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10 Settembre 2001: Il giorno mancato

Antiwar Songs Blog
10 Settembre 2001: Il giorno mancato
Ovviamente de Bortoli ed io non abbiamo affatto le stesse idee. Lui, ad esempio, concluse l’editoriale del 12 settembre con una frase famosa, che poi molti gli han tolto di bocca: ” Siamo tutti americani “. Bene, io no. Di fondo mi sento fiorentino, un po’ italiano e sempre di più europeo. Ma americano proprio […]
Antiwar Songs Staff 2014-09-10 20:53:00
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She Was Poor but She Was Honest (It's the Same the Whole World Over)

anonimo
She Was Poor but She Was Honest (It's the Same the Whole World Over)
[fine 800]
Canzone fine ottocentesca da varietà, una storia patetica cantanta “tongue-in-cheek”, in tono scherzoso, eppure è un’aperta denuncia di una delle tante ingiustizie nella millenaria guerra che i ricchi fanno ai poveri…
Esistono molte versioni del brano, una adattata anche al periodo della Grande Guerra quando - it's always the same story – se gli uomini erano carne da cannone, le donne erano carne per i guerrieri…
La versione forse più famosa – il cui testo ho reperito sul solito Mudcat Café - è questa interpretata dall’attore inglese Billy Bennett (“almost a gentleman” si definiva), uno dei re del music hall e del varietà degli anni 20 e 30…
She was poor but she was honest,
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 10/9/2014 - 09:33
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Stars & Stripes

Stars & Stripes was written as a plea to the American people to regain their revolutionary spirit and embrace the right to think for themselves.
Livin’ under stars and stripes, do we ever refuse to fight?
(continua)
inviata da Matt Martinek 10/9/2014 - 00:47
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La p'tite hirondelle

La p'tite hirondelle
Album: "Le Cadeau" (2013)
Paroles: Maxime Le Forestier/ Musique: Patrice Renson

Le texte m’a été inspiré par un fait divers dramatique : pour émigrer, un gamin s’était caché dans le train d’atterrissage d’un avion. Il n’a évidement pas survécu.

Ce n’est pas une chanson engagée, concernée peut-être. En même temps, j’ai toujours pensé que chacun entend ce qu’il veut bien entendre dans une chanson ; on peut analyser de plusieurs manières « La p’tite hirondelle ». Le thème du voyage est toujours très riche et inspirant, il crée un bon climat. Quant au sujet de l’émigration clandestine, il inclut le déchirement, l’arrachement pour vivre, pour survivre. Cabrel l’a traité, Souchon aussi.

On peut simplement interpréter « La p’tite hirondelle » comme une chanson sur le vol d’un oiseau, c’est aussi ce qu’elle raconte. J’ai cherché à rendre ce sujet plus supportable, atténué, pour ne pas tomber dans la chanson réaliste. Sur le même thème, “Né quelque part” était plus directe
Maxime Le Forestier
Qu'est ce qui la frappé la p'tite hirondelle
(continua)
9/9/2014 - 22:46
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I Don't Wanna Grow Up

I Don't Wanna Grow Up
[1992]
Scritta da Tom Waits e Kathleen Brennan
Nell’album intitolato “Bone Machine”
Videoclip di Jim Jarmusch

Propongo questa immensa canzone come Extra, ma sono quasi sicuro che potrebbe essere ben considerata una DOCCG... Vedete voi, o perfidi ma giusti Admins!
Aggiungo solo che la cover offerta dai Ramones è per il sottoscritto anche meglio dell’originale...
E mi accorgo ora che la canzone c’è già sulle CCG, nella versione italiana di Bobo Rondelli, Non voglio crescere mai: e come mai non c’era ancora l’originale? Mica è poi tanto diversa!
Well, when I'm lyin' in my bed at night, I don't wanna grow up
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 9/9/2014 - 22:09

Stand to Your Glasses! (Hurrah for the Next Man to Die)

anonimo
Stand to Your Glasses! (Hurrah for the Next Man to Die)
[1835/1916]
Una canzone risalente alla Grande Guerra ma basata su di un testo precedente.
Inserita nella colonna sonora del film “The Dawn Patrol” (“La squadriglia dell’aurora”) del 1930 diretto da Howard Hawks, con Richard Barthelmess e Douglas Fairbanks Jr., il testo originario viene comunemente riferito alla poesia "The Revel," composta intorno al 1850 da Bartholomew Dowling, un capitano di Sua Maestà. Altre ricerche
però ne attribuiscono la paternità a tal William Francis Thompson, un ufficiale inglese che l’avrebbe scritto intorno al 1835 mentre era di stanza nel Bengala.

Resta il fatto la canzone, modificata nel testo, durante la Grande Guerra divenne un malinconico, cinico, coraggioso, cameratesco ma per nulla patriottico inno dei piloti alleati ed i versi “Abbandonati dalla terra natale e traditi da quella che ci ospita, in un mondo che è una rete di bugie” fanno pensare precisamente... (continua)
We meet ‘neath the sounding rafters
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 9/9/2014 - 16:23

In Our Little Wet Home in the Trench

anonimo
In Our Little Wet Home in the Trench
[1914-18]
Ho preferito attribuire il testo ad anonimo perché le versioni di questa canzone sono moltissime. Su alcuni siti poi questa strofa in particolare è attribuita a tal George Shipstone del 10° King's Royal Hussars (KRH), su altri a tal John Lucy.
Parodia di “Little Grey Home in the West”, canzone composta nel 1911 da D. Eardley-Wilmot (parole) ed Hermann Lohr (musica), celebre nell’interpretazione del baritono australiano Peter Dawson.

“Jack Johnsons” – al pari di Whizbangs, Minnies, Rum Jars, Coal Boxes e altre - è un’espressione usata nella Grande Guerra ad indicare i colpi di artiglieria, e probabilmente fa riferimento ai terribili colpi che infliggeva agli avversari John Arthur "Jack" Johnson (1878 –1946), detto The Galveston Giant, il primo pugile afroamericano campione del mondo dei pesi massimi…


In our little wet home in the trench
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 9/9/2014 - 15:34
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Nuclear

Nuclear
[2014]
Parole e musica di Mike Oldfield
Interpretata da Mike Oldfield, insieme al cantante Luke Spiller, nell’album intitolato “Man on the Rocks”

Benchè il brano sia pure finito nella colonna sonora dell’action game guerresco “Metal Gear Solid V: The Phantom Pain”, in origine fu ispirato all’autore dalla storia del nonno, un uomo che Mike Oldfield non conobbe ma sul quale fece delle approfondite ricerche scoprendo che, da giovane allegro e cordiale che era, tornò dalle trincee della Grande Guerra completamente trasformato, tanto che tutti i suoi 10 o 11 figli ebbero molti problemi con lui: “Sono esplosivo, sono feroce, mi sto spezzando dentro, un cuore di vetro rotto, sporcato, giù nel profondo, il bambino abbandonato…”

Per capire meglio la psicologia del nonno Mike Oldfield si recò ad Ypres, sui campi di battaglia di allora, e visitò il cimitero del reggimento cui il nonno era appartenuto,... (continua)
Standing on the edge of the crater
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 9/9/2014 - 11:17
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White Boy

White Boy
[1992]
Nello split album intitolato “Yeah Yeah Yeah Yeah”, pubblicato nel 1993 e realizzato dalle Bikini Kill insieme alle Huggy Bear, band riot grrrl inglese.
[Male voice]
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 9/9/2014 - 09:18
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Starfish

Starfish
[1992]
Nell’album intitolato “Pussy Whipped”

“Come una stella marina le mie gambe presto ricresceranno ed io sarò dieci volte più forte di prima, dopo ogni vostro attacco…”
They want to buy the look of my abuse
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 9/9/2014 - 09:03
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Resist Psychic Death

Resist Psychic Death
[1992]
Nello split album intitolato “Yeah Yeah Yeah Yeah”, pubblicato nel 1993 e realizzato dalle Bikini Kill insieme alle Huggy Bear, band riot grrrl inglese.
Your world not mine
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 9/9/2014 - 08:48
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Daddy's Li’l Girl

Daddy's Li’l Girl
[1991]
Nell’album d’esordio delle Bikini Kill, intitolato “Revolution Girl Style Now!”
I have no desire
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 9/9/2014 - 08:37
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Dremong

Dremong
[2014]

Album : Dremong

“Dremong” l’orso tibetano totem dell’album è un inquieto ed inquietante essere dal carattere – tradizionalmente – malvagio e che tende spesso ad alzarsi sulle zampe in posizione eretta, simile agli Umani, tanto da aver dato origine, secondo alcuni, alla leggenda dello Yeti, l’Abominevole Uomo delle Nevi. Un orso imprendibile che abita le altitudini e le solitudini himalayane, e ogni tanto si mostra al consesso umano…
Da maxmanfredi.com
Nelle foreste del Tibet ogni fuga è il mio cammino
(continua)
inviata da adriana 9/9/2014 - 07:56
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Le castagne matte

Le castagne matte
[2014]

Album : Dremong
Eravamo in pochi e si fiutava già
(continua)
inviata da adriana 9/9/2014 - 07:37
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Blue Planet

Blue Planet
Soft lights
(continua)
8/9/2014 - 20:03
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Reject All American

Reject All American
[1995]
La canzone che dà il titolo all’ultimo album delle Bikini Kill.

Self-explanatory, come si dice…
Regimented
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 8/9/2014 - 16:24
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Liar

Liar
[1991]
Nell’album d’esordio delle Bikini Kill, intitolato “Revolution Girl Style Now!”

“Bugiardo! Mangi carne, odii i negri e picchi tua moglie… E’ tutto collegato.”
Betty's got the back of her dress all ripped out
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 8/9/2014 - 16:12
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Girl Soldier

Girl Soldier
[1993?]
Un brano inedito inserito nella recente ristampa (2014) dello split album “Yeah Yeah Yeah Yeah” originariamente pubblicato oltre 20 anni fa…
Guess you didn’t notice
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 8/9/2014 - 12:22
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Not a Bad Man

Not a Bad Man
[2013]
Parole e musica di Patricia J. Griffin
Nell’album intitolato “American Kid”

“The American Kid album deals with death in a number of ways. This song tells the story of a young soldier who is sent to fight in Iraq. He makes it back to America, but is traumatized by what he saw there.
Griffin explained the song's backstory to The Daily Telegraph: "There was a marine who had returned home from Iraq to Austin, Texas, where I live," she said. "A lot of kids got lured in by the marketing campaign and joined up and they weren't really sure who they were fighting. It was after 9/11 and the Twin Towers had come down and these boys were going to go to fight. For me, that was a very terrifying time to be in America and to be an American. Lots of our soldiers came home really damaged after they realised they were harming people they didn't know."
"I read a story in a paper about a family... (continua)
I am not a bad man
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 8/9/2014 - 12:05
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Morning Falling

Morning Falling
[2014]
Scritta da David Crosby e James Raymond, suo figlio.
Nell’album intitolato “Croz”

Una canzone sui droni americani, spesso autori di stragi degli innocenti…
His open eyes
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 8/9/2014 - 11:54
Percorsi: Droni di merda
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Time Has Come Today

Time Has Come Today
[1966]
Scritta da Joseph e Willie Chambers.
Singolo poi incluso nell’album “The Time Has Come” del 1967.
Del brano gli autori diedero numerose versioni. Quella estesa supera gli 11 minuti di durata.
Anche le cover sono numerose. Celebri quelle offerte dai Ramones, da Joan Jett e da Steve Earle.

“This song spoke to the younger generation that was fighting for civil rights, social justice and an end to the Vietnam War. The lyrics are somewhat ambiguous, but the constant repetition of the word "Time!" makes it clear that the song is a call to action.” (Songfacts)
Time has come today
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 8/9/2014 - 10:31
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Rise

Rise
[2011]
Parole e musica di Oluseun Anikulapo Kuti, in arte Seun Kuti, figlio del leggendario pioniere dell’afrobeat Fela Kuti. Oggi Seun guida la storica formazione del padre, gli Egypt 80.

Per rendersi conto dei danni incalcolabili, diretti ed indiretti, prodotti dal neocolonialismo basta pensare un attimo alla Nigeria, col nord in mano all’Islam radicale e flagellato dal Boko Haram ed il sud in perenne subbuglio, dal Movimento per la sopravvivenza del popolo Ogoni dei primi anni 90 fino al Movimento per l'emancipazione del Delta del Niger del primo decennio dei 2000…
Our ear don full for your words
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 8/9/2014 - 08:53

L'eccidio di Civitella

anonimo
L'eccidio di Civitella
[1944]

Sull'eccidio di Civitella della Chiana del 29 giugno 1944 è già presente la canzone Renzino della Casa del Vento; questo è invece un componimento popolare coevo, con tutta probabilità opera di un cantastorie (il testo proviene da Wikitesti, ma si trova anche sul Deposito; fu registrato il 15 maggio 1966 a Gebbia di Civitella e se ne parla in M. Gatteschi, Il canto popolare aretino. La ricerca di Diego Carpitella, Le Balze, Arezzo, 2004.)


L'eccidio di Civitella

L'eccidio di Civitella fu una strage compiuta dalle truppe naziste il 29 giugno 1944 nelle località di Civitella in Val di Chiana, Cornia e San Pancrazio, in provincia di Arezzo, che cagionò l'uccisione di 244 civili.

La conformazione montuosa e la presenza di fitti boschi nel territorio circostante il centro abitato di Civitella in Val di Chiana, in provincia di Arezzo, avevano contribuito, all'indomani dell'occupazione... (continua)
Vollono a dire non sarò un signore
(continua)
8/9/2014 - 00:50

Elisa Berti e Guido Tramagnini

anonimo
[ca. 1911]

L'eterno tema del ritorno dalla guerra del giovane soldato che ha lasciato a casa la fidanzata o la moglie e che, dato per morto, la ritrova sposata con un altro, è tema di decine di canzoni, alcune delle quali assai belle e tragiche (si pensi solo alla terribile Canzone del soldato di Vladimir Vysotskij). Con questa canzone popolare fiorentina dei tempi della guerra di Libia (1911), però, il tema è rivisitato...alla fiorentina; e se, in gastronomia, “alla fiorentina” rimanda alla famosa bistecca, in questo genere di canzoni rimanda alla più perfida delle prese per il culo. Il giovane (e malaccorto) soldato, certo di sposarsi con la fidanzatina al suo ritorno, le consegna non solo la casa presa in affitto, ma anche la bella sommetta di quattromila lire; solo che la guerra va per le lunghe, e lui smette di scriverle. Conseguenza logica: l'Elisa si dà pace e si sposa un altro. Proprio... (continua)
Elisa Berti e Guido Tramagnini
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 8/9/2014 - 00:21

E i' venticinque luglio

anonimo
[1943]

Si tratta di una strofa popolare intonata nel quartiere d'Oltrarno, a Firenze, all'indomani della caduta di Benito Mussolini col "Gran Consiglio del Fascismo" del 25 luglio 1943. Quartiere popolare di tradizioni fortemente antifasciste, l'Oltrarno fiorentino (San Frediano e Santo Spirito) lottò duramente già nel 1921, subendo una durissima repressione; repressione che si ripeté, ancor più terribile, con l'occupazione nazifascista a partire dal settembre del 1943 (si ricordino le numerose stragi, a partire da quella di piazza Tasso del 17 luglio 1944, i diciassette fucilati delle Cascine e l'attività dei cecchini che sparavano sui passanti e sulle donne in coda per l'acqua e per il pane nei giorni precedenti la liberazione di Firenze). Fu in Oltrarno dove fu più violenta la lotta partigiana, e dove entrò la Brigata Partigiana "Vittorio Sinigaglia". La breve strofa popolare esemplifica alla perfezione i sentimenti che allora aveva la popolazione d'Oltrarno, e che ha ancora.
E i' venticinque luglio
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 7/9/2014 - 23:23
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Allez voir mes voisins

Allez voir mes voisins
Dall'album "Le pays de ton corps" (1971)
Si vous voulez parler de ces pays lointains
(continua)
inviata da Andrea 6/9/2014 - 20:17
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Fischia il vento

Fischia il vento
ESPERANTO
LA VENTO FAJFAS
(continua)
inviata da ZugNachPankow 6/9/2014 - 01:53

Tract

Tract
Tract

Canzone française – Tract – Marco Valdo M.I. – 2014

Le Livre Blanc 10

Opéra-récit contemporain en multiples épisodes, tiré du roman de Pavel KOHOUT « WEISSBUCH » publié en langue allemande – Verlag C.J. Bucher, Lucerne-Frankfurt – en 1970 et particulièrement de l'édition française de « L'HOMME QUI MARCHAIT AU PLAFOND », traduction de Dagmar et Georges Daillant, publiée chez Juillard à Paris en 1972.



Évidemment, mon ami Lucien l'âne, comme dans toute affaire qui fait l'objet de polémiques, de communiqués, de rétraction… On voit fleurir d'autres types de réactions. Ainsi voit-on surgir de ce qui était un vide vertigineux des libelles, des feuillets, des feuilles, des papiers, des tracts. D'où sortent-ils ? On ne sait… Mais ils sont là…

Oh, les libelles et tout ça, les tracts, je connais ça. J'en ai vu depuis fort longtemps ; dès qu'on a pu imprimer, même rudimentairement, dès... (continua)
Comme les ours,
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 5/9/2014 - 23:26

Tasche verdi

Tasche verdi
Sull'aria di "Montagne verdi".
Mi ricordo le tasche verdi
(continua)
inviata da Gian Piero Testa 5/9/2014 - 10:41

Nell'Ucraina dell'Est

Nell'Ucraina dell'Est
[2014]
Testo di Ahmed il Lavavetri
sull'aria di...beh, secondo me ci arrivate da soli!
Nell'Ucraina dell'Est
(continua)
4/9/2014 - 19:13
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Tęczowa swasta

Tęczowa swasta
[2014]
Maciej Maleńczuk & Psychodancing
Testo e musica di Maciej Maleńczuk
Da http://teksciory.interia.pl/

Maciej Maleńczuk with band Psychodancing declare, that we are pacifists. All the symbols used in this movie serve social reconciliation, we do not promote hate, separatism, gay, xenophobia or racism of any kind. This is a peaceful artistic act and should be received as such.
Tęczowa Swastyka przez miasto przemyka,
(continua)
inviata da Krzysiek Wrona 4/9/2014 - 10:45
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Sługi za szlugi

Sługi za szlugi
[2014]
Testo di Maciej Maleńczuk
Musica di Branimir Stulić (gruppo Azra)
Dall'album dei Yugopolis intitolato "Best of" in uscita il 15 settembre 2014
Da http://teksciory.interia.pl/
Siedzą sługi, palą szlugi, sumienia nie mają,
(continua)
inviata da Krzysiek Wrona 4/9/2014 - 09:51
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No One Is There

No One Is There
[1968]
Parole di Christa Päffgen, in arte Nico.
Musica di Nico e John Cale.
Nel disco intitolato “The Marble Index”

Durante un concerto al Saltlageret di Copenhagen nel 1982 Nico introdusse così questa sua canzone: “This song I wrote for Richard Nixon on a Halloween. I want to dedicate it to Ronald Reagan.”
Across from behind my window screen
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 4/9/2014 - 09:41

Il sogno

Il sogno
Chanson italienne – Il sogno – Franca Rame – 1977
Paroles de Dario Fo et Franca Rame
Musique de Fiorenzo Carpi

La vie est un rêve… Ainsi parlait Calderon de la Barca vers 1635. Enfin, il l'écrivait sous forme de pièce de théâtre : « La vida es sueño ». Une histoire assez alambiquée dont je ne t'entretiendrai pas. Mais il reste ce titre plus grand que l'aventure de Sigismond… Donc, le rêve...

Ou le cauchemar ou le fantôme ou le fantasme… ou comme le spectre qui hante le Manifeste du parti communiste, dont accoucha le couple Karl Marx et Friedrich Engels, il y a un peu plus d'un siècle. Ou l'esprit comme celui qui se cachait dans la [https://www.youtube.com/watch?v=69S4GTFJg3A|queue du chat]], dit Lucien l'âne en éclatant d'un rire franc et massif.

Certes, mais la canzone de Fo et Rame n'a pas de prétention, elle raconte un rêve qui rêve du monde d'au-delà de la Guerre de Cent Mille Ans,... (continua)
LE RÊVE
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 3/9/2014 - 20:37
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Frozen Warnings

Frozen Warnings
[1968]
Parole di Christa Päffgen, in arte Nico.
Musica di Nico e John Cale.
Nel disco intitolato “The Marble Index”

Christa Päffgen vide l’orrore della guerra con gli occhi di una bimba. Nel ‘40, quando aveva solo due anni, la sua famiglia dovette sfollare nei dintorni di Berlino ed il padre, richiamato sotto le armi, morì poco dopo per i danni cerebrali subiti a causa di un’esplosione. Nella Berlino occupata la bellissima Christa fu subito notata da stilisti e fotografi, ma non solo da loro: nel 1953 fu stuprata da un soldato americano.
Insomma, Nico respirò la guerra, la morte e la violenza fin dalla tenera infanzia: non sorprende quindi che sia poi diventata l’algida e intensa artista che conosciamo, con quella voce profonda ed inquietante e le sue atmosfere spesso spettrali, una “sacerdotessa delle tenebre” come venne definita…

Non so se questa “Frozen Warnings” possa essere considerata... (continua)
Friar hermit stumbles over
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 3/9/2014 - 15:58
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For No One

For No One
[1974]
Scritta da John Lees
Nell’album intitolato “Everyone Is Everybody Else”
Please lay down your pistols and your rifles
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 3/9/2014 - 14:59
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Each One Lost

Each One Lost
[2009]
Parole e musica di Bruce Cockburn.
Nell’album intitolato “Small Source of Comfort” pubblicato nel 2011.

"On the way into Kandahar Airfield from Ottawa, our little group spend a few hours at Camp Mirage, a Canadian staging base in the Middle East. As we were about to board our next plane, we found ourselves part of a Ramp Ceremony, honouring the remains of two young Canadian Forces members who had been killed that day and were being sent home. One of the saddest and most moving scenes I've ever been privileged to witness...this song is dedicated to the memory of Major Yannick Pépin and Corporal Jean-Francois Drouin." (Bruce Cockburn)

Una canzone scritta in memoria di due soldati canadesi abbattuti in Afghanistan – dove Bruce Cockburn si era recato in visita al fratello, ufficiale medico – piena di dolore e di pietà ma che al tempo stesso rifiuta la retorica patriottarda e, anzi,... (continua)
Under the big lights
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 3/9/2014 - 14:39
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Sergio Endrigo: Il dolce Paese

Sergio Endrigo: Il dolce Paese
"Borgosesia, niente sovvenzioni per i residenti indiani non solidali con i marò"

E' l'ultima iniziativa di Gianluca Buonanno, sindaco di Borgosesia, provincia di Vercelli.
Pur essendo di origine pugliese, il buon Buonanno è un acceso leghista ma proveniente dal Movimento Sociale e da Alleanza Nazionale, proprio la feccia della feccia, un verde-nero tendente alla camicia bruna.
E così nella piemontese Borgosesia un sindaco pugliese fascio-leghista vorrebbere costringere i residenti di origine indiana (magari ce ne sarà anche qualcuno del Kerala) che abbiano diritto a qualsiasi contributo pubblico erogato da Comune a dichiarare nero su bianco la loro solidarietà con i marò italiani responsabili dell'assassinio di due pescatori indiani, pena l'esclusione dalla sovvenzione.

Gentaglia come 'sto Buonanno, un amministratore pubblico che ignora la Costituzione e la legge, un razzista ed un fascista... (continua)
Bernart Bartleby 3/9/2014 - 09:14

Il caso Kappler

Il caso Kappler
[1977]
Testo e musica di Santo Catanuto
Archivio Proletario Internazionale, Milano

"La fuga del nazista Kappler, concordata tra il governo Craxi e il cancellierato tedesco, mostra ancora una volta il vero volto dello stato che agisce nel torbido, come sua consuetudine, ammantandosi, invece, sul piano dell'immagine e dello spettacolo, con vesti modernizzate e accattivanti. Un'occasione per mettere in luce un meccanismo noto, fin troppo noto a tutti, che però riesce a passare nell'indifferenza quotidiana dei più e soprattutto riesce a rintanarsi nel materiale rimosso in occasione del rito elettoralistico." - Santo Catanuto, da Catanuto-Schirone, op. cit., p. 320.
Non importa esserci stato.
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 2/9/2014 - 23:13
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Waltz for George

Waltz for George
[1942/2012]
Dall’EP intitolato “The War Room”, scritto e prodotto da J. Willgoose, Esq
Il disco è dedicato alla memoria di George Willgoose (1914-1940), un parente dell’autore, morto durante la battaglia di Dunkirk (o Dunkerque) del maggio-giugno 1940.

Il duo londinese Public Service Broadcasting crea brani musicali campionando i contenuti di vecchi film e documentari di informazione e propaganda, con l’obiettivo di “insegnare le lezioni del passato attraverso la musica del futuro”… Un’operazione suggestiva…

“The War Room” si chiude con immagini di valzer (tratte da “Listen To Britain”, film di propaganda del 1942) in memoria di quanti persero la vita (come George Willgoose) e di quanti tornarono bastonati da Dunkirk, battaglia che, come ebbe a dire lo storico e giornalista americano William L. Shirer “fu la fine dell’inizio per gli inglesi; ma, per i francesi, fu l’inizio della fine”…... (continua)
For days and nights, ships of all kinds have flied to and fro across the channel under the fierce onslaught of the enemy’s bombers
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 2/9/2014 - 16:34
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Dig for Victory

Dig for Victory
[1941/2012]
Dall’EP intitolato “The War Room”, scritto e prodotto da J. Willgoose, Esq
Il disco è dedicato alla memoria di George Willgoose (1914-1940), un parente dell’autore, morto durante la battaglia di Dunkirk (o Dunkerque) del maggio-giugno 1940.

Il duo londinese Public Service Broadcasting crea brani di musica elettronica campionando i contenuti di vecchi film e documentari di informazione e propaganda, con l’obiettivo di “insegnare le lezioni del passato attraverso la musica del futuro”… Un’operazione suggestiva…

I cosiddetti “Victory gardens” o “War gardens” si diffusero, su impulso governativo, negli USA, in Gran Bretagna, in Canada e in Germany sia nel primo che nel secondo conflitto mondiale. L’obiettivo non era solo e tanto l’autarchia di guerra ma il coinvolgimento della popolazione civile nel “service on the Home Front”, per tenere alto il morale sul fronte interno…

Resta il fatto che furono molti di più i civili impegnati a scavar fosse per i morti che quelli a cui la vanga servì per piantare i piselli…
Have you joined the ranks of this great new army?
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 2/9/2014 - 14:50
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Two Good Men

Two Good Men
2 settembre 2014
DUE BRAV'UOMINI
(continua)
2/9/2014 - 13:15
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Svalutation

Svalutation
[1976]
Scritta da Adriano Celentano, Vito Pallavicini, Luciano Beretta e Gino Santercole.
Nell’LP eponimo.

A metà degli anni '70, l'anima "folk" e acustica di Celentano ('Yuppi du') combatte con la sua voglia di ritmo e di un ritorno alle origini che trova espressione in brani ad elevato tasso percussivo come 'Prisencolinensinanciusol' o nei classici del rock rivisitati nell'album "Nostalrock" (curioso notare come nel 1975 John Lennon avrebbe compiuto un'operazione analoga nel disco "Rock'n'roll").
Alla fine quest'ultima tendenza prevale, e porta, nel 1976, a 'Svalutation', un rock costruito su una chitarra ritmica impeccabile e un incedere che oscilla tra Bill Haley (il rocker cui probabilmente Celentano deve di più dal punto di vista vocale) e l'Elvis Presley di 'Hound dog' e 'Jailhouse rock'.

Al di là della ritmica accattivante, il brano passa alla storia per il suo argomento: insieme... (continua)
Eh la benzina ogni giorno costa sempre di più
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 2/9/2014 - 12:32
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London Can Take It

London Can Take It
[1940-41/2012]
Dall’EP intitolato “The War Room”, scritto e prodotto da J. Willgoose, Esq
Il disco è dedicato alla memoria di George Willgoose (1914-1940), un parente dell’autore, morto durante la battaglia di Dunkirk (o Dunkerque) del maggio-giugno 1940.

Il duo londinese Public Service Broadcasting crea brani di musica elettronica campionando i contenuti di vecchi film e documentari di informazione e propaganda, con l’obiettivo di “insegnare le lezioni del passato attraverso la musica del futuro”… Un’operazione suggestiva…

“Londra può farcela!”… Intanto i bombardamenti tedeschi sulla Gran Bretagna del 1940-41 fecero nella sola Londra 45.000 morti e 139.000 feriti…
Now it’s eight o’clock
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 2/9/2014 - 11:38
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Spitfire

Spitfire
[1940?/2012]
Dall’EP intitolato “The War Room”, scritto e prodotto da J. Willgoose, Esq
Il disco è dedicato alla memoria di George Willgoose (1914-1940), un parente dell’autore, morto durante la battaglia di Dunkirk (o Dunkerque) del maggio-giugno 1940.

Poi nell’album “Inform - Educate - Entertain” del 2013

Il duo londinese Public Service Broadcasting crea brani di musica elettronica campionando i contenuti di vecchi film e documentari di informazione e propaganda, con l’obiettivo di “insegnare le lezioni del passato attraverso la musica del futuro”… Un’operazione suggestiva…

Propongo il brano nello spirito con cui – credo – l’abbiano campionato i Public Service Broadcasting, cioè il delirio dell’uomo che vorrebbe emulare la natura, e in questo caso il volo di un uccello, ma è capace soltanto di creare un perfetto simulacro d’acciaio che “respira fuoco e sputa morte e distruzione”, the Spitfire bird, l’uccello sputafuoco…
The birds fly a lot better than we do
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 2/9/2014 - 11:23
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If War Should Come

If War Should Come
[1939/2012]
Dall’EP intitolato “The War Room”, scritto e prodotto da J. Willgoose, Esq

Il disco è dedicato alla memoria di George Willgoose (1914-1940), un parente dell’autore, morto durante la battaglia di Dunkirk (o Dunkerque) del maggio-giugno 1940.

Il duo londinese Public Service Broadcasting crea brani di musica elettronica campionando i contenuti di vecchi film e documentari di informazione e propaganda, con l’obiettivo di “insegnare le lezioni del passato attraverso la musica del futuro”… Un’operazione suggestiva…

Il testo qui utilizzato è tratto dall’omonimo filmato “If War Should Come” realizzato nel settembre del 1939 dalla GPO Film Unit per conto del Governo britannico. L’intento era quello di fornire alla popolazione civile dettagliate – quanto inutili e ridicole – istruzioni su come affrontare la guerra portata sul suolo nazionale. Con l’enfasi patriottarda che sempre sottolinea... (continua)
“No one in this country of ours wants war
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 2/9/2014 - 10:42




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