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Melissmell

Antiwar Songs Blog
Melissmell
Si chiamano Melissmell, sono un gruppo il francese il cui nome riunisce Smells like teen spirit dei Nirvana con la melissa, pianta usata per dare sollievo ai mali delle donne. Melissmell è anche lo pseudonimo della cantante, Melanie Francette Coulet. Il loro primo successo, l’eccezionale “Aux Armes“, faceva incontrare Gainsbourg, Ferré, i Noir Désir e […]
Antiwar Songs Staff 2013-09-03 21:40:00
Abbiamo aperto un blog collegato al sito dove riporteremo i contributi più interessanti e alcune notizie. Un modo diverso per trovare i contenuti più importanti che speriamo migliori la fruibilità di questo grande archivio.
Lorenzo Masetti 3/9/2013 - 17:32

Le Déserteur di Boris Vian

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Le Déserteur di Boris Vian
Le Déserteur è sicuramente la canzone contro la guerra e antimilitarista più celebre di tutti i tempi. Eppure la strofa finale originale recitava, come è noto, in tutt’altro modo di quella da tutti conosciuta: Prévenez vos gendarmes, que je serai en arme et que je sais tirer, il che ne faceva una canzone non “pacifista” […]
Antiwar Songs Staff 2013-09-03 12:41:00

Libertà mi fa schifo se alleva miseria

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Libertà mi fa schifo se alleva miseria
Libertà mi fa schifo se alleva miseria di Cesare Basile: una canzone bellissima e necessaria per ribadire ancora una volta NO MUOS, no alle basi militari. A settant’anni dallo sbarco alleato in Sicilia, che determinò la caduta del Nazifascismo in Italia e in Europa, i siciliani continuano a pagare un debito infinito ai Padroni della […]
Antiwar Songs Staff 2013-09-03 11:20:00
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I Shot the Sheriff

I Shot the Sheriff
‎[1973]‎
Scritta da Bob Marley
Nell’album “Burnin'” di Bob Marley and The Wailers.‎





Mi sembra di ricordare che uno dei miei tanti alias già propose tempo fa questa immortale canzone ‎ma la pubblicazione fu cassata a causa, forse, della presunta o palese violenza insita nel testo.‎

‎"I want to say 'I shot the police' but the government would have made a fuss so I said 'I shot the ‎sheriff' instead… but it's the same idea: justice.", spiegava infatti Bob Marley.‎

Eppure le CCG/AWS sono piene di canzoni che raccontano e, a volte, celebrano personaggi, anche ‎realmente vissuti, che hanno combattuto la “legge” (o, meglio, il Potere iniquo e i suoi servi) e, il ‎più delle volte, hanno perso il confronto. “I Fought the Law (and the Law Won)”, cantavano Bobby ‎Fuller e i Clash nel brano scritto da Sonny Curtis nel 1960 (anche questo sto pensando di proporlo, ‎preparatevi!). La storia,... (continua)
I shot the Sheriff
(continua)
inviata da Bernart 3/9/2013 - 10:51

Hunger Strike: alle origini del grunge

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Hunger Strike: alle origini del grunge
L’avventura dei Temple of the Dog cominciò quando Chris Cornell dei Soundgarden scrisse due canzoni dedicate al suo amico Andrew Wood, che era morto di un’overdose di eroina nel marzo 1990. Wood fu mantenuto in vita dalle macchine per tre giorni dopo l’overdose così che Cornell ebbe modo di vederlo prima che morisse e fu […]
Antiwar Songs Staff 2013-09-03 10:41:00

I Shot The Sheriff: una storia di libertà

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I Shot The Sheriff: una storia di libertà
“Sono nato con una taglia sulla mia testa”, dichiarò Marley nel corso di un’intervista rilasciata nel ‎‎1978 […] Lo “Sceriffo” rappresenta l’antitesi della libertà, ossia l’insieme dei codici repressivi di ‎condotta che è stato tradotto nelle leggi che servono agli oppressori e sono stati assimilati come “ciò ‎che è giusto”. Nella mitologia occidentale, lo “Sceriffo” […]
Antiwar Songs Staff 2013-09-03 10:37:00

Il Blog delle CCG

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Il Blog delle CCG
Un blog nuovo di zecca per le Canzoni contro la guerra. Qui riporteremo i contributi più interessanti e alcune notizie. Un modo diverso per trovare i contenuti più importanti che speriamo migliori la fruibilità di questo grande archivio.
Antiwar Songs Staff 2013-09-03 10:30:00
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Give Me the Good News

Give Me the Good News
(1982)

With the help of Tully McCully, Crocodile Harris constructed ‘Give Me The Good News’ around a beautiful piano lullaby tune. Some lush orchestral sounds are added while Crocodile’s emotive vocals build into the crescendo of the brassy chorus that fairly soars. However, unlike some other anti-war songs, (Dylan’s ‘Masters of War’ for example), this is not an angry song. It is almost like a father telling a child not to grow up going to war. This feeling is perhaps brought on by the lullaby lilt to the piano and, as the song draws to a close, a child-like xylophone accompanies the piano.
1001 South African Songs You Must Hear Before You Go Deaf
If we accept the word forever
(continua)
2/9/2013 - 22:21
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Your Time Has Come

Your Time Has Come
Album: "Out Of Exile" (2005)
Lyrics by Chris Cornell
Music by Audioslave

The song was inspired by the 1980s song "People Who Died," by The Jim Carroll Band, an emotional salute to the casualties of New York drug culture written by poet and singer Jim Carroll, who also wrote the autobiographical The Basketball Diaries. As Chris Cornell explained: "It's a bunch of references to people that I knew that ... were younger than me who've been dead for years and years, up to a couple of years ago."it is also about people who killed themselves before their time has come."

The lyrics also make a reference to the Vietnam Veterans Memorial. ("...I've seen fifty-thousand names all engraved on a stone..."). As Cornell has put it: "And then just kind of that juxtaposition of, even though it seems a lot for one person, a young healthy person, to have lost all these friends through various means of stupidity... (continua)
Now one fell asleep in the street and he never woke up
(continua)
2/9/2013 - 20:59
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Goeienag Generaal

Goeienag Generaal
One of the great South African anti-war songs, by the great Piet Botha and his band Jack Hammer.

The lyrics are bitter, the music classic blues rock, and the lyrics all the more poignant given Botha’s relationship to the Afrikaner ruling elite at the time. The chorus is powerful stuff, speaking to the propaganda of the apartheid regime: “Maar Whitey, jou oë op daar dag/ Was blou net soos die lug/ Toe ons weer so kyk/ Het ‘n AK jou fucked-up geskiet/ Goeienag Generaal, slaap lekker”.
Christopher Dot Coza
Ja, dit was die oorlog vir die nuwe dag
(continua)
2/9/2013 - 20:47
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Chudobnom mnie mama miała

Chudobnom mnie mama miała
Testo: una ninna nanna tradizionale della regione di Podhale (Polonia meridionale)
Musica: tradizionale nell'arrangiamento del gruppo folk "Chudoba" dalla loro cassetta di debutto "Nasza muzyka" [1995]

Il sito ufficiale

per il percorso - violenza contro le donne - nel testo la ragazza implora il suo marito di risparmiarle le botte
Chudobnom mnie mama miała
(continua)
inviata da Krzysiek Wrona 2/9/2013 - 19:33
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Uniform

Uniform
[2009]
Lyrics & Music by Michael Stützer and Søren Adamsen
Album: When Death Comes
Screaming through the night -you wake up from your nightmare
(continua)
inviata da giorgio 2/9/2013 - 16:55
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Hunger Strike

Hunger Strike
(1990)
Album: "Temple of the Dog" (1991)
Parole e musica di Chris Cornell (Soundgarden)

Chris Cornell – lead vocals, guitar
Eddie Vedder – lead vocals
Mike McCready – lead guitar
Stone Gossard – rhythm guitar
Jeff Ament – bass
Matt Cameron – drums


L'avventura dei Temple of the Dog cominciò quando Chris Cornell dei Soundgarden scrisse due canzoni dedicate al suo amico Andrew Wood, che era morto di un'overdose di eroina nel marzo 1990. Wood fu mantenuto in vita dalle macchine per tre giorni dopo l'overdose così che Cornell ebbe modo di vederlo prima che morisse e fu profondamente scioccato dall'esperienza. Wood era il cantante di una promettente band di Seattle, i Mother Love Bone in cui suonavano Stone Gossard e Jeff Ament. I due stavano formando una nuova band che si sarebbe poi chiamata Pearl Jam.

Cornell si riunì ai due ex Mother Love Bone e al chitarrista... (continua)
I don't mind stealing bread
(continua)
2/9/2013 - 12:33
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Rotation Blues

Rotation Blues
‎[1951]‎
Scritta da tale Stewart N. Powell, un giovane tenente che nel 1951 era impegnato sul nuovo fronte caldo ‎della Guerra Fredda, quello di Corea.‎
Testo trovato su Authentic ‎History
Interpretata da Elton Britt, cantante country specializzato nello “yodeling”. Per intenderci, il ‎‎“country-yodel” è quel genere musicale che nel film “Mars Attacks!”, diretto da Tim Burton nel ‎‎2006, si rivela l’unica arma in grado di sconfiggere i perfidi alieni che hanno invaso la Terra…‎

Canzone del giovane soldato spedito in Corea che non vede l’ora dell’arrivo dell’avvicendamento ‎‎(“rotation”). Infatti le cose non vanno affatto bene laggiù: il Far East Command (F.E.C.) è davvero ‎troppo lontano, il cibo non è buono (così credo sia da intendersi il riferimento agli “A-frames”, cioè ‎i cavalletti su cui sono esposti i menu fuori dei bar) e tocca sempre andare a svuotare qualche latrina ‎‎(ironicamente “honey pot”, “vaso di miele”)…‎

I got the Rotation Blues
(continua)
inviata da Bernart 2/9/2013 - 11:44
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Kuolemaantuomitun hyvästijättö

anonimo
Kuolemaantuomitun hyvästijättö
[ca. 1917/1918]
Suomalaisen kanssanlaulu
A Finnish folksong
Canzone popolare finlandese

La “Bella ciao” finlandese
di Riccardo Venturi

Quando ho reperito il testo di questo canto (notissimo in Finlandia nell'interpretazione di Heli Keinonen) sapevo che era nato in un ben preciso momento della storia finlandese: il 1917/1918, quando, in seguito alla Rivoluzione d'Ottobre in Russia si era scatenato il “Terrore bianco”, vale a dire la reazione anticomunista guidata dalle armate del “Barone Nero” Pjotr Wrangel' e di Denikin. In Finlandia, che allora faceva parte dell'Impero Russo, la controffensiva zarista (poi sconfitta ufficialmente da Trotskij, ma con il contributo decisivo -e ovviamente misconosciuto- di Nestor Makhno) aveva assunto anche caratteri di sanguinosa repressione antioperaia: le condanne a morte decretate dai “Bianchi” furono migliaia. Questa canzone, già nel titolo ricorda... (continua)
Halki ilman kuolon kellot hiljaa kumajaa,
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 2/9/2013 - 09:50
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Godspeed

Godspeed
‎[2009]‎
Parole di Ronnie Winter
Musica di Ronnie Winter, Elias Reidy e Duke Kitchens.‎
Album “Lonely Road”‎
It's January 1970, do you remember me?
(continua)
inviata da Bernart 2/9/2013 - 09:29
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Con De Gasperi non se magna

Con De Gasperi non se magna
Il testo ripreso da qui:
qui

Oggi stavo rileggendo un vecchio libro:

"L'Italia del Vernacoliere"
sottotitolo "È tutta un'altra storia"

In questo titolo è citata la prima strofa della canzone, e su internet ho trovato il testo completo.
La musica è sempre la solita.
Nel video alcune parole cambiano.
Ministro dell'Interno
(continua)
inviata da Silva 1/9/2013 - 18:26
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God Bless America

God Bless America
[2003]
Lyrics and Music by Chris Challans (Whitey Anderson)

Please take the time to listen to it and read the lyrics, it would be greatly appreciated. Although the quality isn't very good. I had to downsize the quality in order to get it all to fit on soundclick due to its massive length.

Also, to all those people who run around saying "God bless America! We must never forget 9/11". You need to open your fucking eyes and stop thinking the whole world revolves around you. There are billions more people than us in the world who are far worse off than we are. And a good bulk of the reason for that is because of us. We have been committing crimes against humanity decades before 9/11, never taking a second look. Then when someone slaps us in the face and tells us to stop it, you act like it's the greatest outrage in the world. At this, you feel the need to start policing everyone so you can... (continua)
Wake the fuck up, God bless murderers
(continua)
inviata da giorgio 1/9/2013 - 13:39
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Sandbox Philosophy

Sandbox Philosophy
Sandbox Philosophy

[2009]
Lyrics & Music by Michael Stützer and Søren Adamsen
Album: When Death Comes
Listen while you read!
(continua)
inviata da giorgio 1/9/2013 - 13:26
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Die Arbeiter von Wien

Die Arbeiter von Wien
[1927]
Deutscher Text: Fritz Brügel
Musik: Белая армия, чёрный барон [Weisse Armee, schwarzer Baron], von Samuel Pokrass [1920]

Testo tedesco: Fritz Brügel
Musica: Белая армия, чёрный барон [Armata bianca, Barone nero], di Samuel Pokrass [1920]

German lyrics: Fritz Brügel
Music: Белая армия, чёрный барон [White Army, Black Baron], by Samuel Pokrass [1920]

La canzone Die Arbeiter von Wien (I lavoratori, o gli operai, di Vienna) è la principale canzone di lotta nata durante la Rivolta di Luglio viennese del 1927; da allora fa parte integrante dei canti antifascisti internazionali. Il testo fu scritto da Fritz Brügel (nato nel 1897 a Vienna e morto nel 1955 a Londra); fu un celebre bibliotecario e diplomatico, ma a queste attività alternò una discreta attività letteraria. Per la musica, Brügel riprese quella che il compositore proletario russo Samuel Pokrass aveva scritto nel 1920 per... (continua)
Wir sind das Bauvolk der kommenden Welt,
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 1/9/2013 - 02:22
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Blood on the Valley Floor

Blood on the Valley Floor
da "King Animal" (2012)

Il ritorno dei Soundgarden, a 13 anni di distanza da "Down on the Upside" e dopo tre album solisti di Chris Cornell e lo scioglimento degli Audioslave.

Una canzone in puro stile Black Sabbath con un testo horror ma pienamente contro la guerra.
Mountains all around
(continua)
1/9/2013 - 00:45
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Doesn't Remind Me

Doesn't Remind Me
Terzo singolo dall'album "Out of Exile" (2005).



Directed by Chris Milk, the award-winning music video for "Doesn't Remind Me" starts off with a blurred image of an Uncle Sam poster tacked to a wall of a young boy's bedroom, as he innocently plays with a toy fighter plane.

This boy is played by Vinny Intrieri, a six-year old boxer from Philadelphia, who lives with his mother and sister, known better by his fight name, Kid Vicious. Shot in a documentary-like style, this fictional story explores the world of Vinny's character.

Throughout the video, Vinny enjoys playing with military planes and dedicates most of his free time to his boxing training. His obsession with planes becomes clearer when the audience sees a portrait of his father, an Air Force pilot, who died fighting in the Iraqi war. As a result, his widowed mother has been forced to raise him and his little sister.

"We were... (continua)
I walk the streets of Japan till I get lost
(continua)
1/9/2013 - 00:29
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Sister Rosa

Sister Rosa
Album: "Yellow Moon" (1989)
December 1, 1955
(continua)
inviata da Silva 31/8/2013 - 16:08
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Por el suelo

Por el suelo
Album: "Clandestino" (1998)
Por el suelo hay una compadrita
(continua)
inviata da Gaia 31/8/2013 - 15:40
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Alien

Alien
[2010]
Album: Milk coffee & sugar
Parce qu’ils veulent faire de moi un soldat au compte chèque solvable
(continua)
inviata da adriana 31/8/2013 - 11:52
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Appelle moi camarade

Appelle moi camarade
[2009]

Album :Les bronzés font du ch'ti
Combattant, résistant, militant indomptable
(continua)
inviata da adriana 30/8/2013 - 19:02
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La chasse est ouverte

La chasse est ouverte
[2009]

Album :Les bronzés font du ch'ti

Sul "nettoyage au kärcher" vedi Nettoyage au Kärcher di Keny Arkana.
Le gibier sans papier a du souci à s’faire
(continua)
inviata da adriana 30/8/2013 - 18:34
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Il tutto è falso

Il tutto è falso
Chanson italienne - Il tutto è falso – Giorgio Gaber – antérieur à 2003
Écrite par Giorgio Gaber et Sandro Luporini



Ils écrivaient tellement tout ensemble, Giorgio Gaber et Sandro Luporini, qu'à la fin, on ne les distinguait plus; sur la photo ci-dessus, dites moi un peu, si vous y arrivez, qui des deux est Gaber et qui est Luporini vu qu'ils ne sont pas debout (Sandro Luporini, jeune était dans l'équipe nationale italienne de basket, il mesure presque deux mètres). Une chanson extraordinairement belle, et à considérer avec beaucoup de soin. Écrite peu avant la mort de Gaber et publiée dans l'album posthume « Je ne me sens pas italien », c'est à mon avis une des choses des plus destructives écrites en langue italienne ; quelque chose qui ne semble pas laisser le moindre espoir. Pour ceci, par certains, elle a été vue comme un insupportable hymne au nihilisme le plus total. Parallèlement,... (continua)
LE TOUT EST FAUX
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 29/8/2013 - 22:55
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Driva’ Man

Driva’ Man
these lyrics are wrong out of order and not phonetic nor are they properly spelt.
Xinnia 29/8/2013 - 21:44
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So soll es sein - So wird es sein

So soll es sein - So wird es sein
d'après la version italienne de Riccardo Venturi
d'une chanson allemande - So soll es sein - So wird es sein – Wolf Biermann – 1967/68


Chausseestraße 131 a été le premier album enregistré de Wolf Biermann et a une histoire légendaire : puisque Biermann était banni dans la DDR (République Démocratique Allemande), et donc avait reçu l'interdiction officielle de publier ses chansons, enregistrées dans un studio improvisé dans son appartement. Avec l'aide de quelques amis et de sa mère, il avait réussi à se procurer des appareillages dont un microphone de haute qualité et un enregistreur de studio importé en contrebande de l'Allemagne occidentale, de façon à pouvoir enregistrer ses chansons. L'histoire rapporte même que le microphone était même de qualité trop bonne. Et tellement sensible que pendant que Biermann enregistrait, il captait aussi les bruits de la rue, les automobiles qui passaient... (continua)
CE DOIT ÊTRE AINSI... CE SERA AINSI !
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 29/8/2013 - 20:47
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Where Is My America

Where Is My America
2009
Unitil we die
Pictures of America
(continua)
inviata da DonQuijote82 29/8/2013 - 16:40
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Fight the Fight!

Fight the Fight!
2009
Unitil we die
Fight the white supremacy!
(continua)
inviata da DoNQuijote82 29/8/2013 - 16:37
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Libertad bajo fianza

Libertad bajo fianza
‎[1992]‎
Scritta da Álex Lora e Felipe Souza
Nell’album intitolato “25 años”‎

Nel luglio del 1992 El Tri registrarono questo album in California, a poche settimana dalla ‎conclusione dei “Los Angeles Riots” causati dall’assoluzione dei poliziotti bianchi che avevano ‎massacrato immotivatamente il taxista di colore Rodney King (1965-2012), ennesimo di una lunga ‎serie di episodi di brutalità delle forze dell’ordine nei confronti soprattutto di neri ed ispanici… ‎

Una settimana di rivolta che si chiuse con un terribile bilancio: 53 morti, centinaia di feriti, più di ‎‎3.500 edifici bruciati, devastazioni e saccheggi, oltre un miliardo di dollari di danni…‎
Fue muy alucinante
(continua)
inviata da Bernart 29/8/2013 - 15:22
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يلا ارحل يا بشار

يلا ارحل يا بشار

«DOBBIAMO PORRE FINE ALLA RAZZA UMANA OPPURE L'UMANITÀ DOVRÀ RINUNCIARE ALLA GUERRA?»

«Questo dunque è il problema che vi presentiamo, netto, terribile e inevitabile: dobbiamo porre fine alla razza umana oppure l'umanità dovrà rinunciare alla guerra?»
Lo scrivevano Bertrand Russell e Albert Einstein nel 1955.

Sono passati quasi sessant’anni, ma l’umanità non ha ancora rinunciato alla guerra. Anzi, ancora una volta, viene presentata come l’unica opzione possibile per mettere fine a un conflitto.
Non lo è. L’abbiamo visto con i nostri occhi in Iraq, in Afghanistan, in Libia: le guerre “per la pace” hanno solo alimentato altra violenza e in questi Paesi i civili continuano a morire, ogni giorno.

Ai morti già causati dalla guerra in Siria se ne aggiungeranno altri, perché scegliere le armi oggi significa decidere sempre, consapevolmente, di colpire la popolazione civile: nei conflitti contemporanei... (continua)
29/8/2013 - 15:10
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Millones de niños

Millones de niños
‎[1990]‎
Scritta da Álex Lora
Nell’album intitolato “Una leyenda viva llamada El Tri”‎

Quisiera conocer a Dios
(continua)
inviata da Bernart 29/8/2013 - 14:50
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Niño sin amor

Niño sin amor
‎[1986]‎
Scritta da Álex Lora
Nell’album eponimo

El nació que se yo
(continua)
inviata da Bernart 29/8/2013 - 14:28
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Abuso de autoridad

Abuso de autoridad
‎‎[1991?]‎
Scritta da Álex Lora
Nell’album dal vivo intitolato “¡En vivo y a todo calor!”.‎

L’ultimo verso dell’ultima strofa (anzi, della penultima), quello intercambiabile, vuol dire che in ‎Messico (all’inizio dei 90, almeno) i gruppi rock come El Tri che dicevano le cose fuori dei denti ‎non erano molto benvoluti dall’Autorità… Díaz Ordaz è l’uomo politico sotto la cui presidenza si ‎consumò la masacre de Plaza de las ‎Tres Culturas alla vigilia dell’apertura dei giochi olimpici del 1968; Televisa è una grande ‎un'azienda privata messicana attiva nell'ambito dei media e della comunicazione (tipo Mediaset), da ‎sempre assai contigua ai gruppi di potere che hanno governato il paese negli ultimi 60 anni; Enrique ‎Guzmán credo sia invece un cantante degli anni 60 che poi è diventato un grosso imprenditore nel ‎settore musicale e dell’intrattenimento, promuovendo la figlia Alejandra come... (continua)
Vivir en México es lo peor
(continua)
inviata da Bernart 29/8/2013 - 14:01
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La raza indocumentada

La raza indocumentada
‎[2008]‎
Scritta da Álex Lora
Nell’album intitolato “Nada que perder”.‎

Yo le pido a la vida que me de la oportunidad
(continua)
inviata da Bernart 29/8/2013 - 13:23
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Indocumentado

Indocumentado
‎[1992]‎
Scritta da Álex Lora
Nell’album eponimo.‎
Siempre fui un vagabundo sin ocupación
(continua)
inviata da Bernart 29/8/2013 - 13:00
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Vulesse addeventare nu brigante

Vulesse addeventare nu brigante
No davvero, le altre versioni in italiano sono sbagliate, lasciate solo quella di Carmen:
per' = piede, non petto;
'nguacchiare = sporcare (lett. pasticciare), non scagazzare (altrimenti si perde la finezza xD).
palomma = colomba, non gabbiano, i gabbiani stanno sulle coste, i briganti nell'entroterra, forse nessun brigante ha mai visto un gabbiano in vita sua;
tamorra = tamorra (un tipo di tamburo, in italiano si può lasciare tamorra), NON TARANTOLA per carità!

Ciao
Marco 29/8/2013 - 12:10
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American Hearts

American Hearts
‎[2007]‎
Scritta da A.A. Bondy e Band of Ghosts.‎
Nell’album eponimo

“… E se il tuo Dio fa la guerra, allora non è il Dio che conosco io. Cristo non avrebbe mai ‎mandato dei ragazzi a morire…”



Che sia qui il Dio sanguinario dei Bin Laden oppure quello guerrafondaio dei Bush, poco importa...
We were raised by wolves
(continua)
inviata da Bernart 29/8/2013 - 11:02
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Le peuple à l'oeil

Le peuple à l'oeil
[2012]

Album :Prison dorée
Les flics au pied, l'armée au doigt
(continua)
inviata da adriana 29/8/2013 - 10:55
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Ma petite couturière

Ma petite couturière
[2012]

Un texte sublime sur des airs de délocalisations, désindustrialisation, chômage, crise … , résolument engagé donc …
Chants et Luttes
Ma petite couturière
(continua)
inviata da adriana 29/8/2013 - 10:23
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J'aime pas travailler

J'aime pas travailler
[2012]

Album :Prison dorée
J'aime pas travailler debout
(continua)
inviata da adriana 29/8/2013 - 09:40
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Pardon Madjid

Pardon Madjid
[2007]

Album :Du simple au néant

Cantata con Magyd Cherfi degli Zebda
Pardon Madjid ! c'était un peu ma faute,
(continua)
inviata da adriana 29/8/2013 - 09:11
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Un gamin

Un gamin
[2012]

Album :Prison dorée
Si tu savais d'où je venais
(continua)
inviata da adriana 29/8/2013 - 09:05
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Causes perdues

Causes perdues
[2010]

Album :Causes perdues et musiques tropicales
Tu ne verras plus ceux qui luttaient ensemble
(continua)
inviata da adriana 29/8/2013 - 08:53
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Le combat ordinaire

Le combat ordinaire
[2009]

Album:Le sens de la gravité
Huit heures par jour vissé à ma machine
(continua)
inviata da adriana 29/8/2013 - 08:32
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Killing An Arab

Killing An Arab
Not sure I agree with the interpretation of this song as being anti-war. I've always seen it as a song about the moment at the beach written in L'étranger. The 'beach scene' was not, in my view, making any statement about war, but rather how absolutely estranged the main character was from seeing any measure of meaning to life.
Kelly 29/8/2013 - 05:57
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Haymatlos

Haymatlos
29 agosto 2013


Heimatlos, senza patria, senza fissa dimora; desiderio di un mondo senza frontiere... instillato dai governanti globali, dalle guerre, dalla distruzione economica e sociale, dalla crisi ecologica, per costruire una vita migliore per i rifugiati, per provare a oltrepassare i confini delle conseguenze di tutto questo. In realtà occorre essere uniti contro le crociate anti-immigrazione, contro le forze dell'ordine, contro le forze speciali, contro i confini, le armi e le prigioni; perché la guerra viene fatta contro la gente semplice. Perché sappiamo che le persone non sono fatte per proteggere i confini e le frontiere delle istituzioni, che sono illegali. Perché sappiamo che nessuno scappa senza ragione. Perché siamo tutti migranti; e qui vivremo. Ascoltare il suono delle strade! (trad. RV)
HEIMATLOS (SENZAPATRIA)
(continua)
29/8/2013 - 01:07
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Standing in the Way of Control

Standing in the Way of Control
[2006]
Scritta da Beth Ditto, voce della band.
Dall’album eponimo.

Beth Ditto è dichiaratamente lesbica ed è nota per il suo supporto ai movimenti LGBT e femminista.
Scrisse questa canzone come reazione all’introduzione nella Carta costituzionale americana del cosiddetto “Federal Marriage Amendment”, con cui l’amministrazione Bush mirava a rendere fuorilegge i matrimoni omosessuali:

“Nobody in the States was that surprised or shocked by what Bush did, but it made everyone I know feel helpless and cheated. I wrote the chorus to try and encourage people not to give up. It’s a scary time for civil rights, but I really believe the only way to survive is to stick together and keep fighting.”

“Nessuno negli States si è stupito di quello che Bush ha fatto, ma comunque ognuno di noi è rimasto sconfortato e ingannato. Ho scritto il coro per cercare di incoraggiare le persone a non mollare. È... (continua)
Your backs against the wall
(continua)
inviata da Bernart 28/8/2013 - 23:48
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Bella Ciao

anonimo
Bella Ciao
15b. Hoşçakal (Versione turca dei Bandista)
15b. Hoşçakal (Turkish version by Bandista)




Versione turca del gruppo Bandista dall'album Daima! del 2011
Turkish version by Bandista from the album Daima! (2011)
Gün penceremde, uyandı güneş
(continua)
inviata da DoNQuijote82 28/8/2013 - 23:16
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People, Turn Around

People, Turn Around
‎‎[2007]‎
Nell’album “Ode To Sunshine”‎
Eighteen and jaded with guns in their hands
(continua)
inviata da Bernart 28/8/2013 - 16:15
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Osposidda

Osposidda
Caro Roberto, vedi, nella mia vita ho imparato tante cose, come del resto accade a tutte le persone sagge, non che io sia un saggio con la esse maiuscola! Ma una cosa assai sgradevole e indegna è seza dubbio condannare e sentenziare ancor prima di una giusta e concreta certezza le persone che per sventura, per volontà o per circostanze varie finiscono in quei meccanismi giudiziari dai quali praticamente non se ne esce piu! Lo sai perchè? Perchè anche se sei innocente, o la tua colpa e in percentuale minima, ci saranno altre persone che faranno di tutto per far risultare il contrario, per ragioni che sono facilmente intuibili. Oggi per ottenere un qualcosa si travolge ogni regola d'Umanità e buon senso. Quindi,alla fine resti solo, proprio solo, con nessuno che crede nella tua verità, nella tua innocenza, nella tua onestà. Da qui, il passo verso l'abisso è breve. Prevarrà allora l'istinto... (continua)
Rino 28/8/2013 - 16:12




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