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Donker donker land

Donker donker land
[1989]
Testo e musica / Lyrics and music / Paroles et musique / Sanat ja sävel: Ralph John Rabie (Johannes Kerkorrel)
Album / Albumi: Eet kreef ! (Johannes Kerkorrel en die Gereformeerde Blues Band)

Occorre riallacciarsi a quanto detto qui e fare un piccolo passo indietro. La canzone proviene dal primo album (1989) in studio di Johannes Kerkorrel e della sua “Blues Band Riformata”, composta da Willem “Meneer Volume” Möller, Gary “Piet Pers” Herselman e Jannie “Hanepoot” van Tonder. Quattro giovani Afrikaners DOC che si presentavano con un album il cui titolo vuol dire “Mangia aragosta!”, e sulla cui copertina (nella quale compare anche Antoinette Butler, voce in Sit dit af) si vede un ricco e sguaiato banchetto a base, appunto, di aragoste. Apriti cielo: l'album è l'inizio della canzone di protesta antigovernativa e antirazzista in lingua afrikaans, una cosa semplicemente impensabile fino... (continua)
Die klein wit republiek
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 18/9/2019 - 10:59
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Death Row

Death Row
(1997)
Album: Jugulator
Let me out
(continua)
18/9/2019 - 02:36
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Halala Afrika

Halala Afrika
[1992]
Testo e musica / Woorde en musiek / Lyrics and music / Paroles et musique / Sanat ja sävel: Ralph John Rabie [Johannes Kerkorrel]
Album / Albumi: Bloudruk

Si dice che Johannes Kerkorrel (si chiamava Ralph John Rabie; “Kerkorrel”, in afrikaans, vuol dire “organo da chiesa”), e assieme a lui tutti quelli del movimento rock Voëlvry (“Liberi come gli uccelli”) degli anni '80 e '90 in Sudafrica, abbiano provocato agli Afrikaners e ai razzisti in generale più danni della grandine, e molti di più che se avessero cantato in inglese. Johannes Kerkorrel e i voëlvryers cantavano rigorosamente in afrikaans, la lingua dei boeri e dell'apartheid, l'olandese dei colonizzatori che si era trasformato in terra africana, la lingua dei Botha e dei Terreblanche. Semplicemente inconcepibile che cose del genere potessero essere scritte e cantate in afrikaans, anche perché testimoniavano una cosa importante:... (continua)
Toe die wêreld hier nog jong was
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 17/9/2019 - 20:43
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Aduceri aminte

Aduceri aminte
[1999]
Testo / Lyrics / Paroles / Sanat: [?]
Musica / Music / Musique / Sävel: Sorin Taloș
Album / Albumi: Zbor
Bunicu-mi spunea că pe raze
(continua)
inviata da Reinhard 17/9/2019 - 01:01
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Oh, du mein Österreich!

Oh, du mein Österreich!
[1946]
Versi di Erich Kästner, composti all’epoca del suo impegno nelle produzioni di cabaret letterario al Die Schaubude di Monaco (1945-48).
Sulla melodia dell'omonima marcia di Franz von Suppé (1849)
Testo trovato su Geschichte und Poetik des österreichischen Kabaretts

Alla fine della guerra Erich Kästner si trasferì a Monaco e si dedicò a mettere in scena spettacoli musicali attraverso i quali riuscì a illustrare e a bollare ferocemente tutti i mali di quel tetro dopoguerra.
Risalgono a quegli anni Marschlied 1945 e Lied vom Warten, dove la Germania era un enorme sala d'attesa piena di milioni di donne incerte sul destino dei loro uomini...
Ma le canzoni accusatorie e le battute al vetriolo raggiunsero il loro acme nel "Deutsches Ringelspiel", il "Girotondo tedesco", una produzione dell'autunno del 1946, di cui facevano parte Die Jugend hat das Wort, veemente attacco alla generazione... (continua)
Wir sind die Ostmärker, pardon die Österreicher.
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 16/9/2019 - 21:45

Werkloosheid

Werkloosheid
Poesia di / Gedicht van / A poem by / Poème de: Geert van Istendael/in runo
"Plattegronden", 1987
Musica / Muziek / Music / Musique / Sävel: Luc Wynants (Strijdkoor Kontrarie)

Geert van Istendael, nato il 29 marzo 1947 a Ukkel, si chiama in realtà Geert Maria Mauritius Julianus Vanistendael. E' uno scrittore, poeta, saggista e traduttore belga. I belgi, e ne ho conosciuti -fiamminghi o valloni che fossero-, sono in generale persone inclassificabili; è possibile classificare Jacques Brel, per esempio? Ad esempio, Geert van Istendael si definisce ed è un “reazionario” (ad esempio, lui stesso ha intitolato una sua raccolta di saggi del 1994 Bekentenissen van een reactionair “Confessioni di un reazionario”). Di famiglia e formazione cattolica, suo padre August era stato consigliere personale del cancelliere tedesco democristiano Konrad Adenauer e del cardinale Frings van Keulen. Geert van... (continua)
De dagen zijn hier grijze wegen
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 16/9/2019 - 17:49
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La Ballata della Soda (Vai, vai..)

La Ballata della Soda (Vai, vai..)
(2019)
dal nuovo album "Arriverà l’estate?"
Testo trascritto amorevolmente dagli amici e compagni de Il Deposito

Anche in Toscana ci s'ha il mare che pare di essere ai Caraibi... ma la ragione del perché le "Spiagge Bianche" siano così bianche ce la spiegano bene le De' Soda Sisters da Rosignano Solvay.
Era il 1912 quando il belga
(continua)
15/9/2019 - 19:29
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Brief an meinen Sohn

Brief an meinen Sohn
[1931]
Versi di Erich Kästner, nella raccolta "Gesang zwischen den Stühlen" del 1932
Interpretata da Ernst Busch insieme allo stesso Erich Kästner ‎nel disco "Erich Kästner Liest Kästner", Aurora Schallplatten, 1969
Ich möchte endlich einen Jungen haben,
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 15/9/2019 - 17:38
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Laredo Rose

Laredo Rose
Una canzone di emigrazione e prostituzione fra Messico e Texas. È raro che alle prostitute venga riconoscuta tanta dignità.

Probabilmente la canzone più famosa di Rich Minus, perché fu incisa anche dai Texas Tornados negli anni '90. Freddy Fender ne fece anche una versione in spagnolo, Rosa de amor, che però non le rende giustizia.

in ogni caso, canzone molto bella
Laredo rose, your garden has a scent of cheap perfume.
(continua)
inviata da Piersante Sestini 15/9/2019 - 15:58
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Skala

Skala
[2014]
Parole di Przemysław Paśko
Musica di "Paśko i zespół Co To"
Dall'album "Błędne koło"
Il testo da tekstowo.pl
Idę drogą
(continua)
inviata da Krzysiek 14/9/2019 - 23:52
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صبرا – فتاة نائمة

صبرا – فتاة نائمة
ṣabrā – fatā nāʾima
شعر / Poesia / A Poem by / Poésie / שירה/ Runo
Maḥmūd Darwīsh / محمود درويش
صبرا – فتاة نائمة[1]
(continua)
inviata da Riccardo Gullotta 14/9/2019 - 22:52
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Cans

Cans
Una bellissima canzone sulle giornate di un barbone
Pubblicata per la prima volta nel 1991 in Francia nella raccolta Collection e ancora nel 1994 (Minus III) e in altre raccolte, con lievi differenze fra le varie versioni (ad esempio una versione live presente su Youtube)

Trascritta a orecchio, con mooolta difficoltà. E' molto probabile che necessiti di correzioni, di cui sarò grato.
homeless, helpless, hopeless
(continua)
inviata da Piersante Sestini 14/9/2019 - 22:41
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Épique Époque

Épique Époque
Épique Époque

Chanson française – Épique Époque – Léo Ferré – 1964


Dialogue maïeutique

L’autre jour, Lucien l’âne mon ami, en discourant avec toi de la chanson de Ferré, La vie moderne, je te disais : « C’était dans la manière de Léo Ferré de croquer ainsi l’époque en notes dispersées au travers de strophes multiples et de chansons diverses ; il distillait ainsi une sorte d’Humana Commedia en musique. J’en tiens pour autres exemples : Les Temps Difficiles (1) et leurs 3 versions, Y en a marre ! et d’autres encore. »

Euh, oui, dit Lucien l’âne, je me souviens parfaitement de notre discussion. Mais à présent, où veux-tu en venir ?

Très précisément, Lucien l’âne mon ami, aux « autres encore ». Il m’était venu en tête – « il était venu dans mon cerveau » aurait dit Sir Hugh Evans – à ce moment, comme une ritournelle certain passage où il était question d’épique époque, je ne sais plus... (continua)
Ces filles que l’on met
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 14/9/2019 - 22:05
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Verdun, viele Jahre später

Verdun, viele Jahre später
[1932]
Versi di Erich Kästner, nella raccolta "Gesang zwischen den Stühlen"
Musica di Lee Bach, cantautrice franco-tedesca, nata a Cuxhaven nel 1947.
Nel suo album intitolato "Wie ein Vogel frei", risalente al 1980.


Auf den Schlachtfeldern von Verdun
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 14/9/2019 - 21:05

Morire così, di primavera

Morire così, di primavera
È la primavera fra noi
(continua)
inviata da Alberto Scotti 14/9/2019 - 20:53
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Come sarà salvare il mondo?

Come sarà salvare il mondo?
2017
1997-2017 Diventi Inventi

Niccolò Fabi, nella raccolta per il ventennale della sua carriera, che ha coinciso con un ritiro almeno temporaneo dalle scene, ha pubblicato una serie di demo, tra cui questa.
Come sarà salvare il mondo?
(continua)
inviata da Dq82 14/9/2019 - 14:50
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ແດນແຫ່ງອິດສະຫຼະ [In the Liberated Zone]

[1970]
Compositore / Composer / Compositeur / Säveltäjä: Sisana Sisane [ສີຊະນະ ສີສານ]
Album / Albumi: "The Champa Flower"
ເພງ: ແດນແຫ່ງອິດສະຫຼະ
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 14/9/2019 - 14:00
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Rubala!

Rubala!
[2019]



La nuova stagione di Propaganda Live si apre con una nuova, strabiliante prestazione di Giorgia Meloni, la volitiva leaderessa di "Fratelli d'Italia". Da un'idea del disegnatore Makkox subito raccolta da Fabio Celenza. Dopo "Ollolanda", grande successo che ha proiettato la fascista romana in cima alla hit parade, ecco "Rubala!"

"Tutti sanno che stanno facendo un governo contro la volontà degli italiani. È tipico del Pd. Se non puoi ottenere qualcosa perché non te la meriti: "Rubala! Rubala! Rubala!". Il messaggio postato dalla leader di Fratelli d'Italia sulla sua pagina Facebook era l'esca" perfetta per una nuova "hit", dice Makkox, fumettista e coconduttore di Propaganda Live su La 7 con Diego Bianchi. E Fabio Celenza ha abboccato volentieri." - Repubblica

Nota. La pagina, ovviamente, sarà in costante aggiornamento a partire dalle prossime puntate di "Propaganda Live", con eventuali sviluppi musicali e testuali.
inviata da Riccardo Venturi e daniela -k.d.- 14/9/2019 - 10:30
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Sabra and Shatila

Sabra and Shatila
[1982]
Sabra and Shatila

Lyrics and music/ Testo e musica / النص والموسيقى / Paroles et musique / טקסט ומוזיקה / Sanat ja sävel :
Legend (of Jersey)
Performed by / Interpreti / مطرب / Interprétée par / זמרן / Laulavat :
Legend
Album / الألبوم/ אלבום :
1. [1982] EP Frontline 2. [1998] ''Retroshock 1981-1984'' 3. [2002] Anthology

Di canzoni su Sabra and Shatila ce ne sono ben poche se si tengono in considerazione le proporzioni dell’eccidio, le conseguenze, le implicazioni. Una rimozione ? Sarebbe segno che le responsabilità vanno al di là degli autori materiali , dei fiancheggiatori e della cabina di regia. Il brano ce lo dice con poche parole.
E’ una canzone messa da parte, avrebbe meritato più attenzione. Forse la band che la lanciò, la Legend (di Jersey, diversa dall’omonima del Kent) non raccolse molte simpatie in quanto “metallara”. E’ stata più riservata di altre band... (continua)
Discolored in envy that melts in the dust, preparing the graves for the meek
(continua)
inviata da Riccardo Gullotta 13/9/2019 - 22:35
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La vie moderne

La vie moderne
La Vie moderne

Chanson française – La Vie moderne – Léo Ferré – 1958


Dialogue maïeutique

Tiens, Lucien l’âne mon ami, voici une chanson longue, chose assez rare, car l’industrie musicale n’aime que la chanson en ondes courtes, de petites vagues, des vagues vaguelettes qui clapotent aux oreilles distraites des gens assommés de sons et de slogans. Une chanson longue, mais elle aurait pu être bien plus longue, si Ferré l’avait voulu. Il en existe d’ailleurs d’autres versions où d’autres septains apparaissent. C’était dans la manière de Léo Ferré de croquer ainsi l’époque en notes dispersées au travers de strophes multiples et de chansons diverses ; il distillait ainsi une sorte d’Humana Commedia en musique. J’en tiens pour autres exemples : Les Temps Difficiles (1) et leurs 3 versions, Y en a marre ! et d’autres encore.

Oh, dit Lucien l’âne, il n’est pas le seul à procéder ainsi à l’époque.... (continua)
Ton père avait quatorze enfants
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 13/9/2019 - 12:31
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Nagorny Karabach

Nagorny Karabach
Da più di trent'anni esiste, nel Caucaso meridionale, un conflitto armato "congelato", che insanguina la regione del Nagorny Karabakh, lascito dell'imperialismo russo e del caos seguito alla crisi dell'URSS.

Le ragioni storiche del conflitto risalgono alla prima metà del diciannovesimo secolo, quando l’impero russo mise in atto un processo di cristianizzazione del Caucaso meridionale, dopo la sconfitta della Persia e il conseguente trattato di pace di Turkmenchay (1828), trasferendo in maniera coatta 50.000 armeni provenienti dalla Persia nella regione, in particolare nei khanati azeri di Karabakh e Erevan.
A questa ondata migratoria seguirono altri flussi migratori favoriti dal governo russo, che cambiarono definitivamente gli equilibri demografici dell’area, con scontri su base etnica nel 1905 e nel 1919, prodromici al conflitto del Nagorny Karabakh iniziato nel 1988.

Dopo anni di... (continua)
Die Stadt liegt unter Nebel
(continua)
inviata da Gianfranco Causapruna 12/9/2019 - 23:20
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Мама-Анархия

Мама-Анархия
Variante sul tema Mamma Anarchia
Текст песни Монгол Шуудан - Мама-анархия
(continua)
inviata da Donatella Leoni 12/9/2019 - 20:34
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No Blacks, No Dogs, No Irish

No Blacks, No Dogs, No Irish
2019
Dreaming is Dead Now


“No blacks, no dogs, no Irish.” In post-World War II Britain, this was a menacing sign commonplace in the front windows of many bed and breakfasts and boarding houses. The anti-discrimination pioneer Mahesh Upadhyaya, who immigrated to the United Kingdom in 1961 from Aden, now in south Yemen, recently told the human rights news site Rights Info that when looking for accommodation back then, “it was standard to see signs saying, ‘No blacks, no dogs, no Irish’”.

Until the 1968 Race Relations Act, blatantly racist notices and racial discrimination were legal in Britain. Not long after the act’s introduction, electrical engineer Upadhyaya was the first person to bring a racial discrimination case to court after a person from a housing development in Huddersfield told him casually on the phone that “our policy is not to sell to coloured people because that will jeopardise... (continua)
You don't see me here
(continua)
12/9/2019 - 16:16
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Vision vun Europa

Vision vun Europa
[2016]
Album: Lebenslänglich
Vun Timbuktu bess Dakhla
(continua)
inviata da hmmwv 12/9/2019 - 15:30
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Wofür?

Wofür?
[1993]
Album: Pik Sibbe
Künnt ich et doch schrieve
(continua)
inviata da hmmwv 12/9/2019 - 15:19
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Still a Stranger

Still a Stranger
Una delle tante canzoni sul filone dello straniamento dei reduci della guerra del Vietnam, composta in risposta a “Stranger in My Own Home Town”, pubblicata da Percy Mayfield nel 1964.
Pubblicato nell'album Borderline Blues del 1992 e nella raccolta Texas Gentleman, del 2002

In realtà Rich Minus non credo sia stato in Vietnam, ma ha servito 6 anni nella Texas Air National Guard Reserve ed ha vissuto tutta la vita da emarginato e con gli emarginati, penetrandone e descrivendone la vita come pochi altri poeti.

The best S.A. songwriter you’ve never heard of was a Army reserve veteran

Non garantisco la precisione di tutte le parole: fra il "twang" texano, i pochi denti rimasti in bocca e la voce impastata (Rich Minus raramente era sobrio, che cantasse o no, la trascrizione è incerta in più punti: sono gradite eventuali correzioni.

Una ticker-tape parade è una parata tenuta in un centro... (continua)
Passed the time, spent drinking wine, down at the tavern, now
(continua)
inviata da Piersante Sestini 11/9/2019 - 22:59
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Io sono l'altro

Io sono l'altro
(2019)
Singolo che anticipa l'album "Tradizione e tradimento"

2019
Tradizione e tradimento

Il cantante torna con un brano dalla forte connotazione sociale, una riflessione sull'importanza dell'empatia, sull'altro, quello che oggi pare spaventarci, il ‘diverso', quello che vediamo al di fuori di noi stessi e ci sembra strano perché non è noi stessi, anche se, in fondo, un po' lo è.

"Esiste un’espressione ‘In Lak’ech' che nella cultura Maya non è solo un saluto ma una visione della vita. Può essere tradotta come ‘io sono un altro te' o ‘tu sei un altro me'. Che si parta dalla filosofia o dalla fisica quantistica si arriva sempre alla conclusione che l’altro è imprescindibile nella nostra vita e che siamo solo particelle di un tutto insondabile. Allora l’empatia diventa non solo un dovere etico, ma l’unica modalità per sopravvivere, l’unica materia che non dovremmo mai dimenticarci di insegnare... (continua)
Io sono l’altro
(continua)
inviata da Lorenzo 11/9/2019 - 16:23
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Alturas

Alturas
[1973]
Música / Musica / Music / Musique / Sävel: Horacio Salinas
Album / Albumi:
a) Canto de pueblos Andinos vol. 1, Chile Odeon 1973
b) [In Italy] Viva Chile!, I Dischi Dello Zodiaco, VPA 8175, 1973

Io credo che, a 50 anni di distanza, se a qualcuno -perlomeno di un'età non propriamente adolescenziale- viene canticchiata / fischiettata / picchiettata con le dita anche solo qualche nota di questo brano musicale, scatti perlomeno qualcosa dentro; qualche ricordo, qualche emozione, qualche rivedersi pischello nei cortei che squassavano tutta l'Italia e mezzo mondo in quei giorni del '73. Io ai cortei non ci andai, ero troppo piccolo (avevo 10 anni allora); ma la mattina dell'11 settembre 1973 me la ricordo come fosse ora, all'Isola d'Elba in casa mia. Era una mattinata grigia, e tutti davanti a una vecchia televisione, zitti, di quelle in bianco e nero con lo stabilizzatore per avviarla.... (continua)
inviata da Riccardo Venturi 11/9/2019 - 13:20
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Allendes letzte Rede

Allendes letzte Rede
[1974]
Album / Albumi: Mumien – Kantate für Rockband

Si tratta di un lungo “brano collage” facente parte della cantata rock “Mumien” realizzata dai Floh de Cologne nel 1974 (si veda anche Frühling In Chile). Nel “collage” si riconosce all'inizio anche Alturas, il famoso brano strumentale degli Inti-Illimani che rappresentò come la loro sigla e che, pur non essendo in alcun modo collegato a tematiche politiche e sociali, assurse a simbolo della Resistenza cilena in ambito musicale e artistico. L'ultimo, famosissimo discorso di Salvador Allende trasmesso da Radio Magallanes la mattina dell'11 settembre 1973 sotto i bombardamenti dell'aviazione cilena golpista e poco prima che il Presidente venisse suicidato, è letto (parzialmente) in tedesco da Gerd Wollschon, membro della band di Colonia. Lo riportiamo qua sotto nel suo testo completo tedesco.

A long “miscellany piece” and a part of the... (continua)
Allendes letzten Worte
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 11/9/2019 - 09:42
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גוטער זכרון

גוטער זכרון
Guter zikorn
[2006]
פּאָעזיע / Poesia / A Poem by / Poésie/ شعر / Runo:
Binem Heller / בינם העלער
מוזיק/ Musica / Music / Musique / موسيقى / Sävel:
Chava Alberstein / חוה אלברשטיין
פּערפאָרמער/ Interpreti / Performed by / Interprétée par / مترجمين / Laulavat:
Chava Alberstein / חוה אלברשטיין
אלבאם / Album :
Lemele / לעמעלע

Lemele (pecora) è il 58° album di Chava Alberstein pubblicato nel 2006. Guter Zikorn è la traccia #1.
Binem Heller è stato un poeta, letterato e saggista che ha lasciato numerose opere. Segue la sua biografia


Binem Heller (January 25, 1908- May 12, 1998)

He was born in Warsaw, Poland, into a poor Hassidic family. He studied in religious elementary school and yeshiva. At age fourteen he became a glove-maker, and later he joined the Communist cause and thus had to leave Poland. From 1937 to May 1939, he lived in Belgium and Paris, later returning... (continua)
[1] גוטער זכּרון
(continua)
inviata da Riccardo Gullotta 11/9/2019 - 00:10
Percorsi: Ghetti
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Il cavaliere delle nuvole

Il cavaliere delle nuvole
8 settembre 2019

Una canzone che parla di guerra, amicizia, amore e libertà

Il nuovo singolo dei Traindeville (Ludovica Valori e Paolo Camerini), duo indie-folk romano che ha all'attivo già due album, Shadows and Lights (2015) e Caffè Fortuna (2017), nasce da un testo scritto dalla giornalista televisiva e scrittrice Annalisa Venditti, autrice del libro Il Cavaliere delle Rose e delle Nuvole (Edilazio, 2011). La vicenda del celebre meteorologo tv Andrea Baroni, internato militare nei lager nazisti di Ucraina, Polonia e Germania dopo l'8 settembre 1943, ha costituito il prezioso spunto per un brano che parla di libertà, fratellanza, amore al di là di qualsiasi confine.

“Il dovere di ogni prigioniero è fuggire”: è così che il giovane ufficiale italiano, dopo una lunga prigionia, riesce miracolosamente a evadere dal lager tedesco nella periferia di Magdeburgo insieme a un suo amico. La forza... (continua)
Nuvole che piangono
(continua)
inviata da Ludovica Valori + Dq82 10/9/2019 - 10:18
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Bulat Šalvovič Okudžava / Булат Шалвович Окуджава: Последний троллейбус, или Полночный троллейбус

Bulat Šalvovič Okudžava / Булат Шалвович Окуджава: Последний троллейбус, <i>или</i> Полночный троллейбус
Poslednij trollejbus, ili Połnočnyj trollejbus
[1957]
Стихи и музыка / Testo e musica / Lyrics and music / Paroles et musique / Sanat ja sävel:
Булат Шалвович Окуджава - Bulat Šalvovič Okudžava

Si dice che Ivan Della Mea, in una Milano sulla fine degli annicinquanta o sul principio dei sessanta, ventenne, senza un soldo e senza nemmeno una casa dove stare, pigliasse spesso la linea notturna dell'autobus, la circolare 90/91, e ci passasse tutta la notte a girare per stare al caldo e dormire. Lo racconta anche Alessio Lega nelle pagine del suo recentissimo libro sulla vita (anzi, sulle vite) di Ivan Della Mea, La nave dei folli, uscito quest'anno per la casa editrice Agenzia X. Poiché tout se tient, nel suo altrettanto recente album dedicato alle versioni italiane del grande Bulat Okudžava (con il quale il Lega ha antichissima consuetudine, se anche il ritornello della sua famosa Vigliacca!... (continua)
Когда мне невмочь пересилить беду, [1]
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 10/9/2019 - 08:30
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Glorious Fool

Glorious Fool
Una canzone del 1981, dedicata all'ascesa alla Casa Bianca del presidente americano Ronald Reagan.
Dette il titolo all'intero album in cui era contenuta.
Out of the west came a glorious fool
(continua)
inviata da Piersante Sestini 9/9/2019 - 22:16

9 / 9 / 9

9 / 9 / 9
[9/9/2019]
Testo / Lyrics / Paroles / Sanat: Riccardo Venturi
Musica / Music / Musique / Sävel: [ ]

Il 9 settembre di duemiladieci anni fa, vale a dire il 9 settembre dell'anno 9 dopo Cristo, le tre legioni del generale Publio Quintilio Varo furono annientate. E' la battaglia della Foresta di Teutoburgo, nell'odierna Bassa Sassonia (presso la collina di Kalkriese). La Clades Variana, come la chiamarono gli storici latini (Tacito in primis, negli Annales, ed anche Velleio Patercolo, contemporaneo degli eventi), o Hermannsschlacht (o Varusschlacht), come la chiamano i tedeschi, è probabilmente un evento centrale nella storia europea, nonostante la sua enorme antichità. La civiltà romana prese atto che, nel nord della Germania, c'erano dei popoli che della sua missione civilizzatrice non ne volevano proprio sapere; ed è un atto che, nella Storia, si è ripetuto parecchie volte.

I Cherusci... (continua)
Povero Arminio, povero Varo,
(continua)
9/9/2019 - 21:19
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Saga da Amazônia

Elomar, Vital Farias, Geraldo Azevedo e Xangai
Era uma vez na Amazônia, a mais bonita floresta
(continua)
inviata da Silva 9/9/2019 - 15:10
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L'Arvulu Rossu

L'Arvulu Rossu
2019
Cummedia

Nel 1939, a Catania, il questore Molina ingaggia la sua personale guerra contro la pederastia. Ossessionato dai iarrusi (gli omosessuali) li perseguiterà in ogni modo fino alla deportazione alle isole Tremiti. Molti di loro sono ragazzini che, in ossequio alla difesa della mascolinità italica, vengono sottoposti a ispezioni anali, prelievi di sangue, oltraggi corporali di ogni tipo per accertare dove nasce e come si contagia la differenza. Continuiamo ad essere figli dell’infamia.

La canzone è stata ispirata da La città e l'isola, bellissimo e amaro libro scritto sul caso da Gianfranco Goretti e Tommaso Giartosio.

Dalla relazione del Questore Molina si legge

“La piaga della pederastia in questo capoluogo tende ad aggravarsi e generalizzarsi perché giovani finora insospettati, ora risultano presi da tale forma di degenerazione sessuale. Questo dilagare di degenerazione... (continua)
Taliala sta città ca pari tuttu mari
(continua)
9/9/2019 - 12:49
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Neony

Neony
[2019]
inedita

Parole e musica di Bardziej
che adesso sono diventati Bardziej Plus o più brevemente Bardziej pl, trasformandosi per l'occasione in quintetto:


Grzegorz Dąbrowski - voce, chitarra
Paweł Korkuś - voce, chitarra
plus:
Michał Jezierski - bass
Andrzej Leżoń - sassofono
Tobiasz Wawrzyniak - batteria


Il testo trascritto a orecchio da YT
Idę ulicą
(continua)
inviata da Krzysiek 8/9/2019 - 20:56
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The Human Touch

The Human Touch
[1969]
Parole e musica di Charles Reuben
Nel'album "Nina Simone and Piano!"

Il testo da tekstowo

(Krzysiek)
No one seems to care as much
(continua)
inviata da Krzysiek 8/9/2019 - 20:10
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Bangera rossa

anonimo
Bangera rossa
Versione repubblicana di Bandiera rossa, che si cantava in Romagna (Ravenna). Sulla avanzata primogenitura rispetto alla celebre versione socialista e comunista, non prendo posizione: segnalo soltanto le interessanti annotazioni in calce a questa pagina web rito simbolico.
Sta' forte o Pirulini [1]
(continua)
inviata da L.L. 8/9/2019 - 14:50
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Music for Prague 1968

Music for Prague 1968
[1969]



Music for Prague 1968 is a programmatic work written by Czech-born composer Karel Husa for symphonic band and later transcribed for full orchestra, written shortly after the Soviet Union crushed the Prague Spring reform movement in Czechoslovakia in 1968. Karel Husa was sitting on the dock at his cottage in America at the time, listening to the BBC broadcast of the events on the radio. He was deeply moved, and wrote Music for Prague 1968 to memorialize the events. This piece is a standard among wind ensemble repertoire.

The work was commissioned by Ithaca College and was premiered in January 1969 in Washington, DC at the Music Educators National Conference by Dr. Kenneth Snapp and the Ithaca College Concert Band.

The work is scored for 2 Piccolos, 6 Flutes, 2 Oboes, English Horn, 2 Bassoons, Contrabassoon, Eb Clarinet, 9 Clarinets, Alto Clarinet, Bass Clarinet, Contrabass Clarinet,... (continua)
inviata da Riccardo Venturi 7/9/2019 - 15:29
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Highwomen

Highwomen
[2019]

Nuove parole / New lyrics: Amanda Shires, Brandi Carlile
Musica e parole originali / Music and original lyrics: Jimmy Webb (Highwayman)

Highwomen è la canzone sigla dell'omonimo supergruppo femminile di cantanti country, formato nel 2019 da Brandi Carlile, Natalie Hemby, Maren Morris e Amanda Shires, ispirato al celebre supergruppo country maschile Highwaymen e chiaramente indirizzato a sostenere il rinnovamento femminile nella musica Country e nella società. La canzone ripercorre una serie di storie di donne di varie epoche, tutte marcate dalla tragica repressione dalla loro ricerca di libertà e di auto-espressione, e dalla affermazione che il loro sacrificio non sia stato inutile e che le aspirazioni delle donne non non possano essere fermate. Scritta da Amanda Shires, Brandi Carlile e Jimmy Webb.

Le strofe sono cantate nell'ordine da Brandie Carlie, Amanda Shires, Yola (sul disco, nelle versioni dal vivo da Maren Morris) e Natalie Hemby.
I was a Highwoman
(continua)
inviata da Piersante Sestini 7/9/2019 - 03:08
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Ich wund’re mir über gar nichts mehr

Ich wund’re mir über gar nichts mehr
[1917]
Versi di Otto Reutter
Musica di Hugo Hirsch
Una celebre poesia di Otto Reutter (1870-1931), cantante e attore tedesco, precursore di quel Kabarett berlinese che ebbe la sua epoca d'oro negli anni tra le due guerre.
Testo trovato su www.otto-reutter.de

Otto Reutter non fu certo un autore politico ma descrisse sempre con sarcasmo ed irriverenza la società tedesca tra i due secoli. La sua poetica – espressa in couplet, versi distici a rima baciata – divenne più amara durante la Grande Guerra, specie dopo che suo figlio perse la vita nella terribile battaglia di Verdun (febbraio – dicembre 1916)
In questa "Non mi meraviglio più di niente" Otto Reutter descrive la vita a Berlino nel 1917, una vita lontana dal fronte ma non dalla guerra...

"... In quegli anni si esibiva all'Apollo Theater Otto Reutter a cui abbiamo già accennato. Il grande cabarettista raggiunse la notorietà con una... (continua)
An der Haltestelle steh’ ich oft da,
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 6/9/2019 - 21:15
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علَى هَذِهِ الأَرْض

علَى هَذِهِ الأَرْض
ʿalā haḏihi alʾarḍ
Poesia /شعر / A Poem by / Poésie :
Maḥmūd Darwīsh /محمود درويش
Musica /موسيقى / Music / Musique /
Symphony Arabica
Interpreti / مطرب / Performed by / Interprétée par /
Shādiyah Manṣūr /شادية منصور‎

Da Il Manifesto del 22/7/2016:
…Per il ministro della difesa israeliana, Avigdor Lieberman, le poesie di Darwish sono paragonabili al “Mein Kampf” di Adolf Hitler. Dalla parte di Lieberman si è schierata la ministra della cultura, Miri Regev, che ha parlato di «pazzia» ed esortato la radio dell’esercito a dare spazio a poeti ebrei nazionalisti. La radio delle Forze Armate, ha proclamato Regev, «non può permettersi di glorificare Mahmoud Darwish che non era un israeliano, le sue poesie non sono israeliane e vanno contro i valori fondanti della società israeliana».

No comment
علَى هَذِهِ الأَرْض [1]
(continua)
inviata da Riccardo Gullotta 6/9/2019 - 19:36
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Prendimi le mani

Prendimi le mani
2018
Controumano

"Prendimi le mani" è la descrizione della desolazione che può lasciare una guerra. Nello specifico, viene analizzata la guerra di Vukovar del 1991, quando l'armata Jugoslava, con l'appoggio dei paramilitari serbi, mise sotto assedio la città croata.
L'attenzione è rivolta sugli strascichi che la guerra si porta dietro, agli Innocenti che subirono le atrocità e ai sopravvissuti, che sono testimonianza vivente del male dell'uomo.
Prendimi le mani sotto la terra. Le vittime chiedono umanità, tendendo le loro mani, nella speranza che qualcuno le stringa, in nome di quella umanità che ci lega, nella speranza che tutto ciò possa non ripetersi.
le anime dalla città sono migrate al nord oltre la frontiera le stazioni oltre la fretta
(continua)
inviata da Dq82 6/9/2019 - 19:03
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L'inizio è il confine

L'inizio è il confine
2018
Controumano

Il tema immigrazione oggi è più attuale che mai, ma la prospettiva, differente in ognuno di noi
spesso tralascia ciò che conta veramente: l'uomo.
In "L'inizio è il confine" il tema immigrazione è analizzato e raccontato con gli occhi di un
migrante. Una prospettiva insolita, che mostra la colpevole leggerezza su temi tanto delicati,
quanto la mancanza di umanità che sempre più contraddistingue la quotidianità collettiva.
il giorno che pioverà’ non potrai nasconderti siamo case in mezzo agli alberi carta bianca sopra banchi inutili
(continua)
inviata da Dq82 6/9/2019 - 19:01
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Ninna nanna (per il caro / armato)

Ninna nanna (per il caro / armato)
[1979]
Nell'album "Superivan"

"... Il disco si chiude con “Ninna Nanna (Per il Caro Armato)”, una suadente ballata pastoral-pacifista come sempre inzuppata dai vocalizzi sopra le righe e un altro mezzo quintale di doppi sensi.
Tirando le somme, pur con i suoi piccoli difetti, “Superivan” rimane uno dei migliori prodotti non solo del Cattaneo più ispirato e geniale, ma della musica pop italiana alla fine degli anni settanta, confermando il nostro Ivan come un autore attento, originale, abile nell’uso di sonorità orecchiabili ma non facilotte e, specialmente, provocatore senza scadere nell’oscenità o nella gaiezza farlocca e fine a se stessa. Da lì in poi non gli rimarrà molto da dire, quindi goderselo diventa praticamente un imperativo. Da recuperare." (dalla recensione di Damien & Vittorio “Vikk” Papa su Orrore a 33 giri)
Ninna nanna, ninna nanna nai na na
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 6/9/2019 - 18:16
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Афганистан

Un'altra canzone sulla guerra Russo-Afgana
Пришёл приказ, и по приказу мы встаем
(continua)
inviata da Donatella Leoni 6/9/2019 - 15:57
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אינקובטור

אינקובטור
Inkubator [Incubator]
[1981]
Testo / טעקסט / Lyrics / Paroles :
Danny Dotan / דני דותן
Musica / מוזיק / Music / Musique :
Eli Abramov / אלי אברמוב
סרט / Film /Movie / Film /
Valzer con Bashir / ואלס עם באשיר / Waltz with Bashir / Valse avec Bachir :
Ari Folman / ארי פולמן
Interpreti / זמרן / Performed by / Interprétée par :
Clique / הקליק
Album / אלבום :
Ima Ani Lo Rotze Lehigamel / אמא אני לא רוצה להיגמל / Mother I don't want to be weaned

Premessa
Una damnatio memoriae o una conventio ad tacendum ? Questa canzone fu pubblicata nel 1981, traccia #6 dell’album citato. Fu rilanciata ventisette anni dopo come parte della colonna sonora del film Valzer con Bachir,ma è come scomparsa dalla circolazione. Basta fare una ricerca su google per rendersene conto. Soltanto pochissime fonti ne citano il nome en passant, in relazione alla colonna sonora di Valzer con Bachir. E’ vano esplorare... (continua)
אינקובטור[1]
(continua)
inviata da Riccardo Gullotta 6/9/2019 - 13:03
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Giochi d'insetti

Giochi d'insetti
[1975]
Nell'album "UOAEI"
O fragile folla solitaria per strada
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 5/9/2019 - 13:34
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Grazie, Gesù Cristo

Grazie, Gesù Cristo
Passa il tempo, amore
(continua)
inviata da Alberto Scotti 5/9/2019 - 00:54
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Lo sciopero del Sole

Lo sciopero del Sole
Album: Iniziali bì-bì (1998)

Una filastrocca ecologista in cui già più di vent'anni fa la Bandabardò sottolineava la totale indifferenza dei politici (e chi sarà mai quell'uomo del miracolo dalla televisione?) ai temi ambientali. Il sole, indignato e stanco perché l'aria si è fatta ormai irrespirabile, lascia tutti e se ne va...

La canzone è stata recentemente riarrangiata e risuonata con gli strumenti creati dalla Gaudats Junk Band (GJB), band che realizza e utilizza esclusivamente strumenti costruiti con rifiuti e materiale di riciclaggio, ispirata alla politica dello “zero waste” e ai principi e progetti di Rossano Ercolini (premio Goldman 2013, il 'nobel' per l'ambiente).
Un giorno venne il sole e disse: "e così sia!
(continua)
4/9/2019 - 23:47
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Dadadidattico (Canti corali per le scuole medie)

Dadadidattico (Canti corali per le scuole medie)
[1977]
Nell'album "Primo, secondo e frutta (Ivan compreso)"
Sul ponte di Bassano
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 4/9/2019 - 21:51
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Bambinanarchia

Bambinanarchia
[1978]
Parole e musica / Lyrics and music / Paroles et musique / Sanat ja sävel: Piero Finà
Album / Albumi: Anghingò
Uno, due, anghingò
(continua)
inviata da Alberto Scotti 4/9/2019 - 19:42
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Bomba?

Bomba?
Testo tratto dall'archivio Franco Fosca

La canzone cita il brano La Bomba di King Africa del 2000
Bomba un movimiento sexy, una mano alla cabeza,
(continua)
inviata da Dq82 4/9/2019 - 16:26
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ואלס עם באשיר [This Is Not a Love Song]

ואלס עם באשיר [This Is Not a Love Song]
[1983]
This Is Not A Love Song

טקסט ומוזיקה / Testo e musica / النص والموسيقى / Lyrics and music / Paroles et musique / Sanat ja sävel:
Public Image Ltd.
סרט / Film /فيلم /Movie / Film / Elokuva :
ואלס עם באשיר / Valzer con Bashir /فالس مع بشير / Waltz with Bashir / Valse avec Bachir :
Ari Folman / ארי פולמן
זמרן / Interpreti / مطرب / Performed by / Interprétée par / Laulavat :
John Lydon
אלבום / Album / الألبوم:
This Is What You Want... This Is What You Get

E’ la OST 12 del film Valzer con Bashir.La canzone dei Public Image Ltd., già Sex Pistols, è del genere post-punk degli anni ’80.Questa era la formazione della band Public Image Ltd. quando fu pubblicata nel 1983, prima che Keith Levene lasciasse la band:

John Lydon: voce
Keith Levene: chitarra, tastiere
Jah Wobble: basso
Pete Jones: basso
Jim Walker: batteria
Martin Atkins: batteria

La risposta di John Lydon,aka... (continua)
This Is Not A Love Song
(continua)
inviata da Riccardo Gullotta 4/9/2019 - 14:49
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The Russians Were Rushin', the Yanks Started Yankin'

The Russians Were Rushin', the Yanks Started Yankin'
[1918]
Lyrics / Testo / Paroles / Sanat: Carey Morgan
Music / Musica / Musique / Sävel: Charles R. McCarron (1891-1919)



Italiano
English

La storia si svolge in un remoto futuro: l'anno 1953. Lo era sicuramente quando fu scritta questa canzone da Carey Morgan con la musica di Charles R. McCarron (morto appena ventottenne nel 1919): nel 1918, ancor prima che la “Grande Guerra” terminasse. La storia viene presentata come un sogno: nel 1953, vale a dire trentacinque anni dopo, un ragazzino domanda al nonno, veterano della guerra mondiale, come “hanno sistemato quel casino”. E il nonno risponde, mentre il sogno si sposta in un'aula scolastica dove il medesimo ragazzino chiede all'insegnante che diavolo sia quello strano posto chiamato “Germania” che sta sulla mappa appesa in classe. L'insegnante risponde che è una mappa oramai vecchia: la “Germania” non esiste più. Le risposte, sia del... (continua)
I dreamed of a scene
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 4/9/2019 - 13:25
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Chacarera de la guerra

Chacarera de la guerra
[1961]
Credo si tratti di una canzone popolare argentina recuperata dal compositore ed etnomusicologo Ariel Ramirez tra la fine dei 50 e l'inizio dei 60
Uno dei cavalli di battaglia de Los Cantores del Alba, celebre gruppo folklorico argentino della regione del Salta.
Testo trovato sul blog di Gabriel de Alas
Hace muchos, muchos años
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 4/9/2019 - 10:33
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La ballata di Haiphong

La ballata di Haiphong
[1977]
Testo e musica / Lyrics and music / Paroles et musique / Sanat ja sävel: L. Vohn - Maurizio Tatalo
Album / Albumi: Un giorno d'aprile
Un motore nel cielo
(continua)
inviata da Alberto Scotti 3/9/2019 - 23:50
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Every Bomb You Make

Every Bomb You Make
(1985)

Lyrics by Quentin Reynolds & James Glen
Music by Sting
Backing Track by The Police

Si tratta di una parodia della famosa canzone dei Police "Every Breath You Take". Lo stesso Sting accettò di cantare la parodia per il programma satirico inglese Spitting Image.

La parodia è una canzone di protesta contro la Guerra Fredda e in generale i mali del mondo. Nel video si vedono le marionette di vari politici, tra cui Reagan e la Thatcher (tutti i nomi sono indicati tra parentesi nel testo).

Nell'ultimo verso si scopre che a cantare non è altri che la Morte stessa, che fissa minacciosa mentre finalmente il sole tramonta, promettendo a tutti i grandi leader apparsi nel video che anche la loro ora verrà prima o poi.

"Every Bomb You Make" is a parody of the 1983 Police song, "Every Breath You Take.". The real Sting agreed to sing it in exchange for copies of every episode of the... (continua)
Every bomb you make, (Ronald Reagan)
(continua)
3/9/2019 - 23:28
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Työtön, hullu ja eläkeläinen

Työtön, hullu ja eläkeläinen
[1994]
Testo e musica / Sanat ja sävel / Lyrics and music / Paroles et musique: Lapinlahden Linnut
Album / Albumi : Köyhän taivas



La band Lapinlahden Linnut (“Uccelli di Lapinlahti”; Lapinlahti è un comune della regione finlandese del Savo settentrionale, Pohjois-Savo), fa, dal 1983, rock e pop satirico e umoristico. È nata come un gruppo di musicisti di strada. Suonano spesso strumenti alquanto “alternativi”, come faldoni di cartone (di cui sono riconosciuti maestri) o casse di birra vuote. Dal loro album del 1994, Köyhän taivas (“Il paradiso del povero”), questo piccolo capolavoro della Mort au Travail: uno sbraco totale, finalmente. Fare quello che si vuole, mangiare schifezze quando si vuole, non sentire più gli ordini di “capi” deficienti, dormire fino a tardi e niente più camicia di forza alla sera, perché -come tutti sanno- il lavoro fa diventare pazzi. Altro che andare a guardare... (continua)
Me ollaan työtön hullu ja eläkeläinen
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 3/9/2019 - 20:51
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O świcie [Shadow Journal]

O świcie [Shadow Journal]
[2008]
Poesia / שירה/ Wiersz /شعر / A Poem by / Poésie / Runo :
Czesław Miłosz
Film / סרט / Film / فيلم /Movie / Film / Elokuva :
Valzer con Bashir / ואלס עם באשיר / Walc z Baszirem /فالس مع بشير / Waltz with Bashir / Valse avec Bachir
Ari Folman / ארי פולמן
Musica/ מוזיק / Muzyka /موسيقى / Music / Musique / Sävel :
Max Richter
Voce /קול מדקלם / Recytatora /الممثلة أداء / Reciting voice / Récitant / Näyttelijätär :
Tilda Swinton

Shadow Journal

Shadow Journal è la traccia #4 dell’album The Blue Notebooks pubblicato nel 2004. Lo stesso brano è la OST 05 della colonna sonora del film Valzer con Bashir. Il testo recitato dall’attrice inglese Tilda Swinton è la versione inglese della poesia “O świcie” del polacco Czesław Miłosz, Nobel per la letteratura. La poesia fa parte della raccolta Nieobjęta ziemia [Terra irragiungibile] del 1984.

Tra le composizioni di Richter Shadow... (continua)
O, jakże trwałe. O, jak potrzebujemy trwałości.
(continua)
inviata da Riccardo Gullotta 2/9/2019 - 00:01

Novantanove m'han chiamato

anonimo
Novantanove m'han chiamato
La guerra, immane frantoio che una dopo l'altra brucia e divora le classi dei richiamati, trova un'eco in questo CLASSE '99: inedito canto della Grande Guerra che fa riferimento alla chiamata alle armi nel 1917 della classe 1899. Andarono al fronte giovanissimi di 17 e 18 anni, molti dei quali pagarono con la vita.

Come nel ben più celebre Addio padre, il protagonista narra in prima persona la tragica esperienza della prova del fuoco, del ferimento e dell'agonia: in Addio padre sul campo di battaglia (...e fui ferito con una palla al petto / e i miei compagni li vedo fuggir / ed io per terra mi vidi costretto / mentre il nemico lo vedo a venir...), qui nell'ospedale da campo.
(Franco Castelli, da AL ROMBO DEL CANNON. Grande Guerra e canto popolare)
Novantanove mi han chiamato
(continua)
1/9/2019 - 15:41
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Tausend Mann und ein Befehl

Tausend Mann und ein Befehl
Album: Ritual - 2019

La canzone è ispirata, sia nel titolo che nel contenuto, al brano “Hundert Mann und ein Befehl” del cantante austriaco Freddy Quinn. Questa, a sua volta, era la versione tedesca di una nota ballata patriottica, The Ballad Of The Green Berets”, trasformata in canzone contro la guerra.
Seit tausend Tagen in der fremden Region
(continua)
inviata da Aria 31/8/2019 - 21:36
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Iconography

Iconography
[2008]
סרט / Film /فيلم /Movie / Film / Elokuva :
ואלס עם באשיר / Valzer con Bashir /فالس مع بشير / Waltz with Bashir / Valse avec Bachir
Ari Folman /ארי פולמן
מוזיק /Musica /موسيقى / Music / Musique / Sävel :
Max Richter

Questo brano costituisce la OST 02 Iconography di “Valzer con Bashir”. E’ uno dei pochi, se non l’unico, non elaborato espressamente da Richter per il film. E’ infatti tratto integralmente dall’album «The Blue Notebooks», in cui figura sotto il nome di Organum, traccia #9.
Per il nome del suo album Richter si ispirò all’opera postuma di Franz Kafka “The Blue Octavo Notebooks”.

[2007]
Film / סרט / فيلم /Movie / Film / Elokuva :
Ari Folman / ארי פולמן
ואלס עם באשיר / / فالس مع بشير / Valzer con Bashir / Waltz with Bashir / Valse avec Bachir
Musica /מוזיק / موسيقى / Music / Musique / Sävel :
Max Richter



Valzer con Bashir (in inglese: Waltz with Bashir,... (continua)
inviata da Riccardo Gullotta 31/8/2019 - 18:24
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Haunted Ocean

Haunted Ocean
[2008]
Film / סרט / فيلم /Movie / Film / Elokuva :
Ari Folman / ארי פולמן
Valzer con Bashir / ואלס עם באשיר / فالس مع بشير / / Waltz with Bashir / Valse avec Bachir
Musica / מוזיק / موسيقى / Music / Musique / Sävel :
Max Richter

Quello di Max Richter era il genere di musica che Ari Folman , regista e sceneggiatore di “Valzer con Bashir”, cercava con una precisa idea in mente: un mix di musica classica ed elettronica che desse il senso dell’opposizione alla violenza della guerra in un’atmosfera di enigma e smarrimento. Max Richter aveva già pubblicato tre anni prima il suo album Blue Notebooks; ad esso attinse per elaborare gran parte della colonna sonora del film.
“Valzer con Bashir” ha avuto molti riconoscimenti in varie rassegne cinematografiche, ha vinto il Golden Globe Awards come migliore film straniero del 2008.
Il regista è nato da genitori ebrei sopravvissuti all’Olocausto... (continua)
inviata da Riccardo Gullotta 30/8/2019 - 20:46

Bruttaddìo 2.0, ovvero La "Bella Ciao" arrovesciata

Bruttaddìo 2.0, <i>ovvero</i> La
30 agosto 2019
[Sull'aria precisa, identica & spiccicata di Bella Ciao]

All'inizio, debbo dirlo, ci fu una versione leggermente differente, nata nel 2012 e da me personalmente composta; fu però inopportunamente fatta conoscere e passata ad un vago conoscente, che -naturalmente- ne approfittò furbescamente per farla passare per sua e la pubblicò sul suo velenoso blog, non senza aver vomitato fior d'insulti verso il canto originale (a dire il vero, non senza qualche ragione). Oggi, mentre questo mio vago conoscente si è dedicato a una poderosa ristrutturazione della pagina di detto canto originale, mi son detto: e perché non fare anch'io una piccola rivisitazione? E così, eccovi questa Bruttaddìo 2.0. Per chi non ne avesse sentore, spiego di che cosa si tratta esattamente. Si tratta di una ”Bella ciao” alla rovescia, vale a dire esattamente per contrari. Ogni parola del canto originale è stata capovolta. Il risultato? Un canto che, forse, risulterà leggermente, come dire, partigiano. [AT-XXI]
A notte fonda so' andato a letto,
(continua)
30/8/2019 - 00:46
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Vi estas Pino

Vi estas Pino
2019

Una canzone dedicata alla storia di Giuseppe Pinelli, pronta per essere proposta con i prossimi reading della Vi Cunto e Canto band. Ci siamo ispirati al racconto di Licia nel libro “Una storia quasi soltanto mia (la breve vita di Giuseppe Pinelli, anarchico)” (Licia Pinelli e Piero Scaramucci), sforzandoci di entrare nella storia attraverso le sue parole. Nel titolo abbiamo immaginato Licia quando incontra per la prima volta Pino al corso di esperanto, e appena lo vede lo saluta come se subito lo riconoscesse, e all’inizio della canzone Pino le risponde, e sembra anche che risponda a tutti noi.
Saluton, mi estas feliĉa mi povas paroli vin, 
(continua)
inviata da Dq82 + Tullio Bugari 29/8/2019 - 09:55
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Ich habe einen Traum

Ich habe einen Traum
[2015]
Parole e musica di Konstantin Wecker
Album: Ohne Warum
Ich hab einen Traum, wir öffnen die Grenzen
(continua)
inviata da hmmwv 28/8/2019 - 20:24
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Boaz And The Dogs

Boaz And The Dogs
[2007]
Film / סרט / فيلم /Movie / Film / Elokuva :
Ari Folman / ארי פולמן
ואלס עם באשיר / / فالس مع بشير / Valzer con Bashir / Waltz with Bashir / Valse avec Bachir
Musica /מוזיק / موسيقى / Music / Musique / Sävel :
Max Richter

Boaz and the dogs

E’ la prima OST del film "Valzer con Bashir". Le scene iniziali si aprono con il racconto di Boaz Rayne-Buskila al commilitone Ari Folman del suo incubo ricorrente per i cani : una muta di 26 mastini neri che sbavano e minacciano gli uomini che vagano lungo il Boulevard Rothschild a Tel Aviv in una serata piovosa. I cani si fermano sotto la finestra dell’ufficio di Boaz a Tel Aviv e continuano a latrare minacciosi. Ad Ari che domanda come faccia Boaz ad essere certo del numero dei cani, Boaz spiega che l’incubo è collegato ad uno dei suoi ricordi della prima guerra del Libano. All'arrivo in uno dei villaggi del Libano, i soldati... (continua)
inviata da Riccardo Gullotta 28/8/2019 - 00:18

Popolo e potere

Popolo e potere
[1967]
Parole e musica / Lyrics and music / Paroles et musique / Sanat ja sävel: Fra' Galdino (Luisito Bianchi)



Il 19 luglio 1966 un movimento movimento franoso interessa parte della città di Agrigento, nella sua estremità occidentale. I primi smottamenti avvengono verso le sette del mattino, quando si creano fenditure nei primi palazzi; questo consente, fortunatamente, agli abitanti di mettersi in salvo. Nelle ore successive, comincia la frana vera e propria che si porta via una parte intera della città; durerà per circa un mese. Furono sgomberate circa cinquemila persone. E' il periodo del “boom edilizio” incontrollato in Sicilia e in tutta Italia: tutto il territorio nazionale viene lottizzato, e del suolo si fa un uso che definire criminale è un eufemismo. Eventi disastrosi del genere si verificano non soltanto a Agrigento, ma essa è comunque uno degli esempi più eclatanti della speculazione... (continua)
Leggiamo che nel cuore di Agrigento
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 27/8/2019 - 22:16




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