutscher Liederhort, 1) 1781 2) 1812
Es hätt e Bur es Töchterli
(continua)
inviata da Gaspard de la Nuit 27/1/2016 - 05:49
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Regarde un peu la France

Regarde un peu la France
Paroles et musique: Christophe Miossec
Album: Boire (1995)

Buonasera

Prima di tutto mi devo un po' scusare con voi se, praticamente, sono scomparsa appena comparsa...ma ho due figlie sposate sparse per la Francia e sono andata col treno a trovarle stando fuori quasi un mese e rompendo loro le scatole come si conviene a una vecchia mamma rompiscatole. Quando mi hanno chiesto che cosa combinavo, ho detto loro anche che mi ero infilata in un sito di canzoni contro la guerra (e altro) e si sono messe le mani nei capelli. Ora che sono tornata a casa dai miei gatti, eccomi di nuovo sperando di fare qualche cosa di utile.

Per ricominciare, ecco Christophe Miossec di cui ho visto che avete già una canzone: ma come fate a conoscere anche Miossec, dove siete andati a pescarlo? A me, devo dire, Miossec non è mai piaciuto poi così tanto, però ha fatto tre o quattro canzoni che invece mi piacciono... (continua)
Je t'en prie fais moi confiance
(continua)
inviata da Avv. Jeanne Auban Colvieil, Arles (France) 26/1/2016 - 20:38

Kopf Hoch!

anonimo
Kopf Hoch!
KZ Ravensbrück, 1942
Canto delle prigioniere di Ravensbrück, di autrice anonima, ripreso – con un paio di marginali modifiche nell’ultima strofa – da Rita Sprengel, anch’essa internata in quel campo con la mansione di operaia nel capannone della Siemens.

Rita Sprengel (1907-1993) era un avvocato berlinese specialista nelle cause di lavoro, militante di sinistra, e all’avvento del nazismo fu subito arrestata e detenuta prima a Moringen e poi a Ravensbrück. Voce dissidente nella DDR, le sue memorie raccolte in “Der rote Faden” furono pubblicate solo nel 1994, dopo la sua morte.

Trovo il testo su Chants Protestants, come ripreso da “Europa im Kampf 1939–1944. Internationale Poesie aus dem Frauen-Konzentrationslager Ravensbrück”, volume e CD a cura di Constanze Jaiser e Jacob David Pampuch, Metropol Verlag, Berlino, 2005. Si tratta dell’edizione tedesca dell’antologia intitolata “Europa u... (continua)
Welch Fäden auch das Schicksal spinnt,
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 26/1/2016 - 16:53

Appèl-gedachten (Onder de blauwe hemel)

Appèl-gedachten (Onder de blauwe hemel)
KZ Ravensbrück, 1944
Versi di Trien De Haan-Zwagerman
Cantabili sulla melodia dell’ottocentesca tedesca “In einem kühlen Grunde”, composta da Friedrich Glück nel 1814. Tra l’altro, la canzone originaria (testo di Joseph von Eichendorff) fu un cavallo di battaglia dei Comedian Harmonists, gruppo vocale maschile tedesco composto in parte da artisti di fede ebraica, la cui fulgida carriera fu stroncata dai nazisti nel 1935.

La poesia si trova - recitata da Dolly Van Der Pligt, una sopravvissuta di Ravensbrück - in “Europa im Kampf 1939–1944. Internationale Poesie aus dem Frauen-Konzentrationslager Ravensbrück”, volume e CD a cura di Constanze Jaiser e Jacob David Pampuch, Metropol Verlag, Berlino, 2005. Si tratta dell’edizione tedesca dell’antologia intitolata “Europa u boji 1939 – 1944”, realizzata segretamente a Ravensbrück da due prigioniere di nazionalità ceca, Vlasta Kladivová e Vera... (continua)
Onder de blauwe hemel
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 26/1/2016 - 15:38

Es war ein Kind in Birkenau

anonimo
Es war ein Kind in Birkenau
Come Ich singe ein zweckloses Lied (Das Lied vom Kind das der Mutter sein letztes Brot geschenkt hat), anche questa poesia/canzone sembra tratta da “Auschwitz-Kinderlieder”, un volumetto semi sconosciuto pubblicato nel 1990 dalla casa editrice Donat Verlag. L’autore volle espressamente restare anonimo ma evidentemente dell’universo concentrazionario nazista sapeva molto, non sappiamo se per esperienza diretta o per la profonda conoscenza di testimoni superstiti.

Il testo io l’ho trovato sul sito Chants Protestants, curato da Yves Kéler, pastore luterano francese dell’Alsazia, che però non cita la fonte originaria.

Questo il suo commento a “C’è un bambino a Birkenau”, un brano che riecheggia o, meglio, la cui eco risuona nell’incipit e nel tema di fondo di Auschwitz, o Canzone del bambino nel vento di Francesco Guccini:


La mélodie
La mélodie employée pour ce chant est moderne. Y avait-il... (continua)
Es war ein Kind in Birkenau
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 26/1/2016 - 14:16
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Terra avvelenata

Terra avvelenata
2015

Un brano di denuncia, che dalla sincerità dell’indignazione e dalla forza del groove trae un’energia insolita.
Brano che ha partecipato a Musicultura Festival XXVI Edizione, nel 2015
Stammatin tengo paura
(continua)
inviata da dq82 26/1/2016 - 12:16

Ich singe ein zweckloses Lied (Das Lied vom Kind das der Mutter sein letztes Brot geschenkt hat)

anonimo
Ich singe ein zweckloses Lied (Das Lied vom Kind das der Mutter sein letztes Brot geschenkt hat)
Ho trovato il testo di questa straziante poesia/canzone sul sito Chants Protestants, curato da Yves Kéler, pastore luterano francese dell’Alsazia.
L’autore è anonimo, sconosciuta l’eventuale melodia, Kéler non cita nessuna fonte e pochissimi sono gli ulteriori riscontri in Rete… Ero davvero incerto se contribuire un brano così doloroso ma al tempo stesso così misconosciuto…
Ora lo propongo perchè mi pare di aver individuato la fonte originaria, anche se questo poco aggiunge al mistero sulla sua attribuzione. “La canzone davvero inutile del bambino che ha dato a sua madre l’ultimo suo pezzo di pane” quasi certamente si trova, insieme ad altre, nel volumetto “Auschwitz-Kinderlieder” pubblicato nel 1990 dalla casa editrice Donat Verlag. L’autore volle espressamente restare anonimo ma evidentemente dell’universo concentrazionario nazista sapeva molto, non sappiamo se per esperienza diretta... (continua)
1. Ich singe ein zweckloses Lied
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 26/1/2016 - 11:50
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The Human Shields

The Human Shields
The human shields © Tony Smith
2016
Early in the century and early in the year
(continua)
inviata da Tony Smith 26/1/2016 - 04:27
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War to End All Wars

War to end all wars © Tony Smith 2014
In nineteen hundred and fourteen
(continua)
inviata da Tony Smith 25/1/2016 - 23:16
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Dachau blues

Dachau blues
[1970]
Testo e musica di Karel Kryl
Dall'album "Maškary", stampato in 1000 copie in allora Germania Ovest dall'editore Caston. Le 300 copie sono arrivate in qualche modo in Cecoslovacchia, comunque.
Ripreso da YT.
Anche il dipinto sulla copertina è l'opera di Kryl.




Presente anche sull'album "Solidarita" uscito nel 2014, contenente la registrazione del concerto che ha avuto luogo a Haus der Begegnung a Monaco di Baviera il 21.gennaio 1982 ,durante il quale Karel Kryl ha cantato le sue canzoni in tre lingue: ceco, tedesco e polacco.
Když stíny k sobě v touze lnou,
(continua)
inviata da Krzysiek Wrona 25/1/2016 - 20:15

Was uns auch begegnet hier

anonimo
Was uns auch begegnet hier
KZ Esterwegen, Bassa Sassonia, 1933/34
Versi di prigioniero anonimo, probabilmente un militante comunista
Sulla falsariga e sulla melodia di “Arbeitsmann du lebst in Not”, canto comunista diffuso negli anni della Repubblica di Weimar
Testo trovato su Volksliederarchiv, come ripreso dal volume “Lieder aus den faschistischen Konzentrationslagern”, 1962, a cura della musicologa ebrea tedesca Inge Lammel (1924-2015) e di Günter Hofmeyer
Trovo la canzone eseguita da Kulisiewicz nel disco “Chants de la deportation par Alex (Aleksander) Kulisiewicz”, Le Chant Du Monde, 1975
Was uns auch begegnet hier
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 25/1/2016 - 15:28

Kartoszki

Kartoszki
Sachsenhausen, 1942
Text und Musik: Jan Vala
Parole e musica di Jan Vala (?), prigioniero a Sachsenhausen con Kulisiewicz
Testo trovato su Volksliederarchiv (con la speranza che sia corretto!)
Trovo il brano nel disco “Chants de la deportation par Alex (Aleksander) Kulisiewicz”, Le Chant Du Monde, 1975
Anche nella raccolta “O bittre Zeit - Lagerlieder 1933-1945”

Altre fonti (p.e. qui) attribuiscono il brano a Paul Rakow, un artigiano berlinese anche lui rinchiuso per anni a Sachsenhausen e infine costretto ad arruolarsi nella famigerata “Brigata Dirlewanger”, un battaglione disciplinare della Wermacht composto da prigionieri, criminali comuni o detenuti politici che fossero. Rakow sparì, come tanti, nelle steppe russe. Si veda al proposito la canzone Wie lang es auch noch dauern mag.

“Kartoszki” è russificazione per “Kartoffeln”, patate. Come si è visto già per altri brani, come p.e.... (continua)
Jeder denkt im Traume an ein Hühnchen zart und fett
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 25/1/2016 - 14:32

Spalona matka

Spalona matka
Sachsenhausen, 1944
Słowa: Nâzım Hikmet, Tadeusz Niemira
Muzyka: Aleksander Kulisiewicz
Nei dischi di Kulisiewicz intitolati “Chants de la déportation” (1975) e “Pieśni obozowe z hitlerowskich obozów koncentracyjnych 1939-45” (1979).

I crediti di questa canzone sono attibuiti per il testo a Nâzım Hikmet e a tal Tadeusz Niemira. Nel primo caso non credo che l’attribuzione sia corretta, forse il testo si trovava in una corrispondenza con il poeta turco. Il secondo autore potrebbe essere invece Tadeusz Kostrzewski, nome di battaglia "Niemira", importante figura delle resistanza polacca, membro dell’Agat (Anty-Gestapo), il nucleo originario del Battalion Parasol dell’Armia Krajowa, arrestato dai nazisti nel 1944 e forse compagno di prigionia di Kulisiewicz a Sachsenhausen…
In ogni caso, non ho riscontri precisi.

Il testo l’ho trovato in una ricerca “Ocalone We Wspomnieniach - Wspomnienia byłych więźniów politycznych hitlerowskich więzień i obozów koncentracyjnych” pubblicata dalla Biblioteca civica di Koszalin nel 2011.
To ja – spalona matka –
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 25/1/2016 - 11:41
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Olza

Olza
Sachsenhausen, 1942
Lyrics: Aleskander Kulisiewicz
Music: Henryk Wars (“Jest Jedna Jedyna,” 1938)

Campo di concentramento di Sachsenhausen, Oranienburg, Brandeburgo
Parole di Aleskander Kulisiewicz
Musica di Henry Vars (1902-1977), il nome assunto negli USA dal compositore polacco Henryk Warszawski, abbreviato in Wars, autore di moltissime musiche anche per il cinema tra cui il celebre tango del 1938 “Jest jedna jedyna”. Un suo brano, la canzone d’amore “Umówiłem się z nią na dziewiątą” del 1937, è compreso nella colonna sonora de “Il pianista” di Roman Polanski.

Kulisiewicz spent his formative years in the town of Cieszyn where his father worked as a teacher, and his nostalgia for that picturesque region on the Olza River southwest of Krakow was deep and enduring. He later wrote that when he was a prisoner he “often dreamed of returning to the banks of this beloved river.” With its... (continua)
Wielka jest, śliczna jest Mississippi,
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 25/1/2016 - 10:05
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Domestic Terror

Domestic Terror
Domestic Terror
© Tony Smith 2015
In Martin Place with Christmas looming
(continua)
inviata da Tony Smith 25/1/2016 - 03:07

Elegia giudeo-italiana [La ienti de Sïòn]

anonimo
Elegia giudeo-italiana [La ienti de Sïòn]
[XIII secolo]
Kinah sul motivo di Tissather le-allem
Fonti: Codice Ferrarese F (XIV secolo)
Codice Parmense P (XIV secolo)
Trascrizione T (XVIII secolo)
Edizione originale (in caratteri ebraici e trascrizione):
Elia S. Artom (1915)

Tra pochi giorni, dice, sarà la Giornata della Memoria. La memoria che vorrei proporre questa notte è però remota nel tempo; remota e, al tempo stesso, vicinissima. Si tratta dell'Elegia giudeo-italiana.

Nel 1915, giusto cent'anni fa, Elia S. Artom, grande studioso e storico di cose ebraiche, trovò in un codice trecentesco contenente un Machzor (libro di preghiere), conservato presso il Tempio Maggiore di Ferrara, un testo, scritto in caratteri ebraici ma redatto in realtà in italkiano, la koiné giudeo-italiana che aveva Roma come centro di irradiamento: si tratta del cosiddetto Codice Ferrarese F. In seguito ritrovò il medesimo testo, sempre in un Machzor... (continua)
La ienti de Sïòn plange e lutta;
(continua)
inviata da Gaspard De La Nuit 25/1/2016 - 02:59
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Compañeros

Compañeros
(1978)

Trentanove anni fa, il 24 gennaio 1977, in uno dei peggiori attentati fascisti che segnarono la Spagna nel periodo di transizione dopo la morte del dittatore, morirono cinque avvocati di sinistra noti come gli avvocati di Atocha. Nella strage risultarono implicati anche neofascisti italiani, nonché l'organizzazione segreta Gladio.

I nomi delle vittime: Luis J. Benavides (assassinato); Alejandro Ruiz (ferito); Enrique Valdelvira (assassinato); Javier Sauquillo (assassinato); Luis Ramos (ferito); Mª Dolores García (ferita); Serafín Holgado (assassinato); Miguel Sarabia (ferita); Ángel Rodríguez (assassinato)

L'attuale sindaca di Madrid, Manuela Carmena scampò all'attentato perché Luis Javier Benavides le aveva chiesto di utilizzare il suo ufficio per una riunione. Per saperne di più Wikipedia e La Zamarra de Gustavo che ha scritto 4 anni fa un ampio articolo su questa vicenda, dedicando alla memoria dei cinque uccisi questa canzone di Labordeta.
Compañero, compañero,
(continua)
24/1/2016 - 23:34
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Mr. Bojangles

Mr. Bojangles
[1968]
Parole e musica di Jerry Jeff Walker (pseudonimo di Ronald Clyde Crosby, 1942-), cantautore country nativo di New York ma texano d’adozione.
Canzone che dà il titolo al suo album del 1968, in seguito resa da una miriade di artisti, a partire dalla Nitty Gritty Dirt Band, passando da Bob Dylan e Nina Simone per arrivare fino a Robbie Williams.

Arrestato per ubriachezza, Walker si trovò in una cella sovraffollata piena di disgraziati e homeless. Quasi tutti privi di documenti, ognuno aveva un suo nomignolo per rendere più difficile l’identificazione. Uno di loro era un vecchio ubriacone che era stato un ballerino... Si faceva chiamare Mr. Bojangles, era sempre triste per via di un cane, il suo unico amico, morto molti anni prima e ancora non dimenticato... La sua malinconia spariva momentaneamente solo quando si metteva a ballare...

Una delle versioni che mi piace di più è quella... (continua)
I knew a man Bojangles an' he'd dance for you in worn out shoes
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 24/1/2016 - 22:43
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Nothing Man

Nothing Man
[2002]
Parole e musica di Bruce Springsteen
Nell’album “The Rising”

“Non avrei mai pensato che sarei vissuto per leggere di me sul giornale della mia città, come la mia giovane vita coraggiosa fosse cambiata per sempre in un’indistinta nuvola di vapore roseo...”


I don't remember how I felt
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 24/1/2016 - 22:01
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Sallys Flat

Sallys Flat
Sallys Flat
© Tony Smith 2016

Sallys Flat

A SMALL town 260km west of Sydney could become the dumping ground for two Olympic-size swimming pools of nuclear waste under a Federal Government proposal.

Sally’s Flat in central west NSW is one of six towns short-listed to house a national radioactive waste management facility.

The town is just 15km from the historic gold mining village of Hill End, a popular tourist site near Bathurst that draws thousands of visitors every year, including school groups.
At Sallys Flat the people are rising
(continua)
inviata da Tony Smith 24/1/2016 - 21:20

Ufficialmente pazzi

Ufficialmente pazzi
[2016]

Album : Ufficialmente pazzi
Ridere, piangere dormire un po’
(continua)
inviata da adriana 24/1/2016 - 16:31

King, un nome da re

King, un nome da re
[2016]

Album : Ufficialmente pazzi
Venti euro posson bastare
(continua)
inviata da adriana 24/1/2016 - 16:17
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Oda al Capital

Oda al Capital
Tierra y Libertad (2008)
Productor de injusticias de mil conflictos causante.
(continua)
inviata da dq82 24/1/2016 - 12:34
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Por la causa de las mujeres

Por la causa de las mujeres
Tierra y Libertad (2001)
Movimientos femeninos que reclaman igualdad
(continua)
inviata da dq82 24/1/2016 - 12:31
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Tierra y Libertad

Tierra y Libertad
Tierra y Libertad (2008)
El Fondo Monetario Internacional y el Banco Mundial,
(continua)
inviata da dq82 24/1/2016 - 12:30
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Patriotismo Fascista

Patriotismo Fascista
Tierra y Libertad (2008)
Promulgas una pureza racial
(continua)
inviata da dq82 24/1/2016 - 12:28

J’aime pas les beaufs

J’aime pas les beaufs
Soixante-dix
J’aime pas les cons en uniforme, en bleu marine en vert-de-gris
(continua)
inviata da dq82 24/1/2016 - 12:10

L’adieu aux larmes

L’adieu aux larmes
Soixante-dix
Les pauvres vont crever, c’est une question de temps
(continua)
inviata da dq82 24/1/2016 - 12:07
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Fronteras

2015
Sueños
Lejos de casa
(continua)
inviata da dq82 24/1/2016 - 11:39

Civil Wrongs

Civil Wrongs
La dum da da dada dow dum
(continua)
inviata da Rabbit64 24/1/2016 - 08:16

Soldier's Revenge

Baby got a broken head
(continua)
inviata da Dog78 24/1/2016 - 08:13
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The White Feather Brigade

The White Feather Brigade
The White Feather Brigade
© Tony Smith 2015
The enemy troops use bayonets and gas
(continua)
inviata da Tony Smith 24/1/2016 - 04:06

Bellum Civile [vel Pharsalia] I, I-LXVI

Bellum Civile [<em>vel</em> Pharsalia] I, I-LXVI
[61 d.C.]
Marci Annæi Lucani de Bello Civili vel Pharsalia
La Guerra Civile, o la Farsaglia di Marco Anneo Lucano
Harmonizavit tempus decurrens de præteritis
Musica del tempo trascorso dal passato

*Casmen

Per quanto possa sembrare improbabile, la parola latina carmen “canto; poema”, e il verbo cano “canto” sono in diretta filiazione. La forma antica e inattestata della parola, *cāsmen, da cui carmen per il comune fenomeno del rotacismo, presuppone una forma ancor più antica *cansmen, da cui la derivazione appare stavolta chiara. Seguire passo passo la storia millenaria delle parole, perché “carme” è tuttora una parola italiana, illumina sulla storia della poesia e del canto; la poesia antica (e non solo “classica”) è sempre canto. La prosodia delle lingue antiche era basata sull'accento musicale e tonale (come nell'odierno cinese), ed esiste quindi, con buonapace di certi ignorantissimi... (continua)
I. Bella per Emathios plus quam civilia campos
(continua)
inviata da Gaspardus Nocturnus 24/1/2016 - 03:59
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Conscription of Wealth!

Conscription of Wealth!
Conscription of wealth
© Tony Smith 2015
Do you remember what happened that night
(continua)
inviata da Tony Smith 24/1/2016 - 00:37
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Mind Your Manners

Mind Your Manners
da "Lightning Bolt" (2013)
Parole di Eddie Vedder
Musica di Mike McReady
Video di Danny Clinch

Sicuramente una canzone anticlericale, scritta come reazione alle notizie di abusi sessuali sui minori da parte di sacerdoti cattolici, una rivendicazione del diritto di non credere in dio, ma anche - grazie al bel video diretto da Danny Clinch - una vera e propria canzone contro la guerra che ci esorta a darsi da fare per migliorare il mondo senza nascondersi dietro facili alibi auto consolatorie tipo "non possiamo fare nulla per cambiare le cose".

«Ho avuto parecchie discussioni riflettendo sulla chiesa e sulla religione. Ho provato a scrivere questa canzone dal punto di vista di una persona che fosse realmente coinvolta nella religione, che ci si fosse formata, che ci avesse dedicato dell'impegno. Poi, finalmente, quando viene a sapere dei bambini abusati in quel modo terribile e del fatto... (continua)
I've got an unfortunate feeling
(continua)
23/1/2016 - 20:48

They Feel at Home

They Feel at Home
They feel at home with slavery
(continua)
inviata da Detail Music Publishing 23/1/2016 - 20:30
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Hands Off

Hands Off
[1991]
Lyrics & Music by Megan Adam
Album: Massive Folk Fist

Lead vocals: Megan Adam
Back-up vocals: Sean Morton, Ben Rogalsky, Duane Murrin
Guitars: Duane Murrin & Sean Morton
Tenor Banjo: Ben Rogalsky
Stand-up Bass: Russell Sholberg
Bodrhan: Jonathon Teague

These events all happened at different points in my life……
The person referenced in the first verse has been in jail for 4 years on other charges and remains a close friend.
The person referenced in the second verse was also sent to jail and declared a dangerous offender (despite the fact he worked as a police informant) a few years ago in reference to sexual assault charges brought against him by several women (and for that I'm not at all upset….) and the third verse just keeps going on and on and on - but was inspired by a protest against Chretien that took place at the Hyatt Hotel in Vancouver in 1998 - Megan
Gone to the corner, lookin' for a friend,
(continua)
inviata da dq82 23/1/2016 - 11:00
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Oda do młodości

Oda do młodości
Veramente, o in verità Vi dico, anche questa pare antica. Me so' accorto mo'. Auci, Ciau
krzyś 23/1/2016 - 01:05
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The Peace Angel

The Peace Angel
The Peace Angel
© Tony Smith 2015

Gene sings this one.

A truly remarkable young woman, Margaret Thorp, known for her involvement in the contribution of the Women’s Peace Army (WPA) to the anti-war movement during World War 1. The WPA took aprominent role in opposing conscription for overseas military service which was rejected by a relatively narrow majority vote in the two referenda held in 1916 and 1917, a process which exposed deep divisions in Australian society.
They called her the ‘Peace Angel’
(continua)
inviata da Tony Smith 23/1/2016 - 00:02
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Motýl

Motýl
Pavel Friedman - 4/6/1942 - Theresienstadt

Über jungen Dichter Pavel Friedman ist nur wenig bekannt. Es ist davon auszugehen, dass er 17 Jahre alt war, als er das Gedicht ‚Der Schmetterling’ am 4. Juni 1942 im Ghetto Theresienstadt schrieb. Sein Arbeiten wurde nach dem Zweiten Weltkrieg zusammen mit Kinderzeichnungen in einem geheimen Versteck gefunden.
Pavel Friedman wurde nach Auschwitz deportiert, dort kam er am 29. September 1944 um.
DER SCHMETTERLING
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 22/1/2016 - 23:39
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Wojna postu z karnawałem

Wojna postu z karnawałem
All'impazzito mondo intero :|
Krzysiek 22/1/2016 - 23:38
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Lager

Lager
Chanson italienne – Lager – Francesco Guccini – 1981
LAGER
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 22/1/2016 - 22:42
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Tutta colpa dei governanti

Tutta colpa dei governanti
(2015)
Di bolina
Questa terra è la mia terra ma è straziata da una guerra
(continua)
inviata da dq82 22/1/2016 - 18:27
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Clemente la bomba inteligente

Clemente la bomba inteligente
2014
Il signor GGG
Sono una bomba vispa e intelligente ed ho un certo fascino latino decadente
(continua)
inviata da dq82 22/1/2016 - 18:21
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Lo que más quiero

Lo que más quiero
Bella traduzione di una bellissima poesia, dai versi solo in apparenza strani
Claudio 22/1/2016 - 14:56
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Luglio, agosto, settembre (nero)

Luglio, agosto, settembre (nero)
Versione solo Strumentale degli Area, con intro di chiavi....

22/1/2016 - 14:03
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Call to Arms

Call to Arms
2011
Call To Arms

Arriva il telegramma per la chiamata lle armi, ci sono due possibilità: accettare di partire in guerra sperando di tornare a casa dalla propria amata... o disertare. In questo caso lo sfortunato partirà.
The telegram came today taking me far away
(continua)
inviata da dq82 22/1/2016 - 11:44
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The Kingdom of the Cross

The Kingdom of the Cross
2015
Battering Ram

There is also the album's closing cut, haunting, gripping, melancholic tale of the First World War, "The Kingdom Of The Cross", where a poem unfurls the feelings and horrors which comprised this most brutal of global conflicts. "This year is the centenary of the end of the First World War. Nigel had a piece of music which he played on a synthesizer for a couple of years that I really liked. We had an actor (and singer), David Bower from the band HELL, read the poem and I sang the choruses. I didn't want it to be typical SAXON, so it is just keyboards, bass, me and Dave."
What is this place across the field
(continua)
inviata da dq82 22/1/2016 - 11:37
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The Last Man and the Last Shilling

The Last Man and the Last Shilling
With war looming in Europe in 1914 Australian political parties competed to outdo one another in expressing loyalty to Britain in what was essentially a 'khaki election'. Labor Party leader Fisher promised that Australia would support Britain to the last man and the last shilling.
A bloodied young digger lay dying
(continua)
inviata da Tony Smith 22/1/2016 - 10:44
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There's Peace in Korea

There's Peace in Korea
[1953]
Scritta da Rosetta Tharpe e M. Asher
Testo trovato su The Authentic History Center
Trovo il brano nella raccolta intitolata “Complete Sister Rosetta Tharpe Vol. 4: 1951-1953”, Frémeaux & Associés, Francia, 2005.

Nei tre anni che durò (1950-53) la guerra in Corea fece quasi 200.000 fra i soldati della coalizione ONU a guida statunitense (soprattutto sudcoreani – 140.000 ca – e americani – 35.000 ca) e tra i 350.000 e i 750.000 morti tra quelli nordcoreani e cinesi. Cifre impressionanti che però non sono nulla rispetto agli oltre 2 milioni di morti patiti dalla popolazione civile.
I'm so glad at last, there's peace in Korea
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 22/1/2016 - 10:23
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Più forte della Morte è l’Amore

Più forte della Morte è l’Amore
Intervista esclusiva a un protagonista: Pierluigi Ontanetti
da "Il Resto del Carlino" del 12/01/99

"Aiuti umanitari e caschi blu: il grande affare della guerra"

SARAJEVO - Chi ha ucciso Gabriele Moreno Locatelli e perche'? Aveva 34 anni, era disarmato, attraversava in pace e per la pace il ponte simbolo di Sarajevo, citta` martire di questo secolo di sangue e tragedie. Sul ponte Vrbanja insieme a Moreno erano saliti altri quattro italiani. Sulle due sponde del fiume Miliacka, divise dalla guerra, i fucili erano puntati. Sopra il ponte camminava la speranza, coi passi lenti e misurati di un gesto politico non violento, cosi` mite ma cosi` dirompente in una citta` divorata dalla guerra. Chi e perche' ha ordinato quella spietata esecuzione? Dopo oltre cinque anni da quella tragica domenica 3 ottobre 1993 la giustizia italiana dovra` porsi ufficialmente queste domande. Il ministro della... (continua)
22/1/2016 - 00:21
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El pueblo unido jamás será vencido

El pueblo unido jamás será vencido
Esperantiĝis Renato Corsetti

Interpretata da Gianfranco Molle nell'album Horo da opozicio [1979]
Kantisto: Gianfranco Molle
Albumo: Horo da opozicio
Jaro: 1979


El pueblo unido jamás será vencido!
(continua)
inviata da ZugNachPankow + DQ82 + RV 21/1/2016 - 23:52
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Allora il mondo finirà

Allora il mondo finirà
Chanson italienne – Allora il mondo finirà – Francesco Guccini – 1967

Petite introduction de Lucien Lane.

“Every one of us is, in the cosmic perspective, precious. If a human disagrees with you, let them live. In a hundred billion galaxies, you will not find another.”  
~ Carl Sagan, Cosmos

« Chacun de nous est, dans la perspective cosmique, précieux. Si un humain est en désaccord avec vous, laissez-le vivre. Dans cent milliards de galaxies, vous n’en trouverez pas un autre ».

Quoique si vous rencontrez Hitler ou Mussolini… N’hésitez pas, tuez-le. Car, dans cent milliards de galaxies, vous n’en trouverez pas un autre. 
Du moins, il faut l’espérer, dit Lucien l’âne.

Ce n’est pas un nouveau morceau, seulement une reprise du disque Folk beat n°1 de Guccini, et il fait référence à une apocalypse nucléaire, déjà présente dans autres morceaux de cet album :
L’atomica cinese (L’atomique... (continua)
ALORS LE MONDE FINIRA
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 21/1/2016 - 17:25

Amici come prima: Berlusconi e Gheddafi

Amici come prima: Berlusconi e Gheddafi
Verso una nuova guerra dell’Italia in #Libia? Ricordiamo cosa abbiamo fatto in quel paese.

articolo da Giap
CCG Staff 21/1/2016 - 15:52
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Better Is Peace

Better Is Peace
Musica di Karl Jenkins (1944-), compositore gallese
Nella sua “The Armed Man. A Mass for Peace”, una messa che Jenkins compose nel 1999 su commissione dell’Armeria Reale inglese, che ha la sua sede storica nella Torre di Londra ma che negli anni 90 spostò il grosso delle collezioni in un nuovo spazio espositivo a Leeds.
L’autore dedicò la sua Messa alle vittime della guerra in Kosovo.

La Messa per la pace di Karl Jenkins si conclude con una collezione composta da una citazione da “Le Morte d'Arthur”, attribuita allo scrittore inglese Sir Thomas Malory (1405-1471), la riproposizione dell’incipit con "L'homme armé" (si veda Save Me From Bloody Men), alcuni versi del poeta Alfred Tennyson (1809-1892) e un versetto dall’Apocalisse di Giovanni, o Libro della Rivelazione.
Lancelot - Better is peace than always war
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 21/1/2016 - 15:41
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Torches

Traduzione italiana dal libretto di un’edizione italiana della Messa, quella realizzata dalla Corale Domenico Stella, dal Coro Città di Piero, dalla Corale Don Vittorio Bartolomei e dalla Società Filarmonica dei Perseveranti.
Torches
TORCE
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 21/1/2016 - 13:38




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