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Les beaux billets

Les beaux billets
Les beaux billets

Canzone française – Les Beaux billets – 1923 – Marco Valdo M.I. – 2011
Histoires d'Allemagne 22

Au travers du kaléidoscope de Günter Grass. : « Mon Siècle » (Mein Jahrhundert, publié à Göttingen en 1999 – l'édition française au Seuil à Paris en 1999 également) et de ses traducteurs français : Claude Porcell et Bernard Lortholary.

Que peut donc bien raconter ton histoire d'Allemagne pour l'année 1923 et comment l'as-tu intitulée ?, demande Lucien l'âne un peu impatient de connaître la suite de la grande aventure germanique, distillée en petits épisodes didactiques par Marco Valdo M.I.

Commençons par le titre, car il est tout simple et donne une idée de ce que raconte la chanson du jour. Elle s'intitule : « Les beaux billets » et elle commence par une partie de Monopoly, jouée par des enfants de notre temps, je veux dire des années 2000 et au-delà. Je te rappelle que... (continua)
Ces billets-là, ah, ces anciens billets, aujourd'hui
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 23/2/2011 - 21:01
Video!

דרעמלען פֿײגל

דרעמלען פֿײגל
Dremlen feygl
[1943?]
Poesia di Leah Rudnitski
Musica di Leyb Yampolski
A poem by Leah Rudnitski
Music by Leyb Yampolski

Una poesia, sorta di tristissima ninna nanna, scritta da Leah Rudnitski (o Rudnicki), poetessa, giornalista e partigiana a Vilnius.
Musica di Leyb Yampolski, compositore ebreo russo.
Testo trovato sul programma 2005 delle celebrazioni per il Yom HaShoah presso la Duke University di Durham, North Carolina. *

Leah Rudnitski era una giovane e talentuosa poetessa molta attiva e molto nota nella scena culturale ebraica lituana. Prima dell’occupazione nazista faceva parte della redazione della rivista di letteratura e cultura yiddish “Vilna Emes” (La Verità di Vilnius). Non smise di scrivere poesie e canzoni nemmeno dopo l’avvento dei nazisti e, anzi, pubblicò in quel periodo una raccolta di poesie ed una di canzoni. Fu inoltre attiva nella resistenza, compiendo azioni... (continua)
דרעמלען פֿײגל אױף די צװײַן,
(continua)
inviata da Bartleby + CCG/AWS Staff 23/2/2011 - 15:42
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Jan Palach

Jan Palach
Destra contro la guerra
Fame, morte, schiavitù: il coraggio nasce a volte così
(continua)
23/2/2011 - 15:16
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Caramba

Caramba
[1975]
Album: Non gettate alcun oggetto dai finestrini

Ci riporta un po' indietro nel "clima" di quegli anni. Ma quanto è attuale!
Hai ventidue anni come me, ma chi te lo fa fare
(continua)
inviata da giorgio 23/2/2011 - 14:40
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I soliti accordi

I soliti accordi
[1994]

Dall’album omonimo, un brano scritto con Paolo Rossi e presentato insieme a lui al Festival di Sanremo, dove chiesero ai due di omettere l’espicito riferimento a “Forza Italia” connesso ai “grandi ladroni”… Non so se il duo obbedì o meno…
Sì, vai! (Vado?) Vai, e percuotilo nell'ombra! (E se le prendo io?) No...
(continua)
inviata da Bartleby 23/2/2011 - 11:34
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Warsaw

Warsaw
[1982]
Dall’album “Secret Streets”, con testi in inglese curati da Finardi con Mark Harris.

Canzone che si riferisce al golpe militare in Polonia quando, il 13 dicembre del 1981, il generale Jaruzelski proclamò l'instaurazione dello stato di guerra e divenne il capo del Consiglio Militare di Salute Nazionale. In virtù delle leggi militari vennero sciolti o sospesero la loro attività tutte le organizzazioni politiche, tranne il Partito comunista (Polska Zjednoczona Partia Robotnicza, PZPR), e i maggiori attivisti di "Solidarność" furono arrestati e imprigionati. (fonte: it.wikipedia)
Closing time is hours past
(continua)
inviata da Bartleby 23/2/2011 - 11:05
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Prima della guerra

Prima della guerra
[1981]
Dall’album “Finardi”
E se chiedevi luce
(continua)
inviata da Bartleby 23/2/2011 - 10:47
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Quando stai per cominciare

Quando stai per cominciare
[1975]
Album “Non gettate alcun oggetto dai finestrini”
A vent'anni sembra molto strano
(continua)
inviata da Bartleby 23/2/2011 - 10:30
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Op. 29 In Do Maggiore

Op. 29 In Do Maggiore
[1977]
Dall'album "Blitz", uscita anche come singolo Affetto/Op. 29 in Do maggiore,
Robin è studente e si sta per laureare
(continua)
inviata da Bartleby 23/2/2011 - 10:23
Percorsi: Disertori
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Un calcio alla città

Un calcio alla città
[1972]
Scritta da Domenico Modugno, Mario Castellacci (giornalista, scrittore, commediografo e paroliere italiano, uno dei fondatori de Il Bagaglino) e Riccardo Pazzaglia (proprio quello di “Cari amici vicini e lontani” e “Quelli della notte” di Renzo Arbore).
Canzone presentata al festival di Sanremo ma sfuggita per il rotto della cuffia alla censura, in quanto accusata di “incitazione all’assenteismo”.

Certo, non è una canzone contro la guerra ma solo un personale, sommesso grido di dolore per il lavoro che in ogni modo uccide… Sembra una bestemmia di fronte a quelli che ogni giorno, per un tozzo di pane, davvero crepano, sfracellati, fulminati, schiacciati, asfissiati, bruciati…, eppure anche il vostro Bartleby sta morendo piano piano, poco a poco, seduto alla sua scrivania…

Dedicata a Gian Piero Testa, l’ultimo dei rebeti, che un bel dì decise di battezzarmi con il nome del protagonista... (continua)
Da anni sono qui
(continua)
inviata da Bartleby 23/2/2011 - 09:32
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L'ora d'aria

L'ora d'aria
[2003]
Album: Aquí Estamos
Soltanto due minuti, Signor Presidente,
(continua)
inviata da giorgio 23/2/2011 - 08:15
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Il fiume dei profumi

Il fiume dei profumi
[1992]
Dall’album “Lacrime”.
Scritta da Biagio Antonacci.

Il “Fiume dei Profumi”, in vietnamita Sông Hương o Hương Giang, è quello che attraversa Huế, al centro del Vietnam, città che durante la guerra era sul confine tra la repubblica democratica del nord e lo Stato collaborazionista del sud.
La battaglia di Huế, combattuta durante l’offensiva del Tết del 1968, fu una delle più cruente e sanguinose dell’intero conflitto nel sud est asiatico e durò tutto il mese di febbraio: vi morirono quasi 700 soldati statunitensi e loro alleati, 2.500 gli uccisi fra i vietcong. Alla fine della campagna del Tết, svoltasi a più riprese nel corso dei primi 8 mesi del 1968, i morti tra i marines e i loro alleati furono più di 9.000, forse più di 45.000 fra le “formiche” combattenti del nord… I civili uccisi – ovviamente tutti vietnamiti - vengono stimati in 14.000…

Tutto questo non emerge dalla canzone,... (continua)
Amore
(continua)
inviata da Bartleby 22/2/2011 - 16:18
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Donna

Donna
[1989]
Album “Martini Mia”
Scritta da Enzo Gragnaniello, cantautore e paroliere partenopeo.
Donne piccole come stelle
(continua)
inviata da Bartleby 22/2/2011 - 12:05

Peu importe mon nom

Peu importe mon nom
Peu importe mon nom

Canzone française – Peu importe mon nom – 1922 – Marco Valdo M.I. – 2011
Histoires d'Allemagne 21

Au travers du kaléidoscope de Günter Grass. : « Mon Siècle » (Mein Jahrhundert, publié à Göttingen en 1999 – l'édition française au Seuil à Paris en 1999 également) et de ses traducteurs français : Claude Porcell et Bernard Lortholary.

Elle a un bien étrange titre, cette chanson du jour, cette histoire d'Allemagne..., Marco Valdo M.I. mon ami. Que veut donc dire ce « Peu importe mon nom »...?

C'est un bien étrange titre et je m'en vais te l'expliquer, dit Marco Valdo M.I. à son ami Lucien l'âne. « Peu importe mon nom », c'est l'antienne d'un personnage lui-même assez étrange et qui dit vrai ; son nom, il vaudrait mieux pour lui et pour ce qu'il raconte que tout le monde l'ignore. Cet homme-là raconte des choses confidentielles et même carrément, secrètes et les secrets... (continua)
Je me présente, peu importe mon nom
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 21/2/2011 - 22:20

Ballata del vecchio cazzone

Ballata del vecchio cazzone
[2011]
Mi è difficile spiegare
(continua)
inviata da daniela -k.d.- 21/2/2011 - 22:04
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Canzone di gennaio

Canzone di gennaio
2006
Album: Non si può fermare il vento.

Da Non si può fermare il vento, chiaro omaggio a Fabrizio De André e alle sue canzoni
A chi regali parole, forse a quel triste malato di cuore
(continua)
inviata da DonQuijote82 21/2/2011 - 17:27
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O' Children

O' Children
Album: Abattoir Blues & The Lyre Of Orpheus
Pass me that lovely little gun
(continua)
inviata da Marco Carlino 21/2/2011 - 14:34
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Senza Pace (anche i soldati vanno in guerra)

Affinchè i nostri animi non ci spingano mai più alla guerra.

Il video è dedicato alla forze armate italiane e alle famiglie dei militari.

Canzone originale composta e arrangiata dagli SMOG

Marina Fava - voce, cori, batteria
Gabriele Cavallini - chitarre, basso, batteria, cori
Matteo Righetto - pianoforte, tastiere , orchestra , cori
Matteo Andreozzi - chitarre, basso, cori

un ringraziamento speciale a chi ci ha aiutato nella composizione del pezzo:

Martina Barzaghi - ex batterista e corista
Eugenio Maria De Giacomi - ex cantante

Trascritta dal video
Come mai stai a guardarli
(continua)
inviata da DonQuijote82 21/2/2011 - 12:44
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Il condannato

Il condannato
[2009]
Album: Il Giullare E Altre Storie
Guardo fuori e penso solo a te
(continua)
inviata da giorgio 21/2/2011 - 11:10
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Le biciclette bianche

Le biciclette bianche
[1967]
Scritta dalla Caselli insieme Francesco Guccini durante un soggiorno nella casa del cantautore modenese, a Pàvana Pistoiese, ma registrata a nome “Monaldi-Ingrosso” forse perché all’epoca nessuno dei due era ancora iscritto alla SIAE.
Lato B del 45 “Il cammino di ogni speranza”.

Un inno “provos” in salsa beat italiana.
Si veda al proposito My White Bicycle
Una mattina ti alzerai
(continua)
inviata da Bartleby 21/2/2011 - 09:14
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My White Bicycle

My White Bicycle
[1967]
Da una delle prime band psichedeliche inglesi, insieme ai Pink Floyd e ai Soft Machine di Robert Wyatt.

Caro signor marchionne, te la ricordi questa?

La Pandina elettrica classe 1990 non funzionava un gran che, ma sono passati anche più di 20 anni e la tecnologia che impiega energie rinnovabili ha fatto passi da gigante… Invece tu e i tuoi omologhi ad dei colossi automobilistici di USA, Europa ed Asia questi anni li avete trascorsi continuando a propinarci casse da morto semoventi a petrolio e facendoci pure credere che ormai emettono soltanto essenza di mammole e giaggioli. Così tu, i tuoi pari e i petrolieri avete i conti miliardari nelle vostre banche svizzere, là dove l’aria è buona, lasciando invece a noi e ai nostri bambini i polmoni incrostati di PM10 e altre mortali schifezze.
Già, pure delle decine di nuovi modelli e riedizioni annunciati dalla tua FIAT per i prossimi... (continua)
Riding all around the street
(continua)
inviata da Bartleby 21/2/2011 - 08:53

Mademoiselle Ilse

Mademoiselle Ilse
Mademoiselle Ilse

Canzone française – Mademoiselle Ilse – 1921 – Marco Valdo M.I. – 2011
Histoires d'Allemagne 20

Au travers du kaléidoscope de Günter Grass. : « Mon Siècle » (Mein Jahrhundert, publié à Göttingen en 1999 – l'édition française au Seuil à Paris en 1999 également) et de ses traducteurs français : Claude Porcell et Bernard Lortholary.



Tiens, Lucien l'âne mon ami, tu te rappelles certainement ces chansons de Kurt Tucholsky que j'avais traduites récemment...Il y en a plusieurs...

Oui, de fait, je me souviens fort bien de Guerre à la Guerre, Roses éparses sur le chemin, Bienfaisance sociale, Parc Monceau...

Peut-être même as-tu remarqué que je n'avais pas fait de commentaires spécifiques et que je n'avais pas parlé de Tucholsky lui-même...

J'avais remarqué cela et, dit Lucien l'âne avec ses oreilles dressées en points d'interrogation car Lucien l'âne est très expressif... (continua)
Cher Peter Panter, écrit Ilse
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 20/2/2011 - 20:15
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Preghiera africana

Preghiera africana
da "Sette x uno"

Uscito il 23 Novembre è reperibile presso tutti i punti FNAC e le COOP, il CD “Sette per uno”, sette artisti per un unico scopo: aiutare la campagna di SAVE THE CHILDREN organizata in favore della scolarizzazione in una regione del nord Etiopia (Tigray)

I sette artisti sono Dario Fo, Giobbe Covatta, Davide Enia, Ascanio Celestini, David Riondino, Enzo Iacchetti, Bandabardò.

Subentra Giobbe Covatta con “Preghiera Africana”. Una bambina compie l’irrimediabile errore di nascere in piena Africa nera. Ovunque cerchi aiuto, via terra, via cielo e via mare, trova tutto tranne che supporto divino. Ironico e straziante come si può permettere Giobbe. Musicalmente: maestoso reggae swingato
Io sono una bambina
(continua)
inviata da Daniela k.d. e Lorenzo 20/2/2011 - 15:59

Riccardo Scocciante: Luci a San Remo

Riccardo Scocciante: Luci a San Remo
di Riccardo Scocciante - Ovviamente sull'aria di Luci a San Siro
Hanno ragione, televisione,
(continua)
20/2/2011 - 14:52
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Berluscone

Berluscone
[2004]
Testo e Musica di Raina

E col "nano malefico" son passati altri sette lunghi anni…
Cerco tra i fratelli una reazione, una coalizione,
(continua)
inviata da giorgio 20/2/2011 - 09:53
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انا الشعب

انا الشعب
Il popolo di piazza Tahrir

E il prossimo sarà Gheddafi?
19/2/2011 - 19:52
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Ήτανε μια φορά

Ήτανε μια φορά
Segnalo un paio di errori nella traduzione di Πότε θα κάμει ξαστεριά pubblicata su questa pagina:
1. all'Omalos si scende, non si sale;
2. i bambini non sono idioti, ma sono semplicemente piccoli: μωρό significa bebè.
Roberto 19/2/2011 - 13:09
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Flotilla

Flotilla
[2010]
Lyrics & Music by Evan Herzoff
Album: Disillusioning

"I wrote this song in the days that followed the release of video taken aboard the Freedom Flotilla as the fleet that set off from Turkey attempting to deliver humanitarian aid to the residents of Gaza undergoing a blockade by Israeli. The video showed Israeli soldiers landing on the Mavi Marmara where they committed a massacre. The song is about a broader context though, and since I'm at least ethnically a Jew, an American Jew in fact, I wrote it from the viewpoint of a Jew in order to break through the barrier created by the myth of our supposed historically continuous abuse and oppression by other peoples. When will Israel ever allow us to be freed from the virtual prison created by this paranoid myth? Just look at how it compels us to behave toward our nearest ancestral relative, the Palestinians, as semitic as we are.... (continua)
When Israel was in Egypt land he said let my people go
(continua)
inviata da giorgio 19/2/2011 - 10:00
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Don't Think Twice

Don't Think Twice
[2003]
Lyrics & Music by John Kasper
Don't think twice
(continua)
inviata da giorgio 19/2/2011 - 09:30
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Lost in Space

Lost in Space
[2010]
Lyrics and music / Testo e musica / Paroles et musique / Sanat ja sävel: Evan Herzoff

"..Ask Slavoj Žižek or Noam Chomsky, or somebody like that. I'm a songwriter, not a political analyst, nor a philosopher. At least, not explicitly. Anyways, capitalism is collapsing, enjoy!"
Capitalism
(continua)
inviata da giorgio 19/2/2011 - 09:25
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Volt egy tánc

Volt egy tánc
...carino lo sforzo, ma la traduzione è tremenda...:-(((
(Katalin)

Proponine un'altra, se conosci la lingua unghererese! [CCG/AWS Staff]
19/2/2011 - 05:52
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Angelita di Anzio

Angelita di Anzio
Sonoun ragazzo del 60 e da piccolo quando mia nonna alla radio sentiva questa canzone scoppiavo in lacrime. Ancora oggi a 50 anni mi fa lo stesso effetto e non capisco il pechè?Sono un ex militare ho lavorato in posti infernali e ho la pelle dura, ma oggi come allora senza sapere il perchè mi fa questo effetto. E' una canzone meravigliosa e una storia tristissima.
Alessio- da Genova 18/2/2011 - 14:40
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Pratobello

Pratobello
Penso a tutti quelli che come se hanno dovuto emigrare e per ricevere forza nei momenti piu' duri non fanno altro che pensare alla lezione di vita che Pratobello ci ha dato per sempre. Forza paris!
Mario Crosta 18/2/2011 - 14:33
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We're the Enemy

We're the Enemy
[2003]
Lyrics & Music by John Kasper

How many more will have to die? Until we open up our eyes…
Land of the free,
(continua)
inviata da giorgio 18/2/2011 - 14:32

Struggles

[2004]
Lyrics by Richard Green

"This is my attempt at spoken word. This is my phone call to the president. (That's why I have that effect on it) I get right into it immediately, tell me what you think".
Everybody suffers from struggles,
(continua)
inviata da giorgio 18/2/2011 - 09:24
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Know Your Enemy

Know Your Enemy
[2002]
Album: Turn Off The Radio
[Stic.man & m1, talking:]
(continua)
inviata da giorgio 18/2/2011 - 09:15
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Stranamore (pure questo è amore)

Stranamore (pure questo è amore)
Garibaldi? Sarebbe Garibaldi il più grande che ha conquistato nazione dopo nazione? È certamente Alessandro il Grande.
a.v. 18/2/2011 - 06:11
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Il minatore di Frontale

Il minatore di Frontale
Mi spiace di trovare anche su questo bel sito i soliti luoghi comuni sulla Lombardia e sul nord Italia. Ma chi sarebbero questi "amici e amiconi" leghisti di Van De Sfroos? E riuscireste a dirmi una sua canzone anche solo vagamente pro-leghista?
Ha cantato alle feste leghiste perchè invitato e pagato,così come in tanti altri luoghi (comprese radio di sinistra,come già ricordava qualcuno).
E con ciò? Se un muratore esegue lavori in una sede leghista diventa automaticamente leghista? Perchè la sostanza è quella,fare musica è un'arte ma anche un lavoro con cui uno ci deve campare.
Anche Gigi d'Alessio cantava ai matrimoni dei boss della camorra: è un fatto che si può certamente deplorare,disapprovare,ma che comunque non fà di lui un camorrista.
La verità è una secondo me: la Lega si è interessata a DvdS solo perchè canta in dialetto e scalda il cuore di chi vorrebbe il "lumbàrd" (lingua... (continua)
Paolo 18/2/2011 - 01:23
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New Orleans

New Orleans
[2005]
Halliburton Boardroom Massacre
Everybody knew that it could happen
(continua)
inviata da DonQuijote82 17/2/2011 - 11:00
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Don't Wanna Give That Up (for the Miners in Chile)

Don't Wanna Give That Up (for the Miners in Chile)
[2010]
Lyrics & Music by Richard Green & Cozmo from Beat Kings

Oct 13: Twila Chambers and Rich Green wrote the lyrics the day the miners were freed.
Oct 14: song was recorded on laptop for practice in a car.
Oct 15: song is recorded in the studio, mixed by Sean Michael Pattison.
Oct 15/16: Rich Green makes the video by hours of editing many video clips.
Oct 16: The song is uploaded.
Oct 16: My good friend tragically passes.
Oct 17: The video is uploaded.
[Verse 1:]
(continua)
inviata da giorgio 17/2/2011 - 08:40
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Mufida

Mufida
[2003]
Nell’album “Babyberté” del 2005.
Scritta da Berté/Leon.

“Mufida”, “Sorella”, è una canzone dedicata alla sfortunata Domenica “Mimì” Berté, in arte Mia Martini, morta da sola il 14 maggio 1995, uccisa probabilmente da un’overdose di cocaina…

Ma è lo sfondo che merita a questa canzone – a mio parere – se non il riconoscimento di CCG/AWS a pieno diritto, almeno lo spazio di un Extra:

“Ai giorni perduti tra lacrime e fumo,
Sotto i manganelli usati sui fratelli.
Per tutti gli anni contro, agli anni spaccati
A quelli di piombo e maledette stragi.”


Una canzone contro le guerre di casa nostra, quindi, ma – soprattutto - contro la guerra alle donne…

“Aria di caccia che sa di guerra santa,
Di caccia alle streghe che l'hanno fatta franca”


… e contro la guerra che nel nostro bel paese quotidianamente viene condotta da un’orda di idioti, ignoranti, imbecilli, stregoni, imbonitori, falsi moralisti e baciapile contro la bellezza, l’amore e la verità, una guerra che ha sempre lasciato sul campo “i gatti neri, razza quasi estinta”…
Aria di festa sopra la città
(continua)
inviata da Bartleby 17/2/2011 - 08:21
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Falena

Falena
Chanson italienne – Falena - Casa Del Vento

Phalène, phalène, quel beau nom... Quelle tragique histoire... Elle sonne en mon cœur, comme elle sonne en musique... La Phalène balayée par on ne sait quel veillaque sans vergogne, écrasée tout de son long, face contre terre pour ne pas révéler de ses yeux vitreux le visage de son assassin. Telle est l'histoire crue de la chanson du jour. Une histoire violente, une histoire qui conte la lâcheté et la bassesse des hommes, quand ils sont vils.

Oh, tu sais, Marco Valdo M.I. mon ami, cette histoire-là, mille soirs, je l'ai entendue. Un peu partout dans ce monde, dans le monde de ces hommes-là, vils et sans honneur, au cœur rongé par la lèpre de l'ignominie, aux lèvres mangées par les fourmis noires de la vulgarité, ceux-là même qui tiennent plus à leur réputation et à leur tranquillité ménagères qu'à leur humanité, ceux là qui croient se débarrasser... (continua)
PHALÈNE
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 16/2/2011 - 20:55




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