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Chile resistencia

Chile resistencia
[1976]
Letra y música: Sergio Ortega
Testo e musica: Sergio Ortega
Album: Inti Illimani 6 "Chile resistencia" [1977]

Una canzone del 1976 che esprime la lotta popolare che in Cile comincia a dare vita al fronte antifascista.
Con paso rápido
(continua)
inviata da CCG/AWS Staff 26/6/2009 - 23:00
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'Εβαλε ο Θεός σημάδι

'Εβαλε ο Θεός σημάδι
Évale o Theós simádi
Στίχοι: Νίκος Γκάτσος
Μουσική: Σταύρος Ξαρχάκος
Πρώτη εκτέλεση: Νίκος Ξυλούρης
Άλλες ερμηνείες: Μανώλης Λιδάκης
Από το άλμπουμ "Του χρόνου τα γυρίσματα"
Versi di Nikos Gatsos
Musica: Stavros Xarchakos
Primo interprete: Nikos Xylouris
Altri interpreti: Manolis Lidakis
Dall'album Του χρόνου τα γυρίσματα


Questa è, tra le canzoni greche che traggono occasione dalla guerra, una di quelle - o forse quella- in assoluto più toccanti. Non è solo merito della musica di Stavros Xarchakos o della voce di Nikos Xylouris che pare, ad ascoltarla, la voce stessa delle rupi dei boschi e delle acque non solo di Creta, ma della Grecia tutta: voce antica che sembra il canto dello Psiloriti o del torrente nella gola di Samaria, ma anche della quercia di Dodona o delle mille onde del mare tra Ayvalik e Plomari: è merito anche del poeta, di Nikos Gatsos, che in questo testo supera... (continua)
Έβαλε ο Θεός σημάδι
(continua)
inviata da CCG/AWS Staff - Ελληνικό Τμήμα 26/6/2009 - 16:25

Muri a secco

Muri a secco
[2009]
Testo di Riccardo Venturi
Parole e musica del proletariato, quando ci saranno.


Il mio bisnonno di parte materna, Menotti Dini, era nato lo stesso giorno in cui era morto Giuseppe Garibaldi: il 2 giugno 1882. Suo padre era esperto nell'arte di fabbricare i muri a secco per le vigne terrazzate dove si faceva il vino aleatico; e quelle vigne vogliono terreno secco come i muri, pietraie, e aria. Le migliori erano sopra il Seccheto, che il nome già dice tutto, sopra Cavoli, sopra Pomonte e Chiessi; e quelle ancora migliori erano le più in alto. Bisognava prendere dei sentieri ripidi spiombati e salire su fino a sei o settecento metri.

I bambini erano pregiati per quel lavoro. Agili, piccoli, con le dita che s'infilavano nei pertugi. Quando aveva cinque anni e mezzo, il mio bisnonno dovette andare a lavorare con suo padre, a fare i muri a secco. Siamo all'Isola d'Elba attorno al 1888,... (continua)
All'alba non c'erano galli,
(continua)
26/6/2009 - 05:28

Chat perché

Chat perché
Chat Perché

Canzone léviane – Chat Perché – Marco Valdo M.I. – 2009

Cycle du Cahier ligné – 26

Chat Perché est la vingt-sixième chanson du Cycle du Cahier ligné.

Le jeu du Chat perché auquel jouent les enfants est un jeu de poursuite où le poursuivant, dit le chat, doit tenter d'attraper un des autres joueurs au moment où ce dernier n'est pas « perché ». Il y a de nombreuses variantes.

Ici, on est à nouveau dans le cauchemar du prisonnier-blessé et comme dans ces songes, divers niveaux de conscience, diverses histoires se mélangent comme les morceaux de papier coloré dans un kaléidoscope. Le rêve ainsi compris est le moment où dans ce maelström, les idées se mettent en place, la pensée chaotique redonne sens au monde, où l'on va par ces voies chantournées à l'essentiel. Les idées se bousculent et tentent de saisir par la pensée la complexité du monde.

Au travers de sa pensée en... (continua)
La corrida dans le corridor
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I 25/6/2009 - 22:50
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Il colonnello Pardi

Il colonnello Pardi
[2009]
"giannY sYmbolo e i Geni del Picco e Pala" sono
Fabio Ghelli e Gabriele D'Ascoli
Album: Le confessioni di un eiaculatore precoce

"Io sono nato sotto il fascismo, ho studiato sotto il fascismo, ho combattuto per il fascismo, sono un fascista e morirò fascista"

(Licio Gelli, Maestro venerabile della Loggia Massonica P2, conduttore televisivo)

Tutto l'album è scaricabile da questa pagina
Il colonnello Pardi s'alza presto ogni mattina
(continua)
inviata da adriana e daniela -k.d.- 25/6/2009 - 21:03
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Radio War

Radio War
Did the wine make her dream
(continua)
inviata da Marcos 25/6/2009 - 17:39
25 giugno 2009: Le CCG/AWS raggiungono quota 9000. Lo fanno, stavolta, con una raccolta di murales contro la guerra e militanti provenienti da tutto il mondo, una "pagina speciale" che sottolinea una forma d'espressione libera e spontanea, che spesso incontra l'arte e la creatività più alte. Comincia da oggi il conto alla rovescia per la CCG n° 10000.
Riccardo Venturi 25/6/2009 - 05:01

Murales contro la guerra e di lotta da tutto il mondo / Antiwar and Militant Murals Around the World

Murales contro la guerra e di lotta da tutto il mondo / Antiwar and Militant Murals Around the World
Murales contro la guerra e di lotta da tutto il mondo
Antiwar and Militant Murals Around the World



Italiano
English

Basta un muro, un muro qualsiasi oppure il Muro che divide una città o una terra. Un muro, dei colori, la fantasia, la voglia di lottare e di non starci. La voglia di dire, di disegnare, di esprimersi. Il muro, nella sua estrema simbolicità sia di chiusura che di visibilità, è rimasto forse l'ultimo baluardo per la vera libera espressione; anche per questo le “autorità” vogliono sempre muri puliti, in nome di un “decoro” che ha, quasi sempre, dell'indecoroso. E lo cancellano quel che c'è scritto o disegnato sui muri, credendo così di cancellare la libertà. Che siano i sindaci-sceriffi delle nostre città, o le autorità di uno stato repressivo e invasore, o semplicemente il “bravo cittadino” che vuole tutto bello bianco il suo muricciolo. Proprio per questo, per questa... (continua)
inviata da CCG/AWS Staff 25/6/2009 - 04:42
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Οι νεκροί της πλατείας

Οι νεκροί της πλατείας
Oi nekroí tis plateías
[1976]
Στίχοι: Βασισμένοι στη ποίηση "Los muertos de la plaza" του Πάβλο Νερούντα, από το Canto General / Ελληνική μετάφραση Δ. Στρατηγόπουλου
Μουσική: Χρήστος Λεοντής
Πρώτη εκτέλεση: Νίκος Ξυλούρης
Από τις Παραστάσεις
Versi: Basati sulla poesia "Los muertos de la plaza" di Pablo Neruda, dal "Canto General" / Traduzione greca di D. Stratigopoulou
Musica: Christos Leontis
Primo interprete: Nikos Xylouris
Album: Παραστάσεις

Una piazza. La gente che manifesta e che lotta. L'esercito, la polizia, la « sicurezza ». Gli spari. La gente che cade. Una cosa che ha mille nomi: Atene, Santiago, Milano, Bucarest, Genova, Teheran. Mille e mille ancora. Poco importa a quale episodio preciso si riferisca questa canzone, che è la traduzione greca di una poesia di Pablo Neruda, dal « Canto General ». Poco importa se l'originale si riferisse ad una repressione cilena, e la... (continua)
Τούτοι δω εφέρανε τουφέκια γεμάτα μπαρούτι
(continua)
inviata da CCG/AWS Staff - Ελληνικό Τμήμα 25/6/2009 - 04:08
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Nikos Xylouris / Νίκος Ξυλούρης: Χαμένη αγάπη

Nikos Xylouris / Νίκος Ξυλούρης: Χαμένη αγάπη
Haméni agápi
Στίχοι: Ματθαίος Μουντές
Μουσική: Σταύρος Ξαρχάκος
Πρώτη εκτέλεση: Νίκος Ξυλούρης
Poesia di Mattheos Mountés
Musica di Stavros Xarchakos
Interpretazione di Nikos Xylouris

Appare oramai chiaro a tutti che il recentemente costituito Ελληνικό τμήμα (Settore Greco) delle CCG/AWS, approfittando ovviamente degli « Extra », non intende limitarsi alle canzoni contro la guerra, o comunque che rientrano negli argomenti propri di questo sito. Sua intenzione è quella di far conoscere in Italia la canzone d'autore greca, vale a dire quella che maggiormente in Europa ha usufruito dei più grandi poeti di quel paese (e dei più grandi musicisti ed interpreti, come ovviamente l'inarrivabile Xylouris), e un po' anche in Grecia la canzone d'autore italiana e di altri paesi. Gli autentici tesori nascosti da un'alfabeto diverso e da una lingua ostica devono essere conosciuti, a nostro immodesto... (continua)
Τα μάτια κλαίνε αστέρευτα
(continua)
inviata da Riccardo Venturi - CCG/AWS Ελληνικό τμήμα 25/6/2009 - 02:53

Papì Satàn

Papì Satàn
[2009]
Testo del Testa in cerca di un Contesto (musicale)
A Text by Testa in search for a (musical) Context

"Mi era venuto in mente di mandarla al Ministro dell'Istruzione, come contributo di un vecchio prof. ai temi della maturità. Prenderebbe tutti i piccioni con la fava di...lasciamo perdere. E' di attualità, ma richiede competenze linguistiche anche riferite al medio evo, e storico- letterarie per i riferimenti danteschi e mitologici. Può essere analizzato in senso favorevole al diritto di satira, ché anche i papi (nel senso apostolico e romano) più reazionari tolleravano le pasquinate; oppure, chi lo volesse, potrebbe sottolinearne la volgare faziosità, e la credulità di cui possono essere afflitte persone anche di discreta cultura, quando il loro giudizio sia offuscato dall'odio instillato dalla martellante propaganda comunista, contro un premier la cui esuberante capacità di risolvere... (continua)
“Papi’ Satàn Papi’ Satàn, sapessi,”
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 25/6/2009 - 01:11

Le Travailleur

Le Travailleur
Le Travailleur

Chansonchôme wallonne de langue française – Le Travailleur – Marco Valdo M.I – 2009
Parodie de la chanson – Le Métèque – Georges Moustaki – 1969

Comme il est coutumier, Marco Valdo M.I a repris pour cette chansonchôme une chanson « à succès » du répertoire en langue française... Ici, il s'agit d'une chanson d'amour due à Georges Moustaki, excellent parolier et musicien, qui écrivit bien des chansons pour d'autres et qui en interpréta lui-même énormément. Et pas seulement des chansons d'amour... Cette chanson qui fut elle aussi une de ces scies infernales s'intitule : Le Métèque. On la matraqua des années durant...

« Le Travailleur » (avec la majuscule à Travailleur) à première vue et à première vue seulement a des allures – avec un tel titre – d'une sorte de chef d'œuvre de réalisme socialiste de la plus belle eau. On pourrait s'attendre à ce que Stakhanov surgisse... (continua)
Avec nos paies de travailleur
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I 24/6/2009 - 22:03
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L'Âge d'Or

L'Âge d'Or
L'Âge d'Or est une chanson aux allures prophétiques portée par le plain-chant. C'est une des grandes chansons d'espoir qui emmènent les hommes vers l'humanité...
Nous aurons du pain,
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 24/6/2009 - 21:42
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1 2 3 Rivoluzione

1 2 3 Rivoluzione
[2008]
Album: Bevo alla vita
Che cosa vuoi aspettarti da chi crede
(continua)
inviata da adriana 24/6/2009 - 11:02
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Le métèque

Le métèque
[1969]
Parole: Georges Moustaki
Testo: Georges Moustaki
Musique: Davis Boyer
Musica: Davis Boyer


Nel 1969, uno strano tizio barbuto che cantava con un accento ancora più strano si fece conoscere in Italia con questa canzone; certo, magari qualcuno avrà pur cantato o fischiettato, anni prima, la canzone Milord di Edith Piaf senza sapere che l'aveva scritta lui (che della Piaf era stato, tra l'altro, uno dei non pochi amanti), ma nessuno lo conosceva direttamente. Il suo nome era Georges Moustaki, sembrava vagamente greco, però era francese, e poi era anche ebreo... La canzone, sembra, aveva venduto oltre cinquecentomila copie in Francia e qualcuno pensò che avrebbe potuto avere successo anche in Italia; previsione del tutto azzeccata. Ancora oggi, facendo il nome di Moustaki a dieci persone, nove diranno: “quello dello Straniero”. Già, lo Straniero. Come il romanzo di Camus. Come un'altra... (continua)
Avec ma gueule de métèque
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 24/6/2009 - 08:29

Per soli negri

Per soli negri
[1959]
Testo di Giustino Durano
Musica di Sergio Liberovici
Esecuzione di Giustino Durano e Cantacronache

Di Giustino Durano forse qualcuno si ricorderà per la sua apparizione nel famoso film di Roberto Benigni, La vita è bella. Morì per davvero non molto tempo dopo, nel 2002; e dico "per davvero" perché il 19 febbraio 1985 il giornale radio della RAI ne aveva annunciato la falsa notizia della morte. Un "caratterista", come si diceva un tempo; un attore poliedrico, buono per ogni ruolo, che potevi vedere in parti secondarie sia nel film di qualità che in quello di poche pretese, alla TV, al teatro, dovunque ci fosse da recitare. Pochissimi sanno però che scrisse e cantò anche alcune canzoni, per Cantacronache. In particolare questa e Ssssst!..., entrambe musicate da Sergio Liberovici; e non sono canzoni di poco conto. [CCG/AWS Staff]

Le povere case dei negri
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 23/6/2009 - 15:00
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Il tarlo

Il tarlo
[1961]
Testo e musica di Fausto Amodei
Lyrics and music by Fausto Amodei


Testo ripresto da: Cantacronache, Un'avventura politico-musicale degli anni cinquanta, a cura di Emilio Jona e Michele L. Straniero, Crel-Scriptorium 1995, p. 125.
In una vecchia casa, piena di cianfrusaglie,
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 23/6/2009 - 00:59
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Le cose vietate

Le cose vietate
[1958]
Testo e musica di Fausto Amodei
Lyrics and music by Fausto Amodei


Testo ripresto da: Cantacronache, Un'avventura politico-musicale degli anni cinquanta, a cura di Emilio Jona e Michele L. Straniero, Crel-Scriptorium 1995, p. 171.
Per ogni divieto che ci ha dato il buon Dio
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 23/6/2009 - 00:38

Cadono le famiglie

Cadono le famiglie
[1959]
Testo di M. Pogliotti
Musica: Cantacronache (Sergio Liberovici)

Testo ripresto da: Cantacronache, Un'avventura politico-musicale degli anni cinquanta, a cura di Emilio Jona e Michele L. Straniero, Crel-Scriptorium 1995, p. 171.
Cadono le famiglie - come foglie d'autunno
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 23/6/2009 - 00:27
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Delle vostre galere un giorno

Delle vostre galere un giorno
Chanson italienne – Delle vostre galere un giorno – Alfredo Bandelli – 1974

DE VOS PRISONS, UN JOUR... Oh, le beau titre... et la belle chanson. En 1974, Bandelli dénonce les prisons et le sort des prisonniers en Italie; plus tard, parmi d'autres, Marco Camenisch dénonce le sort des prisonniers « politiques » dans les prisons italiennes et puis, suisses, les tortures physiques, morales et psychologiques dans les quartiers de haute sécurité... On comprend que les militants exilés ne veulent pas rentrer au pays et réclament l'asile politique à l'étranger.
Oscar Wilde, au dix-neuvième siècle, dénonçait les prisons anglaises. Robert Badinter dénonce les prisons françaises, leur surpopulation, leurs conditions quasi moyenâgeuses, leur insupportable surpopulation. Μ
L'Europe pendant ce temps, bavarde. Elle papote à propos de sa « démocratie », elle s'inquiète du sort du hareng saur, mais laisse... (continua)
DE VOS PRISONS, UN JOUR
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 22/6/2009 - 21:57

Mon vieil album

Mon vieil album
Mon Vieil Album

Canzone léviane – Mon Vieil Album – Marco Valdo M.I. – 2009

Cycle du Cahier ligné – 25

Mon Vieil Album est la vingt-cinquième chanson du Cycle du Cahier ligné.

Toujours cette histoire du prisonnier-blessé et son voyage en Onirie. Ce tour de soi-même et la recherche de la substance de la vie. Dans la nuit des nuits, il cherche à se raccrocher à ce qui lui revient en esprit des événements de son passé, de faits saillants de l'histoire qu'il a vécue, de moments forts qui furent aussi les siens. Il s'agit bien de se retrouver soi-même, de se donner raison et des raisons de continuer à lutter, de résister, résister encore.


Alors, le prisonnier-blessé « ferme les yeux pour voir ».
Comme çà, à première vue, l'idée est étrange, mais en réalité, on ferme souvent les yeux pour voir. Ici, on pense à Nougaro : « Sur l'écran noir, de mes nuits blanches... »
Mais dans le lieu... (continua)
Je ferme les yeux pour voir
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 21/6/2009 - 23:14
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Requiem

Requiem
[2006]
Lyrics and music by Matthew Stephen Ward
Testo e musica di Matthew Stephen Ward
Album: Post-War
Well he stormed with his feet
(continua)
inviata da Marcos 21/6/2009 - 20:48
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死んだ男の残したものは [All That The Man Left Behind When He Died]

死んだ男の残したものは [All That The Man Left Behind When He Died]
Interpretazione di Dominique Visse (controtenore) e François Couturier (piano)
The English version by Ella Louise and Kirsti Kaldro.
Performed by Dominique Visse (countertenor) e François Couturier (piano)
ALL THAT THE MAN LEFT BEHIND WHEN HE DIED
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 21/6/2009 - 18:15
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Lettera dal fronte

Lettera dal fronte
Resta qui con me
(continua)
inviata da Francesca Tommasi 21/6/2009 - 14:05
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Private Lily

Private Lily
My name is Lily
(continua)
inviata da Marcos 21/6/2009 - 03:29
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Fragole e sangue

Fragole e sangue
CON IL NOME DI MIO FIGLIO - Dialoghi con Haidi Giuliani, a cura di Marco Rovelli - Transeuropa Edizioni
da Coriandoli in Equilibrio

C’è una Genova che non deve essere messa da parte, nonostante il tempo sia abile a relegare ciò che conta nei cantucci della Storia, ed è la Genova del luglio 2001. Quella, per intenderci, della “costante violazione delle libertà fondamentali”, quella in cui lo “stato di eccezione” mortificò i più elementari diritti, quella in cui il senso umano della democrazia conobbe la sua mattanza più sottile. In un'estate da teatro aguzzino, in cui il sistema dell’horror-ordine avanzò a passi scanditi e ininterrotti, le vicende collettive si incrociarono con quelle singolari, e per molti: per chi c’era, e si trovò a subire l’arte del macello eccitata da una cultura fascista prima subodorata, e in quelle ore *vista*; per chi non c’era, e si ridusse a percepire a distanza,... (continua)
CCG/AWS Staff 20/6/2009 - 19:29
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Vittorio Merlo: La Chiesa ti uccide coll'onda

Vittorio Merlo: La Chiesa ti uccide coll'onda
[2009]
Testo e musica di Vittorio Merlo
Lyrics and music by Vittorio Merlo


C.T., l'uomo delle onde
da it:wikipedia

Carlo Torrighelli, meglio noto come C.T. (Laveno 1909 - Milano 4 novembre 1983), è stato un noto writer ante-litteram, attivo a Milano, soprattutto nella zona del Castello Sforzesco e della Stazione di Milano Porta Garibaldi, alla fine degli anni '70.

Ex-marmista in pensione, Torrighelli visse per molti anni da senzatetto, fino a quando il Comune di Milano non gli procurò un'abitazione in via Pinamonte da Vimercate, dopo una celebre protesta dello stesso C.T. che passò diversi giorni di fronte a Palazzo Marino a urlare: non ho una casa!.

Torrighelli era noto alla popolazione milanese sia per gli slogan che dipingeva con vernice bianca, sui muri e sull'asfalto, che per la sua attività di predicatore. Si aggirava per Milano con un triciclo e un carretto, tre cani (che chiamava... (continua)
“Popolo bue!
(continua)
inviata da CCG/AWS Staff 20/6/2009 - 19:03
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Good morning Baghdad

Good morning Baghdad
TI RICORDI AMERICA
(continua)
inviata da DonQuijote82 20/6/2009 - 17:35
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Gridalo forte

Gridalo forte
1994
Gridalo forte
Poltrone macchine blindate
(continua)
inviata da DonQuijote82 20/6/2009 - 16:48
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Bravi ragazzi

Bravi ragazzi
[1974]

Album: I buoni e i cattivi
Una di notte, c'è il coprifuoco
(continua)
inviata da DonQuijote82 20/6/2009 - 16:40
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Canto dei misteri

Canto dei misteri
1998
Gente distratta
Erano le 21,
(continua)
inviata da DonQuijote82 20/6/2009 - 16:37
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Salvatore Giuliano

Salvatore Giuliano
Finalmente qualcuno coi propri occhi giudica le gesta di Giuliano nella maniera più sublime che si possa fare. Finalmente gli artisti seguendo le orme di De Andrè, pongono la loro arte al servizio dei personaggi socialmente scomodi perchè profeti della verità. A Giuliano va riconosciuto il suo spirito rivoltoso difronte a uno stato indifferente e parassita al cospetto di una sicilia sempre martoriata in mano al connubbio mafia/politica.
Credo che Salvatore Giuliano è per noi siciliani ciò che Che Guevara è stato per Cuba, solo che la storia la scrive chi vince, e putroppo in sicilia ha vinto la mafia travestita di politica e alta borghesia! Ringranziando i Del Sangre, volevo chiedere il favore di aiutarci a ripristinare una figura fin qui denigrata, perchè ancora oggi ai potenti fa comodo così...farò di tutto affinchè la vostra posia arrivi ai cuori dei ciechi e indifferenti, fate di tutto affinchè rendiate giustizia a chi ha combattuto per la libertà! Grazie!!
Di Maria Pietro di Montelepre
20/6/2009 - 16:10
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L'Italia di Piero

L'Italia di Piero
è simpatica e bellissima
andrea 20/6/2009 - 09:26
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Fuoribordo

Fuoribordo
[2009]
"giannY sYmbolo e i Geni del Picco e Pala" sono
Fabio Ghelli e Gabriele D'Ascoli
Album: Le confessioni di un eiaculatore precoce

Tutto l'album è scaricabile da questa pagina
C'è un bianco di occhi nel buio e notte notte nera all'intorno
(continua)
inviata da adriana 20/6/2009 - 08:31
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Soldato Nencini

Soldato Nencini
Enzo Jannacci è l'autore dell'LP "La Rossa" di Milva,in questo album la quinta traccia è il brano Soldato Nencini in una cover di Milva. (1980 - La Rossa - Ricordi SMRL 6265)
GPM 20/6/2009 - 08:05
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Ringhera

Ringhera
Addio Ivan, non ti dimenticherò e spero che insieme a Franco, da lassù, ci indicherete la strada con "l'internazionale"
nazareno 19/6/2009 - 20:35
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Canção do desterro (Emigrantes)

Canção do desterro (Emigrantes)
Ελληνική απόδοση από τον Ριχάρδο Βεντούρη



Ο, τι είναι οι Πορτογάλοι αποδήμοι, έχω μπορέσει να το αγγίσω με τα χέρια μου και να το δω με τα μάτια μου σε μία από τις γωνιές κόσμου όπου κι εγώ ήταν σε desterro. Μια μικρή πόλη Ελβετίας, Φριβούργο, πλούσια, παχουλή, τριζάτη, τακτική. Και, παντού, Πορτογάλοι. Κι οδηγούν, ακόμη κι αν μετά τριάντα ή σαράντα χρόνια, αυτοκίνητα με Πορτογαλική πινακίδα. Σε απόσταση μερικών μέτρων απ'όπου έμενα, το Μπαρ Πόρτο κι το Μπαρ Μπενφίκα, όπου ο ανταγωνισμός μεταξύ των δυο κυρίων ποδοσφαιριστικών ομάδων της χώρας μεταφέρθηκε σε χιλιάδες χιλιόμετρα απόστασης. Και πάντα τάξη κι αξιοπρέπεια σ'οποιοδήποτε πράμα αν κάνουν, οι Πορτογάλοι, κι αν γιορτάσουν τις νίκες της Εθνικής στο παγκόσμιο πρωτάθλημα. Το καθάρισμα στη πολυκατοικία όπου έμενα το έκαναν δυο μεσήλικες Πορτογαλίδες, κοντές και στητές σαν λαμπάδες. Κάποιος μου ρώτησε αν έμαθα τη γερμανική διάλεκτο του... (continua)
ΤΡΑΓΟΥΔΙ ΤΗΣ ΕΞΟΡΙΑΣ
(continua)
19/6/2009 - 15:07
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L'Internationale

L'Internationale
Ivan della Mea - L'internazionale di Fortini
23 agosto 2008 Ivan Della Mea alla terza Festa Partigiana di Merizzo (MS) a conclusione di un concerto e di una giornata memorabile. Sul palco salgono anche Alessio Lega (chitarra) e Davide Giromini. (fisarmonica)

adriana 19/6/2009 - 13:43

La java du bonheur

La java du bonheur
La java du bonheur

Chansonchôme wallonne de langue française - La java du bonheur – Marco Valdo M.I. - 2009
Parodie de la chanson – Le Jazz et la Java – Claude Nougaro - 1962

Cette canzone, cette chansonchôme reprend son rythme et sa structure à une chanson de Claude Nougaro « Le Jazz et la Java » où l'artiste balance entre le jazz et la java et où il tente en finale de se partager et d'offrir à chacun de quoi le satisfaire.

Ici, la situation est plus complexe. Marco Valdo M.I., ou celui qui chante, pose les prémisses de l'économie du chômage – celle que l'on connaît depuis longtemps et qui empire encore aujourd'hui.

Au départ, il y a la fuite des employeurs... Quand la situation que les employeurs ont eux-mêmes créée, eux ou leurs pairs, devient moins rentable, quand les profits s'amenuisent, l'employeur s'en va en laissant tout là; ou alors, il emporte ce qui l'intéresse encore... (continua)
Quand le chômeur est
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 18/6/2009 - 23:44




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