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Hymne du Mouvement de libération des femmes

anonimo
Hymne du Mouvement de libération des femmes
(1970)

Inno del Mouvement de Liberation de Femmes, sulla musica del canto Hymne de Marais, la versione francese di Die Moorsoldaten [Börgermoorlied]

da Il Deposito
Nous, qui sommes sans passé, les femmes,
(continua)
inviata da Andrea 12/2/2014 - 18:58
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Coal War

Coal War
[2009]]

Album :Build me this
I ain't cutting my hair till the good lord comes.
(continua)
inviata da adriana 12/2/2014 - 17:29
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Nuke 'Em

Nuke 'Em
2013
From the musical 1961

Drinkin song by three conservative men.
Here's to our friends in Japan
(continua)
inviata da donquijote82 12/2/2014 - 15:58

Heut singen wir ein neues Lied (Lied der Alten)

anonimo
Heut singen wir ein neues Lied (Lied der Alten)
[1941]
Canzone generalmente attribuita ad anonimo internato nel lager di Sachsenhausen, Oranienburg, 35 chilometri a nord di Berlino, attivo già dal 1933 come campo di lavoro per prigionieri politici.
Musica di Harry Naujoks (1901-1983), antifascista tedesco,
Nella raccolta in 3 CD “O bittre Zeit - Lagerlieder 1933-1945”.

Harry Naujoks, militante comunista, fu internato in vari campi fin dal 1933. Dotato di grande carisma, di una calma imperturbabile e di notevoli doti organizzative, a Sachsenhausen fu nominato supervisore, cioè “kapo”, credo. Molto amato dai prigionieri, nel maggio del 1942 gli fu ordinato di impiccarne uno con le sue mani: rifiutò, sapendo a cosa andava incontro. Non fu ucciso, ma costretto a restare accanto al condannato durante l’esecuzione. Poi, poche settimane dopo, fu accusato di essere a capo di una cellula di resistenza all’interno del campo, picchiato e torturato... (continua)
Heut singen wir ein neues Lied
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 12/2/2014 - 14:40
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Canzone per Che (Guevara Forever)

Canzone per Che (Guevara Forever)
dall'album "Doppia Dose" (1999)
con i Gang

Roberto “Freak” Antoni se ne è andato oggi a soli 59 anni. La malattia "gli ha fatto smettere con la droga" come scherzava solo un anno fa.

Questo pezzo ironico ma che vede la partecipazione di quella che è forse la più importante band italiana folk rock militante, rischia seriamente di essere uno dei migliori pezzi sul Che della scena nostrana.
E oggi anche "Freak" Antoni sarà forse su in cielo a fare casino e a scoprire se esiste lassù un posto per buoni un paradiso senza padroni...


LA STORIA DIETRO LE CANZONI
Guevara forever
di Maila Pentucci

I Gang sono stati autori, insieme agli Skiantos di una canzone dedicata a Che Guevara, “Guevara forever”, uscita nel 1999 nell’album “Il solito trionfo. Doppia dose”.
Nel libro “Che canti” di Dario Salvatori e Paola De Simone, del 2007, Marino racconta la nascita della canzone: “La canzone è... (continua)
Viva Que Viva Que Viva
(continua)
inviata da CCG Staff 12/2/2014 - 13:32
Percorsi: Che Guevara

Wer hütet uns bei Tag und Nacht (Der Posten)

Wer hütet uns bei Tag und Nacht (Der Posten)
[1933 o 34]
Sulla melodia della popolare ottocentesca “Das Wandern ist des Müllers Lust”.
Testo trovato su Volksliederarchiv
Canzone presente nel volume curato da Guido Fackler intitolato “Des Lagers Stimme - Musik im KZ - Alltag und Häftlingskultur in den Konzentrationslagern 1933-1936”, pubblicato nel 2000.
Nella raccolta in 3 CD “O bittre Zeit - Lagerlieder 1933-1945”.




Il castello di Colditz, in Sassonia, cominciò ad essere usato dopo l’avvento di Hitler al potere come prigione e campo di lavoro per gli oppositori al nazismo arrestati. Nel 1934 divenne sottocampo di di Sachsenburg. Nel 1939 divenne campo di prigionia per ufficiali nemici (Oflag IV-C).

Un testo d’umorismo amaro e sarcastico scritta nel lager di Colditz da un prigioniero antinazista, Alfred Schrapel, militante comunista, a cui oggi è intitolata una via a Dresda, internato nel campo di Colditz insieme ad altri antifascisti.
Wer hütet uns bei Tag und Nacht?
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 12/2/2014 - 13:17
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Wo das Lager steht

anonimo
Wo das Lager steht
[1933 o 34]
Canzone di anonimo prigioniero nel campo di concentramento di Esterwegen, in Bassa Sassonia, quello dove fu rinchiuso anche Carl von Ossietzky.
Testo trovato su Volksliederarchiv




Canzone presente nel volume curato da Guido Fackler intitolato “Des Lagers Stimme - Musik im KZ - Alltag und Häftlingskultur in den Konzentrationslagern 1933-1936”, pubblicato nel 2000.
Nella raccolta in 3 CD “O bittre Zeit - Lagerlieder 1933-1945”.
Wo das Lager [die Hölle] steht, so dicht am Waldesrand
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 12/2/2014 - 11:20
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Manifest Destiny

Manifest Destiny
2011
Form the musical 1994

Sung on Fourth of July by the anthropologist character Marnie, in protest of "genocide from sea to shining sea."
Music and lyrics by Clark Ford.
Erica Fuchs, Alto.
We believe this land was meant for us.
(continua)
inviata da donquijote82 12/2/2014 - 11:01
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Red White and Blues

Red White and Blues
2011
Form the musical 1994

In "1994," Bob leaves his liberal (New Age) wife to take up with a conservative Sunday School teacher who tries to justify their relationship through Biblical scripture. The heat gets turned up when she encourages Bob to sue for custody of his 10-year-old daughter. Meanwhile, Bob's mother, Maureen, falls in love again after being a widow for 12 years; and Bob's sister must cope with the terminal illness of her husband.


Satiric song from "1994" the Musical, sung by the conservative couple Bob and Christine on the 4th of July.

Megan Batchelder, soprano.
Clark Ford, tenor.
Music and lyrics by Clark Ford.
Well I'm proud of my country, I'm a patriot.
(continua)
inviata da donquijote82 12/2/2014 - 10:54
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True Equality

True Equality
2009

Introductory song for the character of the hippie and feminist Janice in the musical "1972".
What if women had true equality?
(continua)
inviata da donquijote82 12/2/2014 - 10:30

Das Lied vom Heiligen Caracho

anonimo
Das Lied vom Heiligen Caracho
[1941-42?]
Canto di autore anonimo per coro maschile proveniente dal lager nazista di Sachsenhausen.
Sulla melodia della canzone goliardica studentesca “Studio auf einer Reis (juppheidi, juppheida)”

Le risorse dell’essere umano sono davvero incredibili: anche nell’inferno dei lager ci furono internati che riuscirono a comporre canzoni come questa, in cui la vita nel campo, il lavoro, la sofferenza, gli abusi, la violenza quotidiana ed efferata vengono descritti con umorismo amaro e sarcastico sulle note di un celebre brano della goliardia universitaria, tipo la nostra “La società dei magnaccioni”…

Mi sono chiesto cosa volesse mai dire “Caracho”, termine che compare anche in Auf, Jungens, auf!… Sulle prime ho pensato che si trattasse di una trascrizione dello spagnolo “carajo”, sostantivo per “cazzo” o esclamazione per “merda!”… Ho trovato invece la risposta sulla pagina The Language of... (continua)
Kommt nach Sachsenhausen man, jumheidi. jumheida,
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 12/2/2014 - 10:24
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Brave New World

Brave New World
2009
Main theme from the musical 1972

               What is the World Coming To?  
 "1972" The Musical     
  Book, Music, and Lyrics by Clark Ford

“1972” is a 3-act comedy/drama that explores personal and societal changes in that year through the experiences of the "O'Clark" family:  The father (Robert) is a conservative with a sense of humor who likes Archie Bunker; the mother (Maureen) is exploring women’s liberation;  Marnie, the daughter, is taking classes in feminism and is questioning her religion; and Bob, the son, is in a fraternity and pursuing the American Dream. The sparks fly when Janice, a free-loving hippie, comes on the scene, and both Bob and Marnie are attracted to her...

                    Plot Summary:

            The year 1972 brings many challenges to the O’Clark family living somewhere in suburban America.  Act I opens before dinner on the day before college... (continua)
Opening number for Robert, the father in the musical 1972. This is a recurring theme in the musical.
(continua)
inviata da donquijote82 12/2/2014 - 10:11
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Straniero nella mia nazione

Straniero nella mia nazione
2006
Uomo di prestigio

Altra canzone scritta da Amir che vive sulla sua pelle l'essere figlio di padre immigrato. Curioso però come la conclusione sia un lontana anni luce da quelle a cui giungiamo noi... per Amir l'integrazione è "diventare ricco come un presidente"...
Nato in Italia Amir scritto sulla sabbia
(continua)
inviata da donquijote82 12/2/2014 - 09:08
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Fire Don't Know

Fire Don't Know
Questa è la canzone n°10 dall'album "Shadows, Greys & Evil Ways".

Carissimi, vi segnalo un interessante gruppo statunitense, The White Buffalo, che nel 2013 ha pubblicato l’album “Shadows, Greys & Evil Ways”; si tratta di un concept album che parla di un soldato tornato dalla guerra. Vi invio i testi delle canzoni più esplicitamente legate alla guerra; se volete pubblicare anche le altre, decidete voi.
Ciao, Renato

Son listen close, there's one thing for sure,
(continua)
inviata da Renato Stecca 11/2/2014 - 23:00
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This Year

This Year
Questa è la canzone n°9 dall'album "Shadows, Greys & Evil Ways".

Carissimi, vi segnalo un interessante gruppo statunitense, The White Buffalo, che nel 2013 ha pubblicato l’album “Shadows, Greys & Evil Ways”; si tratta di un concept album che parla di un soldato tornato dalla guerra. Vi invio i testi delle canzoni più esplicitamente legate alla guerra; se volete pubblicare anche le altre, decidete voi.
Ciao, Renato

Another year older, it came and went
(continua)
inviata da Renato Stecca 11/2/2014 - 22:59
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Redemption #2

Redemption #2
Questa è la canzone n°8 dall'album "Shadows, Greys & Evil Ways".

Carissimi, vi segnalo un interessante gruppo statunitense, The White Buffalo, che nel 2013 ha pubblicato l’album “Shadows, Greys & Evil Ways”; si tratta di un concept album che parla di un soldato tornato dalla guerra. Vi invio i testi delle canzoni più esplicitamente legate alla guerra; se volete pubblicare anche le altre, decidete voi.
Ciao, Renato

I killed many men with the greatest of ease
(continua)
inviata da Renato Stecca 11/2/2014 - 22:57
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30 Days Back

30 Days Back
Questa è la canzone n°5 dall'album "Shadows, Greys & Evil Ways".

Carissimi, vi segnalo un interessante gruppo statunitense, The White Buffalo, che nel 2013 ha pubblicato l’album “Shadows, Greys & Evil Ways”; si tratta di un concept album che parla di un soldato tornato dalla guerra. Vi invio i testi delle canzoni più esplicitamente legate alla guerra; se volete pubblicare anche le altre, decidete voi.
Ciao, Renato

Thirty days back
(continua)
inviata da Renato Stecca 11/2/2014 - 22:55
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Joey White

Joey White
Questa è la canzone n°4 dall'album "Shadows, Greys & Evil Ways".

Carissimi, vi segnalo un interessante gruppo statunitense, The White Buffalo, che nel 2013 ha pubblicato l’album “Shadows, Greys & Evil Ways”; si tratta di un concept album che parla di un soldato tornato dalla guerra. Vi invio i testi delle canzoni più esplicitamente legate alla guerra; se volete pubblicare anche le altre, decidete voi.
Ciao, Renato

Joey White, well he ain't got no choices
(continua)
inviata da Renato Stecca 11/2/2014 - 22:53
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When I'm Gone

When I'm Gone
Questa è la canzone n°3 dell'album "Shadows, Greys & Evil Ways".

Carissimi, vi segnalo un interessante gruppo statunitense, The White Buffalo, che nel 2013 ha pubblicato l’album “Shadows, Greys & Evil Ways”; si tratta di un concept album che parla di un soldato tornato dalla guerra. Vi invio i testi delle canzoni più esplicitamente legate alla guerra; se volete pubblicare anche le altre, decidete voi.
Ciao, Renato

No one give a shit about the way I walk
(continua)
inviata da Renato Stecca 11/2/2014 - 22:51
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Αχ βρε Νικόλα

Αχ βρε Νικόλα
Αh vre Nikóla
Στίχοι, μουσική και ερμηνεία: Πάνος Τζαβέλλας
Δεν κυκλοφόρισε.
(1988 ÷ 2008)

Testo, musica e interpretazione di Panos Tzavellas
Inedito
(1988 ÷ 2008)

Una ricerca infruttuosa nel web mi ha portato oggi a cogliere questo inaspettato frutto, che per più di un verso mi sembra degno d'essere condiviso con i filelleni di AWS. Si tratta di una canzone che Panos Tzavellas scrisse su Nikolas Asimos, l'indimenticabile cantautore anarchico che sono orgoglioso di avere introdotto in questo sito. Scrive (o trascrive: da Media Soup) AvonRuLeZ, che poco più di due anni fa ha postato la canzone in You Tube:

« Questa è l'ultima canzone che scrisse Panos Tzavellas. La scrisse per ( o su ? NdT) Nikolas Asimos. Non la conosce nessuno, perché non è mai stata in circolazione. Se la sarebbe portata per sempre nell'eterno silenzio della tomba, se non avessi fatto in tempo a registrarla,... (continua)
Σε χάσαν τα Εξάρχεια
(continua)
inviata da Gian Piero Testa 11/2/2014 - 19:06

Kamerad, du gehst

Kamerad, du gehst
[1938]
Parole e musica di Johann Peter Britten, detto Hans.
Nella raccolta in 3 CD “O bittre Zeit - Lagerlieder 1933-1945”.
Testo trovato sul Volksliederarchiv

Johann Peter Britten, chiamato Hans (1904-1945), tedesco, impiegato comunale e poi operaio, militante comunista, membro dell’organizzazione Soccorso Rosso. Candidato a Uetersen, Schleswig-Holstein, per il Partito comunista, fu arrestato nel 1933 e brevemente detenuto. Si diede poi all’attività politica clandestina, essendo arrestato più volte, l’ultima nell’estate del 1944, quando fu rinchiuso nel campo di concentramento di Neuengamme. Nella primavera del 1945 molti prigionieri furono costretti ad imbarcarsi su navi-prigione che, probabilmente, i nazisti avrebbero voluto affondare con tutto il loro carico umano al largo del mar Baltico. Anche Hans Britten fu costretto ad imbarcarsi su una di queste, la Cap Arcona, che il 3 maggio 1945 fu effettivamente affondata, ma non dai tedeschi bensì dagli aerei inglesi…
Kamerad, du gehst, aus Elend, Not und Grauen,
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 11/2/2014 - 15:25

Auf, Jungens, auf!

Auf, Jungens, auf!
[1939]
Versi di Rudi” Grosse, composti nel lager di Sachsenhausen su melodia non nota.
Nella raccolta in 3 CD “O bittre Zeit - Lagerlieder 1933-1945”.
Testo trovato sul Volksliederarchiv

Più volte detenuto a partire dal 1928 per la sua attività di appoggio all’Unione Sovietica, nel 1934 Rudolf “Rudi” Grosse fu autore di una provocazione artistica: se ho capito bene, disegnò un “trompe l'oeil” su di un palazzo a Berlino, una finestra sul cui vetro compariva la scritta “Hitler bedeutet Krieg!”, “Hitler vuol dire Guerra!”… Le SA che lo arrestarono lo massacrarono di botte. Condannato ad una pena tutto sommato lieve, quando uscì dal carcere fu immediatamente internato nel lager di Sachsenhausen. Alla fine del 1942 fu trasferito a Flossenbürg e lì assassinato il 9 dicembre.
Auf, Jungens, auf!
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 11/2/2014 - 14:47
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La mia pelle

La mia pelle
2012
Grandezza naturale
E non pensavo che finisse così,
(continua)
inviata da donquijote82 11/2/2014 - 12:16

Рафенсбрюклид

anonimo
Рафенсбрюклид
Rafensbrjuklid
[1942 o 1943]
Scritta nel campo di concentramento nazista di Ravensbrück, Meclemburgo, da una prigioniera russa, forse tale Zina o Zinaida, sicuramente non sopravvissuta.
Sulla melodia di una canzone popolare russa.
Testo trovato su questa pagina dedicata alle canzoni provenienti dall’universo concentrazionario (prigioni, ghetti, lager) nazista.
Nella raccolta in 3 CD “O bittre Zeit - Lagerlieder 1933-1945”, interpretata da Jefrosinia Tkačova e Nadja Kalnitzkaja.

Anche nel volume con CD intitolato “Europa im Kampf 1939–1944. Internationale Poesie aus dem Frauen-Konzentrationslager Ravensbrück” a cura di Constanze Jaiser e Jacob David Pampuch, Berlino, 2005. (Bernart Bartleby)
Мы живем близ столицы – Берлина
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 11/2/2014 - 10:00

De Rode Kruis bussen

De Rode Kruis bussen
[1945]
Versi di Gisela Wieberdink-Söhnlein ed Henriette “Hetty” Vôute, militanti delle resistenza olandese con i nomi di battaglia di “Piglet” e “Pooh”, personaggi di “Winnie the Pooh” di Alan Alexander Milne

Sulla melodia della canzone infantile neerlandese “Dorus was een man van 80 jaren”
Testo trovato su questa pagina dedicata alle canzoni provenienti dall’universo concentrazionario (prigioni, ghetti, lager) nazista.
Nella raccolta in 3 CD “O bittre Zeit - Lagerlieder 1933-1945”

Sono felice di essermi imbattuto in questa canzone perché, come molte che ho contribuito, arriva dall’orrore concentrazionario nazista ma, per una volta, canta della liberazione, di quando si spalancarono le porte del campo, di quando cadde il filo spinato e fu l’insperata Libertà.

“Piglet e Pooh” aiutarono un sacco di ragazzini ebrei a fuggire dai Paesi Bassi occupati, poi furono arrestate e rinchiuse nel... (continua)
De Ravensbrückse tijd is afgelopen
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 11/2/2014 - 08:53
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Il mondo in tasca

Il mondo in tasca
testo di Amir Issaa, Maurizio Lipoli musica di Pino Pecorelli

Torpignattara è il mio quartiere. È uno dei quartieri multietnici di Roma, noto più per i fatti di cronaca, non per le mille piccole storie di integrazione, perché fa più rumore un albero che cade che una foresta che cresce. E se la piccola orchestra di Torpignattara è solo l'ultimo progetto del genere, è anche il primo formato da ragazzi di seconda generazione che, se avessimo delle leggi umane, sarebbero italiani a tutti gli effetti
Nel tuo sguardo si riflette il mio
(continua)
inviata da donquijote82 10/2/2014 - 21:45
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Guggisberglied

anonimo
[XVII secolo / 17th Century]
Canto popolare del Canton Berna
A Folksong from Canton Bern
Prima menzione: 1741
First mentioned: 1741
Prima attestazione scritta: 1764
First written text: 1764


Il Guggisberglied


Il Guggisbergslied nell'esecuzione della Corale di Guggisberg. Dal Sito del comune di Guggisberg


Il Guggisberglied, o Vreneli ab em Guggisberg (detto anche Guggisbergerlied o Altes Guggisbergerlied) è la canzone popolare svizzera più antica che sia stata tramandata. Fu menzionata per la prima volta nel 1741, mentre il testo scritto più antico risale al 1764.

La (triste) canzone si basa probabilmente su un fatto realmente accaduto tra il 1660 e il 1670. I protagonisti sono una ragazza di nome Vreneli (diminutivo alemannico di Verena), il suo fidanzato di povere condizioni e uno spasimante più ricco e proprietario di una fattoria. I due contendenti si battono, e poiché il... (continua)
1. 's isch äben e Mönsch uf Ärde - Simelibärg!
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 10/2/2014 - 18:50
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Εργάτες

Εργάτες
Ergátes
Στίχοι: Κώστας Ταχτσής, Γιάννης Μαρκόπουλος, Γιώργος Χρονάς, Μιχάλης Φακίνος
Μουσική: Γιάννης Μαρκόπουλος
Πρώτη εκτέλεση: Λάκης Χαλκιάς
Δίσκο: «Εργάτες», 1976

Testi di Kostas Tachtsis, Yannis Markopoulos, Yorgos Hronas, Mihalis Fakinos
Musica di Yannis Markopoulos
Prima esecuzione di Lakis Halkias
Disco: «Εργάτες/Operai», 1976



Ma non riescono una buona volta a decidersi, questi operai?

Oggi il pianto greco è per la disoccupazione: oggi il lavoro fugge chissà dove, e quel poco che rimane se lo fregano - al ribasso - orde di concorrenti arrivati chissà da dove. Senza lavoro, l'uomo è senza dignità; si vergogna davanti ai figli cui non può dare da mangiare né da studiare; mentre la banca - i soliti ebrei - la rata del mutuo la pretende: non ci sono madonne che tengano e, se non paghi, sono capaci di portarti via anche la casa: e con la casa la famiglia, base della società;... (continua)
(continua)
inviata da Gian Piero Testa 10/2/2014 - 18:32

Wij laten de moed niet zakken

Wij laten de moed niet zakken
[1943]
Parole di Gisela Söhnlein ed Henriette “Hetty” Vôute, militanti delle resistenza olandese con i nomi di battaglia di “Piglet” e “Pooh”, personaggi di “Winnie the Pooh” di Alan Alexander Milne.
Sulla melodia della canzone “Wir lagen vor Madagaskar” composta nel 1934 da Just Scheu.
Testo trovato su questa pagina dedicata alle canzoni provenienti dall’universo concentrazionario (prigioni, ghetti, lager) nazista.
Nella raccolta in 3 CD “O bittre Zeit - Lagerlieder 1933-1945”

“Piglet und Pooh” aiutarono un sacco di ragazzini ebrei a fuggire dai Paesi Bassi occupati, poi furono arrestate e rinchiuse nel campo di concentramento di Herzogenbusch (Vught) nel Brabante settentrionale. Dal campo di Vught, tra il 1943 ed il 1944, passarono più di 30.000 prigionieri: ebrei, prigionieri politici, combattenti della Resistenza, zingari, testimoni di Geova, omosessuali, senzacasa, contrabbandieri,... (continua)
Wij laten de moed niet zakken
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 10/2/2014 - 15:52
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Polentransport

Polentransport
[1944]
Versi di Ilse Weber
Musica di Bente Kahan, interprete norvegese di musica ebraica.‎
Nel disco di Bente Kahan “Stemmer fra Theresienstadt” del 1995, ‎uscito negli anni seguenti anche in tedesco ed in inglese.‎

Testo trovato su questa pagina dedicata alle canzoni provenienti dall’universo concentrazionario (prigioni, ghetti, lager) nazista.
E’ questa, e non Wiegenlied vom Polentransport, la poesia di Ilse Weber messa in musica da Bente Kahan nel suo disco citato.

Ilse Herlinger Weber è stata una poetessa e scrittrice di origine ceca e di religione ebraica.
A Praga, dove viveva, scrisse molti racconti per l’infanzia e condusse anche programmi radiofonici per i bambini. Dopo l’occupazione nazista, nel 1939, riuscì a mettere in salvo il suo primogenito Hanuš mandandolo da amici in Svezia attraverso un “kindertransport”. Poi lei, il marito ed il figlio più piccolo furono rinchiusi... (continua)
Ein Polentransport wird ausgetragen -
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 10/2/2014 - 14:49

O bittre Zeit

O bittre Zeit
[1936-37]
Parole e musica di Eva Rutkowski (Lippold). Composta in carcere.

Canzone per voce femminile e pianoforte che intitola la raccolta in 3 CD “O bittre Zeit - Lagerlieder 1933-1945”
Presente anche in altre compilazioni, per esempio in “KZ Musik: Encyclopedia of Music Composed in Concentration Camps, CD 1”, con Francesco Lotoro (pianoforte), Angelo De Leonardis (baritono), Anna Maria Stella Pansini (soprano), Rosa Sorice (voce femminile recitante).

Eva Rutkowski in Lippold (1909-1994) era di origini proletarie: 12 fratelli, madre lavandaia, padre sconosciuto. Lei divenne stenografa e dattilografa, e comunista. Il marito, tal Rudolf Lippold, lo mollò subito dopo averlo sposato e si legò ad Hermann Danz, un militante attivo nel Soccorso Rosso del Partito. L’organizzazione fu smantellata dai nazisti nel 1934; il suo capo, Rudolf Claus, fu giustiziato l’anno seguente nel carcere berlinese... (continua)
Die Bäume steh´n in Blüte.
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 10/2/2014 - 14:08
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Śniłeś

Śniłeś
[2010]
Testo: Bogdan Loebl
Musica: Wojciech Krzak
Dall'album "Radio Retro"
Testo trascritto "alla orecchia"

Dice che ognuno deve costruire la propria casa...la propria pace...forse, dice tutto. Ma sicuramente, è contro disfattori!
Gdy wstaje dzień
(continua)
inviata da Krzysztof Wrona 10/2/2014 - 03:48
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Maudite Guerre

Maudite Guerre
(1978)

Album: "1755"
J'avais une maîtresse, un jour y'avait longtemps
(continua)
inviata da polykos 9/2/2014 - 23:45
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Qu’ils m’entendent

Qu’ils m’entendent
(2011)

Il 28 novembre 2010 il "popolo svizzero" (come amano dire i campioni della "democrazia diretta") accettava tramite referendum la proposta dell'UDC, il partito di estrema destra guidato da Christoph Blocher, sul "rimpatrio dei criminali stranieri". Oggi che lo stesso che il "popolo di pecoroni" ha votato ancora contro i lavoratori comunitari, proponiamo questo pezzo (qui analizzato nei dettagli) dei rapper giurassiani che ha vinto anche un premio come miglior testo dell'anno.
Atterrissage forcé CH zéro degré
(continua)
9/2/2014 - 22:42
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Her Majesty

Her Majesty
"Her Majesty" is a song written by Paul McCartney (although credited to Lennon–McCartney) that appears on the Beatles' album Abbey Road. It is a brief tongue-in-cheek music hall song. "Her Majesty" is the final track of the album and appears fourteen seconds after the song "The End", but was not listed on the original sleeve. As such, it is considered one of the first examples of a hidden track in rock music.

2000
Reworked version of the Beatles song of the same name. Her Majesty: she's pretty much obsolete. Given away free to UK mailing list to "celebrate" the Golden Jubilee
Her Majesty's a pretty nice girl,
(continua)
inviata da DoNQuijote82 9/2/2014 - 18:11
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Don’t Sign Up for War

Don’t Sign Up for War
2002
Red Clydeside
With Dave Swarbrick

The years 1915 to 1919 saw a huge explosion of working class militancy in response to the First World War which brought Britain almost to the brink of revolution. One of the most important centres of struggle was Glasgow and the Clyde. 'Red Clydeside', a CD written and performed by Alistair Hulett, celebrates its foremost protagonist, John Maclean, and the men and women who contributed to this often neglected period of our history.

The song Don’t Sign Up For War’ is based on one of John McLean’s famous quotes during the lead up to the First World War when he encouraged young men to defer from signing up.
See thon Arthur Henderson, heid bummer o' the workin, men (1)
(continua)
inviata da DoNQuijote82 9/2/2014 - 17:56
Percorsi: Disertori
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Весна

Весна
[2009]
Testo e musica: DakhaBrakha
Dall'album "На межі"
Sito ufficiale

Come tante altre canzoni delle CCG, questa non è una canzone esplicitamente contro la guerra. Ma visto che gli stessi autori l'hanno voluto contribuire alla protesta pacifica dell'Euromajdan 2013, concedendo un frammento del brano per un video di sostegno, la fa diventare tale.
È intitolata semplicemente "Весна"(Primavera).
Ой весняночка, де твоя дочка,
(continua)
inviata da Krzysiek Wrona 9/2/2014 - 17:39
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I fiancheggiatori

I  fiancheggiatori
[1978]
Il sogno di Alice
E' che siamo messi male,
(continua)
inviata da adriana 9/2/2014 - 16:16
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Dear Darcy

Dear Darcy
2006
B-Sides It's Dark Outside

Lettera d'amore dal fronte. Il presidente che dovrebbe finire quello che il padre non ha vinto è George W. Bush
Well, Dear Darcy,
(continua)
inviata da donquijote82 9/2/2014 - 16:06
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Revolution / Na krawędzi

Revolution / Na krawędzi
[2013]
Testo: Jakub Podolski
Musica: Maleo Reggae Rockers
Dall'album "Revolution"
Testo trascritto all'orecchio da YT
Sito ufficiale
Wisi coś w powietrzu,
(continua)
inviata da krzyś 9/2/2014 - 01:26
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Timişoara

Timişoara
[1989]
Parole di Marian Odangiu (1954-), scrittore, insegnante, saggista, autore e conduttore radiofonico rumeno.
Musica di Ilie Stepan, oggi sessantenne, figura leggendaria del rock rumeno.

Da dentro la rivoluzione rumena del 1989, uno dei brani più noti composto proprio in quei giorni...
Il 16 dicembre di quell’anno la rivolta scoppiò proprio a Timişoara...
La 16 decembrie, după calendare,
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 8/2/2014 - 22:27

Canzoni popolari: il senso e la memoria

Antiwar Songs Blog
Canzoni popolari: il senso e la memoria
di Marco Rovelli In questi giorni in cui sono in scena con uno spettacolo sulla tradizione popolare toscana, mi accorgo ancora una volta, e sempre di più, di quanto i canti popolari siano in grado di trasmettere un senso profondissimo, che da una parte è legato in maniera sostanziale al contesto particolare che lo ha […]
Antiwar Songs Staff 2014-02-08 22:25:00
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Imnul Golanilor

Imnul Golanilor
[aprile 1990]
Parole di Laura Botolan
Musica di Cristian “Cristi” Paţurcă e Laura Botolan
Nel disco intitolato “Din Cîntecele Golanilor (I)” del 1991, con Laura Botolan e Petre Constantin aka Dr. Barbi.

“Imnul Golanilor”, una Marsigliese rumena contro i minatori che picchiavano come poliziotti.
Cristian Paţurcă era un musicista rumeno. Aveva 46 anni ed era malato di tubercolosi. È morto il 20 gennaio 2011.
Col titolo di una canzone da intonare in massa, questo compositore ha dato al termine “hooligan” (“teppista”) un significato simbolico positivo. Un'intuizione unica, inedita. Quel canto, scritto ventun anni fa, a 25 anni, si chiama “Imnul Golanilor”, dove la seconda parola è la trasposizione rumena di quel disprezzato termine inglese e la prima corrisponde a “inno”. Con questa marcia musicale gli studenti di Bucarest scendevano in piazza nel l990 contro il governo di Ion Iliescu,... (continua)
A fost o dată ca-n poveşti
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 8/2/2014 - 21:59
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Noi pace vrem

Noi pace vrem
Da una poesia di Grigore Vieru.
Nu vom îngădui să vină
(continua)
inviata da Andrea 8/2/2014 - 21:28
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L’estinzione della razza umana

L’estinzione della razza umana
[2013]
Scritta da Francesco Bianconi.
Nell’album intitolato “Fantasma”

Bene, come già Per un’estinzione umana eco-sostenibile dei Laghetto, ecco un’altra canzone che mi trova entusiasticamente d’accordo... Non c’è altra soluzione.
Contro di me
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 8/2/2014 - 21:04
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Sergio Endrigo: Tango rosso

Canzone sulla fine del PCI scritta da Maria Giulia Bartolocci (Plumrose) e da Sergio Endrigo. Musica di Sergio Endrigo. Incisa da Sergio Endrigo e da Max Manfredi per BMG Ariola (1990).
Maria Giulia Bartolocci era la moglie di Sergio Endrigo ed è stata coautrice di numerosi suoi testi. È scomparsa nel 1994.
Testo da sergioendrigo.it.
E adesso cosa fare
(continua)
inviata da L.L. 8/2/2014 - 20:28
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Viva

Viva
[2014]

Singolo estratto dall'album "Canzoni contro la natura"
Da questa finestra rotta con i vetri impolverati
(continua)
inviata da adriana 8/2/2014 - 17:04
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July 20th

July 20th
[1999]

Album :Isabelle
So farewell Genoa,
(continua)
inviata da adriana 8/2/2014 - 16:07
Percorsi: Genova - G8
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Golan post-mortem

Golan post-mortem
[1990]
Parole di Laura Botolan
Musica di Cristian “Cristi” Paţurcă
Nel disco intitolato “Din Cîntecele Golanilor (I)” del 1991, con Laura Botolan e Petre Constantin aka Dr. Barbi.

Il termine rumeno “golan” sta per “teppista”... Per ciò credo che questa canzone del cantautore rumeno Cristian “Cristi” Paţurcă (prematuramente morto di tubercolosi nel 2011) non si riferisca tanto alla sollevazione popolare del 1989, che portò alla caduta del regime di Ceauşescu, ma alla durissima repressione dell’anno successivo quando Ion Iliescu e Petre Roman, rispettivamente presidente e premier del nuovo governo, aizzarono i minatori contro gli studenti che a Bucarest sollecitavano la decomunistizzazione e la democratizzazione del Paese. I minatori agirono come la vecchia Securitate, massacrando di botte i “teppisti” - così li chiamava il governo - che da alcune settimane occupavano per protesta la piazza dell’Università. Il bilancio fu di centinaia di feriti e di un numero imprecisato di morti, sette quelli ufficialmente riconosciuti...
Ar trebui să vină înapoi
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 8/2/2014 - 15:37
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Mambo reazionario

Mambo reazionario
[2014]
Album: "Vol.3 - Il cammino di Santiago in Taxi"
Alla fine ti sei sposato
(continua)
inviata da Dora &Bernart Bartleby 8/2/2014 - 14:56
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Dafne

Dafne
Il mito e la dura realtà della violenza contro le donne, che offende chi le donne invece le rispetta e ama, sempre e comunque.
Il sito è quello di canzoni contro la guerra, e questa è una guerra, di genere, che deve essere vinta.
Corro affannata, strappo passi ansiosi
(continua)
inviata da Alberto Marchetti 7/2/2014 - 22:48
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Alessandro Ignazio Marcello: Concerto in Re minore per oboe, archi e basso continuo

Alessandro Ignazio Marcello: Concerto in Re minore per oboe, archi e basso continuo
[1716 o 1717]
Il “Concerto in Re minore per oboe, archi e basso continuo” - ed in particolare l’ “Adagio”, secondo dei tre movimenti di cui è composto - è l’opera più famosa di Alessandro Ignazio Marcello (1673-1747), intellettuale e compositore appartenente alla nobiltà veneziana dell’epoca.
Questo Concerto acquistò da subito una tale fama che Johann Sebastian Bach, solo una decina di anni dopo, ne fece una trascrizione per clavicembalo, il “Concerto n° 3 in re minore BWV 974”.

Propongo questo brano di musica classica non perchè sia di per sè contro la guerra, ovvio, ma perchè è stato utilizzato nella colonna sonora di parecchi film (compreso “Anonimo veneziano” di Enrico Maria Salerno), un paio dei quali sono ascrivibili al nostro specifico.

Il primo è “The Strawberry Statement” (“Fragole e Sangue”), film del 1970 che guadagnò il premio della giuria a Cannes e che è l’unico film significativo... (continua)
[Strumentale]
inviata da Bernart Bartleby 7/2/2014 - 19:33
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Noi, nu!

Noi, nu!
Versi di Nicolae Labiş, poeta rumeno inviso al regime comunista, morto a 21 anni nel 1956 in quello che sembrò un incidente, ma forse anche no...
Musica di Anda Călugăreanu
Lato B del singolo intitolato “Cîntec” (ignoro l’anno di pubblicazione)

(Bernart Bartleby)
O parte din noi ne-am învins
(continua)
inviata da Andrea 7/2/2014 - 17:53
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Облака

Над землёй бушуют травы,
(continua)
inviata da Andrea 7/2/2014 - 17:23
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La nuit de la Saint-Barthélemy

La nuit de la Saint-Barthélemy
questa sì, che passerà alla storia : )
krzyś 7/2/2014 - 06:38
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Fallen Fallen Is Babylon

Fallen Fallen Is Babylon
ma certo che dovrebbe essere "sea" , ma i tempi erano così, e per un certo verso lo sono ancora ; D
krzyś 7/2/2014 - 05:54
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Life During Wartime

Life During Wartime
ci abbiamo depositato la nostra cacca, sempre qualcosa
krzyś 7/2/2014 - 05:40




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