L'era del gigante
Luca, solo con blue jeans, rock’n'roll
(continua)
(continua)
inviata da Alberto Scotti 31/10/2019 - 15:53
Manifesto
1995
Mi hanno insegnato: stai riparato che non sbagli mai
(continua)
(continua)
inviata da Alberto Scotti 31/10/2019 - 04:59
La prova
1998
Ho quello che basta per sopravvivere
(continua)
(continua)
inviata da Alberto Scotti 31/10/2019 - 04:32
Assolti
2001
Iperbole
Iperbole
Guarda Mario, pensa quante cose l'acqua di un ruscello può costantemente trascinare
(continua)
(continua)
inviata da Alberto Scotti 31/10/2019 - 03:35
Che giorno è
Era il tempo che quelli come me
(continua)
(continua)
inviata da Alberto Scotti 31/10/2019 - 03:29
Jamás
1996
Comandante dai duri respiri
(continua)
(continua)
inviata da Alberto Scotti 31/10/2019 - 03:28
Percorsi:
Che Guevara
Le loup garou
[2019]
Testo e musica / Lyrics and music / Paroles et musique / Sanat ja sävel:
Vinicio Capossela
Album: Ballate per Uomini e Bestie
Carta d’identità del lupo mannaro / licantropo / werewolf / loup garou / ihmissusi
Il lupo mannaro ha molti nomi , tra i quali : nemico pazzo omosessuale ribelle carcerato apostata eretico strega apolide untore indio aborigeno anarchico disfattista comunista ebreo zingaro sovversivo pacifista clandestino migrante.
L’elenco estemporaneo è necessariamente incompleto e provvisorio, stante la inderogabile e intuibile necessità del Pensiero Unico di aggiungere al repertorio dei mezzi di sostentamento ulteriori categorie inedite elaborando quadri concettuali sempre più duttili e sofisticati al passo con i tempi.
Per i lupi mannari Galeno nel II sec. d.C. prescriveva nel suo trattato sulla medicina: «Coloro che vengono colti dal morbo chiamato lupino... (continua)
Testo e musica / Lyrics and music / Paroles et musique / Sanat ja sävel:
Vinicio Capossela
Album: Ballate per Uomini e Bestie
Carta d’identità del lupo mannaro / licantropo / werewolf / loup garou / ihmissusi
Il lupo mannaro ha molti nomi , tra i quali : nemico pazzo omosessuale ribelle carcerato apostata eretico strega apolide untore indio aborigeno anarchico disfattista comunista ebreo zingaro sovversivo pacifista clandestino migrante.
L’elenco estemporaneo è necessariamente incompleto e provvisorio, stante la inderogabile e intuibile necessità del Pensiero Unico di aggiungere al repertorio dei mezzi di sostentamento ulteriori categorie inedite elaborando quadri concettuali sempre più duttili e sofisticati al passo con i tempi.
Per i lupi mannari Galeno nel II sec. d.C. prescriveva nel suo trattato sulla medicina: «Coloro che vengono colti dal morbo chiamato lupino... (continua)
Auuu... Sono un mannaro dentro
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Gullotta 31/10/2019 - 00:21
Erdiocàn
[2019]
Sull'aria di / To the tune of / Sur l'air de / Kappaleen virra mukaan:
Sandokan
(by Guido De Angelis / Maurizio De Angelis ["Oliver Onions"], 1976).
Sull'aria di / To the tune of / Sur l'air de / Kappaleen virra mukaan:
Sandokan
(by Guido De Angelis / Maurizio De Angelis ["Oliver Onions"], 1976).
Sì, crudele è la guerra
(continua)
(continua)
inviata da L'Anonimo Toscano del XXI secolo 30/10/2019 - 13:12
Atto Terzo
(2011)
title track del secondo album di Valentina Lupi
title track del secondo album di Valentina Lupi
Prospettive troppo grandi per piccoli sogni
(continua)
(continua)
inviata da Alberto Scotti 30/10/2019 - 02:42
Sirena
2016
Greetings from Fireland
In “Sirena” (ci sono la voce di Loredanna Carannante, il canto e i tamburi di Bifalo Kouyaté) Rossi immagina la traversata per mare di una giovane donna africana che affida alle acque una lettera di preghiera e di speranza.
blogfoolk
Greetings from Fireland
In “Sirena” (ci sono la voce di Loredanna Carannante, il canto e i tamburi di Bifalo Kouyaté) Rossi immagina la traversata per mare di una giovane donna africana che affida alle acque una lettera di preghiera e di speranza.
blogfoolk
Una giovane donna dell'Africa Orientale
(continua)
(continua)
inviata da Dq82 29/10/2019 - 14:20
Le follie religiose
Follie religiose : poema in ottava rima scritto in lingua piemontese
Il poema Follie religiose fu pubblicatoda Edoardo Calvo per la prima volta nel 1801, nei primi mesi della "libertà" Piemontese e riflette il clima culturale dell'epoca, nel suo attacco al fanatismo e all'intolleranza religiosa in nome di una libertà di pensiero di ispirazione filosofica e lucreziana che si rifà alle contemporanee idee dei philosophes illuministi.
Messo in musica da Anton Virgilio Savona
Il poema Follie religiose fu pubblicatoda Edoardo Calvo per la prima volta nel 1801, nei primi mesi della "libertà" Piemontese e riflette il clima culturale dell'epoca, nel suo attacco al fanatismo e all'intolleranza religiosa in nome di una libertà di pensiero di ispirazione filosofica e lucreziana che si rifà alle contemporanee idee dei philosophes illuministi.
Messo in musica da Anton Virgilio Savona
Così chi adora Giove, e chi Latona,
(continua)
(continua)
inviata da Dq82 29/10/2019 - 13:35
La ballata del soldato di pace
(2010)
Me li suono e me la canto
Me li suono e me la canto
(Caro La Russa, se proprio è una missione di pace... perché non ci mandi tuo figlio?)
(continua)
(continua)
inviata da Dq82 29/10/2019 - 12:32
Il tempo in cui non c’è domanda
(2019)
dal disco "Arriverà l'estate?"
Testo di Lisa Santinelli, Ahmed Gronchi, Benedetta Pallesi, Veronica Bigontina
Musica di Lisa Santinelli
Dedicata a Ugo e Ughetta
dal disco "Arriverà l'estate?"
Testo di Lisa Santinelli, Ahmed Gronchi, Benedetta Pallesi, Veronica Bigontina
Musica di Lisa Santinelli
Dedicata a Ugo e Ughetta
“Ricordi quello che mi dicesti una volta, Lije? Che ogni tanto la gente confonde i propri problemi con quelli della società e pretende di risanare le Città perché non sa come sanare se stessa”
I. Asimov
I. Asimov
Sono passati i tempi in cui si pensava
(continua)
(continua)
inviata da grazie a Lisa delle Sisters che ci ha inviato il testo 28/10/2019 - 20:52
Campi di battaglia
2012
Album: Vox Creola
Album: Vox Creola
Campi di battaglia, campi minati
(continua)
(continua)
inviata da Alberto Scotti 28/10/2019 - 19:06
Cicale in orbita
2012
Album: Vox Creola
Album: Vox Creola
Corre il grande fiume, non si lascia accarezzare
(continua)
(continua)
inviata da Alberto Scotti 28/10/2019 - 18:01
Ballata per Mira
2012
Album: Vox Creola
Album: Vox Creola
Amore mio, ci fermeremo
(continua)
(continua)
inviata da Alberto Scotti 28/10/2019 - 18:00
La giraffa di Imola
da "Ballate per uomini e bestie" (2019)
Un'altra corsa simile nell’esito, una corsa che reclama la bellezza, una bellezza impossibile e manifesta in questa creatura fonte di meraviglia. L’apparizione di una giraffa ancora a inizio '800 viene ricordata come l’evento più eclatante del Regno di Carlo X.
E un’altra volta la violenza del mondo antropizzato e organizzato nelle sue macchine e lamiere, nel suo asfalto e cemento. La corsa di questa giovane giraffa per le strade di Imola, esprime tutta la impossibilità della coesistenza, il patto rotto con la natura, l’infanzia del mondo che urta con gli oggetti del nostro vivere quotidiano associato. Che improvvisamente si mettono a nudo in tutta la loro durezza e esclusione (sempre questi stranieri senza permesso) e nemmeno la giraffa ce l’ha il permesso di circolare.
Come una grande gabbia da dove non è possibile uscire se non da morti. Una morte... (continua)
Un'altra corsa simile nell’esito, una corsa che reclama la bellezza, una bellezza impossibile e manifesta in questa creatura fonte di meraviglia. L’apparizione di una giraffa ancora a inizio '800 viene ricordata come l’evento più eclatante del Regno di Carlo X.
E un’altra volta la violenza del mondo antropizzato e organizzato nelle sue macchine e lamiere, nel suo asfalto e cemento. La corsa di questa giovane giraffa per le strade di Imola, esprime tutta la impossibilità della coesistenza, il patto rotto con la natura, l’infanzia del mondo che urta con gli oggetti del nostro vivere quotidiano associato. Che improvvisamente si mettono a nudo in tutta la loro durezza e esclusione (sempre questi stranieri senza permesso) e nemmeno la giraffa ce l’ha il permesso di circolare.
Come una grande gabbia da dove non è possibile uscire se non da morti. Una morte... (continua)
La vide prima il fachiro e poi il facchino
(continua)
(continua)
28/10/2019 - 09:22
Il popolo è forte
Dalle mie parti se si ammazza un uomo
(continua)
(continua)
inviata da ZugNachPankow 25/10/2019 - 23:55
Il tamburo della banda d'Affori
[1942]
Parole / Lyrics / Paroles / Sanat: Mario Panzeri / Nino Rastelli
Musica / Music / Musique / Sävel: Nino Ravasini
Interpreti / Performed by / Interprétée par / Laulavat: / Aldo Donà - Dea Garbaccio - Nella Colombo
Singolo / Single CETRA DC4187 Orchestra della Canzone [1943]
Direttore / Director : Cinico Angelini
Il tamburo principal della banda di Predappio
di Riccardo Venturi
La storia della censura sulle canzoni e canzonette italiane durante il regime fascista, è bene dirlo fin da subito, è una storia che ha a che fare con il ridicolo. Non che in questo sito ne manchino gli esempi: si va da Pippo non lo sa, considerata “canzone della fronda” e guardata con molto sospetto perché ci si vedeva una presa per i fondelli di Achille Starace, a Maramao perché sei morto, in cui si prendeva di mira l'appena morto gerarcone livornese Costanzo Ciano (detto a Livorno “Ir Ganascia”, per... (continua)
Parole / Lyrics / Paroles / Sanat: Mario Panzeri / Nino Rastelli
Musica / Music / Musique / Sävel: Nino Ravasini
Interpreti / Performed by / Interprétée par / Laulavat: / Aldo Donà - Dea Garbaccio - Nella Colombo
Singolo / Single CETRA DC4187 Orchestra della Canzone [1943]
Direttore / Director : Cinico Angelini
Il tamburo principal della banda di Predappio
di Riccardo Venturi
La storia della censura sulle canzoni e canzonette italiane durante il regime fascista, è bene dirlo fin da subito, è una storia che ha a che fare con il ridicolo. Non che in questo sito ne manchino gli esempi: si va da Pippo non lo sa, considerata “canzone della fronda” e guardata con molto sospetto perché ci si vedeva una presa per i fondelli di Achille Starace, a Maramao perché sei morto, in cui si prendeva di mira l'appena morto gerarcone livornese Costanzo Ciano (detto a Livorno “Ir Ganascia”, per... (continua)
‘Riva la banda, ‘riva la banda,
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 25/10/2019 - 22:06
Amatrice "Matrix Pulcherrima"
Canto dedicato alla cittadina di Amatrice annientata dal sisma del Centro Italia
Canzune mie
(continua)
(continua)
inviata da Camillo Berardi 23/10/2019 - 13:06
Percorsi:
Terremoti
Nie patrz jak ja tańczę
Non so cosa ha fatto scaturire la disperata richiesta di B.B., un entusiasmo sfrenato per la cupa atmosfera di questo brano oppure il dubbio a riguardo la sua legittimità sulle pagine del sito CCG. Rispondo con una traduzione un po' sbrigativa, ma spero, sufficente.
È una canzone di addio, di rottura, una canzone di amore perduto, ma con tutto entourage di tenebrosi anni ottanta, della Polonia sotto il regime di Jaruzelski. Il testo parla di volantini, di polizia segreta, di desolazione e di sconforto.
È una canzone di addio, di rottura, una canzone di amore perduto, ma con tutto entourage di tenebrosi anni ottanta, della Polonia sotto il regime di Jaruzelski. Il testo parla di volantini, di polizia segreta, di desolazione e di sconforto.
NON GUARDARE COME BALLO
(continua)
(continua)
inviata da Krzysiek 23/10/2019 - 00:47
Go on Home British Soldiers
Tommy Skelly
ANDATE A CASA SOLDATI BRITANNICI
(continua)
(continua)
inviata da Lucone 23/10/2019 - 00:38
The Emperor in his War-Room
Taduzione italiana contribuita senza firma
L’IMPERATORE NELLA SUA SALA DI GUERRA
(continua)
(continua)
22/10/2019 - 15:15
Mitt var starfið
Riccardo Venturi (Rikarður V. Albertsson), 22-10-2019 12:10
LA MIA FATICA
(continua)
(continua)
22/10/2019 - 12:11
Íslensk vögguljóð á Hörpu
Riccardo Venturi (Rikarður V. Albertsson), 21-10-2019 14:34
NINNA-NANNA ISLANDESE NEL MESE DI HARPA
(continua)
(continua)
21/10/2019 - 14:35
Lög og regla
Riccardo Venturi (Rikarður V. Albertsson), 21-10-2019 02:10
LAW & ORDER
(continua)
(continua)
21/10/2019 - 02:11
Al di là dell’amore
(Settembre 2019)
Al di là dell’amore è un canto etico e poetico a tre voci che, partendo da una riflessione sociale, si interroga sulla sempiterna contesa fra ciò che pensiamo sia Bene e ciò che pensiamo sia Male.
La stessa struttura del testo è costruita come alternarsi di stati d’animo in attrito, seppur armoniosi. Il primo canto, quello delle strofe, è un disincanto, un ribollire di sarcasmo spazientito, amarezza e rimpianto. Un’invettiva d’impulso contro quella parte di umanità che sembra aver perso per strada i suoi connotati fondamentali. Il secondo, quello dei ritornelli, è la voce di una saggezza antica che invita alla riflessione, al prendere distanza senza distacco, a guardare le cose da una prospettiva più ampia, panoramica, un invito a lavorare anzitutto su se stessi piuttosto che limitarsi a scagliare ogni volta la prima pietra.
L’esortazione finale “difendimi... (continua)
Al di là dell’amore è un canto etico e poetico a tre voci che, partendo da una riflessione sociale, si interroga sulla sempiterna contesa fra ciò che pensiamo sia Bene e ciò che pensiamo sia Male.
La stessa struttura del testo è costruita come alternarsi di stati d’animo in attrito, seppur armoniosi. Il primo canto, quello delle strofe, è un disincanto, un ribollire di sarcasmo spazientito, amarezza e rimpianto. Un’invettiva d’impulso contro quella parte di umanità che sembra aver perso per strada i suoi connotati fondamentali. Il secondo, quello dei ritornelli, è la voce di una saggezza antica che invita alla riflessione, al prendere distanza senza distacco, a guardare le cose da una prospettiva più ampia, panoramica, un invito a lavorare anzitutto su se stessi piuttosto che limitarsi a scagliare ogni volta la prima pietra.
L’esortazione finale “difendimi... (continua)
Questi parlano come mangiano
(continua)
(continua)
20/10/2019 - 13:08
(Buon Tumore) Solvay
dal disco "Ballo Liscio Dal 1820 (Laura suda e si emoziona facilmente)" sulla Solvay di Rosignano e le Spiagge Bianche
Citata sul finale de La Ballata della Soda (Vai, vai..) delle De' Soda Sisters.
Citata sul finale de La Ballata della Soda (Vai, vai..) delle De' Soda Sisters.
Non c'è futuro per me (non c'è), buon tumore Solvay
(continua)
(continua)
19/10/2019 - 16:19
Percorsi:
Guerra alla Terra
Serhildan Jîyan e
Riccardo Gullotta, basata sulla traduzione inglese
INSORGERE E’ VIVERE
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Gullotta 18/10/2019 - 14:38
Red Dirt Girl
Traduzione italiana e note di Francesco Moretti trovate su questo sito dedicato a Mark Knopfler, che nel 2006 interpretò il brano insieme alla Harris in un celebre live.
LA RAGAZZA DI CAMPAGNA
(continua)
(continua)
inviata da B.B. 17/10/2019 - 22:12
Dal Rojava una voce
Testo contro l’invasione turca nella Siria del Nord per un’offensiva anti-curda.
Canzone contro la guerra di Erdogan verso il Rojava.
Canzone contro la guerra di Erdogan verso il Rojava.
"Sangue sui civili...sangue... perché volevano la libertà
(continua)
(continua)
inviata da bohhjkk 16/10/2019 - 22:45
Percorsi:
Dal Kurdistan
Ferma la guerra
1989
Il fatto è che non credo più
(continua)
(continua)
inviata da Alberto Scotti 16/10/2019 - 16:09
Eravamo in ventinove
anonimo
ERAVAMO IN VENTINOVE
il testo presenta alcune analogie con una famosa canzone militare: La Tradotta. E' una violenta invettiva contro il lavoro di galleria.
eravamo in ventinove
(continua)
(continua)
inviata da gianfranco 15/10/2019 - 17:15
Vautres que siatz assemblats
5. VOIALTRI CHE VI SIETE RADUNATI
Traduzione italiana: Riccardo Venturi, 15.10.2019 11:19
Traduction italienne: Riccardo Venturi, 15.10.2019 11:19
Italian translation: Riccardo Venturi, 15.10.2019 11:19
Italiankielinen käännös: Riccardo Venturi, 15.10.2019 11:19
VOIALTRI CHE VI SIETE RADUNATI
(continua)
(continua)
15/10/2019 - 11:21
Eravamo in ventinove
anonimo
Fonte: libretto "Canti degli Alpini" - Commissione per la difesa del canto alpino - Ottobre 1967 - Associazione Nazionale Alpini.
ERAVAMO IN 29
(continua)
(continua)
15/10/2019 - 10:39
Song for the YPJ
Traduzione italiana / Wergera Italiantalî / Italian translation / Traduction italienne / Italiankielinen käännös:
Riccardo Gullotta
Riccardo Gullotta
CANZONE PER L'YPJ [1]
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Gullotta 14/10/2019 - 23:24
Marciar Marciar
Il testo che segue è tratto dal bel libretto "Canti popolari del Cusio, 1977" pagina 23, presentato dalla signora Adriana alla pagina "Canzone della vecchia miniera".
Queste le note esplicative:
Vorrei riportare anche la didascalia associata all'immagine del piccolo paese
Case della Piana di Forno, nell'alta val Strona. che fu nido di partigiani nei lunghi inverni della guerra. I loro canti sono l'aspetto meno celebrato, ma più umano della vita alla macchia. Parlano di figli con la penna d'alpino, tornati dal fronte al bosco dietro casa, a difendere l'orto e la vacca. O partigiani ragazzi, che non sono mai partiti e, prima ancora di diventare uomini, si trovano ad imbracciare il mitra sul sentiero dell'ultimo gioco e del primo amore.
Queste le note esplicative:
"MARCIAR"
« Marciar » è il più famoso canto partigiano dell'alto novarese, conosciuto e cantato da tutte le formazioni della zona. Pare sia stato composto da Antonio Di Dio, caduto a Megolo, fratello di Alfredo, Comandante della «Val Toce». Qualcuno però lo attribuisce a Filippo M. Beltrami.
« Marciar » è il più famoso canto partigiano dell'alto novarese, conosciuto e cantato da tutte le formazioni della zona. Pare sia stato composto da Antonio Di Dio, caduto a Megolo, fratello di Alfredo, Comandante della «Val Toce». Qualcuno però lo attribuisce a Filippo M. Beltrami.
Vorrei riportare anche la didascalia associata all'immagine del piccolo paese
Case della Piana di Forno, nell'alta val Strona. che fu nido di partigiani nei lunghi inverni della guerra. I loro canti sono l'aspetto meno celebrato, ma più umano della vita alla macchia. Parlano di figli con la penna d'alpino, tornati dal fronte al bosco dietro casa, a difendere l'orto e la vacca. O partigiani ragazzi, che non sono mai partiti e, prima ancora di diventare uomini, si trovano ad imbracciare il mitra sul sentiero dell'ultimo gioco e del primo amore.
Mamma non piangere se più non tornerò,
(continua)
(continua)
inviata da gianfranco 13/10/2019 - 10:09
Ma che volete da noi?
1973
Un Poco Abitudine...
Un Poco Abitudine...
Ma che volete da noi?
(continua)
(continua)
inviata da Alberto Scotti 12/10/2019 - 23:48
Tu non sai che cos'è
1970
Ti ho parlato della guerra
(continua)
(continua)
inviata da Alberto Scotti 12/10/2019 - 14:59
Un nome, un senso
1974
Un nome, un senso
Un nome, un senso
Un nome ad ogni uomo
(continua)
(continua)
inviata da Alberto Scotti 11/10/2019 - 15:04
Errore Giudiziario
1974
Un nome, un senso
Un nome, un senso
Prendi su la tua roba
(continua)
(continua)
inviata da Alberto Scotti 11/10/2019 - 14:50
Percorsi:
Dalle galere del mondo
Alla finestra
1974
Un nome, un senso
Un nome, un senso
Lungo le strade della città
(continua)
(continua)
inviata da Alberto Scotti 11/10/2019 - 14:22
Poeta compañero
1974
Un nome, un senso
Un nome, un senso
Una coperta d'azzurro, Santiago
(continua)
(continua)
inviata da Alberto Scotti 11/10/2019 - 14:10
Migrazioni
2019
Tradizione e tradimento
Tradizione e tradimento
Quest’anno come sempre
(continua)
(continua)
inviata da Dq82 11/10/2019 - 12:56
A prescindere da me
2019
Tradizione e tradimento
A prescindere da me inizia a darci un assaggio della componente elettronica che caratterizza l’album. Elettronica che però non prende il sopravvento da protagonista della scena, ma fa semplicemente il suo lavoro, fondendosi con gli strumenti in maniera sapiente e “colorando” le canzoni dando loro un respiro ampio. Il testo è un invito a muoversi, a non restare fermi, fossilizzati, ad uscire quindi dalla nostra “comfort zone” per guardare avanti, crescere, imparare, maturare e cambiare, mantenendo sempre fissa la coscienza di chi siamo e siamo stati, perchè rimanendo immobili si muore (“tu muoviti per sempre pigramente / si muore nel rigore / nel movimento assente, nel pensiero senza amore / ed io è di questo che ho paura / perché quando mi fermo è arrivata la mia ora”). Proprio il parallelismo che fa Fabi tra immobilismo e morte ci fa tornare alla mente la poesia... (continua)
Tradizione e tradimento
A prescindere da me inizia a darci un assaggio della componente elettronica che caratterizza l’album. Elettronica che però non prende il sopravvento da protagonista della scena, ma fa semplicemente il suo lavoro, fondendosi con gli strumenti in maniera sapiente e “colorando” le canzoni dando loro un respiro ampio. Il testo è un invito a muoversi, a non restare fermi, fossilizzati, ad uscire quindi dalla nostra “comfort zone” per guardare avanti, crescere, imparare, maturare e cambiare, mantenendo sempre fissa la coscienza di chi siamo e siamo stati, perchè rimanendo immobili si muore (“tu muoviti per sempre pigramente / si muore nel rigore / nel movimento assente, nel pensiero senza amore / ed io è di questo che ho paura / perché quando mi fermo è arrivata la mia ora”). Proprio il parallelismo che fa Fabi tra immobilismo e morte ci fa tornare alla mente la poesia... (continua)
La strada si fa stretta ed è più stretta ad ogni giro di lancette
(continua)
(continua)
inviata da Dq82 11/10/2019 - 12:54
Keçê Kurdan
Riccardo Gullotta, basata sulla traduzione francese
LE RAGAZZE CURDE
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Gullotta 11/10/2019 - 00:12
Manu Lann Huel: Femmes d'Ouessant
Riccardo Venturi, 08-10-2019 21:48
DONNE DI OUESSANT
(continua)
(continua)
8/10/2019 - 21:52
San Piero
Canzone popolare di autore anonimo raccolta dalla Bueno e inserita nella raccolta "Eran tre falciatori", pubblicata nel 1973
Trovo il testo su Wikitesti, in una raccolta di canzoni presentate come fiorentine...
Trovo il testo su Wikitesti, in una raccolta di canzoni presentate come fiorentine...
Quando venivi a San Piero
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 7/10/2019 - 22:18
Malidetto Forlì e tutta la Romagna
anonimo
[1934?]
Una canzone toscana di cui sono scarsi i riscontri in Rete... Potrebbe trattarsi di un canto raccolto dal ricercatore folklorico Dante Priore, un professore di lettere di Terranuova Bracciolini che tra gli anni 70 e la fine del 900 ha girato in lungo e in largo l'Aretino e la Valdarno registrando le voci della gente delle campagne, le loro canzoni, le filastrocche, le leggende e le ottave rime a braccio...
Trovo il testo su Wikitesti, in una raccolta di canzoni presentate come fiorentine...
Il tenore della seconda strofa potrebbe situare il brano al 1934, secondo plebiscito fascista dopo quello del 1929... Nel 1939 non ci fu più nemmeno un plebiscito, i "rappresentanti del popolo" vennero tutti nominati...
Inutile ricordare che Il Dvce era romagnolo, nativo di Predappio, in provincia di Forlì-Cesena...
Una canzone toscana di cui sono scarsi i riscontri in Rete... Potrebbe trattarsi di un canto raccolto dal ricercatore folklorico Dante Priore, un professore di lettere di Terranuova Bracciolini che tra gli anni 70 e la fine del 900 ha girato in lungo e in largo l'Aretino e la Valdarno registrando le voci della gente delle campagne, le loro canzoni, le filastrocche, le leggende e le ottave rime a braccio...
Trovo il testo su Wikitesti, in una raccolta di canzoni presentate come fiorentine...
Il tenore della seconda strofa potrebbe situare il brano al 1934, secondo plebiscito fascista dopo quello del 1929... Nel 1939 non ci fu più nemmeno un plebiscito, i "rappresentanti del popolo" vennero tutti nominati...
Inutile ricordare che Il Dvce era romagnolo, nativo di Predappio, in provincia di Forlì-Cesena...
Malidetto Forlì e tutta la Romagna
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 7/10/2019 - 21:36
Percorsi:
CCG Antifà: Antifascismo militante
La miseria
anonimo
Frammento di canto raccolto da Dodi Moscati nei primi anni 70 nel pisano e da lei stessa interpretato nel suo album "La miseria l'è un gran malanno" del 1974.
Il testo si trova anche nel volume "Il Folk Italiano. Canti e ballate popolari" di Giuseppe Vettori, 1976
Il testo si trova anche nel volume "Il Folk Italiano. Canti e ballate popolari" di Giuseppe Vettori, 1976
La miseria l'è un gran malanno
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 6/10/2019 - 21:11
Bob Dylan: All Along the Watchtower
La versione italiana di Roberto Kunstler, nel suo album "Kunstler" del 2004
Testo trovato sul sito dell'autore
TORRI DI GUARDIA
(continua)
(continua)
inviata da B.B. 6/10/2019 - 18:50
La città trema, l'asfalto infuoca
[1977]
Parole e Musica di Roberto Kunstler
Una delle prime canzoni di Kunstler. Non credo che sia inclusa in nessun suo album...
Testo trovato sul sito dell'autore
Parole e Musica di Roberto Kunstler
Una delle prime canzoni di Kunstler. Non credo che sia inclusa in nessun suo album...
Testo trovato sul sito dell'autore
La città trema, l'asfalto infuoca
(continua)
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inviata da Bernart Bartleby 6/10/2019 - 18:33
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Guerra alla Terra
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Album: Metamorfosi