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Jo vull ser rei

Jo vull ser rei
[1994]
Album: Brut Natural



Ironica e allegra canzoncina sui sacri diritti dinastici, scritta nel 1994 (in tempi non sospetti) dalla band catalana “Els Pets”, letteralmente: “Le scoregge”. All'epoca, era ancora re di Spagna Giancarlo Primo di Borbone (non ho mai capito perché la regina o il re d'Inghilterra debbano essere “Elisabetta” o “Carlo” in italiano, e quello di Spagna non possa essere Giancarlo, tanto più che è nato a Roma, in viale dei Parioli 122 -pure un "pariolino" è!). Giancarlo Primo era stato messo sul trono da Francisco Franco; poi si dice che abbia “facilitato il trapasso alla democrazia”. Però, si chiedono Els Pets, come mai, perbacco, io non potrò mai essere re? Mai votato o eletto? C'è da chiederselo magari anche in questo frangente, con il successore di Giancarlo, tale Filippo, bel fiœu e amorevole papà di reucci che un giorno gli succederanno quando darà le dimissioni... (continua)
Jo vull ser rei
(continua)
inviata da L'Anonimo Toscano del XXI secolo 5/10/2017 - 11:38
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La cumbia della celere

La cumbia della celere
2015
s3s
Non mi vedi questa sera, non mi vedi questa sera
(continua)
inviata da Dq82 4/10/2017 - 15:15
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Dios salve al rey

Dios salve al rey
[2004]
Album:Rapsodia Libertaria Vol. I
Aquí os cuento la historia,
(continua)
inviata da adriana 4/10/2017 - 07:42
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Simpático holgazán

Simpático holgazán
[1998]

Album : Eurosis
Queridos inocentes, una historia os voy a contar:
(continua)
inviata da adriana 4/10/2017 - 07:17
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Barcelone

Barcelone
Barcelone
Chanson française – Barcelone – Boris Vian – 1958

Oh, Lucien l’âne mon ami, qui se souvient de la chanson Barcelone de Boris Vian ?

Je n’en sais trop rien, répond Lucien l’âne. Mais c’était une chanson nostalgique.

J’ai bien envie, reprend Marco Valdo M.I., en marge des événements actuels, de la dédier aux participants de la grande corrida. Spécialement, les derniers mots, allez savoir à qui ils s’adressent.

« Dès demain,
Tous les deux, nous irons vers la vie.
Barcelone !
Sur le port, dans le vent qui se lève,
Je vois vivre mon rêve,
Barcelone ! »

J’ai mon idée personnelle sur la question, dit Lucien l’âne. Quant à nous, comme certains là-bas, nous tisserons le linceul de ce vieux monde au bras rigide, à la matraque prompte, au sourire carnassier et cacochyme.

Heureusement !

Ainsi Parlaient Marco Valdo M.I. et Lucien Lane.
Barcelone !
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 3/10/2017 - 18:16
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I Won't Back Down

I Won't Back Down
(1989)
Album: Full Moon Fever
Interpretata anche da Johnny Cash, Eddie Vedder da solo o con i Pearl Jam e dall'attore Sam Elliott.

Nel 1987 un piromane dà fuoco alla casa di Tom Petty a Los Angeles distruggendola quasi completamente. Il cantante decide di ricostruire la casa esattamente nello stesso punto usando lo studio di registrazione nel seminterrato, l'unica parte che si era salvata dall'incendio, come fondamenta.

Da questo episodio personale prende spunto questo classico degli Heartbreakers che inseriamo in ricordo di Tom Petty, che se ne è andato oggi proprio per un attacco di cuore...

La bellezza della canzone è nella semplicità del testo, che si può adattare a qualsiasi situazione, personale o collettiva, d'amore o politica. In fondo è lo stesso concetto di Ain't Gonna Let Nobody Turn Me Around: non cederò, non mi farò abbattere, resisterò...

George Bush utilizzò la canzone... (continua)
Well I won’t back down
(continua)
inviata da Lorenzo 2/10/2017 - 23:58
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Two Gunslingers

Two Gunslingers
(1991)
Album: Into the Great Wide Open

In ricordo di Tom Petty (1950-2017) leader degli Heartbreakers che ci ha lasciato oggi per un attacco di cuore.

Una parabola sicuramente pacifista sul libero arbitrio e sulla possibilità di decidere delle nostre vite.
Two gunslingers walked out in the street and one said
(continua)
2/10/2017 - 23:31
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The Children Came Back

The Children Came Back
2014

In celebration of 2014’s Naidoc Week, Briggs, along with Gurrumul, Dewayne Everettsmith and B2M performed “The Children Came Back” live on Australian radio-station Triple J as part of their long running segment ‘Like A Version’.

A year later in lead up to Naidoc Week 2015 and the release of Archie Roache’s 25th Anniversary Edition of ‘Charcoal Lane,’ a studio version was released of the song.

The song is somewhat of a triumphant sequel to Archie Roach’s deeply sad “They Took the Children Away”

The first verse of Brigg’s version makes references a number of successful contemporary indigenous people including Gavin Wanganeen, Anthony Mundine, Adam Goodes, Patty Mills and Cathy Freeman. The second verse delves a little deeper into past figures such as Doug Nicholls, Lionel Rose & William Cooper. The third verse finds Brigg’s bringing it back a closer to home. In this verse he makes... (continua)
I'm Fitzroy(1) where the stars be
(continua)
inviata da Dq82 2/10/2017 - 22:51
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Maldito sea tu nombre

Maldito sea tu nombre
(1984)
da Pacto con el diablo, il primo album di questa band di heavy metal spagnola.

Maledetto sia il tuo nome... Di cosa si parla? Di Dio, della Religione, del Diavolo o del Denaro? O di tutto questo insieme?


Tras años de escuchar en nuestras casas y en los bares “Maldito Sea Tu Nombre” aun muchos nos preguntamos a quien va dedicada.

Mucha gente piensa que va por la religión y va por el dinero. Lo bueno es que tenga varias interpretaciones, pero básicamente “Maldito Sea Tu Nombre” habla del dinero. Si revisamos la letra es exactamente eso: “Todo lo consigues, cual es tu gran secreto, que nada te prohíbe” aquello es por el dinero. Mucha gente también cree que esta bien, es bueno que se haya conseguido eso… que unos interpreten de una manera y otros de otra.

Entrevista Juan Gallardo
Bien oculto en tu disfraz
(continua)
2/10/2017 - 21:44
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Solid Rock

Solid Rock
1982
Spirit of place

Shane Howard had an epiphany when he went camping out near Uluru in 1981. That's when the idea for his song Solid Rock came into his head.
Solid Rock was Howard's response to the injustices he saw in some of Australia's indigenous communities in 1981.

I realised that this country that I grew up in, that I thought was my country, wasn't. I had to reassess my whole relationship with the land and the landscape, and understand that we had come from somewhere else, and we had dis-empowered a whole race of people when we arrived.

— Shane Howard
Out here nothin' changes, not in a hurry anyway
(continua)
inviata da Dq82 2/10/2017 - 21:11
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Emili Guanyavents i Jané: Els segadors

Emili Guanyavents i Jané: Els segadors
[1897]
Parole di Emili Guanyavents i Jané (Emili Guanyabens)
Ritornello di Ernest Moliné i Brasés
Musica di Francesc Alió i Brea (1892)
Inno nazionale della Catalogna
Inno ufficiale della Comunità Autonoma di Catalogna (dal 1993)


Barcellona, 11 settembre 2017, "Diada del sí"


In questi giorni, ci siamo un po' abituati a sentir parlare dell'inno nazionale catalano, che migliaia e migliaia di persone hanno cantato e continuano a cantare nelle piazze in questo frangente indipendentista della Catalogna. Un frangente, però, che ha radici storiche parecchio antiche; comunque la si veda, è una cosa di cui tenere necessariamente conto. Quel che sta accadendo oggi, come dire, non viene né dal mondo della luna, né da un improvviso rigurgito secessionista.

Els segadors significa “I mietitori” (dal latino secatores). L'inno catalano, la cui musica (composta nel 1892 dal musicista barcellonese... (continua)
Catalunya, triomfant,
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 2/10/2017 - 19:29
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Death of Ellenton

Death of Ellenton
[1951]
Scritta da tal D. Smith (?) e da Jesse “Pa” Johnson, fondatore e leader di questo gruppo corale bianco americano degli anni 40.
Nel repertorio di folksingers come Rosalie Sorrels, scomparsa di recente, nel giugno scorso, e come The New Lost City Ramblers

La cittadina di Ellenton, South Carolina, non ha avuto un bel destino. Negli anni successivi alla Guerra Civile fu teatro di sanguinosissimi scontri tra gruppi paramilitari suprematisti, legati al Partito Democratico (!), e militanti del Partito Repubblicano - quello del presidente Ulysses S. Grant, ex condottiero nordista – una parte del quale si batteva per la protezione e l'inclusione sociale degli schiavi liberati.

Poi nel 1950 la cittadina fu interamente evacuata e cancellata dalle mappe perchè il governo aveva deciso di costruire proprio lì un grande impianto nucleare, il Savannah River Plant, destinato all'arricchimento... (continua)
Where the broad Savannah flows along to meet the mighty sea
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 1/10/2017 - 22:02
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Soldiers

Soldiers
1998
Xenophobia (Why?)
Well there's nothing good
(continua)
inviata da Dq82 1/10/2017 - 21:36
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Injustice

Injustice
1986
Harry's reasons
Injustice
(continua)
inviata da Dq82 1/10/2017 - 21:30
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El mundo es un pañuelo

El mundo es un pañuelo
[Madrid, 3 febbraio 1978]
Versi di Armando Tejada Gómez (1929-1992), importante scrittore, poeta e cantautore argentino, uno dei fondatori del “Movimiento del Nuevo Cancionero” nell'Argentina dei primi anni 60.

Nella sua raccolta poetica intitolata “Bajo estado de sangre”, pubblicata nel 1986, contenente poesie composte tre il 1974 ed il 1983, nel pieno della dittatura più sanguinaria nell'America Latina del 900.

Musica di Enrique Llopis (1952-), cantautore argentino nativo di Rosario, Santa Fe. In un disco collettivo edito nel 1999 ed interamente dedicato ad Armando Tejada Gómez
Testo trovato su Sons de Turoqua

Canzoni come “Canción con todos” e “Fuego en Anymaná” nel 1976 valsero al suo autore, Armando Tejada Gómez, la censura della nuova Junta militare ed addirittura il suo fermo e la deportazione a Buenos Aires dalla provincia di Santa Fe, dove viveva, perchè ritenuto dal governo... (continua)
Usted partió de aquí,
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 30/9/2017 - 22:46
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Genocide

Genocide
1981
Lyrics and music by Peter Butler and Wally McArthur

Wrong Side Of The Road is a ground breaking 1981 Australian film, road movie, rock documentary, musical drama, it followed 2 days of life on the road for two Aboriginal rock/reggae bands which were largely unknown to mainstream Australia: No Fixed Address e Us Mob.
Its a great film it tackled the taboo subject of racism in Australia head on, a topic which one would say still is pretty taboo.
Each band gets a side each on the album, No fixed address later released their groundbreaking Ep "From My Eyes"
They promise us this,
(continua)
inviata da Dq82 30/9/2017 - 15:44
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Black Man's Rights

Black Man's Rights
1981
Lyrics and music by Bart Willoughby

Wrong Side Of The Road is a ground breaking 1981 Australian film, road movie, rock documentary, musical drama, it followed 2 days of life on the road for two Aboriginal rock/reggae bands which were largely unknown to mainstream Australia: No Fixed Address e Us Mob.
Its a great film it tackled the taboo subject of racism in Australia head on, a topic which one would say still is pretty taboo.
Each band gets a side each on the album, No fixed address later released their groundbreaking Ep "From My Eyes"
I am a black, black man
(continua)
inviata da Dq82 30/9/2017 - 15:28
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We Have Survived

We Have Survived
1981
Lyrics and music by Bart Willoughby

Wrong Side Of The Road is a ground breaking 1981 Australian film, road movie, rock documentary, musical drama, it followed 2 days of life on the road for two Aboriginal rock/reggae bands which were largely unknown to mainstream Australia: No Fixed Address e Us Mob.
Its a great film it tackled the taboo subject of racism in Australia head on, a topic which one would say still is pretty taboo.
Each band gets a side each on the album, No fixed address later released their groundbreaking Ep "From My Eyes"
You can't change the rhythm of my soul,
(continua)
inviata da Dq82 30/9/2017 - 15:05
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Treaty

Treaty
1991
(Paul Kelly, Mandawuy Yunupingu, Stuart Kellaway, Cal Williams, Gurrumul Yunupingu, Milkayngu Mununggurr, Banula Marika, Peter Garrett)

"Treaty" is a song by Australian indigenous
music band Yothu Yindi, which is made up of Aboriginal and balanda (non-Aboriginal) members.
"Treaty" was the first song by a predominately-Aboriginal band to chart in Australia and was the first song in any Aboriginal Australian language (Yolngu-Matha) to gain extensive international recognition, peaking at No. 6 on the Billboard Hot Dance Club Play singles charts.
In 1988, as part of Bicentennial celebrations, Prime Minister of Australia, Bob Hawke, visited the Northern Territory for the Barunga festival where he was presented with a statement of Aboriginal political objectives byGalarrwuy Yunupingu and Wenten Rubuntja. Hawke responded to the Barunga Statement with a promise that a treaty would be concluded with Indigenous Australians by 1990.
Well I heard it on the radio
(continua)
inviata da Dq82 30/9/2017 - 14:34
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I va in Merica

I va in Merica
Poesia del 1896 in dialetto veronese di Berto Barbarani da “I Pitochi”
Traduzione in italiano di Flavio Poltronieri
Musicata e interpretata da Stefano Orlandi nel cd I Pitochi - 2017


Stefano Orlandi - I pitochi
Recensione di Flavio Poltronieri

da Estatica

"Vorrei cantare Verona, ad una certa ora di notte, quando si alza la luna:
quando i boschi addormentati sembra che corrano dentro sogni di barche in cerca di fortuna,
seguendo l'acqua dell'Adige che va in cerca di paesi e città...
o mercanti di lane e pietre, di miserie ne avete viste tante ma il vostro muso è rimasto uguale,
di tante rughe il tempo vi ha segnato, di tante vi ha pulito
e l'Adige passando vi ha baciato e vi ha lavato
poi è tornato al suo posto a sognare altri ponti, altre case, altre città!"


A noi bambini del proletariato veronese degli anni '60 poteva capitare di sentirne parlare in casa dai nostri genitori... (continua)
Fulminadi da un fraco de tempesta,
(continua)
inviata da Flavio Poltronieri 30/9/2017 - 12:20
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Είχα ένα αγόρι

Είχα ένα αγόρι
Eíha éna agóri
[1968]
Στίχοι: Παυλἰνα Παμπούδη
Μουσική / Ερμηνεία: Αρλέτα
'Αλμπουμ: Στον ρυθμό του αγέρα
Testo: Pavlina Pamboudi
Musica / Interpretazione: Arleta
Album: Στον ρυθμό του αγέρα ("Al ritmo dell'aria")

Nel 1968, in piena dittatura dei Colonnelli, la giovane cantante Arleta (Argyrò Nikoleta Tsapra), che allora aveva 23 anni, pubblicò un disco di sue canzoni romantiche e “disimpegnate” nell'ambito del Neo Kyma (“new wave”) della canzone greca, che s'intitolava “Al ritmo dell'aria” e che passò la censura senza problemi. Al ritmo dell'aria, appunto, riuscì a infilarci anche questa (bella) canzone di cui la censura non si accorse per niente, dato che Arleta la aveva scritta per, e parlava di, Sotiris Petroulas. Sotto una dittatura, le cose, e le persone, non possono essere chiamate con il loro nome; se ne parla in modo nascosto, e anche una canzone diventa un piccolo, grande... (continua)
Είχα ένα αγόρι, ένα άγριο άνεμο,
(continua)
inviata da Riccardo Venturi - Ελληνικό Τμήμα των ΑΠΤ "Gian Piero Testa" 30/9/2017 - 00:49
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Sencillo exilio

Sencillo exilio
[1982]
Versi di Armando Tejada Gómez (1929-1992), importante scrittore, poeta e cantautore argentino, uno dei fondatori del “Movimiento del Nuevo Cancionero” nell'Argentina dei primi anni 60.
Nella sua raccolta poetica intitolata “Bajo estado de sangre”, pubblicata nel 1986

Lo stesso autore nel 1985 realizzò un disco intitolato “Historia de tu ausencia” (come un'altra sua opera) dove recitava questa ed altre sue poesie su di un tessuto musicale offerto dalla chitarra di Juanjo Domínguez. Per questo brano fu scelta la musica composta da César Isella per “Canción de lejos”, il cui testo è ancora di Armando Tejada Gómez.
Paso frente a esa casa
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 29/9/2017 - 23:27
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La lucha

La lucha
[1967]
Versi di Armando Tejada Gómez (1929-1992), importante scrittore, poeta e cantautore argentino, uno dei fondatori del “Movimiento del Nuevo Cancionero” nell'Argentina dei primi anni 60. Nella sua raccolta poetico-musicale intitolata “Tonadas para usar”, 1967, la stessa dove è contenuta La gran guerra

Musica di Teresa Parodi, nel suo ultimo disco appena uscito, “Todo lo que tengo” (2017), dove il brano è interpretato insieme a Luciana Jury.

Una magnifica poesia.
Con una flor, con una
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 29/9/2017 - 23:00
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Fuego en Anymaná

Fuego en Anymaná
[1972]
Versi di Armando Tejada Gómez (1929-1992), importante scrittore, poeta e cantautore argentino, uno dei fondatori del “Movimiento del Nuevo Cancionero” nell'Argentina dei primi anni 60.
Musica di César Isella, nel suo disco con Los Trovadores intitolato “A José Pedroni (El regreso del juglar)”, dedicato ad un altro noto poeta argentino, José Bartolomé Pedroni Fantino (1899-1968)
Testo trovato su Cancioneros.com

Interpretata più volte da Mercedes Sosa (a cominciare dal disco “A quién doy” del 1980) e poi anche dal Cuarteto Zupay, León Gieco e Abel Pintos, tra gli altri.



Benchè lo scrittore, poeta e cantautore argentino Armando Tejada Gómez (1929-1992) sia considerato una delle figure più rilevanti della cultura argentina del 900, fino ad oggi non era mai stato inserita sulle CCG/AWS la sua scheda biografica, cioè non aveva ancora quel rilievo d'autore che invece gli spetta.... (continua)
Dicen que yo, de solo estar
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 29/9/2017 - 22:26
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Nosotros nos quedamos (o Elogio de la culpa)

Nosotros nos quedamos (<em>o</em> Elogio de la culpa)
[1982]
Versi di Armando Tejada Gómez (1929-1992), grande scrittore e poeta argentino, nella raccolta intitolata "Bajo estado de sangre" (1986), dove la poesia è intitolata "Elogio de la culpa".
Musica di León Gieco
Nel quarto album della sua raccolta intitolata “La historia esta”, 1998
Testo trovato su Cancioneros.com
Nosotros nos quedamos
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 29/9/2017 - 14:08
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Canción de la que no quería mentir

Canción de la que no quería mentir
[1958]
Versi di Gloria Fuertes (1917-1998), poetessa spagnola, nella raccolta intitolata “Todo asusta”
Musica di Honorio Herrero
Nel disco degli Aguaviva intitolato “La casa de San Jamás”, 1972
Testo trovato su Sons de Turoqua
Hemos de procurar no mentir mucho.
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 29/9/2017 - 13:24

Dulce María, dime

Dulce María, dime
[1963]
Versi del poeta spagnolo Pedro Garfias (1901-1967), nella raccolta “Poemas sueltos”
Alcune parti sono state utilizzate da Enrique Morente per la sua “Misa flamenca” (1991)
Testo trovato su Sons de Turoqua
Dulce María, dime:
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 29/9/2017 - 12:19
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Canción

Canción
[1937]
Versi di Antonio Machado, nella raccolta “La guerra (1936-1937)”, con disegni del fratello José, pubblicata nel 1937
Musica di Vicente Monera
Trovata su Sons de Turoqua

Una poesia composta a Rocafort, vicino a Valencia, dove Machado e la sua famiglia furono accolti tra la fine del 1936 e l’aprile del 1938, prima di essere evacuati a Barcellona.
Ya va subiendo la luna
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 29/9/2017 - 11:28
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Ni aguantar ni escapar

Ni aguantar ni escapar
[1976?]
Versi di Carmen Martín Gaite (1925-2000), importante scrittrice spagnola. Credo provengano dalla sua prima raccolta poetica, “A rachas”, pubblicata nel 1976
Musica di Chicho Sánchez Ferlosio, nel suo album “A Contratiempo” del 1978
Ni aguantar ni escapar
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 28/9/2017 - 08:09
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Faryzeusz

Faryzeusz
[2017]
In un anteprima esclusiva :)

Parole e musica di Bardziej, cioè Grzegorz Dąbrowski e Paweł Korkuś
Cieszę się, że nie muszę
(continua)
inviata da Krzysiek Wrona 27/9/2017 - 21:57
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They Took the Children Away

They Took the Children Away
1990
Charcoal Lane

La generazione rubata, o in inglese Stolen generation, è il nome con cui vengono generalmente indicati quei bambini australiani aborigeni e isolani dello stretto di Torres che furono allontanati dalle loro famiglie da parte dei governi federali australiani e missioni religiose ai sensi di alcune norme parlamentari vigenti nei singoli Stati. Partendo dal 1869, gli allontanamenti forzati continuarono fino al 1969, anche se in alcuni luoghi proseguirono sino agli anni '70.
Celandosi dietro leggi di tutela dei minori, le leggi che favorirono l'allontanamento dei bambini aborigeni di fatto condussero all'assimilazione coatta degli aborigeni.
This story's right, this story's true
(continua)
inviata da Dq82 27/9/2017 - 19:34
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Blackfella/Whitefella

Blackfella/Whitefella
1985
Blackfella/Whitefella
1986
Big Name, No Blankets

In Australia la segregazione razziale è stata, ed è, paragonabile a quella vigente negli Stati Uniti o all'Apartheid Sudafricana. Ancora nel 2012 sono state promulgate leggi che creavano leggi ad hoc solo per gli aborigeni.

Questa canzone della band country Australiana Warumpi composta da musicisti sia bianchi che aborigeni auspica un futuro in cui non conti il colore della pelle
Black fella, white fella
(continua)
inviata da Dq82 27/9/2017 - 18:37
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Hello Stranger

Hello Stranger
L'ospitalità verso lo straniero è alle radici della civiltà e l'amicizia fra i popoli è l'alternativa principale alla guerra.In tempi di xenofobia e innalzamento di muri, è confortante risentire questa canzone scritta da A P (Alvin Pleasant Delaney) Carter nel 1937, probabilmente sulla base di un blues popolare, incisa dalla Carter Family nel 1938 e ripresa in seguito da molti autori statunitensi.

Oltre che dalla Carter Family (1938), è stata riproposta negli anni da molti artisti, fra cui Ester Flatt e Earl Scrugg (1964), The Flatlanders (1972), Emmylou Harris (Luxury liner, 1977), Helen Carter (1980), Doc e Merle Watson (1984), fino ai giorni nostri
Hello, stranger, put your loving hand in mine
(continua)
inviata da Piersante Sestini 27/9/2017 - 17:01
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Mi chiamo Nessuno

Mi chiamo Nessuno
"La storia sbagliata" (2010)


La vicenda si intreccia nel periodo della rifondazione dell’Italia moderna , attraverso l’abisso della dittatura fascista, dell’occupazione nazista e delle distruzione della guerra con protagonisti lombardi. Luigi Canali, nome di battaglia Renzo Invernizzi poi Capitano Neri o semplicemente Neri, personaggio chiave della resistenza comasca tra i primi organizzatori delle bande di resistenti sui monti lariani da cui prenderà vita la 52^ Brigata Garibaldi, uno dei più importanti raggruppamenti della resistenza Armata Comasca. Incrocerà la sua esistenza con una giovane staffetta milanese “ Giuseppina Tuissi” nome di battaglia “Gianna” .

Da questo incontro prende vita una complessa e ricca vicenda di misteri, eroismi e probabili tradimenti definita , nella prefazione di Marino Severini, la storia di tutte le storie, l’amore della Gianna e del Neri, un amore al... (continua)
Glielo ripeto
(continua)
inviata da Dq82 + Lorenzo Masetti 27/9/2017 - 14:35
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Sotiri Petroula

Sotiri Petroula
[1970]
Testo e musica di Anton Virgilio Savona
Interpretazione di Corrado Pani e Odis Lévy
Dall'album Pianeta pericoloso
I Dischi dello Zodiaco VPA 8163

Quando diciamo di questo sito che “è sempre in divenire” e che si viene formando giorno dopo giorno da quasi quindici anni, bisogna mettere naturalmente in conto anche gli errori, alcuni dei quali si sono tramandati per lungo tempo. Questa pagina nasce infatti a correzione di un errore presente nel sito fin dal 3 maggio 2006: quello relativo alla presupposta ”versione italiana di Anton Virgilio Savona” della Canzone per Sotiris Petroulas di Theodorakis. Un errore probabilmente generato dallo scomparso sito “La musica dell'altra Italia” (che tanta parte ha avuto nei primi tempi di questo sito). La canzone scritta da Anton Virgilio Savona è invece un brano autonomo, quello che qui presentiamo e che proviene dall'album Pianeta pericoloso... (continua)
Eri un figlio del popolo,
(continua)
inviata da Riccardo Venturi - Ελληνικό Τμήμα των ΑΠΤ "Gian Piero Testa" 27/9/2017 - 11:18
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Finché Dio tace

Finché Dio tace
2011
Scritti con Pablo

Omaggio a chi, nella chiesa, fa davvero opere di bene, in mezzo agli ultimi e agli emarginati, don Andrea Gallo, mentre prelati di rango continuano a far dire a Dio, che tace, le peggiori assurdità sulla malattia dell’omosessualità o sul ruolo biblicamente subalterno della donna.
(bielle.org)
Finché Dio tace
(continua)
inviata da Dq82 27/9/2017 - 10:53
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Quasi soltanto mia

Quasi soltanto mia
2011
Scritti con Pablo

La vicenda è quella stranota dell’anarchico Pinelli, vista dal lato della moglie Licia Rognini, una donna che resta, a luci spente, a restituire una dimensione umana e familiare a una vicenda scottante. Un lento struggente, poetico, di chitarra arpeggiata in solitudine.

(bielle.org)


Fingo un dialogo, invento parole
(continua)
inviata da Dq82 27/9/2017 - 10:16
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In volo

In volo
2011
Scritti con Pablo

Un brano sulle morti sul lavoro (dette stupidamente bianche, e dovrebbero essere rosso sangue) tra la preghiera che diventa bestemmia e il rancora verso chi sfrutta lavoro e lavoranti anche a costo della vita. Il fantasma di De Andrè aleggia sui versi, bello il finale in crescendo con un timpano in grande evidenza e chitarre etniche.
(bielle.org)
Il vento in lacrime lo baciò in fronte
(continua)
inviata da Dq82 27/9/2017 - 09:23

Eno mărmoldir in to Vogēr gālbig frōmŏs

Eno mărmoldir in to Vogēr gālbig frōmŏs
[2017]
Sămlaindŭr veshant mūzikhantig păr Risyart Vandtūar “To Leisanhārig”.
To ekdāiktŭr htānontig ya kĕrtevrānig nă eno mărmoldir in to hrian nă to Vogēr gālbig 1-ŏs.
L'enunciazione fondamentale e rivoluzionaria di una marmotta all'epoca della 1a guerra mondiale.
Vūll ŭmustāi.
(continua)
27/9/2017 - 00:08
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Blackness of the Night

Blackness of the Night
(1967)
Parole e musica di Steven Demetre Georgiou, conosciuto come Cat Stevens e poi Yusuf Islam
Dal secondo album di Cat Stevens, New Masters, del 1967.

Reincisa dallo stesso autore, che ora si fa chiamare Yusuf Islam, 50 anni dopo nel nuovo disco "The Laughing Apple".

"Blackness of the Night" - ha raccontato Yusuf - "era una delle mie prime canzoni di protesta degli anni '60. Sono cresciuto nella Londra del dopoguerra quando i ricordi degli anni del conflitto erano ancora recenti e gli edifici sventrati dalle bombe non erano ancora stati ricostruiti. La canzone rifletteva la sensazione di vuoto dei giovani della mia generazione nel vagare per le strade buie, di notte, da soli, pensando a come sopravvivere in un futuro oscuro e incerto."

La nuova versione è una ballata acustica abbellita da un organo ispirato al sound dei Procol Harum. Ma non si trattava soltanto di aggiornare l'arrangiamento,... (continua)
In the blackness of the night
(continua)
26/9/2017 - 23:40
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Mi amigo Satán

Mi amigo Satán
[1980]
Parole e musica di Joaquín Sabina
Nel suo disco intitolato “Malas compañías”
Las doce marcaba
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 26/9/2017 - 22:27
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El cuarto poder

El cuarto poder
Parole e musica di Chicho Sánchez Ferlosio
Una canzone inedita cantata da lui stesso a cappella nel corso di una puntata de “La Clave”, un programma giornalistico condotto da José Luis Balbín andato in onda sulla TV nazionale spagnola a partire dai primissimi anni della “transizione democratica”, quando il cadavere del Caudillo era ancora caldo. Nel corso di quella puntata in studio con Ferlosio c'erano anche José Antonio Labordeta, Carlos Cano e Javier Krahe.

Una canzone su una delle differenze sostanziali tra dittatura e democrazia, la separazione dei poteri, e sulla constatazione che per fortuna, anche sotto la dittatura, c'è sempre chi ha coraggio di esprimere il proprio dissenso e la protesta. Non certo attraverso la TV, che viene facilmente controllata dai potenti di turno per via della tecnologia e degli investimenti necessari al suo funzionamento, ma attraverso certa stampa e certa radio (e oggi certe presenze nel Web), voci che mai possono essere spente del tutto.
Yo iba mirando la enciclopedia
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 26/9/2017 - 21:58
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Círculos viciosos

Círculos viciosos
Parole e musica di Chicho Sánchez Ferlosio
Interpretata prima di tutti da Joaquín Sabina nel suo disco del 1980 intitolato “Malas compañías”
- Quisiera hacer lo que ayer,
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 26/9/2017 - 21:13
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Una de romanos

Una de romanos
[1988]
Parole di Joaquín Sabina
Musica di Joaquín Sabina e Francisco José López Varona (1957-), meglio conosciuto come Pancho Varona, compositore e musicista spagnolo
Nell'album “El hombre del traje gris”
Testo trovato sul sito ufficiale dell'autore

La scoperta del sesso nel buio dell'epoca franchista, nel buio di una sala di cinema, tra un “No-Do” - “Noticiarios y Documentales”, il corrispondente spagnolo del nostro Cinegiornale – ed un “peplum”, l'amore finalmente senza censura mentre sul grande schermo i leoni si sbranano i cristiani. Altro che i porno americani!
Has visto un ciclo en televisión del cine
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 26/9/2017 - 20:47
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Dance Around My Atom Fire

Dance Around My Atom Fire
La guerra atomica è la negazione dell'umanità, un regresso alle ere glaciali. Darsi la mano e lavorare assieme è la vera alternativa.

La canzone, scritta ma mai messa in musica da Woody Guthrie, è stata inviata dalla figlia Nora Guthrie, direttrice dei Woody Guthrie Archives, a Joel Rafael, che ha scritto la musica e l'ha pubblicata nel 2005 nell'album Woodyboye, Songs of Woody Guthrie (And tales worth telling) Vol II
Bring all my history pages
(continua)
inviata da Piersante Sestini 26/9/2017 - 13:11
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Anthem

Anthem
(2012)
dall'album "Ringo 2012"
Scritta da Ringo Starr con Glen Ballard, importante produttore discografico artefice di numerosi dischi di successo del pop internazionale.

Un vero e proprio inno Peace & Love.
This is anthem, for peace and love
(continua)
25/9/2017 - 23:32
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Kortatu: Mr. Snoid entre sus amigos los humanoides

Kortatu: Mr. Snoid entre sus amigos los humanoides
[1985]
Parole di Robert Crumb (1943-), celeberrimo fumettista e musicista statunitense
Musica di Fermin ed Iñigo Muguruza
Dal disco d'esordio eponimo di questa seminale punk band basca, “Kortatu".

E infatti Mr. Snoid è uno dei tanti personaggi immortali di Robert Crumb, per intenderci, quello di “Fritz the Cat” (poi animato da Ralph Bakshi nel 1972) e della copertina di “Cheap Thrills” (1968), uno dei più noti album di Janis Joplin con la Big Brother and the Holding Company.

L'invocazione per una guerra termonucleare globale e purificatrice non è poi, di questi tempi, così peregrina... Donald! Kim! Razzi! (e non solo nel senso di Antonio...): fateci sognare!!!
Odio a todo el mundo
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 25/9/2017 - 23:23
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Morte di un fiore

Morte di un fiore
[1971]
Testo di Antonio Pagliuca
Musica di Gianpiero Reverberi e Aldo Tagliapietra
Album: Collage
Lyrics by Antonio Pagliuca
Music by Gianpiero Reverberi and Aldo Tagliapietra
Album: Collage

Nel 1971, in Italia, non si parlava certo di donne e ragazze morte ammazzate di violenza. Figuriamoci nelle canzoni, a parte, forse, l'assai metaforica e fiabesca Canzone di Marinella di Fabrizio De André; e ce ne sono voluti, di anni, prima di sapere la storia che ne era vagamente alla base. Bisognerà aspettare, appunto, il 1971, prima che in una canzone italiana, un brano progressive presente nel secondo album delle Orme (ma il primo, L'aurora delle Orme, del 1970, era passato quasi inosservato), se ne riparlasse, e in termini espliciti seppur “mediati” dal particolare e delicato e trasognato stile compositivo di Antonio Pagliuca, lo stesso -ad esempio- di Le Orme: Gioco di bimba che parla dello... (continua)
Ti sei fatta ritrovare
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 25/9/2017 - 23:04
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Hotel Monbar

Hotel Monbar
[1986]
Parole e musica di Fermin e Iñigo Muguruza
Nell’album intitolato “El estado de las cosas”, con canzoni per la maggior parte in castigliano

Nella sua guerra contro lo Stato spagnolo, l’ETA basca si è resa responsabile di più di 800 morti, la maggioranza dei quali si registrarono dopo la fine della dittatura, nella stagione della cosiddetta “transizione democratica”, ed in particolare nel triennio 79-80.
Ma la guerra dello Stato spagnolo contro i baschi, prima e dopo Franco, non fu da meno quanto a ferocia, soprattutto perché venne articolata non solo in una reazione ufficiale ma in una “guerra sporca” che vide protagonisti prima i gruppi paramilitari di estrema destra tardofranchisti e poi, negli anni 80, durante il governo del socialista Felipe González, anche una formazione armata segretamente sostenuta e finanziata dal Ministero dell’Interno. I Grupos Antiterroristas de Liberación... (continua)
Ex combatientes de la batalla de Argel
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 25/9/2017 - 14:50
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Maria Farandouri / Μαρία Φαραντούρη: Η μπαλάντα της σιωπής

I baláda tis siopís
Στίχοι: Μάγδα Παπαδάκη
Μουσική: Μάκης Αμπλιανίτης
Πρώτη εκτέλεση: Μαρία Φαραντούρη
"Mosaic", 2004
Versi di Magda Papadaki
Musica di Makis Ablianitis
Prima interprete: Maria Farandouri
"Mosaic", 2004"



...e se in un qualche giorno è la tua festa,
nasconditi il nome per non farti trovare...

Ψάχνεις τη ζωή σου [1]
(continua)
inviata da L'Anonimo Toscano del XXI secolo (che oggi compie circa 17 anni e hai visto bravo, sa già il greco) 25/9/2017 - 12:54

Eccidio di Modena 9 gennaio 1950

Eccidio di Modena 9 gennaio 1950
[1979]
Parole e musica: Canzoniere Il Contemporaneo (Modena)

Un'altra canzone sull'eccidio di Modena del 9 gennaio 1950, ripresa dal Deposito - Canti di Lotta. "Il 9 gennaio 1950, la polizia di Scelba apriva il fuoco premeditatamente, a sangue freddo, sugli operai che protestavano contro la serrata delle Fonderie Riunite di Modena.". Sull'eccidio di Modena si veda meglio L'eccidio di Modena. [RV]
Non parlare, non hanno più suono
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 25/9/2017 - 11:18
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Dal cuore alle labbra

Dal cuore alle labbra
"La storia sbagliata" (2010)


La vicenda si intreccia nel periodo della rifondazione dell’Italia moderna , attraverso l’abisso della dittatura fascista, dell’occupazione nazista e delle distruzione della guerra con protagonisti lombardi. Luigi Canali, nome di battaglia Renzo Invernizzi poi Capitano Neri o semplicemente Neri, personaggio chiave della resistenza comasca tra i primi organizzatori delle bande di resistenti sui monti lariani da cui prenderà vita la 52^ Brigata Garibaldi, uno dei più importanti raggruppamenti della resistenza Armata Comasca. Incrocerà la sua esistenza con una giovane staffetta milanese “ Giuseppina Tuissi” nome di battaglia “Gianna” .

Da questo incontro prende vita una complessa e ricca vicenda di misteri, eroismi e probabili tradimenti definita , nella prefazione di Marino Severini, la storia di tutte le storie, l’amore della Gianna e del Neri, un amore al... (continua)
Primo giorno: tre giri di chiave alla porta e un silenzio che è una preghiera.
(continua)
inviata da dq82 25/9/2017 - 10:19
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Buonanotte luce

Buonanotte luce
"La storia sbagliata" (2010)


La vicenda si intreccia nel periodo della rifondazione dell’Italia moderna , attraverso l’abisso della dittatura fascista, dell’occupazione nazista e delle distruzione della guerra con protagonisti lombardi. Luigi Canali, nome di battaglia Renzo Invernizzi poi Capitano Neri o semplicemente Neri, personaggio chiave della resistenza comasca tra i primi organizzatori delle bande di resistenti sui monti lariani da cui prenderà vita la 52^ Brigata Garibaldi, uno dei più importanti raggruppamenti della resistenza Armata Comasca. Incrocerà la sua esistenza con una giovane staffetta milanese “ Giuseppina Tuissi” nome di battaglia “Gianna” .

Da questo incontro prende vita una complessa e ricca vicenda di misteri, eroismi e probabili tradimenti definita , nella prefazione di Marino Severini, la storia di tutte le storie, l’amore della Gianna e del Neri, un amore al... (continua)
Buonanotte luce che non sfuochi negli occhi suoi stanchi,
(continua)
inviata da dq82 25/9/2017 - 10:15
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Singh-sent ani

Singh-sent ani
(1992)
Album: Sauta rabel

I cinquecento anni sono quelli passati dalla "scoperta" dell'America. Vedere anche Paseo Colòn.
Crema dël mond inteligensa bianca forma superiora
(continua)
24/9/2017 - 22:28
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Peace Dream

Peace Dream
(2010)
(Richard Starkey, Gary Wright, Gary Nicholson)
dall'album Y Not

con Paul McCartney al basso.

"Paul came to the house with his bass - that was a good sign, I played him Peace Dream, and he said, 'Sure, I'll play on it,' it had the John Lennon line, so it was natural."

In Peace Dream, Ringo sings: "Can you imagine all of this coming true/It's really up to all of us to do/Just like John Lennon said, in Amsterdam from his bed."

Ringo said: "For me to write that was a normal thing to do. I knew the man. And I really believe that if you, or anyone else, had written it, it would've been weird.

"I was around when he did all that. I also wrote a song for George (Harrison). So it's just part of it for me, they've been my friends for so long."

The Independent
Last night I had a peace dream
(continua)
24/9/2017 - 22:16
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Los reyes son los padres

Los reyes son los padres
[1979]
Parole e musica di Quintín Cabrera
Nell'album intitolato “Un largo abrazo de agua”
Vamos a hablar, hijos míos,
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 24/9/2017 - 21:23
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Canti di vita e d’amore: Sul ponte di Hiroshima

Canti di vita e d’amore: Sul ponte di Hiroshima
[1962]
Musica di Luigi Nono, per soprano, tenore e orchestra

Sui seguenti tre testi:
Günther Anders (1902-1992), “Sul punte di Hiroshima”, da “Essere o non essere. Diario di Hiroshima e Nagasaki” [titolo originale: “Der Mann auf der Brücke. Tagebuch aus Hiroshima und Nagasaki”, C.H. Beck, Monaco 1959], tr. it. di Renato Solmi, con una prefazione di Norberto Bobbio, Einaudi, Torino 1961;

Jesús López Pacheco, “Djamila Boupacha” [titolo originale: “Esta noche”, poesia del 1962];

Cesare Pavese, “Tu”, [titolo originale: “Passerò per Piazza di Spagna”, da “Verrà la morte e avrà i tuoi occhi”, 1950 (1951).

Testo trovato sull'Archivio Luigi Nono

La prima esecuzione di quest’opera avvenne il 22 agosto 1962 a Edimburgo. Le tre parti, dice Nono stesso, sono tre situazioni proprie del nostro tempo, diverse tra loro ma tutte riconducibili alla tematica della follia criminale e dell’oppressione... (continua)
I - Sul Ponte di Hiroshima
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 24/9/2017 - 17:03
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Chanson du geôlier

Chanson du geôlier
[anni 30]
Versi di Jacques Prévert, nella raccolta “Paroles” pubblicata nel 1946
La prima a cantare questa poesia fu la grande Cora Vaucaire nel 1955, accompagnata al pianoforte da Robert Valentino, compositore, pianista e direttore d'orchestra.
Où vas-tu beau geôlier
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 23/9/2017 - 21:54
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Roma

Roma
2017
Apriti cielo

Negli ultimi anni mi sono guardato attorno: basta girare per strada, specialmente nella mia città, Roma, per percepire un umore che si abbassa sempre di più, si fa strada il pensiero che non ce la si può fare, c’è un po’ di pesantezza… allora io so’ andato a cercà i colori. Sentivo proprio di dover far questo. 
E infatti se vedi la copertina parla da sola: ci sono tutte bandiere tagliuzzate, smembrate, che perdono di valore, di senso, rimangono solo i colori. Come dire: oggi giorno si costruiscono muri, si tracciano barriere, si alzano fili spinati… ma sopra ci sta un cielo che ci unisce tutti. Basta mettersi in cammino, questo è il senso. E il mio cammino ovviamente parte da Roma, che sta a pezzi.

Abbiamo preso delle bandiere, le abbiamo tagliate in tanti pezzi, e ci sono rimasti in mano solo i colori... quelli che si trovano in natura e non hanno nessun significato...
Vuoi sapere se ci siamo sentiti persi? No, forse ci siamo sentiti liberi, di sicuro felici!
Lo manna er Cielo e i Re de Roma
(continua)
inviata da Dq82 23/9/2017 - 13:52
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Mujer Libérate?

Mujer Libérate?
2005
Patear juntos
Fuimos esclavas de una sociedad machista,
(continua)
inviata da dq82 23/9/2017 - 11:54
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This Heroes' Land

This Heroes' Land
This Heroes’ Land
© Tony Smith 2017

During war time, Indigenous Australians have served gallantly in the armed forces. Until recently they were barely recognised. But an even greater injustice occurred when the children of some serving soldiers were forcibly removed to institutions.
Barney and Jess were teenage friends
(continua)
inviata da Tony Smith 23/9/2017 - 06:19
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Nadie llorará por tí

Nadie llorará por tí
TODA LA PUTA VIDA IGUAL
1993
Cuando vivas dentro de una prostituta
(continua)
inviata da Stracci 23/9/2017 - 05:12
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Johnny

Johnny
HOY ES EL FUTURO
1993
Johnny coge el bombardero
(continua)
inviata da Stracci 23/9/2017 - 05:08
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Mis Riñones

Mis Riñones
Los Jubilados
1990
Estimado señor don,
(continua)
inviata da Stracci 23/9/2017 - 05:00
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Súbete los Pantalones

Súbete los Pantalones
NO SOMOS NADA
1987
Súbete los pantalones, no te dejes dar
(continua)
inviata da sTRACCI 23/9/2017 - 04:55
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Los Siete Enanitos

Los Siete Enanitos
SALVE
1984
LOS SIETE ENANITOS
(continua)
inviata da Stracci 23/9/2017 - 04:47
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Delincuencia

Delincuencia
lp SALVE
1984
Cargaros la delincuencia
(continua)
inviata da Stracci 23/9/2017 - 04:39
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Ska-P: El gato Lopez

Ska-P: El gato Lopez
Album: El vals del obrero - Ska-P (1996)
Él nació en la calle, no pudo elegir
(continua)
inviata da Stracci 23/9/2017 - 02:23
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Hail to the Chief

Hail to the Chief
(2017)

Il nuovo video dei Prophets of Rage è un violento attacco contro Trump ma soprattutto contro Mike Pence, il vicepresidente, considerato come il vero burattinaio dietro al grottesco #46 (come lo chiama chi non vuole fare il nome del 46mo presidente degli USA).

Pay Attention is what the Prophets Of Rage latest video is saying . Don't let a new Fascism appear wanted normal or sane. While TRUMPOTUS appears to be a parody and whipping of mass distraction. The Donald will either be impeached or bow out from his own trumped up reasons. VP Pence is not a clown. He's dead serious, the heir apparent who knows US governing and the law. The one to watch with the world in his hands. ... Pay Attention to the inevitable Hailing To The Chief #46. The SusPEnce of The Thief Of Peace .. and he didn't even .....Run - Chuck D
Hold it
(continua)
22/9/2017 - 23:37
Percorsi: Donald Trump
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Cuarenta lobos negros

Cuarenta lobos negros
[1977]
Parole e musica di Antonio Mata (1947-2014), cantautore andaluso, amico del poeta Juan de Loxa e del cantautore Carlos Cano, fondatore del collettivo “Manifiesto Canción del Sur”.
Nel suo unico disco solista, intitolato “... entre la lumbre y el frio”
Testo trovato su La Zamarra de Gustavo, lo splendido sito curato da Gustavo Sierra Fernández.

Antonio Mata scrisse per altri artisti molte canzoni importanti – come “Al-Andalus” per Miguel Ríos, “Del crepúsculo lento nacerá el rocío” per Triana e diverse altre per Carlos Cano – ma non ebbe mai la fama ed è oggi pressochè dimenticato (tanto da non avere nemmeno una segnalazione su es.wikipedia).
Yo vengo del silencio,
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 22/9/2017 - 22:15




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