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Giuliano

Giuliano
2011
Mi porteranno via



Salvatore Giuliano, uomo dai contorni misteriosi, accusato di brigantaggio, Colonnello dell'E.V.I.S. [Esercito Volontario per l'Indipendenza della Sicilia] la sua vita, come la sua morte, sono legate a quella che molti considerano la prima strage di stato [Portella della Ginestra -1 maggio 1947].

Giuliano, quasi involontariamente, sembra sia un personaggio chiave in quella che potrebbe essere una ricerca di identità. L'identità di un Paese.
Le radici di un'intera nazione sana non dovrebbero fondarsi su una mistificazione dei fatti, soprattutto se essi sono legati a filo doppio alla sua costituzione, perchè ciò comporterebbe il grosso rischio di una identità dissociata, al limite della schizofrenia. Un'esigenza forse tutta da chiarire, questa sulla nostra identità di stato, mai appagata e quanto mai attuale: proprio in questi giorni si riesuma il cadavere di... (continua)
Attento un ti firari, ca l'amico ti pò trariri!
(continua)
inviata da dq82 24/2/2017 - 15:52
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Io non ti voto più

Io non ti voto più
2013
Oggi ho deciso,
(continua)
inviata da dq82 24/2/2017 - 15:40
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Senza dire niente (mio padre)

Senza dire niente (mio padre)
2012
Chi si accontenta muore

Dedicata al giornalista Beppe Alfano, vittima di mafia nel 1993
Mio padre entrava in camera la sera, mai la solita ora
(continua)
inviata da dq82 24/2/2017 - 15:38
Percorsi: Mafia e mafie
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Gelato in febbraio

Gelato in febbraio
2010
Storie di non lavoro

E’ la sera del 23 Febbraio 1986. Luca ed un amico, giovani militanti e studenti universitari non ancora ventenni, stanno correndo per prendere la filovia in Piazzale Lugano, quartiere Bovisa di Milano. In un altro punto della stessa piazza, alcune persone discutono prima con calma e poi sempre più animatamente e scoppia una rissa. Una delle persone coinvolte è un agente fuori servizio in forza alla Digos. La rissa è un susseguirsi di pestaggi e discussioni e dopo oltre quindici minuti finisce senza che l’agente chiami rinforzi. Due delle persone coinvolte fuggono in auto ed il poliziotto incapace di affrontare la situazione con la ragione e l’autorità richieste, estrae la sua pistola d’ordinanza ed in posizione di tiro, facendo arbitrariamente e illegittimamente uso delle armi, spara ad altezza d’uomo per colpire i fuggitivi. Uno dei proiettili ferisce a morte... (continua)
23 di febbraio, piazzale Lugano,
(continua)
inviata da Dq82 24/2/2017 - 07:04

Soffriamo! Ne' giorni che il popolo langue (Inno anarchico)

Soffriamo! Ne' giorni che il popolo langue (Inno anarchico)
[1878]
Sapevamo già che Giovanni Pascoli compose un'ode all'anarchico Passannante, sfortunato attentatore di Umberto I nel 1878, la cui missione fu portata a termine da Gaetano Bresci una ventina d'anni dopo... Quel sentimento di solidarietà con il mancato regicida, poi fatto marcire in carcere, costò a Pascoli qualche settimana di galera ma il suo componimento non sopravvisse se non nel verso «Con la berretta d'un cuoco faremo una bandiera», con riferimento ad uno dei mestieri praticati dal Passannante...

Ignoravo però completamente che il Pascoli in quello stesso 1878 compose per l'Internazionale anarchica un inno che invece ci è giunto. Lo ha scoperto una decina d'anni fa Elisabetta Graziosi, studiosa dell'Università di Bologna, scartabellando tra i volumi della biblioteca di palazzo Filomarino a Napoli, dove visse quel Benedetto Croce che di Pascoli era stato un detrattore e che in... (continua)
Soffriamo! Ne’ giorni che il popolo langue
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 23/2/2017 - 22:46
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All for You Sophia

All for You Sophia
(2004)
lato B del singolo "Take Me Out" tratto dal primo album della band scozzese

In realtà avremmo dovuto inserire questa canzone il 28 giugno 2014, in occasione del centenario dell'attentato di Sarajevo, ma non l'abbiamo fatto e rimediamo oggi. I Franz Ferdinand sono una rock band scozzese che prende il nome dalla vittima dell'attentato che fu il casus belli della Grande Guerra. Si esibiscono spesso con alle spalle il classico ritratto di Gavrilo Princip, l'attentatore di Sarajevo.

Forse questa canzoncina non è esattamente contro la guerra, ma racconta la storia dell'attentato dal punto di vista del principe ereditario che si rivolge prima di morire all'amata moglie Sofia e si immagina il disastroso futuro che si profila con la sua morte (Europe's going to weep...). Nient'altro che una canzone pop, ma che ha certamente qualcosa da dire su come l'attentato di Sarajevo sia entrato a... (continua)
Bang, bang, Gavrilo Princip
(continua)
inviata da Lorenzo Masetti 23/2/2017 - 22:39

A un poeta, dolcissimo

A un poeta, dolcissimo
Versi di Manlio Massole (1930-), poeta, insegnante e minatore a Buggerru, Cagliari
Testo trovato su SardoLog

Poesia inclusa nella raccolta intitolata “Bethger: il lungo dolore”, pubblicata nel 1976 e riedita nel 1994

Nel 1993 alcune poesie di Manlio Massole furono il fulcro del progetto musicale-teatrale “Pelle di mulo” del gruppo Turya Trance, con musiche di Carlo La Manna.
Mi ammalia un dolcissimo poeta
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 23/2/2017 - 12:10

Minaccia di chiusura: manifestazione a Cagliari

Minaccia di chiusura: manifestazione a Cagliari
[primi anni 70]
Versi di Manlio Massole (1930-), poeta, insegnante e minatore a Buggerru, Cagliari
Testo trovato su SardoLog

Poesia inclusa nella raccolta intitolata “Bethger: il lungo dolore”, pubblicata nel 1976 e riedita nel 1994

Nel 1993 alcune poesie di Manlio Massole furono il fulcro del progetto musicale-teatrale “Pelle di mulo” del gruppo Turya Trance, con musiche di Carlo La Manna.
Fiorirono i mandorli
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 22/2/2017 - 13:18
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Sigue caminando

Sigue caminando
2014
Contratiempos

La terra sta diventando un deserto...
Dicen que en otro tiempo
(continua)
inviata da dq82 22/2/2017 - 11:25
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Bomba nucleare

Bomba nucleare
2008
Domino
Στη Βαγδάτη στη Περσία
(continua)
inviata da Stratos Diamantis 22/2/2017 - 09:07

La povertà, figlio

La povertà, figlio
Versi di Manlio Massole (1930-), poeta, insegnante e minatore a Buggerru, Cagliari
Testo trovato su SardoLog

Poesia inclusa nella raccolta intitolata “Bethger: il lungo dolore”, pubblicata nel 1976 e riedita nel 1994

Nel 1993 alcune poesie di Manlio Massole furono il fulcro del progetto musicale-teatrale “Pelle di mulo” del gruppo Turya Trance, con musiche di Carlo La Manna.
La povertà è la gamba spezzata dall’autopala,
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 22/2/2017 - 08:41
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Mare varcandu

Mare varcandu
Album: It/Aliens (2016)
Lu mare è prufundu, lu jundi luntani
(continua)
inviata da Letizia 21/2/2017 - 23:17

Dio è rosso

Dio è rosso
Versi di Manlio Massole (1930-), poeta, insegnante e minatore a Buggerru, Cagliari
Testo trovato su SardoLog

Poesia inclusa nella raccolta intitolata “Bethger: il lungo dolore”, pubblicata nel 1976 e riedita nel 1994

Nel 1993 alcune poesie di Manlio Massole furono il fulcro del progetto musicale-teatrale “Pelle di mulo” del gruppo Turya Trance, con musiche di Carlo La Manna.
Ho visto
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 21/2/2017 - 23:14
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Supercapitalism

Supercapitalism
[2007]
Parole e musica di Wynton Learson Marsalis (1961-), trombettista, compositore e docente di musica jazz afroamericano.
Brano facente parte dell'album “From the Plantation to the Penitentiary”, con Carlos Henriquez (contrabbasso), Ali Jackson (batteria), Dan Nimmer (pianoforte), Walter Blanding (sax tenore e soprano) e Jennifer Sanon (voce)

Propongo questo bel pezzo come Extra, vista la sua soggettiva, ma forse varrebbe bene un CCG se si considera che il Supercapitalism è il mandante di quasi tutte le guerre e di quasi tutti i mali che affliggono l'umanità...

Bravissima la Jennifer Sanon.
Gimme that. Gimme this.
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 21/2/2017 - 22:55
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Qualsevol nit pot sortir el sol

Qualsevol nit pot sortir el sol
(1975)
dal secondo album del "cantautore galattico" catalano Jaume Sisa.

Jaume Sisa è un personaggio assolutamente eccentrico e particolare nella galassia della Nova Cançó catalana. Autore di canzoni immaginifiche e surreali, si autodefinisce "cantautore galattico". Le sue canzoni devono qualcosa a Dylan ma anche a Frank Zappa e alla beat generation.

Il suo primo successo, la sua canzone più famosa, è questa "Qualsevol nit pot sortir el sol" (Ogni notte può venir fuori il sole), un invito a un party notturno a cui partecipano personaggi dei fumetti, delle fiabe e dei cartoni animati. Solo apparentemente una canzone per bambini, è una canzone di sogno e amicizia, con un messaggio di pace e di accoglienza. Sin dalla sua pubblicazione nel fatidico 1975 (anno cruciale per la Spagna che vide la morte del dittatore e l'avvio della transizione democratica), il pubblico non tardò a identificarsi... (continua)
Fa una nit clara i tranquil·la,
(continua)
inviata da Lorenzo Masetti 21/2/2017 - 22:39

Gwerz Gigi Ontanetti

Gwerz Gigi Ontanetti
[21 febbraio 2017]
[21 e viz-C'hwevrer 2017]

Avevo pensato di ricordare, qua dentro, Pierluigi Ontanetti con un breve scritto, ché le cose lunghe e pallose non gli piacevano per niente. Era un uomo d'azione, Gigi; l'ultima volta che l'ho visto, quasi alla fine, era a manifestare davanti al Comune di Bagno a Ripoli in una giornata torrida d'inizio agosto, l'anno scorso, in una mattina da tregenda cominciata all'alba con il paventato sgombero del libero podere di Mondeggi, e proseguita con il vero sgombero manu militari dello squat di via Toselli. Gigi era arrivato non so come, con la bombola dell'ossigeno attaccata; non ce la faceva quasi più a respirare, ma era lì. Mi disse che lo stavano per mettere in un “moritoio”, parole sue, ovvero in una residenza per malati terminali. Della sua vita e di quel che aveva fatto conoscevo delle cose a macchia di leopardo, delle sue cose non si “beava”.... (continua)
Ur werz nevez evitañ, ur werz a zo savet
(continua)
inviata da Richard Gwenndour 21/2/2017 - 22:04
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From the Plantation to the Penitentiary

From the Plantation to the Penitentiary
[2007]
Parole e musica di Wynton Learson Marsalis (1961-), trombettista, compositore e docente di musica jazz afroamericano.
Title track dell'album del 2007, con Carlos Henriquez (contrabbasso), Ali Jackson (batteria), Dan Nimmer (pianoforte), Walter Blanding (sax tenore e soprano) e Jennifer Sanon (voce)

“Why I say from the plantation to the penitentiary is because I see a lot of similarities between the incarceration, the style of it now and the way of enslavement. Is it the same? No it is not exactly the same, but it is the same result in many ways, it generates a lot of income, and it reduces people to less than what they are.”
(Wynton Marsalis in un'intervista citata da Li Onesto su Revolution #82, March 18, 2007)
From the plantation
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 21/2/2017 - 21:20
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Nel pozu María Luisa [En el pozo María Luisa, o Santa Bárbara bendita]

anonimo
Nel pozu María Luisa [En el pozo María Luisa, <i>o</i> Santa Bárbara bendita]
Nas minas de São João: La versione portoghese / La versión portuguesa / A versão portuguesa



En Alentejo, Portugal se canta en ciertas ocasiones una canción que se atribuye a los mineros alentejanos de Aljustrel. Su título es "Nas minas de São João", aunque también se la conoce simplemente como "Hino dos mineiros alentejanos".
Lo curioso es que en portugués, roxo significa morado y no rojo, por lo que "traigo la camisa roxa de la sangre de los compañeros" es una proposición rara. Eso una vez que la sangre fresca es bermeja, mientras que la vieja es castaña, pero jamás morada. Es muy probable, pues, que esta canción alentejana provenga de la original astur, y no al revés. Las componentes musicales, ésas, son muy semejantes. [sp.wikipedia]
NAS MINAS DE SÃO JOÃO
(continua)
inviata da Dq82 21/2/2017 - 12:22
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Canción de Grimau

Canción de Grimau
11 agosto 2014
JULIÁN GRIMAU
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 21/2/2017 - 09:00
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Gortoz a ran

Gortoz a ran
Visto che qui un link rimanda a Lisa Gerrard, non sarebbe cosa "buona e giusta" che qualcuno iniziasse ad occuparsi anche della mirabie opera dei Dead Can Dance, che ne dite?
Flavio Poltronieri 20/2/2017 - 22:58
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Er soudarded zo gùisket é ru [Ar soudarded zo gwisket e ruz]

Max Ar Fur
Er soudarded zo gùisket é ru [Ar soudarded zo gwisket e ruz]
Svensk översätting av XXI. Århundrades Toskanska Anonym
20. Februari 2017 08:00
SOLDATERNA ÄRO KLÄDDA I RÖTT
(continua)
inviata da L'Anonimo Toscano del XXI Secolo 20/2/2017 - 08:01
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Woodstock

Woodstock
piccola curiosità, anche se forse poco inerente: la prima strofa è stata cantata in diversi concerti dei Led Zeppelin durante il Medley di Dazed and Confused per omaggiare la controcultura degli anni '60 da cui il gruppo prendeva ispirazione. Nonostante con le sonorità dei Led Zeppelin la canzone risulti più e stravolga completamente sia l'armonia che la melodia cupa, in realtà la loro interpretazione riesce a rendere molto bene il senso e le emozioni che trasmette la versione originale.

Anemos 19/2/2017 - 23:25
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Why? (Am I Treated So Bad)

Why? (Am I Treated So Bad)
[1965]
Parole e musica di Roebuck "Pops" Staples (1914–2000), il patriarca del gruppo
Nell'album intitolato “Why”

Una canzone dedicata ai cosiddetti Little Rock Nine, un gruppetto di nove studenti afroamericani che nel 1957 si iscrissero alla scuola superiore di Little Rock, Arkansas.

Il governatore segregazionista Orval E. Faubus mandò i soldati ad impedire l'ingresso ai nuovi alunni, ma il presidente Eisenhower mandò l'esercito federale a scortarli affinchè potessero entrare. Finalmente ammessi, i nove furono costretti a subire ogni sorta di violenze ed angherie inflitte loro dai compagni bianchi. Particolarmente accanite furono le ragazze, che arrivarono a gettare dell'acido in faccia a Melba Joy Pattillo, una dei nove.

Per un'introduzione più accurata alla vicenda dei Little Rock Nine rimando a State of Arkansas (My Name Is Terry Roberts) di Pete Seeger.
Why, am I treated so bad?
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 19/2/2017 - 21:43
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Sins of the Father

Sins of the Father
Questa lunga, ossessiva, biblica, visionaria canzone, contenuta in Real Gone del 2004, contiene allusioni ai brogli elettorali di Jeb Bush, fratello di George W.
God said: don't give me your tin horn prayers
(continua)
inviata da Flavio Poltronieri 19/2/2017 - 20:51
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Chocolate City

Chocolate City
[1975]
Scritta da George Clinton, Bootsy Collins e Bernie Worrell
Title track dell'album del 1975
La voce nella parti recitate è quella di George Clinton
Testo ripreso da Genius

Le “Chocolate Cities” sono le città statunitensi a maggioranza nera. Quelle che George Clinton citava a metà degli anni 70 erano Washington, D.C., Newark, New Jersey, Gary, Indiana, Los Angeles, California, Atlanta, Georgia e New York City, New York.
I Parliament, alfieri del funk e del black pride, immaginavano il potere in mano agli afroamericani ed un governo con Muhammad Ali presidente, Aretha Franklin first lady e Stevie Wonder ministro della cultura..
Uh, what's happening CC?
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 19/2/2017 - 18:22
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Blues for Martin Luther King

Blues for Martin Luther King
[1968]
Il pianista e cantante di Chicago Otis Spann scrisse questo struggente blues all'indomani dell'assassinio di MLK
Il brano si trova in alcune raccolte, a partire da “Rare Gems” del 1977.

Otis Spann è stato uno dei più grandi pianisti blues di sempre ma nel 1970, quando se lo portò via prematuramente un cancro al fegato, venne sepolto in una tomba anonima... Ci vollero 30 anni e una colletta tra i suoi estimatori prima che il bluesman ricevesse una lapide. Fu inaugurata nel 1999 e recita: “Otis played the deepest blues we ever heard – He'll play forever in our hearts” (en.wikipedia)
Oh, did you hear the news
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 19/2/2017 - 17:54
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Ramblin' Round

Ramblin' Round
[1941]
Parole di Woody Guthrie
Sulla melodia di "Goodnight, Irene" incisa da Leadbelly nel 1933.
Il brano si trova in parecchie raccolte, a partire da “Columbia River Ballads” (o “Columbia River Collection”)
Interpretata anche da Bob Dylan, Odetta e Barbara Dane.
Testo trovato su woodyguthrie.org
Ramblin' around your city,
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 19/2/2017 - 17:25
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We're a Winner

We're a Winner
[1967]
Parole di Curtis Mayfield
Musica di Curtis Mayfield e Johnny Pate
Singolo del 1967, poi title track di un album del 1968.

Il testo di questo inno fondamentale del black pride si trova in Rete riportato da un mucchio di siti di lyrics e immancabilmente con svariati strafalcioni... Sono dovuto andare sul numero del 15 febbraio 1968 della rivista musicale “Jet” (su Google Books) per trovare il testo corretto...
We're a winner
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 19/2/2017 - 15:38
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Un sorriso vi salverà

Un sorriso vi salverà
Un saluto a Gigi Ontanetti, che ho conosciuto come uno di quegli ostinati anarchici cristiani capacissimi di tutto, che la città di Firenze non cessa per fortuna di produrre.
Io non sto con Oriana 19/2/2017 - 15:16
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Carbone

Carbone
Poesia di Erri De Luca dalla raccolta "Solo Andata" (2005)

Musicata da Ilaria Bocchino, pubblicata dai Secondamarea nel disco Canzoni a Carburo (2009)
Raschiato con l’esplosivo e il ferro
(continua)
inviata da dq82 19/2/2017 - 14:47




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