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Le Drapeau Rouge

Versione di Achille Le Roy (1841-1929), tipografo, comunardo, fu arrestato nel 1871 e spedito al bagno penale in Nuova Caledonia, insieme a Louise Michel. Trascorse tutta la sua vita nella militanza anarchica. Personaggio molto noto a Parigi, nel 1924, vecchio e povero, fu attaccato per strada da un gruppo di picchiatori (i “Camelots du Roi”, militanti del movimento monarchico “Action Française”) che lo malmenarono e gli rubarono quel poco che aveva. La rivista Le Libertaire ed il gruppo di chansonnier de La Muse Rouge di Clovis Poirier organizzarono sottoscrizione e concerti per pagargli le spese ospedaliere e restituirgli il maltolto.
Le Drapeau Rouge
Achille Le Roy scrisse questa sua versione sempre nel 1877, a partire dai versi di Paul Brousse e sulla stessa melodia
La prima strofa ed il ritornello sono identici. Le modifiche nei versi successivi sono evidenziate in corsivo.

E scopro pure che Achille Le Roy fu, se non l’autore, l’adattatore dei versi, forse di anonimo, di Ni Dieu ni maître, 1892, con musica di Basch, probabilmente Victor Basch (1863-1944), filosofo e docente universitario di origine ungherese, ebreo, cofondatore della “Ligue des droits de l'homme”. Anche Basch come l’amico Le Roy fu vittima di uno dei frequenti pestaggi operati dai “Camelots du Roi” monarchici e di estrema destra.

Nel 1944 il vecchio Victor Basch fu assassinato insieme alla moglie Hélène (Ilona, di 79 anni) da miliziani di Vichy guidati da August Moritz, capo della Gestapo di Lione.
Gli esecutori del duplice omicidio, i fascisti Joseph Lécussan ed... (continua)
LE DRAPEAU ROUGE
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 13/5/2015 - 15:25

Ni Dieu ni maître

Ni Dieu ni maître
Ricercando le successive versioni de Le Drapeau Rouge, scopro che l’adattatore, quando non l’autore, dei versi – forse di anonimo – di “Ni Dieu ni maître” fu Achille Le Roy

Achille Le Roy (1841-1929), tipografo, comunardo, fu arrestato nel 1871 e spedito al bagno penale in Nuova Caledonia, insieme a Louise Michel. Achille Le Roy trascorse tutta la sua vita nella militanza anarchica. Personaggio molto noto a Parigi, nel 1924, vecchio e povero, fu attaccato per strada da un gruppo di picchiatori (i “Camelots du Roi”, militanti del movimento monarchico “Action Française”) che lo malmenarono e gli rubarono quel poco che aveva. La rivista Le Libertaire ed il gruppo di chansonnier de La Muse Rouge di Clovis Poirier organizzarono sottoscrizione e concerti per pagargli le spese ospedaliere e restituirgli il maltolto.

Nel 1877 Achille Le Roy compose una sua versione de “Le Drapeau Rouge” a partire... (continua)
Bernart Bartleby 13/5/2015 - 14:39
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Tammurriata nera

Tammurriata nera
Grazie - Thank you very much for this website and all its comments. (And the English translation!) In 1993 I spent a summer in Italy and this was one of the sungs I learned from a group of Napolitan girls and we played it every night in the streets where there was also other kinds of traditional dancing. I still play it sometimes on the guitar, but I didn't remember any words but "niro niro comm'a cche..." :-) And I never knew what the song was about. It brings back good memories.
Jelle 13/5/2015 - 12:25
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Telegram för en tennsoldat

Telegram för en tennsoldat
SÄHKÖSANOMA TINASOTAMIEHELLE
(continua)
inviata da Juha Rämö 13/5/2015 - 10:32
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Telegram från en bombad by

Telegram från en bombad by
SÄHKÖSANOMA POMMITETULLE KYLÄLLE
(continua)
inviata da Juha Rämö 13/5/2015 - 10:29
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Maremma amara

anonimo
Maremma amara
Versione svedese di Riccardo Venturi
13.5.2015
MAREMMA BITTRA
(continua)
13/5/2015 - 03:25

En visa om atombomben, som man kan dansa till

En visa om atombomben, som man kan dansa till
13 maggio 2015
BALLABILE SULLA BOMBA ATOMICA
(continua)
13/5/2015 - 02:59
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Samarcanda

Samarcanda
Anche Gregor Von Rezzori-Storie di Maghrebinia, 1953-riporta il racconto;
Un commerciante possedeva in Maghrebinia un meraviglioso roseto, a gioia e conforto della sua vecchiaia, ed un servo per coltivarlo.Un giorno, mentre nella fresca ora vespertina stava andando a passeggiare nel giardino delle rose, arrivo' correndo il servo, si getto' ai suoi piedi e supplico' "padrone , dammi il tuo cavallo più veloce perché possa fuggire a Samarcanda. In giardino c'è la morte e io so che è venuta a prendermi".
Il commerciante , che amava il servo, gli diede il suo cavallo più veloce ed un sacchetto d'oro; poi, dopo che il servo si fu eclissato fra ringraziamenti e benedizioni, ritorno' nel giardino. La' s' imbatte' in un giovinetto molto serio e notevolmente bello:"Buona sera-disse il commerciante-Sei tu la morte? Sei venuta da me per affari? ".No,- rispose la morte-mi trattengo qui con il tuo benevolo... (continua)
renato lotti 12/5/2015 - 17:06
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Il tempo che resta

Il tempo che resta
Det du skriver påminner mig på något sätt om Fabrizio de André. När jag för några år sen bekantade mig med hans musik (37 sånger om kärlek, krig och små människor på »Effedia - sulla mia cattiva strada) var jag från första början helt fascinerad av hans ljuvliga röst, underbara melodier, den magiska stämningen och, självklart, de språk han sjöng i. Italienska, genovesiska och galluriska är mej tyvärr helt obekanta. För att kunna förstå vad hans sånger handlar om var jag därför tvungen att lita på översättningar av dom till andra språk. Det första jag stötte på var Michi och Herbert Killians tyskspråkig webbplats som innehöll så gott som alla hans sånger översatta till tyska. Det nästa jag fick erfara vara var det som Michi och Herbert har skrivit om hans sånger: »Fabrizio förstår bara Fabrizio och - du!« Det var någonting som jag först struntade i men som senare har visat sig vara rätt så påträffligt, inte minst då när jag äntligen lyckades få »Dolcenera« översatt till mitt modersmål.
Juha Rämö 12/5/2015 - 10:25
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Joy to the World

Joy to the World
Audio link to the song performed by Pepe Willberg & The Paradise in 1972:
SOTILAAT, KANSAT, MAAT
(continua)
inviata da Juha Rämö 12/5/2015 - 09:39
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What We Want

What We Want
Published in »Marinarbetaren« (Marine Worker) from November 1924 and in »Socialistiska kampsånger« (Socialist Fight Songs) from 1925.
VAD VI VILL
(continua)
inviata da Juha Rämö 12/5/2015 - 09:33
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The Rebel Girl

The Rebel Girl
REBELLFLICKAN
(continua)
inviata da Juha Rämö 12/5/2015 - 09:31

Tanz, Mädchen

Tanz, Mädchen
“L’appello”, la poesia che salvò letteralmente la vita alla sua autrice, Krystyna Żywulska. Passata di bocca in bocca ad Auschwitz, questi versi giunsero all’orecchio di tal Wala Kostecka, un prigioniero polacco meglio posizionato nella gerarchia interna del campo. Questi fece trasferire la Żywulska nel magazzino di smistamento degli effetti personali confiscati ai nuovi arrivati, un reparto dove la fatica del lavoro coatto era più sopportabile e dove l’alimentazione ra un po’ migliore. E così Krystyna riuscì a sopravvivere, continuando a testimoniare le terribili condizioni di prigionia di tanti meno fortunati di lei.
Ignoro se questa poesia sia mai stata messa in musica, per cui l’aggiungo a commento del primo testo della Żywulska che ho contribuito.
Testo trovato sul volumetto intitolato “Ocalone We Wspomnieniach – Wspomnienia byłych więźniów politycznych hitlerowskich więzień i obozów... (continua)
Bernart Bartleby 11/5/2015 - 16:09

Golgota

Golgota
Nel disco "Pieśni Obozowe" citato il titolo della canzone è "Golgoto Moja"... Non so quale sia quello corretto in polacco...
Bernart Bartleby 11/5/2015 - 15:54




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