A my nie chcemy uciekać stąd
Stanął w ogniu nasz wielki dom
(continua)
(continua)
inviata da Krzysiek Wrona 21/2/2017 - 03:47
Przemysław Gintrowski: Śmiech
[1991]
Parole di Krzysztof Maria Sieniawski
Musica di Przemysław Gintrowski
Dall'album del trio Przemysław Gintrowski, Jacek Kaczmarski, Zbigniew Łapiński "Mury w Muzeum Raju"
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Parole di Krzysztof Maria Sieniawski
Musica di Przemysław Gintrowski
Dall'album del trio Przemysław Gintrowski, Jacek Kaczmarski, Zbigniew Łapiński "Mury w Muzeum Raju"
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Krzysztof Maria Sieniawski (1951-2001) fu un poeta, traduttore, drammaturgo e crittico letterario poco conosciuto persino in Polonia. Ha tradotto tra l'altro le poesie di Esenin e gli altri autori russi. Scriveva in polacco e in russo. Per un lungo tempo mantenne un contatto epistolare con la poetessa russa Evgenija Alekseevna Slavorossova (Евге́ния Алексе́евна Славоро́ссова), che gli ha dedicato parecchie sue poesie.
Ecco l'unica pagina dove vengono ricordate la figura e l'opera di Krzysztof Maria Sieniawski che sono riuscito a trovare in rete, ma è soltanto in polacco, purtroppo. [KrW]
Ecco l'unica pagina dove vengono ricordate la figura e l'opera di Krzysztof Maria Sieniawski che sono riuscito a trovare in rete, ma è soltanto in polacco, purtroppo. [KrW]
Bardzo śmiesznie jest umierać
(continua)
(continua)
inviata da Krzysiek 18/2/2017 - 04:32
Wisława Szymborska: Wietnam
Poesia di Wisława Szymborska, non ne ho trovato una versione musicata, né tatntomeno sono siuscito ad individuare in quale raccolta sia stata inserita, in Italia si trova in Wislawa Szymborska, Discorso all’Ufficio oggetti smarriti, Adelphi, Milano 2004 che è però un'antologia italiana.
Ne esiste una interessante interpretazione di Alessio Lega inframmezzata a La fata di Edoardo Bennato
Ne esiste una interessante interpretazione di Alessio Lega inframmezzata a La fata di Edoardo Bennato
Kobieto, jak się nazywasz? - Nie wiem.
(continua)
(continua)
inviata da dq82 1/2/2017 - 11:56
Konstanty Ildefons Gałczyński: Śmierć poety
[1930]
Parole di Konstanty Ildefons Gałczyński
Musica di Stanisław Staszewski
Da questa pagina
L'esecuzione più conosciuta è questa di Kazik Staszewski con il gruppo Kult dal disco "Tata 2" (1996) che contiene le canzoni cantate dal padre di Kazik, Stanisław Staszewski.
Parole di Konstanty Ildefons Gałczyński
Musica di Stanisław Staszewski
Da questa pagina
L'esecuzione più conosciuta è questa di Kazik Staszewski con il gruppo Kult dal disco "Tata 2" (1996) che contiene le canzoni cantate dal padre di Kazik, Stanisław Staszewski.
Mi sono scordato di ricordare che volevo proporre questa canzone come un EXTRA. Non è contro guerra. È contro tutto. Forse proprio per questo ha una forza di un brano di Piero Ciampi... prima di Piero Ciampi. (Krzysiek)
Nie pomogły zastrzyki,
(continua)
(continua)
inviata da Krzysiek Wrona 31/1/2017 - 22:46
Romanca o trzech siostrach emigrantkach
Testo di Konstanty Ildefons Gałczyński
Musica di Jacek Bończyk nell'album Tango Kameleon (2002)
La canzone racconta di tre sorelle (Romanzo delle tre sorelle emigrate), che per fame emigrano in Venezuela, SudAmerica, ma durante il viaggio la nave affonda... insomma una storia già sentita che ahimé si ripete da secoli, prima era l'atlantico, ora il Mediterraneo o l'Oceano Indiano o Pacifico...
Musica di Jacek Bończyk nell'album Tango Kameleon (2002)
La canzone racconta di tre sorelle (Romanzo delle tre sorelle emigrate), che per fame emigrano in Venezuela, SudAmerica, ma durante il viaggio la nave affonda... insomma una storia già sentita che ahimé si ripete da secoli, prima era l'atlantico, ora il Mediterraneo o l'Oceano Indiano o Pacifico...
Były ongi trzy siostry
(continua)
(continua)
inviata da dq82 18/1/2017 - 09:31
List jeńca (Kochanie moje, kochanie)
[1942]
Poesia di Konstanty Ildefons Gałczyński
Musicata da A. Panas e interpretata da Michał Bajor
Nell'album"83'-93': Czwarta Płyta" del 1998
(con il titolo "Kochanie moje, kochanie")
Poesia di Konstanty Ildefons Gałczyński
Musicata da A. Panas e interpretata da Michał Bajor
Nell'album"83'-93': Czwarta Płyta" del 1998
(con il titolo "Kochanie moje, kochanie")
(Si veda qua per l'introduzione alla figura di Konstanty Ildefons Gałczyński)
La moglie di Konstanty Ildefons Gałczyński si chiamava Natalia Avalov, e doveva essere un grande amore. Si erano sposati nel 1930. La seguente è una lettera in forma di poesia che il prigioniero Gałczyński le indirizzò dal campo di concentramento nazista di Altengrabow il 19 marzo 1942: la Lettera del prigioniero. Il testo originale è ripreso anch'esso da questo sito. [AT-XXI]
La moglie di Konstanty Ildefons Gałczyński si chiamava Natalia Avalov, e doveva essere un grande amore. Si erano sposati nel 1930. La seguente è una lettera in forma di poesia che il prigioniero Gałczyński le indirizzò dal campo di concentramento nazista di Altengrabow il 19 marzo 1942: la Lettera del prigioniero. Il testo originale è ripreso anch'esso da questo sito. [AT-XXI]
Kochanie moje, kochanie,
(continua)
(continua)
inviata da L'Anonimo Toscano del XXI Secolo 17/1/2017 - 01:38
Konstanty Ildefons Gałczyński: Na śmierć Esteriny, deportowanej przez hitlerowców, Wenecjanki
[1948]
Poesia di Konstanty Ildefons Gałczyński
Presso la Biblioteca pubblica dell'Isolotto, il mio quartiere, esiste una benemerita istituzione: lo “Scambialibro”. In pratica e in breve: all'ingresso della Biblioteca (che è uno splendore, va detto), c'è una specie di scaffale dove chiunque può lasciare liberamente vecchi libri di casa propria, vecchie riviste, qualsiasi cosa; e dove la Biblioteca stessa ripone i suoi libri dismessi e sostituiti da copie più nuove. Il famoso chiunque può prenderseli, e lasciarne a sua volta altri; poi c'è il sottoscritto, che ha la tendenza a prenderseli e basta. Confesso. Ci si trova di tutto: dai manuali per il nuovissimo computer del 1982 alle riviste legali, dai romanzacci rosa, neri, gialli e di ogni colore ai vecchi libri scolastici, da Shakespeare agli sconosciuti poeti. Ecco, sto per parlare di un poeta semisconosciuto, almeno dalle nostre parti,... (continua)
Poesia di Konstanty Ildefons Gałczyński
Presso la Biblioteca pubblica dell'Isolotto, il mio quartiere, esiste una benemerita istituzione: lo “Scambialibro”. In pratica e in breve: all'ingresso della Biblioteca (che è uno splendore, va detto), c'è una specie di scaffale dove chiunque può lasciare liberamente vecchi libri di casa propria, vecchie riviste, qualsiasi cosa; e dove la Biblioteca stessa ripone i suoi libri dismessi e sostituiti da copie più nuove. Il famoso chiunque può prenderseli, e lasciarne a sua volta altri; poi c'è il sottoscritto, che ha la tendenza a prenderseli e basta. Confesso. Ci si trova di tutto: dai manuali per il nuovissimo computer del 1982 alle riviste legali, dai romanzacci rosa, neri, gialli e di ogni colore ai vecchi libri scolastici, da Shakespeare agli sconosciuti poeti. Ecco, sto per parlare di un poeta semisconosciuto, almeno dalle nostre parti,... (continua)
Na śmierć Esteriny
(continua)
(continua)
inviata da L'Anonimo Toscano del XXI Secolo 17/1/2017 - 00:32
Percorsi:
Campi di sterminio
Ballada o Krzyżowcu
Parole e musica di Mirosław Hrynkiewicz
cantata anche da Paweł Orkisz
una ballata degli scout polacchi
da http://teksty.wywrota.pl/tekst-chwyty/...
cantata anche da Paweł Orkisz
una ballata degli scout polacchi
da http://teksty.wywrota.pl/tekst-chwyty/...
Wolniej, wolniej, wstrzymaj konia
(continua)
(continua)
inviata da krzyś 19/11/2016 - 23:59
Pierwszy list do Leonarda Cohena
[1976]
Parole e musica di Jacek Kleyff
Lyrics and music by Jacek Kleyff
Tekst i muzyka: Jacek Kleyff
La prima lettera a Leonard Cohen
Parole e musica di Jacek Kleyff
Lyrics and music by Jacek Kleyff
Tekst i muzyka: Jacek Kleyff
La prima lettera a Leonard Cohen
Ja, panie Cohen, od pewnego już czasu
(continua)
(continua)
inviata da Krzysiek Wrona 11/11/2016 - 20:13
Blowin' in the Wind
POLACCO / POLISH [3 - Tymoteusz Kondrak]
La versione polacca di Tymoteusz Kondrak qui interpretata da Piotr Selim alla TV polacca.
Tymoteusz Kondrak's Polish version performed by Piotr Selim on Polish TV.
La versione polacca di Tymoteusz Kondrak è ripresa dal blog Z biegiem lat, dni, hitek...
Tymoteusz Kondrak's Polish version is reproduced from the blog Z biegiem lat, dni, hitek...
La versione polacca di Tymoteusz Kondrak qui interpretata da Piotr Selim alla TV polacca.
Tymoteusz Kondrak's Polish version performed by Piotr Selim on Polish TV.
La versione polacca di Tymoteusz Kondrak è ripresa dal blog Z biegiem lat, dni, hitek...
Tymoteusz Kondrak's Polish version is reproduced from the blog Z biegiem lat, dni, hitek...
ODPOWIEDŹ ZNA WIATR
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 2/11/2016 - 12:20
La vie s'écoule, la vie s'enfuit
ŻYCIE UCIEKA, ŻYCIE MKNIE
(continua)
(continua)
inviata da kris 24/10/2016 - 10:41
Masters Of War
POLACCO / POLISH [2]- Martyna Jakubowicz - Michał Kłobukowski
Versione polacca dall'album Tylko Dylan (2005)
Versione polacca dall'album Tylko Dylan (2005)
Specjaliści od wojny
(continua)
(continua)
inviata da Dq82 19/10/2016 - 13:19
Fragen eines lesenden Arbeiters
PYTANIA CZYTAJĄCEGO ROBOTNIKA
(continua)
(continua)
inviata da Juha Rämö 18/10/2016 - 16:21
Kołysanka Rosemary
Zaśnij maleństwo jak spać się godzi dziecinie.
(continua)
(continua)
inviata da Krzysiek Wrona 7/9/2016 - 02:42
Percorsi:
Il Diavolo
Via della Croce
30 agosto - 4 settembre 2016
DROGA KRZYŻA
(continua)
(continua)
inviata da Krzysiek Wrona 4/9/2016 - 22:30
Ἀσπίδι μεν Σαίων τις ἀγάλλεται [Fr. West 5, Tarditi 8]
Sajczyk jakiś zapewne się chlubi mą tarczą bez skazy,
(continua)
(continua)
inviata da Krzysiek Wrona 2/9/2016 - 11:46
Józef Wittlin: Litania
[1937]
Versi di Józef Wittlin
Il testo riportato qui sotto è stato trascritto a mano dalla raccolta "Poezje", PIW, Warszawa, 1978, per la quale la scelta e la cura delle opere è stata fatta dallo stesso Wittlin prima della sua morte nel 1976 a New York.
Versi di Józef Wittlin
Il testo riportato qui sotto è stato trascritto a mano dalla raccolta "Poezje", PIW, Warszawa, 1978, per la quale la scelta e la cura delle opere è stata fatta dallo stesso Wittlin prima della sua morte nel 1976 a New York.
Jozéf Wittlin (Dymitrów, 1896 – New York, 1976) è stato uno scrittore polacco. Durante la prima guerra mondiale combatté nell'esercito austro-ungarico, esperienza che narrò nel suo Il sale della terra (1935). Traduttore dell'Odissea, fu inoltre redattore del Settimanale polacco negli USA. - it.wikipedia
O wszystkim, co się teraz dzieje – milczę.
(continua)
(continua)
inviata da Krzysiek Wrona 23/8/2016 - 18:56
Józef Wittlin: Żydom w Polsce
[1942]
New York
30 agosto 1942
Versi di Józef Wittlin
Il testo riportato qui sotto è stato trascritto a mano dalla raccolta "Poezje", PIW, Warszawa, 1978, per la quale la scelta e la cura delle opere è stata fatta dallo stesso Wittlin prima della sua morte nel 1976 a New York.
New York
30 agosto 1942
Versi di Józef Wittlin
Il testo riportato qui sotto è stato trascritto a mano dalla raccolta "Poezje", PIW, Warszawa, 1978, per la quale la scelta e la cura delle opere è stata fatta dallo stesso Wittlin prima della sua morte nel 1976 a New York.
Jozéf Wittlin (Dymitrów, 1896 – New York, 1976) è stato uno scrittore polacco. Durante la prima guerra mondiale combatté nell'esercito austro-ungarico, esperienza che narrò nel suo Il sale della terra (1935). Traduttore dell'Odissea, fu inoltre redattore del Settimanale polacco negli USA. - it.wikipedia
Krew z waszej starej krwi, kość z waszej kruchej kości,
(continua)
(continua)
inviata da Krzysiek Wrona 23/8/2016 - 15:41
Percorsi:
Ghetti
W łódzkim getcie 1942
[1942]
Basata su Ojciec zadżumionych di Juliusz Słowacki
Musica: [?]
Racconta Miriam Goldberg-Harel (sempre dal volume Singing for Survival di Gila Flam), che suo padre, come tutti gli Ebrei osservanti, portava una lunga barba. Si era rifiutato di tagliarsela anche quando lei gli aveva detto che i tedeschi la facevano brutalmente tagliare via agli Ebrei che incontravano per le strade del ghetto. In seguito, permise a sua moglie di tagliargliela un po', ma non servì a nulla: venne il 1942, e con esso il Groyse Shpere, il “Grande Blocco” durante il quale il ghetto di Łódź fu chiuso con un coprifuoco ferreo, e buona parte della popolazione ebraica fu “trasferita” (vale a dire avviata ai campi di sterminio). Fu durante il Grande Blocco che tutta la famiglia di Miriam (i genitori, le due sorelle e il fratello) furono deportati. Il padre fu il primo ad essere portato via; suo fratello maggiore,... (continua)
Basata su Ojciec zadżumionych di Juliusz Słowacki
Musica: [?]
Racconta Miriam Goldberg-Harel (sempre dal volume Singing for Survival di Gila Flam), che suo padre, come tutti gli Ebrei osservanti, portava una lunga barba. Si era rifiutato di tagliarsela anche quando lei gli aveva detto che i tedeschi la facevano brutalmente tagliare via agli Ebrei che incontravano per le strade del ghetto. In seguito, permise a sua moglie di tagliargliela un po', ma non servì a nulla: venne il 1942, e con esso il Groyse Shpere, il “Grande Blocco” durante il quale il ghetto di Łódź fu chiuso con un coprifuoco ferreo, e buona parte della popolazione ebraica fu “trasferita” (vale a dire avviata ai campi di sterminio). Fu durante il Grande Blocco che tutta la famiglia di Miriam (i genitori, le due sorelle e il fratello) furono deportati. Il padre fu il primo ad essere portato via; suo fratello maggiore,... (continua)
Trzy razy księżyc odmienił się złoty
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 23/8/2016 - 05:11
Percorsi:
Ghetti
Jeden dzień w getcie
[1941]
Poesia di Miriam Goldberg Harel
Musica: [?]
A poem by Myriam Goldberg Harel
Music: [?]
“L'anno prossimo a Gerusalemme”, che è anche il titolo di un bel romanzo dell'ebreo (ateo) André Kaminski, era il saluto secolare degli ebrei della Diaspora, soprattutto nell'Europa orientale. Qualsiasi incontro tra ebrei si concludeva con quel saluto, che era anche una sorta di augurio e di sogno; gli ebrei, nei ghetti di tutta Europa, ci vivevano da sempre. Anche questa poesia e canzone di Myriam Goldberg viene dal ghetto di Łódź e dall'oramai famoso volume Singing for Survival di Gila Flam; fa parte di una serie di sette componimenti scritti dalla Goldberg fra il 1941 e il 1944, ma non in lingua yiddish. Li scrisse in polacco (per poi tradurli lei stessa in ebraico), e descrivono perlopiù la vita quotidiana, tra miseria e fame, in quel ghetto in particolare e, certamente, in qualsiasi ghetto.... (continua)
Poesia di Miriam Goldberg Harel
Musica: [?]
A poem by Myriam Goldberg Harel
Music: [?]
“L'anno prossimo a Gerusalemme”, che è anche il titolo di un bel romanzo dell'ebreo (ateo) André Kaminski, era il saluto secolare degli ebrei della Diaspora, soprattutto nell'Europa orientale. Qualsiasi incontro tra ebrei si concludeva con quel saluto, che era anche una sorta di augurio e di sogno; gli ebrei, nei ghetti di tutta Europa, ci vivevano da sempre. Anche questa poesia e canzone di Myriam Goldberg viene dal ghetto di Łódź e dall'oramai famoso volume Singing for Survival di Gila Flam; fa parte di una serie di sette componimenti scritti dalla Goldberg fra il 1941 e il 1944, ma non in lingua yiddish. Li scrisse in polacco (per poi tradurli lei stessa in ebraico), e descrivono perlopiù la vita quotidiana, tra miseria e fame, in quel ghetto in particolare e, certamente, in qualsiasi ghetto.... (continua)
Ojciec się kiwa nad gemarą,
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 22/8/2016 - 17:13
Percorsi:
Campi di sterminio, Ghetti
Józef Wittlin: Hymn o łyżce zupy
[1918/1919]
Versi di Józef Wittlin dalla raccolta di poesie "Hymny" (Inni).
È una delle poesie giovanili di Wittlin, l'autore del celeberrimo romanzo "Sól ziemi" (Il sale della terra), scritta nel periodo della guerra polacco-ucraina (1918-1919)
Il testo riportato qui sotto è stato trascritto a mano dalla raccolta "Poezje", PIW, Warszawa, 1978, per la quale la scelta e la cura delle opere è stata fatta dallo stesso Wittlin prima della sua morte nel 1976 a New York.
Versi di Józef Wittlin dalla raccolta di poesie "Hymny" (Inni).
È una delle poesie giovanili di Wittlin, l'autore del celeberrimo romanzo "Sól ziemi" (Il sale della terra), scritta nel periodo della guerra polacco-ucraina (1918-1919)
Il testo riportato qui sotto è stato trascritto a mano dalla raccolta "Poezje", PIW, Warszawa, 1978, per la quale la scelta e la cura delle opere è stata fatta dallo stesso Wittlin prima della sua morte nel 1976 a New York.
Jozéf Wittlin (Dymitrów, 1896 – New York, 1976) è stato uno scrittore polacco. Durante la prima guerra mondiale combatté nell'esercito austro-ungarico, esperienza che narrò nel suo Il sale della terra (1935). Traduttore dell'Odissea, fu inoltre redattore del Settimanale polacco negli USA. - it.wikipedia
Ja ci chcę dać łyżkę ciepłej zupy,
(continua)
(continua)
inviata da Krzysiek Wrona 22/8/2016 - 08:51
Józef Wittlin: Grzebanie wroga
Il testo della poesia trascritto a mano dalla raccolta "Poezje", la seconda edizione, (un ristampo della prima edizione del 1978 in pratica) della casa editrice PIW, Warszawa, 1981.
I testi per questa antologia sono stati scelti e curati dal autore, cioè da Józef Wittlin stesso.
Credo che il testo trovato in rete e proposto da me precedentemente provenga da qualche edizione abbastanza datata, visto che, i refusi di battitura a parte, contiene le parole scritte alla vecchia maniera e differisce in maniera significativa sia nel contenuto che nell'interpunzione dalla versione che vorrei sottoporre alla vostra attenzione oggi.
I testi per questa antologia sono stati scelti e curati dal autore, cioè da Józef Wittlin stesso.
Credo che il testo trovato in rete e proposto da me precedentemente provenga da qualche edizione abbastanza datata, visto che, i refusi di battitura a parte, contiene le parole scritte alla vecchia maniera e differisce in maniera significativa sia nel contenuto che nell'interpunzione dalla versione che vorrei sottoporre alla vostra attenzione oggi.
GRZEBANIE WROGA
(continua)
(continua)
inviata da Krzysiek Wrona 22/8/2016 - 08:03
W domach z betonu
Obudziłam się później niż zwykle
(continua)
(continua)
inviata da Krzysiek Wrona 5/8/2016 - 07:04
Piosenka dla córki
[1980]
Testo e musica di Maciej Pietrzyk
da http://www.tekstowo.pl/piosenka,maciej...
manca un percorso su Solidarność, allora va così
Testo e musica di Maciej Pietrzyk
da http://www.tekstowo.pl/piosenka,maciej...
manca un percorso su Solidarność, allora va così
Nie mam teraz czasu dla ciebie
(continua)
(continua)
inviata da Krzysiek Wrona 3/6/2016 - 23:33
Soldier
26/27 maggio 2016
più la versione live & HD
Live @ Contrabendo
più la versione live & HD
Live @ Contrabendo
ŻOŁNIERZ
(continua)
(continua)
inviata da Krzysiek 27/5/2016 - 09:43
Spytaj milicjanta
[1983]
Scritta da Krzysztof Grabowski, batterista e percussionista di questa importante band hardcore polacca.
Musica di Robert "Robal" Matera, cantante e chitarrista
Uno dei primi brani dei Dezerter, presente nell’EP autoprodotto “Ku Przyszłości” (dal titolo del brano d’apertura) del 1983. Poi nell’LP d’esordio, “Underground Out of Poland”, inciso nel 1987 negli USA grazie all’interessamento di Joey "Shithead" Keithley, leader della punk band canadese D.O.A.. Prodotto dallo stesso Robert Matera per la fanzine di San Francisco Maximumrocknroll.
Questa ironica "Spytaj milicjanta”, insieme a Wojna Głupców, "Ku przyszłości" e "Szara rzeczywistość", furono i soli 4 di 12 brani che nei primi anni 80, agli esordi della band, si salvarono dalla censura del regime comunista... (fonte: en.wikipedia)
Scritta da Krzysztof Grabowski, batterista e percussionista di questa importante band hardcore polacca.
Musica di Robert "Robal" Matera, cantante e chitarrista
Uno dei primi brani dei Dezerter, presente nell’EP autoprodotto “Ku Przyszłości” (dal titolo del brano d’apertura) del 1983. Poi nell’LP d’esordio, “Underground Out of Poland”, inciso nel 1987 negli USA grazie all’interessamento di Joey "Shithead" Keithley, leader della punk band canadese D.O.A.. Prodotto dallo stesso Robert Matera per la fanzine di San Francisco Maximumrocknroll.
Questa ironica "Spytaj milicjanta”, insieme a Wojna Głupców, "Ku przyszłości" e "Szara rzeczywistość", furono i soli 4 di 12 brani che nei primi anni 80, agli esordi della band, si salvarono dalla censura del regime comunista... (fonte: en.wikipedia)
Która droga słuszna
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 17/5/2016 - 16:22
Wojna Głupców
[1983]
Scritta da Krzysztof Grabowski, batterista e percussionista di questa importante band hardcore polacca.
Uno dei primi brani dei Dezerter, presente nell’EP autoprodotto “Ku Przyszłości” (dal titolo del brano d’apertura) del 1983. Poi nell’LP d’esordio, “Underground Out of Poland”, inciso nel 1987 negli USA grazie all’interessamento di Joey "Shithead" Keithley, leader della punk band canadese D.O.A..
Prodotto da Robert Matera.
Scritta da Krzysztof Grabowski, batterista e percussionista di questa importante band hardcore polacca.
Uno dei primi brani dei Dezerter, presente nell’EP autoprodotto “Ku Przyszłości” (dal titolo del brano d’apertura) del 1983. Poi nell’LP d’esordio, “Underground Out of Poland”, inciso nel 1987 negli USA grazie all’interessamento di Joey "Shithead" Keithley, leader della punk band canadese D.O.A..
Prodotto da Robert Matera.
Zgniłe ciała, krwi kałuże
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 17/5/2016 - 15:54
Maria nella bottega di un falegname
10/11 maggio 2016
MARIA W WARSZTACIE CIEŚLI
(continua)
(continua)
inviata da Krzysiek Wrona 11/5/2016 - 21:47
Syn marnotrawny
[1991]
Parole di Jacek Kaczmarski (17 dicembre 1991)
Musica e canto di Przemysław Gintrowski
Al piano Zbigniew Łapiński
Dall'album "Wojna postu z karnawałem" uscito nel 1993. Presente anche sulla cassetta "Wojna postu z karnawałem vol.1" dello stesso anno.
Dal sito kaczmarski.art.pl
Il "Trio" in Syn Marnotrawny: Jacek Kaczmarski alla chitarra, Przemysław Gintrowski al canto e Zbigniew Łapiński al piano
Il brano ispirato da due quadri.
"Venditore ambulante" di Hieronymus Bosch (1494 circa). Conosciuto anche con il titolo "Il figliol prodigo".
"Il ritorno del figliol prodigo" di Rembrandt Harmenszoon van Rijn (1668 circa).
Parole di Jacek Kaczmarski (17 dicembre 1991)
Musica e canto di Przemysław Gintrowski
Al piano Zbigniew Łapiński
Dall'album "Wojna postu z karnawałem" uscito nel 1993. Presente anche sulla cassetta "Wojna postu z karnawałem vol.1" dello stesso anno.
Dal sito kaczmarski.art.pl
Il "Trio" in Syn Marnotrawny: Jacek Kaczmarski alla chitarra, Przemysław Gintrowski al canto e Zbigniew Łapiński al piano
Il brano ispirato da due quadri.
"Venditore ambulante" di Hieronymus Bosch (1494 circa). Conosciuto anche con il titolo "Il figliol prodigo".
"Il ritorno del figliol prodigo" di Rembrandt Harmenszoon van Rijn (1668 circa).
Jestem młody, nie mam nic i mieć nie będę,
(continua)
(continua)
inviata da Krzysiek Wrona 9/5/2016 - 02:10
Krzyk
[1978]
Słowa i muzyka: Jacek Kaczmarski
Parole e musica di Jacek Kaczmarski
Album: Krzyk [1981]
Fortepian / Pianoforte: Zbigniew Łapiński
Krzyk to program złożony z piosenek napisanych w latach 1974–80, mający charakter diagnozy człowieka w sytuacji bez wyjścia, ubezwłasnowolnionego historią i polityką, a także jego słabościami; bronią pozostaje tylko ironia albo krzyk rozpaczy.
Krzyk è un programma composito di canzoni scritte negli anni 1974-80, il cui carattere è una diagnosi dell'uomo in una situazione senza uscita, resa impossibile dalla storia e dalla politica, ed anche dalle sue debolezze: unica arma è l'ironia, o un grido di disperazione.
Jacek Kaczmarski
Questa canzone, che Krzysiek Wrona si canticchiava (o fischiettava) da qualche giorno circa un anno fa, fa parte non solo di un album pubblicato tre anni dopo che era stata scritta (la canzone è del 1978, l'album -anch'esso... (continua)
Słowa i muzyka: Jacek Kaczmarski
Parole e musica di Jacek Kaczmarski
Album: Krzyk [1981]
Fortepian / Pianoforte: Zbigniew Łapiński
Krzyk to program złożony z piosenek napisanych w latach 1974–80, mający charakter diagnozy człowieka w sytuacji bez wyjścia, ubezwłasnowolnionego historią i polityką, a także jego słabościami; bronią pozostaje tylko ironia albo krzyk rozpaczy.
Krzyk è un programma composito di canzoni scritte negli anni 1974-80, il cui carattere è una diagnosi dell'uomo in una situazione senza uscita, resa impossibile dalla storia e dalla politica, ed anche dalle sue debolezze: unica arma è l'ironia, o un grido di disperazione.
Jacek Kaczmarski
Questa canzone, che Krzysiek Wrona si canticchiava (o fischiettava) da qualche giorno circa un anno fa, fa parte non solo di un album pubblicato tre anni dopo che era stata scritta (la canzone è del 1978, l'album -anch'esso... (continua)
wg. obrazu E. Muncha
(continua)
(continua)
inviata da Krzysiek Wrona 3/5/2016 - 02:03
Percorsi:
La paura: arma di controllo di massa
Nie po to aby łapać słońce
Ej ej ej ej ej! Myślisz, że wole żebrać zamiast iść do pracy?
(continua)
(continua)
inviata da Krzysiek Wrona 3/5/2016 - 00:49
Źródło
Płynie rzeka wąwozem jak dnem koleiny, która sama siebie żłobiła,
(continua)
(continua)
inviata da Krzysiek Wrona 1/5/2016 - 22:05
გაფრინდი შავო მერცხალო
anonimo
Un canto tradizionale georgiano, გაფრინდი შავო მერცხა (Vola rondine nera) il quale è stato utilizzato dal gruppo folcloristico georgiano Lashari per commemorare la figura del presidente polacco Lech Kaczyński, morto nell'incidente aereo a Smoleńsk il 10 aprile 2010.
Il canto viene eseguito in due lingue: georgiano e polacco.
Le parole in polacco sono state scritte da Ann Radetsku e Maria Filina.
Non sono riuscito reperire nessuna informazione sulle radici di questo antico canto georgiano. Unica notizia che ho riscontrata nel mio girovagare per la rete è che era uno dei canti più amati da Iosif Stalin (Iosif Vissarionovič Džugašvili), in fin dei conti georgiano anche lui.
Dalle versioni russe si evince che il testo originale sia una lamento della sorella di un soldato partito per la guerra, indirizzato a una rondine, alle quale viene chiesto di riportare al più presto le notizie sulla sorte del fratello.
Il canto viene eseguito in due lingue: georgiano e polacco.
Le parole in polacco sono state scritte da Ann Radetsku e Maria Filina.
Non sono riuscito reperire nessuna informazione sulle radici di questo antico canto georgiano. Unica notizia che ho riscontrata nel mio girovagare per la rete è che era uno dei canti più amati da Iosif Stalin (Iosif Vissarionovič Džugašvili), in fin dei conti georgiano anche lui.
Dalle versioni russe si evince che il testo originale sia una lamento della sorella di un soldato partito per la guerra, indirizzato a una rondine, alle quale viene chiesto di riportare al più presto le notizie sulla sorte del fratello.
LEĆ MOJA CZARNA JASKÓŁKO
(continua)
(continua)
inviata da Krzysiek Wrona 22/3/2016 - 00:06
(R)Esistenza
12 marzo 2016
Visto che sono "un pochito raffreddato", ho deciso di tradurre questo bell'italo reghe di resistenza. Contro le "bad vibrations" & virus de' tutto 'sto monno.
Durante il procedimento di traduzione, ho captato una strana e assai curiosa coincidenza fra le parole chiave del testo e le parole che all'inizio del secolo scorso costituivano uno slogan futurista ("3M-Miasto, Masa, Maszyna" che sarebbero "3M - Città, Massa, Macchina") coniato da uno dei pochi futuristi polacchi convinti a quel epoca: Tadeusz Peiper
Soltanto e solamente per questo motivo ho segnalato le tre parole nel testo polacco con le maiuscole, sperando che gli "perfidi admin" non me le rimpiccioliscono, usando il loro famoso "magic button".
Salustri cari
Visto che sono "un pochito raffreddato", ho deciso di tradurre questo bell'italo reghe di resistenza. Contro le "bad vibrations" & virus de' tutto 'sto monno.
Durante il procedimento di traduzione, ho captato una strana e assai curiosa coincidenza fra le parole chiave del testo e le parole che all'inizio del secolo scorso costituivano uno slogan futurista ("3M-Miasto, Masa, Maszyna" che sarebbero "3M - Città, Massa, Macchina") coniato da uno dei pochi futuristi polacchi convinti a quel epoca: Tadeusz Peiper
Soltanto e solamente per questo motivo ho segnalato le tre parole nel testo polacco con le maiuscole, sperando che gli "perfidi admin" non me le rimpiccioliscono, usando il loro famoso "magic button".
Salustri cari
(T)RWANIE CZASU (CZ)AS OPORU
(continua)
(continua)
inviata da Krzysiek NoWar Bran Wrona 12/3/2016 - 20:11
Miss Propagandiss
[1983]
Dall'album doppio "I Ching"
Testo di Bogdan Olewicz e Zbigniew Hołdys
Musica di Zbigniew Hołdys
Wojciech Waglewski – l'orazione sulla chitarra
Joanna Posmyk – L’Humanite
Andrzej Nowicki – bas
Wojciech Morawski – tamburi
da tekstowo
Dall'album doppio "I Ching"
Testo di Bogdan Olewicz e Zbigniew Hołdys
Musica di Zbigniew Hołdys
Wojciech Waglewski – l'orazione sulla chitarra
Joanna Posmyk – L’Humanite
Andrzej Nowicki – bas
Wojciech Morawski – tamburi
da tekstowo
Nie męcz mnie
(continua)
(continua)
inviata da Krzysiek Wrona 26/2/2016 - 00:13
Percorsi:
Canzoni d'amore contro la guerra
Ventiquattro megatoni
21 febbraio 2016
DWADZIEŚCIA CZTERY MEGATONY
(continua)
(continua)
inviata da Krzysiek Wrona 21/2/2016 - 23:11
Le Père Noël et la petite fille, incl.Leggenda di Natale; La canzone di Marinella; Bocca di Rosa
Da questa pagina di traduzioni polacche da Fabrizio De André
RÓŻYCZKA
(continua)
(continua)
inviata da Kaśka Janiak tramitte Krzysiek Wrona 10/2/2016 - 19:44
La guerra di Piero
POLACCO / POLISH [2] - Szymon Gruda
Versione polacca cantabile di Szymon Gruda segnalatami da Kaśka Janiak (very cool) [KW]
da questa pagina
Versione polacca cantabile di Szymon Gruda segnalatami da Kaśka Janiak (very cool) [KW]
da questa pagina
PIERO
(continua)
(continua)
inviata da Kaśka Janiak tramite Krzysiek Wrona 10/2/2016 - 19:30
Gracias a la vida
POLACCO / POLISH / POLACO 2
Versione polacca di Antonina Krzysztoń
Dall'album "Dwa księżyce" [Due lune] (2004)
Quando la cercavo non la trovavo, una versione polacca cantabile di questa bella canzone. È pure ce ne deve esistere almeno l'una, mi dicevo. Ed ecco, proprio oggi, toc, la ho trovata per caso su YT. Indovinate un po' chi la canta... e sì, la indistruttibile Antonina.
Il video che accompagna il brano mostra i valori naturalistici della riserva "Dolina Baryczy" presso Milicz, una cittadina di Bassa Slesia, poco distante da Breslavia (Wrocław). Alla fine del filmato il canto di Antonina viene supportato dal cannareccione)
Il testo invece, viene leggermente stravolto (partendo dal titolo "Dziękuję za słońce", cioè "Grazie per il sole") visto che Antonina sia una persona dalla fede abbastanza fervente.
Versione polacca di Antonina Krzysztoń
Dall'album "Dwa księżyce" [Due lune] (2004)
Quando la cercavo non la trovavo, una versione polacca cantabile di questa bella canzone. È pure ce ne deve esistere almeno l'una, mi dicevo. Ed ecco, proprio oggi, toc, la ho trovata per caso su YT. Indovinate un po' chi la canta... e sì, la indistruttibile Antonina.
Il video che accompagna il brano mostra i valori naturalistici della riserva "Dolina Baryczy" presso Milicz, una cittadina di Bassa Slesia, poco distante da Breslavia (Wrocław). Alla fine del filmato il canto di Antonina viene supportato dal cannareccione)
Il testo invece, viene leggermente stravolto (partendo dal titolo "Dziękuję za słońce", cioè "Grazie per il sole") visto che Antonina sia una persona dalla fede abbastanza fervente.
Dziękuję za słońce, co świeci nad głową
(continua)
(continua)
inviata da Krzysiek 5/2/2016 - 20:12
Wisława Szymborska: Kot w pustym mieszkaniu
Umrzeć — tego nie robi się kotu.
(continua)
(continua)
inviata da Gaspard de la Nuit 31/1/2016 - 03:24
Dědicům Palachovým
Il testo (leggermente corretto) scovato qui
MILION ŚLEPYCH OCZU
(continua)
(continua)
inviata da Krzysiek Wrona 25/1/2016 - 20:41
Spalona matka
Sachsenhausen, 1944
Słowa: Nâzım Hikmet, Tadeusz Niemira
Muzyka: Aleksander Kulisiewicz
Nei dischi di Kulisiewicz intitolati “Chants de la déportation” (1975) e “Pieśni obozowe z hitlerowskich obozów koncentracyjnych 1939-45” (1979).
I crediti di questa canzone sono attibuiti per il testo a Nâzım Hikmet e a tal Tadeusz Niemira. Nel primo caso non credo che l’attribuzione sia corretta, forse il testo si trovava in una corrispondenza con il poeta turco. Il secondo autore potrebbe essere invece Tadeusz Kostrzewski, nome di battaglia "Niemira", importante figura delle resistanza polacca, membro dell’Agat (Anty-Gestapo), il nucleo originario del Battalion Parasol dell’Armia Krajowa, arrestato dai nazisti nel 1944 e forse compagno di prigionia di Kulisiewicz a Sachsenhausen…
In ogni caso, non ho riscontri precisi.
Il testo l’ho trovato in una ricerca “Ocalone We Wspomnieniach - Wspomnienia byłych więźniów politycznych hitlerowskich więzień i obozów koncentracyjnych” pubblicata dalla Biblioteca civica di Koszalin nel 2011.
Słowa: Nâzım Hikmet, Tadeusz Niemira
Muzyka: Aleksander Kulisiewicz
Nei dischi di Kulisiewicz intitolati “Chants de la déportation” (1975) e “Pieśni obozowe z hitlerowskich obozów koncentracyjnych 1939-45” (1979).
I crediti di questa canzone sono attibuiti per il testo a Nâzım Hikmet e a tal Tadeusz Niemira. Nel primo caso non credo che l’attribuzione sia corretta, forse il testo si trovava in una corrispondenza con il poeta turco. Il secondo autore potrebbe essere invece Tadeusz Kostrzewski, nome di battaglia "Niemira", importante figura delle resistanza polacca, membro dell’Agat (Anty-Gestapo), il nucleo originario del Battalion Parasol dell’Armia Krajowa, arrestato dai nazisti nel 1944 e forse compagno di prigionia di Kulisiewicz a Sachsenhausen…
In ogni caso, non ho riscontri precisi.
Il testo l’ho trovato in una ricerca “Ocalone We Wspomnieniach - Wspomnienia byłych więźniów politycznych hitlerowskich więzień i obozów koncentracyjnych” pubblicata dalla Biblioteca civica di Koszalin nel 2011.
To ja – spalona matka –
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 25/1/2016 - 11:41
Percorsi:
Campi di sterminio
Olza
Sachsenhausen, 1942
Lyrics: Aleskander Kulisiewicz
Music: Henryk Wars (“Jest Jedna Jedyna,” 1938)
Campo di concentramento di Sachsenhausen, Oranienburg, Brandeburgo
Parole di Aleskander Kulisiewicz
Musica di Henry Vars (1902-1977), il nome assunto negli USA dal compositore polacco Henryk Warszawski, abbreviato in Wars, autore di moltissime musiche anche per il cinema tra cui il celebre tango del 1938 “Jest jedna jedyna”. Un suo brano, la canzone d’amore “Umówiłem się z nią na dziewiątą” del 1937, è compreso nella colonna sonora de “Il pianista” di Roman Polanski.
Kulisiewicz spent his formative years in the town of Cieszyn where his father worked as a teacher, and his nostalgia for that picturesque region on the Olza River southwest of Krakow was deep and enduring. He later wrote that when he was a prisoner he “often dreamed of returning to the banks of this beloved river.” With its... (continua)
Lyrics: Aleskander Kulisiewicz
Music: Henryk Wars (“Jest Jedna Jedyna,” 1938)
Campo di concentramento di Sachsenhausen, Oranienburg, Brandeburgo
Parole di Aleskander Kulisiewicz
Musica di Henry Vars (1902-1977), il nome assunto negli USA dal compositore polacco Henryk Warszawski, abbreviato in Wars, autore di moltissime musiche anche per il cinema tra cui il celebre tango del 1938 “Jest jedna jedyna”. Un suo brano, la canzone d’amore “Umówiłem się z nią na dziewiątą” del 1937, è compreso nella colonna sonora de “Il pianista” di Roman Polanski.
Kulisiewicz spent his formative years in the town of Cieszyn where his father worked as a teacher, and his nostalgia for that picturesque region on the Olza River southwest of Krakow was deep and enduring. He later wrote that when he was a prisoner he “often dreamed of returning to the banks of this beloved river.” With its... (continua)
Wielka jest, śliczna jest Mississippi,
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 25/1/2016 - 10:05
Не для меня придёт весна
L'esecuzione di Lube con Никита Михалков/Nikita Michalkov
JUŻ NIE DLA MNIE
(continua)
(continua)
inviata da Krzysiek 17/1/2016 - 17:02
Il ritorno di Giuseppe
dicembre 2014 – genaio 2016
POWRÓT JÓZEFA
(continua)
(continua)
inviata da Krzysztof Wrona 9/1/2016 - 02:03
Automaty
[1970]
Parole e musica di Klan
Dall'EP d'esordio "Klan"
Presente anche sull'album "Mrowisko" del 1971
Il testo da YT
http://republika.pl/pearlsofrock/image...
Parole e musica di Klan
Dall'EP d'esordio "Klan"
Presente anche sull'album "Mrowisko" del 1971
Il testo da YT
http://republika.pl/pearlsofrock/image...
Automaty liczą, liczą,
(continua)
(continua)
inviata da Krzysiek Wrona 4/1/2016 - 00:46
Oda do młodości
[1820]
Il poema di Adam Mickiewicz (1798–1855) musicato e cantato da Fryderyk Nguyen – poeta, musicista, cantautore nonché leader del gruppo breslaviano Katedra. L'esecuzione è stata registrata al circolo "Pieśniarze" di Wrocław nel giugno del 2015. L'idea di contribuire questa canzone alle CCG è nata dopo la visione del film "Youth" (Giovinezza, appunto) di Paolo Sorrentino :)
Il testo da https://pl.wikisource.org/wiki/Oda_do_...
Nel 1818 si ha la sua primissima attività poetica: il "Tygodnik Wileński" (Settimanale di Vilnius), infatti, gli pubblicò il poema "Zima miejska" (Città invernale): questa composizione, transizione dalla temperie neoclassica a quella romantica, fa parte della prima antologie di "Poesie", raccolta di ballate e romanze pubblicata a Vilnius nel 1822. In questo volumetto, Mickiewicz inserì anche il poema storico "Grażyna" e l'opera lirico-drammatica "Dziady" (Gli... (continua)
Il poema di Adam Mickiewicz (1798–1855) musicato e cantato da Fryderyk Nguyen – poeta, musicista, cantautore nonché leader del gruppo breslaviano Katedra. L'esecuzione è stata registrata al circolo "Pieśniarze" di Wrocław nel giugno del 2015. L'idea di contribuire questa canzone alle CCG è nata dopo la visione del film "Youth" (Giovinezza, appunto) di Paolo Sorrentino :)
Il testo da https://pl.wikisource.org/wiki/Oda_do_...
Nel 1818 si ha la sua primissima attività poetica: il "Tygodnik Wileński" (Settimanale di Vilnius), infatti, gli pubblicò il poema "Zima miejska" (Città invernale): questa composizione, transizione dalla temperie neoclassica a quella romantica, fa parte della prima antologie di "Poesie", raccolta di ballate e romanze pubblicata a Vilnius nel 1822. In questo volumetto, Mickiewicz inserì anche il poema storico "Grażyna" e l'opera lirico-drammatica "Dziady" (Gli... (continua)
Bez serc, bez ducha — to szkieletów ludy.
(continua)
(continua)
inviata da Krzysiek Wrona 3/1/2016 - 18:00
Jonasz
[2013]
Testo e musica di Katedra
Dal loro EP di esordio "Nieukryte"
Trascritto all'orecchio da YT
Nel giugno del 2014 la città cade in mano ai miliziani dello Stato Islamico, che hanno provveduto nelle settimane successive ad epurare la città da tutti i cristiani (scesi dai 50.000 del 2003 ai 3.000 del 2014), costretti ad abbandonarla dopo aver perso e visto sequestrati tutti i propri beni. Tra le azioni di guerra dei miliziani jihadisti v'è stata la distruzione della moschea dedicata al profeta Giona, costruita nel secolo XIII, delle millenarie mura di Ninive, di numerosi manoscritti e documenti di grande rilevanza storica della Biblioteca, una delle più antiche dell'Iraq, alcuni dei quali presenti in un elenco di testi rari stilato dall'Unesco, e di numerose statue e reperti risalenti all'impero assiro conservati nel Museo della città. https://it.wikipedia.org/wiki/Mossul
Testo e musica di Katedra
Dal loro EP di esordio "Nieukryte"
Trascritto all'orecchio da YT
Nel giugno del 2014 la città cade in mano ai miliziani dello Stato Islamico, che hanno provveduto nelle settimane successive ad epurare la città da tutti i cristiani (scesi dai 50.000 del 2003 ai 3.000 del 2014), costretti ad abbandonarla dopo aver perso e visto sequestrati tutti i propri beni. Tra le azioni di guerra dei miliziani jihadisti v'è stata la distruzione della moschea dedicata al profeta Giona, costruita nel secolo XIII, delle millenarie mura di Ninive, di numerosi manoscritti e documenti di grande rilevanza storica della Biblioteca, una delle più antiche dell'Iraq, alcuni dei quali presenti in un elenco di testi rari stilato dall'Unesco, e di numerose statue e reperti risalenti all'impero assiro conservati nel Museo della città. https://it.wikipedia.org/wiki/Mossul
Posłano mnie do miasta
(continua)
(continua)
inviata da Krzysiek Wrona 1/1/2016 - 19:44
L'infanzia di Maria
Dicembre 2014 – dicembre 2015
Tutte le didascalie in corsivo sono citazioni dal protovangelo di Giacomo [Protoewangelia Jakuba (ProtEwJk)] tradotto in polacco e curato da Marek Starowieyski (Fonte).
DZIECIŃSTWO MARII
(continua)
(continua)
inviata da Krzysztof Wrona 27/12/2015 - 20:43
Ku chwale ojczyzny
[2015]
Parole e musica di Grzegorz "Dr Grzechu" Dąbrowski
Trascritto dal TuoTubo all'orecchio.
Parole e musica di Grzegorz "Dr Grzechu" Dąbrowski
Trascritto dal TuoTubo all'orecchio.
Na pogrzebie Tomka było sporo ludzi
(continua)
(continua)
inviata da Krzysiek 23/12/2015 - 18:41
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Parole di Jacek Kaczmarski
Musica di Przemysław Gintrowski
Nella notte tra il 31 ottobre e il 1° novembre 1980 scoppiò un enorme incendio nell'ospedale psichiatrico di Górna Grupa, nel voivodato Kujawsko-Pomorskie. Morirono 55 pazienti, 26 rimasero gravemente ustionati. Il fatto ispirò Jacek Kaczmarski a scrivere il brano "E noi non vogliamo scappare da qua" che in seguito fu musicato da Przemysław Gintrowski ed divenne un inno della resistenza alla giunta di Jaruzelski, essendo stato interpretato come una metafora della situazione in cui si trovava la Polonia negli anni 80.
Il brano è presente su diverse cassette di Gintrowski uscite nel cosidetto "drugi obieg" (circuito alternativo o "sotterraneo", o in russo Самиздат) negli anni '80 in Polonia. Tutte erano intitolate "Pamiątki" (Souvenir). La prima con una datazione accertata è del 1989. (Da questa pagina)
A destra, la... (continua)