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Prima del 2017-11-13

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Una bala en mi cabeza

Una bala en mi cabeza
2016
Corren malos tiempos para ser anarquista...sincronicemos la utopia
Laberintos de desidia,
(continua)
inviata da Dq82 13/11/2017 - 17:11
Percorsi: Genova - G8
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Genova tace

Genova tace
2004
Maledetto Copernico
Se ti muovi lentamente non ti fermeranno,
(continua)
inviata da Dq82 13/11/2017 - 12:39
Percorsi: Genova - G8
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Sarajevo

Sarajevo
1997
Voodo vibes
Families worlds apart
(continua)
inviata da Dq82 13/11/2017 - 10:41
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Ballad på en soptipp

Ballad på en soptipp
[1964]
Testo e musica di Cornelis Vreeswijk
Lyrics and music by Cornelis Vreeswijk
Text och musik : Cornelis Vreeswijk
Album: Ballader och oförskämdheter



“E si 'homincia benino”, si dice dalle mie parti. Questa qua, nella produzione abbastanza vasta di Cornelis Vreeswijk, può essere considerata la “canzone n° 1” almeno per quel che riguarda gli album in studio: è infatti la prima traccia del primo album dell'olando-svedese, Ballader och oförskämdheter (“Ballate e impertinenze”) del 1964. Si “homincia benino”, direttamente in mezzo a una discarica di rifiuti, come sottolineato giustamente dal creatore di questa pagina, Juha Rämö, inserendo la foto di Cornelis Vreeswijk e di un suo compagno chitarrista in mezzo a un immondezzaio di rottami.

La storia ci tramanda che, in un primo momento, le canzoni scritte da Cornelis Vreeswijk avrebbero dovuto essere cantate e incise dal suo amico... (continua)
Här sitter jag på en soptipp och skådar mig dystert kring
(continua)
inviata da Juha Rämö 13/11/2017 - 10:05
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Sva bol svijeta

Sva bol svijeta
(1993)

L'Eurovision del 1993 (in cui, tra parentesi, l'Italia presentò Enrico Ruggeri e la sua Sole d'Europa che si classificò dodicesima) vide la partecipazione per la prima volta degli stati nati dalla disgregazione della Jugoslavia. Come la Croazia con Don't ever cry, la Bosnia Erzegovina presentò una canzone che cercava di portare all'attenzione del mondo la guerra nel paese e nella capitale Sarajevo ancora sotto assedio.
Ja ne mogu skinuti zvijezde sa neba
(continua)
12/11/2017 - 22:58
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Don't ever cry

Don't ever cry
(1993)
Music by: Andrej Basa
Lyrics by: Đorđe Novković

La prima canzone presentata all'Eurovision dalla Croazia indipendente, ancora in guerra. Una sdolcinata canzoncina su un soldato morto in guerra, pensata per attirare le simpatie verso la nuova nazione...

Per la cronaca la canzone si piazzò quindicesima mentre andò un po' meglio al nostro Enrico Ruggeri con Sole d'Europa arrivato dodicesimo.
Tisuće snova dalekih, ruža u srcima zaspalih
(continua)
12/11/2017 - 22:43
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Make Love Not War

Make Love Not War
Album: Ohne Schminke - 1985
Blumen trugen sie im Haar und trampten durch das Land
(continua)
12/11/2017 - 22:25
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Spent the Day in Bed

Spent the Day in Bed
(2017)
Album Low in High School

Primo singolo estratto dal nuovo album di Morrissey, un pezzo ironico nello stile del cantante inglese. Rifugiarsi tra le lenzuola per scappare dal lavoro che uccide, e dalle notizie fatte solo per terrorizzarci e tenerci buoni...

Ho passato la giornata a letto mentre i lavoratori rimangono schiavizzati. Ho passato la giornata a letto, non sono il mio tipo ma adoro il mio letto e vi consiglio di... smettere di guardare le notizie perché le notizie sono fatte per spaventarti e per farti sentire piccolo e solo...
Spent the day in bed
(continua)
inviata da Lorenzo 12/11/2017 - 21:46
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Le grand étang

Le grand étang
Paroles : Jean Tranchant - Musique : Arthur Honegger

Ces vers sont extraits d’un chant populaire du quatorzième siècle intitulé Le grand étang. [...] identifié en effectuant une recherche dans Gallica, la bibliothèque numérique de la BNF. Il a fait l’objet d’un article dans le journal Le Populaire (organe de la SFIO) du 17 janvier 1934 intitulé « Un chant révolutionnaire : Le peuple tondu ».
Sous le gibet de Montfaucon
(continua)
inviata da JJ 12/11/2017 - 18:17
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Abendlied

Alfred Gless
Abendlied
Oktoberklub

Testo / Lyrics / Paroles / Text: Herrmann Szepanski & Willi Lewin
Abend ist es und der Sterne Licht die Nacht erhellt
(continua)
inviata da J 12/11/2017 - 11:43
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Cornelis Vreeswijk: Balladen om herr Fredrik Åkare och den söta fröken Cecilia Lind

Cornelis Vreeswijk: Balladen om herr Fredrik Åkare och den söta fröken Cecilia Lind
[1966]
Testo / Lyrics / Text: Cornelis Vreeswijk
Musica / Music / Musik:
"Monday Morning"
(Canzone tradizionale inglese
English folksong
Engelsk folksång)
Album: Grimascher och telegram
Från Öckerö loge hörs dragspel och bas
(continua)
inviata da L'Anonimo Toscano del XXI secolo 11/11/2017 - 11:57
Esattamente 30 anni fa, il 12 novembre 1987, moriva Cornelis Vreeswijk. Questo sito contiene da anni e anni una decina di sue canzoni, forse un po' trascurate: nel trentennale della sua morte cominciamo a conoscerle un po' meglio, a partire dal suo Blues för Victor Jara.
Riccardo Venturi 11/11/2017 - 10:00
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Refugees

Refugees
Sono 46 anni che piango ogni volta che ascolto questa canzone, che nel 1971 era la mia preferita dei VDGG, insieme a "A Plague of Lighthouse Keepers" di Pawn Hearts.
Anch'io avevo 15 anni nel 1971 e anch'io andai a quel concerto a Napoli, al Teatro Mediterraneo, ma credo che fosse stato nel 1972, quando andò via la corrente e Claudio Rocchi, che era la loro spalla, aprì il concerto con la sola chitarra acustica, salvando la situazione!
Roberto Romano 11/11/2017 - 01:13
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Henna

Henna
Non credo che dipenda dalle canzoni. In Italia l'artista e la sua arte sono la stessa cosa. Quindi se l'artista è vecchio di pari passo anche i suoi lavori, comunque sia, sono vecchi, superati. Negli Stati Uniti e in Inghilterra non è così. Rispetto fino alla fine. Vedasi Frank Sinatra, James Brown, Ray Charles e tanti altri.
Guglielmo 10/11/2017 - 21:36

Mare monstrum

Caldo è il sole sopra il mare
(continua)
10/11/2017 - 13:17
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Он был хирургом

Он был хирургом
Il piccolo difetto di un bravo dottore.
Он был хирургом, даже «нейро»,
(continua)
inviata da Flavio Poltronieri 9/11/2017 - 22:49
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Ho continuato la mia strada

Ho continuato la mia strada
Grazie Roberta, purtroppo il link non funziona più. Grazie Andrea, anche se è passato un anno non perdo la speranza che tu la possa trovare e condividere :)
Peppe - Ercolano I
Giuseppe Ascione 9/11/2017 - 22:02

A Christmas Ghost-Story

A Christmas Ghost-Story
[Christmas Eve 1899]
Versi di Thomas Hardy, nella raccolta “Poems of the Past and the Present” pubblicata nel 1901
Poesia messa in musica da John Pierre Herman Joubert, compositore sudafricano classe 1927, e poi anche da Garth Baxter, compositore statunitense classe 1946

Una delle molte poesie di Thomas Hardy che si riferiscono alla seconda delle cosiddette “guerre boere”, combattute in Sudafrica in ‎due riprese (1880-1881 e poi 1899-1902) tra gli inglesi e i coloni di origine olandese, detti boeri.‎
Originariamente il testo si concludeva dopo 8 versi, ma l’attacco che Thomas Hardy subì dopo la pubblicazione della poesia sulla Westminster Gazette lo indusse a rafforzare la sua posizione assolutamente contraria a quella guerra coloniale. Così aggiunse una quartina in cui, nel paragone tra il soldato ucciso (è il suo fantasma a parlare) ed il Cristo crocifisso, Hardy non risparmiava un attacco alla Chiesa come entità che da duemila anni benedice le guerre e nasconde la vera causa dell’assassinio di Gesù Cristo.
South of the Line, inland from far Durban,
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 9/11/2017 - 16:06
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La Locomotiva

La Locomotiva
Don’t know what... even had a name
(continua)
inviata da Dq82 9/11/2017 - 15:21

Embarcation

Embarcation
[Southampton Docks: October 1899]
Versi di Thomas Hardy, nella raccolta “Poems of the Past and the Present” pubblicata nel 1901
Musica di John Pierre Herman Joubert, compositore sudafricano classe 1927

Una delle molte poesie di Thomas Hardy che si riferiscono alla seconda delle cosiddette “guerre boere”, combattute in Sudafrica in ‎due riprese (1880-1881 e poi 1899-1902) tra gli inglesi e i coloni di origine olandese, detti boeri.‎
Here, where Vespasian's legions struck the sands,
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 9/11/2017 - 14:48
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In Time Of "The Breaking of Nations"

In Time Of
AL TEMPO DELLO « SFACELO DELLE NAZIONI »
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 9/11/2017 - 14:28
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Cantiga da velha mãe e dos seus dois filhos

Cantiga da velha mãe e dos seus dois filhos
La canzone è stata solo interpretata da Godinho.
Parole e musica sono di Branco
Il sottotitolo del brano è "Mãe Coragem"
Il disco "Margem de certa maneira" è del 1972.
B.B. 9/11/2017 - 13:41
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Till Jack

Till Jack
9 novembre 2017 13:14
A JACK
(continua)
9/11/2017 - 13:14
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Let the Boots Do the Talking

Let the Boots Do the Talking
[1999]
Brano che dà il titolo ad un EP di questa band anarco-punk scozzese

Canzone antifa piuttosto esplicita, della serie “I fascisti non devono parlare” e peggio…
E non manca una condivisibile giustificazione storica, la “Battaglia di Cable Street” del 4 ottobre 1936 a Londra…

La “Battaglia di Cable Street” avvenne la domenica del 4 ottobre 1936 a Cable Street nell'East End di Londra. Quel giorno decine di migliaia di anti-fascisti (ebrei, socialisti, anarchici e comunisti) cercarono di impedire lo svolgimento di un corteo della British Union of Fascists, il partito fascista britannico capeggiato dal “baronetto” Sir Oswald Ernald Mosley, un ultra-conservatore che durante alcuni viaggi in Italia si era invaghito di Mussolini. Proprio nel 1936 Mosley si era sposato in seconde nozze con la nobildonna Diana Mitford e il matrimonio si era svolto, in gran segreto, nella residenza di Goebbels... (continua)
Oi!
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 9/11/2017 - 12:57
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Bully Boys

Bully Boys
[1980]
Scritta da Frances Sokolov, in arte Vi Subversa (1935-2016), cantante e chitarrista, fondatrice di questa anarcho-punk band di Brighton.

Quando parlava della violenza fascista, Vi Subversa sapeva bene di cosa stava parlando: era ebrea, figlia di rifugiati a Londra dall’Europa dell’est sotto il giogo hitleriano.

“Ma non piangere, non versare una lacrima, non è tempo di essere vittime. I picchiatori fascisti sono (di nuovo) qui, non ti resta che infilarti il tuo giubbotto nero e reagire...”
The bully boys are coming
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 9/11/2017 - 10:29
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Which Side Will You Be On?

Which Side Will You Be On?
[1978]
Scritta da Joop de Vries
Il brano che intitola un 7” di questa punk band di Rotterdam
when this country is another Vietnam
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 9/11/2017 - 08:20

Scomposizione e tariffario di Giulio Regeni, ricercatore

Scomposizione e tariffario di Giulio Regeni, ricercatore
[9 novembre 2017]
Lyrics by Ahmed il Lavavetri
Music by Wolfgang Amadeus Mozart
(se musica non c'è, tanto vale puntare in alto)
Giulio Regeni da solo vale
(continua)
9/11/2017 - 00:49
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Born-Again Cretin

Born-Again Cretin
Condivido del tutto l'interpretazione del testo e del destinatario, a cui mi azzarderei di aggiungere che l'intro vocale richiama il blablabla della protesta vuota e la litania della preghiera, considerato che i born again christian erano e sono una violenta frangia di bigotti, quelli che negano l'evoluzione e considerano la bibbia un libro scientifico, giusto per capirci.
9/11/2017 - 00:04
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Inno dei lavoratori del mare

Inno dei lavoratori del mare
Segnalo prima di tutto l'autore dell'arrangiamento musicale ed accompagnatore: si tratta del mio amico chitarrista Marco Del Giudice.
Devo correggere il testo (e correggermi); al terzo verso dell'ultima strofa bisogna sostituire "vedetta" a "vendetta".
Il libretto di navigazione della Cooperativa Garibaldi inoltre riporta una ulteriore strofa (in seconda posizione):

Su da le spiaggie da le calate
dai golfi dove le navi stan
ed ove sopra schiene curvate
scende il prodotto del braccio uman
da le riviere che udir tra i venti
di più naufragi l'urlo salir
di madri e spose preci e lamenti
echeggi il carme dell'avvenir

Pardo Fornaciari
Pardo Fornaciari 8/11/2017 - 16:19
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Canción para mi América

Canción para mi América
Daniel Viglietti, dalle dita di un chitarrista alla voce degli Indios

«Dai la tua mano all’Indio, porgigliela ti farà bene…». Daniel Viglietti cantava questo verso d’apertura nella sua “Canción para mi América”. Daniel Viglietti ha lasciato la nostra di mano, il 30 Ottobre 2017, un anno da dimenticare anche per la scomparsa di un altro punto cardine della canzone latino americana e suo caro amico, il cantautore cileno Angel Parra. L’America Latina piange il musicista uruguayano, bandiera di un intero continente. In Uruguay, dopo i precursori Carlos Molina (1927-1998) e Anìbal Sampayo (1926-2007), la nuova canzone d’autore è rappresentata da Alfredo Zitarrosa (1936-1989) e, soprattutto, da Daniel Viglietti, che nasce a Montevideo nel 1939 da una famiglia di musicisti, studia chitarra classica con i migliori maestri della scuola uruguayana impostando le sue composizioni tra le sonorità proprie... (continua)
Dq82 8/11/2017 - 15:21
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Quatro quadras soltas

Quatro quadras soltas
[1979]
Versi di António Aleixo e José Afonso
Musica di Sérgio Godinho
Interpretazione di Sérgio Godinho insieme ad Adriano Correia De Oliveira, José Afonso e Fausto
Nell’album intitolato “Campolide” (nome di un quartiere di Lisbona)
Testo trovato su qui
[Sérgio Godinho]
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 8/11/2017 - 13:14
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La Locomotiva

La Locomotiva
La versione inglese della Mark Hanna band a Webnotte

Mark Hanna Band- La locomotiva in inglese
Dq82 8/11/2017 - 10:57
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Canción de amor a una desaparecida

Canción de amor a una desaparecida
Daniela was the political codename of María Cecilia Labrín, a member of the Movement of the Revolutionary Left (MIR). Agents of the DINA (the regime’s secret police) arrested her at her home on Latadía Street in Santiago in August 1974. She has never been seen again.

In my cell I composed this song dedicated to the memory of Daniela, that is, of Cecilia. It is one of 27 songs on the album Documento (1986) that I recorded to mark ten years of exile in Germany. The album brings together all the compositions born of my experience as a prisoner.
LOVE SONG FOR A DISAPPEARED WOMAN
(continua)
inviata da Dq82 8/11/2017 - 09:16
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Canción del desaparecido

Canción del desaparecido
Several of my friends and comrades disappeared after being arrested. The dictatorship denied knowledge of their whereabouts but I knew they were lying. Many of these people had been in prison with me in the dungeons of Villa Grimaldi. This song was sung in a cell of Valparaíso Jail with one comrade keeping watch next to the door in case a prison guard approached. Today, in addition to the other 26 songs that were born in prison, ‘Canción del desaparecido’ is included in my record Documento (1986) that I produced in Germany on the tenth anniversary of my exile.
SONG OF THE DISAPPEARED
(continua)
inviata da Dq82 8/11/2017 - 09:08
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Cardinal Chic

Cardinal Chic
[2014]
Parole di Federico Lucia, in arte Fedez
Musica di Rocco Rampino, in arte Congorock
Nell’album “Pop-Hoolista”

Per il percorso “No Vat”. Anche a questa può sembrare manchi il necessario attributo “Anti War”, ma in realtà ce l’ha eccome: la solita guerra dei 100.000 anni che i ricchi e i potenti fanno a tutti gli altri. E i ricchi e potenti che si ammantano di Dio fanno ancora più schifo.
Il monaco non fa l'abito e manco l'arbitro
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 8/11/2017 - 08:44




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