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Prima del 2005-6-7

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Ik zoek een land waar vrede is

Ik zoek een land waar vrede is,
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 7/6/2005 - 22:31

Dit is de nacht van de zwervers

Dit is de nacht van de zwervers
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 7/6/2005 - 22:30

Geef vrede, Heer, geef vrede

Geef vrede, Heer, geef vrede
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 7/6/2005 - 22:29

Wie moet zwijgen zal gaan spreken

Wie moet zwijgen zal gaan spreken
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 7/6/2005 - 22:28
Non solo canzoni, ma anche capolavori della musica classica e della poesia contro la guerra e per la pace universale: La Ode an die Freude di Friedrich Schiller, musicata da Ludwig van Beethoven (che entra di diritto tra le canzoni fondamentali), e A Survivor from Warsaw di Arnold Schönberg. Non perdetele!
Riccardo Venturi 7/6/2005 - 21:56
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Fratello poliziotto

Fratello poliziotto
[2005]
Album: "Quello che sei"
Polizia dappertutto, giustizia no!
(continua)
inviata da Alessio Gentili 7/6/2005 - 21:53
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A Survivor from Warsaw

A Survivor from Warsaw
[1947]
Su testi di Arnold Schönberg, di varia natura e provenienza,
tratti dalle testimonianze dei sopravvissuti alla rivolta del ghetto di Varsavia (1943)
Musica di Arnold Schönberg

In questo unico caso, per una più esatta comprensione della composizione musicale di Arnold Schönberg, riportiamo integralmente, nella sezione testuale, il commento degli insegnanti e degli alunni del liceo scientifico statale "Antonio Vallisneri" di Lucca, contenuto nella sezione dedicata alla musica di pace.

I testi sono seguiti dalla traduzione italiana. Dell'inno ebraico finale verrà data anche una trascrizione nell'alfabeto originale.

Riccardo Venturi
7 giugno 2005


Riportiamo l'introduzione all'opera dal medesimo sito:

Al termine della Seconda Guerra Mondiale, sconfitto definitivamente il nazismo, Schönberg scrisse un lavoro che voleva rievocare la persecuzione condotta dalla Germania di Hitler... (continua)
"Un sopravvissuto di Varsavia"
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 7/6/2005 - 21:27
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Ode an die Freude

Ode an die Freude
Testo di Friedrich von Schiller [1785]
Musica di Ludwig van Beethoven [1801]
[dalla IX. Sinfonia]
A sua volta da una melodia popolare
Inno dell'Unione Europea



L'inno europeo (inno alla gioia) è l'adattamento dell'ultimo movimento della Nona Sinfonia di Beethoven scritta dal compositore nel 1823 ed è non solo l'inno dell'Unione europea ma di tutta l'Europa in generale.

Per il movimento finale della sinfonia, Beethoven musicò l'inno alla gioia composto nel 1785 da Friedrich von Schiller. Il poema esprime la visione idealistica di Schiller sullo sviluppo di un legame di fratellanza fra gli uomini, visione condivisa da Beethoven.

Nel 1972 il Consiglio d'Europa - lo stesso organismo che nel 1955 concepì la bandiera europea - adottò l'inno alla gioia come proprio inno. Herbert von Karajan, uno dei più grandi direttori d'orchestra del Novecento, fu incaricato di scrivere tre adattamenti... (continua)
O Freunde, nicht diese Töne!
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 7/6/2005 - 19:09
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L'arte della guerra

L'arte della guerra
2004
Verso uno
(continua)
inviata da scarafaggi 7/6/2005 - 18:50
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Er is zoveel verdriet in de wereld

Er is zoveel verdriet in de wereld
[1975]
Scritta da Luigi Verderame e Nelly Byl
Lato B del 45 giri "Gelukkig Zijn"
Esiste anche una versione inglese intitolata "This World Is Full Of Pain"

(B.B.)
Kijk niet zo boos
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 7/6/2005 - 18:29
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A las madres de Mayo

A las madres de Mayo
[1996]
Testo e musica di Ismael Serrano
testo ripreso da: http://www.trovadores.net

Un'altra canzone dedicata alle madri di Plaza de Mayo.
Te busca madre mientras su cuerpo es mecido
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 7/6/2005 - 14:41
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Canción de posguerra

Canción de posguerra
Testo e musica di Silvio Rodríguez
ripreso da: http://www.trovadores.net
Yo sé que cuando todo pase
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 7/6/2005 - 14:24
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American Idiot

American Idiot
AMERICANO IDIOTA
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 7/6/2005 - 13:59
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Te recuerdo Amanda

Te recuerdo Amanda
[1968]
ripresa da trovadores.net

ET RECORDE AMANDA
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 7/6/2005 - 13:42

Zona gialla zona rossa

Zona gialla zona rossa
Dall'album "Non lo faccio più"
Nell’anno che verrà
(continua)
inviata da adriana 7/6/2005 - 07:43
Percorsi: Genova - G8
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Day After Tomorrow

Day After Tomorrow
DOPODOMANI
(continua)
6/6/2005 - 23:17
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Ayúdame Valentina

Ayúdame Valentina
English Version by Riccardo Venturi
6 giugno / 6th June, 2005
HELP ME VALENTINA
(continua)
6/6/2005 - 22:46
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Dio è morto

Dio è morto
IL GIALLO DELLA COPERTINA DEL TIME

Facendo un po' di ricerche per le CCG ho trovato che l'ispirazione del titolo "Dio è morto" viene, oltre che da Nietzsche naturalmente, da una copertina del Time che titolava appunto "God is dead". Facendo un po' di ricerche (sul sito del Time si trovano tutte le copertine) ho trovato che la copertina cui si fa riferimento dovrebbe essere quella che potete ammirare qui:

http://en.wikipedia.org/wiki/God_is_dead

che però pone la frase in forma interrogativa "Is God dead?"
Questo non sarebbe un problema, se non fosse che poi le date non tornano: infatti la copertina è dell'8 aprile 1966 mentre la canzone "Dio è morto" è stata scritta, secondo quanto c'è scritto su "quasi come Dumas" nel marzo 1965. Quindi, o è un caso profetico (ma mai ai livelli di "Disastro aereo sul canale di Sicilia" di De Gregori, incisa quattro anni prima della strage di Ustica!)... (continua)
Lorenzo Masetti [tramite Riccardo Venturi sempre all'erta] 6/6/2005 - 21:50
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La Represión

La Represión
6 giugno 2005
LA REPRESSIONE
(continua)
6/6/2005 - 21:45
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L'amour et la guerre

L'amour et la guerre
6 giugno 2005
L'AMORE E LA GUERRA
(continua)
6/6/2005 - 21:05
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Nebo, nebo plavo je

Nebo, nebo plavo je
Dalla pagina delle canzoni contro la guerra della ex Jugoslavia
http://www.yurope.com/people/danko/xyu-aw.html
Tog sam jutra ustao,
(continua)
6/6/2005 - 11:58
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Tin Omen

Tin Omen
[1989]
Album: Rabies

This song compare the Kent shootings (see Ohio by CSN&Y) to the 1989 Tiananmen Square Massacre.

Questa canzone paragona la sparatoria alla Kent University (vedi anche Ohio di CSN&Y) al massacro di piazza Tien An Men
every truncheon hit misguided the people's army divided united stance amped
(continua)
5/6/2005 - 23:13
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Worlds Apart

Worlds Apart
1986 - 29:29 Split Vision
Ignorance and innocence go together
(continua)
5/6/2005 - 22:54
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When The Bomb Drops

When The Bomb Drops
1984
When the bomb drops I'll be a bank holiday
(continua)
5/6/2005 - 22:51
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From The Cradle To The Grave

From The Cradle To The Grave
(1984)
title track dell'album
Well they took you from your mother's womb and put you in a school
(continua)
5/6/2005 - 22:42
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Who's Gonna Fight in the Third World War?

Who's Gonna Fight in the Third World War?
Album: Demolition War e.p.
Release Date: 1981 December
The government talk about conscription
(continua)
5/6/2005 - 22:38
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Sleepless

Sleepless
1993
Serenades
And I often sigh
(continua)
5/6/2005 - 22:19
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L'uomo che non dorme mai

L'uomo che non dorme mai
dall'allbum "Che cosa te ne fai di un titolo" (2005)

"L'uomo che non dorme mai è un elogio alla sensibilità. Ritengo che ci siano delle differenze, a volte mi chiedo se l'essere umano è uno solo o ci sono diverse -non diciamo razze che è brutto - però ci sono diversi stampi totalmente diversi. Ci sono persone che distruggono tantissime cose in un secondo e non hanno il benché minimo problema, ci sono persone che passano la vita per salvare un pezzettino di qualcosa e che soffrono per tutto quello che non funziona. Faccio fatica a considerarle come parti appartenenti alla stessa specie. E quindi, sì, la definirei un elogio alla sensibilità, che forse è quella che ci sta salvando."
(intervista a Lorenzo Monguzzi dei Mercanti di Liquore, da Bielle)
L'uomo che non dorme mai
(continua)
inviata da Lorenzo Masetti 5/6/2005 - 21:56
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Jebem ti rat

Jebem ti rat
Album: Cijena Ponosa
1997
Jebem ti rat ti jebem
(continua)
5/6/2005 - 18:41
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Ratnik paorskog srca

Ratnik paorskog srca
[1982]
Testo e musica di Đorđe Balašević
Lyrics and music by Đorđe Balašević
Album: Pub

Non che, prima del primo macello mondiale, i contadini non fossero state le principali vittime delle guerre, sia con i giovani mandati a morire, sia con la devastazione totale delle campagne (con le conseguenti carestie, pestilenze ecc.); ma, con la “grande guerra”, le masse contadine europee vengono inviate per la prima volta in blocco al massacro. In certi paesi europei, come la Jugoslavia, la distruzione del mondo rurale si è avuta anche con la successiva guerra mondiale, cui ci riporta questa canzone di Đorđe Balašević. Una canzone che, non a caso, presenta dei grossi punti di contatto con Mio nonno partì per l'Ortigara, e non soltanto per l'identica età del protagonista (19 anni). Fatte le debite differenze, sono due canzoni sorelle. [CCG/AWS Staff]

Kada se Braca devetneste vrn'o,
(continua)
5/6/2005 - 18:22
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Nella chiesa di Bellusco

Nella chiesa di Bellusco
dall'allbum "Che cosa te ne fai di un titolo" (2005)

"Probabilmente sull'onda del dopo-Sputi, volevo scrivere una canzone che parlasse della Resistenza. Perché tutte le suggestioni che Marco [ Paolini ] dava alla gente durante lo spettacolo, ovviamente le ha date in primis anche a me. Quindi mi sono letto Rigoni-Stern e Meneghello e ho riscoperto il fascino di quel periodo, che poi riguarda anche le mie radici, le mie cose di famiglia.

Però non mi andava né di inventare qualcosa né di commentare una vicenda importante. Così ho scelto di parlare di un fatto minore ma reale, tra l'altro accaduto in un paese vicinissimo a dove sono nato e cresciuto, quindi che riesco anche ad immaginarmi nei particolari e nelle reazioni delle persone.

È uno dei testi che mi ha stressato di più la vita, perché era difficile riuscire a non uscire dalla storia vera e propria. Oddio, c'è qualche ricamo, ma... (continua)
Nella chiesa di Bellusco ci arrivarono i tedeschi
(continua)
inviata da Lorenzo Masetti 5/6/2005 - 15:47
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Neću protiv druga svog

Neću protiv druga svog
(con alcune integrazioni di Riccardo Venturi riprese dalla versione tedesca di Franz Hohler)
NON FARÒ NIENTE CONTRO IL MIO SIMILE
(continua)
5/6/2005 - 15:16
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Lili Marleen [Lied eines jungen Wachtpostens]

Lili Marleen [Lied eines jungen Wachtpostens]
Un semplice ricordo personale. Nel 1944 mi trovavo sulla linea gotica ed ero sfollato in una casa vicino a un cannone tedesco. I tedeschi cantavano frequentemente "Lili Marleen". Con grande nostro stupore, con l'avanzare dell'Ottava Armata sentimmo i soldati inglesi che la cantavano anche loro, con la stessa frequenza.
Ferruccio Alessandri 5/6/2005 - 11:09




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