“Ronda das mafarricas” fu scritta e registrata da José Afonso, l’autore moderno forse più famoso in Portogallo, durante il suo esilio in Francia nel periodo della dittatura dei colonnelli*. La sua “Grândola, vila morena” servì come segnale alla radio per dare il via alla Rivoluzione dei Garofani, giusto per farvi capire quanto rappresentava per i compagni portoghesi. Il testo è davvero “angosciante”: le quattrocento streghe di cui si parla in realtà sono un riferimento ai quattrocento colonnelli che realizzarono il golpe fascista.
Di José Afonso ricordo che dopo la rivoluzione fece diversi concerti anche in Italia. Non prendeva soldi, si faceva dare un trattore per ogni esibizione, trattore che poi consegnava alle cooperative contadine dell’Alentejo.
(Daniele Sepe - dal libretto del disco "Anime Candide", che contiene una spettacolare versione di questa canzone)
L'ortografia del testo è stata però corretta.
*Qui Daniele si riferisce ovviamente alla dittatura greca.[RV]
[1964; 1971]
Letra / Testo / Lyrics / Paroles / Sanat: José Afonso, 1964
Música / Musica / Music / Musique / Sävel: José Afonso, 1971
Album / Albumi: Cantigas do Maio, 1971
Una pagina sottoposta ad un totale rifacimento, che ha occupato quasi un anno di lavoro, in modo da corrispondere al 25 Aprile. Il 25 Aprile del Portogallo e della Rivoluzione dei Garofani, col suo Cinquantesimo anniversario, e il 25 Aprile italiano, Festa della Liberazione dal nazifascismo, di cui il prossimo anno cadrà l’80° anniversario. Da questo momento, 22 aprile 2024, questa diventa una "Pagina Speciale" a tutti gli effetti, e nel senso più vasto del termine. "Grândola vila morena" è una canzone che ha fatto la Storia, ed anche una Rivoluzione. E, tanto per smentire almeno una volta un altro consolidato luogo comune, ha fatto finire anche delle guerre, quelle coloniali del Portogallo.
La pagina, come detto,... (continua)
Grândola, vila morena (continua)
Tradução italiana / Traduzione italiana / Italian translation / Traduction italienne / Italiankielinen käännös:
Riccardo Venturi [2003; rev. 2004]
Veduta della città di Grândola (Alentejo). In primo piano il parco contenente il monumento con il testo e lo spartito della canzone, con il terreno sul quale è riprodotto un garofano.
La mia traduzione italiana ha qualche anno, e inoltre è stata rivista. Presenta, come si può vedere, un'interpretazione del termine morena, appellativo della città di Grândola, che si discosta dalle versioni più comuni: morena come “città dei Mori”. Tale interpretazione “storicistica” è dovuta al fatto che i Mori sono stati i dominatori dell'Alentejo fino all'avvento di don Afonso Henrique, re del Portogallo. Tale interpretazione non è soltanto mia, ed è stata ripresa da diverse altre versioni in varie lingue. Va detto però che la più comune interpretazione di “bruna”... (continua)
Grândola città dei Mori [1] (continua)
Versão alemã / Versione tedesca / German version / Version allemande / Saksankielinen versio: Franz-Josef Degenhardt [1975]
Album / Albumi: Mit aufrechtem Gang
La versione tedesca di Franz Josef Degenhardt è una delle poche in una lingua diversa dal portoghese che che sia veramente una riscrittura e un’interpretazione poetica. Datata 1975 (ma quasi con certezza scritta prima dell’uscita dell’album Mit aufrechtem Gang), è preceduta da una breve introduzione recitata che spiega la sua storia e importanza nella rivoluzione dei Garofani. Per questi motivi ne diamo in nota una traduzione in italiano. Si noti che, nell’album Mit aufrechtem Gang è presente anche un’altra canzone, Portugal dedicata alla rivoluzione portoghese, scritta da Degenhardt su musica di Chico Buarque de Hollanda. [RV]
Versão francesa 1 / Versione francese 1 / French version 1 / Version française 1 / Ranskankielinen versio 1: Riccardo Venturi [2003]
Una versione francese cantata di Grândola non è, probabilmente, mai esistita, almeno per quanto se ne sa. In generale, anzi, la canzone è sempre stata cantata nell’originale portoghese a parte qualche eccezione. Questo è un (imperfetto) tentativo di “versione ritmica” in francese fatto dal sottoscritto oltre vent’anni fa attenendomi all’interpretazione di “città dei Mori”. [RV]
Grândola ville des Mores (continua)
Traducção alemã / Traduzione tedesca / German translation / Traduction allemande / Saksankielinen käännös
Pare che gli stessi Betagarri abbiano fornito anche una traduzione completa del testo di Grândola in lingua spagnola (castigliana), comprensiva della strofa finale in basco aggiunta alla loro versione bilingue. Dico “pare che”, perché la pagina originale dalla quale tale traduzione proviene non esiste più (proveniva da un sedicente “sito dei Betagarri”, e si tenga presente che questa sezione è datata 2005). La traduzione, quindi, rimane testimoniata soltanto da questa pagina -il che conferma la nostra vocazione ad essere non di rado una specie di necropoli preistorica internettara.
Da notare che la traduzione spagnola segue fedelmente il testo originale portoghese, mentre la versione cantata dai Betagarri, come detto, si prende qualche libertà. La traduzione spagnola della... (continua)
[1964]
Testo e musica: José Afonso
Letra e música: José Afonso
Lyrics and music: José Afonso
Album: Baladas e Canções
Ofir - AMS 301 | 1964 | LP-33 rpm | Edição Discoteca Santo António, Porto | Texto: Adriano Peixoto | Capa: António Pimentel
Reeditado em:
1983 - Ofir SAM 808
1996 - EMI 7243 8 36617 2 5
“Ronda dei contadini” si chiama questa canzone, e bisogna tornare al Portogallo del 1964. Un paese poverissimo, sotto una dittatura lunghissima che, da un lato, addormenta le coscienze e, dall'altro, si dissangua in inutili e costosissime guerre coloniali per mantenere un “impero” che serve solo ai cartelloni propagandistici del regime affissi nelle città portoghesi. Chi ne paga le conseguenze? In primis le masse contadine, perché il Portogallo del 1964 è ancora un paese rurale (oltre che un paese di fortissima emigrazione). La “sentinella” di questa canzone, che dobbiamo immaginarci... (continua)
[1975]
Rielaborazione di José Afonso di alcune strofe popolari
Album: Com as minhas tamanquinhas
Il periodo immediatamente successivo alla Rivoluzione dei Garofani del 25 aprile 1974 fu per il Portogallo un'epoca di enormi sommovimenti popolari; il paese fu realmente ad un passo dalla Rivoluzione socialista. E non mancarono episodi di repressione, come il 7 marzo 1975, durante una manifestazione organizzata nella città di Setúbal contro il PPD (Partido Popular Democrático) del generale António de Spínola (uno dei protagonisti della Rivoluzione dei Garofani poi passato alla cospirazione ed all'organizzazione di un nuovo putsch autoritario, che fu però sventato con l'incarcerazione del generale), accusato di essere al soldo della CIA (si trattava di quello che sarebbe diventato il "Partido Socialdemocratico Portoghese", in realtà un partito della destra liberista). La manifestazione si concluse... (continua)
[1972]
Testo e musica di José "Zeca" Afonso
Palavras e música de José "Zeca" Afonso
Lyrics and music by José "Zeca" Afonso
Στίχοι και μουσική του Tζοζέ Ζέκα Αφόνσο
Album: Eu vou ser como a toupeira
Con questa canzone, probabilmente una delle vette assolute della sua opera (dall'album "Eu vou ser como a toupeira", del dicembre 1972, di poco precedente la Rivoluzione dei Garofani), José Afonso parla della morte del pittore e scultore José Dias Coelho, assassinato il 19 dicembre 1961 dalla famigerata polizia politica portoghese (la PIDE) in una strada di Lisbona, Rua de Creche, ora Rua José Dias Coelho. Il pittore e scultore, dirigente del Partito Comunista Portoghese, viveva già da alcuni anni in clandestinità. Solo dopo la caduta della dittatura fu possibile portare in tribunale gli agenti della PIDE coinvolti nell'omicidio di Dias Coelho; appartenevano alla stessa brigata che, nel 1944,... (continua)
[1976]
Testo e musica di José "Zeca" Afonso
Palavras e música de José "Zeca" Afonso
Album: Com as minhas tamanquinhas
"Continuo col filone 'antiimpero'; questa qui è una canzone del 1976, anche se non sembra proprio, merito della grande lucidità politica di Zeca (e colpa di chi sappiamo); c'è già dentro tutto, per dirne uno, Manu Chao, anche musicalmente. Viva Zeca Afonso! Viva!" [Alex Agus dal ng it.fan.musica.de-andre - Commento originale alla primitiva raccolta delle CCG del 2003].
Alípio de Freitas, o padre guerrilheiro / Alípio de Freitas, il prete guerrigliero
Alípio de Freitas ou Padre Alípio de Freitas nasceu em Fevereiro de 1929 e cresceu em Vinhais (Bragança, Trás-os-Montes). Foi padre em Portugal e revolucionário no Brasil. Pai da cantora brasileira Luanda Cozetti, actualmente (2011) é jornalista e promotor e dirigente de diversos movimentos sociais e associações cívicas.... (continua)
[1969]
Letra/Testo: Reinaldo Ferreira
Música/Musica: José "Zeca" Afonso
Interpretazioni: José Afonso, Adriano Correia de Oliveira
Album (José Afonso): "De capa e batina"
Una canzone anticolonialista, contro il male di tutte le guerre... (è anche un specie di "Fila la lana"!)
Interpretata anche da Luís Cília nel disco "Portugal Resiste!" del 1965.
Canção musical de tipo estrófico, ilustrativa do Movimento da Balada, em compasso 6/8 e tom de Mi Menor, de melodia muito sentimental, ilustrativa do choro dos mortos regressados das frentes de combate em Angola, Guiné e Moçambique durante a Guerra Colonial (1961-1974). A 6ª estrofe ("O soldadinho já volta") enforma mesmo de alguma morbidez na vocalização de José Afonso. O coro adquire uma coloração funérea. De acordo com as declarações prestadas por Rui Pato (17/01/2006), esta composição foi concebida por José Afonso tendo por motivo nuclear... (continua)
dall'album "Cantigas do Maio"
“Ronda das mafarricas” fu scritta e registrata da José Afonso, l’autore moderno forse più famoso in Portogallo, durante il suo esilio in Francia nel periodo della dittatura dei colonnelli*. La sua “Grândola, vila morena” servì come segnale alla radio per dare il via alla Rivoluzione dei Garofani, giusto per farvi capire quanto rappresentava per i compagni portoghesi. Il testo è davvero “angosciante”: le quattrocento streghe di cui si parla in realtà sono un riferimento ai quattrocento colonnelli che realizzarono il golpe fascista.
Di José Afonso ricordo che dopo la rivoluzione fece diversi concerti anche in Italia. Non prendeva soldi, si faceva dare un trattore per ogni esibizione, trattore che poi consegnava alle cooperative contadine dell’Alentejo.
(Daniele Sepe - dal libretto del disco "Anime Candide", che contiene una spettacolare versione di questa canzone)
L'ortografia del testo è stata però corretta.
*Qui Daniele si riferisce ovviamente alla dittatura greca.[RV]