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C'eravamo tanto armati

C'eravamo tanto armati
Dev'essere un periodo di estrema malevolenza, perfidia e cattiveria creatività per il nostro Riccardo Scocciante, che stavolta s'inserisce ner dibbàttito sulla recente e sanguinosa invasione isdraeliana della striscia di Gaza (detta "Striscia la Nequizia") con una piccola composizione tratta, udite udite, nientepopodimeno che dalla vecchia e celebre canzone Come Pioveva. Sembra addirittura che il suggerimento gli sia arrivato nel bel mezzo di una segretissima telefonata con Alessio Lega, anche se le notizie al riguardo siano frammentarie. Naturalmente, con la stronzàggine delicatezza che lo contraddistingue, Riccardino Scocciante nostro ha volutamente tirato delle legnate sul groppone parlato con estrema moderazione rispetto a quelli che sono i suoi standard; di questo non possiamo che dargli atto. [CCG/AWS Staff]
C'eravamo tanto armati
(continua)
inviata da CCG/AWS Staff 6/2/2009 - 17:55
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Trois soldats revenant de la guerre

Trois soldats revenant de la guerre
Ancora una canzone tratta dal cosiddetto "Cahier Tron", un quaderno di canzoni raccolte da tal Enrico Tron della borgata Roberso di Massello, in val Germanasca, nel 1898, e trascritte dai cantori de La Cantarana.
Si tratta di un quaderno di cm. 14x21, contenente 143 canti.
Sul frontespizio, la scritta "Tron Enrico / l'anno 1898 / Roberso"
Alcune canzoni sono in francese, altre in piemontese ad altre in italiano.

Il brano di apertura del quaderno inizia con il verso "Trois soldats revenant de la guerre". Si tratta di una canzone, a mio avviso, terribile. Uno dei soldati entrati in una locanda è in realtà il marito dell'ostessa, la quale sulle prime non lo riconosce perchè è passato un sacco di tempo da che è partito. Nel frattempo l'ostessa, credendo il marito morto in guerra, si è rifatta una vita con un altro ed ha messo al mondo altri due figli. La guerra ha annientato la vita di un... (continua)
Trois soldats revenant de la guerre
(continua)
inviata da Alessandro 5/2/2009 - 21:14

Signé Vittorugo

Signé Vittorugo
Signé Vittorugo
Chanson française - Signé Vittorugo – Marco Valdo M.I. – 2009
tirée d'un récit de Riccardo Venturi : « Victor Hugo ».

Riccardo Venturi prétend urbi et orbi qu'il est mon camarade et mon ami. Cela me réjouit grandement, j'en augure les meilleures choses et je le remercie publiquement de ces très estimables compliments.
Il m'a fait cadeau de deux photos d'Elbe. Elles ouvrent de sublimes perspectives. Elles me rappellent le couvent abandonné que j'ai failli acheter là-bas au-dessus du Golfe de Gênes. J'ai failli acheter, mais je n'avais pas assez d'argent. On peut toujours rêver, n'est-ce pas. C'était pas cher cependant, mais bien trop cher pour moi. Que faire quand on n'en a pas ? Passer son chemin et continuer en rêvant.
Un vrai potlatch qu'on est en train de faire. Je lui fais , à mon tour, un cadeau, dont j'espère sincèrement qu'il lui chauffera le cœur. C'est une canzone.... (continua)
Un an de plus, un ami en moins
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I 4/2/2009 - 22:58
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Ένας όμηρος

Ένας όμηρος
Énas ómiros

[1962]
An Giall/The Hostage
Στίχοι: Brendan Behan (Breandán Ó Beacháin) [1958]
Mετάφραση : Βασίλης Ρώτας
Μουσική: Μίκης Θεοδωράκης
Πρώτη εκτέλεση: Μίκης Θεοδωράκης
Ολόκληρες ερμενείες: Μίκης Θεοδωράκης (1962), Μαρία Φαραντούρη (1972)

Testi di Brendan Behan (Breandán ó Beacháin)
Traduzione greca di Vasilis Rotas
Musica di Mikis Theodorakis
Prima esecuzione del “Ragazzo sorridente”: Dora Yannakopoulou
Interpretazioni complete: Mikis Theodorakis (1962), Maria Farandouri (1972).




Avvertenza. I primi due brani di questa composizione, Ήταν 18 Νοέμβρη e Το γελαστό παιδί sono il tema musicale centrale del film Z - L'orgia del potere di Costa Gavras (che si legge "Gavràs" e non "Gàvras" come si fa di solito in Italia), Oscar per il miglior film straniero nel 1969. Si veda anche che cosa è accaduto a tale tema in Italia.


La seguente Nota è ricavata dalla copertina... (continua)
(continua)
inviata da Gian Piero Testa & CCG/AWS Staff 4/2/2009 - 22:01
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Welcome in Occident

Welcome in Occident
da "King of Bongo" (1991)
C'mon you little eastern bird
(continua)
inviata da DonQuijote82 4/2/2009 - 17:14
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This Land Is Your Land

This Land Is Your Land
Parole di Woody Guthrie
Musica ripresa dall'inno battista "When the World's on Fire" (Oh My Loving Brother)

Words by Woody Guthrie
Music adapted from the Baptist hymn "When the World's on Fire" (Oh My Loving Brother)

"Non so se sia una dimenticanza, certo non parla direttamente di pace, ma visto il periodo in cui è stata scritta, l'autore e alcuni versi probabilmente ci sta bene." [DQ82]
Concordiamo col "Donqui"; una canzone del genere ci sta sempre bene. Presentiamo qui la versione completa della canzone come riportata sul sito woodyguthrie.org. Come detto, la versione incisa nel 1944 non comprende le ultime tre strofe, più apertamente politiche. Per questo la canzone è stata spesso fraintesa. [CCG/AWS Staff]

This Land Is Your Land" is one of the United States' most famous folk songs. Its lyrics were written by Woody Guthrie in 1940 on an existing melody, in response to Irving Berlin's... (continua)
This land is your land This land is my land
(continua)
inviata da DonQuijote82 4/2/2009 - 17:02
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Red Army Blues

Red Army Blues
London April 1982
On "A Pagan Place" and "The Whole Of The Moon"

Years after this song was released I received a letter from a Russian man who said every word of the song was true except the line "It's not how many Germans you kill that counts, it's how many people you set free"(first verse). He told me "people went to the war to kill Germans". I realize that when I wrote the song I allowed youthful idealism to distort the sense and truth of the song with an out of context pacifist sentiment. I have now changed it. Mike Scott)

Al Stewart's 1974 song "Roads to Moscow" tells a very similar story. Both songs are based upon the book The Diary of Vikenty Angorov.
When I left my home and my family
(continua)
inviata da DonQuijote82 4/2/2009 - 16:35
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#36 (Everyday)

#36 (Everyday)
[1999]
Dal live album "Listener Supported"

Una canzone dedicata a Chris Hani, dirigente di "Umkhonto we Sizwe", l'organizzazione armata dell'ANC sudafricano, assassinato su mandato di un parlamentare segregazionista, Clive John Derby Lewis.
Yeah, yeah I scream...
(continua)
inviata da Alessandro 4/2/2009 - 14:35
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No More War

No More War
Singolo del 1978.

Il musicista e produttore roots reggae giamaicano Prince Far I era certamente uno tosto, uno che cantava le cose chiare e che, seppur politicamente impegnato, disdegnava le battaglie fra partiti e fazioni che alla fine degli anni '70 insanguinavano le strade di Kingston e dell'isola intera... Nel 1983 dedicò il suo ultimo album alla lotta contro l'apartheid in Sudafrica, intitolandolo all'organizzazione di resistenza armata "Umkhonto we Sizwe" (o MK), espressione dell'African National Congress. Ma prima che l'album vedesse la luce, Prince Far I fu trucidato nella sua casa di Portmore da assassini rimasti sconosciuti. Si parlò di una vendetta per un debito non saldato, ma sono molti a pensare che si sia trattato di un omicidio politico...
Demagog rules mean: war
(continua)
inviata da Alessandro 4/2/2009 - 14:19
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Los Macheteros/Spear of A Nation

Los Macheteros/Spear of A Nation
[2009]
Album "Gutter Tactics"

La prima strofa riporta le date delle azioni dei cosiddetti “Macheteros”, i militanti del Boricua Popular Army, organizzazione clandestina armata portoricana, nata sulle ceneri delle FALN (Fuerzas Armadas de Liberación Nacional), che propugna la liberazione di Puerto Rico dalla soggezione statunitense. L’FBI ancora oggi cataloga “Los Macheteros” tra i gruppi terroristi. Il capo storico dell’organizzazione è stato Filiberto Ojeda Ríos, ucciso dagli agenti federali statunitensi nel 2005, citato nella prima parte del coro del brano, insieme ad altri dirigenti dell’organizzazione.

La seconda parte del coro riporta invece i nomi dei dirigenti di “Umkhonto we Sizwe”, “Spear of the Nation” in inglese, il braccio armato dell’African National Congress sudafricano.

La seconda ed ultima strofa si riferisce alle azioni armate condotte dai militanti di Umkhonto we Sizwe e si chiude con la loro sospensione nel 1990, in vista della fine del sistema di apartheid.
December 11th 1974: 336 East 110th Street East Harlem.
(continua)
inviata da Alessandro 4/2/2009 - 13:42
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Who Medgar Evers Was...

Who Medgar Evers Was...
[2009]
Album "Gutter Tactics"
Tell the truth, you never knew who Medgar Evers was...
(continua)
inviata da Alessandro 4/2/2009 - 13:13
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Blessed are They Who Bash Your Children's Heads Against A Rock

Blessed are They Who Bash Your Children's Heads Against A Rock
[2009]
Album "Gutter Tactics"
What Malcolm X said when he got silenced by Elijah Mohammed was in fact true, America’s chickens…are coming home to roost.
(continua)
inviata da Alessandro 4/2/2009 - 13:08
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Opiate the Masses

Opiate the Masses
[2004]
Album "Absence"

Certamente per il percorso "Antiwar Anticlericale"...

"...Blind faith forms fanatical combat..."
"...This Christian Jihad will bleed the poor man..."
"...Genocide from Genesis to last chapter..."
"...Your holy books only increase bloodshed..."
"...The role of religion in the domination and the destruction of African civilization is so shameful..."

... ma soprattutto:

"... Quindi, 'fa 'n culo al vino cattivo ed all'ostia rafferma,
quel pallido hippie nel vostro ritratto non potrà mai essere il mio salvatore..."

Boia dè!
Blasphemous breath remains accurate
(continua)
inviata da Alessandro 4/2/2009 - 09:16

Les pas perdus

Les pas perdus
Les pas perdus

(19 septembre 1943 - Suite en plusieurs tableaux.)
Chanson française - Les Pas Perdus – Marco Valdo M.I. – 2009

Les Pas Perdus est la dixième étape d'un cycle de chansons qui raconte l'histoire d'un jeune Italien qui déserta pour ne pas servir le fascisme; réfugié en France, il fut rendu par les pétainistes aux sbires du régime, emprisonné. Les étapes ultérieures de ce tour d'Italie un peu particulier se prolongent en Allemagne et racontent la suite de l'aventure qui se terminera à Dachau.
Comme on le découvrira ici, ces canzones racontent l'histoire d'un homme, aujourd'hui âgé de 88 ans, mais encore plein de vie, qui habite quelque part loin de l'Italie dans le Limbourg près de la frontière hollandaise, en pays flamand. Il s'appelle encore et toujours Joseph Porcu (en Italie, Giuseppe), il est né en Sardaigne et connut une vie passablement agitée. Il connaît et suit... (continua)
Cinq heures du matin, fin du repos.
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 3/2/2009 - 22:46

Ir merdaiolo

Ir merdaiolo
Testo di Fabio Meini

Il testo della canzone è ripreso da Rime Pisane
Io mi chiamo John Mc Queen
(continua)
inviata da Silva 3/2/2009 - 20:33

La paix

La paix
Versi di Gaston Couté
Musica di Léo Daniderff (nome d’arte di Ferdinand Julien Niquet, 1878-1943), compositore
Conosciuta anche con i titoli alternativi de “Chanson pour les conscrits” e “Grève”
(fonte: “L’Intégrale du Vent du Ch’min”, pubblicazione integrale delle opere di Couté.)

Gaston Couté naît le 23 septembre 1880 à Beaugency, dans la Beauce. Poète dans l'âme, pacifiste et carrément anarchiste, il monte à Paris pour ses dix-huit ans. Venant de Meung – où passèrent deux autres poètes Jehan de Meung et François Villon, il fait métier de chansonnier à Montmartre, où il meurt rongé dans la misère, rongé par la tuberculose et l'absinthe. À trente et un ans, le 28 juin 1911. Il sera porté vers sa dernière demeure par les ouvriers qui font le métro de Paris. La raison en est qu'il servait une chanson par semaine au journal La Guerre Sociale, de ces chansons qui fleurent bon la révolution... (continua)
Des gâteux qu'on dit immortels,
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I 3/2/2009 - 19:23
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Un aviatore irlandese prevede la sua morte

Un aviatore irlandese prevede la sua morte
[1992]
Da una poesia di William Butler Yeats
Tradotta Luisa Zappa, moglie di Branduardi
Dal disco "Branduardi Canta Yeats"

Càpita a volte che in questo sito ci sia qualche disaccordo sugli inserimenti; i casi sono piuttosto rari, ma ci sono. Ad esempio, RV non è d'accordo sull'inserimento di questa canzone, ma un conto è quanto scrive come RV, un altro quando fa l'amministratore del sito. Come RV esprime le sue “idee al riguardo”; come amministratore del sito si limita a prendere atto, e a pensare sanamente che, magari, altri possano -del tutto legittimamente e doverosamente- pensarla in modo radicalmente differente da lui. Così per questa canzone, o meglio si dovrebbe dire per la poesia da cui è tratta. La quale non viene affatto cancellata, e il RV amministratore tiene a precisare al suo contributore, DonQuijote 82, di non prendersela per certe intemperanze del RV “on his own”; in fondo... (continua)
Io lo so che sarà là, da qualche parte tra le nuvole,
(continua)
inviata da DonQuijote82 3/2/2009 - 12:17
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Bomb Yourself

Bomb Yourself
[2004]
Album "Desperate Youth, Blood Thirsty Babes"

Allmusic says that "Bomb Yourself" is an "antiwar meditation," but I've looked hard for the last hour and I can't find it.

Oh, I'm sure TVotR think war is bad, and I'm sure they're the good guys, but as you grab the words away from the otherworldy harmonies, separate them from the spacy swirl of electronics, all you find is a hint of apocalypse.

Not like the apocalypse you might find in a Metallica song, brought on by Chthulhu or some scimitar-clutching warrior. No, keeping in mind that TV On the Radio were formed in the short aftermath of 9/11, the apocalypse they touch upon is the same one we all worry about, the kinds that New York and Bali and Madrid have seen a share of.

As Dan Aykroyd might say, it's real wrath-of-God type stuff:

Your final fantasy
For your final days
Oh baby it's the infancy

No fucking around, the... (continua)
Bomb your country
(continua)
inviata da Alessandro 3/2/2009 - 11:47
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La linea rossa

La linea rossa
[1967]
Giovanna Marini (voce)
Paolo Ciarchi (chitarra)
Marco Ratti (basso)
Giancarlo Pillot (basso)

Il tema musicale, sottolineato da basso elettrico e batteria in stile beat, è ispirato al brano tradizionale americano - caraibico Sloop John B, reso famoso (non in Italia) dalla versione inserita dai Beach Boys nel loro album Pet Sounds, del 1966. Da notare che la Marini tornava da un lungo soggiorno negli USA, a contatto con la nuova cultura musicale. Soggiorno che fu di ispirazione per il suo noto brano del 1966 "Vi racconto l'America".

I riferimenti alla "canzone di qualità" sono riconducibili ad una polemica con il movimento della cosiddetta "linea verde", promossa tra gli altri da Giulio Rapetti (Mogol) per inserire nella musica leggera italiana degli anni '60 temi legati alla attualità e all'impegno sociale.

Nel disco 45 giri originale, alla fine, era inserito un frammento di... (continua)
La pace, l’amore, la giustizia, la verità
(continua)
inviata da Alessandro 3/2/2009 - 08:30
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Il mondo così non va

Il mondo così non va
Brano beat risalente al 1967.
il testo l'ho trovato su Musica & Memoria.
(Alessandro)
Il mondo così non va
(continua)
inviata da Alessandro 3/2/2009 - 08:18
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On Morecambe Bay

On Morecambe Bay
Dopo quelle di Stefano Giaccone e di Ron Trueman-Border, ecco un'altra canzone dedicata alla strage di Morecambe Bay del febbraio 2004: 21 immigrati irregolari di nazionalità cinese, sfruttati da una gang di loro connazionali ed impiegati nella raccolta dei frutti di mare per i ristoranti di lusso, morirono annegati, sorpresi dalla marea.

La canzone è stata postata su Mudcat dallo stesso Kevin Littlewood, con la seguente introduzione:

[This song] "commemorates the events on the night of 5/6 February 2004 when at least 23 Chinese men and women were killed on the cockle beds of Morecambe Bay. One press report mentioned that some of the workers, and their families at home in China, called the area 'devil bay'; the phrase triggered a childhood memory of warnings that there was 'the devil of a tide' there. I wrote this song in solidarity with those who live and work along this coast.

It's always... (continua)
Out beyond the street lamp's empire
(continua)
inviata da Alessandro 3/2/2009 - 08:07

Les Bombes des quatre saisons

Les Bombes des quatre saisons
Les Bombes des quatre saisons

Chanson française – Les Bombes des quatre saisons – Marco Valdo M.I. – 2009

Comme disait ma grand-mère : à force de jouer avec des allumettes, on finit toujours par se brûler...
Comme disait mon professeur de philosophie, quand on joue au con, on finit toujours par gagner...
Comme il disait encore, si vous voulez jouer au con avec moi... Je suis le plus fort et je vous jure que je gagnerai...
Tout çà mit ensemble et on a le portrait exact du jeu le plus idiot que les cerveaux lents ont inventé : la guerre.
Tant qu'on massacrait de façon artisanale, à la main, les dégâts quoique gênants, restaient limités et on arrivait encore à calmer les belligérants à temps.
Maintenant, avec leurs fusées téléguidées, leurs zinzins industrialisés, les bombes tombent comme des pommes dans les vergers de Normandie. On ne prend même plus la peine de les ramasser... Elles... (continua)
Que faire des pommes tombées
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 3/2/2009 - 00:14
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Sangre d'Ochobre

Sangre d'Ochobre
Album: "Sangre d´Ochobre" (2004)


(Lletra Pepe Fueyo, música Skanda, canta con nosotros Oti Mendez)

El título del disco hace referencia al nombre de un batallón en Asturias durante la Guerra Civil. La canción homónima fue nominada a la "Mejor Canción en Asturiano" del 2004 en los Premios de la Música que promueve la SGAE. Esa misma canción fue elegida la mejor del 2004 en el diario digital www.asturies.com.

wikipedia

*

Il titolo del disco fa riferimento al nome di un battaglione nelle Asturie durante la guerra civile. Il ritornello è basato su una ninna nanna tradizionale.
Paxiarinos qu'alegre cantais
(continua)
inviata da DonQuijote82 2/2/2009 - 14:26
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Sur une Nappe de Restaurant

Sur une Nappe de Restaurant
Sur une Nappe de Restaurant

Chanson française de Jacques Dutronc



Si jamais, il fallait refaire de la chanson en langue française...

Il faudrait recommencer à partir de Dutronc et percevoir dès le départ que le fond de Dutronc, qui devînt ainsi son fonds, c'est l'humour. Humour toujours ! Dutronc, c'est le temps de l'humour et de l'aventure... Dutronc aurait dû se faire un instant Luis Mariano et chanter de sa belle voix de ténor aussi :

Plaisir d'humour ne duuuure qu'un moment
Chagrin d'humour duuuure toute la viiiie !

En se tenant les roubignoles, comme il le faisait si bien en présentant dans les soirées de bonnes sœurs, de bonnes mœurs et de bonnes compagnies, son rébus cinématographique: Une salière dans la main droite qu'il agitait au-dessus de ses roubignoles bien tenues dans dans la gauche.
Vous donnez votre langue au chat ? Le saleur de la paire... Sic !
À la consternation... (continua)
Sur une nappe de restaurant
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 1/2/2009 - 16:04
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Inno bielorusso

Inno bielorusso
Il paradiso è uno,è qui ora
(continua)
inviata da SILVIA 1/2/2009 - 15:34
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Madame l'Existence

Madame l'Existence
Madame l'Existence

Chanson française de Jacques Dutronc (2003)

Si jamais, il fallait refaire de la chanson en langue française...

Il faudrait recommencer à partir de Dutronc et percevoir dès le départ que le fond de Dutronc, qui devînt ainsi son fonds, c'est l'humour. Humour toujours ! Dutronc, c'est le temps de l'humour et de l'aventure... Dutronc aurait dû se faire un instant Luis Mariano et chanter de sa belle voix de ténor aussi :

Plaisir d'humour ne duuuure qu'un moment
Chagrin d'humour duuuure toute la viiiie !

En se tenant les roubignoles, comme il le faisait si bien en présentant dans les soirées de bonnes sœurs, de bonnes mœurs et de bonnes compagnies, son rébus cinématographique: Une salière dans la main droite qu'il agitait au-dessus de ses roubignoles bien tenues dans dans la gauche.
Vous donnez votre langue au chat ? Le saleur de la paire... Sic !
À la consternation... (continua)
Je voudrais m'acheter
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 1/2/2009 - 15:24
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L'ère de rien

L'ère de rien
L'ÈRE DE RIEN

Chanson française de Jacques Dutronc - 2003

Si jamais, il fallait refaire de la chanson en langue française...

Il faudrait recommencer à partir de Dutronc et percevoir dès le départ que le fond de Dutronc, qui devînt ainsi son fonds, c'est l'humour. Humour toujours ! Dutronc, c'est le temps de l'humour et de l'aventure... Dutronc aurait dû se faire un instant Luis Mariano et chanter de sa belle voix de ténor aussi :

Plaisir d'humour ne duuuure qu'un moment
Chagrin d'humour duuuure toute la viiiie !

En se tenant les roubignoles, comme il le faisait si bien en présentant dans les soirées de bonnes sœurs, de bonnes mœurs et de bonnes compagnies, son rébus cinématographique: Une salière dans la main droite qu'il agitait au-dessus de ses roubignoles bien tenues dans dans la gauche.
Vous donnez votre langue au chat ? Le saleur de la paire... Sic !
À la consternation générale... (continua)
Les patrons sont à la chaîne
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 1/2/2009 - 15:03
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L'opportuniste

L'opportuniste
L'OPPORTUNISTE

Chanson française de Jacques Dutronc

Si jamais, il fallait refaire de la chanson en langue française...

Il faudrait recommencer à partir de Dutronc et percevoir dès le départ que le fond de Dutronc , qui devînt ainsi son fonds, c'est l'humour. Humour toujours ! Dutronc, c'est le temps de l'humour et de l'aventure... Dutronc aurait dû se faire un instant Luis Mariano et chanter de sa belle voix de ténor aussi :
Plaisir d'humour ne duuuure qu'un moment
Chagrin d'humour duuuure toute le viiiie !

En se tenant les roubignoles, comme il le faisait si bien en présentant dans les soirées de bonnes sœurs, de bonnes mœurs et de bonnes compagnies, son rébus cinématographique: Une salière dans la main droite qu'il agitait au-dessus de ses roubignoles bien tenues dans dans la gauche.
Vous donnez votre langue au chat ? Le saleur de la paire... Sic !
À la consternation générale... (continua)
Je suis pour le communisme
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 1/2/2009 - 14:51
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Amerigo

Amerigo
[1978]
Album: "Amerigo"
Testo di Francesco Guccini
Musica di Francesco Guccini e Juan Carlos "Flaco" Biondini
Lyrics by Francesco Guccini
Music by Francesco Guccini and Juan Carlos "Flaco" Biondini



Questa canzone fa parte, oltre che del percorso sull'emigrazione e la guerra del lavoro, anche di un altro percorso "sotterraneo" che non verrà mai istituito: quello delle clamorose dimenticanze delle CCG.
Rimediamo con il consueto, abissale ritardo.
Sulla canzone c'è poco da dire, talmente è nota; sfidiamo tutte le frequentatrici e tutti i frequentatori del sito a dire se, almeno una volta nella loro vita, a partire dal 1978, non abbiano cantato, berciato, intonato, stonato o sussurrato ...la poRRRta veRRRRde con accento più o meno marcatamente gucciniano.

Diciamo soltanto che il sig. Amerigo Guccini, da Pàvana (PT), era davvero un parente di Guccini e la canzone racconta la sua storia,... (continua)
Probabilmente uscì chiudendo dietro a sé la porta verde.
(continua)
inviata da daniela -k.d.- e Riccardo Venturi 31/1/2009 - 22:19
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E adesso ammazzateci tutti

E adesso ammazzateci tutti
Canzone contro la Mafia. Il titolo si riferisce allo striscione (e poi all'associazione che è nata dopo) scritto dai ragazzi di locri alle manifestazioni per la morte di Fortugno

Credits:
Testo: Giovanni Pecora
Musica: Pino Barillà - Alessandro Luvarà
Arrangiamenti e realizzazione: Alessandro Luvarà
Chitarre: Giancarlo Mazzù
Seconda voce e cori: Tania Borgese ed alcuni "ragazzi di Locri"
Registrazioni, mixaggi e mastering: Alessandro Luvarà presso SpainAudio Studio - Molochio (RC)
Canta: Pino Barillà
Un urlo nella sera, un urlo nella testa,
(continua)
inviata da DonQuijote82 31/1/2009 - 20:38
Percorsi: Mafia e mafie
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Τò Ἄξιόν Ἐστι

Τò Ἄξιόν Ἐστι
To 'Axion Estí

Στίχοι: Οδυσσέας Ελύτης
Μουσική: Μίκης Θεοδωράκης
Πρώτη εκτέλεση: Γρηγόρης Μπιθικώτσης & Θόδωρος Δημήτριεφ
Άλλες ερμηνείες: Γιώργος Νταλάρας & Ανδρέας Κουλουμπής

Testo di Odysseas Elytis
Musica di Mikis Theodorakis
Prima esecuzione: Grigoris Bithikotsis (1964)
Altra esecuzione: Yorgos Dalaras (1988)

"Το 1964 ξεκίνησε η ηχογράφηση του μελοποιημένου Άξιον Εστί από τον Μίκη Θεοδωράκη ενώ η συνεργασία του Ελύτη με το συνθέτη είχε ξεκινήσει ήδη από το 1961. Το ορατόριο του Θεοδωράκη εντάχθηκε στο Φεστιβάλ Αθηνών και επρόκειτο αρχικά να παρουσιαστεί στο Ηρώδειο, ωστόσο το Υπουργείο Προεδρίας αρνήθηκε να το παραχωρήσει με αποτέλεσμα ο Ελύτης και ο Θεοδωράκης να αποσύρουν το έργο, το οποίο παρουσιάστηκε τελικά στις 19 Οκτωβρίου στο κινηματοθέατρο Rex." - el.wikipedia

“Nel 1964 ebbe inizio la registrazione della versione dell' Axion Estí musicata da Mikis Theodorakis,... (continua)
1. Ἡ Γένεσις

(continua)
inviata da Gian Piero Testa & CCG/AWS Staff 31/1/2009 - 18:03
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La sposa bambina [I tetti d'oro d'Israele]

La sposa bambina [I tetti d'oro d'Israele]
[1989]
Testo e musica di Ivan Graziani
Lyrics and music by Ivan Graziani
Album: Segni d'amore


L'amore impossibile eppur vivo, fra una Sposa Bambina in "una terra ancora straniera" e "un ragazzo di guerra della sua stessa patria ma non della sua stessa terra"...
La sposa bambina
(continua)
inviata da Simone (dedicato) 31/1/2009 - 10:40
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Μπήκαν στην πόλη οι οχτροί

Μπήκαν στην πόλη οι οχτροί
Magyar nyelvre fordította Riccardo Venturi
2009-01-30án
A VÁROSBA BELÉPETT AZ ELLENSÉG
(continua)
30/1/2009 - 20:03
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Το σφαγείο

Το σφαγείο
Magyar nyelvre fordította Riccardo Venturi
2009-01-30án
A VÁGÓHÍD
(continua)
30/1/2009 - 19:23

La chanson de Chveik le soldat

La chanson de Chveik le soldat
La chanson de Chveik le soldat

Chanson française très respectueuse de l'honneur militaire. 13 août 2008 – À la gloire de Jaroslav Hasek et de l'immortel soldat Chveik et son lieutenant Lucas.
A priori sur l'air d'un autre Cacanien intitulé : « Ah, vous dirais-je , Maman... », le dénommé Wolfgang Amadeus Mozart, qui aurait bien aimé Chveik.

Chveik ... Tu sais bien Chveik, celui qui faillit être condamné à mort sévèrement car il avait remarqué à haute voix qu' il y avait des mouches qui avaient chié sur le portrait de l'Empereur dans la taverne où il buvait sa bière, ce soldat dont l'antienne était « Oui, mon Lieutenant ! ». Chveik fut sans doute le plus parfait des crétins qu'une armée ait jamais engagé et pourtant, Chveik est un des héros les plus subtils et des plus utiles de l'histoire de l'humanité. En fait, si face aux pouvoirs, les hommes appliquaient la méthode Chveik, aucune autorité... (continua)
Ordonnance de mon lieutenant
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 30/1/2009 - 18:52
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One World

One World
Singer-songwriter John Martyn has died at the age of 60.

Il suo "Solid Air" del 1973, dedicato ad una altro grandissimo musicista, Nick Drake, è uno dei più bei dischi che io abbia mai sentito...
Alessandro 30/1/2009 - 12:50
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Buchenwald

tirée de la version italienne – BUCHENWALD - IL BOSCO DEI FAGGI d'une chanson allemande, intitulée BUCHENWALD, de Fritz Lettow, un prisonnier de Buchenwald, qui la composa clandestinement durant son séjour au camp.
BUCHENWALD – LE BOIS DES FAYARDS
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 30/1/2009 - 11:49
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And When They Ask Us

And When They Ask Us
[1963]
Brano del musical teatrale "Oh, What a Lovely War!"
Da "The Donkeys" di Alan Clark e "The Good Soldier Švejk" di Jaroslav Hašek.

(Tune: 'They wouldn't believe me')
And when they ask us, how dangerous it was,
(continua)
inviata da Alessandro 30/1/2009 - 09:07
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I Want To Go Home

anonimo
Brano del musical teatrale "Oh, What a Lovely War!"
Da "The Donkeys" di Alan Clark e "The Good Soldier Švejk" di Jaroslav Hašek
[1963]
I want to go home, I want to go home,
(continua)
inviata da Alessandro 30/1/2009 - 09:03

Far Far from Wipers

Far Far from Wipers
[1963]
Brano del musical teatrale "Oh, What a Lovely War!"
Da "The Donkeys" di Alan Clark e "The Good Soldier Švejk" di Jaroslav Hašek
Far far from Wipers, I long to be,
(continua)
inviata da Alessandro 30/1/2009 - 08:58
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I Don't Want To Be A Soldier

anonimo
Brano del musical teatrale "Oh, What a Lovely War!" di Joan Littlewood and her Theatre Workshop.
[1963]
I don't want to be a soldier,
(continua)
inviata da Alessandro 30/1/2009 - 08:56

Hush, Here Comes a Whizzbang

Hush, Here Comes a Whizzbang
Brano del musical teatrale "Oh, What a Lovely War!"
Da "The Donkeys" di Alan Clark e "The Good Soldier Švejk" di Jaroslav Hašek
Hush, here comes a whizzbang,
(continua)
inviata da Alessandro 30/1/2009 - 08:52

Gassed Last Night

[1963]
Brano del musical teatrale "Oh, What a Lovely War!"
Da "The Donkeys" di Alan Clark e "The Good Soldier Švejk" di Jaroslav Hašek

Già negli anni '30 Joan Littlewood ed il marito Ewan MacColl (già, proprio il folksinger autore della Ballad Of Ho Chi Minh) avevano dato vita al "Theatre of Action" un progetto di teatro di denuncia e di contestazione, attento alla storia ed alle problematiche socio-politiche. I servizi segreti britannici li ritenevano sospetti comunisti e per alcuni anni la Littlewood e MacColl non poterono nemmeno lavorare, banditi dai programmi radiofonici alla BBC di cui erano autori e conduttori...
Alla fine della guerra il progetto originario fu ripreso e la Littlewood creò la compagnia "Theatre Workshop", che guidò fino al 1979. Le due produzioni più famose di questo periodo furono "A Taste of Honey" del 1958 e l'opera musicale "Oh, What a Lovely War!" del 1963, una sarcastica denuncia degli orrori del primo conflitto mondiale, portata qualche anno dopo anche sul grande schermo da Richard Attenborough.
Gassed last night and gassed the night before,
(continua)
inviata da Alessandro 30/1/2009 - 08:48
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Era Natale

Era Natale
Considerato che la canzone è inclusa in "Il teatrino dei Gufi n. 2" del 1966, mi sa che gli ottimi Svampa e Patruno si sono ispirati a questa canzone dell'opera anti-militarista "Oh, What a Lovely War!" di Joan Littlewood ed il suo Theatre Workshop, risalente al 1963..

CHRISTMAS DAY IN THE COOKHOUSE
(continua)
inviata da Alessandro 30/1/2009 - 08:04

Hou hou !

Hou hou !
Hou hou !
Chanson française – Hou hou !– Marco Valdo M.I. – 2009

« Hou hou ! » est une de ces canzones tirées de l'œuvre d'Ugo Dessy, écrivain sarde et anarchiste. Homme pacifique et antimilitariste, violemment pro-civil aurait dit Vian. Ugo Dessy est aussi, il faut que cela se sache, un homme de haute moralité et un grand cœur – au demeurant, l'un ne va pas sans l'autre.
Fabrizio De André l'appelait son père de cœur, son père de pensée. C'est dire s'il convient de faire des canzones avec ses nouvelles.
À propos de De André, Hou hou ! est aussi l'histoire que Fabrizio raconta en moins atroce et d'une autre manière dans une de ses plus belles chansons « Bocca di Rosa » et que Brassens avant lui avait évoquée dans Margoton. Brassens et De André étaient plus tendres : Bocca di Rosa fut exilée; c'est le chat que les femmes du village tuèrent... Hou hou !, c'est l'histoire de Clara, c'est... (continua)
Elle découvre son ventre, en geignant "hou hou"
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 30/1/2009 - 00:26
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Song For Ireland

Song For Ireland
"...Dreaming in the night
I saw a land where no one had to fight..."


"Song for Ireland" was inspired by a trip the Colcloughs took to the Dingle Peninsula. Described as a "modern classic", it has been recorded by numerous artists, including Dick Gaughan, Luke Kelly, Mary Black, Ralph McTell, Celtic Spirit, The Dubliners, Brendan Hayes and Damien Leith.
Walking all the day
(continua)
inviata da Alessandro 29/1/2009 - 22:21
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Claudio Lolli: Anna di Francia

Claudio Lolli: Anna di Francia
Chanson italienne – Anna di Francia – Claudio Lolli – 1976
ANNE DE FRANCE
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 29/1/2009 - 21:41
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Hard Times Come Again No More

Hard Times Come Again No More
"Hard Times Come Again No More" is a popular song written by Stephen C. Foster in 1854. Well-known and popular in its day, both in America and Europe, it was a favorite of both sides in the American Civil War. The song has been parodied many times. The first audio recording was a wax cylinder by the Edison Company (Edison Gold Moulded 9120) in 1905. It has been recorded numerous time since.

en.wikipedia
Let us pause in life's pleasures and count its many tears,
(continua)
inviata da Alessandro 29/1/2009 - 20:31
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Le chant des Canuts, ou Les Canuts

Le chant des Canuts, <i>ou</i> Les Canuts
Magyar nyelvre fordította Riccardo Venturi
2009-01-29-én
LYONI SELYEMSZÖVŐDAL
(continua)
29/1/2009 - 19:31
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The Battle Hymn Of Lt. Calley

The Battle Hymn Of Lt. Calley
Gli americani hanno avuto ciò che si meritavano in Vietnam. Il popolo americano ha poche colpe e forse solo quella di essere un popolo asservito ad una casta di lupi che storicamente hanno determinato il destino del loro popolo - vedi le multinazionali -.E' un popolo totalmente dominato dai mass media e che agisce con il marchio che la mericanizzazione produce nelle menti:la sottocultura. Non è così invece per coloro che guidano il popolo dove il bene supremo è il denaro ed anche -se serve- la sopraffazione creata ad arte per affermare la propria libertà.Questa americanizzazione oggi ci ha preso tutti e se ne scontano le conseguenze con la perdita progressiva della cultura di ogni popolo. E' questa che oggi trasforma il mondo e lo trasformerà, fino a che lo stesso popolo americano sarà così compresso e passerà dalla parte della rivoluzione: quella della giusta ripartizione della ricchezza... (continua)
carlo sacco. 29/1/2009 - 19:17

Lichtenburger Lagerlied

Lichtenburger Lagerlied
Versione inglese dal libretto dell'album
LICHTENBURGER CAMP SONG
(continua)
inviata da CCG/AWS Staff 29/1/2009 - 18:36
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La tua prima luna

La tua prima luna
Ogni volta che l'ascolto mi proietto su quel prato e percepisco il sole che baciava la pelle dei figli dei fiori. Mi commuove questa canzone, sempre, ogni volta che la sento, o che la canticchio da sola..
lamiaprimaluna 29/1/2009 - 16:34
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Claudio Lolli: Quelli come noi

Claudio Lolli: Quelli come noi
Chanson italienne – Quelli come noi – Claudio Lolli – 1972
CEUX COMME NOUS
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 29/1/2009 - 15:27
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Hopes of Peace

Hopes of Peace
mancano delle
strofe
(francesco)

allora
mandacele

(CCG / AWS Staff)
28/1/2009 - 23:32

La fête chez les kapos

La fête chez les kapos
LA FÊTE CHEZ LES KAPOS
(19 septembre 1943 - Suite en plusieurs tableaux.)

Chanson française – La Fête chez les Kapos – Marco Valdo M.I. – 2009

La Fête chez les Kapos est la neuvième étape d'un cycle de chansons qui raconte l'histoire d'un jeune Italien qui déserta pour ne pas servir le fascisme; réfugié en France, il fut rendu par les pétainistes aux sbires du régime, emprisonné. Les étapes ultérieures de ce tour d'Italie un peu particulier se prolongent en Allemagne et racontent la suite de l'aventure qui se terminera à Dachau.
La Fête chez les Kapos raconte la fête que firent – à de nombreuses reprises – les kapos, lorsqu'il leur en prenait l'envie. Pour, comme cette fois, « fêter » des séances de punition de prisonniers récalcitrants. Pour ce faire, ils se réservaient els baraques en contraignant les prisonniers à une attente interminable à l'extérieur. La fête consistait en beuveries,... (continua)
C'était la fête chez les kapos
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 28/1/2009 - 22:12
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Den Spaten geschultert

anonimo
Den Spaten geschultert
d'après la version italienne de la chanson allemande (anonyme) – Den Spaten geschultert – 1937

La chanson aurait été composée clandestinement dans le camp d'Aschendorfer Moor (Allemagne) en 1937.
LA BÊCHE À L'ÉPAULE
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 28/1/2009 - 21:28

Neuf – barre – Vingt-deux = 9/22

Neuf – barre – Vingt-deux = 9/22
[2009]
Paroles par Marco Valdo M.I.
(19 septembre 1943 - Suite en plusieurs tableaux.)

Neuf – barre – Vingt-deux : 9/22 est la sixième étape d'un cycle de chansons qui raconte l'histoire d'un jeune Italien qui déserta pour ne pas servir le fascisme; réfugié en France, il fut rendu par les pétainistes aux sbires du régime, emprisonné. Les étapes ultérieures de ce tour d'Italie un peu particulier se prolongent en Allemagne et racontent la suite de l'aventure qui se terminera à Dachau.
Neuf - barre – Vingt-deux = 9/22 se situe dans le cycle Dachau express juste après l'arrivée des 1700 Italiens sur la grande esplanade du camp de concentration.

Ne pas bouger, attente, attente
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 28/1/2009 - 17:41
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Angelita di Anzio

Angelita di Anzio
avevo sei anni quando ascoltavo questa canzone sul 45 giri di papà e ogni volta mi commuovevo tantissimo. per tanti anni (ora ne ho 50) mi è rimasto in testa il ritornello e il ricordo della commozione ma senza sapere il perchè. ora l'ho risentita è finalmente ho capito perchè mi faceva piangere. è molto triste ma fa riflettere sulle guerre e sui sentimenti delle persone ; vorrei che nessuno mai più sentisse il bisogno di scrivere canzoni contro le guerre. la mia è solo una utopistica speranza o in fondo al proprio sè ogni uomo nasconde qualcosa di buono?
marina 1958
marina 28/1/2009 - 14:37
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A Song For Gaza

A Song For Gaza
UNA CANZONE PER GAZA
(continua)
inviata da Kiocciolina 28/1/2009 - 10:45

מזעס איז די ערשטע זאַך

anonimo
מזעס איז די ערשטע זאַך
Mues iz di ershte zakh
[1942?]
Incisione/Recording:
Adrienne Cooper and Zalmen Mlotek,
Ghetto Tango, 2005

"Una canzone su di un tema difficile e dibattuto, quello del governo dei ghetti da parte delle autorità ebraiche (Judenräte) imposte dai nazisti.

"Quel che serve sono i soldi", dice questa canzone dal tono duro e sarcastico... Lo Judenrat passa solo un po' di pane e zucchero e, se non hai i soldi per corrompere i poliziotti (il riferimento è alla polizia ebraica), si può finire molto male: divorati dalla fame, dai pidocchi e dai vermi e "immortalati" nel registro dei decessi della comunità...

Testo trovato qui" [Alessandro "Bartleby"]

La canzone sembra provenire direttamente dal ghetto di Varsavia, e di questo risente molto lo yiddish utilizzato: pieno di termini in slang (uno slang proveniente in parte, come è ovvio, dalla lingua polacca), che non sono di facile interpretazione.... (continua)
מועס איז די ערשטע זאַך.
(continua)
inviata da Alessandro + CCG/AWS Staff 28/1/2009 - 09:05
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Il diario di Anna Frank

Il diario di Anna Frank
pure mi sarebbe piacciuto avere il tuo coraggio, sei sarai per sempre nel mio cuore anche se nn ti consco eri coraggiosa per questo vorrei il tuo coraggio un bacio
rosalia crisà 27/1/2009 - 23:40




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