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Il peggio è passato

Il peggio è passato
2009
Barabba

Una storia d'amore della mia generazione, con la precarietà e la disoccupazione, che poi diventano anche precarietà personale...
La Maleducazione, la disocuppazione,
(continua)
inviata da DonQuijote82 31/8/2011 - 13:44
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O Fallada, da du hangest (Ein Pferd klagt an)

O Fallada, da du hangest (Ein Pferd klagt an)
[1922? 1932?]
Parole di Bertolt Brecht
Musica di Hanns Eisler
Nel disco di Ernst Busch, “B.B. - Legenden, Lieder, Balladen 1914-1924” (Aurora Schallplatten, 1965/67), dove il brano viene datato al 1922 mentre altrove si dice che Eisler, Brecht ed Helene Weigel lo composero insieme a Berlino nel 1932.
Ich zog meine Fuhre trotz meiner Schwäche
(continua)
inviata da Bartleby 31/8/2011 - 11:47
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A lu vinti di innaru na matina (Il giorno di San Sebastiano)

A lu vinti di innaru na matina (Il giorno di San Sebastiano)
[1993]
Dalla colonna sonora del misconosciuto film di Pasquale Scimeca “Il giorno di San Sebastiano”.



Sicilia, Caltavuturo, provincia di Palermo, 19 gennaio 1893.
I braccianti agricoli della locale cooperativa si diedero appuntamento per occupare all’alba del giorno seguente 250 ettari di terra in contrada Sangiovannello, un appezzamento che l’amministrazione comunale del sindaco Giuffrè aveva loro promesso da tempo ma che mai era stato assegnato. Ora loro andavano a prenderselo. All’alba del 20 gennaio i contadini invasero le terre e cominciarono a dissodarle. Subito arrivarono i soldati di stanza nel paese al comando del tenente Guttalà, che chiese agli occupanti di disperdersi. Subissati dai fischi e dagli insulti i militari pensarono bene di smammare, ma di lì a poco tornarono accompagnati da un drappello di carabinieri e da alcuni campieri mafiosi, a fucili spianati… Bastò poco,... (continua)
A lu vinti di innaru na matina,
(continua)
inviata da Bartleby 31/8/2011 - 10:47

Canto dei minatori

Canto dei minatori
[1882]
Dalla raccolta poetica intitolata “Giustizia”, pubblicata per la prima volta a Catania nel 1883 e poi ripubblicata con integrazioni nel 1915 a Milano con il titolo “Giustizia ed altre poesie politiche e sociali”. Di questa stessa raccolta fa pure parte il Canto dei mietitori.
Testo trovato sul blog di Salvatore Lo Leggio

Una poesia-canzone che anticipa di una decina di anni i sentimenti che tra il 1891 ed il 1893 saranno alla base del movimento democratico e socialista dei Fasci siciliani, schiacciato nel sangue dai carabinieri di Francesco Crispi.
In realtà Rapisardi, allo scoppiare dei moti siciliani, consigliò la calma, ritenendo che la rivolta fosse “intempestiva” e mancasse di chiari obiettivi e di leader efficienti. Fu attaccato per questo da molti socialisti del settentrione, ai quali a tono rispose: “Io ho finalmente consigliato la moderazione e la calma, perchè non ho... (continua)
Tra cieche forre, tra rocce pendenti
(continua)
inviata da Bartleby 31/8/2011 - 09:16

L'inno dei divoratori

L'inno dei divoratori
[1902]
Dalle colonne della rivista satirica “L’Asino”, di Guido Podrecca e Gabriele Galantara.
Scritto dal Podrecca anni prima della sua deriva colonialista, interventista e protofascista.
Testo trovato sul blog di Salvatore Lo Leggio

Una canzonicina che suona bene anche 110 anni dopo, oggi che i porci al potere (quelli che “tutti gli animali sono uguali, ma alcuni sono più uguali degli altri”) chiedono ancora una volta ai soliti “asini” i soliti sacrifici lacrime & sangue…

AN-DA-TE A FA-RE IN CU-LO!!!

[Per la cronaca dei tempi, Bernardo Tanlongo era il governatore della Banca Romana alla fine dell’800 e fu allora protagonista di uno scandalo politico-finanziario che travolse il governo Giolitti; per “riscatto ferroviario” s’intende invece la statalizzazione delle ferrovie che anche dopo l’Unità rimasero per decenni, e fine al 1905, anno della creazione delle FF.SS, in mano a compagnie private in regime di convenzione, con tutto quello che ciò comportava in termini di inefficienza, sprechi e corruzione.]
Su ministri, segretari,
(continua)
inviata da Bartleby 30/8/2011 - 16:08

Dio lo vuole!

Dio lo vuole!
[Primi anni del 900]
Mi preme di segnalare questa canzone soprattutto a Marco Valdo M.I. e – soprattuttissimo - a Lucien Lane, per i motivi che seguono.

I socialisti romani Guido Podrecca, giornalista, e Gabriele Galantara, disegnatore e caricaturista, fondarono nel 1892 una rivista di satira politica che chiamarono “L’Asino”, un giornale che si proponeva di difendere il popolo, paragonato al somaro utile, paziente e bastonato, dagli inganni dei preti, del papato e dei potenti. Quando, a partire dal 1901, i cattolici, organizzati nelle neonate FUCI e Democrazia cristiana italiana, si cominciarono a preparare per la discesa nell’agone politico, “Goliardo” e “Ratalanga” – questi i soprannomi dei due redattori de “L’Asino” – decisero di passare al contrattacco e attraverso la rivista si dedicarono a violente campagne anticlericali, in seguito alle quali “L’Asino” fu più volte sequestrato dalle... (continua)
Dio lo vuole!
(continua)
inviata da Bartleby 30/8/2011 - 15:34
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Cumiziu

Cumiziu
[1978]
Dall’album che raccoglie le canzoni tratte dallo spettacolo musicale “Cantende s’istoria nostra”.

Il duro lavoro in miniera, l’incidente, la morte, la protesta dei minatori che lavorano nelle profondità della terra per quattro soldi, rischiando la vita, per ingrassare i proprietari, quei ricchi che poi depredano e violentano la Sardegna costruendo nei posti più belli alberghi di stralusso per altri ricchi sfruttatori come loro, mentre i minatori non hanno quasi di che campare…
Totu sa di' marrendi
(continua)
inviata da Bartleby 30/8/2011 - 14:02
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I pistacchi di Adele

I pistacchi di Adele
[2010]
Testo e Musica di Cono Cinquemani
Ghiacciavo dentro e fuori ridevo
(continua)
inviata da giorgio 30/8/2011 - 13:15
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El otro extranjero

El otro extranjero
[2003]
Album “Los Prisioneros”

“Esta canción va dedicada para los otros extranjeros, los Angelini, los Matte, los Claros, los Piñera, los Luksic, los Edwards…”, tutti nomi delle famiglie imprenditoriali più note e più ricche del Cile (e talune del mondo, secondo le classifiche della rivista Forbes). C’è anche quella dell’attuale presidente cileno, Miguel Juan Sebastián Piñera Echenique, imprenditore, speculatore di borsa e magnate con una fortuna stimata in 400 milioni dollari, il quarto uomo più ricco del Cile, al numero 488 a livello mondiale.

In questo fotogramma Canal 13 sbagliò la didascalia a Piñera, confermando involontariamente la tesi sostenuta da Los Prisioneros in questa canzone, che sia proprio lui, El Presidente, uno dei peggiori extranjeros in Cile, extranjero de adentro.
Ancora una notarella: Canal 13 è un canale televisivo nazionale di proprietà della potente famiglia... (continua)
Si, ahora que el racismo se pone al frente
(continua)
inviata da Bartleby 30/8/2011 - 11:21
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Quieren dinero

Quieren dinero
[1986]
Album “Pateando piedras”

Una delle canzoni più famose di Jorge González de Los Prisioneros, resa ancora più famosa dalle alterazioni nel testo quando fu eseguita dal vivo nel 2002, in occasione della partecipazione del gruppo alla manifestazione Teletón 2002, e nel 2003, anno d’inizio dei bombardamenti statunitensi sull’Iraq, durante il Festival di Viña del Mar.

Nel 2002 Los Prisioneros furono incautamente ingaggiati dagli organizzatori della gara di solidarietà Teletón e Jorge González, non appena salito sul palco, nell’annunciare questa canzone – già provocatoria di per sé, visto lo scopo della manifestazione – dichiarò senza peli sulla lingua:

"¡Que lindo! ¿no?, que bonito que se pueda transformar una cosa en otra, que de todo el ego gigante, que de todas las ganas de figurar que tienen los artistas podamos transformarlo en ayuda a los niños, que de la avaricia y el sentido... (continua)
Es mentira eso del amor al arte
(continua)
inviata da Bartleby 30/8/2011 - 09:57
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Poder elegir

Poder elegir
[1987]
Album "La cultura de la basura"

Questa canzone - e tutto l'album da cui è tratta - rivela la netta opposizione della band di Claudio Narea, Jorge González e Miguel Tapia alla dittatura militare di Augusto Pinochet... Ci sono persone che si nutrono del nostro silenzio, la loro forza è l'ignoranza di noi tutti, sono vampiri che pensano che noi ci accontentiamo di sopravvivere e fanno in modo che tutto vada avanti in questo modo... Dobbiamo smettere di piangere, di piangerci addosso, e domandare giustizia e lottare, vogliamo scegliere, decidere, anche se è difficile, anche se siamo impauriti e frustrati, anche se quelli ci ridono in faccia dopo aver versato tonnellate del nostro sangue, anche se si tratta solamente di dirlo con una canzone...

Di lì a pochi anni, all'inizio del 1991, una commissione presieduta dal giurista Raúl Rettig avrebbe per la prima volta offerto le cifre delle... (continua)
La vida no es broma
(continua)
inviata da Bartleby 29/8/2011 - 21:56
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Ni negro ni blanco

Ni negro ni blanco
Album: Los Sueños Locos - 2001
Ni negro del todo, ni del todo blanco
(continua)
29/8/2011 - 20:38
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La voce di Pasolini

La voce di Pasolini
Pasolini aveva già prefigurato un mondo in cui le lotte per la pace sarebbero state ancora più difficili nell'omologazione verso il basso in cui oggi ci dibattiamo
La voce di Pasolini era sconsacrazione, era sacralità,
(continua)
inviata da Claudia 29/8/2011 - 17:40
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Verso le barricate del futuro

Verso le barricate del futuro
Pur nel degrado antropologico in cui ci dibattiamo, la speranza che le nostre lotte per la pace e la libertà lascino un segno è sempre forte. Comunque qualcosa del nostro impegno resterà anche nelle future lotte per un mondo migliore.
Siamo l'algebrico ripetersi del tempo
(continua)
inviata da Claudia 29/8/2011 - 17:34
Percorsi: Barricate
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Lo estamos pasando muy mal

Lo estamos pasando muy mal
[1987]
Incredibile e potentissima spoken-song che avrebbe dovuto essere il lato B di Lo estamos pasando muy bien ma che fu censurata dalla stessa casa discografica del gruppo, la EMI cilena. Potè vedere la luce solo dieci anni più tardi nella doppia raccolta intitolata “Ni por la razón, ni por la fuerza”.

Il quotidiano lavoro, la “missione” di un agente della DINA, la polizia politica della dittatura di Pinochet…
E’ un testo che rende in modo impressionante quella che fu ed è la mentalità, intrisa della solita retorica DioPatria&Bandiera e di viscerale odio anticomunista, dei servi che - ieri come oggi, in Cile ed altrove – hanno difeso e difendono armi in pugno e con tutta la ferocia di cui sono capaci gli interessi della casta al potere e lo status quo.
Esa mañana desperté de inmediato, concilié el sueño sólo con ayuda de pastillas.
(continua)
inviata da Bartleby 29/8/2011 - 15:17
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Lo estamos pasando muy bien

Lo estamos pasando muy bien
[1987]
Singolo del 1987 poi incluso nell’album “La cultura de la basura”

A compendio di questa canzone ironica, sul lato B ci sarebbe dovuta essere una spoken-song significativamente intitolata “Lo estamos pasando muy mal” in cui Jorge González, voce del gruppo, raccontava dell’ “importante missione” di un agente della DINA, la polizia politica del dittatore Pinochet… Fu la stessa etichetta discografica del gruppo, la EMI, ad imporre la censura del brano, che comparve poi solo 10 anni dopo nella doppia raccolta intitolata “Ni por la razón, ni por la fuerza”.
Como puedes ver las vitrinas están llenas de cosas que comprar
(continua)
inviata da Bartleby 29/8/2011 - 14:51
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¿Por qué los ricos?

¿Por qué los ricos?
[1986]
Album “Pateando Piedras”

Una canzone sempre attuale, specie alla luce della grande mobilitazione studentesca che in Cile proprio in queste ore sta dando del bel filo da torcere a Sebastian Pinera, il Berlusconi andino…
Van a sus colegios a jugar
(continua)
inviata da Bartleby 29/8/2011 - 14:23
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Mientras sigan ocurriendo algunas cosas

Mientras sigan ocurriendo algunas cosas
[1994]
Album “A mis compañeros”
Mientras vaya un niño vagabundo,
(continua)
inviata da Bartleby 29/8/2011 - 13:19
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Compañero Salvador

Compañero Salvador
[1994]
Album “A mis compañeros”
Yo tengo la piel de barro y el alma color de luna,
(continua)
inviata da Bartleby 29/8/2011 - 12:10
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En esta época

En esta época
[1988]
Da “Schwenke & Nilo Volumen III”

… Sono stufo di vedere che c’è gente da queste parti che va dicendo che le cose qui vanno male, ‘sti poeti e cantanti, scrittori e studenti che non sanno fare altro che protestare, che non sanno come vanno davvero le cose, che non si rendono conto che oggi chiunque può comprare qualsiasi cosa, e che persino i poveri possono fumare sigarette di qualità, fumo da “high life”…
En esta época en que vivo
(continua)
inviata da Bartleby 29/8/2011 - 11:24
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Nos fuimos quedando en silencio

Nos fuimos quedando en silencio
[1983]
E’ la bellissima canzone che apre “Schwenke & Nilo Volumen 1”, disco d’esordio per questo duo cileno, una delle massime espressioni del movimento musicale del Canto Nuevo.

E per fortuna in Cile non sono più molti quelli che se ne stanno in silenzio, anche se i carabineros – allora come oggi – continuano ad uccidere
Nos fuimos quedando en silencio
(continua)
inviata da Bartleby 29/8/2011 - 11:04
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Born in Xixax

Born in Xixax
(1982)
Album: NunSexMonkRock
This is again radio Yerevan with our news
(continua)
28/8/2011 - 23:02
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Важно с девочками простились

Важно с девочками простились
Важно с девочками простились,
(continua)
inviata da Claire NIKITINA 28/8/2011 - 20:50
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America!

America!
[2011]
Album "Apocalypse", il terzo realizzato a proprio nome dal leader degli Smog.

"E' un'apocalisse privata, intima ("My Apocalypse", è ripetuto in più punti), quella inscenata nei sette intensi movimenti dell'ultimo disco di Bill Callahan. Anche quando lo sguardo pare abbracciare una dimensione politica, come in America!, lo fa per marcare l'inadeguatezza dell'autore a "servire la patria", a seguire l'esempio di quell'esercito di folksinger i cui grandi sono passati in rassegna nei versi della canzone ("Captain Kristofferson, Buck Sergeant Newbury, Leatherneck Jones, Sergeant Cash - what an army!"). L'America di Callahan non è dentro la storia, ma nella natura, tra paesaggi da western crepuscolare e la wilderness salvifica di H.D. Thoreau: un luogo dell'anima suggerito dal dipinto di Paul Ryan in copertina..." (Yuri Susanna su Roots Highway)

I quattro mostri sacri del genere musicale... (continua)
America! America! America! America!
(continua)
inviata da Bartleby 28/8/2011 - 14:54
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Oot Bool Prem (Get Up Speak Love)

Oot Bool Prem (Get Up Speak Love)
[2004]
Lyrics & Music by Rishi Raj
Album: Pukka


As an Indian kid born and raised in America I have seen a lot of hating, jealously, gossip, sizing up in regards to financial status, educational status, caste, etc. that goes on amongst all my middle eastern brothers and sisters. It has frustrated me enough to send a strong message to all my people, which is Fuck war and Fuck hate. We all come from the same roots and land so lets spread some Desi love instead of saying we are so different and ignore each other or act like we don't have the same cultural roots. No matter what religion or whether we're from Pakistan or India, FOB or ABCD, we're all the same people, we're all brothers and sisters. In the song I give some history on how my Punjabi family roots and forefathers were actually forced from Pakistan during the 1947 partition into India, just like many families were. I commend... (continua)
Don't you know you're walking on the same land?
(continua)
inviata da giorgio 28/8/2011 - 09:28
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Veo Veo

Veo Veo
En el disco "Principios y declaraciones", de César de Centi y José Luis Paz –y vuelve a aparecer la "nueva canción gallega"– podemos encontrar una canción de José Luis, llamada "Veo, veo", que esta tarde uno a nuestro clamor.

Fernando Lucini, Cantemos como quien respira
Veo, veo ¿qué ves? veo aviones que se estrella, veo torres caer,
(continua)
27/8/2011 - 22:40
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La paz es verde

La paz es verde
El sol se iba apagando
(continua)
27/8/2011 - 22:33
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Grido a Roma

Grido a Roma
da "Poetas en Nueva York" (1986) disco tributo a Federico García Lorca
basata sulla poesia "Grito hacia Roma"

Riprendo l'introduzione da "La Zamarra de Gustavo:

La poesia è una serie denunce contro la Chiesa Cattolica degli anni '20, a cominciare dall'alleanza con il regime fascista di Mussolini, la cecità della Chiesa di fronte alla fame delle moltitudini, la sua orribile opulenza e ipocrisia, la repressione morale (Lorca, credente ed omosessuale la conosceva bene) e allo stesso tempo chiede alla Chiesa di volgere lo sguardo verso chi soffre.

Così il nostro Garcia Lorca, amico dei neri e dei gitani, capitano di poesia (come scriveva Celso Emilio) dirigeva il suo grido verso Roma.
Perché non c'è più chi divida il pane e il vino,
(continua)
26/8/2011 - 23:52
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La memoria difesa

La memoria difesa
Non è per sempre la memoria
(continua)
inviata da DonQuijote82 26/8/2011 - 18:43
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Le travail, c'est la santé

Le travail, c'est la santé
Le travail, c'est la santé

Chanson française - Le travail, c'est la santé – Henri Salvador – 1965
Texte de Maurice Pon

Finalement, Lucien l'âne mon ami, la voici cette chanson dont des millions de travailleurs ont fait leur chant de combat au grand dam des responsables des organisations qui les encadrent et qui promeuvent (encore !!! Si, si....) la « valeur sûre » du travail et à la grande terreur des patrons. Cette chanson, ils ont toujours voulu la ramener, la réduire au rang d'un chansonnette un peu ridicule et simplette. Mais il faut savoir lire entre les lignes et voir que dénoncer ainsi le travail est une œuvre de salubrité publique. En règle générale, le travail – comme l'alcool – tue lentement, sauf accident... et il y en a... Beaucoup ! Alors, on meurt tout de suite ou on est mutilé à vie...

Oui, en effet, dit Lucien l'âne en baillant comme une baleine. Moi, le travail, ça me... (continua)
Le travail, c'est la santé.
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 25/8/2011 - 15:17
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Resolution der Kommunarden

Resolution der Kommunarden
Credo che Pietrangeli abbia solo diversamente musicato la traduzione di Franco Fortini e sua moglie Ruth Leiser:
http://www.ildeposito.org/archivio/can...
Andrea Stroscio 25/8/2011 - 14:01
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Atrocities

Atrocities
[1998]
Album “Antony and the Johnsons”

La tristezza e l’impotenza di Dio di fronte alle atrocità commesse dagli uomini, anime perdute, nelle loro storie personali così come nella Storia…
God visits all lost souls
(continua)
inviata da Bartleby 25/8/2011 - 12:06
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La fotografia

La fotografia
Questa, a mio parere, io, la reputo una canzone, veramente bella, che se anche non ha vinto, va ascoltata attentamente.
SIMONE 24/8/2011 - 23:39
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Un giorno qualunque

Un giorno qualunque
Album: Spettri
oggi col sole sorge una novità
(continua)
inviata da DonQuijote82 24/8/2011 - 15:42
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Iside

Iside
Iside Viana (“ISIDE”)
Una partigiana, una figura “minore” perché in bilico, una storia fragile, una donna che si lasciava attraversare dai sentimenti e questo non le permetteva di aderire alla morale eroica dei comunisti di allora, una grande solitudine. L’abbiamo conosciuta attraverso la lettura di un libro di Giovanni De Lima “Donne in oggetto”.

Iside": la storia di Iside Viana da cui abbiamo tratto questa canzone che traduce solo un sentimento di solidarietà verso una donna partigiana che in carcere chiede la grazia e diventa cattolica, questa sua "fragilità" fa si che venga isolata dalle compagne comuniste e cancellata dalla lista dei partigiani comunisti

da www.the-gang.it
DonQuijote82 24/8/2011 - 15:31
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Nero

Giallo è il colore dei capelli del mio vero amore al mattino,
(continua)
24/8/2011 - 15:09
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Una storia da raccontare

Una storia da raccontare
E poi. Poi ci sono quelli che cantano nei dischi come Edoardo De Angelis. Qualcuno se ne ricorderà per le epiche “Lella”, “Sulla rotta di Cristoforo Colombo”, “Una storia americana”. I più attenti, sopravvissuti all’ipnosi pop, per una discografia ben più corposa, che abbraccia quarant’anni di storia della canzone d’autore, di quella con la S maiuscola.

Il tempo ha saputo essere galantuomo con lui. Nel senso della scrittura, smagliante per forma e contenuti. Senza contare la voce, tra le più “calde” e suggestionanti ancora in circolazione. Ballate come pagine di un diario, pubblico e privato come ai tempi che furono: ancora lì, a sfavillare di luce propria.

Ballate come queste, incastonate ad arte in “Sale di Sicilia” (Rai Trade, 2011), disco impeccabile, che non manca un colpo. Un cd senza batteria, con pochissima elettronica, e dunque umanista, terragno, di tamburelli, friscaletti,... (continua)
DonQuijote82 24/8/2011 - 11:23
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Civil War

Civil War
[1996]
Scritta da Phil Campbell, Lemmy Kilmister, Mikkey Dee e Max Ax
La canzone che apre l'album intitolato "Overnight Sensation"
White noise is coming
(continua)
inviata da anonymous 24/8/2011 - 03:38
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Ringing Of Revolution

Ringing Of Revolution
Bello riscoprire dopo più di due anni questa canzone e questo contributo a quattro e più mani...
Sento un po' la mancanza del Venturi da queste parti ma tant'è, sarà che sei impegnato in impegni che non so... In ogni caso un caro saluto a te.
Bartleby
Bartleby 23/8/2011 - 22:00
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Il Proibizionista

Il Proibizionista
[2005]
Dall’album “Sogno improbabile”

Ed il consumo mondiale di oppiacei, cocaina e droghe sintetiche è in costante e vertiginoso aumento nonostante la politica proibizionista della stragrande maggioranza dei governi…
E le mafie continuano a fare affari d’oro e decine di migliaia di morti nelle loro guerre per il controllo dei mercati
E budget sempre più ingenti vengono stanziati dagli Stati per la “guerra alla droga” a spese dei (soliti) contribuenti…
E le nostre carceri (“una realtà disumana”, l’ha detto Napolitano) scoppiano e dei 67.000 detenuti 16.000 sono tossicodipendenti…
E mi tornano ancora agli occhi le strazianti immagini del cadavere martoriato di Stefano Cucchi, arrestato per possesso di droga e poi massacrato da “tutori dell’ordine” e lasciato crepare da “tutori della salute”…
Sia ben chiaro ai cittadini
(continua)
inviata da Bartleby 23/8/2011 - 13:02
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Canzone per Stefano

Canzone per Stefano
Il processo e' fermo.
Ci sono le ferie.
Sono stanca, arrabbiata, delusa.
Io rivoglio Stefano.
Rivoglio mio fratello. Rivoglio il suo sorriso, le sue pazzie, i suoi problemi, le sue angosce, rivoglio i suoi dolori ed i suoi tradimenti....
Rivoglio mio fratello e ed il figlio dei miei genitori.
Lo rivoglio e basta! Pacchetto completo di tutto!! Nel bene e nel male!
La Giustizia.
Ma quale giustizia? Ce l'ha portato via uccidendolo in modo atroce, lento, spietato ed inesorabile.
La giustizia lo ha ignorato. Giudice e pm non lo hanno nemmeno guardato in faccia.
Non ricordano, loro, ma noi si.
Albanese senza fissa dimora. Questo per loro era Stefano. Albanese senza fissa dimora.
Stava male e si è persino scusato.
Nessuno se ne è accorto, nessuno.
Nessuno ricorda, della giustizia, nessuno.
Pestato dentro il tribunale di Roma. Questa è la Giustizia.
Carcerato abbandonato al suo destino... (continua)
Bartleby 23/8/2011 - 12:59
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Skiantos: Lardo ai giovani!

Skiantos: Lardo ai giovani!
[2005]
E’ la canzone che apre l’album “Sogno improbabile” degli Skiantos

Anche questa non è una CCG DOCG, ma è pur sempre una canzone contro una delle piaghe del nostro tempo, forse anche peggiore della guerra: i raduni dei giovani cattolici, tipo il recente GMG in Spagna o il nostrano annuale Meeting di CL a Rimini… Come direbbe il grande Andrea Pazienza, “hanno fatto più danni della peronospora dei busoni”
Ci vediamo all'oratorio
(continua)
inviata da Bartleby 23/8/2011 - 11:32
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Paese Scarpa (Cosa pretendi da un paese che ha la forma di una scarpa?!?)

Paese Scarpa (Cosa pretendi da un paese che ha la forma di una scarpa?!?)
[1993]
Album “Saluti da Cortina”
Scritta da Roberto "Freak" Antoni e Fabio "Dandy Bestia" Testoni

Canzone che fà il paio con Gli italiani son felici, alla quale rimando per il commento…
Nella penisola italiana
(continua)
inviata da Bartleby 23/8/2011 - 11:15
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Tu ci tieni

Tu ci tieni
[1980]
Dall’album “Pesissimo!”, il primo senza Roberto "Freak" Antoni e Fabio "Dandy Bestia" Testoni.
Lo so che ci tieni,
(continua)
inviata da Bartleby 23/8/2011 - 10:13
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Riformato

Riformato
[1982/1987/2005]
La prima versione risale al 1982 e si trova come remix nell’abbastanza recente ristampa in cd dell’album “Pesissimo” di quell’anno.
La seconda versione – quella che segue – era inclusa invece nell’album “Non c'è gusto in Italia ad essere intelligenti” del 1987.
Io gli ho detto che ero strano
(continua)
inviata da Bartleby 23/8/2011 - 09:54
Percorsi: Naja di merda
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Karabigniere blues

Karabigniere blues
[1978/2003]
Album “MONO tono”, il secondo degli Skiantos, ristampato in cd nel 2003 con alcune bonus tracks tra le quali questa.
Scritta da Roberto "Freak" Antoni e Fabio "Dandy Bestia" Testoni
Io mi metto la divisa
(continua)
inviata da Bartleby 23/8/2011 - 09:25
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Addio mia bella addio

Addio mia bella addio
a me l'hanno insegnata tanti anni fa alle scuole elementari ed ora l'ho ripresa per uno studio approfondito all'università...
addio mia bella addio
(continua)
inviata da universitaria88 22/8/2011 - 21:08
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Sei bella negli occhi

anonimo
Testo e note da Il Deposito.org:

"Fonte: A.V. Savona (a cura di), 2 LP Le canzoni degli emigranti, Vedette Zodiaco VPA 8115-8122.

Informazioni: Canto di separazione (per guerra o emigrazione) probabilmente di autore colto, di fine '800. Diffusa in Lazio e Marche.Nota anche come "Coraggio ben mio"."
Sei bella negli occhi
(continua)
inviata da Maria Cristina 22/8/2011 - 16:50
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E semm partii

E semm partii
Chanson italienne – E semm partii – Davide Van De Sfroos – 2001
d'après la version italienne de Gian Piero Testa (2011)
ET NOUS SOMMES PARTIS
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 21/8/2011 - 22:29
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Viva la libbertà! (o Der libbero pensiero)

Viva la libbertà! (o Der libbero pensiero)
Chanson romanesque (italien) – Viva la libbertà! (o Der libbero pensiero)a - Armando Trovajoli – 1973

Dans « La Tosca », film de Luigi Magni de 1973, tiré de l'opéra de Puccini et du drame de Victorien Sardou ; le morceau est chanté par Gigi Proietti e Umberto Orsini, qui interprètent les ami jacobins Mario Cavaradossi et Cesare Angelotti, devant une Monica Vitti stupéfaite, dans le rôle de Tosca.
VIVE LA LIBERTÉ !
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 21/8/2011 - 21:31
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Ωδή στο Γεώργιο Καραϊσκάκη

Ωδή στο Γεώργιο Καραϊσκάκη
Caro Gian Piero, abbiamo eliminato il doppione. Non so perché il software non se ne sia accorto, penso che si confonda con i caratteri greci...
Lorenzo 21/8/2011 - 15:26
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Dante Di Nanni

Dante Di Nanni
[2010]
Album: Traccia una rotta



Dante Di Nanni(Torino, 27 marzo 1925 - Torino, 18 maggio 1944) nacque in una famiglia di immigrati, provenienti dalla Puglia; operaio nelle fabbriche cittadine, proseguì gli studi nelle scuole serali. Allo scoppio della Seconda guerra mondiale arruolato in aeronautica, dove rimase fino all'8 settembre 1943, data in cui venne annunciato l'Armistizio di Cassibile, firmato il giorno 3. Abbandonato il servizio militare si rifugiò nelle montagne piemontesi dove si aggregò ad una delle prime bande partigiane a Boves, guidata da Ignazio Vian. Dispersa la formazione a seguito di un vasto attacco delle divisioni SS di Joachim Peiper, che tra l'altro effettuarono un eccidio proprio a Boves, tornò a Torino, dove si arruolò nei GAP di Giovanni Pesce. Il 17 maggio 1944, insieme ai compagni Pesce, Bravin e Valentino, effettuò un attacco ad una stazione radio sulla Stura,... (continua)
Dante è sdraiato sul letto e respira veloce
(continua)
inviata da giorgio 21/8/2011 - 08:37




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