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Ain't This the Life

Ain't This the Life
[1979]
Uno dei primi brani composti dalla new wave band californiana degli Oingo Boingo.

Nella prima demo e poi nel primo EP del gruppo.

Il brano si trova anche nella colonna sonora del film musicale “Urgh! A Music War” (1982)

“Uno stile di vita da superattico / bistecche speciali e Martini Dry / La gente di sotto dice che non è giusto / Che vadano all’inferno! Non me ne importa nulla / Joie de vivre, mon amie / Non è questa la vita?!?”

Dal piccolo Lapo El Can al grande Donald "Bully" Trump, una sequela senza fine di riccastri affamatori dei popoli...
Livin' way up now in a penthouse high
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 6/12/2016 - 13:31
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Back in Flesh

Back in Flesh
[1980]
Scritta dai Wall of Voodoo (Stan Ridgway, Marc Moreland, Bruce Moreland, Chas Gray e Joe Nanini), quelli dell’indimenticabile “Mexican Radio

Nell’album d’esordio (se si eccettua un precedente EP) della band californiana, intitolato “Dark Continent”, pubblicato nel 1981.

Il brano si trova anche nella colonna sonora del film musicale “Urgh! A Music War” (1982)
Someone smashed my alarm
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 6/12/2016 - 12:58
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Ai caduti della Thyssenkrupp di Torino

Ai caduti della Thyssenkrupp di Torino
Canto sociale dedicato agli operai della società multinazionale tedesca bruciati vivi (per la mancanza del rispetto delle norme di sicurezza) in nome del profitto degli azionisti di una banda di avvoltoi assassini.
Tra il 5 e il 6 di dicembre a Torino,
(continua)
inviata da adriana 6/12/2016 - 10:02
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Odio

Odio
[1984-86]
“Topi Puzzolenti”, HC Punk band torinese, dai profondi anni 80.
Brano presente nel MiniLP intitolato “Vergognati”, pubblicato nel 1986.
Nel 2009 è stata pubblicata una compilation con la loro opera omnia, consistente in una sola demo e nel MLP citato, un pugno di canzoni brutte ma incazzate.
La produzione era della Chaos (l'etichetta dei Wretched) e della Blu Bus (l'etichetta dei Kina). Il mixaggio avvenne nel mitico studio chivassese di Beppe Crovella (1952-), compositore, tastierista e produttore discografico. Al mixer c’era anche Zazzo dei Negazione.
Testo trovato su Punk4Free
Laghi di sangue tutti intorno a me
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 6/12/2016 - 09:12
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Uomo

Uomo
[1984-86]
“Topi Puzzolenti”, HC Punk band torinese, dai profondi anni 80.
Brano presente nel MiniLP intitolato “Vergognati”, pubblicato nel 1986.
Nel 2009 è stata pubblicata una compilation con la loro opera omnia, consistente in una sola demo e nel MLP citato, un pugno di canzoni brutte ma incazzate.
La produzione era della Chaos (l'etichetta dei Wretched) e della Blu Bus (l'etichetta dei Kina). Il mixaggio avvenne nel mitico studio chivassese di Beppe Crovella (1952-), compositore, tastierista e produttore discografico. Al mixer c’era anche Zazzo dei Negazione.
Testo trovato su Punk4Free
La guerra è finita
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 6/12/2016 - 08:41
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Spara Prega Compra Uccidi

Spara Prega Compra Uccidi
[1984-86]
“Topi Puzzolenti”, HC Punk band torinese, dai profondi anni 80.
Brano che non venne inserito nell’originario MiniLP intitolato “Vergognati”, pubblicato nel 1986.
Nel 2009 è stato invece ripreso in una compilation con la loro opera omnia, consistente in una sola demo e nel MLP citato, un pugno di canzoni brutte ma incazzate.
La produzione era della Chaos (l'etichetta dei Wretched) e della Blu Bus (l'etichetta dei Kina). Il mixaggio avvenne nel mitico studio chivassese di Beppe Crovella (1952-), compositore, tastierista e produttore discografico. Al mix c’era anche Zazzo dei Negazione.
Testo trovato su Punk4Free
Oh dio, benedici le nostre armi
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 6/12/2016 - 08:22
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Serge Gainsbourg: Requiem pour un con

Serge Gainsbourg: Requiem pour un con
[1968]
Parole e musica di Serge Gainsbourg.
Un proto-rap la cui melodia pare fu ispirata a Gainsbourg dall'ascolto di un movimento dalla “Sinfonia del Nuovo Mondo” di Dvořák.
Nella colonna sonora del film poliziesco “Le Pacha” diretto nel 1968 da Georges Lautner, con Jean Gabin.

Spero che nessuno chieda oggi per quale motivo ho proposto questo brano e a chi lo dedico...
Se comunque a qualcuno pungesse vaghezza in tal senso, prego di fare riferimento ad una canzone già contenuta sulle CCG/AWS, un'antica ballata inglese ritenuta perduta ma recentemente riscoperta nel “Percy's Folio” e ricondotta senza ombra di dubbio a “The English and Scottish Popular Ballads”, la celebre raccolta ottocentesca curata da Francis James Child...
Parlo ovviamente di Matty Rentz (Child #306).

Ça c'est génial!
Écoute les orgues
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 5/12/2016 - 22:29
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Tra cielo e terra

Tra cielo e terra

Nel 2001 uscì per Mescal "900", un album apprezzato dalla critica e amato da un pubblico che fedelmente seguì la "Casa del Vento" attraverso una coinvolgente tournèe . "900" oltre a contenuti di spessore e suoni coloratissimi, aveva uno specialissimo ospite: "Cisco" Bellotti, cantante dei Modena City Ramblers. Il 15 Luglio 2002 Mescal e Social Forum presentano un importantissimo progetto con la band aretina. Dopo i fatti di Genova, e già sulla scia di brani intensi come A las barricadas, che trattavano questioni legati ai problemi della globalizzazione, il gruppo ha incentrato il proprio interesse artistico verso le riflessioni sociali e culturali che il movimento sta perseguendo. Con Vittorio Agnoletto e gli altri portavoce del Social Forum si è deciso di proporre anche qualcosa di musicalmente significativo per il movimento; ecco allora i due brani che la band di Arezzo aveva scritto subito... (continua)
Perché continuate a farci sperare
(continua)
inviata da Dq82 5/12/2016 - 22:18
Percorsi: 1968 e dintorni
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Escape From Planet Earth

Escape From Planet Earth
[1982]
Traccia che dà il titolo al secondo ed ultimo album di questi “Gatti Randagi” californiani
Il brano viene con una certa ragione riconosciuto come uno dei più grandiosi pezzi punk-rock della storia

“La fuga dal pianeta Terra che tentano gli Alley Cats è purtroppo solo metaforica, come tutti noi anche loro sono costretti a rimanerci, ma su questa terribile condizione – una moderna presa di coscienza della alienazione industriale (uno dei temi portanti della new wave fra l’altro), gli Alley Cats ci costruiranno un sound unico e irripetibile.” (Genericamentegiuseppe, sul suo blog Una volta ho suonato il sassofono)
Bound together by doomsday chains
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 5/12/2016 - 12:27
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Levi Stubbs' Tears

Levi Stubbs' Tears
[1986]
Parole e musica di Billy Bragg
Il primo singolo estratto dall’album “Talking with the Taxman about Poetry”

Il titolo fa riferimento a Levi Stubbs (1936-2008), baritono del celebre gruppo vocale The Four Tops, gli interpreti di brani memorabili come "I Can't Help Myself (Sugar Pie Honey Bunch)", "Loving You Is Sweeter Than Ever" e "Reach Out I'll Be There".
Si legga al proposito A love letter to the lyrics of Levi Stubbs’ Tears by Billy Bragg, un bell’omaggio a qusta canzone firmato da Phil Adams.

L’inizio della canzone è anche l’esito del racconto.
Storia di una donna abusata e quasi uccisa dal marito stupido e violento, sposato da ragazzina.
Traumatizzata, rimasta sola contro un mondo di irresponsabili, con i quattro soldi ricevuti come risarcimento per una vita distrutta, la protagonista acquista un camper per andarsene via, finalmente sola, finalmente libera, con l’unico... (continua)
With the money from her accident she bought herself a mobile home
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 5/12/2016 - 09:02
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Baba O'Riley

Baba O'Riley
[1971]
Parole e musica di Pete Townshend
La canzone che apre l'album intitolato “Who's Next”
Al violino sul finale: Dave Arbus della band progressive East of Eden.

(significativa copertina dove i nostri Who hanno appena pisciato su di un pilone di cemento armato piantato in mezzo ad una wasteland)

Devo confessare che è da parecchio tempo che penso di proporre “Baba O'Riley” come CCG/AWS.
L'avrei comunque suggerito come Extra, con egoistico escamotage solo per vedere pubblicato il mio brano di musica rock preferito, ed uno dei più belli di sempre nel genere, un capolavoro di potenza ed eleganza.
Poi ho approfondito il testo e la storia della sua composizione e mi sono convinto che “Baba O'Riley” È una canzone contro la guerra.

Il titolo è un omaggio che Townshend fece a due suoi maestri, Meher Baba (1894-1969), quello spirituale, e Terry Riley (classe 1935, vivente), compositore... (continua)
Out here in the fields,
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 4/12/2016 - 22:20
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Preghiera

Preghiera
1991
Preghiera

poi nell'album Chiamalavita (2005)
Ho visto angeli forse stanchi
(continua)
inviata da dq82 4/12/2016 - 17:44
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Liberare il Nano

Liberare il Nano
Inno del MALAG
Movimento di Liberazione dei Nani da Giardino
Io sono come te che vivi la tua vita
(continua)
inviata da R.V. e daniela -k.d.- 4/12/2016 - 16:08

Vară, vară, primăvară

anonimo
[1943/44]
Rielaborazione di una doină (canto popolare rumeno)
forse del XVII secolo

La doină Vară, vară, primăvară (“Vera, vera, primavera”, anche se vară di per sé significa “estate”) è un canto popolare diffuso almeno fin dal XVII secolo in tutte le terre di lingua rumena; è, propriamente, un canto gioioso che parla della fine del lungo inverno, e del ritorno al lavoro nei campi. Per contrasto, durante i terribili anni della II guerra mondiale ne scaturì una versione in cui si descrive cosa accade in un villaggio contadino in tempo di guerra, con gli uomini al fronte russo. Un testo fu pubblicato sul giornale Unirea Poporului (“L'Unione del Popolo”) del 5 marzo 1944, da dove l'ho ripreso; in una brevissima nota finale si legge che il canto fu udito dal soldato Vasile Petean del distretto (judeţ) di Buzău, e raccolto da tale T. Seiceanu. Il distretto di Buzău si trova nella storica... (continua)
Vară, vară, primăvară,
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 4/12/2016 - 08:19
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The Charade

The Charade
(2014)
Album: Black Messiah - D'Angelo and The Vanguard

Un brano sulla condizione dei neri nella società americana, con riferimenti espliciti agli assassini di neri disarmati da parte della polizia negli Stati Uniti.
Crawling through a systematic maze to demise
(continua)
4/12/2016 - 00:26

Bangladeshot hijrot gorilam boyonda ghor feli

anonimo
Terzo testo raccolto tra i Rohingya profughi in Bangladesh

Testo trovato in Farzana, K. F. (2011). Music and Artistic Artefacts: Symbols of Rohingya Identity and Everyday Resistance in Borderlands. ASEAS – Austrian Journal of South-East Asian Studies, 4(2), 215-236.

For the refugees, songs are used as a glue for community bonding. Besides singing individually, refugees in Nayapara occasionally camp out, once or twice a month, for small singing programmes, usually on a moonlit night, within their small boundary between huts and only with the consent of the Camp-in-Charge.14 At these gatherings, they use their traditional instruments (juri and tobla) and sing country songs, religious or philosophical songs, and songs that represent their everyday issues in the camp. Although the group performances in camp are mostly by men, women are welcome as well. As these gatherings... (continua)
Chalot chaile choyer bora
(continua)
inviata da dq82 3/12/2016 - 11:35

Ara hoilam porbashi

anonimo
I Rohingya sono perseguitati in Birmania (ormai anche la speranza che Aung San Suu Kyi, premio Nobel per la pace , potesse risolvere la questione è vana), apolidi, vittime di uccisioni pulizia etnica e stupri, profughi in Bangladesh o in Malesya o in India.

I racconti dei profughi hanno portato un alto funzionario dell’agenzia dei rifugiati dell’ONU dal Bangladesh a parlare apertamente di “pulizia etnica”, posizione non condivisa a livello ufficiale dall’organizzazione. Una fonte interna alle Nazioni Unite, che ha chiesto a Panorama di rimanere anonima, spiega che nessuno sa cosa stia davvero succedendo. L’ipotesi è quella di una reazione sproporzionata dell’esercito agli attacchi di natura para-terroristica con probabili connessioni locali, a discapito della popolazione civile. Immagini satellitari ottenute da Human Rights Watch danno le prime certezze, mostrando circa 1200 abitazioni... (continua)
Oh Allah Gafure-rahim,
(continua)
inviata da dq82 3/12/2016 - 11:16
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Prima della guerra c'era da dubitare

anonimo
Per Silvia Goi: Data la sua natura, abbiamo spostato il tuo commento direttamente nell'introduzione; anzi, adesso serve perfettamente proprio da introduzione (la pagina ne era finora priva). Grazie davvero per il contributo e speriamo a risentirci!
CCG/AWS Staff 3/12/2016 - 08:13
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Rifiuto

Rifiuto
Chanson italienne – Rifiuto – Stinky Rats – 1985



Mon ami Lucien l’âne, j’espère que tu t’entends bien avec ces autres mammifères que sont les muridés, autrement dit, des rats et spécifiquement, des rats d’égout, les mêmes que l’on trouve dans la « filastroca », la « litanie », la « ritournelle », la « turlutaine », qu’on désigne souvent sous ses premiers mots : « J’en ai marre, marabout ».

Oh, Marco Valdo M.I. depuis le temps que je la connais celle-là. Allez, je te la récite :

« J’en ai marre,
Marabout,
Bout de ficelle,
Selle de cheval,
Cheval de course,
Course à pied,
Pied de cochon,
Cochon de ferme,
Ferme ta gueule,
Gueule de rat,
Rat d’égout,
Dégoûtant ! »

Fort bien, cela dit, avant daller plus avant dans cette introduction à la chanson, il me serait utile que tu me dises où en sont tes rapports avec les muridés.

Bof, dit Lucien l’âne, il m’arrive d’en croiser sur les bords des... (continua)
REFUS
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 2/12/2016 - 22:12
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Spiaggia libera

Spiaggia libera
[2016]
Album: Mille Gruppi Avanzano

Con la collaborazione di Inoki Ness e dei ragazzi dei Social Days di Ostia.
Il video è girato sulle spiagge di Castel Porziano e a Ostia dove l'anno scorso il presidente del municipio è stato arrestato nell"inchiesta mafia capitale, un territorio quello dove le spiagge sono state quasi tutte privatizzate con bandi sospetti che andrebbero rivisti e cancellati.
E' una canzone d'amore per le nostre spiagge italiane, spiagge belle, fantastiche, che sono di tutti, del popolo e di cui siamo derubati da gente insopportabile che ci mettono davanti cancelli, alzano muri, pagano guardiani, escludono, soffocano, imponendo stili di vita che non ci piacciono e che combattiamo. Dedicata alla generosa umanità che tiene vivo lo spirito della spiaggia libera.
Sulla spiaggia libera… e chi non c’è cresciuto?
(continua)
inviata da adriana 2/12/2016 - 08:54
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Lamento del contadino

Lamento del contadino
Eecuzione di Adamo Tinti (Bucine 1911 - San Giusto di Prato 4 luglio 1974)
registrazione effettuata da Caterina Bueno nel settembre 1965 a San Giusto di Prato



tratto da I CANTI DEL LAVORO 5
dischi del sole DS50 dell’ottobre 1965

Canzone assai conosciuta, ancora oggi, nel Casentino e nell'Aretino (e forse altrove, in Toscana). L'informatore, il contadino Adamo Tinti (nato nel 1911) assicura che l'autore del Lamento fu il «poeta» Alfredo Murati, di Bucine. L'avrebbe scritta nel 1924. Il Tinti ricorda di averla appresa proprio dal Murati, quando viveva a Bucine (prima di trasferirsi, nel 1925, a San Giusto di Prato, dove ora vive).
In realtà la canzone è certo anteriore al ’24, come testimonia un foglio volante da noi conservato: Il Lamento dei Contadini / Tip. E. Ducci Firenze / s.d. il foglio è databile alla fine del secolo scorso.
La lezione orale contiene tutte le strofe comprese nel... (continua)
IL LAMENTO DEL CONTADINO
(continua)
inviata da Giovanni Bartolomei da Prato 1/12/2016 - 18:34
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Il disertore

Il disertore
Questa canzone in realtà non è dei Cantovivo, è un brano di Jean Loup Baly dei Mélusine dall'album La Prison D'amour del 1976

Dq82 1/12/2016 - 12:17
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Fiore amore disertore

Fiore amore disertore
Da notare il bel finale strumentale, che chiude con dolcezza questo canto dai toni epici: ricalca la melodia di Fuoco e mitragliatrici.
marculivic 1/12/2016 - 00:31
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Canzone per Fausto e Iaio

Canzone per Fausto e Iaio
(S. Gnudi - G. Giampà)

"Canzone per Fausto e Iaio" è una canzone scritta da Sergio Gnudi e Beppe Giampà che assieme alle canzoni dei Gang, Massimo Priviero, Gaetano Liguori e Andrea Sigona, fa parte della la colonna sonora del film di Daniele Biacchessi e Giulio Peranzoni: "Il sogno di Fausto e Iaio".
E allora chi ha ucciso Fausto e Iaio?
(continua)
inviata da Valerio 30/11/2016 - 18:57
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Le retour de la croisade

Le retour de la croisade
LE RETOUR DE LA CROISADE
(continua)
inviata da Flavio Poltronieri 30/11/2016 - 17:30
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Vieni fuori compagno

Vieni fuori compagno
Il testo originale di Bertolt Brecht: il dramma didattico Die Maßnahme (La linea di condotta) (1930)
da rundfunkschaetze.de
DER KONTROLLCHOR
(continua)
inviata da Dq82 30/11/2016 - 15:44
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Maria coraggio

Maria coraggio
Ma non diciamo scempiaggini. Si capiva, anche senza conoscerne i retroscena, che era la denuncia di qualcosa.... e guarda caso anche dalla frase "Maria danza sull'arroganza ma la gente è stronza" I testi sono semplici è vero (a volte anche troppo !) proprio per far capire a tutti il messaggio contenuto ... poi se uno non ci arriva sta messo maluccio. Magari, un pochino di lettura al di fuori di topolino e meno televisione spazzatura, aiuterebbero ad aprire la mente sui problemi che ci circondano. Maria incarna tutte le donne (ma non solo) che subiscono violenza di ogni genere. Poteva essere per la famiglia, per l'indifferenza della gente..ect. Ovviamente lui la lega ad un avvenimento particolare. Ognuno comunque potrebbe fare propria la canzone per i più svariati motivi. Io ad esempio la faccio mia per una bruttissima esperienza personale. Quindi anche io, in qualche modo, mi rivedo in "Maria coraggio". Detto ciò rimane una delle più belle tracce dell'album.
Simon 30/11/2016 - 10:03
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Apriti cielo

Apriti cielo
[2016]
Parole e musica di Alessandro Mannarino
Il singolo che dà il titolo al suo nuovo album di prossima uscita
Testo trovato su Spettakolo! e sistemato un po’ all’ascolto (c’è però ogni tanto un coro in inglese che non mi riesce di capire…)

Sentita stamattina alla radio: molto bella!
Apriti cielo
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 30/11/2016 - 08:30
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Plegaria a un labrador

Plegaria a un labrador
Questa canzone è un monumento, una perla di poesia di religiosa laicità difficile da raggiungere.
Anche l'interpretazione di Victor, asciutta e appassionata, resta inarrivabile e si stacca da quella di molte sue altre composizioni, che pur belle vennero spesso riarrangiate e reinterpretate (dagli Inti ma non solo) con risultati più apprezzabili.
Anni fa in Chile orecchiai in una radio la Plegaria in versione rock e ne rimasi colpito, perché pur snaturata nello stile ne manteneva afflato e spirito. Non sono mai riuscito a capire chi la cantava, ma questa versione del Chancho en Piedra la ricorda molto:

marculivic 30/11/2016 - 00:22
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Léo Ferré: La Solitude

Léo Ferré: La Solitude
Come vivre senza leo Ferré
Leti 29/11/2016 - 22:47




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