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Gino Parin

Gino Parin
[1972]
Versi di Carolus Luigi Cergoly, propr. Carlo Luigi Cergoly Serini (Zriny) (Trieste, 1908–1987), poeta e giornalista italiano di origine giuliana.
Nella raccolta "I canti clandestini. Nuove poesie in lessico triestino", pubblicata nel 1972 e interamente dedicata alla guerra partigiana e alla deportazione degli ebrei.
Testo trovato sul blog Buchi nella sabbia.

A differenza di Arone Pakitz, questa altrettanto bella e dolorosa poesia di Cergoly non credo sia stata messa in musica, ma la propongo lo stesso - a pieno titolo, e non come Extra - perchè l’autore la concepì fra i suoi “canti clandestini” e perchè gli Zuf de Žur l’hanno inclusa, insieme a tanti altri materiali poetici e musicali, nel loro spettacolo “Oświęcim Z 10803 - Shoah e Porrajmos”. Il titolo allude a Antoine Siegmeyer, detta Tonia, zingara rom tedesca, nata il 12 giugno 1932, che nel giorno del suo 12° compleanno,... (continua)
Gino Parin
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 30/9/2014 - 17:35
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Marc Zingar

Marc Zingar
[1998]
Nell’album intitolato “Tilulela”
Testo e traduzione italiana trovati su di una pagina riconducibile al gruppo goriziano.
“Biel vignint da l'Ungiaria
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 30/9/2014 - 15:07
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Arone Pakitz

Arone Pakitz
[1972]
Versi di Carolus Luigi Cergoly, propr. Carlo Luigi Cergoly Serini (Zriny) (Trieste, 1908–1987), poeta e giornalista italiano di origine giuliana.
Nella raccolta "I canti clandestini. Nuove poesie in lessico triestino", pubblicata nel 1972 e interamente dedicata alla guerra partigiana e alla deportazione degli ebrei.
Musica di Mauro Zuccante (1962-), compositore veronese, dal suo “Madrigale in tre tempi” (2004)
Interpretata anche da Alessio Lega
Arone Pakitz
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 30/9/2014 - 14:13
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El kolo go balà

El kolo go balà
[1972]
Versi di Carolus Luigi Cergoly, propr. Carlo Luigi Cergoly Serini (Zriny) (Trieste, 1908–1987), poeta e giornalista italiano di origine giuliana. Dalla raccolta "I canti clandestini. Nuove poesie in lessico triestino", ispirati alla guerra partigiana e alla deportazione degli ebrei.
Musica degli Zuf de Žur.
Musicata anche da Alfredo Lacosegliaz
Negli album del gruppo goriziano intitolati “Lasciapassare” del 2001 e “Partigiani!” del 2004.



Carolus Cergoly esordì come scrittore a soli ventanni nel 1928. Come ufficiale della Croce Rossa nel 1942 fu inviato sul fronte ucraino, durante la Campagna di Russia. Congedato nel 1943, ben presto si unì a i partigiani, combattendo prima nel gruppo "Giustizia e Libertà", poi nella Brigata garibaldina "Fontanot", aggregata all’esercito jugoslavo.

“Il Kolo (in serbo-croato: Kolo, Коло, "cerchio") è una danza tradizionale di gruppo, popolare... (continua)
El kolo go balà
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 30/9/2014 - 11:45
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Malicorne: Quand je menais mes chevaux boire

Malicorne: Quand je menais mes chevaux boire
Tradizionale / Traditionnel [Franche-Comtée]
Interpretazione / Intérpretation:
Malicorne, Almanach, 1976
Voix / Voce: Gabriel Yacoub

Ben ritrovati, miei cari malicòrnidi, o malicornuti che dir si voglia. Direi che, vista quest'antica e non rassicurante canzone che vi sto per propinare all'inizio dell'autunno, l'epiteto di “malicornuti” possa starci alquanto bene, visto che vi si stanno per spalancare le bocche dell'inferno.

Quand je menais les chevaux boire proviene da un'aspra regione della Francia tradizionale, la Franca Contea; ma il suo tema è, naturalmente, diffuso in tutta l'Europa medievale. Mai come nelle ballate tradizionali, di qualsiasi luogo, l'eterna coppia “Eros e Thanatos” è tanto diffusa e all'ordine del giorno: tragiche nozze, fidanzamenti sanguinosamente contrastati dalle famiglie, massacri all'altare, malattie fulminanti alla vigilia dello sposalizio, e così via. Sono,... (continua)
Quand je menai mes chevaux boire
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 29/9/2014 - 17:29
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Poter del canto

anonimo
Poter del canto
Canzone popolare piemontese raccolta da Costantino Nigra (1828-1907, filologo, poeta, diplomatico e politico italiano) a Sale Castelnuovo (che con Villa Castelnuovo costituisce oggi il Comune di Castelnuovo Nigra), in provincia di Torino, dall’informatrice signora Domenica Bracco. Nell’imprescindibile antologia “Canti popolari del Piemonte”, pubblicata nel 1888.

Propongo timidamente questa canzone come Extra, ma credo che potrebbe anche essere ritenuta una “DOCCG” a pieno titolo. Infatti il potere liberatorio del canto qui non porta solo il mondo a fermarsi “in-cantato” ma addirittura alla meraviglia dei potenti e alla liberazione di coloro che fino a quel momento sono stati imprigionati, vessati ed angariati.

Mi ha ricordato il testo di una canzone di Franco Battiato dallo stesso titolo, scritta con Mario Sgalambro e contenuta nell’album “Ferro battuto” del 2001:

IL POTERE DEL CANTO

Sprezza... (continua)
S'a i sun tre fradei an Fransa, tüti tre 'nt üna përzun.
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 29/9/2014 - 13:59
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La ragazza all'armata

anonimo
Raccolta da Costantino Nigra (1828-1907, filologo, poeta, diplomatico e politico italiano) da un’anonima contadina sulla collina torinese. Nell’imprescindibile antologia “Canti popolari del Piemonte”, pubblicata nel 1888.

Sembra questa una variante de “La Lionetta” cui accennava anche il nostro Gianfranco Robiglio nel suo contributo Il tema della guerra nella musica popolare piemontese sull’Antiwar Songs Blog.
Il tema è quello, ricorrente nella canzone popolare, delle donne proiettate nelle guerre degli uomini, non solo e non sempre coloro che ne subiscono passivamente gli effetti nefasti ma vere e proprie protagoniste, e non soltanto nei ruoli secondari di vivandiere, cantiniere o lavandaie ma di vere e proprie soldatesse, seppur sovente travisate, o – come in questa canzone – di giovani che decidono di seguire i soldati scegliendo deliberatamente una vita di presumibile prostituzione... (continua)
La fia dël mülinè i soldà völo rubè-la.
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 29/9/2014 - 11:59

I coscritti di Bonaparte

anonimo
I coscritti di Bonaparte
[Primo decennio dell’800?]
Raccolta da Costantino Nigra (1828-1907, filologo, poeta, diplomatico e politico italiano) da un’anonima contadina di Moncalvo, Asti, al confine con Casale Monferrato e la Provincia di Alessandria. Nell’imprescindibile raccolta “Canti popolari del Piemonte”, pubblicata nel 1888.

Nel quindicennio di dominazione francese anche in Piemonte, come in ogni angolo d’Europa soggiogato da Napoleone, prima giovane generale della repubblica rivoluzionaria e poi Imperatore dei francesi, la coscrizione obbligatoria fu introdotta in tutti i paesi occupati e produsse ovunque forti resistenze, che si tradussero in un alto tasso di diserzione e di emigrazione.
Si vedano anche altre canzoni già presenti, come Canto dei coscritti, o Partirò, partirò, Maledet Napoleon, La balada ‘d Pipu Majen, Le conscrit du Languedô (Fanfan) e Coraggio amor mio.
Bonapart l’à manda a dire
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 29/9/2014 - 10:33

Dagli emisferi levansi i lamenti

Testo di Napoleone Murzi e G. Danesi
Sull'aria dell'Inno della Rivolta di Luigi Molinari.

Il canto fu raccolto da Leoncarlo Settimelli e R. I. Orano da Napoleone Murzi, di cui già abbiamo qualche notizia dall' Inno dei lavoratori del mare: portoferraiese di nascita ma di famiglia di Rio Marina, fu un ex lavoratore marittimo che era anche un cantore e un autore. Il canto di questa pagina è infatti sua opera diretta, anche se Catanuto/Schirone (op. cit., p. 143) riportano come coautore anche un non meglio precisato G. Danesi (anch'egli senz'altro elbano, dato che Danesi è uno dei cognomi più tipici dell'isola). Secondo Catanuto/Schirone, "è uno dei canti che musicalmente si rifà al noto testo del Molinari Inno della rivolta, riflettendone la struttura".
Dagli emisferi levansi i lamenti
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 29/9/2014 - 00:29

Inno dei pezzenti

[1904]
Testo di Angelo Tonello
Probabilmente sulla struttura melodica dell' "Inno di Garibaldi"

Fiorirono, un tempo, vari "inni dei pezzenti"; il più famoso è senz'altro quello più noto come la "Marsigliese del lavoro", scritto da Carlo Monticelli; questo, invece, apparve nel 1904 in un canzoniere pubblicato negli USA ("Il Canzoniere della Rivoluzione", West Hoboken, NJ, Biblioteca del Circolo di Studi Sociali) e, successivamente, nel "Canzoniere Sociale Illustrato" di Arturo Frizzi (1908) con alcune varianti. Le scarne notizie biografiche sull'autore provengono da quest'ultimo opuscolo. Nell'inno (si veda ad esempio l'ultima strofa) è facile cogliere accenti addirittura manzoniani (il famoso coro dell'Adelchi: Dagli atri muscosi, dai fori cadenti...).[RV]
Sorgete, sorgete, pezzenti ed ignavi,
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 29/9/2014 - 00:04
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Les Rupins

Les Rupins
Les Rupins

Chanson française – Les Rupins – Léo Ferré - 1961

Voici donc, mon cher Lucien l'âne mon ami, cette chanson de Léo Ferré que je t'avais promise l'autre jour. Cette chanson pour laquelle j'avais fait une digression sur le sens du mot qui en est le titre : « rupin ». Je te rappelle, non que je pense que tu as peu de mémoire et que tu ne t'en souviennes pas, mais car cela a son importance, que j'avais fait cette digression en devisant avec toi d'une canzone italienne dont j'avais intitulé la version française «  ROME EST FAITE POUR LES RUPINS » Roma è fatta pei ricchi signori. Ces deux canzones se répondent et se complètent. Toutes les deux se situent dans une capitale : Rome et Paris. Celle de Rome, on le sait, décrit très exactement la situation de misère qui est faite aux pauvres ; celle de Paris, décrit très exactement les « rupins ». Très exactement et au picrate. Résultat :... (continua)
Le chapeau sur l’œil,
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 28/9/2014 - 22:12
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Scacco matto

Scacco matto
44° zecchino d'oro (2001)

Testo: Mario Manasse
Musica: Marco Mojana
Interprete: Simone Crescenzi

Bella l'idea di risolvere le controversie internazionali con una partita di scacchi
SOLISTA: C’è un gioco molto antico, che in India fu inventato
(continua)
inviata da DoNQuijote82 28/9/2014 - 20:32
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Guiltiness

Guiltiness
Dall'album "EXODUS" (1977)
Guiltiness rest on their conscience
(continua)
inviata da Parva Securis 28/9/2014 - 10:59
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America Here's My Boy

America Here's My Boy
(2012)
da "Song Reader"

Nel 2012 Beck decide, invece di pubblicare un album, di pubblicare un songbook, un libro di spartiti musicali, testi e immagini intitolato Song Reader.
Quasi come se si trattasse di standard di cui non esiste una prima incisione originale, molti fan di Beck ma anche gruppi più o meno affermati si sono cimentati con le canzoni e le hanno incise con i più svariati arrangiamenti. Il sito ufficiale del progetto ha incluso i link a tutte le interpretazioni.

Questa canzone fa parte del progetto ed è stata incisa tra gli altri dal David Sinclair Trio, da Swamp Dogg, da Lelia Moss, dai Wake Me For Coffee e dalla e LSU Symphony Orchestra. Si ispira alle tipiche canzoni patriottiche della Prima Guerra Mondiale (in particolare, anche per la copertina, a questa) quando le madri americane si dichiaravano pronte a donare i loro figli alla patria, ma il finale dove "here's... (continua)
He came into this world, helpless and unformed
(continua)
28/9/2014 - 00:17

Il tema della guerra nella musica popolare piemontese

Antiwar Songs Blog
Il tema della guerra nella musica popolare piemontese
Pubblichiamo un articolo inviatoci da Gianfranco Robiglio, che ha recentemente scoperto il nostro sito e ci ha proposto ultimamente vari interessanti contributi soprattutto sul tema della musica popolare ligure e piemontese. Gianfranco specifica che l’articolo è in costruzione e che aspetta commenti, aggiunte e integrazioni da parte dei visitatori. I commenti quindi sono più che […]
Antiwar Songs Staff 2014-09-27 21:32:00
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Via

Via
2014
Riuscire a volare

Non è facile parlare di pedofilia e di violenza sui bambini, una violenza stigmatizzata anche dai peggiori criminali, non è facile perché inevitabilmente ci fa mettere in discussione le nostre più intime convinzioni sulla galera e sulla pena di morte... se non ci fa tirare in ballo direttamente la vendetta.
Del resto non è non parlandone che si evitano queste contraddizioni e del resto la violenza sull'infanzia nella varie forme, pedofilia, abbandono, guerra, commercio illegale di organi non è che un'altra delle mille forme di violenza dei più forti contro i più deboli che è poi quello che è questo sito.
Gli Aprés la Classe riescono a mio parere a trattare l'argomento comunque con una certa poesia. Lo inserisco così come l'ho trascritto direttamente dall'audio.
Abbiamo angoli di terra
(continua)
inviata da DonQuijote82 27/9/2014 - 18:15
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Su fratelli e su compagni

anonimo
Canzone partigiana e inno della Brigata Garibaldina Antonio Gramsci, operante in Valnerina tra il 1943 e il 1944. La musica è tratta da "По долинам и по взгорьям", il ben noto canto partigiano russo.
Canzone tratta dal disco "La Valnerina ternana", dei Dischi del Sole.
Testo reperito in questa pagina
Su fratelli e su compagni
(continua)
inviata da adriana 27/9/2014 - 17:08
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Legende vom toten Soldaten

Legende vom toten Soldaten
Alessio Lega (voce), Davide Giromini(fisarmonica), Giusi Delvecchio (voce) e Roberto Zamagna (chitarra).
Istituto de Martino, Sesto Fiorentino (FI) 22 agosto 2014, in occasione della proiezione del filmato inedito dei funerali di Sacco e Vanzetti.

adriana 27/9/2014 - 16:55
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Warszawianka 1905 roku [Варшавянка; La Varsovienne; ¡A las barricadas!]

Warszawianka 1905 roku [Варшавянка;  La Varsovienne; ¡A las barricadas!]
3g. Буги-вуги каждый день degli Zoopark (1984) e Буги-вуги dei Nol' (1990)
3g. Буги-вуги каждый день by Zoopark (1984) and Буги-вуги by Nol' (1990)




Testo di Michail (Mike) Naumenko/Михаи́л (Майк) Нау́менко, scritto agli inizi degli anni '80 e comparso nell'album del gruppo Zoopark/Зоопарк intitolato "Белая полоса" (1984). Il titolo originale "Буги-вуги каждый день" significa "Ogni giorno boogie-woogie".

Il testo è stato ripreso dal gruppo russo Ноль, e con il titolo abbreviato "Буги-вуги" (Boogie-woogie) viene cantato sulle note della "Warszawianka 1905 roku". La canzone è stata registrata durante un concerto del 1990 ed è presente nell'album "Школа жизни" ("Scuola di vita"). Il testo è stato trovato qui.
БУГИ-ВУГИ КАЖДЫЙ ДЕНЬ
(continua)
inviata da Krzysiek Wrona 27/9/2014 - 15:48
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Ommo

Ommo
g.della volpe è in arte RAIZ (almamegretta )
lughi 27/9/2014 - 02:30
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Warszawianka 1905 roku [Варшавянка; La Varsovienne; ¡A las barricadas!]

Warszawianka 1905 roku [Варшавянка;  La Varsovienne; ¡A las barricadas!]
Sopra il testo originale in polacco rimane però il titolo con l'errore nella scrittura:

3β. Łodźianka (1909)
3β. Łodźianka (1909)

C'è da togliere l'accento che accompagna la "z".
Vedi, Riccardo, a contatto con te, uno diventa pignolo. Sembra che sia contagioso : )
(Krzysiek Wrona)

Tutto è stato corretto ora. E sono ben lieto di trasmettere, anzi contagiare, la pignoleria: quando ci si occupa di testi, il testo è il Re e tu sei un suddito obbediente :-) [RV]
27/9/2014 - 02:13
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Canto a Puerto Rico

Canto a Puerto Rico
26 settembre 2014

Due parole del traduttore. Nel testo, gli "artigli, piume e becchi" che tengono prigioniera Portorico sono, ovviamente, quelli dell'Aquila statunitense. La povera e incolpevole Aquila di mare dalla testa bianca (Haliaeetus Leucocephalus) non solo non ne ha nessuna colpa, ma pur essendo il simbolo degli USA è stata sottoposta a una caccia feroce. Verso il 1920 era praticamente estinta, quando finalmente ne fu vietata la caccia.
CANTO A PORTORICO
(continua)
26/9/2014 - 19:16
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Lamento borincano

Lamento borincano
26 settembre 2014

Due parole del traduttore. Si è scelto di lasciare "Borincano" e "Borinquén" (al posto di "portoricano" ecc.); in tutti gli altri testi dove eventualmente si presentino tali termini, la scelta sarà analoga. Difficoltà pongono termini diminutivi come "jibarito, viejita". Per "jibarito" (da "jíbaro", contadino) si è scelto di non riportare l'italiano a un analogo diminutivo che svierebbe: dal testo si evince che il contadino della canzone ha figli, e quindi non può essere un "contadinello". Il senso del diminutivo è probabilmente quello di "umile contadino". Per "viejita" si è scelta la moglie al posto della mamma, ma si avverte che persiste il dubbio.
LAMENTO BORINCANO
(continua)
26/9/2014 - 18:31

Principe mio

Principe mio
[1973?]
Testo trovato su “I Giorni Cantati”, Bollettino di Informazione e Ricerca sulla Cultura Contadina e Operaia, a cura del Circolo Gianni Bosio di Roma (numero 2 - gennaio 1974).
Principe mio, signore del mondo
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 26/9/2014 - 13:40

Signor Capitale

Signor Capitale
[1973?]
Testo trovato su “I Giorni Cantati”, Bollettino di Informazione e Ricerca sulla Cultura Contadina e Operaia, a cura del Circolo Gianni Bosio di Roma (numero 2 - gennaio 1974).
Giudice vecchio e venduto, che il proletariato
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 26/9/2014 - 13:23
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Su comunisti della capitale

anonimo
Su comunisti della capitale
Testo trovato su “I Giorni Cantati”, Bollettino di Informazione e Ricerca sulla Cultura Contadina e Operaia, a cura del Circolo Gianni Bosio di Roma (numero 2 - gennaio 1974), con la seguente nota:

“E’ al più diffusa canzone comunista di Roma, legata alla Resistenza. La fonte diretta è la canzone Su comunisti di Civitavecchia, rispetto alla quale la versione romana ha pochissime varianti. Dietro ad ambedue c’è la canzone anarchica Nel fosco fin del secolo morente”.

Civitavecchia, durante la seconda guerra mondiale, venne rasa al suolo dalle bombe alleate nel corso dei 76 bombardamenti protrattasi dal 14 maggio 1943 al giugno 1944. Fu città di forte movimento partigiano (che, dati i massicci bombardamenti, si organizzò sui monti della Tolfa e nel Viterbese) e di origine risalente alla forte compagine degli Arditi del Popolo, fondati nel 1921 da Argo Secondari, ex pluridecorato Ardito assaltatore.... (continua)
Su comunisti della capitale
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 26/9/2014 - 11:47

L'assassinio di Giacomo Matteotti

anonimo
L'assassinio di Giacomo Matteotti
La canzone non può essere attribuita ad Anton Virgilio Savona, che non ne fu né autore né interprete, ma seplicemente il curatore di una raccolta dove essa è contenuta.

Il testo infatti è riportato su “I Giorni Cantati”, Bollettino di Informazione e Ricerca sulla Cultura Contadina e Operaia, a cura del Circolo Gianni Bosio di Roma (numero 2 - gennaio 1974), con la seguente nota: “Esempio notevole di controinformazione popolare. Si osservi come elenca i nomi degli assassini, e come sia imediatamente successiva ai fatti. Raccolta a Formello, Roma, nel giugno 1971, dall’informatore Luigino Nori.”

Quindi, come in casi analoghi, la canzone deve essere attribuita ad anonimo. La data è – ovviamente – il 1924.
Bernart Bartleby 26/9/2014 - 09:32
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La battaglia di San Lorenzo

anonimo
Suggerisco diversa formattazione del testo, come da “I Giorni Cantati”, Bollettino di Informazione e Ricerca sulla Cultura Contadina e Operaia, a cura del Circolo Gianni Bosio di Roma (numero 2 - gennaio 1974), dove si annota pure: "Collage di due registrazioni frammentarie raccolte tra ’70 e ’71 a Zagarolo, Roma, e a Castel di Lago, Terni."

Il padre di famiglia se ne stava al suo lavoro
per guadagnare il pane ai figli loro.
O quanta gente ho visto alla stazione e furon visti
era quella canaglia dei fascisti.

Il treno ferma e non andò più avanti
erano armati peggio dei briganti
s’udiva solo un colpo di moschetto
e stramazzava al suolo il poveretto.

Disse la mamma allora al figlio suo
è stato ucciso proprio papà tuo.
Sparsa la voce per la capitale
"Combatti" proclamò: Sciopero generale!

Sti quattro delinquenti co’ le facce come er sego
portavano la morte e il “me ne frego”.
Anche... (continua)
B.B. 26/9/2014 - 09:10
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Stornelli viterbesi (So' stato a lavorà)

Stornelli viterbesi (So' stato a lavorà)
Su “I Giorni Cantati”, Bollettino di Informazione e Ricerca sulla Cultura Contadina e Operaia, a cura del Circolo Gianni Bosio di Roma (numero 2 - gennaio 1974), gli stornelli qui presentati come IV e V (raccolti a Ronciglione, Viterbo, nel luglo 1971) sono raggruppati con quello che segue (raccolto a Rocca di Papa, Roma nel dicembre 1970)

Ci alziamo la mattina e guardiamo intorno
perché noi non sappiamo dove andiamo
in cerca di lavoro ò proibito
perché noi siamo tutti disoccupati.
c'è mi’ moje che me sgrida
dice oddio che brutta vita
vita da cani
perché noi siamo tutti disoccupati.
Bernart Bartleby 26/9/2014 - 08:18
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Przesłanie z daleka

Przesłanie z daleka
MESSAGGIO DA LONTANO
(continua)
inviata da krzyś 26/9/2014 - 02:45

O fascista, o teppista

anonimo
[1919-22]
Sull’aria di Giovinezza
Canzone raccolta dai ricercatori del Circolo Gianni Bosio a Castel di Lago, Terni. Testo analogo segnalato anche a Roma, Tor de’ Cenci.
Trovato su “I Giorni Cantati”, Bollettino di Informazione e Ricerca sulla Cultura Contadina e Operaia, a cura del Circolo Gianni Bosio di Roma (numero 2 - gennaio 1974)

Ho datato questa canzone tra il 1919 e il 1922 perchè nell’ultima strofa si fa riferimento alla “guardia regia”: “La Regia Guardia per la Pubblica Sicurezza fu il corpo di pubblica sicurezza, dipendente dal ministero dell'Interno, che sostituì il preesistente Corpo delle Guardie di Città dal 2 ottobre 1919 al 31 dicembre 1922, quando fu sciolto dal governo Mussolini che lo sostituì con la Milizia Volontaria di Sicurezza Nazionale.” (it.wikipedia)
O fascista, o teppista
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 25/9/2014 - 23:00
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Psy Pawłowa

Psy Pawłowa
25 settembre 2014

Sembra Putin barbuto ; D ahimé!
I CANI DI PAVLOV
(continua)
inviata da Krzysiek Wrona 25/9/2014 - 21:34

Allez la France

Allez la France
FORZA FRANCIA
(continua)
inviata da Fran 25/9/2014 - 20:46
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Όσοι έχουνε πολλά λεφτά

Όσοι έχουνε πολλά λεφτά
La traduzione del testo è ottima, come il sito che rimarrà da oggi nel mio segnalibri.
francesco risola 25/9/2014 - 20:16
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Aux armes citoyennes

Aux armes citoyennes
ALLE ARMI, CITTADINE
(continua)
inviata da Fran 25/9/2014 - 20:12




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