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Autore Kurt Tucholsky

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Olle Kamellen

Olle Kamellen
BAZZECOLE
(continua)
inviata da Francesco Mazzocchi 9/2/2022 - 20:23
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Das Lied vom Kompromiß

Das Lied vom Kompromiß
LA CANZONE DEL COMPROMESSO
(continua)
inviata da Francesco Mazzocchi 7/2/2022 - 11:14
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Weihnachten

Weihnachten
NATALE
(continua)
inviata da Francesco Mazzocchi 5/2/2022 - 08:01
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Saurier, erwache!

Saurier, erwache!
[1933]
Versi di di Jura Soyfer (1912-1939), di famiglia ebraica originaria di Charkiv (Impero russo, oggi in Ucraina), giornalista e scrittore, viennese d'adozione, assassinato a Buchenwald.
Pubblicati sulla rivista illustrata satirica Der Kuckuck, 25 giugno 1933.
Musica di Christoph Holzhöfer

Il Cuculo (1929-1934) è stata una rivista austriaca di avanguardia, rivolta alla classe lavoratrice, articoli brevi ed incisivi, fortemente satirici ed antifascisti, con un fitto apparato iconografico fatto di fotografie ed illustrazioni significative, in uno stile già usato da Majakovskij nelle celebri Finestre della ROSTA (1920), da Karl Kraus in varie glosse della «Fackel» e da Kurt Tucholsky nell'opera Deutschland Deutschland über alles (1929).

"Saurier, erwache!" fa ovviamente il verso al motto nazionalsocialista "Deutschland erwache!", coniato da Dietrich Eckart nel 1919...
Guten Morgen, Knirpse! Habe
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 16/5/2020 - 20:42
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Wenn der Himmel grau wird

Wenn der Himmel grau wird
[...] Al suo rientro in Austria, Soyfer riprende subito la lotta contro le varie minacce alla libertà e ai livelli di democrazia raggiunti, subordinando tutta la sua produzione artistica e intellettuale a questa militanza. Oltre ai testi per la «Arbeiter Zeitung» comporrà delle Bild-Wort-Satiren, cioè poesie satiriche abbinate a delle fotografie a mo' di commento, un moderno genere di emblema, già usato da Majakovskij nelle celebri Finestre della ROSTA (1920), da Karl Kraus in varie glosse della «Fackel» e da Kurt Tucholsky nell'opera Deutschland Deutschland über alles (1929). Queste composizioni, uscite nel corso del 1933 sulla rivista «Kuckuck», prendono spunto da immagini della vita tedesca sotto il nuovo potere nazista, ma anche da raffigurazioni degli slums di New York, della disoccupazione negli Stati Uniti, dei preparativi bellici giapponesi e altri fatti internazionali. Il rapporto... (continua)
B.B. 10/5/2020 - 17:12

Prima gli Italiani [Nuovo inno nazionale]

Prima gli Italiani [Nuovo inno nazionale]
Dai condomini qui intorno ormai ognuno spara a tutto volume la musicaccia che gli pare, tanto per dire "io ci sono, sono ancora vivo e quindi spacco i coglioni a tutti"...

La gente sono proprio deficienti...

C'aveva proprio ragione Tucholsky: "L’uomo è un essere che fa rumore, cattiva musica e lascia abbaiare il cane. ‎Solo qualche rara volta sta zitto, ma allora è morto."

Il virus non fa che mettere in evidenza questi e altri pregi...
B.B. 18/3/2020 - 18:36
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Mir ist heut’ so nach Tamerlan

Mir ist heut’ so nach Tamerlan
Chanson allemande – Mir ist heut’ so nach Tamerlan – Kurt Tucholsky – 1922

Texte de Kurt Tucholsky, sous le pseudonyme de Theobald Tiger.
Musique de Rudolf Nelson (1878-1960), Allemand, compositeur et imprésario de cabaret.
Texte trouvé sur Mudcat Café, dans la base de données musicale allemande
Chanté à l’origine par Fritzi Massary (1882-1969), une actrice et compositrice autrichienne. Récemment repris par Ute Lemper dans son album "Berlin Cabaret Songs" de 1996.

Le cabaret berlinois à l’époque de Weimar n’avait rien à envier au cabaret parisien, et la vie sociale étincelante et, surtout, la vie nocturne étaient absolument comparables. Kurt Tucholsky, correspondant à Paris du journal « Die Weltbühne », a respiré ces deux incroyables airs de liberté débridée et est devenu l’un des plus importants auteurs de pièces pour cabaret. Mais déjà au début des années vingt, Tucholsky a commencé à... (continua)
TAMERLAN
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 15/1/2019 - 12:56
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Das dritte Reich

Das dritte Reich
[1930]
Versi di Kurt Tucholsky, pubblicati su "Die Weltbühne" il 6 maggio 1930, con uno dei suoi tanti pseudonimi, Theobald Tiger.
Musica di Ulrich Türk, nel disco di Lutz Görner ‎intitolato "Texte Und Lieder Verbrannter Dichter", pubblicato nel 1983.
Es braucht ein hohes Ideal
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 22/9/2018 - 20:45
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Rezept

Rezept
[1966]
Versi di Mascha Kaléko (nata Golda Malka Aufen, 1907-1975), poetessa ebrea polacca, originaria della Galizia austro-ungarica.
Nella raccolta "Die paar leuchtenden Jahre", 2003
Una poesia molto nota della Kaléko, proposta in musica, per esempio, dal Metronome Quintett con Gert Westphal.

Anche la famiglia di Golda Malka Aufen, come centinaia di migliaia di galiziani, abbandonò il paese negli anni a ridosso della Grande Guerra, all’epoca della grande crisi economica che attanagliò la regione. Si stabilirono a Berlino, dove nel 1928 la giovane Mascha sposò l’insegnante Saul Aaron Kaléko.
Mascha Kaléko cominciò a pubblicare poesie fin dal 1929 e venne subito apprezzata da poeti ed intellettuali come Erich Kästner e Kurt Tucholsky.
Le sue prime due raccolte, “Lyrisches Stenogrammheft” del 1933 e “Das kleine Lesebuch für Grosse” del 1935, incontrarono immediatamente la censura nazista.

Nel... (continua)
Jage die Ängste fort
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 4/1/2018 - 10:53
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Kein Kinderlied

Kein Kinderlied
[1968]
Versi di Mascha Kaléko (nata Golda Malka Aufen, 1907-1975), poetessa ebrea polacca, originaria della Galizia austro-ungarica.
Una poesia musicata, per esempio, da Jörg Hofmann nel suo album "Mascha Kaléko - Den Herbst im Herzen, Winter im Gemüt"

Anche la famiglia di Golda Malka Aufen, come centinaia di migliaia di galiziani, abbandonò il paese negli anni a ridosso della Grande Guerra, all’epoca della grande crisi economica che attanagliò la regione. Si stabilirono a Berlino, dove nel 1928 la giovane Mascha sposò l’insegnante Saul Aaron Kaléko.
Mascha Kaléko cominciò a pubblicare poesie fin dal 1929 e venne subito apprezzata da poeti ed intellettuali come Erich Kästner e Kurt Tucholsky.
Le sue prime due raccolte, “Lyrisches Stenogrammheft” del 1933 e “Das kleine Lesebuch für Grosse” del 1935, incontrarono immediatamente la censura nazista.

Nel 1938 Mascha Kaléko fuggì negli USA... (continua)
Wohin ich immer reise,
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 4/1/2018 - 10:28
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Heimweh, wonach?

Heimweh, wonach?
Versi di Mascha Kaléko (nata Golda Malka Aufen, 1907-1975), poetessa ebrea polacca, originaria della Galizia austro-ungarica.
Trovo la poesia in "Mein Lied geht weiter. Hundert Gedichte" pubblicata nel 2007, ma certamente faceva parte di qualche raccolta precedente, pubblicata quando l'autrice era ancora in vita.
Interpretata, per esempio, da Judith C. Jakob su musica di Joachim M. Jezewski

Anche la famiglia di Golda Malka Aufen, come centinaia di migliaia di galiziani, abbandonò il paese negli anni a ridosso della Grande Guerra, all’epoca della grande crisi economica che attanagliò la regione. Si stabilirono a Berlino, dove nel 1928 la giovane Mascha sposò l’insegnante Saul Aaron Kaléko.
Mascha Kaléko cominciò a pubblicare poesie fin dal 1929 e venne subito apprezzata da poeti ed intellettuali come Erich Kästner e Kurt Tucholsky.
Le sue prime due raccolte, “Lyrisches Stenogrammheft”... (continua)
Wenn ich "Heimweh" sage, sag ich "Traum".
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 4/1/2018 - 09:53

Chanson für Morgen

Chanson für Morgen
[1945]
Versi di Mascha Kaléko (nata Golda Malka Aufen, 1907-1975), poetessa ebrea polacca, originaria della Galizia austro-ungarica.
Una poesia che già di per sè è dichiaratamente una canzone. Comunque è stata anche messa in musica, per esempio dal compositore tedesco Hans-Dieter Kuhn
Nella raccolta "Verse für Zeitgenossen", pubblicata nel 1945
Testo trovato su qui

Anche la famiglia di Golda Malka Aufen, come centinaia di migliaia di galiziani, abbandonò il paese negli anni a ridosso della Grande Guerra, all’epoca della grande crisi economica che attanagliò la regione. Si stabilirono a Berlino, dove nel 1928 la giovane Mascha sposò l’insegnante Saul Aaron Kaléko.
Mascha Kaléko cominciò a pubblicare poesie fin dal 1929 e venne subito apprezzata da poeti ed intellettuali come Erich Kästner e Kurt Tucholsky.
Le sue prime due raccolte, “Lyrisches Stenogrammheft” del 1933 e “Das kleine... (continua)
Wir wissen nicht, was morgen wird.
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 3/1/2018 - 21:11
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Deutschland erwache!

Deutschland erwache!
La poesia è stata messa in musica da Christoph Holzhöfer

Dq82 13/7/2017 - 22:33
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Die Ballade vom Nachahmungstrieb

Die Ballade vom Nachahmungstrieb
[1931]
Una canzone scritta da Erich Kästner e pubblicata il 24 marzo 1931 sul settimanale Die Weltbühne, quello brevemente diretto da Kurt Tucholsky tra il 1926 ed il 1927, e poi dal suo amico Carl von Ossietzky fino al suo arresto nel 1933.
Trovo il brano in “Erich Kästner: Die kleine Freiheit: Chansons und Prosa 1949–1952” pubblicato nel 1979 e anche in “Tiefer Frieden”, raro disco del 1980 di un oscuro duo folk tedesco chiamato Hammer & Harfe.

I nazisti arrestarono Carl von Ossietzky, con altre migliaia di oppositori all'indomani del pretestuoso “incendio del Reichstag”. Fu allora che cominciarono a giocare, a divertirsi sadicamente con tutte quelle vite ridotte in prigionia, proprio come fanno i protagonisti di questa “Ballata dell'emulazione”: un gruppo di bambini, curiosi di sapere cosa provano i grandi quando giustiziano un criminale, decidono di impiccare per guioco uno di... (continua)
Es ist schon wahr: nichts wirkt so rasch wie Gift!
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 19/9/2016 - 19:54
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Große Zeiten

Große Zeiten
[1931]
Versi di Erich Kästner. Ignoro in quale raccolta furono originariamente pubblicati. Gli scritti di Kästner vennero tutti bruciati dai nazisti nel 1933.
Trovo la poesia illustrata da Paul Flora in un volumetto edito nel 1959.

La musica è di Will Elfes (1924-1971), scultore e musicista tedesco. Nel suo album “Will Elfes Singt Kästner” del 1970.

Prima della sua prematura scomparsa Will Elfes ha messo in musica molte poesie di grandi autori, come François Villon, Christian Morgenstern, Bertolt Brecht, Kurt Tucholsky, Erich Kästner, Joachim Ringelnatz, H. C. Artmann.
Come scultore Will Elfes è stato anche autore di importanti opere, come quelle esposte nell’ex campo di sterminio di Dachau:
Die Zeit ist viel zu groß, so groß ist sie.
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 5/9/2016 - 09:13

Das Gesetz

Das Gesetz
[1929]
Versi di Kurt Tucholsky, pubblicati sotto uno dei suoi tanti pseudonimi, quello di Theobald Tiger, sul n. 41 dell’Arbeiter Illustrierte Zeitung, 1929.
Musica di Erich Einegg (1898-1966), pianista e compositore.

Una canzone che il grande giornalista ed intellettuale scrisse per la grande Rosa Valetti, la quale solo qualche mese prima era stata tra gli interpreti della prima de “Die Dreigroschenoper“ di Brecht e Weill al Theater am Schiffbauerdamm di Berlino.
La Valetti allora conduceva il “Larifari”, che credo sia stato l’ultimo Kabarett da lei fondato prima dell'esilio e della morte, avvenuta nel 1937.
Di lì a poco il nazismo avrebbe travolto tutto e tutti…
Proprio nel 1929 Tucholsky diede alle stampe il suo capolavoro e testamento politico, il “Deutschland, Deutschland über alles. Ein Bilderbuch von Kurt Tucholsky und vielen Fotografen. Montiert von John Heartfield (“Germania,... (continua)
Mann und Frau und Frau und Mann –
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 2/9/2016 - 09:28
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An den deutschen Mond

An den deutschen Mond
SAKSALAISELLE KUULLE
(continua)
inviata da Juha Rämö 26/7/2016 - 08:25
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Weihnachten

Weihnachten
JOULU 1918
(continua)
inviata da Juha Rämö 24/7/2016 - 09:01
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Mutterns Hände

Mutterns Hände
17 luglio 2016 10:34
LE MANI DI MAMMA
(continua)
17/7/2016 - 10:36
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Die freie Wirtschaft

Die freie Wirtschaft
Chanson allemande – Die freie Wirtschaft – Theobald Tiger, alias Kurt Tucholsky – 1930
Histoires d’Allemagne 48

Un poème de Theobald Tiger, alias Kurt Tucholsky, publié le 4 mars 1930 dans « Die Weltbühne », la revue que Tucholsky dirigea jusque cette année-là avant de s’exiler en Suède, convaincu que désormais la lutte contre l’arrivée au pouvoir des nazis était perdue…

Le nazisme n’était pas l’unique préoccupation de Tucholsky. Il savait que les nouveaux guerriers étaient dangereux, car ils dupaient les masses populaires épuisées par la misère et le chômage, mais aussi, car ils étaient soutenus par de grands groupes industriels, des zélateurs du « libre marché », de la « dérégulation » totale, du capitalisme. En échange de son soutien, ils avaient demandé aux nazis de libérer le pays de tout ce qui sentait le syndicalisme, le socialisme, le communisme, l’anarchisme.

Dialogue maïeutique

Lucien... (continua)
L’ÉCONOMIE LIBÉRALE
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 28/5/2016 - 22:34
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Nach der Schlacht

Nach der Schlacht
Chanson allemande – Nach der Schlacht – Kurt Tucholsky – 1924

Texte de Kurt Tucholsky, publié sous le pseudonyme de Theobald Tiger in Die Weltbühne du 29 mai 1924.
Entre 1959 et 1961 ce poème de Tucholsky, comme beaucoup d’autres, fut mis en musique par Hanns Eisler. L’interprétation de Ernst Busch se trouve sur le disque « Rosen Auf Den Weg Gestreut – Ernst Busch Singt Kurt Tucholsky » publié en 1981.
En 1984, on trouve la version de Leon Boden et Bernd Klinzmann dans leur « Tucholsky in Rock ».
Plus récemment, le poème a été repris par Christoph Holzhöfer, prolifique auteur-compositeur allemand de « gauche », originaire de Bestwig, Rhénanie-Westphalie.
APRÈS LA BATAILLE
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 29/3/2016 - 12:04
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In Germany Before the War

In Germany Before the War
[1977]
Parole e musica di Randy Newman
Nell’album intitolato “Little Criminals”
Interpretata anche da Marianne Faithfull nell'album di cover "Easy Come, Easy Go" del 2008

Una canzone ispirata allo splendido film espressionista “M - Eine Stadt sucht einen Mörder“ (“M – Il mostro di Düsseldorf”) diretto nel 1931 dal regista tedesco Fritz Lang, con l’inquietante Peter Lorre nella parte di Hans Beckert, un pedofilo sadico che adesca e uccide bambine. Dove però il mostro si rivela il più fragile ed il più umano in una società putrescente e violenta che è quella tedesca uscita a pezzi dalla Grande Guerra e avviata vero la follia del nazismo. E infatti “l’assassino è tra noi”, di cui al titolo originale, a partire dalla sinistra filastrocca intonata da bambini con cui il film si apre: “Scappa, scappa monellaccio, sennò viene l'uomo nero, col suo lungo coltellaccio, per tagliare a pezzettini...... (continua)
In Germany before the war
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 22/12/2015 - 11:26
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An den deutschen Mond

An den deutschen Mond
Chanson allemande – An den deutschen Mond – Kurt Tucholsky – 1920

Texte de Kurt Tucholsky – sous le pseudonyme de Theobald Tiger – le 18 avril 1920 dans le « Berliner Volkszeitung ».
Musique de Hanns Eisler
Interprète : Ernst Busch in « Ernst Busch Singt Tucholsky Und Brecht – Deutsches Miserere »

La lune observe d’en haut, presque ennuyée, l’Allemagne de Weimar, avec les gens qui se promènent et la fille indifférente, le change illégal au coin des rues, les bureaucrates de Gustav Noske (le dirigeant social-démocrate responsable de la féroce répression de la Révolution spartakiste) qui se pressent dans les bureaux du Gouvernement, les militaires dans les casernes qui attendent du général Ludendorff le signal pour prendre le pouvoir… Tout ceci la lune le connaît bien… Mais voilà que surgit un type – Tucholsky lui-même, je crois – lequel, malgré les insultes, les menaces et les sifflets,... (continua)
À LA LUNE ALLEMANDE
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 27/11/2015 - 20:25
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Chor der Kriegerwaisen

Chor der Kriegerwaisen
[1931]
Versi di Mascha Kaléko (nata Golda Malka Aufen, 1907-1975), poetessa ebrea polacca, originaria della Galizia austro-ungarica.
Una poesia messa in musica da artisti come Konstantin Wecker (“Wecker”, 1982) e Linard Bardill (“Strampedemi, Lieder gegen den Krieg”, 1991)
Testo trovato su Simplicissimus

Anche la famiglia di Golda Malka Aufen, come centinaia di migliaia di galiziani, abbandonò il paese negli anni a ridosso della Grande Guerra, all’epoca della grande crisi economica che attanagliò la regione. Si stabilirono a Berlino, dove nel 1928 la giovane Mascha sposò l’insegnante Saul Aaron Kaléko.
Mascha Kaléko cominciò a pubblicare poesie fin dal 1929 e venne subito apprezzata da poeti ed intellettuali come Erich Kästner e Kurt Tucholsky.
Le sue prime due raccolte, “Lyrisches Stenogrammheft” del 1933 e “Das kleine Lesebuch für Grosse” del 1935, incontrarono immediatamente la... (continua)
Wir sind die Kinder der “Eisernen Zeit”,
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 10/11/2015 - 11:38
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Weihnachten

Weihnachten
Chanson allemande – Weihnachten – Kurt Tucholsky – 1918

Texte de Kurt Tucholsky, publié sous le nom de Kaspar Hauser (un de ses pseudonymes) sur Die Weltbühne du 19 décembre 1918
Musique de Hanns Eisler
Interprétée par Ernst Busch in “Ernst Busch Singt Tucholsky Und Brecht – Deutsches Miserere »

Eh bien, il nous fallait vraiment une chanson de Noël !

Sauf que celle de Tucholsky - écrite en décembre de 1918, à peine plus d'un mois après la fin de la Grande Guerre, dont l'Empire était sorti abîmé par la faute des « idées spartakistes et des socialistes qui empoisonnaient l'armée allemande », comme le dit le grand général Ludendorff, et en plein dans la rébellion socialiste qui de là à peu serait écrasée dans le sang – ce n'est pas vraiment une chansonnette rassurante…

Ah, Lucien l'âne mon ami, tu connais assez Tucholsky pour savoir qui il était et quel talent et quel tempérament l'animaient.... (continua)
NOËL
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 16/8/2015 - 23:24
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Einkäufe

Einkäufe
Chanson allemande – Einkäufe – Kurt Tucholsky – 1919

Publié – sous le pseudonyme Theobald Tiger – le 21 décembre 1919 sur “Ulk”, revue satirique berlinoise ( que les nazis fermeront en 1933, après plus de soixante ans de publication ininterrompue).
Musique : Hanns Eisler
Interprète : Ernst Busch in « Ernst Busch Singt Tucholsky Und Brecht – Deutsches Miserere »

Un cochon tire-lire rose et gras ?

Tucholsky, évidemment, comment faire autrement ? Tu avais déjà donné une version française de ce Chant de Noël chimiquement corrigé d'Erich Kästner, qu'on apprend encore aujourd'hui en Allemagne dans les bonnes écoles. Deux journalistes, deux poètes, ceux-là. Ça ne m'étonne donc que très peu que tu les suives pas à pas.

Pour tout te dire, Lucien l'âne mon ami, j'aurais bien aimé les rencontrer en ces temps-là. Car de tels journalistes, aujourd'hui, je n'en connais pas et la chose, je pense, s'explique... (continua)
ACHATS
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 6/6/2015 - 22:17
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Der Graben

Der Graben
HAUTALAULU
(continua)
inviata da Juha Rämö 7/5/2015 - 10:56
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How did I die?

How did I die?
2014
Lament


The album version of LAMENT should be heard as a studio reconstruction of a work primarily designed to be performed live, rather than an official new Einstürzende Neubauten LP proper.

In truth, the piece can only be fully realised, as well as best experienced, in its physical embodiment, performed on or by founding member Andrew Unruh’s gigantic instruments and noise generating devices that visually evoke the horrors the work describes or embeds in the sounds they conjure from the filth and terror of the industrialised 20th century world at war with itself.

But in fulfilling what at first appears to be a surprise commission for such a formidable longtime outsider group, Einstürzende Neubauten transformed the earthy, idiosyncratic contents they mined from academic, state, music hall and internet archives with the help of their two researchers into a richly complex cycle of... (continua)
I was in a crater
(continua)
inviata da dq82 28/4/2015 - 16:00
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Eine Frage

Eine Frage
Chanson allemande – Eine Frage – Kurt Tucholsky – 1931

Texte de Kurt Tucholsky, publié sous le pseudonyme de Theobald Tiger dans Die Weltbühne du 27 janvier 1931
Musique de Leon Boden et Bernd Klinzmann dans “Tucholsky in Rock” - 1984
Elle a été aussi mise en musique et chantée par l'artiste néerlandais Robert Kreis.

Une chanson écrite à la veille de l’avènement du nazisme, dans la phase plus aiguë de la crise de 29 et de l'agonie de la République de Weimar, mais je crois qu'il parle un peu même de nos temps…

Mon ami Lucien l'âne, je suis toujours étonné, stupéfait et parfois même, pantois de constater la lucidité de certaines chansons et évidemment, de leurs auteurs.

Voilà bien une étrange déclaration que tu aurais pu faire depuis longtemps et à propos de nombreuses chansons et dès lors, de nombreux auteurs, spécialement dans les Chansons contre la Guerre.

Oui et non. De façon globale,... (continua)
UNE QUESTION
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 17/4/2015 - 22:53
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Olle Kamellen

Olle Kamellen
Chanson allemande – Olle Kamellen – Kurt Tucholsky – 1919

Texte de Kurt Tucholsky, publié dans Die Weltbühne (Berlin) sous un de ses nombreux pseudonymes : Kaspar Hauser.
Musique de Hanns Eisler

Un poème dans lequel Kurt Tucholsky situait dans l'autoritarisme, le militarisme et la mentalité, même populaire, qui les sous-tendait (la « kaiserreich-pensée ») le plus grave obstacle à ce que la République de Weimar puisse devenir une expérience de démocratie réelle, accomplie, adulte, satisfaisante pour ses citoyens… L'Histoire elle lui a donné pleinement raison.

À propos de Vieilles Histoires… d'Allemagne, ce jour-même où je traduis ce poème de Kurt Tucholsky, j'apprends la mort de Günter Grass, lui de qui j'ai tiré cent vieilles histoires d'Allemagne.

Günter Grass est mort. Ça devait arriver un jour. Tout le monde ne peut être éternel, dit Lucien l'âne. Mais au-delà de ce moment de la... (continua)
VIEILLES HISTOIRES
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 13/4/2015 - 15:48




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