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Percorso Stragi e eccidi fascisti e nazisti in Italia e in Europa

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Un giovedì

Un giovedì
2020
Canzoni sul Senio


1945-2020: 75° anniversario della Liberazione

Canzoni sul Senio è un disco che nasce sugli argini del fiume e parla di quando la guerra qui si fermò. È dedicato a tutti coloro che non possono più ascoltare le storie dai diretti testimoni degli eventi del fronte.
primolacotignola.it


Sull'argine - Enrico Farnedi
Un giovedì - Francesca Amati
La città di carta - Giacomo Scudellari
A cuore freddo - Mara Luzietti
Il ponte Bailey - Vittorio Bonetti
Regali mai scartati - Eloisa Atti
Per sempre amanti - Riccardo Lolli
Terra di nessuno - Moder & Francesco Giampaoli
Caduti di Alfonsine - Giacomo Toni
Ai martiri del Senio (Esiste libertà senza memoria?) - Gianni Parmiani


il libretto con i testi

"Rosalia Fantoni mi ha subito affascinata per la sua voglia di comunicare in forma poetica. Il ricordo d'infanzia con il quale esordisce nel suo libro "Fiordalisi... (continua)
Pensavo che non partissi mai
(continua)
inviata da Dq82 28/8/2021 - 18:31
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Terra di nessuno

Terra di nessuno
2020
Canzoni sul Senio


1945-2020: 75° anniversario della Liberazione

Canzoni sul Senio è un disco che nasce sugli argini del fiume e parla di quando la guerra qui si fermò. È dedicato a tutti coloro che non possono più ascoltare le storie dai diretti testimoni degli eventi del fronte.
primolacotignola.it


Sull'argine - Enrico Farnedi
Un giovedì - Francesca Amati
La città di carta - Giacomo Scudellari
A cuore freddo - Mara Luzietti
Il ponte Bailey - Vittorio Bonetti
Regali mai scartati - Eloisa Atti
Per sempre amanti - Riccardo Lolli
Terra di nessuno - Moder & Francesco Giampaoli
Caduti di Alfonsine - Giacomo Toni
Ai martiri del Senio (Esiste libertà senza memoria?) - Gianni Parmiani


il libretto con i testi

"Questo pezzo racconta due storie. La prima è quella dell'eccidio di Borgo Pignatta del 23 dicembre 1944. I tedeschi fecero saltare una casa provocando 28 morti,... (continua)
Qui non c’è guerra, è la terra di nessuno…
(continua)
inviata da Dq82 28/8/2021 - 18:20
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Wer erschoss Bruno Schulz?

Wer erschoss Bruno Schulz?
Song about the murder of the artist and writer Bruno Schulz, who was shot and killed by a German Nazi, a Gestapo officer, in 1942 while walking back home toward Drohobycz Ghetto with a loaf of bread.
Wer erschoss Bruno Schulz?
(continua)
inviata da maluca 27/8/2021 - 17:30

Das Tagebuch der Anne Frank [Full OST]

Das Tagebuch der Anne Frank [Full OST]
[2016]

Movie / Film / Elokuva:
Hans Steinbichler
Das Tagebuch der Anne Frank

Music /Musica / Musique / Sävel:
Sebastian Pille

Album : Das Tagebuch der Anne Frank

Nel ricordo di Anna Frank

Oggi 12 giugno ricorre il novantaduesimo anniversario della data di nascita di Anna Frank, morta nel lager di Bergen Belsen all’età di 13 anni , nel febbraio 1945.
Il film è la trasposizione del Diario di Anna Frank. Ha ottenuto un buon successo in Germania.
Sebastian Pille è noto come compositore di colonne sonore raffinate ed avvincenti. La sua musica sublima l’atmosfera tragica del film.

[Riccardo Gullotta]

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Filmografia e colonne sonore su Anna Frank

The Diary of Anne Frank è un film del 1959 diretto dallo statunitense George... (continua)
strumentale
inviata da Riccardo Gullotta 12/6/2021 - 20:15
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Из еврейской народной поэзии [Колыбельная]

Из еврейской народной поэзии [Колыбельная]
Iz Evrejskoj narodnoj poezii [Kolybel'naya]
[ 1948 ]

стих / ליד / Poesia / A Poem by / Poème / Runo:
from Yiddish lid "Shlof mayn kind, mayn kind, mayn sheyner"

музыка / מוזיק / Musica / Music / Musique / Sävel:
Dmitrij Dmitrievič Šostakovič

в исполнении / פּערפאָרמער / Interpreti / Performed by / Interprétée par / Laulavat :
Zara Dolukhanova / Зара Александровна Долуханова , Dmitrij Dmitrievič Šostakovič

Musica di ispirazione ebraica nell’Europa orientale

La musica ebraica fu a lungo ignorata , reputata di genere inferiore nell’Europa occidentale sino al XIX secolo. Uno dei primi a riconsiderarla fu Franz Liszt che ne approfondì la conoscenza grazie a Cantor Sulzer a Vienna. Tuttavia Liszt, mentre fu attento a recepire le influenze della musica gitana nelle sue celebri Rapsodie ungheresi, non fece altrettanto con la tradizione musicale giudaica. Occorrerà rivolgere lo sguardo... (continua)
Мой сынок всех краше в мире [1]
(continua)
inviata da Riccardo Gullotta 15/3/2021 - 22:54
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Da ogni goccia

Da ogni goccia
(2021)
Album: Cara rivolta

Da ogni goccia è la biografia di Mario Donegani, un partigiano bresciano di cui gli stessi bresciani ignorano la (r)esistenza: una vita fatta di costanza nonostante gli arresti, l’esilio, la fucilazione a cui riesce a sopravvivere e la morte in Val Sabbia. Una vita dedicata all’antifascismo, senza eroismo ma soltanto con la convinzione di essere dalla parte giusta: come se il fascismo fosse stato una roccia, erosa piano piano dal sangue di tutti i partigiani come Mario, fino alla sua inevitabile rottura e scomparsa.
Mi chiamo Mario Donegani
(continua)
inviata da Zorba 22/2/2021 - 09:39
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Un panino e una mela

Un panino e una mela
2021
dall'album Cara Rivolta

Un panino e una mela è un brano emozionante che racconta uno degli episodi più bui della resistenza italiana, quando il comando fascista genovese scelse di giustiziare 11 partigiani e fare ritrovare i loro cadaveri davanti alle loro case, nei loro quartieri, senza alcun documento di identificazione ma soltanto con un panino e una mela in tasca.
Tra 14 e 16 gennaio 1944 a Genova fu rappresentata una macabra messinscena.
(continua)
inviata da Zorba 22/2/2021 - 09:31
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Καμπάνα

Καμπάνα
Kampána
[1998]

Ποίημα / Poesia / A Poem by / Poème / Runo
Kostas Varnalis[ Κώστας Βάρναλης]

Μουσική / Musica / Music / Musique / Sävel:
B.D. Foxmoor

Domeniko, 16 Febbraio 1943

Aprile 1941. Sotto la pressione delle truppe tedesche la Grecia capitola , viene occupata dagli eserciti italiano, tedesco e bulgaro. Nella spartizione all’Italia fu assegnato il controllo della maggior parte della Grecia continentale e delle isole. Il 16 febbraio 1943 un convoglio italiano venne attaccato dai partigiani greci nei pressi del villaggio di Domeniko. Nove militari italiani rimasero uccisi. Il comandante della 24^ divisione di fanteria Pinerolo, generale Cesare Benelli, diede l’ordine di una rappresaglia efferata.

Nel pomeriggio di quel 16 febbraio i fanti della Pinerolo circondarono il villaggio, radunarono la popolazione nella piazza. Arrivarono i caccia dell’aviazione fascista, scaricarono... (continua)
Μες στο δροσάνεμο
(continua)
inviata da Riccardo Gullotta 16/2/2021 - 20:49
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6 ottobre 1943

6 ottobre 1943
2013
La festa

Il 5 e 6 ottobre 1943, un gruppo di ragazzi insorge contro i nazisti che saccheggiano e devastano la città di Lanciano.
Una lotta impari che sfocia in una strage degli insorti e di civili per rappresaglia.
Sapevano di morire, ma la sete di libertà era troppo grande. Necessaria come l'aria per respirare!
Mamma perdone, nin ti voje da dulore
(continua)
inviata da mimmo spadano 10/2/2021 - 19:12
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Maria una vita a metà

Maria una vita a metà
2018

Maria era la figlia maggiore di Silvestro Lanzi.
Pare che scrivesse storie e canzoni, ma nell'estate del '44 dovette assistere, insieme alla madre e agli 8 fratelli, alla fucilazione del padre da parte dei nazisti in ritirata la Notte di San Severo. Maria non si riprese più dallo shock e morì 34enne in manicomio... il dolore le spense la mente e le fermò il cuore.
Maria poco più che ventenne
(continua)
inviata da Dq82 31/1/2021 - 17:27
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דאָרטן דאָרטן איבערן װאסערל

anonimo
דאָרטן דאָרטן איבערן װאסערל
Dortn, dortn, ibern vaserl
[XIX sec ]

ליריקס און מוזיק / Testo e musica / Lyrics and music / Paroles et musique / Sanat ja sävel:
אַנאָנימע /Anonimo / Anonymous / Anonyme / Nimeämätön

פּערפאָרמער / Interpreti / Performed by / Interprétée par / Laulavat :
1. Norbert Horowitz *
אלבאם / Album :
Songs From The Wall [ 1961 ]

2. Ruth Rubin [ רות רובין ]
אלבאם / Album :
Yiddish Folk Songs Sung By Ruth Rubin [ 1978 ]

3. Zupfgeigenhansel
אלבאם / Album :
Jiddische Lieder [ 1979 ]

*Un tributo a Norbert Horowitz

Norbert Horowitz, marito di Rita Karin, fondò nel dopoguerra un teatro itinerante in lingua yiddish per i sopravvissuti dell’Olocausto. Fu l’autore di un importante saggio, ייִדיש טעאַטער פֿון דער שאריס־האַפּליטא [Yidish teater fun der sharis-haplita ] / Il teatro yiddish tra i sopravvissuti .
Rita Karin era un’attrice polacca i cui genitori furono vittime dell’Olocausto.... (continua)
[1]אוי, דאָרטן, דאָרטן איבערן װאסערַל,
(continua)
inviata da Riccardo Gullotta 16/11/2020 - 19:47
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Αντίσταση

Αντίσταση
Antístasi
[ 1945 ]

Ποίημα / Poesia / A Poem by / Poème / Runo :
Níkos Kavvadías

Μουσική / Musica / Music / Musique / Sävel:
Dionisis Tsaknis [Διονύσης Τσακνής]

'Αλμπουμ / Album:
Bandiera Rossa - Ψηλά Μέσα Στη Βροχή [ 2018 ]



Anche questa composizione è poco nota , ancora meno della precedente Αθήνα 1943, centrate entrambe sullo stesso tema: la Resistenza. Kavvadias dedicò la composizione a Melpo Axiotis [Μέλπω Αξιώτη], scrittrice greca e militante dell’EAM, poi docente di letteratura greca alla Humboldt di Berlino, figura luminosa di intellettuale e militante nel panorama della Grecia del Novecento.
Antistasi fu pubblicata per la prima volta sulla rivista Ελευθερα Γράμματα [Elefthera Grammata] nell’ agosto 1945. Successivamente fu inclusa nell'antologia Τραγούδια της Αντίστασης / Canzoni della Resistenza, pubblicata nell'ottobre 1951.

Kavvadias avverte che la Resistenza... (continua)
Στο παιδικό μας βλέμμα πνίγονται οι στεριές.
(continua)
inviata da Riccardo Gullotta 1/11/2020 - 09:56
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Αθήνα 1943

Αθήνα 1943
Athína 1943
[ 1943 ]

Ποίημα / Poesia / A Poem by / Poème / Runo :
Níkos Kavvadías

Μουσική / Musica / Music / Musique / Sävel:
Vangélis Magnísalis [ Βαγγέλης Μαγνήσαλης ] [ 2019 ]

* Válias Semertzídis (1911-1983) fu un pittore e scultore greco, militante nell’EAM durante l’occupazione della Grecia. Trasse spunto dall’esperienza in tale periodo per la sua arte volta a raffigurare operai, contadini, pescatori.

Il testo fu pubblicato nella rivista clandestina Πρωτοποροι [ Protoporoi ] / Pionieri nel Dicembre 1943 con lo pseudonimo di A. Tapinos.
Dopo avere combattuto sul fronte albanese ed essersi sottratto alla cattura da parte delle truppe italiane di occupazione, militò nel KKE. Fu assegnato all’ELAN [ Εθνικών Λαϊκών Απελευθερωτικών Ναυτικών ] / Marina di Liberazione Nazionale Popolare per la sua esperienza marinara. Poi fu segretario degli scrittori dell’ EAM [ Εθνικό Απελευθερωτικό... (continua)
Οι δρόμοι κόκκινες γιομάτοι επιγραφές
(continua)
inviata da Riccardo Gullotta 28/10/2020 - 19:58
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Մարտիկի Երգը

Մարտիկի Երգը
Martiki ergə
[ 1944 ]

բանաստեղծություն / Poesia / A Poem by / Poème / Runo:
Gegham Saryan [Գեղամ Սարյան]

Երաժշտություն / Musica / Music / Musique / Sävel :
Ashot Satyan [ աշոտ սաթյան ]

Կատարող / Interprete / Performed by / Interprétée par / Laulavat:
1. Arpenik Hakobyan [ Արփենիկ Հակոբյան ]

2. SHANT TV, episodio Sahmanin [ Սահմանին ] /Al confine, 2016

3. Harutyun Mkrtchyan

4. Carmen Balian

* ԹՈՂ ԵՐԲԵՔ ՊԱՏԵՐԱԶՄՆԵՐ ՉԼԻՆԵՆ, ԹՈՂ ՈՉ ՄԻ ՄԱՅՐ ՈՐԴԻ ՉԿՈՐՑՆԻ
Пусть никогда не будет войны, пусть никто мать не теряет сыновей

Mai più guerre, che nessuna madre perda un figlio

Il monumento “Mai più guerre”

Il monumento fu eretto nel Parco della Vittoria di Erevan nel 1975, in occasione del trentennale della vittoria della II guerra mondiale. Su una lapide sono incise le parole già citate in armeno e in russo. Furono 500mila gli armeni, su una popolazione di 1,5 milioni, che combatterono... (continua)
Թռչեի մտքով տուն, [1]
(continua)
inviata da Riccardo Gullotta 3/10/2020 - 23:15
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10 juin 1944

10 juin 1944
[2016]
Paroles et musique / Testo e musica / Lyrics and music / Sanat ja sävel: Hervé Chaduteau

Une petite fille joue dans la rue,
(continua)
inviata da CCG/AWS Staff 1/9/2020 - 13:43
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Sette lucciole perse nel grano

Sette lucciole perse nel grano
2020

"Sette lucciole perse nel grano", canzone dedicata ai martiri del XX giugno. Testo di Tullio Bugari e musica di Silvano Staffolani.

L'eccidio avvenne il 20 giugno 1944 nella contrada di campagna "Montecappone", alla periferia di Jesi (An) un mese prima della liberazione della città; le vittime furono sette giovani tra i 18 e i 25 anni, cinque di loro residenti nel vicino quartiere di "via Roma" (Armando e Luigi Angeloni, Francesco Cecchi, Alfredo Santinelli, Mario Saveri) e altri due militari lontanti dalle loro case, Enzo Carboni di Sant'Eufemia di Aspromente e Calogero Grasceffo di Agrigento.
Scrive lo storico locale Giuseppe Luconi nel libro “L’anno più lungo”:
“Sono all’incirca le sette di sera: in via Roma, all’altezza dell’edicola del Crocefisso, una trentina di giovani sono seduti avanti casa e discutono sui fatti del giorno. Improvvisamente arrivano tedeschi e fascisti,... (continua)
Venti giugno notte di luna nera
(continua)
inviata da Dq82 + Tullio Bugari 3/6/2020 - 20:29
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Il sentiero

Il sentiero
dal disco "Memorie dal futuro" (2018)
con Marino Severini dei Gang

Il brano è dedicato alla memoria dei caduti dell'eccidio di Montalto, compiuto dal 1º Battaglione M Camicie Nere "IX Settembre" il 22 marzo 1944 nell'omonima località, nei pressi di Tolentino. Nell'eccidio vennero fucilati 31 partigiani. E'stato scritto dopo la partecipazione alla Marcia della Memoria 2018 che collega Caldarola a Montalto.
Lungo le strade di polvere e di memoria
(continua)
inviata da Alessandro Piccioni 27/4/2020 - 12:31
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Fryderyk Chopin: Mazurka en fa m, Op. 68/4

Fryderyk Chopin: Mazurka en fa m, Op. 68/4
[1849]
La Mazurca in fa minore per pianoforte, op. 68 n. 4, è ritenuta l'ultima composizione di Chopin, scritta nell'estate del 1849 con calligrafia incerta, quasi illeggibile, da un uomo ormai morente, che di lì a qualche settimana, il 17 ottobre 1849, sarebbe stato ucciso dalla sua inseparabile malattia, la tisi, a soli 39 anni. Quelle ultime note furono trascritte qualche anno dopo, con fatica e qualche forzatura, dall'amico Auguste-Joseph Franchomme. La Mazurca in questione - una delle tante composte da Chopin in onore di un ritmo di danza tipico ed originario del suo paese natale, la Polonia - "è un canto dolente che riflette le terribili condizioni fisiche del musicista alla vigilia della morte. In un contesto cromatico molto inquieto e turbato affiora una melodia dolcissima e pura, espressione di una nostalgia del tempo felice e ormai irrecuperabile. (Carlo Cavalletti, su L'Orchestra... (continua)
[Strumentale]
inviata da Bernart Bartleby 23/1/2020 - 21:45
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Martires in s'Ardeatina Fossa

Martires in s'Ardeatina Fossa
Umberto Cocco, Sardegna nelle Ardeatine. Storie di invisibili: nove sardi trucidati dai nazisti, Comune di Sedilo/Arkadia, 2015

Poi in Calendario Civile (2019)

Interpretata da Clara Farina

«Le Fosse Ardeatine sono il nostro vero monumento nazionale, altro che Vittoriano», scrive Sandro Portelli in “Sia lode ora a uomini non di fama”, il suo contributo al volume curato da Umberto Cocco, perché i 335 massacrati il 24 marzo 1944 da nazisti e fascisti accomunano il Paese intero, provenivano da tante parti d’Italia. Tra i caduti nell’eccidio c’erano anche nove sardi, dal Campidano, dal Logudoro, dall’Ogliastra, dal Sulcis. Erano diversi per estrazione sociale, attività e professione; i loro nomi: Candido Manca, Gerardo Sergi, Pasqualino Cocco, Agostino Napoleone, Salvatore Canalis, Giuseppe Medas, Sisinnio Mocci, Antonio Ignazio Piras, Gavino Luna. Alla loro vita sono dedicati gli altri interventi... (continua)
Sonadu no han toccos de agonia
(continua)
inviata da Dq82 20/1/2020 - 13:22
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L'uomo che verrà [Nannarè]

L'uomo che verrà [Nannarè]
Nannarè
[1981]
Film / Movie / Film / Elokuva :
Giorgo Diritti
L'uomo che verrà / The Man Who Will Come / L'Homme qui viendra
Testo e musica / Lyrics and music / Paroles et musique / Sanat ja sävel:
Eugenio Bennato

75 anni dopo Monte Sole: 29 Settembre-5 Ottobre 1944.

Decine e decine furono le stragi e gli eccidi da parte delle SS e della Wehrmacht in Italia nel 1944. Con i criminali delle SS collaborarono talvolta anche militari fascisti con la divisa tedesca e civili repubblichini con il volto coperto.
Tra l’Agosto e l’Ottobre del 1944 la 16^ Divisione di fanteria meccanizzata delle SS [16. SS-Panzergrenadier-Division Reichsführer SS], comandata dal SS-Brigadeführer generale Max Simon si macchiò di stragi e atrocità contro la popolazione civile particolarmente efferate. Segue l’elenco delle stragi compiute da tale infame divisione :

Nozzano 11 agosto, 59 omicidi
Sant’Anna... (continua)
NANNARE’
(continua)
inviata da Riccardo Gullotta 29/9/2019 - 21:03
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Symphony No.9 "The Ardeatine Caves"

Symphony No.9
[1968]
Musica: William Shuman
Esecuzione: Philadelphia Orchestra diretta da Eugene Ormandy


Introduzione alla Sinfonia n.9 "Le fosse ardeatine" di William Schuman

“In nessuna delle mie sinfonie precedenti ho usato un elemento di programma estraneo o non musicale. Pertanto, in primo luogo, vorrei cercare di spiegare perché l'ho fatto nella Sinfonia n. 9. Precisamente qual è il nesso del sottotitolo "Le Fosse Ardeatine" con la musica, e perché anch’io aggiungo un'integrazione al titolo dell'opera.
Nella primavera del 1967, io e mia moglie eravamo a Roma e avevamo programmato di visitare Le Fosse Ardeatine perché ci era stato detto che il memoriale era una straordinaria opera di architettura. Quando accennammo al proposito di visitarla ai nostri amici, il compositore Hugo Weisgall e sua moglie Nathalie, che risiedevano in quell'anno all'American Academy, abbiamo appreso la storia degli... (continua)
Brano strumentale
inviata da Riccardo Gullotta 28/7/2019 - 16:30
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Canta di Roncastaldo

Canta di Roncastaldo
[2015]
Testo di Federico Berti, street artist e cantastorie e altro ancora.
Su di una melodia tradizionale dei cantastorie.
Testo trovato sul sito dell'autore

Una canzone dedicata all'eccidio di Roncastaldo di Loiano, Bologna, avvenuto il 2 ottobre del 1944.

Negli ultimi giorni del settembre 1944, mentre si stavano ritirando da Monghidoro verso Loiano, i tedeschi catturarono sette partigiani. Li fucilarono in località Roncastaldo (Loiano) il 2 ottobre 1944.
Erano Carlo Calzolari, Fortunato Caramalli, Bruno Gamberini, Ernesto Gamberini, Giuseppe Marchetti, Emidio Minarini e Pietro Minarini. (fonte: Storia e memoria di Bologna)

La cronaca e la canzone raccontano che i sette non furono fucilati ma addirittura massacrati a colpi di scure...

I versi sono un acrostico e con le iniziali formano la frase "FASCISTI ASSASSINI FUORI DALL'ITALIA DEMOCRAZIA A PAROLE NON BASTA"
Figlio mio lo voglio cantare
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 28/3/2019 - 13:50
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Roma Maledetta

Roma Maledetta
2018
L'amore mio non more

(Testo: Pieravanti – Musica: Il Muro del Canto)

Il primo dei monologhi del disco è Roma Maledetta. Perché secondo te questa città è maledetta? Da dove viene questa brama di sangue?
Mah in realtà io non credo che la città sia maledetta: Roma Maledetta è un gioco in cui si cerca di raccontare una storia attraverso tutti i fatti di cronaca nera, dal fratricidio di Romolo e Remo fino ad oggi; però è solo un escamotage per concludere il brano dicendo che la Roma che ci fa paura è quella indifferente. Il senso è: possono succedere tutte le cose più tremende che ci influenzano in negativo ma poi è l’indifferenza delle persone il vero problema.

E secondo te quale potrebbe essere una “cura” per questa indifferenza?
Secondo me una cura potrebbe essere interessarsi delle cose che succedono, interessarsi dell’altro e delle problematiche sociali. Porre attenzione anche... (continua)
Roma maledetta non sai quello che t'aspetta
(continua)
inviata da Dq82 16/3/2019 - 20:43

Stazzema

Stazzema
2015
Memorie ritrovate
Ho visto sudare di sangue nell'ora della pioggia e del fuoco.
(continua)
inviata da Dq82 + Andrea Sigona 20/2/2019 - 09:43
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Senso dire rien

Senso dire rien
2014
Scritta in occasione dello spettacolo TRE STORIE DI RESISTENZA, omaggio a Willy Jervis e ai partigiani caduti il 5 agosto 1944.
Valeria Tron, cantautrice originaria delle Valli Valdesi che scrive e canta in lingua patois, ha scritto per l’occasione un testo inedito, cantato per la prima volta sotto l’olmo che sovrasta la lapide ai caduti a Villar Pellice.

La canzone originale "Senso dire rien" sarebbe in Occitano, in attesa di trovare o trascrivere il testo originale inserisco la traduzione italiana tratta da assembleateatro.com

 Il 29 luglio 1944 viene affidata a un reparto di Waffen-Grenadier-Brigade der SS comandato dal colonnello Otto Jungkunz una vasta operazione di rastrellamento che si distingue da tutte le precedenti per l’ampiezza della manovra. Sono coinvolti anche numerosi reparti della Wehrmacht, della Polizia tedesca e della Repubblica Sociale Italiana per un totale... (continua)
Non mi rimane che una manciata di strade e piazze gioiose di bambini che, come chiodi appuntiti , han riempito di risa le rugiade…
(continua)
inviata da Dq82 19/12/2018 - 10:22
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Sul selciato di Piazza Garibaldi (I Sette Martiri)

Sul selciato di Piazza Garibaldi (I Sette Martiri)
[2018]

Al brano, registrato e mixato dall’autore presso “Lo Studio in Rosso”, hanno contribuito Emanuele Nidi alla fisarmonica, Nicolas De Francesco al basso, Vince Robivecchi alla batteria. Il videoclip è stato affidato a Michele Di Nicola, che ne ha curato regia, postproduzione e montaggio. Ne sono protagonisti i luoghi dei fatti narrati, loro ultimi testimoni, e una donna alla ricerca di una storia in cui ritrovare la propria coscienza, smarrita davanti a un mondo che non riconosce più.

Il 31 di agosto del 1944 a Parma tre giovanissimi partigiani tesero un agguato a Brenno Monardi, detto Bragone, gerarca locale del partito fascista. Bragone, intento a fare scorta di carne al macello comunale, venne colpito a morte, e con lui un gregario di nome Luigi Gonzaga. Questo evento fece infuriare la Brigata Nera locale, che diede il via alla rappresaglia più crudele di cui la città abbia memoria.... (continua)
Brenno Monardi era un gerarca del partito,
(continua)
inviata da adriana 2/9/2018 - 07:48
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201 volante

201 volante
2013
Tuttinpiedi

Nel corso dell’offensiva nazifascista che tra il mese di marzo e quello di aprile si dispiegò nelle province meridionali delle Marche, si consumò nell’alto Maceratese, il 22 marzo 1944, quello che è comunemente noto come l’eccidio di Montalto. Trentadue uomini tra, antifascisti, partigiani di vecchia data e renitenti alla leva giunti in montagna da meno di un mese persero la vita nelle località di Vestignano di Caldarola e Montalto di Cessapalombo, per mano di un reparto del Battaglione M - “IX Settembre”, inquadrato nella divisione tedesca Brandenburg. Il giorno successivo, verrà fucilato anche il comandante del gruppo, Achille Barilatti, presso il muro di cinta del cimitero di Muccia. Fu l’unico ad avere la possibilità di scrivere alla propria famiglia e alla fidanzata una lettera di addio. L’episodio rientra tra quelle operazioni meticolosamente preparate e attuate con... (continua)
Ve la racconto così come viene
(continua)
inviata da Dq82 3/7/2018 - 11:36
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Il vento della memoria

Il vento della memoria
2018
Sentieri Partigiani. Tra Marche e Memoria

Il penultimo brano è una canzone corale “Il vento della memoria”, che attualizza la Resistenza mettendo sullo stesso piano tre avvenimenti importanti della storia d’Italia: la fucilazione di 59 uomini a Capolapiaggia (frazione del comune di Camerino) il 24 giugno 1944, la strage di Piazza Fontana del 12 dicembre 1969 e quella di Piazza Loggia del 28 maggio 1974. Se le stragi degli anni ’70 sono conosciute ai più , merita un’attenzione particolare invece la fucilazione di 59 uomini a Capolapiaggia, dove morì, tra gli altri, la vedetta del Battaglione Alessandro Sabbatini, a cui vennero cavati gli occhi prima della fucilazione. L’importanza del testo qui si rivela fondamentale per attualizzare la Resistenza e ricordare che nonostante quello che vogliono farci credere, i venti del fascismo non sono ancora sopiti, anzi…E’ una canzone corale con... (continua)
Soffia e fischia il vento della memoria
(continua)
inviata da Dq82 1/7/2018 - 17:54

Canto delle ragazze fucilate per rappresaglia

Canto delle ragazze fucilate per rappresaglia
(1975)
Poesia di Lea Ferranti (1919-2003), poetessa marchigiana
da Spoon River Partigiano (1975)

Mi permetto di inserire questa poesia anche se non è stata musicata, trattandosi comunque di un canto. Magari qualcuno potrà musicarlo, come hanno fatto i Marlene Kuntz con Hanno crocifisso Giovanni, anche se in questo caso credo che sarebbe più adatta una musica meno noise-rock e più folk.


Spoon River partigiano nasce da un contesto ben preciso: il trentennale della liberazione. Ci si colloca negli anni settanta ma il ricordo dei massacri e delle battaglie è ancora vivo negli occhi dei sopravvissuti e nelle voci della memoria.

Si tratta di vere e proprie epigrafi, ipogrammi dell'Antologia di Spoon River, da cui il titolo Spoon River partigiano. Sono morti che parlano di morti, in un verso che, come in un canto corale, tra elegia e sogno, tra gratitudine e pietà, tra squarci insanguinati... (continua)
Genziane sbocciano dai nostri occhi
(continua)
inviata da Lorenzo 27/4/2018 - 23:50
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Una giornata particolare

Una giornata particolare
In "Una giornata particolare", brano interpretato in coppia da Federico Marchioro e Luca Bassanese, il cantato scarno, asciutto, rigoroso, povero di virtuosismi, ma estremamente diretto di Marchioro, unito alla forza, alla presenza scenica e alla teatralità innata di Bassanese, conferiscono al pezzo il carattere di una “narrazione civile”, del racconto di una sconfitta collettiva. di un profondo senso d'appartenenza, di un sogno comune spezzato.

In un’Italia, dalla coscienza civile “lobotomizzata” dai grandi mezzi di comunicazione, divenuti strumento di controllo e di elaborazione di una verità ad uso e consumo di un’onnipotente oligarchia, di un “Grande Fratello”, di orwelliana memoria, è giunto il momento di celebrare in questa “giornata particolare”, data che entrerà nei libri di storia, a memoria per le generazioni a venire, la “morte della sinistra” e la vittoria di un “Nuovo Ordine”... (continua)
L’Italia ha deciso
(continua)
inviata da Federico Marchioro 26/3/2018 - 00:23
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Le Querce di Monte Sole

Le Querce di Monte Sole
Le Querce di Monte Sole, brano di Alessandro Colpani e Francesco Brianzi. Testo tratto dalla poesia omonima "Le Querce di Monte Sole" di Luciano Gherardi (1919-1999), sull'eccidio di Marzabotto.

Dal sito www.chiesadibologna.it: "Chi sale oggi sulle colline di Monte Sole e si ferma sul prato antistante i resti della chiesa di San Martino di Caprara, trova una poesia incisa su dei lastroni posti sotto l'immagine di un Crocifisso. Si tratta di un canto spirituale, composto da monsignor Luciano Gherardi nel 1978, quando ancora le rovine di San Martino di Caprara, di Santa Maria di Casaglia e di Cerpiano, erano sommerse da cumuli di terriccio e da grovigli di sterpi e ortiche: in esso emerge tutta la sofferenza di un sacerdote che ha perso due «compagni di Messa», don Ubaldo Marchioni e don Giovanni Fornasini. Il canto è intitolato «Le querce di Monte Sole», e sarà poi il titolo del volume scritto... (continua)
Si piegano le querce
(continua)
inviata da muffinthebest 3/2/2018 - 12:53
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Benedicta 1944

Benedicta 1944
2017
Short stories

Sull'Appennino Ligure, tra Genova e Alessandria, nella primavera del 1944 operavano due brigate partigiane, la Brigata Autonoma Alessandria e la 3ª Brigata Liguria. Tra il 3 e 6 aprile reparti tedeschi appoggiati da quattro compagnie della Guardia Nazionale Repubblicana (due provenienti da Alessandria e due da Genova) e da un reparto del reggimento di Granatieri di stanza a Bolzaneto, accerchiarono la zona del Tobbio. Il 6 aprile iniziarono gli scontri armati e mentre la 3ª Brigata Garibaldi Liguria cercò di rompere l'assedio dividendo i propri uomini in piccoli gruppi, la Brigata Autonoma Alessandria cercò una disperata difesa alla Benedicta e a Pian degli Eremiti. Il 6 aprile le truppe italo-tedesche fanno saltare la cascina della Benedicta dove i partigiani della 3a Brigata Liguria hanno insediato il loro comando, catturano molti uomini e incendiano numerose cascine.... (continua)
Strumentale
inviata da Dq82 18/1/2018 - 14:01
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I passi del mattino

I passi del mattino
2016
Finestre

Feat. Marino Severini

Brano per la memoria, per non dimenticare, dal Groove Combact Folk Rock.
Si parte con un dolce incipit del flauto di Marta e Chitarra Acustica, per l’introduzione di questa storia vera, cantata dalla suggestiva voce di Marino Severini con Renato.
La canzone è il racconto, cantato con rabbia, dolore e commozione della vicenda del 10 Agosto del 1944 in Piazzale Loreto a Milano, dove i fascisti e i nazisti trucidarono all’alba 15 persone per rappresaglia, presi a caso, tra Operai, Impiegati, Commercianti, Antifascisti e gente comune.
Il testo è un omaggio alla Resistenza partigiana, a tutte le persone che hanno perso la vita per darci una società democratica, senza guerre e senza violenza, che hanno fatto la storia del nostro paese. Come i 15 “Ragazzi” di Piazzale Loreto, qui ricordati uno per uno con il loro nome e cognome e professione.


Località... (continua)
Ricordo un giorno lontano, il 10 agosto del 1944
(continua)
inviata da dq82 28/6/2017 - 17:16
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Anna di Stazzema

Anna di Stazzema
2006

Anna Pardini è la vittima più piccola con i suoi venti giorni di età. Si trovava tra le braccia della mamma Bruna, a Coletti, assieme alle sorelle Cesira, Maria, Lilia, Adele, e altre venti persone quando i nazisti hanno fatto fuoco contro di loro.
Cesira, la più grande, ha tentato di salvare Adele, Maria, Lilia e Anna.
Anna era gravemente ferita: aveva gli arti praticamente mutiliati. Adele e Lilia, grazie a Cesira, hanno avuto salva la vita, la stessa sorte non è toccata a Maria, ormai ferita a morte, e alla stessa Anna, deceduta dopo pochi giorni.
santannadistazzema.org
La luna ed il cane abbaiano insieme
(continua)
inviata da dq82 18/1/2017 - 17:54
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Cortogno

Cortogno
2014
Esiste chi Resiste


Testo di Alessandro Caporossi

Testo fornitoci direttamente dai Gasparazzo (nella persona di Generoso Pierascenzi), Ringraziamo immensamente, sperando di far conoscere questo splendido disco a quante più persone possibili

“…la parola umana si oppone alla morte…fa vivere anche chi non è più in vita, poiché anche la memoria è parola, e con la memoria noi salviamo dal caos dell’oblio chi non è più tra noi…"
da “Nessuno ha mai visto Dio” di Gabriella Caramore

La zona intorno a Modena e Reggio Emilia , verso il territorio di pianura e Nonantola, da quel fatidico 8 settembre 1943, ha conosciuto momenti di violenza e di lacrime, di atti di coraggio e di abnegazione che non devono essere cancellati. Non diversamente da altri paesi, ha visto i suoi figli combattersi e uccidersi, ha visto l’odio che “…si sfrena tra i fratelli in ira a morte…” (Ungaretti- Mio fiume anche... (continua)
Incerti Dante
(continua)
inviata da dq82 12/1/2017 - 13:20
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Campazzo

Campazzo
2014
Esiste chi Resiste


Testo di Alessandro Caporossi

Testo fornitoci direttamente dai Gasparazzo (nella persona di Generoso Pierascenzi), Ringraziamo immensamente, sperando di far conoscere questo splendido disco a quante più persone possibili

“…la parola umana si oppone alla morte…fa vivere anche chi non è più in vita, poiché anche la memoria è parola, e con la memoria noi salviamo dal caos dell’oblio chi non è più tra noi…"
da “Nessuno ha mai visto Dio” di Gabriella Caramore

La zona intorno a Modena e Reggio Emilia , verso il territorio di pianura e Nonantola, da quel fatidico 8 settembre 1943, ha conosciuto momenti di violenza e di lacrime, di atti di coraggio e di abnegazione che non devono essere cancellati. Non diversamente da altri paesi, ha visto i suoi figli combattersi e uccidersi, ha visto l’odio che “…si sfrena tra i fratelli in ira a morte…” (Ungaretti- Mio fiume anche... (continua)
Il tenente Totonelli
(continua)
inviata da dq82 12/1/2017 - 13:14
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Avanti lavativi!

Avanti lavativi!
2014
Esiste chi Resiste


Testo di Alessandro Caporossi

Testo fornitoci direttamente dai Gasparazzo (nella persona di Generoso Pierascenzi), Ringraziamo immensamente, sperando di far conoscere questo splendido disco a quante più persone possibili

“…la parola umana si oppone alla morte…fa vivere anche chi non è più in vita, poiché anche la memoria è parola, e con la memoria noi salviamo dal caos dell’oblio chi non è più tra noi…"
da “Nessuno ha mai visto Dio” di Gabriella Caramore

La zona intorno a Modena e Reggio Emilia , verso il territorio di pianura e Nonantola, da quel fatidico 8 settembre 1943, ha conosciuto momenti di violenza e di lacrime, di atti di coraggio e di abnegazione che non devono essere cancellati. Non diversamente da altri paesi, ha visto i suoi figli combattersi e uccidersi, ha visto l’odio che “…si sfrena tra i fratelli in ira a morte…” (Ungaretti- Mio fiume anche... (continua)
Avanti lavativi! così ci han detto
(continua)
inviata da dq82 12/1/2017 - 10:25
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Navicello

Navicello
2014
Esiste chi Resiste


Testo di Alessandro Caporossi

Testo fornitoci direttamente dai Gasparazzo (nella persona di Generoso Pierascenzi), Ringraziamo immensamente, sperando di far conoscere questo splendido disco a quante più persone possibili

“…la parola umana si oppone alla morte…fa vivere anche chi non è più in vita, poiché anche la memoria è parola, e con la memoria noi salviamo dal caos dell’oblio chi non è più tra noi…"
da “Nessuno ha mai visto Dio” di Gabriella Caramore

La zona intorno a Modena e Reggio Emilia , verso il territorio di pianura e Nonantola, da quel fatidico 8 settembre 1943, ha conosciuto momenti di violenza e di lacrime, di atti di coraggio e di abnegazione che non devono essere cancellati. Non diversamente da altri paesi, ha visto i suoi figli combattersi e uccidersi, ha visto l’odio che “…si sfrena tra i fratelli in ira a morte…” (Ungaretti- Mio fiume anche... (continua)
Io cancellerò ogni vostra memoria
(continua)
inviata da dq82 12/1/2017 - 09:45
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Vercallo

Vercallo
2014
Esiste chi Resiste


Testo di Alessandro Caporossi

Testo fornitoci direttamente dai Gasparazzo (nella persona di Generoso Pierascenzi), Ringraziamo immensamente, sperando di far conoscere questo splendido disco a quante più persone possibili

“…la parola umana si oppone alla morte…fa vivere anche chi non è più in vita, poiché anche la memoria è parola, e con la memoria noi salviamo dal caos dell’oblio chi non è più tra noi…"
da “Nessuno ha mai visto Dio” di Gabriella Caramore

La zona intorno a Modena e Reggio Emilia , verso il territorio di pianura e Nonantola, da quel fatidico 8 settembre 1943, ha conosciuto momenti di violenza e di lacrime, di atti di coraggio e di abnegazione che non devono essere cancellati. Non diversamente da altri paesi, ha visto i suoi figli combattersi e uccidersi, ha visto l’odio che “…si sfrena tra i fratelli in ira a morte…” (Ungaretti- Mio fiume anche... (continua)
Con quanta ferocia i Nazi-fascisti
(continua)
inviata da dq82 11/1/2017 - 22:48
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La notte di San Giovanni

La notte di San Giovanni
2014
Esiste chi Resiste


Testo di Alessandro Caporossi

Testo fornitoci direttamente dai Gasparazzo (nella persona di Generoso Pierascenzi), Ringraziamo immensamente, sperando di far conoscere questo splendido disco a quante più persone possibili

“…la parola umana si oppone alla morte…fa vivere anche chi non è più in vita, poiché anche la memoria è parola, e con la memoria noi salviamo dal caos dell’oblio chi non è più tra noi…"
da “Nessuno ha mai visto Dio” di Gabriella Caramore

La zona intorno a Modena e Reggio Emilia , verso il territorio di pianura e Nonantola, da quel fatidico 8 settembre 1943, ha conosciuto momenti di violenza e di lacrime, di atti di coraggio e di abnegazione che non devono essere cancellati. Non diversamente da altri paesi, ha visto i suoi figli combattersi e uccidersi, ha visto l’odio che “…si sfrena tra i fratelli in ira a morte…” (Ungaretti- Mio fiume anche... (continua)
Salvate lui
(continua)
inviata da dq82 9/1/2017 - 15:48

Squadristi, ricordate il gran macello

anonimo
Squadristi, ricordate il gran macello
[dopo il 1921]

Questo testo l'ho reperito su Wikitesti, preceduto dalle seguenti laconiche informazioni: “Canzoni della Toscana 1921- Dante Priore - Santi Bigi “il Bruco”.
Vado quindi per deduzioni:
Le strofe si riferiscono alla devastazione di Foiano della Chiana, Arezzo, perpetrata dai fascisti nell'aprile del 1921;
Dante Priore, aretino, è colui che raccolse il canto, probabilmente negli anni 70. L'abbiamo già incontrato come informatore di canzoni quali Quand' a i' cucco salivamo, Tante storie si sente cantare, Gli Austriaci da Gorizia e Il general Cadorna;
Santi Bigi, detto Il Bruco, poeta contadino di Terranuova Bracciolini, Arezzo, è probabilmente l'autore delle strofe. L'unica traccia che trovo di lui in Rete è dal sito dell'“Associazione del Fagiolo Zolfino di Pratomagno” dove si racconta che Il Bruco nell'immediato secondo dopoguerra compose il testo di una zinganetta (una... (continua)
Squadristi, ricordate il gran macello
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 19/11/2016 - 23:26
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Dante Di Nanni

Dante Di Nanni
Gang
La rossa primavera
2011

dq82 3/9/2016 - 14:17
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L'unica superstite

L'unica superstite
LA ÚNICA SOBREVIVIENTE
(continua)
inviata da Santiago 15/7/2016 - 02:48
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Notte di San Severo

Notte di San Severo
THE NIGHT OF SAN SEVERO
(continua)
inviata da ZugNachPankow 14/7/2016 - 20:22
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60 anni

60 anni
2010
Agit-prop

feat. Gang

Con il termine Armadio della Vergogna si indica l'armadio rinvenuto nel 1994 in un locale di Palazzo Cesi (sede di vari organi giudiziari militari), in via degli Acquasparta a Roma, contenente 695 fascicoli e il Registro generale riportante 2274 notizie di reato, relativi a crimini di guerra commessi sul territorio italiano durante l'occupazione nazifascista.

Tra i documenti ritrovati anche un promemoria prodotto dal comando dei servizi segreti britannici, dal titolo Atrocities in Italy (Atrocità in Italia), con stampigliato il timbro secret, frutto della raccolta delle testimonianze e dei risultati dei primi accertamenti effettuati sui casi di violenze da parte dei nazifascisti, che al termine della guerra era stato consegnato ai giudici italiani.

Il Consiglio della magistratura militare con una relazione finale nel 1999 e poi la II Commissione Giustizia della... (continua)
60 anni sono passati
(continua)
inviata da dq82 23/6/2016 - 15:26
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Bastardi

Bastardi
25 aprile 2015

Feat. Giuliano Dottori

La strage di Sant'Anna di Stazzema raccontata con le testimonianze dei sopravvissuti e attraverso il recupero della memoria storica.
Per non dimenticare i mille crimini compiuti da fascisti e nazisti.
Ama la vita, odia il fascismo
Bastardo Sommer
(continua)
inviata da adriana 14/5/2016 - 15:20

I Sette Cervi

anonimo
I Sette Cervi
[1950]
L’anonimo autore (o forse autori) faceva probabilmente parte dell’Associazione Pionieri d’Italia, organizzazione scoutistica nata dell’immediato secondo dopoguerra per iniziativa di genitori militanti del PCI.
Sull’aria della canzone alpina “Il testamento del capitano”.
Testo trovato sul “Canzoniere partigiano 1944-1950” presente nella rivista “La Piva del Carner”, numero di aprile 2015

Della canzone ne danno conto i curatori de Il canzoniere ribelle dell’emilia romagna (1967), Gianfranco Ginestri e Janna Carioli, datandone la composizione attorno al 1950 (sull’aria alpina de Il testamento del capitano), nell’ambito dell’Associazione Pionieri di Reggio Emilia. Fu quello, in effetti - nella prima metà degli anni ’50, con un apice nel 1955, 80° compleanno di papà Cervi -, il tempo in cui presso la casa di famiglia dei Cervi ai Campi Rossi si susseguirono delegazioni popolari, visite... (continua)
I sette figli di papà Cervi
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 29/4/2016 - 16:50
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La canzone di Marzabotto

anonimo
Si veda anche Marzabotto

Riadattamento per il massacro di Monte Sole di un noto canto da cantastorie su una disgrazia avvenuta durante i lavori per la costruzione della galleria del Gottardo (Alle sei e mezza).
(La canzone) di Marzabotto
(continua)
inviata da dq82 7/4/2016 - 10:16
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L'unica superstite

L'unica superstite
Ricostruzione della strage



trailer de "La rugiada di San Giovanni" film sulla strage. Musiche di Beppe Carletti dei Nomadi
dq82 10/3/2016 - 12:58
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Settanta rose

Settanta  rose
Ciao Matteo.
Confermo (anche se in ritardo di anni), le settanta rose sono quelle di San Pancrazio (Bucine, provincia di Arezzo). Proprio lì ancora oggi esiste un roseto composto da settanta cespugli di rose. Ognuno di questi cespugli è dedicato a una vittima dell'eccidio di San Pancrazio, avvenuto anche esso il 29 giugno 1944 (praticamente in contemporanea con quello di Civitella). Le vittime a San Pancrazio in verità furono 73 (in totale quel giorno tra Civitella, Cornia e San Pancrazio vennero uccise 244 persone). In particolare uno dei cespugli è dedicato a Modesta Rossi morta a Solaia insieme al figliolo (e ricordata in un'altra canzone di Casa del Vento).
Negli ultimi anni al roseto sono stati aggiunte altre rose dedicate ad altre persone.
Sopra il roseto c'è una statua commemorativa molto bella.
Ogni anno per l'anniversario dell'eccidio fanno una camminata tra Civitella e San Pancrazio.
Poco sopra il roseto
ventus85 1/3/2016 - 15:53
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Discorsi del cazzo

Discorsi del cazzo
L’eccidio di Scalvaia e le sue conseguenze ricostruite in una sintetica ma bella scheda a cura di Irene Raspollini (ricercatrice ed artista senese) per l’Ecomuseo della Val di Merse.

Fu nei boschi del Monte Quoio, nel 1943, che il primo nucleo della Brigata Garibaldi “Spartaco Lavagnini” cominciò ad assembrarsi: vicina alle strade verso Siena e la Maremma e ricca di boschi in cui nascondersi, la zona offriva, oltre che una posizione strategica, anche la protezione necessaria.
Nel marzo del 1944 venne istituito un distaccamento permanente di brigata, chiamato “Fil di Ferro”, nel poggio di Fogari. I partigiani del distaccamento, che era comandato dal monticianese Roberto Galli (detto “Franco”), assaltarono la macchina del capo della Provincia di Grosseto nei pressi di Scalvaia. L’attentato si concluse con l’uccisione del milite fascista Poerio Neri e il ferimento del commerciante monticianese... (continua)
Bernart Bartleby 27/8/2015 - 20:54




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