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Χωροφύλαξ

Χωροφύλαξ
Horofýlax
Στίχοι, μουσική και πρώτη εκτέλεση του Ζωρζ Πιλαλί
Άλλη ερμηνεία: Δημήτρης Πουλικάκος
2009 περίπου
Testo, musica e prima interpretazione di Georges Pilalì
Altra interpretazione: Dimitris Poulikakos
2009 circa

«Ma chi è questo cane?», si domandarono in molti quando nel 1986 uscì, per scomparire immediatamente dalla circolazione, il primo disco di Giorgos Pilàlas, meglio conosciuto, alla francese, come Georges Pilalì.
La carriera che ne seguì (vedi la nota biografica) fu - ed è - molto "sui generis", e sempre volutamente al margine degli ambienti, sociali e artistici, cosiddetti regolari. Pilalì ride del "destino" toccato ai suoi dischi: venivano incisi, ma poi non messi in vendita, perché il loro contenuto, più che l'ostinata voglia di sperimentare, disturbava troppi ambienti e le case discografiche se la facevano sotto. Ma il suo, di ambiente, quello cui apparteneva e credo... (continua)
Χωροφύλακα που πας;
(continua)
inviata da Gian Piero Testa 4/9/2013 - 21:15
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La Toison d'Or

La Toison d'Or
[1963]
Parole e musica di Jacques Brel.
Una canzone inedita, presente solo in raccolte come “Jacques Brel ‎– Comme quand on était beau”, 2003.

Quello detto della “Toison d'or” è uno dei più antichi ordini cavallereschi, istituito nel 1430 da Filippo di Borgogna, detto “Il Buono”, per celebrare il proprio matrimonio con la principessa portoghese Isabella d'Aviz.
Quando nel 1747 Luigi XV re di Francia ricevette il titolo, ordinò all’orafo Pierre-André Jacquemin di modificare il gioiello emblema dell’ordine inserendovi un grande diamante blu, acquistato in India ed intagliato nel secolo precedente.
La “Toison d’or de la parure de couleur” fu rubata nel 1792, in piena Rivoluzione, insieme a centinaia di gioielli della corona. Non fu mai ritrovata ma il suo diamante blu, diversamente intagliato, ricomparve in Inghilterra alcuni decenni dopo nelle mani del collezionista di origine olandese... (continua)
Et vous conquistadors, navigateurs anciens,
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 4/9/2013 - 21:05
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Roma città persa

Roma città persa
Song performed by BandaJorona

2012
I’ve always wanted to be a gangster

Parole e musica di Ludovica Valori
C'era Via Tasso co' le finestre nere
(continua)
inviata da Ludovica Valori 4/9/2013 - 20:23

Che ce ne frega de ‘sto Bashir?

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Che ce ne frega de ‘sto Bashir?
Che ce ne frega de ‘sta guerra che ce ne frega de ‘sto Bashir Noi magnamo noi semo vivi che ce ne importa de ‘sto crumir! Questa filastrocca del nostro amico e collaboratore Krzysiek ci sembra fotografi benissimo la situazione relativa alla guerra civile siriana. Realmente non gliene frega nulla a nessuno. Chi “parteggiava” per […]
Antiwar Songs Staff 2013-09-04 14:32:00
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Mary Seacole Song‎

Mary Seacole Song‎
‎[2009]‎
Scritta da Richie Webb, commediografo e compositore inglese, autore di questa come delle altre ‎canzoni del programma televisivo per bambini intitolato “Horrible Histories”, in onda tra il 2009 ed ‎il 2013 sul canale Children’s BBC (CBBC).‎

Nella serie “Horrible Histories” Dominique Moore ha interpretato diverse figure di donne nere ‎famose per il loro impegno politico e sociale, tra le quali Harriet Tubman, Rosa Parks e la giamaicana Mary ‎Seacole (1805-1881).‎

Quest’ultima è molto meno conosciuta delle altre perchè quello che fece fu quasi totalmente ‎offuscato dalla contemporanea presenza sul teatro della guerra di Crimea (1853-1856) di un altro ‎personaggio, la bianchissima ed inglesissima Florence Nightingale (1820-1910, Ordine al Merito ‎del Commonwealth e Royal Red Cross), considerata la fondatrice delle moderne scienze ‎infermieristiche.‎

Entrambe le nostre si erano infatti... (continua)
Me name Mary Seacole, famous nurse
(continua)
inviata da Bernart 4/9/2013 - 14:29

Ballata della Guerra

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Ballata della Guerra
Tristezza e ragnatele avvolgono le baracche, lontano, nelle trincee, sanguinano i padri E le madri si prostituiscono con la morte, nelle stalle, per un po’ di zucchero e un filone di pane. Yitsik Manger (1901-1969). Tel Aviv, inizio anni ’60.   Yitsik Manger scrisse questa “Ballata della guerra” esattamente il 30 gennaio 1933. Che cosa […]
Antiwar Songs Staff 2013-09-04 12:38:00
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Il soldato Giovanni

Il soldato Giovanni
Album: "Maledette le guerre" (2012)

La metafora del giovane soldato morto in guerra al quale, come nel "Settimo Sigillo", viene concesso di ritornare a casa, ma solo per pochi istanti; la canzone è preceduta dallo strumentale "La solitudine del ritorno"
Il soldato Giovanni cammina cammina
(continua)
inviata da Alessandro Calamai 4/9/2013 - 11:17
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Betyárnóta

Betyárnóta
‎[1989]‎
Canzone tradizionale ungherese.‎
Nell’album dei Muzsikás intitolato “Ösz Az Idő”

Proseguendo in uno dei miei percorsi preferiti - quello dei “fuorilegge”, dei “banditi”, degli ‎‎“outlaws”, dei “bushrangers”, dei “bandidos rurales” – eccovi una “I Shot the Sheriff” in salsa magiara, più ‎nota dalle nostra parti nella bella versione inglese, intitolata “Outlaw Song” che qualche anno fa ne ‎fece il gruppo californiano dei “Sixteen Horsepower” del carismatico David Eugene Edwards. ‎Quest’ultimo, con la sua formazione successiva, i “Woven Hand”, ha eseguito il brano dal vivo ‎insieme ai Muzsikás in una versione bilingue.‎

Il protagonista della canzone è un giovane cui piace la vita vagabonda, all’aria aperta, forse uno ‎zingaro, o un disertore… Ha trovato (rubato?) un bel puledro ancora selvaggio e ne ha fatto il suo ‎cavallo… Si addormenta sotto le stelle e sogna la sua amata, ma... (continua)
Csütörtökön virradóra
(continua)
inviata da Bernart 4/9/2013 - 10:47

Masters of War ha 50 anni

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Masters of War ha 50 anni
Masters of War, registrata a New York il 24 aprile 1963, ha da poco computo 50 anni. Ma  le parole di quel ventiduenne di Duluth sono ancora attualissime.  Non avevo davvero scritto niente di simile prima, non canto canzoni dove si augura la morte a qualcuno, ma in questa non ho potuto farne a meno. […]
Antiwar Songs Staff 2013-09-04 10:32:00
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Bugger the Bankers

Bugger the Bankers
‎[2012]‎
Scritta da Suzy Davies

I sudditi di Sua Maestà la Regina del Regno Unito di Gran Bretagna e Irlanda del Nord usano ‎‎“bugger” sia come sostantivo che come verbo che come interiezione. In ogni caso il significato è ‎piuttosto volgare, da “bastardo”, “carogna”, “stronzo” e “rotto in culo” a “metterlo nel culo” fino a ‎‎“cazzo!”, “maledizione!”, “vaffanculo!”, “fottiti!” e “levati dalle palle!”…‎
When I was a lass I was proud of my class, like my father and mother before me
(continua)
inviata da Bernart 4/9/2013 - 09:42

Wolf Biermann, Chausseestrasse 131, Ostberlin

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Wolf Biermann, Chausseestrasse 131, Ostberlin
Comunemente si pensa che sia stato Francesco Guccini il primo a intitolare un intero album di canzoni con il suo indirizzo di casa. Via Paolo Fabbri 43. Chi non lo conosce almeno di nome, questo indirizzo? No, non è stato il primo. È stato almeno il secondo, e non a caso. E anche leggermente a […]
Antiwar Songs Staff 2013-09-04 09:30:00
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Bleu Marine

Bleu Marine
(2012)

Una canzone scritta durante le ultime elezioni francesi, segnata da una delusione per la politica e da un violento attacco alla fascista Marine Le Pen e al Front National.
C'est dur mais ça se confirme
(continua)
3/9/2013 - 22:42
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Hañvezh ar bonedoù ruz

Hañvezh ar bonedoù ruz
[2011]
Lyrics and music: Tri Yann
Paroles et musique: Tri Yann
Testo e musica: Tri Yann
Album: Rummadoù (Générations)

La Rivolta della Carta Bollata del 1675
di Riccardo Venturi

La cosiddetta Révolte du papier timbré (“Rivolta della carta bollata”) è una rivolta popolare antifiscale che scoppiò nella Francia occidentale sotto il regno di Luigi XIV, il Re Sole, tra l'aprile e il settembre del 1675. La rivolta ebbe particolare ampiezza in Bretagna, dove assunse una connotazione più spiccatamente antiaristocratica e passò alla storia come Rivolta dei berretti rossi (in bretone: Emsavadeg ar Bonedoù ruz, in francese: Révolte des bonnets rouges). La causa scatenante fu un aumento delle tasse, tra le quali quella sulla carta bollata, necessaria per gli atti autenticati. Fu chiamata Rivolta dei berretti rossi, perché alcuni insorti portavano dei berretti azzurri o rossi, a seconda della regione... (continua)
« Kleier galv e Sant Malo, e Roazhon ha Naoned,
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 3/9/2013 - 21:54

Melissmell

Antiwar Songs Blog
Melissmell
Si chiamano Melissmell, sono un gruppo il francese il cui nome riunisce Smells like teen spirit dei Nirvana con la melissa, pianta usata per dare sollievo ai mali delle donne. Melissmell è anche lo pseudonimo della cantante, Melanie Francette Coulet. Il loro primo successo, l’eccezionale “Aux Armes“, faceva incontrare Gainsbourg, Ferré, i Noir Désir e […]
Antiwar Songs Staff 2013-09-03 21:40:00
Abbiamo aperto un blog collegato al sito dove riporteremo i contributi più interessanti e alcune notizie. Un modo diverso per trovare i contenuti più importanti che speriamo migliori la fruibilità di questo grande archivio.
Lorenzo Masetti 3/9/2013 - 17:32
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Prośba o piosenkę

[2013]
L'album "Tuwim"
Testo: Julian Tuwim
Musica: Rambo Jet
Il testo della poesia di Julian Tuwim trovato qui:
http://poema.pl/
Jeżelim, Stwórco, posiadł Słowo, dar twój świetny,
(continua)
inviata da Krzysiek Wrona 3/9/2013 - 17:09
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Do prostego człowieka

Do prostego człowieka
TO THE SIMPLE MAN
(continua)
inviata da Krzysiek Wrona 3/9/2013 - 16:50
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Απλά μαθήματα πολιτικής οικονομίας

Απλά μαθήματα πολιτικής οικονομίας
D'après la version italienne - "Semplici lezioni di economia politica" – de Gian Piero Testa – 2013
d'une chanson grecque – Απλά μαθήματα πολιτικής οικονομίας – Loukianos Kilaïdonis / Λουκιανός Κηλαηδόνης – 1975

Texte de Yannis Negrepondis
Musique de Loukianos Kilaïdonis
Interprètes: Alekos Mandilas, Loukianos Kilaïdonis, Pitsa Konitsioti, Kostas Thomaïdis
Disque: Απλά μαθήματα πολιτικἠς οικονομίας, 1975

Nous souvenons-nous encore de Bertolt Brecht ? « Apprends ce qui est le plus simple ! Pour ceux dont le temps est venu, il
 n'est jamais trop tard ! 
Apprends l'abc ; ça ne suffit pas, mais 
apprends-le ! Et ne te lasse pas ! Commence ! Tu dois savoir tout ! 
Tu dois prendre le pouvoir. 
Apprends, homme à l'hospice !
 Apprends, homme en prison ! 
Apprends, femme en cuisine ! Apprends, sexagénaire ! Tu dois prendre le pouvoir. Fréquente l'école, sans-abri ! 
Acquiers le savoir, toi qui as... (continua)
PETITE LEÇON D'ÉCONOMIE POLITIQUE
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 3/9/2013 - 16:06
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I Fought the Law (and I Won)‎

I Fought the Law (and I Won)‎
‎[1987]‎
Scritta da Jello Biafra ed East Bay Ray ‎
Nell’album “Give Me Convenience or Give Me Death”‎
Non so se l’operazione sia corretta, ma per una volta contribuisco una cover al posto dell’originale.‎



L’originale è ovviamente la “I Fought The Law” scritta da Sonny Curtis (membro della band di ‎Buddy Holly) nel 1960 e resa immortale nell’esecuzione prima di Bobby Fuller e poi dei ‎‎Clash.‎
La canzone racconta di un giovane spiantato che finisce ai lavori forzati dopo aver commesso una ‎rapina e, spaccando pietre sotto il sole, rimpiange la fidanzata e la libertà perduta a causa della sua ‎scempiaggine… Certo non bastava a farne una CCG DOCG…‎

Ma la versione “parodistica” di Jello Biafra e dei suoi Dead Kennedys racconta invece un’altra ‎storia e precisamente quella magistralmente interpretata sul grande schermo da Sean Penn nel bel ‎film diretto da Gus Van Sant nel 2008 ed intitolato... (continua)
Drinkin' beer in the hot sun
(continua)
inviata da Bernart 3/9/2013 - 15:23
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Iron Lion Zion

Iron Lion Zion
‎[1973 o 1974]‎
Scritta da Bob Marley
Incisa per la prima volta nella collezione postuma intitolata “Songs of Freedom” pubblicata nel ‎‎1992.‎
Spesso questa canzone viene erroneamente associata alla grave aggressione che la famiglia Marley ‎subì nel 1976 a Kingston. Bob, ferito, tenne comunque il previsto concerto due giorni più tardi ma ‎poi si trasferì con i familiari in Inghilterra.‎

Se andiamo oltre una lettura puramente religiosa, “rastafariana” del testo, questa canzone ci ‎racconta una storia di resistenza. Il suo protagonista fu Tafarì Maconnèn (1892-1975), meglio noto ‎come Hailé Selassié, negus d’Etiopia prima e dopo l’avventura coloniale italiana.‎

Dopo l’incidente pretestuoso di Ual Ual, quando nel 1934 truppe coloniali somalo-italiane ‎occuparono un’oasi in territorio etiope, Hailé Selassié si rivolse alla Società delle Nazioni per ‎ottenere tutela contro le minacce del... (continua)
I am on the rock and then I check a stock
(continua)
inviata da Bernart 3/9/2013 - 13:34

Le Déserteur di Boris Vian

Antiwar Songs Blog
Le Déserteur di Boris Vian
Le Déserteur è sicuramente la canzone contro la guerra e antimilitarista più celebre di tutti i tempi. Eppure la strofa finale originale recitava, come è noto, in tutt’altro modo di quella da tutti conosciuta: Prévenez vos gendarmes, que je serai en arme et que je sais tirer, il che ne faceva una canzone non “pacifista” […]
Antiwar Songs Staff 2013-09-03 12:41:00
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Marche ou crève (Biribi)‎

Marche ou crève (Biribi)‎
Spulciando nel mio deposito di musiche acquistate ma per varie ragioni rimaste inscoltate, mi è capitato stamattina di sentire il motivo di "Marche où crève" di Theodorakis su un testo in greco completamente diverso da quello francese di Mouloudji. Lo compose quasi dieci anni fa Agathì Dimitrouka, poetessa e traduttrice che fu la giovane compagna degli ultimi anni di Nikos Gatsos, e che di Gatsos ha il merito di avere ordinato le carte in una pubblicazione fondamentale. Poiché il rimaneggiare un testo per eseguirlo sulla stessa musica è un'operazione che non può - e non intende - rescindere un legame semantico con l'originale, mi dispiaceva non mettere la canzone in AWS, per quanto essa sia diventata d'amore, e non più di guerra. In fondo, nella traposizione della Dimitrouka, il "jardin des cailloux", grazie all'amore è diventato un giardino e basta, e tutto e tutti avvolge l'amore: peace... (continua)
Gian Piero Testa 3/9/2013 - 12:39

Libertà mi fa schifo se alleva miseria

Antiwar Songs Blog
Libertà mi fa schifo se alleva miseria
Libertà mi fa schifo se alleva miseria di Cesare Basile: una canzone bellissima e necessaria per ribadire ancora una volta NO MUOS, no alle basi militari. A settant’anni dallo sbarco alleato in Sicilia, che determinò la caduta del Nazifascismo in Italia e in Europa, i siciliani continuano a pagare un debito infinito ai Padroni della […]
Antiwar Songs Staff 2013-09-03 11:20:00

Hunger Strike: alle origini del grunge

Antiwar Songs Blog
Hunger Strike: alle origini del grunge
L’avventura dei Temple of the Dog cominciò quando Chris Cornell dei Soundgarden scrisse due canzoni dedicate al suo amico Andrew Wood, che era morto di un’overdose di eroina nel marzo 1990. Wood fu mantenuto in vita dalle macchine per tre giorni dopo l’overdose così che Cornell ebbe modo di vederlo prima che morisse e fu […]
Antiwar Songs Staff 2013-09-03 10:41:00

I Shot The Sheriff: una storia di libertà

Antiwar Songs Blog
I Shot The Sheriff: una storia di libertà
“Sono nato con una taglia sulla mia testa”, dichiarò Marley nel corso di un’intervista rilasciata nel ‎‎1978 […] Lo “Sceriffo” rappresenta l’antitesi della libertà, ossia l’insieme dei codici repressivi di ‎condotta che è stato tradotto nelle leggi che servono agli oppressori e sono stati assimilati come “ciò ‎che è giusto”. Nella mitologia occidentale, lo “Sceriffo” […]
Antiwar Songs Staff 2013-09-03 10:37:00

Il Blog delle CCG

Antiwar Songs Blog
Il Blog delle CCG
Un blog nuovo di zecca per le Canzoni contro la guerra. Qui riporteremo i contributi più interessanti e alcune notizie. Un modo diverso per trovare i contenuti più importanti che speriamo migliori la fruibilità di questo grande archivio.
Antiwar Songs Staff 2013-09-03 10:30:00
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Lettera dal fronte

Lettera dal fronte
LETTER FROM THE FRONT LINE
(continua)
inviata da Giulio98 2/9/2013 - 23:14
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Give Me the Good News

Give Me the Good News
(1982)

With the help of Tully McCully, Crocodile Harris constructed ‘Give Me The Good News’ around a beautiful piano lullaby tune. Some lush orchestral sounds are added while Crocodile’s emotive vocals build into the crescendo of the brassy chorus that fairly soars. However, unlike some other anti-war songs, (Dylan’s ‘Masters of War’ for example), this is not an angry song. It is almost like a father telling a child not to grow up going to war. This feeling is perhaps brought on by the lullaby lilt to the piano and, as the song draws to a close, a child-like xylophone accompanies the piano.
1001 South African Songs You Must Hear Before You Go Deaf
If we accept the word forever
(continua)
2/9/2013 - 22:21
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Your Time Has Come

Your Time Has Come
Album: "Out Of Exile" (2005)
Lyrics by Chris Cornell
Music by Audioslave

The song was inspired by the 1980s song "People Who Died," by The Jim Carroll Band, an emotional salute to the casualties of New York drug culture written by poet and singer Jim Carroll, who also wrote the autobiographical The Basketball Diaries. As Chris Cornell explained: "It's a bunch of references to people that I knew that ... were younger than me who've been dead for years and years, up to a couple of years ago."it is also about people who killed themselves before their time has come."

The lyrics also make a reference to the Vietnam Veterans Memorial. ("...I've seen fifty-thousand names all engraved on a stone..."). As Cornell has put it: "And then just kind of that juxtaposition of, even though it seems a lot for one person, a young healthy person, to have lost all these friends through various means of stupidity... (continua)
Now one fell asleep in the street and he never woke up
(continua)
2/9/2013 - 20:59
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Goeienag Generaal

Goeienag Generaal
One of the great South African anti-war songs, by the great Piet Botha and his band Jack Hammer.

The lyrics are bitter, the music classic blues rock, and the lyrics all the more poignant given Botha’s relationship to the Afrikaner ruling elite at the time. The chorus is powerful stuff, speaking to the propaganda of the apartheid regime: “Maar Whitey, jou oë op daar dag/ Was blou net soos die lug/ Toe ons weer so kyk/ Het ‘n AK jou fucked-up geskiet/ Goeienag Generaal, slaap lekker”.
Christopher Dot Coza
Ja, dit was die oorlog vir die nuwe dag
(continua)
2/9/2013 - 20:47
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Chudobnom mnie mama miała

Chudobnom mnie mama miała
Testo: una ninna nanna tradizionale della regione di Podhale (Polonia meridionale)
Musica: tradizionale nell'arrangiamento del gruppo folk "Chudoba" dalla loro cassetta di debutto "Nasza muzyka" [1995]

Il sito ufficiale

per il percorso - violenza contro le donne - nel testo la ragazza implora il suo marito di risparmiarle le botte
Chudobnom mnie mama miała
(continua)
inviata da Krzysiek Wrona 2/9/2013 - 19:33
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Uniform

Uniform
[2009]
Lyrics & Music by Michael Stützer and Søren Adamsen
Album: When Death Comes
Screaming through the night -you wake up from your nightmare
(continua)
inviata da giorgio 2/9/2013 - 16:55
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Bella Ciao

anonimo
Bella Ciao
41. イタリアパルチザンの歌 [Ō, koibitoyo sayōnara] (Versione giapponese del gruppo Vocaloid Megurine Luka)
41. イタリアパルチザンの歌 [Ō, koibitoyo sayōnara] (Japanese version by the band Vocaloid Megurine Luka)





Il testo è stato reperito qui
The Japanese lyrics have been found here


La versione è del tutto letterale (come confermatoci anche dall'amico cinese 张三, che ringraziamo), e si noti il paruchizan (o parutizan nell'altro tipo di romanizzazione del giapponese in uso) con il quale viene trascritto, evidentemente, l'ingles partisan. La traduzione è accompagnata comunque da una trascrizione basata sull'ausilio di Google Translator.

This version, as confirmed by our Chinese friend 张三, whom we thank heartily), is a literal translatin: note paruchizan (or parutizan in the other type of Japanese Romanization in use) transcribing the English word partisan. The translation is followed by a Google Translator helped transcription.
或る朝に目覚めて、
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 2/9/2013 - 15:22
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Hunger Strike

Hunger Strike
(1990)
Album: "Temple of the Dog" (1991)
Parole e musica di Chris Cornell (Soundgarden)

Chris Cornell – lead vocals, guitar
Eddie Vedder – lead vocals
Mike McCready – lead guitar
Stone Gossard – rhythm guitar
Jeff Ament – bass
Matt Cameron – drums


L'avventura dei Temple of the Dog cominciò quando Chris Cornell dei Soundgarden scrisse due canzoni dedicate al suo amico Andrew Wood, che era morto di un'overdose di eroina nel marzo 1990. Wood fu mantenuto in vita dalle macchine per tre giorni dopo l'overdose così che Cornell ebbe modo di vederlo prima che morisse e fu profondamente scioccato dall'esperienza. Wood era il cantante di una promettente band di Seattle, i Mother Love Bone in cui suonavano Stone Gossard e Jeff Ament. I due stavano formando una nuova band che si sarebbe poi chiamata Pearl Jam.

Cornell si riunì ai due ex Mother Love Bone e al chitarrista... (continua)
I don't mind stealing bread
(continua)
2/9/2013 - 12:33
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Rotation Blues

Rotation Blues
‎[1951]‎
Scritta da tale Stewart N. Powell, un giovane tenente che nel 1951 era impegnato sul nuovo fronte caldo ‎della Guerra Fredda, quello di Corea.‎
Testo trovato su Authentic ‎History
Interpretata da Elton Britt, cantante country specializzato nello “yodeling”. Per intenderci, il ‎‎“country-yodel” è quel genere musicale che nel film “Mars Attacks!”, diretto da Tim Burton nel ‎‎2006, si rivela l’unica arma in grado di sconfiggere i perfidi alieni che hanno invaso la Terra…‎

Canzone del giovane soldato spedito in Corea che non vede l’ora dell’arrivo dell’avvicendamento ‎‎(“rotation”). Infatti le cose non vanno affatto bene laggiù: il Far East Command (F.E.C.) è davvero ‎troppo lontano, il cibo non è buono (così credo sia da intendersi il riferimento agli “A-frames”, cioè ‎i cavalletti su cui sono esposti i menu fuori dei bar) e tocca sempre andare a svuotare qualche latrina ‎‎(ironicamente “honey pot”, “vaso di miele”)…‎

I got the Rotation Blues
(continua)
inviata da Bernart 2/9/2013 - 11:44
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Godspeed

Godspeed
‎[2009]‎
Parole di Ronnie Winter
Musica di Ronnie Winter, Elias Reidy e Duke Kitchens.‎
Album “Lonely Road”‎
It's January 1970, do you remember me?
(continua)
inviata da Bernart 2/9/2013 - 09:29
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Con De Gasperi non se magna

Con De Gasperi non se magna
Il testo ripreso da qui:
qui

Oggi stavo rileggendo un vecchio libro:

"L'Italia del Vernacoliere"
sottotitolo "È tutta un'altra storia"

In questo titolo è citata la prima strofa della canzone, e su internet ho trovato il testo completo.
La musica è sempre la solita.
Nel video alcune parole cambiano.
Ministro dell'Interno
(continua)
inviata da Silva 1/9/2013 - 18:26




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