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Autore Pete Seeger

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I Love Everybody

anonimo
I Love Everybody
Testo adattato della traccia cantata dai manifestanti durante la marcia per i Diritti Civili da Selma a Montgomery , Alabama, nel 1965

da: Civil Rights Movement Archive
https://www.crmvet.org › 65_selma_wnew_liner
RADIO STATION - WNEW's Story of Selma, 1965.
With Len Chandler, Pete Seeger and The Freedom Voices
p. 4/8

I Love Everybody.
PETE : There are batches of young women - some of them teenage girls - right in back of where my wife and I were walkin'. They came out with a couple of verses that gave me pause to think and I realize that this March had something unique in the whole world . Anybody in America that thought that this March was full of a bunch of angry people, you know, shouting out malignant thoughts and … on the contrary it was one of the most happy.... purely joyful thing you could imagine. This is what these girls were singing ….
(continua)
inviata da Pluck 27/8/2023 - 18:12
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Hold on (Keep Your Hand on the Plow)

Hold on  (Keep Your Hand on the Plow)
Basata sullo spiritual Gospel Plow, da cui è ripresa anche la melodia di Keep Your Eyes on the Prize
Noah, Noah let me come in
(continua)
inviata da Pluck 21/8/2023 - 09:00
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Highway 66 Blues

Highway 66 Blues
HIGHWAY 66 BLUES
(Woody Guthrie, Pete Seeger)

"Verso la fine degli aa.'30,la mèta della maggior parte dei disoccupati e dei senza casa dell'Ovest e del Sud-Ovest era la California. Disprezzati per la loro poverta' e rozzezza contadina,etichettati con nomignoli dispregiativi (Okies,Arkies,Mizoos) gli agricoltori rovinati dell' Oklahoma,dell'Arkansas,del Missouri, del Texas affluivano verso la nuova terra promessa trovando un formidabile sbarramento di polizia a chiuder loro la strada. La citta' di Los Angeles invento' il blocco totale contro gli immigranti poveri , rimandando indietro tutti quelli che arrivavano senza soldi in tasca sulla strada numero 66,quella che veniva dagli stati piu' colpiti della depressione."

da "La canzone popolare in America " di Alessandro Portelli - De Donato Ed.- 1975 - pag. 40
There is a Highway from coast to the coast,
(continua)
inviata da Pluck 5/8/2022 - 20:17
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Freight Train

Freight Train
[primi del 900]
Parole e musica di Elizabeth "Libba" Cotten (1893-1987), afroamericana, chitarrista blues e folk, originaria del North Carolina.

Questa è una di quelle canzoni che mi piacciono tanto, non solo perchè è uno splendido standard della musica popolare americana, interpretato da molti artisti anche famosi, ma perchè ha dietro una storia di persone dalle vite modeste eppure incredibili, fantasmi, che sono apparsi, scomparsi, riapparsi, spariti di nuovo. Dimenticati, celebrati, scordati nuovamente e poi riscoperti.

Il tema della canzone è uno dei più cari alla musica blues e folk americana, quello del treno merci a vapore, mezzo di trasporto e di fuga per tutti i diseredati, bianchi e neri, miseri hobo o schiavi fuggiaschi, dalla metà dell'800 fino al primo dopoguerra e alla Grande Depressione. Treno che, come il fiume, spesso diveniva metafora della Salvezza offerta da Dio all'uomo... (continua)
Freight train, freight train run so fast
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 7/1/2022 - 13:38
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לאָמיר זיך איבערבעטן

anonimo
לאָמיר זיך איבערבעטן
Lomir zikh iberbetn
[ XX sec ]

און מוזיק / Testo e musica / Lyrics and music / Paroles et musique / النص والموسيقى / Sanat ja sävel:
אַנאָנימע /Anonimo / Anonymous / Anonyme / مجهول / Nimeämätön

פּערפאָרמער / Interpreti / Performed by / Interprétée par / مطرب / Laulavat :

1. Zupfgeigenhansel
אלבאם / Album /الألبوم : Jiddische Lieder [1979]

2. Ben Zimet
אלבאם / Album /الألبوم : Chants Yiddish [1974]

3. Ruth Rubin , Pete Seeger
אלבאם / Album /الألبوم : Jewish, Children's Songs & Games [1957]

4. Talila
אלבאם / Album /الألبوم : Chants Yiddish [1977]

E’ un lid yiddish di origine russa. La prima pubblicazione di cui si ha notizia risale al 1914. C’è anche un’altra versione di Yossele Rosenblatt in chiave religiosa.

Nota testuale

La struttura della canzone varia in base alle interpretazioni. Per darne conto le strofe sono contrassegnate con una lettera. La successione... (continua)
[1] לאָמיר זיך איבערבעטן איבערבעטן (d)
(continua)
inviata da Riccardo Gullotta 6/1/2021 - 23:02
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Talking Ben Tre

Talking Ben Tre
(1968)
dal disco "Now", con Bernice Reagon & The Reverend Fred Kirkpatrick
Parole di Jan Davidson

Un talkin' blues che racconta con sarcasmo la storia di un plotone di soldati USA che attacca un villaggio vietnamita.
Gonna tell you all a story from across the sea
(continua)
inviata da Lorenzo 18/12/2020 - 23:59
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Oh, Had I a Golden Thread

Oh, Had I a Golden Thread
Ripresa da tantissimi interpreti tra cui Joan Baez, Judy Collins, Nana Mouskouri, Eva Cassidy, Peter, Paul and Mary

Una bellissima canzone di pace su un mondo migliore da lasciare a chi verrà dopo di noi.
Oh had I a golden thread and needle oh so fine
(continua)
30/10/2020 - 23:00
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We Are Soldiers

The lyrics of this song give the song a dramatic type of feel. The lyrics are saying that during the fight to win freedom, the soldiers (fighters) have had struggles and emotional and mental breakdowns but couldn't give up and had to continue to fight. The overall story being told in the song is very drama filled but real experiences and situations that real people had to go through.
-A'Tora Richardson
(From Smithsonian Folkways Recordings )

Music was essential to the African-American struggle for civil rights and equality. "We Are Soldiers in the Army" demonstrates how the Black American traditional song repertoire and older styles of singing were used to inspire and organize the Civil Rights Movement. The singers here remind us that the days of open discrimination and bigotry are not far behind us, and that "it's people's hearts we're trying to change now."

"History will have to record... (continua)
We are Soldiers,
(continua)
inviata da L. E. 8/6/2020 - 09:12
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Pittsburgh Town

Pittsburgh Town
[1941]
Parole di Woody Guthrie
Sull'aria di una canzone tradizionale, "Crawdad Song", ripresa anche dallo stesso Guthrie

Un brano che Guthrie scrisse durante un tour con gli Almanac Singers nel 1941
Tuttavia la prima incisione è quella di Pete Seeger in "American Industrial Ballads" del 1956.
Pittsburgh town is a smoky ol' town, Pittsburgh
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 4/4/2020 - 21:43
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Young Man From Alcalà

Young Man From Alcalà
Canzone antifranchista dei volontari americani nella guerra di spagna.
Incisa da Pete Seeger ai tempi degli Almanac Singers
In realtà l'ho conosciuta tramite una incisione successiva (1997) di Michael Smith e e Jamie O'Reilly,
Pasiones: Songs of the Spanish Civil War 1936-1939

A Spaniard who hailed from Alcala
(continua)
inviata da Piersante Sestini 13/12/2018 - 22:08

Come on Over to Your Own Side

Come on Over to Your Own Side
[1968]
Written by Elaine Laron
Scritta da Elaine Laron
Performed by Matt Jones and Elaine Laron
Interpretata da Matt Jones e Elaine Laron
Published / Pubblicata:
Broadside #95, November / December 1968

“Matt Jones” è Matthew Jones, l'autore (assieme a Elaine Laron anche del testo) di Hell No, I Ain’t Gonna Go!. A dire il vero, quest'ultima canzone appare accreditata nel disco antologico Broadside Time Is Running Out (la canzone era stata pubblicata nel n° 82 della rivista) ad entrambi, e quindi mi chiedo se non sia il caso di uniformare la cosa. Matt(hew) Jones (1936-2011) fu attivista per i diritti civili, segretario dello Student Nonviolent Coordinating Committee e, per un certo periodo, membro dei Freedom Singers di Pete Seeger; Elaine Laron (1930-2013), nata nel Bronx, è stata una songwriter e poetessa. La sua collaborazione con Matthew Jones, che era compositore e musicista, produsse... (continua)
Come on over to your own side!
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 7/3/2018 - 04:10
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God & the FBI

God & the FBI
[2000]
Parole e musica di Janis Ian
La canzone che dà il titolo all’album

Nel secondo dopoguerra, gli anni della “minaccia comunista”, della “caccia alle streghe” e dell’inizio della “Guerra Fredda” (che tanto fredda non fu nemmeno, anzi), il padre di Janis Eddy Fink (il vero nome di Janis Ian), un semplice allevatore di pollame, partecipò ad un raduno sindacale sul prezzo delle uova, e questo allora bastava per essere attenzionato dai servizi di J. Edgar Hoover. Ma forse, in quegli anni bui, bastava ancora meno, anche solo ascoltare un disco di Pete Seeger…

The album's title is taken from the song "God & the FBI", about Janis' early life with her parents and the FBI's effect on her. "My dad was a chicken farmer who made the mistake of going to a meeting about the price of eggs; they picked him up for questioning the next day. We were on the watch list from then on. It took me nine... (continua)
Mama's making mimeos. Pete's on the stereo
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 29/11/2017 - 12:44
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Bob Dylan: Subterranean Homesick Blues

Bob Dylan: Subterranean Homesick Blues
[1965]
Parole e musica di Bob Dylan
Singolo poi contenuto nell’album “Bringing It All Back Home”

“Non c’è bisogno di ascoltare le previsioni del tempo per sapere da che parte soffia il vento”, un verso celeberrimo che, nonostante l’apparente nichilismo del brano, all’epoca venne preso in prestito addirittura dal gruppo armato rivoluzionario, la “Weather Underground Organization”(WUO), meglio conosciuta per l’appunto come “Weatherman”, nata nel 1969 nell’Università del Michigan all’interno del movimento “Students for a Democratic Society” (SDS)

Nella canzone chiari i riferimenti a Jack Keruac (il racconto del 1958 intitolato The Subterraneans e a Chuck Berry (con la sua Too Much Monkey Business). Su moltissimi siti si riferisce anche di una relazione tra alcuni versi di “Subterranean Homesick Blues” con il testo della canzone Takin' It Easy di Woody Guthrie, ma francamente né nel testo... (continua)
Johnny's in the basement
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 5/9/2017 - 14:32
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Talking Union

Talking Union
[1941]
Scritta da Millard Lampell, Lee Hays e Pete Seeger
La canzone che dà il titolo all’album uscito nel luglio del 1941 e dedicato alla memoria di Joe Hill
Testo trovato sul solito Mudcat Café
Successivamente interpretata anche dal solo Pete Seeger, con l’attualizzazione dell’ultimo verso della penultima strofa: “You're unpatriotic, Moscow Agents, bomb throwers, even the kids”
Now, if you want higher wages let me tell you what to do
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 23/8/2017 - 13:30
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The Pete Seeger Song

The Pete Seeger Song
[1961]
Parole e musica di Karen James, oggi dimenticata cantautrice statunitense che tra la fine dei 50 e l'inizio dei 60 incise alcune canzoni per la Folkways Records.
Nel suo album eponimo.

Un tributo a Pete Seeger il quale, come tanti altri artisti ed intellettuali americani negli anni del maccartismo, era caduto vittima della “caccia alle streghe” anticomunista e che nel 1955 si rifiutò di testimoniare di fronte alla speciale commissione parlamentare d'inchiesta sulle attività anti-americane: "I am not going to answer any questions as to my association, my philosophical or religious beliefs or my political beliefs, or how I voted in any election, or any of these private affairs. I think these are very improper questions for any American to be asked, especially under such compulsion as this." (Pete Seeger)
Gather round children, I'm going to tell you a story
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 13/6/2017 - 09:04
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We Shall Overcome

We Shall Overcome
Versione bengalese di Sushmita Sultana / Bengali version by Sushmita Sultana

Dq82 25/11/2016 - 19:19
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Waist Deep In The Big Muddy

Traduzione francese di Graeme Allwright dall'album "Le Jour De Clarté" (1968)
Waist Deep In The Big Muddy
JUSQU'À LA CEINTURE
(continua)
inviata da Dq82 19/11/2016 - 19:44
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John Hardy (Was a Desperate Little Man)

anonimo
John Hardy (Was a Desperate Little Man)
[fine 800]
Una delle più note ballate popolari americane, la cui prima incisione risale al 1924 ad opera di tali Samantha Bumgarner (banjo) ed Eva Davis (voce)
Da allora gli artisti che l'hanno interpretata non si contano: Carter Family, Lead Belly, , Pete Seeger, Joan Baez e tantissimi altri noti e meno noti.
Dato il titolo simile, il contesto geografico ed il tema comuni, quello del lavoro dei negri nella Virginia della seconda metà dell'800, viene spesso confusa e mescolata con un altro standard della musica popolare americana, John Henry
Il testo che propongo è quello reperito sul blog Kidnapping, Murder and Mayhem ed attribuito alla Carter Family che lo incise nel 1928.

La vicenda del minatore negro John Hardy è ben raccontata al link appena citato e anche sul bel sito Executedtoday, dedicato alla pena di morte e ai mille modi e motivi con cui nei secoli alcuni uomini hanno preteso... (continua)
John Hardy, he was a desperate little man,
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 6/11/2016 - 22:31
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Last Train To Nuremberg

Last Train To Nuremberg
Una strofa aggiuntiva apparsa su Broadside #104
Go tell all the young people; go tell all the
(continua)
6/11/2016 - 17:16
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We are Gentle Angry Women (Singing For Our Lives)

We are Gentle Angry Women (Singing For Our Lives)
Testo di Pete Seeger
Pubblicata originariamente su Broadside #146, novembre 1983
We are a gentle, angry people
(continua)
inviata da dq82 1/11/2016 - 16:56
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Andorra

Andorra
VAL SHENSON sends along these additional verses for "Andorra", which appeared in BROADSIDE # 5:
(from Broadside # 6, maggio 1962)
One day a councilman rose to say, "I think we're behind the times,
(continua)
inviata da dq82 23/10/2016 - 18:28
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All the Pretty Little Horses (Hush-a-Bye)

anonimo
All the Pretty Little Horses (Hush-a-Bye)
[XIX secolo, o precedente]

Esistono molte versioni di questa celebre lullaby americana, e moltissimi gli interpreti: da Odetta a Pete Seeger, dai Chieftains a Nick Cave, da Peter, Paul and Mary a Víctor Jara... Quella qui di seguito riportata è contenuta nella raccolta “American Ballads and Folk Songs” (1934) curata da John ed Alan Lomax, padre e figlio, grandi etnomusicologi ai quali si deve in buona parte la salvaguardia del patrimonio musicale folklorico, bianco e nero, del sud degli States.

Lo stesso Alan Lomax interpreta il brano nel suo album “Texas Folk Songs”, dove è accompagnato da Guy Carawan alla chitarra e la banjo e da John Cole all'armonica.

“The slave women who worked in the fields and the house not only had to look after their own children, but those of their white mistresses as well. Thus, many Southerners remember being rocked to sleep by their "black mammies." This song,... (continua)
Hush-a-bye, don't you cry
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 4/9/2016 - 22:19
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William Moore The Mailman

William Moore The Mailman
WILLIAM MOORE IL POSTINO
(continua)
inviata da Roberto Malfatti 19/8/2016 - 17:32
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God's Counting on Me, God's Counting on You

God's Counting on Me, God's Counting on You
DIO CONTA SU DI ME, DIO CONTA SU DI TE
(continua)
inviata da Roberto Malfatti 19/8/2016 - 11:34
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Song of the World’s Last Whale

Song of the World’s Last Whale
LA CANZONE DELL'ULTIMA BALENA DEL MONDO
(continua)
inviata da Roberto Malfatti 18/8/2016 - 23:18
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Oh Mary, Don't You Weep

Oh Mary, Don't You Weep
Strofe improvvisate da Pete Seeger l'11 maggio 1975 durante il concerto "The War Is Over" per celebrare la fine della guerra in Vietnam

video
Everybody now clap your hands
(continua)
1/8/2016 - 22:44
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Times a-Getting Hard

Times a-Getting Hard
[1955]
Scritta da Lee Hays (1914-1981) a partire da una canzone popolare americana il cui ritornello (“Take my true love by the hand
...”) è riportato da Carl Sandburg nella sua raccolta “The American Songbag”, pubblicata nel 1927.
In vari dischi di Pete Seeger, a cominciare da “Pete Seeger at the Village Gate with Memphis Slim and Willie Dixon” pubblicato dalla Folkways Records nel 1959.
In seguito molte versioni del brano furono offerte da altri artisti, come Lonnie Donegan e The Limeliters.
Times are getting hard, boys
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 28/4/2016 - 16:24
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Wasn't that a time

La versione di Pete Seeger, quella che nel 1955 lo fece condannare dalla commissione per le attività antiamericane (come spiegato sopra).
Wasn't that a time
Anche questa versione è stata reperita sul blog francese Folk & Politique e controllata all’ascolto.
Si trova, per esempio, in “With Voices Together We Sing” del 1956 e in “Wimoweh And Other Songs Of Freedom And Protest” del 1968, entrambi editi dalla Folkways Records.


WASN’T THAT A TIME
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 27/4/2016 - 21:35
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Fayette County

Fayette County
[1960-61]
Parole e musica di Agnes “Sis” Cunningham, cantautrice e fondatrice nel 1962 - insieme al marito Gordon Friesen - del Broadside Magazine.
Interpretata da Pete Seeger in molti suoi dischi, a partire da “Gazette, Vol. 2” del 1961
L’autrice ne incise una sua versione nel disco “Broadside Ballads, Vol. 9: Sundown” pubblicato nel 1976 dalla Folkways Records.



“Fayette County in Tennessee in the winter of 1960-61 was where the Black people made their first modern militant stand for the right to register and vote. It was the beginning of a long and bitter struggle which now finds millions of Blacks enrolled and voting in the once all-white Southern polls.” (dalle note presenti in “Broadside Ballads, Vol. 9: Sundown”)

Fayette County fu soprannominata “Tent City” perchè quando i neri, molti dei quali sharecroppers (braccianti), cominciarono a lottare per ottenere il diritto di voto,... (continua)
In the County called Fayette in the State of Tennessee
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 25/4/2016 - 18:23

All the flowers are back

Antiwar Songs Blog
All the flowers are back
Nel nostro sito, esistono una decina di “Canzoni fondamentali” che, nel corso degli anni, sono state considerate una sorta di canzoni contro la guerra universali. Stanno lì, da sempre, in bella vista sulla homepage; nelle rispettive pagine sono contrassegnate da un bannerino rosso con una “B” che sta per “Basic”. Avere quel bannerino, per una […]
Antiwar Songs Staff 2016-04-15 03:04:00
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سپاہی

سپاہی
Jaane wale sipahi se poochho” is a song of whose history Sumangala’s experience is now a part. When American folk singer Pete Seeger came to India, he accompanied Sumangala on the guitar at a gathering where she sang this song. “He could feel its emotion though he didn’t understand the language.” Also, after the 1984 anti-Sikh riots, during a peace march at DU in a tense atmosphere, Safdar Hashmi asked Sumangala to sing this song. “This song taught me how music can have tremendously cathartic effects,” Sumangala told her IIC audience. “It completely transformed the atmosphere.”

Songs of Freedom. Sumangala Damodaran on reviving songs of IPTA. (*)

(*) L’Indian People’s Theatre Association è stata un’organizzazione culturale indiana legata al Partito comunista, attiva in tutta l’India negli anni 40, successivamente limitata ad alcune aree in Bengala e Chhattisgarh
Bernart Bartleby 12/2/2016 - 20:50

The General and the Goats

The General and the Goats
[1939 o 1940]
Parole di Mike Stratton
Musica di Saul Aarons
Musica di Mike Stratton
Testo trovato su Labor Arts

Pochissime le notizie reperibilin Rete sul conto di questo duo composto da Saul Aarons e Mike Stratton. Furono di certo, seppur marginalmente, due songwriter e a New York fecero parte dell’organizzazione “People’s Songs”, lì fondata nel 1945 da Pete Seeger, Alan Lomax e Lee Hays, nata per promuovere le canzoni provenienti dal movimento operaio americano.
Saul Aarons e Mike Stratton non sono passati alla storia perché le loro canzoni erano lunghe e difficili, più adatte al teatro musicale o al cabaret… E poi mica tutti possono diventare dei Pete Seeger! Comunque il buon vecchio Pete di certo si avvalse del lavoro di tanti come Aarons e Stratton.

Questa canzone fu scritta mentre in Europa si “combatteva” la cosiddetta “Phoney War” (la “Strana Guerra”, o in francese “drôle... (continua)
[Narrator]
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 10/2/2016 - 09:49
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Capitalistic Boss

Capitalistic Boss
[1937 o 1941]
Parole di Saul Aarons
Musica di Mike Stratton
Testo trovato su Labor Arts
Canzone inclusa nella raccolta “Songs For Political Action - Folk Music And The American Left 1926 – 1953” (1996)
Originariamente pubblicato sul Volume III (nn. 6 e 7, luglio/agosto 1948) del “People's Song Bulletin”

Non ci sono molto notizie in Rete sull’autore di questa allegra e sarcastica canzoncina, dotata di un umorismo marcatamente “yiddish”… Mettendo insieme alcuni frammenti, Saul Aarons deve essere stato, seppur marginalmente, un songwriter che a New York fece parte dell’organizzazione “People’s Songs”, lì fondata nel 1945 da Pete Seeger, Alan Lomax e Lee Hays, nata per promuovere le canzoni provenienti dal movimento operaio americano.

Sono un boss capitalista… non sono cattivo, è che mi dipingono così… E’ vero, a volte mi comporto male ma non so spiegarmi il perché, c’è qualcosa che non va nel mio cervello… Sono malato di “capitalistite”!...
I'm the much-maligned capitalistic boss
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 9/2/2016 - 13:47
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Two Brothers

Two Brothers
Questa non è una canzone DALLA guerra civile americana ma SU quella guerra.
Si vedano al proposito le note su “Songs of the Civil War”, disco curato da Irwin Silber e Jerry Silverman e pubblicato dalla Folkways Record nel 1960.

“Two Brothers” è stata infatti composta nei primi anni 50 (del 900) da Israel Goldener, meglio noto come Irving Gordon (1915-1996), songwriter nativo di Brooklyn ed autore di molte canzoni per Duke Ellington, Perry Como, Billie Holiday e Bing Crosby, per citare solo alcuni degli artisti con cui collaborò.
Uno dei suoi più indimenticabili successi rimane “Unforgettable”, scritta per Nat King Cole.

Trovo il brano - con il titolo “Two Brothers (The Blue And The Grey)” - anche interpretato da The Weavers (Ronnie Gilbert, Lee Hays, Fred Hellerman e Pete Seeger) nel loro disco live del 1957 “The Weavers On Tour”.
Bernart Bartleby 4/2/2016 - 22:04
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God Made Us All (Ode to the Negro Race)

God Made Us All (Ode to the Negro Race)
[1946]
Parole e musica di Rupert Westmore Grant, in arte Lord Invader (1914-1961), come Sir Lancelot nativo di Trinidad e Tobago e come lui uno dei principali musicisti calypso trapiantati negli USA del secondo dopoguerra.
Nel disco “Calypso in New York”, realizzato dalla Smithsonian Folkways Records nel 2000 utilizzando incisioni risalenti agli anni 40 e 50.

La canzone fu incisa a New York nel 1946 con l’introduzione e l’accompagnamento al banjo di Pete Seeger. Piacque molto a Leadbelly, che nel 1948 ne fece una sua versione. Fu infatti questo brano di Lord Invader ad ispirarlo e non, come erroneamente si afferma su en.wikipedia, uno di Sir Lancelot…
If you are a Negro you can plainly see
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 15/1/2016 - 14:40
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Oh Mary, Don't You Weep

Oh Mary, Don't You Weep
OH, MARIA NON PIANGERE
(continua)
inviata da paolo 16/11/2015 - 11:45
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Bring Them Home (If You Love Your Uncle Sam)

Bring Them Home (If You Love Your Uncle Sam)
Traducanzone in italiano di Andrea Buriani
TUTTI A CASA :
(continua)
inviata da dq82 16/11/2015 - 10:53
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Ode to Joy

Ode to Joy
La versione di Pete Seeger dell'inno alla gioia di Beethoven.
Build the road of peace before us
(continua)
inviata da Leoskini 24/10/2015 - 18:21
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Tomorrow's Children

Tomorrow's Children
[1964?]
Adattamento inglese a cura di Walter Lowenfels (1897-1976, poeta e giornalista comunista americano) dei versi del poeta bretone Eugène Guillevic
Musica di Pete Seeger
In “Broadsides - Songs and Ballads”, Folkways Record 1964
But you who know days of a different kind
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 18/8/2015 - 11:40
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I Ain't a-Scared of Your Jail

anonimo
I Ain't a-Scared of Your Jail
[1963]
Canzone nata a Birmingham, Alabama, nella primavera del 1963, durante le manifestazioni non violente per i diritti civili duramente represse dalla polizia col massiccio impiego di gas lacrimogeni, idranti e cani feroci lanciati anche contro bambini.

Sulla melodia di “Old Abe Lincoln Came Out Of The Wilderness”, una vecchia canzone risalente all’epoca della Guerra Civile.
Registrata da Pete Seeger in “Broadside Ballads, Vol. 2”, Folkways Records 1963.
I ain't a-scared of your jail, because I want my freedom
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 18/8/2015 - 11:21
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Flowers of Peace

Flowers of Peace
According con il testo come pubblicato in “Broadsides - Songs and Ballads”, Folkways Records, 1964, le due ultime strofe sono seguite da un ritornello leggermnte diverso dal precedente:

Then they'll bloom, ever bloom
Then you'll bloom in the springtime
O, you flowers of peace
And the world will be in ringtime
Bernart Bartleby 18/8/2015 - 09:48
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The Dove

The Dove
[1962]
Parole di David I. Arkin (1906-1980), insegnante, pittore, scrittore e liricista, padre dell’attore Alan Arkin.
Misica di Waldemar Hille (1908-1995), pianista e compositore, direttore musicale della First Unitarian Church, amico di Pete Seeger e Paul Robeson.
Testo pubblicato su Broadside #7 del giugno 1962
Registrata da Pete Seeger in “Broadsides - Songs and Ballads”, Folkways Records, 1964.

Da ricordare che l’autore di questa canzone, David I. Arkin, nel secondo dopoguerra fu una delle tante vittime della “witch hunt” anticomunista scatenata da quell’ubriacone del senatore McCarthy.
Arkin, che era un insegnante, perse il lavoro e non fu mai in grado di recuperarlo, nonostante i ripetuti ricorsi. Fu riabilitato solo dopo la sua morte, avvenuta per un cancro nel 1980.
Anche suo figlio Alan è stato un attore scomodo: si pensi ai suoi esordi in “The Russians Are Coming, the Russians... (continua)
The storm clouds hang on the hill
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 18/8/2015 - 09:37
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I Can See a New Day

I Can See a New Day
[1962]
Parole e musica di Les Rice
Testo trovato su Broadside #3, aprile 1962
Interpretata dai New World Singers (Bob Cohen, Gil Turner, Happy Traum) nella raccolta Broadside Ballads Vol. 1, Folkways Records 1963.

Non ho molte notizie su Les Rice, l’autore di questa canzone. Era un coltivatore di mele di Newburgh, Stato di New York, sindacalista nella Farmers Union, contributore occasionale di Broadside Magazine. Sua anche “Banks of Marble” (1948) che divenne uno dei cavalli di battaglia di Pete Seeger alla fine dei 50.
I can see a new day
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 14/8/2015 - 09:00




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