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Percorso La Grande Guerra (1914-1918)

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E ‘un me ne ‘mporta della tu’ vittoria

Antiwar Songs Blog
E ‘un me ne ‘mporta della tu’ vittoria
E ‘un me ne ‘mporta della tu’ vittoria, perché ci sputo sopra alla bandiera; sputo sopra l’Italia tutta ‘ntera e vado ‘n culo al re con la su’ boria. Così recita un canto popolare raccolto da Pino Masi e dal Canzoniere Pisano nel 1966. Un canto, che come è stato ricordato al raduno del nostro […]
Antiwar Songs Staff 2018-11-04 19:27:00
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The Wrong Bus

The Wrong Bus
[2014]
Parole e musica di Jez Lowe
Nell’album “The Ballad Beyond”
Testo trovato sul sito dell’autore

Nel 1914, all’inizio della Grande Guerra, centinaia di bus urbani inglesi vennero requisiti dall’esercito ed utilizzati per trasportare le truppe nelle aree di conflitto oltre Manica… La canzone di Lowe ironizza sul fatto che all’epoca, quando uno usciva di casa per andare a lavorare, rischiava di prendere il bus sbagliato, non in direzione Piccadilly ma verso la Piccardia… Viaggio di sola andata...
I jumped on a London omnibus to take me into work,
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 7/5/2018 - 14:27
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The Town Hall Yard

The Town Hall Yard
[2014]
Parole e musica di Jez Lowe
Nell’album “The Ballad Beyond”
Testo trovato sul sito dell’autore

Jez Lowe scrisse questa canzone dopo aver visitato i campi di battaglia della Grande Guerra nelle Fiandre. A Poperinge, cittadina a pochi chilometri da Ypres, nel cortile del municipio, oggi c’è un monumento che ricorda il luogo dove avvenivano le esecuzioni dei disertori…
What was my boy Billy doing in the Town Hall yard?
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 7/5/2018 - 13:57

Il 24 maggio

Il 24 maggio
Una strofa parodistica della celebre patriottica "Canzone del Piave", composta nel 1918 da E. A. Mario.

Il poeta di strada Peppe Schiera, "anarchico e antifascista senza saperlo", avrebbe voluto declamarla il 10 giugno 1940 durante una festa patronale, con l'intento di sbeffeggiare Mussolini che si dice volesse portare l'Italia in guerra. Ma fu proprio quel giorno che giunse la vociaccia del Dvce che dichiarava guerra a Gran Bretagna e Francia, il famigerato discorso de "L'ora delle decisioni irrevocabili" e del "Vincere! E vinceremo!". Così le autorità disposero che la festa non si sarebbe tenuta e tutte le luminarie rimasero spente. E il povero Peppe Schiera, che sperava di poter tirare su qualche soldo, maledisse le camicie nere, il podestà, il prefetto e Mussolini e se ne tornò a casa.

Ho tratto testo e racconto dal bel libro "Peppe e Margherita – Storia di un poeta ed artista di strada" di Roberto Ardizzone, scrittore palermitano e cultore della poesia dialettale siciliana.
L’Esercito manciava scorci i favi e tinnirumi (1)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 4/3/2018 - 16:53

27 di otubar

27 di otubar
[1917-18]
Versi di Ercole Carletti (1877-1946), poeta, drammaturgo e linguista friulano. In “Poesie friulane”, Udine, 1920 (con prefazione di Bindo Chiurlo, 1886-1943, critico letterario e poesta friulano).
Musica di Arturo Zardini, l’autore di Stelutis Alpinis, in “Canti friulani”, 1925
Un canto che fa parte del repertorio del Coro Marmolada e che infatti ho tratto da “Canti friulani di Arturo Zardini - Opera omnia”, a cura di Sergio Piovesan, gennaio 2018

Una delle conseguenze meno note della disfatta di Caporetto dell’ottobre/novembre 1917 fu l’esodo di almeno 600.000 civili friulani e veneti, parecchi dei quali morirono nella fuga scomposta e per nulla organizzata né aiutata dall’esercito italiano in rotta, una pagina di storia assolutamente negletta, per via della propaganda militare, della retorica vittoriosa del fascismo successivo e del fatto che, come in tutte le guerre, la... (continua)
Vin siarât la nestre puarte,
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 26/2/2018 - 13:40
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Song-Books of the War

Song-Books of the War
[1918]
Da “Counter-Attack and Other Poems”

La poesia è stata messa in musica dai Bread & Roses, un gruppo di Boston, nel loro album "Songbooks of the War" del 2012 che prende titolo da questa poesia
In fifty years, when peace outshines
(continua)
inviata da Dq82 15/2/2018 - 10:11
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I Sing of Olaf

I Sing of Olaf
[1917-18?]
Versi di e e cummings, il nome d'arte scelto da Edward Estlin Cummings (1894-1962), poeta, pittore e scrittore statunitense
Nella raccolta "is 5" pubblicata nel 1926. Poi anche in "W [ViVa]" del 1931
La poesia è anche stata messa in musica dai Bread & Roses, un gruppo di Boston, nel loro album "Songbooks of the War" del 2012

In questa poesia, nel suo tipico stile modernista, e e cummings "cantava", celebrava il coraggio di Olaf, un soldato americano – forse di origine nordeuropea - grande e grosso, biondo, simpatico e coraggioso, come tanti spedito nelle trincee della Grande Guerra. e e cummings racconta che Olaf si era rifiutato di combattere e per questo era stato arrestato, brutalmente torturato e poi ucciso.

Non so se questo sia stato davvero il destino di Olaf ma se è vero che i disertori o anche solo gli psicotici da stress post traumatico venivano allegramente fucilati,... (continua)
i sing of Olaf glad and big
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 14/2/2018 - 22:24
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Tu vas te battre

Tu vas te battre
Recueil « Les temps maudits »

Poème récité dans l'émission : Lettres de fusillés - Radio Campus Lille du lundi 3 novembre 2014
Lettres de fusillés
Tu vas te battre.
(continua)
inviata da JJ 9/2/2018 - 15:44
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E vui durmiti ancora

E vui durmiti ancora
(1910)

...E vui durmiti ancora! è una poesia siciliana scritta da Giovanni Formisano nel 1910 e musicata da Gaetano Emanuel Calì. La prima incisione del brano musicale (detto mattutina, che così si distingue dalla notturna, la serenata serale) è del 1927. Portata al successo da Tecla Scarano

Un altro fatto legato al brano ricorda come sul fronte della Carnia, durante la Prima guerra mondiale, in un momento di pausa un giovane soldato siciliano prese la sua chitarra e, al chiar di luna, intonò la canzone. Il silenzio che aleggiava dava voce solo alle note della mattutina. Al termine dell'esecuzione si sentirono improvvisamente le urla di apprezzamento degli austriaci, avversari sul campo, ma compagni emotivamente: non arrivavano a capirne il senso, ma rimasero incantati dalla bellezza della musica. Come a dire che la musica supera le barriere, anche in guerra.
(Aurelio Corona, L'anima e... (continua)
Lu suli è già spuntatu di lu mari
(continua)
inviata da Dq82 26/1/2018 - 19:23
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Un soldato a Caporetto

2017
Gli alberi sfumati, attaccati come contorno
(continua)
inviata da Dq82 26/1/2018 - 13:23
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The Letters of Florence Hemphill

The Letters of Florence Hemphill
2017
Joe Crookston

La canzone nasce da una collaborazione con il National World War I Museum and Memorial in Kansas City, Missouri; Florence Hemphill fu una crocerossina che servì durante la prima guerra mondiale, e nel museo sono raccolte circa 100 sue lettere.

With the United States entry into the First World War on April 16, 1917, the demand for nurses was immediate. Only a small cadre of U.S. Army Nurse Corps (ANC) personnel was available, thus the call went out. Florence Edith Hemphill answered. When she left for France in 1918, nurse Hemphill, who had brown hair and gray eyes, and stood fi ve feet, seven inches and weighed 130 pounds, was embarking on the greatest adventure of her life. To share this experience with the folks at home, she wrote letters, many of which survive today.
Born on February 28, 1887, in Wilson County, Florence Hemphill grew up in Chanute, the sixth of nine... (continua)
I came back home to Wilson County
(continua)
inviata da Dq82 19/1/2018 - 11:43

Georges Chennevière: Ravitaillement

Georges Chennevière: Ravitaillement
Versi di Georges Chennevière (1884-1927), poeta e drammaturgo francese, nella raccolta “Poèmes, 1911-1918”, pubblicata nel 1920.
Trovo la poesia recitata su base musicale nel CD “Maudite soit la guerre!” (2016), edito dall’associazione Sous La Lime di Parigi

Propongo questo bel testo come Extra soltanto perché ignoro se sia mai stato musicato e cantato, cosa comunque abbastanza probabile, visto che Georges Chennevière è stato anche librettista, paroliere ed arrangiatore. Inoltre alcune sue poesie sono state certamente messe in musica da compositori della sua epoca, come Ludovic Bouserez.
Sur la route, qui s'élargit de jour en jour,
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 16/1/2018 - 11:36
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Die weiße und die rote Rose

Die weiße und die rote Rose
[1915]
Versi di Klabund, nella raccolta "Dumpfe Trommel und berauschtes Gong. Nachdichtungen chinesischer Kriegslyrik". Si tratta della traduzione (o della libera interpretazione) di versi di Li Bai, o Li Po (白 李), poeta cinese vissuto all'epoca della dinastia T'ang (618-907)
Musica di Hanns Eisler, che egli compose, insieme ad altre melodie su versi di Klabund (per esempio, Der müde Soldat), nel 1917, mentre si trovava in prima linea.
Anche il compositore ungherese Béla Reinitz mise in musica questa ed altre poesie di Klabund.
Testo trovato nella raccolta “Maudite guerre (Les musiciens et la Grande Guerre, Vol. 22)” (“Ihr verfluchten Kriege! Liederabend zum Ersten Weltkrieg”)
Während ich mich über meine Stickerei am Fenster bückte,
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 13/1/2018 - 22:01

Bella Matribus Detestata (Guerres maudites par les mères)

Bella Matribus Detestata (Guerres maudites par les mères)
[1914-15]
Versi di Emmanuel Ducros (18??-19??), oggi sconosciuto poeta e drammaturgo francese, attivo tra il 1878 ed il 1918, autore di "Flammes de guerre: de l'invasion vers la victoire, 1914-1915", una raccolta di poesie pubblicata nel 1916. Alle pp. 32 e 33 si trova questa poesia che s'intitola con la famosa locuzione latina dalle "Odi" di Quinto Orazio Flacco.
Musica di Jean de Lize, pseudonimo artistico di un compositore francese la cui identità non è nota e che è stato recentemente riscoperto in Germania da Tina Vogel e Stefan Hanheide, curatori del volume "Jean de Lize: Chants de Guerre. Elf Lieder aus dem Ersten Weltkrieg", 2016.
Brano compreso nella raccolta “Maudite guerre (Les musiciens et la Grande Guerre, Vol. 22)” (“Ihr verfluchten Kriege! Liederabend zum Ersten Weltkrieg”), nell’interpretazione di Karola Theill (pianoforte), Fionnuala McCarthy (soprano) e Klaus Häger (baritono)... (continua)
Guerres maudites par les mères,
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 12/1/2018 - 23:51

Fieber

Fieber
[1915]
Versi di Erwin Weill (1885-1942), poeta austriaco, ebreo.
Musica di Lehár Ferenc, meglio conosciuto con il nome tedesco di Franz Lehár (1870-1948), compositore austriaco di origine ungherese. Tondichtung für Tenor und grosses Orchester nel suo ciclo intitolato "Aus eiserner Zeit", 1915.
Brano compreso nella raccolta “Maudite guerre (Les musiciens et la Grande Guerre, Vol. 22)” (“Ihr verfluchten Kriege! Liederabend zum Ersten Weltkrieg”), nell’interpretazione di Karola Theill (pianoforte), Fionnuala McCarthy (soprano) e Klaus Häger (baritono)

In "Febbre" Erwin Weill descriveva le allucinazioni di un soldato morente. Il compositore Lehár sapeva bene di cosa Weill parlasse, perchè suo fratello, gravemente ferito al fronte, si trovava all'epoca ricoverato in un ospedale di Vienna. Questa circostanza personale gli suggerì la scelta del testo per la sua composizione.

Nel 1915 sia Weill... (continua)
Licht! Schwester, Licht!
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 12/1/2018 - 22:22

Nacht im Felde

Nacht im Felde
[1915]
Versi di Ernst Lothar (1890-1974), scrittore moravo, ebreo, che nel 1938 fuggì negli USA per scampare alla persecuzione nazista
Musica di Josef Bohuslav Foerster (1859-1951), compositore cecoslovacco, nella sua “Drei Lieder aus der Kriegszeit, Op. 97”
Trovo il brano nella raccolta “Maudite guerre (Les musiciens et la Grande Guerre, Vol. 22)” (“Ihr verfluchten Kriege! Liederabend zum Ersten Weltkrieg”), nell’interpretazione di Karola Theill (pianoforte), Fionnuala McCarthy (soprano) e Klaus Häger (baritono)
Stern über mir, grüß Weib und Kind.
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 12/1/2018 - 14:12
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Das feurige Männlein

Das feurige Männlein
[1915]
Versi di Alfons Petzold (1882-1923), poeta austriaco, nella raccolta “Gesang von Morgen bis Mittag”, pubblicata nel 1922.
Musica di Franz Schreker (1878-1934), compositore e direttore d’orchestra austriaco, nel ciclo “Lieder aus der Reifezeit”, 1916

1915. La guerra infuoca l’Europa. Terrore e pianto sono ovunque. Solo lo spirito della guerra ghigna in modo orribile…

Il compositore Franz Schreker era ebreo. Nel 1932 fu costretto a dimettersi dalla carica di direttore del Conservatorio di Berlino. L’anno seguente perse pure l’incarico come professore all’Accademia d’Arte. Il suo cuore non resse e morì il 31 marzo 1934, risparmiandosi molti altri dolori. La famiglia fuggì subito in Argentina.
Ein feuriges Männlein reitet über die Welt,
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 11/1/2018 - 11:35

The Menin Road

anonimo
The Menin Road
[1917]
Una poesia-canzone attribuita ad un anonimo ufficiale medico inglese di stanza al pronto soccorso da campo sulla strada tra Menen (Menin, in francese) e Ypres, nelle Fiandre occidentali.
Pubblicata sul "Wipers Times" (poi "B.E.F. Times"), giornale di trincea del British Expeditionary Force edito tra il 1916 e la fine della guerra tra le fila del 12° battaglione di fanteria The Sherwood Foresters.
Wipers era ovviamente la significativa storpiatura inglese per Ypres...

Quello combattuto sulla strada di Menin tra il 20 ed il 25 settembre 1917 fu solo uno dei tanti scontri avvenuti durante la cosiddetta battaglia di Passchendaele (o terza battaglia di Ypres), nel corso della quale, tra il 31 luglio ed il 6 novembre 1917, persero la vita non meno di mezzo milione di soldati, 500.000 uomini.
There are many roads in Flanders, where the horses slide and fall,
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 7/1/2018 - 22:31
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Òran do dh’Iain Dòmhnallach

Òran do dh’Iain Dòmhnallach
2017
An Dàn

Word came home that renewed sorrow and sadness for us”

MA: My father, Alasdair, came from Tiree, a low, sandy, fertile island, farthest out into the Atlantic of the Inner Hebrides – the first port-of-call on the Shipping Forecast. He would have been quietly satisfied at seeing this Tiree collaboration.

In 2015, I had the honour of writing the soundtrack to a BBC documentary following fellow Tirisdeach, Prof. Donald Meek, in the footsteps of his great-uncle John MacDonald, killed in the Great War, and those of the man whose life he saved in sacrificing his own – 2nd Lt. Jock Stewart. At the heart of the music were two poems, one of which was this one. Ìrig’s words are as poignant and eloquent as any in the great Gaelic poetic tradition of eulogy and elegy. Jock spent most of his post-war life in Ghana and South Africa: I used a Tswana song about homeland, ‘Ko Gae, Ko Gae’,... (continua)
Thàinig naigheachd don dùthaich
(continua)
inviata da Dq82 26/12/2017 - 17:40
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Coloured Bows

Coloured Bows
Poem by Nina Murdoch
Music by Tony Smith

Just before Christmas 2017, explorers discovered the wreck of the AE1. This submarine was the first vessel lost by the Australian navy in September 1914. It was patrolling waters off the German held territory of New Guinea. The local Tolai people had a legend about a 'devil fish'.

When a group of us put together a CD about voices opposed to or questioning Australia's role in the war of 1914-18 we called it 'Silent Centenary'. Protestors were silenced then as they are now. Even grieving mothers were told they should be proud to have made a sacrifice and that instead of crying they should want to give more sons.
This makes all the more remarkable any attempts to note the horror and waste of the war.

Nina Murdoch was a great poet of the time. Her 'Coloured Bows' describes the way women at the naval base in Sydney wore ribbons to identify with the ships of their loved ones. I set the poem to music and Gene sings it.
The cruisers and destroyers have borne our men away
(continua)
inviata da Tony Smith 21/12/2017 - 21:21

The Place

The Place
[1915 o 1916]
Versi del poeta irlandese Frances Ledwidge (1887-1917), nella raccolta “Songs of Peace” pubblicata nel 1917, appena dopo la sua morte, avvenuta nel primo giorno della battaglia di Passchendaele (Terza battaglia di Ypres, 31 luglio – 10 novembre 1917)

Una versione della poesia è stata messa in musica, con il titolo “When The War Is Over”, dalla formazione di musica celtica Anúna, guidata da Michael McGlynn, nel loro disco del 2000 intitolato “Cynara”.
Blossoms as old as May I scatter here,
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 15/12/2017 - 14:20
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To One Dead

To One Dead
[1915 o 1916]
Versi del poeta irlandese Frances Ledwidge (1887-1917), nella raccolta “Songs of Peace” pubblicata nel 1917, appena dopo la sua morte, avvenuta nel primo giorno della battaglia di Passchendaele (Terza battaglia di Ypres, 31 luglio – 10 novembre 1917)
Musica del compositore inglese Michael Head (1900-1976)
Testo trovato su The LiederNet Archive
A blackbird singing
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 12/12/2017 - 11:52
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The Song of the Mud

The Song of the Mud
[1917]
Versi di Mary Borden (1886-1968), poetessa anglo-americana.
Si tratta di una “song”, e quindi la contribuisco come CCG/AWS vera e propria.
Testo trovato su Behind Their Lines

Mary Borden era nata nel 1886 in una ricca famiglia conservatrice di Chicago. Durante un viaggio in estremo oriente conobbe e sposò un missionario scozzese, da cui ebbe tre figlie, e nel 1913 la famiglia si trasferì in Inghilterra. Là Mary Borden si coinvolse nel movimento femminista delle Suffragettes e venne più volte arrestata per la sua partecipazione a manifestazioni in favore del riconoscimento del diritto di voto alle donne. Nel 1914, alla partenza del marito per la guerra, Mary Borden utilizzò parte del cospicuo patrimonio di famiglia per costruire ed allestire un ospedale da campo in Francia, dove lei stessa si adoperò come infermiera per tutto il corso della Grande Guerra.

Il suo osservatorio privilegiato... (continua)
This is the song of the mud,
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 12/12/2017 - 10:47
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Miners (How the Future Will Forget the Dead in War)

Miners (How the Future Will Forget the Dead in War)
[1918]
Versi del poeta inglese Wilfred Owen (1893-1918), killed in action mentre attraversava il Canal de la Sambre à l'Oise il 4 novembre 1918, solo pochi giorni prima della fine della Grande Guerra.
La poesia fu pubblicata su The Nation il 26 gennaio 1918, ed è una delle pochissime poesie che Owen vide pubblicate in vita.
La trovo – ma forse solo in lettura musicale - nel IX° volume nella poderosa raccolta di poesia e musica folk inglese intitolata “Poetry and Song” (14 LP), pubblicata nel 1967.

Wilfred Owen scrisse questa poesia mentre si trovava a Scarborough, North Yorkshire, convalescente dopo essere stato investito da un’esplosione sul fronte francese. E’ lì che il 12 gennaio 1918 lo raggiunse la notizia del gravissimo disastro nella miniera Minnie di Halmer End, Staffordshire, dove trovarono la morte 156 minatori, tra di loro decine di ragazzini sotto i 16 anni.

Owen scrisse... (continua)
There was a whispering in my hearth,
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 30/11/2017 - 11:57

Jo's Requiem (or Lost in France)

Jo's Requiem (<em>or</em> Lost in France)
Versi di Ernest Rhys (1859-1946), scrittore ed editore gallese
Nella raccolta intitolata “The Leaf Burners”, pubblicata nel 1918
Il titolo “Lost in France” fu arbitrariamente dato in un’antologia di poesie di guerra successiva, “Soldiers' Verse” del 1945

Trovo la poesia – ma forse solo in lettura musicale - nel IX° volume nella poderosa raccolta di poesia e musica folk inglese intitolata “Poetry and Song” (14 LP), pubblicata nel 1967.
He had the ploughman's strength
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 30/11/2017 - 10:17
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The General

The General
[April 1917]
Versi di Siegfried Sassoon, nella raccolta “Counter Attack and Other Poems”, pubblicata nel 1918
Trovo la poesia – ma forse solo in lettura musicale - nel IX° volume nella poderosa raccolta di poesia e musica folk inglese intitolata “Poetry and Song” (14 LP), pubblicata nel 1967.

Il generale descritto da Sassoon come capo degli incompetenti era Sir Reginald John Pinney, un general maggiore che sul fronte francese in Arras, nella primavera del 1917, mandò inutilmente al macello i suoi uomini e poi con freddo cinismo si giustificò dichiarando che i fallimentari attacchi erano solo un diversivo per favorire il successo nella battaglia di Messines…
“Good-morning, good-morning!” the General said
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 30/11/2017 - 09:32
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On Receiving News of the War

On Receiving News of the War
[Cape Town, 1914]
Versi del poeta inglese di origine lettone Isaac Rosenberg (Bristol, 1890 – Fampoux, Nord Passo di ‎Calais, 1918)‎. Nella raccolta “Poems by Isaac Rosenberg”, Heinemann, 1922
Musica per voce e pianoforte di Gary Bachlund, compositore statunitense di natali tedeschi.‎
Snow is a strange word;
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 20/11/2017 - 08:46

Preparedness

Preparedness
[1916]
Una poesia canzone che Ralph Chaplin contribuì sulla rivista “Solidarity” il 24 giugno 1916 e poi incluse nella sua raccolta “When the Leaves Come Out” pubblicata l'anno seguente, poco prima di essere arrestato e condannato a 20 anni di carcere per “spionaggio”, “sedizione” ed “attività antiamericane”. Lo stesso destino toccò a quasi tutti i dirigenti e a molti militanti dell'IWW. L'organizzazione venne disarticolata proprio con il pretesto della sua opposizione all'ingresso degli USA nella guerra in Europa. Ralph Chaplin venne liberato solo nel 1923.
For freedom die? but we were never free
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 18/11/2017 - 18:32

La vita del militare

anonimo
La vita del militare
[1914-18?]
Un canto dalla Grande Guerra raccolto da Cesare Bermani e da lui riferito in un articolo dal titolo “I borghesi cantavano 'il Piave' ma al fronte si cantava 'Gorizia'", pubblicato su Liberazione il 1 novembre 2008
La vita del militare
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 17/11/2017 - 16:41
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Rumanzetta militare

Rumanzetta militare
(1914)
Versi di E. A. Mario
Musica di E. Tagliaferri

Canzone stranamente pacifista di E.A. Mario composta poco prima della partenza al fronte. E.A. Mario, politicamente interventista, produsse svariate canzoni sia a favore della guerra (Serenata All'imperatore, Canzone di trincea, Leggenda del Piave...) sia contro essa (Priggiuniero 'e guerra, Rumanzetta militare, Le rose rosse). Questa canzone di stampo narrativo racconta le avventure di un uomo che s'offre volontario per andare in guerra non per patriottismo ma perché vuole scordarsi la donna amata che l'ha ferito. In guerra quasi cerca la morte comportandosi arditamente, sempre scansandola però vedendo morire un suo commilitone solamente ventenne che progettava di sposarsi al suo ritorno. Una volta ritornato dalla guerra a cui aveva dato la gioventù ricevendo in cambio niente, esprime il proposito di riavvicinarsi con la sua amata.
Chi vò partì, dicette 'o capitano
(continua)
inviata da Leonardo Saponara 26/10/2017 - 00:54
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Prendi il fucile e gettalo per terra (Gran Dio del cielo)

anonimo
Prendi il fucile e gettalo per terra (Gran Dio del cielo)

IL PANE E LA PACE
l'insurrezione armata dell'agosto 1917 a Torino
per cantastorie, coro parlante, musica viva
un racconto storico in 10 quadri di Claudio Canal (nel centenario dagli eventi)

“Vidi sbucare i cavalli lanciati al galoppo, i soldati con la sciabola sguainata nella destra in una selvaggia carica: non persi un attimo, con un gesto rapido mi aprii la camicia mostrando il petto nudo. Non vedevo più nulla. Poi con la coda dell’occhio vidi una specie di ombra che traversava la via venendomi vicino: era una ragazza molto giovane, si era liberata della sua camicetta mettendo poi il suo seno a nudo con lo stesso gesto che avevo fatto io, ma con più grazia, con più semplicità. Un urlo formidabile scoppiò dalla folla della barricata, dalle finestre aperte vennero incitamenti perché la cavalleria si fermasse. Viva la pace, abbasso la guerra. I soldati sbalorditi da tanto ardimento si... (continua)
B.B. 19/10/2017 - 10:10
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Remembrance Day

Remembrance Day
1986
Destroy Fascism!
The white male complex shows its roots
(continua)
inviata da Dq82 15/10/2017 - 11:25
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Andremo via

Andremo via
2015
Da Caporetto al Piave

La canzone illustra la partenza in treno di tanti ragazzi al loro primo viaggio per il fronte durante Grande Guerra. È una vivida processione d’immagini della vita al fronte e in trincea che ha un tragico epilogo: “… senza un nome sulla croce andremo via”.
In un mattino senza sole, andremo via
(continua)
inviata da Dq82 27/8/2017 - 21:32
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Christmas 1914

Christmas 1914
2017
A Good Old Fashioned Protest

This is a protest against war. It is also a protest against and comment on a number of other ills.

It is a protest for unity, compassion, reason, action, and love.

I lend my voice to the chorus of voices around the world calling for a peaceful, humane, respectful, enlightened tomorrow.
It’s Christmas 19 and 14
(continua)
inviata da Dq82 25/8/2017 - 10:00
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Novembre 1918

Pauline Collet
Novembre 1918
[2008]
Parole di Eric Collet (?)
Musica di Bertrand Leroy (?)
Interpretata da Pauline Collet (?)
Testo trovato su YouTube
Salut les gars, comment ça va?
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 17/8/2017 - 09:05
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Apollinaire

Apollinaire
[1995]
Parole e musica di Georges Chelon
Nel suo album intitolato “Le Cosmonaute”

Canzone dedicata al poeta Guillaume Apollinaire, morto a 38 anni nel 1918 a causa della febbre spagnola che contrasse e che lo uccise per via del suo precario stato di salute, dovuto ad una grave ferita alla testa ricevuta in trincea durante un bombardamento nel 1916.

Lou è Geneviève Marguerite Marie-Louise de Pillot de Coligny (1881-1963), invano amata dal poeta per qualche mese tra il 1914 ed il 1915 e soggetto della raccolta “Poèmes à Lou”, pubblicata per la prima volta solo nel 1947.
Janvier Dix-Neuf Cent-Quinze
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 16/8/2017 - 22:49
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En cet Hiver de 1915, il vous aimait très fort

En cet Hiver de 1915, il vous aimait très fort
[2006]
Parole e musica di François Hadji-Lazaro, musicista, cantante e attore parigino, classe 1956, membro fondatore di un'importante band, Les Garçons Bouchers, dissoltasi nel 1997.
La canzone che apre il suo album intitolato “Aigre-doux”
C'est arrivé au milieu des plaines
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 16/8/2017 - 21:10
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La Der des Ders

La Der des Ders
[2005]
In “Thérapie de groupe”, unico album – così mi risulta – di questa ska punk band francese... Non so che fine abbiano fatto...

“La Der des Ders” sta per “La Dernière des Dernières”, “L'Ultima delle Ultime”, così venne chiamata la Grande Guerra all'indomani dell'immane macello... Ma, come si sa, era solo un'illusione...

Per estensione, “Le der des ders” indicava pure il “poilu”, il soldatino francese sprofondato nelle trincee di quella terribile guerra.
Que me revienne en mémoire la souffrance des poilus
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 16/8/2017 - 20:45

Une lettre oubliée (Verba volant, scripta manent)

Une lettre oubliée (Verba volant, scripta manent)
[2005]
Parole e musica di Juliette Noureddine, in arte semplicemente Juliette, cantautrice francese classe 1962
Nel suo album intitolato “Mutatis… mutandis”, dove la canzone è eseguita in duo con Guillaume Depardieu, figlio di Élisabeth Guignot e Gérard Depardieu, morto di una malattia fulminante nel 2008.
[Lui]
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 16/8/2017 - 15:21
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Verdun

Verdun
[2001]
Parole e musica di Bernard Joyet, cantautore francese classe 1947
Nel suo album d’esordio intitolato “Prolongations”

“Siamo come gli insetti, le stesse guerre. La Terra è un bordello che assomiglia a Verdun...”
Le temps semble s'offrir une sublime pause
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 16/8/2017 - 13:57
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Louise

Louise
[1981]
Parole di Franc Combès, in arte Frank Thomas (1936-2017), paroliere
Musica di Raymond Berliner, in arte Gérard Berliner (1956-2010), cantautore parigino (fratello di Bruno, noto criminale degli anni 80, ucciso in uno scontro a fuoco nel 1986)
Il più grande successo di Gérard Berliner, un singolo poi incluso nel suo album d’esordio intitolato “Voleur de mamans” (1982)

Un tragico ritratto di donna travolta dal dramma della Grande Guerra.
Liberamente ispirato alla prima parte del romanzo di Claude Michelet “Des grives aux loups”, pubblicato nel 1979, prima parte della saga della famiglia Vialhe, adattato anche per la televisione.
Mais qui a soulagé sa peine
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 16/8/2017 - 13:36
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Trenches

Trenches
1997
Blues for the Lost Days
In the middle of summer nineteen fourteen
(continua)
inviata da Dq82 14/8/2017 - 23:58
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Remember

Remember
1981
Camera camera
I have her letters
(continua)
inviata da Dq82 14/8/2017 - 19:45
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Sott'à lu ponte

Sott'à lu ponte
La versione per coro a voci pari è stata effettivamente armonizzata dal maestro di coro Mauro Camisa, ex direttore del coro CAI di Bologna ma fu a lui riportata da un amico che era stato fatto prigioniero in Corsica e che l'aveva memorizzata sia come armonia che come parole (un pò strafalciate ma molto simili al corso autentico). A Mauro Camisa ed al coro tutto è dovuta la splendida armonizzazione con la quale la eseguiamo tutt'oggi col coro CAI
Renzo Moretti 3/8/2017 - 16:14
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Il general Cadorna

anonimo
Il general Cadorna
Mia nonna cantava: la fia de cecco peppe se chiama natalizia, arzaie le veste e facce vede' gorizia.
Enzo Valeri 16/7/2017 - 18:38
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Trincea

Trincea
2016
Finestre
Tra le righe di questa pagina scura
(continua)
inviata da dq82 28/6/2017 - 18:04




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