Bellissima anzi ottima discussione, almeno qualcuno si accorge che prima dei piemontesi eravamo uno dei popoli più sviluppati in europa con la prima ferrovia italiana(la Napoli-Portici) un livello industriale maggiore del nord italia e un fondo economico invidiabile a molti stati europei e soprattutto avevamo un re che parlava napoletano ed era molto vicino al popolo, anche se nelle zone più limitrofe esisteva il latifondo come ci dimostra il Gattopardo ma i piemontesi non sono certo venuti per togliercelo. ho fatto questa lunga premessa per dire che voglio credere che il testo di Brigante se more sia scritto da Eugenio Bennato ma non bisogna dimenticare il retroterra culturale di questo cantante e sopratutto i luoghi in cui ha vissuto. Secondo me questa canzone non è altro che l'epilogo di una minuziosa ricerca nei comportamenti, nelle tradizioni, negli usi e costumi del popolo meridionale.... (continua)
Cari compagni che consultate il materiale storico su SILVIO CORBARI E IRIS VERSARI dovete sapere che esiste un particolare che rappresenta una mostruosa VERGOGNA: sul lampione dove furono appesi i corpi degli eroi della resistenza SILVIO E IRIS,in piazza Saffi a Forlì, è stato lasciato il macabro simbolo del fascismo. Sì, sul lampione di SILVIO E DI INES, oltre alla lapide che ricorda il loro eroico sacrificio c'è ancora lo stemma del fascio e nessuno, nè l'ANPI nè altri si sono adoperati per toglierlo. A me pare un oltraggio alla memoria dei nostri due eroi. (Potete constatare di persona recandovi in piazza Saffi a Forlì sotto al lampione posto nell'angolo nord-ovest verso via Diaz.)
BRUNO FUSARI - RAVENNA 4/10/2007 - 16:35
Carissimo compagno Bruno Fusari,
Hai fatto bene a segnalare questa cosa. Ma molto, molto bene. Posso permettermi di dare un suggerimento assai pratico e spiccio?
Qualcuno prenda due rotoli di scotch da pacchi, di quello bello spesso. Si rechi in piazza Saffi, a Forlì, e lo avvolga ben bene a coprire quei simboli di oppressione e di morte.
Porti con se un cartello, con scritto questa cosa:
A questo lampione, il 18 agosto 1944, furono appesi i corpi di Iris Versari e Silvio Corbari, partigiani, una donna libera e un uomo libero. Su questo lampione si trovano ancora i simboli del fascismo assassino. Noi oggi li copriamo in modo da non danneggiare minimamente il lampione. Chi voglia rimuovere il nastro adesivo e riportarli alla luce, se ne assuma la responsabilità politica. Dei cittadini forlivesi e romagnoli antifascisti.
Non si considera un cantante: “Il canto e la musica fanno parte del mio bagaglio di artista, sono un mezzo, a volte un'esigenza, per esprimere certe cose.”
E' collaboratore per lunghi anni della Televisione Svizzera Italiana con emissioni settimanali per adulti “I canti dei menestrelli”, “I Canti del vino”, “I canti dell'amore” e per bambini per i quali crea Prunella e Baracco, due personaggi che faranno epoca in tutta la Confederazione Elvetica.
E' il primo a tradurre, interpretare e registrare in italiano gran parte delle canzoni del suo amico Georges Brassens , il grandissimo poeta-chansonnier francese.
Incide inoltre alcuni long-play di canti popolari italiani e francesi. E' autore di canzoni per bambini, il C D “II paese dei bambini con la testa” è sul mercato discografico da più di trent'anni.