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Grenadier

Grenadier
‎[1922]‎
Nella raccolta “Last Poems”‎
Una poesia messa in musica da diversi compositori, come John Addison, John Jeffreys, Oskar ‎Morawetz e John Ramsden Williamson ‎‎(The Lied, Art Song, and Choral Texts Archive)‎

Dal libro dell’Ecclesiaste (Qoelet), capitolo 9, versetto 10: “Tutto ciò che trovi da fare, fallo finché ‎ne sei in grado, perché non ci sarà né attività, né ragione, né scienza, né sapienza giù negli inferi, ‎dove stai per andare”, né tanto meno quei miserabili 13 penny di paga giornaliera che la regina ti ‎promise, povero soldatino, per andare a combattere, in cambio della tua vita.‎
The Queen she sent to look for me,
(continua)
inviata da Bartleby 26/10/2011 - 15:46
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Epitaph on a Tyrant

Epitaph on a Tyrant
‎[1940]‎
Nella raccolta “Another Time”.‎
Un’altra poesia del grande autore britannico, naturalizzato statunitense, messa in musica da diversi ‎compositori, come Russell Smith e Daron Aric Hagen ‎‎(The Lied, Art Song, and Choral Texts Archive)‎

La perfezione della tirannia sta nella sua semplicità, nella brutalità della sua poetica-politica, nello ‎sfruttare abilmente le miserie e la stupidità dell’uomo, nel circondarsi di eserciti e flotte e di corti ‎sempre ben disposte a ridere e a celebrare a comando, quando il tiranno è di buon umore… Ma ‎quando invece il tiranno e di umore cattivo sono sempre i bambini a morire nelle strade.‎
Perfection, of a kind, was what he was after,‎
(continua)
inviata da Bartleby 26/10/2011 - 14:29
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Ballad (O What Is That Sound)‎

Ballad (O What Is That Sound)‎
‎[1934?]‎
Nella raccolta pubblicata in Gran Bretagna nel 1936 con il titolo “Look, Stranger!” e negli USA ‎l’anno seguente come “On This Island”.‎


Una poesia del grande autore britannico, naturalizzato statunitense, messa in musica da diversi ‎compositori, come Randall B. Kreuger, Daron Aric Hagen, William Douglas Bennett e Jack ‎Hamilton Beeson ‎‎(The Lied, Art Song, and Choral Texts Archive)‎

Una poesia che racconta in una progressione agghiacciante, con lo stile di una ballata settecentesca, ‎le fasi di un rastrellamento ad opera di un gruppo di soldati. Si tratta probabilmente della ‎descrizione della persecuzione di ribelli giacobiti nel 18mo secolo ma l’assenza totale di dettagli ‎che la possano situare storicamente con precisione (a parte l’espressione “scarlet sodier”, ad ‎indicare il colore dominante della divisa indossata dai soldati britannici – i Redcoats – tra il 17mo ‎ed il 20mo secolo, dato di per sé troppo vago) fanno di questa composizione un grido contro la ‎repressione ed il totalitarismo di ogni epoca.‎
O what is that sound which so thrills the ear
(continua)
inviata da Bartleby 26/10/2011 - 13:59
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The True Prison

The True Prison
‎[1993]‎
‎“Prison song” tratta da “A Month and a Day: A Detention Diary”, raccolta di quanto l’attivista del ‎popolo Ogoni Ken Saro-Wiwa scrisse durante le sue ripetute detenzioni, prima di essere ucciso nel ‎‎1995 dopo un processo farsa per volere del dittatore nigeriano Abacha e della compagnia petrolifera ‎Shell.‎

Si vedano al proposito anche La ballata di Ken Saro Wiwa e A sangue freddo.‎
It is not the leaking roof
(continua)
inviata da Bartleby 26/10/2011 - 09:09

La ballata di Ken Saro Wiwa

La ballata di Ken Saro Wiwa


‎ “Ho scritto in vita mia solo due ballate e sono entrambe 'africane' (se dovessi fare un libro le ‎chiamerei infatti 'due ballate africane'). Una è dedicata ad uno sconosciuto che ho incontrato ‎davvero in Tanzania e che, forse, è ancora vivo. L'altra è questa 'Ballata di Ken Saro-Wiwa'. Ho ‎scritto solo due ballate perché, ve lo posso assicurare, sono difficilissime da scrivere senza scadere ‎nel banale o levare forza alla tensione. Infatti lo schema metrico è ferreo, preciso, millimetrico, non ‎si scappa. Gli endecasillabi sono tutti regolari e sono 'costretti' in una gabbia metrica che davvero li ‎soffoca. Riuscire a farli uscire fuori 'vivi' è una cosa davvero difficile. L'altro enorme problema è, ‎invece, quello di 'dar voce' a personaggi conosciuti, storici. Occorre documentarsi bene, non si può ‎inventare. In questa Ballata di Ken Saro-Wiwa mi sono infatti attenuto alla 'storia'... (continua)
Sporchi bastardi, Dio vi maledica!
(continua)
inviata da Bartleby 26/10/2011 - 08:48

La chanson des fusillés de Fourmies (La Marseillaise fourmisienne)‎

anonimo
La chanson des fusillés de Fourmies (La Marseillaise fourmisienne)‎
‎[1891]‎
Sull’aria de “La Marseillaise" di Rouget de l'Isle nel 1792.‎

‎1 maggio 1891, cittadina di Fourmies, Nord-Pas-de-Calais, Francia.‎
Una grande e pacifica manifestazione dei lavoratori – indetta dai socialisti seguaci di Jules Guesde ‎per commemorare il massacro di ‎Haymarket Square avvenuto a Chicago cinque anni prima - viene affrontata da 300 soldati armati ‎di nuovi e potenti fucili a ripetizione, in punta di baionetta. I manifestanti sono scesi in sciopero per ‎la giornata di 8 ore e per l’aumento dei salari. Il comandante della piazza, un certo Chapus, ordina ‎di sparare ad altezza uomo. In poco più di 40 secondi di sparatoria vengono uccise 9 persone, anche ‎donne e ragazzini, alcune addirittura estranee alla manifestazione:‎

‎Maria Blondeau, 18 anni
Louise Hublet, 20 anni
Ernestine Diot, 17 anni
Félicie Tonnelier, 16 anni
Kléber Giloteaux, 19 anni
Charles Leroy, 20... (continua)
Dans la commune, c'était fête
(continua)
inviata da Bartleby 25/10/2011 - 14:13
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Ballatella contro i Borboni

Ballatella contro i Borboni
[1969]
Album :L’Italia cantata dal sud

“Erano i Mille, che sbarcarono l'11 maggio 1860, il fior fiore della borghesia intellettuale italiana, quasi tutti studenti, professionisti od impiegati, molti dei quali ritroveremo tra gli esponenti della politica e della cultura umanistica e scientifica dell'Italia unificata della seconda metà dell'800. […] disdegnando la vita comoda e disprezzando la morte in un grande anelito romantico di avventura. […] Questo loro idealismo che li spinse alla lotta (sfruttato dai moderati piemontesi e dal grande Cavour per formare il Regno d'Italia sotto lo scettro dei Savoia (...infatti Vittorio Emanuele II re di Sardegna, rimase II anche come re d'Italia, mentre avrebbe potuto diventare primo) era però il meno adatto per comprendere la situazione reale di un'isola "africana" in buona parte feudale. […] niente comprendevano, né cercavano di comprendere, della... (continua)
Di la testa di re Burbuni
(continua)
inviata da giorgio 25/10/2011 - 08:36

War and More

War and More
Well we’ve gotta a new car and a big flatscreen
(continua)
inviata da Daniel Herman 24/10/2011 - 18:58

Chansons de La bande à Bonnot: L'enfance de Bonnot

Chansons de <em>La bande à Bonnot</em>: L'enfance de Bonnot
‎[1954]
Paroles de Boris Vian
‎Testo di Boris Vian
Lyrics by Boris Vian
Musique de Louis Bessières
‎Musica di Louis Bessières
Music by Louis Bessières
D'après la comédie musicale La bande à Bonnot de Henry-François Rey [1954]
‎Dalla commedia musicale La bande à Bonnot di Henry François-Rey [1954]
From the musical La bande à Bonnot by Henry-François Rey [1954]
Disque Canetti n° 48863: La Bande à Bonnot, douze chansons.


‎"Jules Bonnot, operaio, anarchico e poi bandito, viene braccato per anni dalla polizia in piena ‎‎Belle Époque e diventa suo malgrado un eroe popolare: la sua cattura avviene di fronte ‎a cinquecento soldati e ventimila parigini, nell'aprile del 1912. Henry-François Rey nel 1954 ‎trasforma questa storia in una commedia musicale e ne affida le canzoni all'eclettico artista francese ‎Boris Vian. Dopo lo spettacolo gli spartiti originali si perdono e l'opera... (continua)
En train d'agoniser un homme revit son passé
(continua)
inviata da Bartleby 24/10/2011 - 13:31
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Chansons de La bande à Bonnot: Complainte de Bonnot

Chansons de <em>La bande à Bonnot</em>: Complainte de Bonnot
‎[1954]
Paroles de Boris Vian
‎Testo di Boris Vian
Lyrics by Boris Vian
Musique de Louis Bessières
‎Musica di Louis Bessières
Music by Louis Bessières
D'après la comédie musicale La bande à Bonnot de Henry-François Rey [1954]
‎Dalla commedia musicale La bande à Bonnot di Henry François-Rey [1954]
From the musical La bande à Bonnot by Henry-François Rey [1954]
Disque Canetti n° 48863: La Bande à Bonnot, douze chansons.


‎"Jules Bonnot, operaio, anarchico e poi bandito, viene braccato per anni dalla polizia in piena ‎‎Belle Époque e diventa suo malgrado un eroe popolare: la sua cattura avviene di fronte ‎a cinquecento soldati e ventimila parigini, nell'aprile del 1912. Henry-François Rey nel 1954 ‎trasforma questa storia in una commedia musicale e ne affida le canzoni all'eclettico artista francese ‎Boris Vian. Dopo lo spettacolo gli spartiti originali si perdono e... (continua)
Parmi tous ceux qu'on a connus
(continua)
inviata da Bartleby 24/10/2011 - 13:21
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Hand on Your Gun

Hand on Your Gun
[2010]
Lyrics & Music by Lowkey
Album: Soundtrack To The Struggle

Taken from Lowkey's album "Soundtrack to the Struggle” Video filmed by globalfaction.org at the Stop the War Coalition Anti-war Assembly in Trafalgar Square on 8 October 2011..
[Spoken:]
(continua)
inviata da giorgio 23/10/2011 - 08:38
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La canzone dell’emigrante

La canzone dell’emigrante
Oh, chi spartenza dolurusa e amara!
(continua)
inviata da DonQuijote82 22/10/2011 - 23:34
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On the Edge of War

On the Edge of War
1989
New Egypt
The nations are fighting tonight
(continua)
inviata da DonQuijote82 22/10/2011 - 17:13
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L’attendente Cancione in bicicletta

L’attendente Cancione in bicicletta
[2011]
Testo e Musica di Giacomo Lariccia
Album: Colpo di sole

Molto bella è L’attendente Cancione in bicicletta, che ci racconta la fuga di un attendente verso sud (il sud come fuga dal male, da un’Italia fatta solo di distruzione), subito dopo l’8 settembre. È la storia di una diserzione avvenuta grazie a una bicicletta rubata a un tenente. Trovo bellissimo quel passare dai versi «Le bombe fanno rumore. Coprono il canto degli uccelli, le grida dei bambini e lasciano un silenzio di morte» a «Ma se da quel silenzio prima una persona poi dieci, cento, mille uomini e donne insieme schioccano le dita … nasce un ritmo, il ritmo della pace». L’atmosfera si fa surreale, per un sogno di pace che si fa collettivo.

www.bielle.org
L'attendente Cancione in bicicletta
(continua)
inviata da DonQuijote82 22/10/2011 - 16:58
Percorsi: Disertori
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Hell Broke Luce

Hell Broke Luce
Da Bad as me (2011)

Written about Iraqi war veteran Jeff Lucey who committed suicide after returning home from Iraq with post-traumatic stress disorder.

In fact - as many fans noticed - the "Luce" in the title and some lyrics in the song ("What was your name? It was Jeff") seem to point to the life of Jeff Lucey. Lucey, a young man from my own Western Massachusetts, served in Iraq and came home with post-traumatic stress disorder, and eventually committed suicide in June of 2004. In a letter to his girlfriend he wrote while overseas, he said: "I have done so much immoral shit during the last month that life is never going to seem the same, and all I want is to erase the past month, pretend it didn't happen." In the months after returning home, he was tormented by bad memories, and suffered from hallucinations, insomnia, and estrangement from loved ones.

Although there is some speculation... (continua)
Had a good home but I left
(continua)
inviata da DonQuijote82 22/10/2011 - 16:16

La ballata del migrante ignoto

La ballata del migrante ignoto
Sulla musica e ispirata a La Ballata del milite ignoto
Non mi ricordo quale muro
(continua)
inviata da TjDJ 22/10/2011 - 15:47
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Clima di Tensione

Clima di Tensione
(1994)
La tensione sale ogni giorno di più
(continua)
21/10/2011 - 22:04
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Vai soldato vai


I disertori della Prima guerra mondiale

La presenza di sbandati e disertori fu endemica durante tutta la guerra e presso tutti gli eserciti. L'argomento da solo meriterebbe un grosso libro.

Per quanto riguarda l'impero austro-ungarico, Fritz Weber (Tappe della Disfatta, p. 274) accenna alla «torma dei disertori , che si è rintanata nelle foreste croate». Mentre nel solo territorio ungherese si contano 200.000 disertori nel corso del 1918. (La nostra guerra, 1988, Il Triveneto dal 1914 al 1919, di Edoardo Pittalis, Sandro Comin, Francesco Jori, Edizioni del Gazzettino, Venezia, p. 323).

In Italia, il 3 novembre 1917, Cadorna scrive al presidente del Consiglio che alla vigilia di Caporetto «più di centomila disertori» vagavano nella penisola, «infestando le campagne, seminando ribellione nelle città e dovunque propagando sconforto». (Piero Melograni, 1969, Storia politica della grande... (continua)
Sono stato all'erta anch'io soldato spaventato
(continua)
inviata da DonQuijote82 21/10/2011 - 20:16
Percorsi: Disertori
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La decadenza

La decadenza
‎[2011]‎
Album “Decadancing”‎

In piena decadenza
(continua)
inviata da Bartleby 21/10/2011 - 08:45
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Laura e l’avvenire

Laura e l’avvenire
‎[2011]‎
Album “Decadancing”‎
Laura l'avvenire ci sfugge
(continua)
inviata da Bartleby 21/10/2011 - 08:40
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Quello che manca al mondo

Quello che manca al mondo
‎[2011]‎
Album “Decadancing”‎

Quello che manca al mondo è un poco di silenzio
(continua)
inviata da Bartleby 21/10/2011 - 08:35
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Au bal chez les anges

Au bal chez les anges
‎[1958]‎
Interpretata da Henri Salvador nel suo disco del 1979 “Salvador/Boris Vian”‎

‎“Al ballo degli angeli, se cade la bomba, faremo festa sotto il cielo color arancio. Sulla terra non ‎resterà nient’altro che croste di roccia fusa, qualche scheletro e un bambino perduto che porteremo ‎con noi al ballo degli angeli…”‎
Au bal chez les anges
(continua)
inviata da Bartleby 20/10/2011 - 13:26
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Gimme Shelter

Gimme Shelter
questa canzone è un'inno alla non violenzza
un'inno all'amore, forte e deciso.
come forte e deciso arrivano i suoi suoni.
Claudio......... 20/10/2011 - 12:31
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Ma chansonnette

Ma chansonnette
‎[1951?]‎
Interpretata da Henri Salvador. ‎
Adattamento di “Sam’s Song”, un classico di Bing Crosby del 1950, che nella versione di Boris ‎Vian diventa una canzone antimilitarista: “Se la gente canticchiasse e fischiettasse questa mia ‎canzoncina l’allegria si diffonderebbe per il mondo intero e tutte le frontiere cadrebbero e non ci ‎sarebbero più stupide guerre…”‎
Je connais un vieux mendigot
(continua)
inviata da Bartleby 20/10/2011 - 11:34
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Le rire du sergent

Le rire du sergent
‎[1971]‎
Album “Olympia 71”‎
Parole di Michel Sardou e Yves Dessca
Musica di Jacques Revaux

Dans Le Rire du sergent, un jeune conscrit semble se moquer de son sergent ‎homosexuel qui a obtenu ses galons en cédant aux avances du «capitaine des dragons». La chanson, ‎antimilitariste à la base, a été perçue à l'époque comme homophobe. Ce que Sardou démentira en ‎chanson, en interprétant Le Privilège, une chanson qui évoque les sentiments douloureux d'un jeune ‎garçon qui peine à assumer son homosexualité.‎
Dans son autobiographie, Et qu'on n'en parle plus, parue 2009, Michel Sardou donne une autre ‎vision de la chanson : […]au moment de déclarer ma profession, j'annonçai "artiste" et, ‎comme partout, lorsqu'on est artiste et un artiste inconnu, on fait forcément un métier de pédé. […] ‎Vous savez maintenant que le "Rire du sergent" n'était ni une attaque, ni une revanche. Le "pédé", ‎c'était moi.‎
‎(fr.wikipedia)

Je suis arrivé un beau matin du mois de mai
(continua)
inviata da Bartleby 20/10/2011 - 10:46
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Σαν πεθάνω στο καράβι

Σαν πεθάνω στο καράβι
IF I DIE ON A BOAT
(continua)
19/10/2011 - 22:33
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Il nuovo Eldorado

Il nuovo Eldorado
Chanson italienne – Il nuovo Eldorado – Guido Foddis
Chantée avec Stefano "Cisco" Bellotti

Tu vois, Lucien l'âne, mon ami, cette histoire du No-TAV, « Non au Train à Grande Vitesse », est le combat terrible mené par les montagnards pour sauver les vallées alpines de la folie avide de certains groupes financiers, d'un certain mirage du progrès, de cette grande rapine, si profitable à certains – toujours les mêmes. Il rappelle assez bien le combat des paysans du Larzac pour sauver le causse... Gardarem lou Larzac !

Oui, je vois très bien, moi qui ai parcouru bien des montagnes, bien des vallées, j'y passais déjà du temps d'Hannibal, et bien avant encore. Moi, qui n'ai qu'un petit pas de mes petits sabots, je n'ai jamais eu besoin qu'on détruise la montagne pour que je passe... J'y mettais le temps qu'il fallait et comme tu vois, je suis encore là – bonpied, bonoeil. J'en profitais un peu... (continua)
LE NOUVEL ELDORADO
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 19/10/2011 - 21:16
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Condannati a morte

Condannati a morte
Chanson italienne – Condannati a morte – Infezione
CONDAMNÉS À MORT
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 19/10/2011 - 19:20
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Redemption Song

Redemption Song
è bellissima questa canzone come tute le altre LA SCHIVITù NON CI DEVE PIù ESSERE P.S la traduzione è fatta benissimo
lucianella 19/10/2011 - 18:15
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Telefono Azzurro (051/222525)

Telefono Azzurro (051/222525)
Se solo capissero che le colpe e i dispiaceri di un genitore non devono essere scaricati sui figli...ci sarebbe un mondo migliore, un mondo di bambini sani, adolescenti felice e uomini maturi...
Un brano commovente sulla denuncia di "persone" disumane contro creature fragili e indifesi.

Scritta nel 1989 e pensata come sostegno per l'associazione Telefono Azzurro, dedita alla tutela dei minori, "051/222525" - è il numero telefonico della stessa - esce inizialmente come 45 giri, ottenendo un gran successo e scalando le classifiche di vendita. In seguito, il brano entra a far parte di "Giannutri" (1990) - uno degli album più riusciti del nostro - tra la suggestiva "Speriamo che piova", le rockeggianti "Dancing Blu" ed "Entertainment", l'intensa "Senza far rumore". Di forte impegno sociale, "051/222525" descrive gli abusi compiuti sull'infanzia con la consueta grazia poetica, ma senza evitare... (continua)
E tutti fermi in fila ad aspettare
(continua)
inviata da Mione Daniele 19/10/2011 - 16:22
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La paz

La paz
[Estribillo] (X4)
(continua)
inviata da DonQuijote82 19/10/2011 - 12:27
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No dudaría

No dudaría
(1980)

Un canto pacifista e contro la violenza che ebbe subito successo ed è ormai un classico. Interpretato anche dalla sorella Rosario.
Si pudiera olvidar todo aquello que fuí
(continua)
inviata da DonQuijote82 19/10/2011 - 12:25
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Paz, paz, paz

Paz, paz, paz
Somos la nueva semilla del futuro, de la vida
(continua)
inviata da DonQuijote82 19/10/2011 - 12:23
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Si Peter Pan viniera

Si Peter Pan viniera
Ismael Serrano es un cantautor madrileño que utiliza su música como instrumento de denuncia. “La ciudad de los muertos”, “Al bando vencido”, “A las Madres de Mayo”, “Caperucita”, o “México insurgente” son algunos ejemplos de sus canciones que tratan sobre temas sociales y de crítica. El 2002 editó el álbum “La traición de Wendy”, del que destacamos “Si Peter Pan viniera”, una canción muy poética en qué denuncia la situación de muchos menores en cualquier parte del mundo.

La música como instrumento de educación para la paz
Si Peter Pan viniera a buscarme una noche azul,
(continua)
inviata da DonQuijote82 19/10/2011 - 11:26
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La croada dels nens

La croada dels nens
(a partir d´un poema de Bertolt Brecht)
Album: Tifa Head - 1991
1
(continua)
inviata da DonQuijote82 19/10/2011 - 11:00
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Fi de festa - La gent vol viure en pau

Fi de festa - La gent vol viure en pau
(1985)

Força Dharma! Deu anys de resistència
Tornaria a parlar tendrament d´aquesta terra
(continua)
inviata da DonQuijote82 19/10/2011 - 10:58
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Els bàrbars

Els bàrbars
Com hem acceptat tants treballs de merda?
(continua)
inviata da DonQuijote82 19/10/2011 - 10:57
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Contra el fusell, un somriure

Contra el fusell, un somriure
Contra la rutina, la poesia
(continua)
inviata da DonQuijote82 19/10/2011 - 10:42
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Cants impotents!

Cants impotents!
No volem ser - 1986
Pare Reagan, que esteu en el cel,
(continua)
inviata da DonQuijote82 19/10/2011 - 10:37
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Faran De Tu Un Heroi

Faran De Tu Un Heroi
Va arribar un dia de bon matí,
(continua)
inviata da DonQuijote82 19/10/2011 - 10:28
Percorsi: Eroi
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Sale sobrando

Sale sobrando
GOOD FOR NOTHIN’
(continua)
inviata da DonQuijote82 19/10/2011 - 10:02
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Mujer

Mujer
Vuelvo a unirme, hoy especialmente, a Tawakkul Karman, Nobel de la Paz, y vuelvo a evocar aquella hermosísima cancion titulada "MUJER" escrita por Gloria Martín –letra y música– e interpretada por Mercedes Sosa, Amparo Ochoa, Claudina y Alberto Gambino y los Troveros de Asieta.

Fernando Lucini
Mujer si te han crecido las ideas
(continua)
inviata da DonQuijote82 19/10/2011 - 09:34
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Lungatg sans frontière

Lungatg sans frontière
(2011)
Ti vegnas dil mund sper il lag
(continua)
18/10/2011 - 23:02
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Una vaca amb un vedellet en braços

Una vaca amb un vedellet en braços
di Emanuele Felice
UNA VACCA CON UN VITELLINO IN BRACCIO
(continua)
inviata da Emanuele Felice 18/10/2011 - 21:28
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Sacré Dollar

Sacré Dollar
Sacré Dollar

Chanson française – Sacré Dollar – Les Missiles – 1963

En 1963, un groupe pas dans le vent (ou peut être le sirocco) se propulse avec un titre contestataire. Les Missiles ce sont des jeunes pieds-noirs d'Oran (l'accent est facilement reconnaissable) qui lancent un morceau revendicatif contre l'économie internationale et le dollar en particulier. L'esprit de camaraderie est aussi vanté dans ce titre librement inspiré de "Green back dollar" du Kingston trio.
Sacré Dollar est une chanson qui a aussi comme thème le Dollar.
Pour ce petit bout de papier
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 18/10/2011 - 21:20
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Dollar

Dollar
Chanson française – Dollar – Gilles et Julien – 1932

Paroles et musique de Jean Villard (Gilles)
Interprètes : Gilles et Julien - 1932
et une autre interprétation de Simon Berjeaut



Tiens, Lucien l'âne mon ami, voici une chanson française qui parle du Dollar et pas nécessairement en bien.

Voyons ça, dit Lucien l'âne en souriant de son piano à mandibules. Mais as-tu bien ta tête à toi, Marco Valdo M.I., mon ami, pour avoir un instant imaginé qu'il puisse exister quelqu'un qui trouve de quoi parler en bien de cette sanie appelée Dollar. Le Dollar, c'est le pus de notre monde. Il coule dans ses veines, il l'empoisonne de jour en jour plus encore. Mais au fait, qu'en est-il de cette chanson ? Que dit-elle ?

D'abord, replaçons la dans son contexte. Elle a été écrite en 1932, c'est-à-dire juste au temps de la grande crise financière, tout-à-fait comparable à celle qu'on vit aujourd'hui.... (continua)
De l'autre côté de l'Atlantique
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 17/10/2011 - 22:50
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Bianchi e neri

Bianchi e neri
GRAZIE A CHIARA CHE, NELLA MANIFESTAZIONE SULLA PACE DI FINE ANNO, HA PROPOSTO, CON I BAMBINI DI CLASSE QUINTA, UNA RAPPRESENTAZIONE MIMATA E COMMUOVENTE DI "BIANCHI E NERI".
E GRAZIE AI NOMADI CHE CI REGALANO CANZONI DI TALE SPESSORE....
domani donami nomadi 17/10/2011 - 22:00

Kölle Alaaf : Qui va payer ça ?

Kölle Alaaf : Qui va payer ça ?
Kölle Alaaf : Qui va payer ça ?

Canzone française – Kölle Alaaf : Qui va payer ça ? – Marco Valdo M.I. – 2011
Histoires d'Allemagne 49

Au travers du kaléidoscope de Günter Grass. : « Mon Siècle » (Mein Jahrhundert, publié à Göttingen en 1999 –
l'édition française au Seuil à Paris en 1999 également) et de ses traducteurs français : Claude Porcell et Bernard Lortholary.

Mil neuf cent cinquante, l'histoire d'Allemagne de cette fois-ci se passe dans cette même ville de Cologne où Anneliese et son homme étaient rentrés sous la pluie, sous la pluie, deux années auparavant. Souviens-toi, Lucien l'âne mon ami, ce que disait le narrateur :
« Anneliese, ma femme et moi, on est allé chez le coiffeur
Teinture et permanente pour elle, coupe rasibus pour moi,
Demain, on prend le train de bonne heure
Direction Cologne. On est mieux chez soi.
On est rentré sous la pluie, sous la pluie, sous... (continua)
Kölle Alaaf
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 17/10/2011 - 11:44
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Genova, 20 luglio 2001 - Ballata per Carlo Giuliani, ragazzo

Genova, 20 luglio 2001 - Ballata per Carlo Giuliani, ragazzo
Chi mitizza Carlo Giuliani è daccordo coi criminali violenti !
17/10/2011 - 06:44
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The Ghost Of Tom Joad

The Ghost Of Tom Joad
IL FANTASMA di TOM JOAD
(continua)
inviata da Andrea Buriani 16/10/2011 - 21:17
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Gracias a la vida

Gracias a la vida
ITALIANO / ITALIAN / ITALIANO [5] - Andrea Buriani

Versione cantabile in italiano di Andrea Buriani
Italian singable version by Andrea Buriani
Versión italiana cantable de Andrea Buriani
GRAZIE ALLA VITA
(continua)
inviata da Andrea Buriani 16/10/2011 - 21:09
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Sottosopra

Sottosopra
[2011]
Album :Vitamia

Dal sito ufficiale
CORDIALI SALUTI e SOTTOSOPRA sono due canzoni presenti nello spettacolo teatrale che Gianmaria ha realizzato insieme all’attore Giuseppe Battiston, “18 mila giorni – Il pitone”, ma qui si mostrano in tutt’altra veste musicale. Cordiali saluti, una lettera di licenziamento sordida e melliflua, si colora di funky aggressivo, mentre Sottosopra, il canto di un lavoratore solitario che protesta sui tetti, diventa un rock industriale
Molto di più della terra sotto i piedi
(continua)
inviata da adriana 16/10/2011 - 16:47
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Occupy Wall Street (We're Gonna Stay Right Here)

Occupy Wall Street (We're Gonna Stay Right Here)
(2011)

"I wrote the song for the Occupy movement. I landed in Philadelphia after 5-1/2 weeks on tour in Europe on September 16th and headed up to Brooklyn, where I had a gig that night. The next day was the first day of these ongoing protests on Wall Street and around the country and the world. In the course of a 7-week tour of the US and Canada I visited 18 Occupations.

This song has been well-received by Occupiers and their supporters, so I thought I'd spend a day at Big Red Studio when I got home to Portland, and I did -- with a stellar cast of musicians: Jarrod Kaplan on percussion, Arcellus Sykes on bass guitar, with Billy Oskay producing and engineering and Jim Cuda assisting.

As with any of my songs, you're welcome to play it, use it in videos, sing it, etc. If you want to sing it, it's easy - 3 chords: D, A and G!
(David Rovics)
Because this is where they buy the politicians
(continua)
15/10/2011 - 22:34
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Ah ça ira!

Ah ça ira!
Per Bartleby (così battezzato in questi commenti da GPT):
conoscevi http://www.bartleby.info/ ?
Lorenzo 15/10/2011 - 21:33




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