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Prima del 2007-11-20

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Né en 17 à Leidenstadt

Né en 17 à Leidenstadt

Né en 17 à Leidenstadt est une chanson écrite par Jean-Jacques Goldman. Elle a été interprétée deux fois par Goldman seul, et par Goldman avec Carole Fredericks et Michael Jones, chacun ayant une partie bien précise. Une version anglaise existe dans laquelle Fredericks et Jones chantent donc dans leur langue natale.

Dans cette chanson, l'interprète se demande s'il aurait agi différemment s'il avait été à la place des Allemands après la défaite de 1918 et pendant la montée du nazisme (en précisant que l'auteur, Jean-Jacques Goldman est d'origine juive polonaise et que sa mère est allemande), ou à la place des Nord-Irlandais dans la guerre civile, ou enfin plus solidaire des Noirs si née blanche et riche à Johannesbourg (Afrique du Sud).

La chanson est donc une interrogation sur la difficulté de résister à l'oppression, la pauvreté ou les conflits enracinés dans la religion ou l'habitude.... (continua)
Et si j'étais né en 17 à Leidenstadt
(continua)
inviata da Susana 19/11/2007 - 10:20
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No estoy contigo / 3046 (secuestrados)

No estoy contigo / 3046 (secuestrados)
[2005]
Album No estoy contigo / Salsa Dura

De quoi parle le morceau 3046, et pourquoi faire deux versions du même morceau avec deux arrangements et deux titres différents ? (NDLR : les titres "3046" et "No Estoy Contigo" de l'album ont le même texte et la même mélodie, mais l'un est une ballade et l'autre une salsa énergique)

3046, c'est la quantité de kidnappés qu'il y a en Colombie. Et "No Estoy Contigo", c'est un titre qui est déjà très très connu à Cali. On est au Top 1 de certaines stations de radio avec le titre "No Estoy Contigo", qui est la version salsa. Les gens pensent que c'est une lettre d'amour, et que c'est l'histoire d'un couple. Mais ce titre parle des kidnappés. Ma musique n'est pas très écoutée en Colombie parce que souvent je parle de trucs qui n'amusent pas les gens, qui parlent de la banane, des massacres, des campagnards, d'un mec qui cultive la canne à sucre, d'un... (continua)
Estarás mirando alguna estrella o estarás pensando en mi , tendrás hambre , tendrás frió amor quiero estar contigo…
(continua)
inviata da Susana 19/11/2007 - 10:12
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I Want Love

I Want Love
[2006]

Da/From: "Jehro"
I woke up this morning
(continua)
inviata da Susana 19/11/2007 - 09:43
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Pace

Pace
"Pace" è il brano conclusivo del doppio album "Oltre" (1990), e non è solo un'invocazione di armonia che l'autore fa per sè stesso (nell'intento di vivere con maggiore semplicità di cuore; in linea con l'autobiografismo dell'album), ma forse è anche una testimonianza di rispetto per chi è diverso da noi("io ti chiedo perdono se/ fratello a volte tu mi hai fatto male/ io non potevo essere come te"), ed è sicuramente una preghiera di serenità per un'umanità (quella del triennio 89-91), tormentata da eventi convulsi e comunque drammatici (crollo del muro a Berlino, Prima Guerra del Golfo, disgregazione della Jugoslavia).
L'immenso soffio dell'oceano
(continua)
inviata da Luigi 18/11/2007 - 14:34

Soldier Boy

Soldier Boy
Check the biographical notes on the band or visit -
http://www.chuny.de

"soldier boy" is one of their earlier works and a fictional monologue directed towards a not nearer described young soldier in an unknown combat situation. Leaving out the mechanisms that lead up to war, the song deals with the situation of an individual but faceless (and therefore universal) combatant. The song asks the questions for the purpose of the soldier's actions, obviously in order to address the meaningless and idiocy of war.

While the first two verses build up tension before the actual battle situation, the third verse finds the soldier dead on the battle field and makes the resigning remark, how the soldier's family is going to receive the pretty message that their guy used to be a brave soldier.
With that big gun in your hand
(continua)
inviata da Alex 35 17/11/2007 - 22:18
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La morale dei briganti

La morale dei briganti
2004
Circobirò

Questa canzone è stata tratta dal blog di Ezio, Palabras en el viento. Lo ringraziamo per questa cosa, e lo salutiamo; e inseriamo il suo commento.

Cambiano i tempi, ma il presente resta un tempo senza tempo.

“Nella voce del brigante risuona la memoria profonda dei popoli condannati al silenzio, e proprio per questo leggendari. I ribelli ignoranti che in tutte le epoche hanno osato irridere i giacobini, i preti progressisti, i ricchi borghesi, i milionisti, sono una sfida intollerabile all’ordine costituito della censura e della menzogna.”
(Pietro Golia)

“Sig. Duca Grazioli:

Noi sottoscritti chiediamo la somma di L. 10.000 (dico diecimila) perché noi siamo banditi compromessi di morte, e non possiamo ritirarci, né possiamo lavorare, perché siamo bersagliati dal governo, neanche dobbiamo commettere rubbarie, e ricattare i poveri che vanno procacciandosi il pane, dobbiamo... (continua)
Per entrare nella storia,
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 16/11/2007 - 23:59
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Ride Across the River

Ride Across the River
[1985]

Da/From: "Brothers in Arms"
I'm a soldier of freedom in the army of man
(continua)
inviata da daniela -k.d.- 16/11/2007 - 18:58
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Georges Brassens: Sale petit bonhomme

Georges Brassens: Sale petit bonhomme
[1969]
Paroles et musique de Georges Brassens
Testo e musica di Georges Brassens
Lyrics and Music by Georges Brassens
© Editions musicales 57

Oggi è il 16 novembre 2007. Dieci anni fa, il 16 novembre 1997, moriva mio padre; bisogna che lo dica subito. Ma questa canzone non è una dedica soltanto a lui; è qualcosa di totalmente indefinibile. Perché precisamente oggi, 16 novembre 2007, in qualche modo mi cambia la vita. Ho passato 44 anni e rotti a giro per il mondo e, più che altro, per case altrui. Case improvvisate, case di grandi e piccoli amori, case dove pensavo di rimanere pochi giorni e dove a volte sono rimasto degli anni, case dove pensavo di rimanere per anni e dove invece sono rimasto lo spazio d'un alito in un vetro. Case. Per tornare poi quasi sempre in quella, appunto, di mio padre e di mia madre, che non è mai stata veramente mia. Da oggi, invece, sembra che finalmente ci... (continua)
Sale petit bonhomme, il ne portait plus d'ailes,
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 16/11/2007 - 16:16
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The Word Justice

The Word Justice
[1989]

Da/From: "World In Motion"
Interpretata anche inseme a David Crosby
A man stands up before God and country
(continua)
inviata da daniela -k.d.- 16/11/2007 - 14:00
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The Revolution Will Not Be Televised

The Revolution Will Not Be Televised
[1971]

Da/From: "Pieces Of A Man"
You will not be able to stay home, brother.
(continua)
inviata da daniela -k.d.- 16/11/2007 - 13:42
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It Won't Take Long

It Won't Take Long
[1984]

Da/From: "Shadows On A Dime"
They said some men would be warriors
(continua)
inviata da daniela -k.d.- 16/11/2007 - 13:27
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The Drums Of War

The Drums Of War
[2007]

Unreleased song, sung in concert March 2007

"JB" performs "Drums of War" at an anti-war/impeachment rally in Hollywood, California, March 17 2007
Terza traccia dall'ultimo album di Browne, uscito il 23 settembre 2008 e intitolato "Time the Conqueror".
(Alessandro)
Roll out the drums of war
(continua)
inviata da daniela -k.d.- 16/11/2007 - 12:48
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Till I Go Down

Till I Go Down
[1986]

Da/From: "Lives in the Balance"
Till I go down
(continua)
inviata da daniela -k.d.- 16/11/2007 - 12:42
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La fattoria degli animali

La fattoria degli animali
[1978]
Il sogno di Alice

L'aria degli anni '70 soffia ancora su un'Italia che sembra lontanissima da quella di oggi, anche se molti problemi rimangono più o meno inalterati, come le guerre che flagellano il mondo e come le varie fattorie del Signor Jones sparse nei continenti con uguali logiche di sfruttamento e di profitto sempre sulla pelle dei più deboli, naturalmente. E l'eco del libro di George Orwell continua nello spazio del reale, quotidianamente. Cambiano i nomi e i modi, ma le attività contro la vita dell'uomo restano uguali. E allora resistere e lottare per migliorare la vita di tutti resta l'unico programma davvero valido.
La fattoria degli animali
(continua)
inviata da i.fermentivivi 16/11/2007 - 11:05
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Salta più in alto

Salta più in alto
2012
Le ragioni del cuore
Come il battere del cuore
(continua)
16/11/2007 - 09:16
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The People Who Grinned Themselves To Death

The People Who Grinned Themselves To Death
Una canzone che sicuramente ha contribuito a non meritare agli inglesi Housemartins il titolo di "Baronetti"...
They smiled so much and waved their flags
(continua)
inviata da Alessandro 15/11/2007 - 14:39
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No Bomb is Smart

No Bomb is Smart
Da/From: "No Bomb is Smart"
Well this is one more voice across the great big
(continua)
inviata da daniela -k.d.- 15/11/2007 - 13:28
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Ambush

Ambush
Ambush was inspired by the book Fronteiras De Sangue (which means bloody borders). It tells the story of Chico Mendes, a great activist of the rainforests. He died protecting the trees from the burning and chainsaws of the blooksucking multi-nationals. The band views him as a real hero and this song is a tribute to him. (Max Cavalera)
Screaming
(continua)
inviata da Marcia 15/11/2007 - 13:04
Percorsi: Chico Mendes
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Dictatorshit

Dictatorshit
Album: Roots (1996)
1964
(continua)
inviata da Marcia 15/11/2007 - 12:55
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Justicia, Tierra y Libertad

Justicia, Tierra y Libertad
[2002]

Da/From: "Revolución de Amor"
Justicia, tierra y libertad... Justicia, tierra y libertad
(continua)
inviata da Marcia 15/11/2007 - 12:44
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Me voy a convertir en un ave

Me voy a convertir en un ave
[1997]

Da/From: "Sueños líquidos"

Ispirata ad un libro di Mario Benedetti, "Pedro y el capitán" che affronta il tema della tortura, questa canzone è dedicata alla comunità zapatista ed a tutte le persone vittime di persecuzioni o incarcerazioni a causa delle loro idee.
Aquí estoy injustamente preso
(continua)
inviata da Marcia 15/11/2007 - 12:37
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Cuando los ángeles lloran

Cuando los ángeles lloran
[1999]

Da/From: "Unplugged"

Canzone dedicata a Chico Méndes.
A Chico Méndes lo mataron
(continua)
inviata da Marcia 15/11/2007 - 12:20
Percorsi: Chico Mendes
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We Will Not Be Divided

We Will Not Be Divided
[2004]

Da/From: "Anthems"
From the halls of Montezuma
(continua)
inviata da daniela -k.d.- 15/11/2007 - 11:26
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Sale sobrando

Sale sobrando
dal disco "Border - La Linea" del 2001


"Aquí La Justicia Sale Sobrando"
by Sarah Ramirez
September 2002

"Sale Sobrando" also vocalizes a counterculture to modernity. Dense with messages, tropes of mexicanismos, cultural and national symbols, Downs critiques multiple contradictions and forms of oppression as well as repression. Lila Downs' aesthetic performance evokes emotion through song and is important to consider. She alters the sound of her voice at critical points and vocalizes nonverbal sounds to convey her message. As a result, her musical performance becomes another opaque vehicle participating in the politics of transfiguration. Downs conflates power relations, especially those inherent in modernity, with progress, transnational relations, and the contradictions within Mexican national identity and demands their critical attention.

The song begins with the Mexican foundation... (continua)
Los hombres barbados vinieron por barco
(continua)
inviata da Marcia 15/11/2007 - 10:32
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Commander

Commander
[2005]

Da/From: "Little Star"

This 2004 tune by folk-pop trio Girlyman is a scathing song about George Bush, God, and the war, and the ongoing triangle drawn by the media and the administration: "You may be commander but you don't believe it."
Was it all there before you in a dream
(continua)
inviata da daniela -k.d.- 14/11/2007 - 18:56
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Hey Ho

Hey Ho
[2005]

Da/From: "Flower Of Avalon"

La canzone fu scritta da Dave Carter (1952-2002), che per alcuni anni fu compagno, nell'arte e nella vita, di Tracy Grammer.
Il disco "Flower of Avalon" contiene ben nove brani scritti da Dave Carter.

"Hey Ho", in particolare, è canzone di denuncia contro l'industria delle armi e della guerra e contro la politica che la sostiene, che accumulano fortune immense, per così dire, "dalla culla alla bara", dal fiorente mercato delle armi giocattolo destinate ai bambini - spesso costruite da altri bambini sfruttati - fino alle guerre vere e proprie, dove quegli stessi bambini, una volta cresciuti, vanno docilmente a morire.

(Bernart Bartleby)
Tv's on, the favorite son is
(continua)
inviata da daniela -k.d.- 14/11/2007 - 18:23
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War Makes War

War Makes War
[2003]

Da/From: "Old Futures Gone"
War makes war, it won’t bring peace
(continua)
inviata da daniela -k.d.- 14/11/2007 - 14:06
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An hini a garan

anonimo
An hini a garan
Air traditionnel vannetais
Harmonisation de R.Abjean
Source: Recueil "Breiz a gan", n°1, avril 1973
Interprétations: Alan Stivell (Chemins de terre, 1973; "An hani a garan")
Denez Prigent (Sarac'h, 2003)
Tradizionale della regione di Vannes (Morbihan, Bretagna)
Armonizzazione di R. Abjean
Fonte: Raccolta "Breiz a gan", n° 1, aprile 1973
Interpretazione: Alan Stivell (Chemins de terre, 1973, "An hani a garan")
Denez Prigent (Sarac'h, 2003)

Son Ha Ton - Le portal de la chanson bretonne

Dalla regione di Vannes, nel Morbihan, uno dei più struggenti canti di emigrazione dell'intera tradizione bretone. Nel titolo (e nel corpo del testo) le varianti "an hini" e "an hani" ("colui che") sono libere; abbiamo scelto la prima in quanto propria del bretone letterario, ma Alan Stivell, nella sua versione, usa quella propriamente vannetaise, "an hani". [RV]
An hini a garan, gwechall bihan er gêr
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 14/11/2007 - 09:57
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Maisha

Maisha
[2002]
Testo e musica dei Modena City Ramblers
Lyrics and music by Modena City Ramblers
Album: "Radio Rebelde"

"Nel corso di un festival in Sudafrica, i Ramblers incontrano Maisha, una ragazza il cui nome in lingua swahili significa vita. Lei vive ai margini del nuovo Sudafrica e della rivoluzione culturale e sociale che sta vivendo il paese: offriva qualunque cosa gli artisti desiderassero, e colpì il gruppo per la sua fragilità e leggerezza. Nel brano sono stati inseriti cori zulù registrati durante una festa nella regione delle “mille colline”, nel cuore del territorio zulù." da www.lagrandefamiglia.it

Ramblers Dub - Una Perfecta Excusa - Carretera Austral - La legge giusta - Primo potere - Maisha - Veleno - Pirata satellitare – Ghetto - Mamagranda - Newroz - Terra del fuoco - Triste, solitario y final
Rebelde Maisha
(continua)
inviata da matteo88 14/11/2007 - 00:26
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In nome del popolo italiano

In nome del popolo italiano
[2007]
Da/From: "Ce n'est qu'un début"
Testo e musica di Giangilberto Monti
Lyrics and music by Giangilberto Monti

Tratto dal suo ultimo spettacolo, esce in distribuzione unicamente digitale il nuovo album di Giangilberto Monti, Ce n’est qu’un début, ispirato al noto slogan del maggio ’68 (Non è che l’inizio). In undici canzoni una riflessione sugli anni Settanta, dalla nascita della contestazione giovanile nella facoltà di Sociologia di Trento alla genesi delle Brigate Rosse, ma anche ricordi, amori, speranze e tanta voglia di futuro. In uscita su iTunes e nei principali shop digitali il 23 ottobre 2007, sarà in vendita su questo sito, in edizione limitata e completa di testi delle canzoni, dal 20 novembre.

IL DISCO
Questo album di inediti in italiano, il primo dopo molti anni, è tratto dall’ultimo spettacolo dello chansonnier milanese, Un po’ dopo il piombo. Con la collaborazione... (continua)
Com'è triste ritrovare
(continua)
inviata da Riccardo Venturi e daniela -k.d.- 13/11/2007 - 13:44
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Hey ma'

Hey ma'
Dall'album "L'ufficio delle cose perdute" del 1988
Dimmi ma’ è vero che
(continua)
inviata da Renato Stecca 13/11/2007 - 00:08
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Il Dio distratto

Il Dio distratto
Dall'album "King Kong" del 1994.
Se un bambino muore all’alba di una guerra senza fine
(continua)
inviata da Renato Stecca 13/11/2007 - 00:07
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Desertören

Desertören
[1972]
Testo di Lars Forssell
Musica di Boris Vian e Harold Berg
(arrangiamento di Cornelis Vreeswijk su Le déserteur di Boris Vian)
Album: Visor, Svarta och röda

Quando la "Trovatutto" Marcia Rosati ci ha sottoposto questo sito, dal ritmo dei versi (e ovviamente dal titolo) ci è preso un piccolo sospetto, tramutato in certezza dal reperimento del video della canzone. Si tratta del "Déserteur" svedese, cantato sulla musica (arrangiata) dell'originale di Boris Vian e Harold Berg, ma con un testo totalmente originale. Un testo pienamente alla Vreeswijk, sia detto a quei pochi che hanno la fortuna di conoscere questo signore olandese che si mise a scrivere e cantare in svedese. Semplicemente un grande della canzone d'autore di tutti i tempi. [RV]
Min käre general, som leder våra härar
(continua)
inviata da CCG/AWS Staff 12/11/2007 - 23:45
Percorsi: Disertori
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Borghesia

Borghesia
[1966]
Testo e musica di Claudio Lolli
In album per la prima volta: "Aspettando Godot" [1972]

A un certo punto, oggi, un'amministratrice mi bercia: "Borghesia subito nelle CCG!". Io le rispondo, assai convinto: "Ma c'è già!"; e vado a controllare per darle il link. No. Invece non c'era. Talmente convinto che una canzone come questa, questa vecchissima e nuovissima canzone di Claudio Lolli, ci dovesse per forza essere. Inconcepibile che non ci fosse. Nemmeno una delle classiche "dimenticanze" di questo sito: semplicemente l'ineluttabilità che già ci fosse. Perché è la descrizione esatta di questo mondo, e di questo paese. Diritta diritta dal 1966, da quarantuno anni fa, quando Lolli l'ha scritta all'età di 16 anni. Praticamente senza cambiare una virgola; o meglio, cambiando (o meglio ancora: adattando) solo alcune parolette, si ha una canzone di quest'anno di (dis)grazia 2007, con tutti... (continua)
Vecchia piccola borghesia per piccina che tu sia,
(continua)
inviata da Tutto lo staff dei lavavetri, asciugalunotti & puliscicruscotti 12/11/2007 - 17:52
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Que canten los niños

Que canten los niños
Dedicato a tutti i bambini del mondo, ma soprattutto a quelli che soffrono, vittime di sanguinose ed inutili guerre e a quelli che sono costretti a combatterle.
Que canten los niños que alcen la voz
(continua)
inviata da Marcia Rosati 12/11/2007 - 17:39
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Brucia la città

Brucia la città

Nel 2001 uscì per Mescal "900", un album apprezzato dalla critica e amato da un pubblico che fedelmente seguì la "Casa del Vento" attraverso una coinvolgente tournèe . "900" oltre a contenuti di spessore e suoni coloratissimi, aveva uno specialissimo ospite: "Cisco" Bellotti, cantante dei Modena City Ramblers. Il 15 Luglio 2002 Mescal e Social Forum presentano un importantissimo progetto con la band aretina. Dopo i fatti di Genova, e già sulla scia di brani intensi come A las barricadas, che trattavano questioni legati ai problemi della globalizzazione, il gruppo ha incentrato il proprio interesse artistico verso le riflessioni sociali e culturali che il movimento sta perseguendo. Con Vittorio Agnoletto e gli altri portavoce del Social Forum si è deciso di proporre anche qualcosa di musicalmente significativo per il movimento; ecco allora i due brani che la band di Arezzo aveva scritto subito... (continua)
Nella città arrivò la notizia
(continua)
inviata da Ahmed il Lavavetri Passato Alla Resistenza Armata 12/11/2007 - 17:07

The Kingdom

The Kingdom
E' il brano che chiude l'album "Pixel Revolt" (nell'edizione per il mercato giapponese) del 2005.

"It’s a song about someone who finds a way to live in post-apocalyptic America" (da un'intervista a Vanderslice pubblicata qui.)
I was stranded in the hospital ward again
(continua)
inviata da Alessandro 12/11/2007 - 16:57
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The Minaret

The Minaret
Dall'ultimo album di John Vanderslice il cui titolo, "Emerald City", parrebbe un chiaro riferimento alla Green Zone di Baghdad

"La città di smeraldo del titolo si riferisce alla 'zona verde' di Baghdad, l’enclave eretta dalle forze americane nel centro della capitale irachena come quartier generale del governo provvisorio dopo la caduta di Saddam Hussein: metafora di un assedio permanente in cui l’America si sente stretta ed in cui la vita sembra rimanere intrappolata. 'La città di Baghdad sembra l’epicentro della follia americana', afferma Vanderslice."
dalla recensione dell'album su Ondarock
It’s the end of spring and light hangs on
(continua)
inviata da Alessandro 12/11/2007 - 15:27
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Homeland (I Want My Country Back)

Homeland (I Want My Country Back)
On The Best of Live from Studio One (KUNI), 2003.

Copyright © 2003 Greg Brown and Hacklebarney Music
I want my country back
(continua)
inviata da daniela -k.d.- 12/11/2007 - 13:45
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Dime

Dime
Da/From: "Entre el Agua y el Fuego"
Dime por qué la gente no sonrie,
(continua)
inviata da Marcia Rosati 12/11/2007 - 13:21
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Peace On Earth

Peace On Earth
[1992]

Da/From: "Marian Gold: So Long Celeste"

Testo e musica di Sooter-Voov-Mennicken
Lyrics and music by Sooter-Voov-Mennicken
It's nothing serious, just a simple case of bottles
(continua)
inviata da daniela -k.d.- 12/11/2007 - 13:19
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Una canción para la Paz

Una canción para la Paz
[2006]

Da/From: "Navegando por ti"
Que se borre la imagen del pasado
(continua)
inviata da Marcia Rosati 12/11/2007 - 12:50
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Is It For Freedom

Is It For Freedom
Words and music by Sara Thomsen

Sara Thomsen's song, "Is It For Freedom," won a top ten finalist award in the 2001 national Bringing Music to Life Songwriting Contest created by Noel Paul Stookey (of Peter, Paul & Mary) to recognize songs of sociopolitical concern. The song was written in protest of the sanctions against the people of Iraq imposed throughout the 1990s and that continued into the current decade. More recently it has regularily been played on the Democracy Now radio program with host Amy Goodman in light of the current war waged against Iraq.
Rulers of the nations as you fuss and fight
(continua)
inviata da Paula Pedersen 12/11/2007 - 02:39
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Aida

Aida
grazie Rino
11/11/2007 - 19:27
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A cosa serve la guerra

A cosa serve la guerra
A QUOI SERT LA GUERRE
(continua)
inviata da Daniel(e) Bellucci addi' 10.11.2007 Nizza 10/11/2007 - 18:41
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Me gustan los estudiantes

Me gustan los estudiantes
LEVE VÅRA STUDENTER
(continua)
inviata da Marcia Rosati 10/11/2007 - 12:01
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La guerriera

anonimo
La guerriera
L'HA TAGLIÀ I SUOI BIONDI CAPELLI
(continua)
9/11/2007 - 15:34
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Jag vill leva i Europa

Jag vill leva i Europa
(Condotta sul testo originale svedese)
9 novembre 2007
VOGLIO VIVERE IN EUROPA
(continua)
9/11/2007 - 15:14
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Dall'ultima galleria

Dall'ultima galleria
Il video di Daniele Luttazzi sui fatti di Genova. Da Decameron del 3 novembre. Con trascrizione.

Il programma di governo, a pagina 77, prevedeva una commissione di inchiesta parlamentare sul G8 di Genova per indagare –aperte virgolette- "sull'utilizzo delle forze di polizia per operazioni repressive del tutto ingiustificate" –chiuse virgolette. E così, ieri, UDEUR, Italia dei Valori e socialisti hanno fatto saltare tutto quanto. All'epoca, la relazione del governo Berlusconi sui fatti di Genova fu vergognosa: omissioni, reticenze, falsità...e questo solo nella rilegatura, e rivelazioni interessanti, come ad esempio quella sui poliziotti travestiti da black bloc che spaccavano poliziotti travestiti da vetrine. Mancava invece quella sui poliziotti travestiti da poliziotti e che picchiavano pacifisti travestiti da pacifisti. La settimana scorsa, l'Avvocatura dello Stato ha chiesto due milioni... (continua)
CCG/AWS Staff 9/11/2007 - 14:39
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Elfte September

Elfte September
9 novembre 2007
UNDICI SETTEMBRE
(continua)
9/11/2007 - 13:59
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Happy Birthday

Happy Birthday
"Happy Birthday" is a 1980 single written, produced, and performed by Stevie Wonder for the Motown label. Wonder, a social activist, was one of the main figures in the campaign to have the birthday of Dr. Martin Luther King, Jr. become a national holiday, and created this single to make the cause known.
The song, one of many of Wonder's songs to feature the use of a keyboard synthesizer, features Wonder lamenting the fact that anyone would oppose the idea of a Dr. King holiday, where "peace is celebrated throughout the world". The holiday, he proposes, would facilitate the realization of Dr. King's dreams of integration and "love and unity for all of God's children".
Wonder used the song to popularize the campaign, and continued his fight for the holiday, holding the Rally for Peace Press Conference in 1981. United States President Ronald Reagan approved the creation of the holiday, signing... (continua)
You know it doesn't make much sense
(continua)
inviata da Marcia Rosati 9/11/2007 - 10:18
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It's Wrong (Apartheid)

It's Wrong (Apartheid)
[1985]
Parole e musica di Stevie Wonder
I cori in lingua zulu sono opera di Fana Kekana, Linda Bottoman-Tshabalala, Lorraine Mahlangu-Richards, Muntu Mvuyana, Musa Dludla, Thandeka Ngono-Raasch, Tsepo Mokone.
Nell’album intitolato “In Square Circle”

“Stevie Wonder turned his attention to South Africa in the song "It’s Wrong (Apartheid)", comparing apartheid to the plight of African-Americans during the time of slavery and segregation, and to the Holocaust against the Jews in the Second World War” (Apartheid Songs, a cura di J Brummer)

(Bernart Bartleby)
The wretchedness of Satan's wrath
(continua)
inviata da Marcia Rosati 9/11/2007 - 10:05
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Beautiful Fool

Beautiful Fool
A tribute to Martin Luther King.
Martin Luther, who did you think that you were?
(continua)
inviata da Marcia Rosati 9/11/2007 - 09:58
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With God On Our Side

With God On Our Side
COM DEUS DO NOSSO LADO
(continua)
inviata da Marcia Rosati 8/11/2007 - 19:19
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When The Ship Comes In

When The Ship Comes In
QUANDO O NAVIO CHEGAR
(continua)
inviata da Marcia Rosati 8/11/2007 - 19:14
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Only A Pawn In Their Game

Only A Pawn In Their Game
APENAS UM PEÃO EM SEU JOGO
(continua)
inviata da Marcia Rosati 8/11/2007 - 19:03
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I Pity The Poor Immigrant

I Pity The Poor Immigrant
TIVE PENA DO POBRE IMIGRANTE
(continua)
inviata da Marcia Rosati 8/11/2007 - 18:56
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Chimes Of Freedom

Chimes Of Freedom
SINOS DA LIBERDADE
(continua)
inviata da Marcia Rosati 8/11/2007 - 18:50




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