La colonna dei gesti perduti
Scivolando lungo la frontiera
(continua)
(continua)
inviata da Dq82 23/1/2020 - 10:49
Ponižani in užaljeni
2019
Per amore per odio o un ideale
La Resistenza al nazifascismo in Europa come il movimento per i diritti civili negli Stati Uniti hanno affidato la propria memoria alla musica che ne ha veicolato, negli anni successivi, il messaggio ora attraverso gli stilemi della tradizione orale, ora con la forma canzone. Emblematico in questo senso è il caso di Gorizia, città di frontiera e multiculturale nella cui storia è racchiusa la memoria della resistenza nella sua dimensione internazionale. Le sue strade e le sue piazza hanno fatto da drammatico scenario alle vicende della battaglia che, fra l'11 e il 26 settembre 1943, contrappose le truppe tedesche che stavano occupando il Friuli e una brigata di partigiani monfalconesi coadiuvati dagli sloveni. Le sue terre conservano il dramma dei giorni dell'Adriatisches Kustenland, quello della Risiera di San Saba e delle foibe. Al termine della... (continua)
Per amore per odio o un ideale
La Resistenza al nazifascismo in Europa come il movimento per i diritti civili negli Stati Uniti hanno affidato la propria memoria alla musica che ne ha veicolato, negli anni successivi, il messaggio ora attraverso gli stilemi della tradizione orale, ora con la forma canzone. Emblematico in questo senso è il caso di Gorizia, città di frontiera e multiculturale nella cui storia è racchiusa la memoria della resistenza nella sua dimensione internazionale. Le sue strade e le sue piazza hanno fatto da drammatico scenario alle vicende della battaglia che, fra l'11 e il 26 settembre 1943, contrappose le truppe tedesche che stavano occupando il Friuli e una brigata di partigiani monfalconesi coadiuvati dagli sloveni. Le sue terre conservano il dramma dei giorni dell'Adriatisches Kustenland, quello della Risiera di San Saba e delle foibe. Al termine della... (continua)
Ne bo šlo
(continua)
(continua)
inviata da Dq82 23/1/2020 - 10:41
Quasi l'alba
2019
Per amore per odio o un ideale
La Resistenza al nazifascismo in Europa come il movimento per i diritti civili negli Stati Uniti hanno affidato la propria memoria alla musica che ne ha veicolato, negli anni successivi, il messaggio ora attraverso gli stilemi della tradizione orale, ora con la forma canzone. Emblematico in questo senso è il caso di Gorizia, città di frontiera e multiculturale nella cui storia è racchiusa la memoria della resistenza nella sua dimensione internazionale. Le sue strade e le sue piazza hanno fatto da drammatico scenario alle vicende della battaglia che, fra l'11 e il 26 settembre 1943, contrappose le truppe tedesche che stavano occupando il Friuli e una brigata di partigiani monfalconesi coadiuvati dagli sloveni. Le sue terre conservano il dramma dei giorni dell'Adriatisches Kustenland, quello della Risiera di San Saba e delle foibe. Al termine della... (continua)
Per amore per odio o un ideale
La Resistenza al nazifascismo in Europa come il movimento per i diritti civili negli Stati Uniti hanno affidato la propria memoria alla musica che ne ha veicolato, negli anni successivi, il messaggio ora attraverso gli stilemi della tradizione orale, ora con la forma canzone. Emblematico in questo senso è il caso di Gorizia, città di frontiera e multiculturale nella cui storia è racchiusa la memoria della resistenza nella sua dimensione internazionale. Le sue strade e le sue piazza hanno fatto da drammatico scenario alle vicende della battaglia che, fra l'11 e il 26 settembre 1943, contrappose le truppe tedesche che stavano occupando il Friuli e una brigata di partigiani monfalconesi coadiuvati dagli sloveni. Le sue terre conservano il dramma dei giorni dell'Adriatisches Kustenland, quello della Risiera di San Saba e delle foibe. Al termine della... (continua)
Quasi l'alba
(continua)
(continua)
inviata da Dq82 23/1/2020 - 09:54
Partizani crni vrazi
2019
Per amore per odio o un ideale
La Resistenza al nazifascismo in Europa come il movimento per i diritti civili negli Stati Uniti hanno affidato la propria memoria alla musica che ne ha veicolato, negli anni successivi, il messaggio ora attraverso gli stilemi della tradizione orale, ora con la forma canzone. Emblematico in questo senso è il caso di Gorizia, città di frontiera e multiculturale nella cui storia è racchiusa la memoria della resistenza nella sua dimensione internazionale. Le sue strade e le sue piazza hanno fatto da drammatico scenario alle vicende della battaglia che, fra l'11 e il 26 settembre 1943, contrappose le truppe tedesche che stavano occupando il Friuli e una brigata di partigiani monfalconesi coadiuvati dagli sloveni. Le sue terre conservano il dramma dei giorni dell'Adriatisches Kustenland, quello della Risiera di San Saba e delle foibe. Al termine della... (continua)
Per amore per odio o un ideale
La Resistenza al nazifascismo in Europa come il movimento per i diritti civili negli Stati Uniti hanno affidato la propria memoria alla musica che ne ha veicolato, negli anni successivi, il messaggio ora attraverso gli stilemi della tradizione orale, ora con la forma canzone. Emblematico in questo senso è il caso di Gorizia, città di frontiera e multiculturale nella cui storia è racchiusa la memoria della resistenza nella sua dimensione internazionale. Le sue strade e le sue piazza hanno fatto da drammatico scenario alle vicende della battaglia che, fra l'11 e il 26 settembre 1943, contrappose le truppe tedesche che stavano occupando il Friuli e una brigata di partigiani monfalconesi coadiuvati dagli sloveni. Le sue terre conservano il dramma dei giorni dell'Adriatisches Kustenland, quello della Risiera di San Saba e delle foibe. Al termine della... (continua)
Primo maggio
(continua)
(continua)
inviata da Dq82 23/1/2020 - 09:47
Leonardo
2019
Per amore per odio o un ideale
La Resistenza al nazifascismo in Europa come il movimento per i diritti civili negli Stati Uniti hanno affidato la propria memoria alla musica che ne ha veicolato, negli anni successivi, il messaggio ora attraverso gli stilemi della tradizione orale, ora con la forma canzone. Emblematico in questo senso è il caso di Gorizia, città di frontiera e multiculturale nella cui storia è racchiusa la memoria della resistenza nella sua dimensione internazionale. Le sue strade e le sue piazza hanno fatto da drammatico scenario alle vicende della battaglia che, fra l'11 e il 26 settembre 1943, contrappose le truppe tedesche che stavano occupando il Friuli e una brigata di partigiani monfalconesi coadiuvati dagli sloveni. Le sue terre conservano il dramma dei giorni dell'Adriatisches Kustenland, quello della Risiera di San Saba e delle foibe. Al termine della... (continua)
Per amore per odio o un ideale
La Resistenza al nazifascismo in Europa come il movimento per i diritti civili negli Stati Uniti hanno affidato la propria memoria alla musica che ne ha veicolato, negli anni successivi, il messaggio ora attraverso gli stilemi della tradizione orale, ora con la forma canzone. Emblematico in questo senso è il caso di Gorizia, città di frontiera e multiculturale nella cui storia è racchiusa la memoria della resistenza nella sua dimensione internazionale. Le sue strade e le sue piazza hanno fatto da drammatico scenario alle vicende della battaglia che, fra l'11 e il 26 settembre 1943, contrappose le truppe tedesche che stavano occupando il Friuli e una brigata di partigiani monfalconesi coadiuvati dagli sloveni. Le sue terre conservano il dramma dei giorni dell'Adriatisches Kustenland, quello della Risiera di San Saba e delle foibe. Al termine della... (continua)
Una linia fina
(continua)
(continua)
inviata da Dq82 23/1/2020 - 09:38
Per amore per odio o un ideale
2019
Per amore per odio o un ideale
La Resistenza al nazifascismo in Europa come il movimento per i diritti civili negli Stati Uniti hanno affidato la propria memoria alla musica che ne ha veicolato, negli anni successivi, il messaggio ora attraverso gli stilemi della tradizione orale, ora con la forma canzone. Emblematico in questo senso è il caso di Gorizia, città di frontiera e multiculturale nella cui storia è racchiusa la memoria della resistenza nella sua dimensione internazionale. Le sue strade e le sue piazza hanno fatto da drammatico scenario alle vicende della battaglia che, fra l'11 e il 26 settembre 1943, contrappose le truppe tedesche che stavano occupando il Friuli e una brigata di partigiani monfalconesi coadiuvati dagli sloveni. Le sue terre conservano il dramma dei giorni dell'Adriatisches Kustenland, quello della Risiera di San Saba e delle foibe. Al termine della... (continua)
Per amore per odio o un ideale
La Resistenza al nazifascismo in Europa come il movimento per i diritti civili negli Stati Uniti hanno affidato la propria memoria alla musica che ne ha veicolato, negli anni successivi, il messaggio ora attraverso gli stilemi della tradizione orale, ora con la forma canzone. Emblematico in questo senso è il caso di Gorizia, città di frontiera e multiculturale nella cui storia è racchiusa la memoria della resistenza nella sua dimensione internazionale. Le sue strade e le sue piazza hanno fatto da drammatico scenario alle vicende della battaglia che, fra l'11 e il 26 settembre 1943, contrappose le truppe tedesche che stavano occupando il Friuli e una brigata di partigiani monfalconesi coadiuvati dagli sloveni. Le sue terre conservano il dramma dei giorni dell'Adriatisches Kustenland, quello della Risiera di San Saba e delle foibe. Al termine della... (continua)
Lidia Nino Ottavio Giacuzzo Bruno El Morto
(continua)
(continua)
inviata da Dq82 23/1/2020 - 09:29
Ballad of a Well-Known Gun
[1970]
Parole di Bernie Taupin
Musica di Elton John
Nell'album intitolato "Tumbleweed Connection"
Testo da Genius
Storia di un uomo che la fame e l'ingiustizia hanno fatto fuorilegge e pistolero. Braccato dagli agenti della celebre Pinkerton – premiata ditta specializzata in persecuzioni, torture, assassinii e sparizioni ai danni di militanti politici, attivisti sindacali, operai e contadini in sciopero e fuorilegge di varia natura - il bandito si arrende al suo destino, sopraffatto, e accetta la prigione e le catene...
E a lui è andata ancora bene, che i vigilantes della Pinkerton non erano sempre soliti assicurare le loro prede alla legge, ma spesso le linciavano sul posto, specie quando il bando di taglia recitava "Vivo o morto"... Questa fu per esempio la fine che fecero intorno al 1868 tutti i membri della banda dei fratelli Reno – citati nella canzone - disertori della guerra... (continua)
Parole di Bernie Taupin
Musica di Elton John
Nell'album intitolato "Tumbleweed Connection"
Testo da Genius
Storia di un uomo che la fame e l'ingiustizia hanno fatto fuorilegge e pistolero. Braccato dagli agenti della celebre Pinkerton – premiata ditta specializzata in persecuzioni, torture, assassinii e sparizioni ai danni di militanti politici, attivisti sindacali, operai e contadini in sciopero e fuorilegge di varia natura - il bandito si arrende al suo destino, sopraffatto, e accetta la prigione e le catene...
E a lui è andata ancora bene, che i vigilantes della Pinkerton non erano sempre soliti assicurare le loro prede alla legge, ma spesso le linciavano sul posto, specie quando il bando di taglia recitava "Vivo o morto"... Questa fu per esempio la fine che fecero intorno al 1868 tutti i membri della banda dei fratelli Reno – citati nella canzone - disertori della guerra... (continua)
I pulled out my Stage Coach Times
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 22/1/2020 - 22:15
Percorsi:
Dalle galere del mondo
Canción para el pueblo chileno
Canción para el pueblo chileno
(y por todos los pueblos que luchan contra el fascismo)
Pubblicata nel 1981
Abbiamo scritto questa canzone quando ancora non si conosceva quasi niente (si immaginava solo) del coinvolgimento del governo e dei servizi segreti degli USA: tutta la documentazione è stata declassificata (si dice così?) molti anni dopo. Se avessimo saputo allora quel che sanno tutti oggi, il testo sarebbe stato ben più pesante.
Sono passati molti altri anni e mi ritrovo ancora a studiare quegli avvenimenti che non interessano più nemmeno i cileni, o almeno sembra da come vanno le cose là.
Chissà se, oltre a me, c'è qualche altro interessato?
Maurizio Piva
(y por todos los pueblos que luchan contra el fascismo)
Pubblicata nel 1981
Abbiamo scritto questa canzone quando ancora non si conosceva quasi niente (si immaginava solo) del coinvolgimento del governo e dei servizi segreti degli USA: tutta la documentazione è stata declassificata (si dice così?) molti anni dopo. Se avessimo saputo allora quel che sanno tutti oggi, il testo sarebbe stato ben più pesante.
Sono passati molti altri anni e mi ritrovo ancora a studiare quegli avvenimenti che non interessano più nemmeno i cileni, o almeno sembra da come vanno le cose là.
Chissà se, oltre a me, c'è qualche altro interessato?
Maurizio Piva
Han tratado de ahogar en la sangre
(continua)
(continua)
inviata da Maurizio Piva 22/1/2020 - 16:29
Dare di più
[2012]
Benjamin Mascolo - Collettivo Giovani Artisti per l'Emilia
Benjamin Mascolo - Collettivo Giovani Artisti per l'Emilia
Oggi, siamo fragili
(continua)
(continua)
inviata da Tania 22/1/2020 - 15:23
Percorsi:
Terremoti
Nelle reti di tre pescatori
Più di 11 mila tonnellate l’anno di rifiuti marini vengono recuperate lungo le coste: rifiuti in plastica rinvenuti sulle spiagge, attrezzature per attività di pesca e acquacoltura persi o abbandonati. Nelle reti dei pescatori viene trovato di tutto: copertoni di automobile, bottiglie di vetro e di plastica, sacchetti di plastica, tessuti, stoviglie di plastica (piatti, bicchieri, posate, cannucce), tubi in plastica per vari sui, boe, attrezzi da pesca, secchi in plastica e metallo per vari usi, retine per mitilicoltura ed altro ancora.
«Filastrocche Plastic Free» di Mimmo Mòllica, per sviluppare una memoria di ferro e ricordarsi che i 'bicchieri di carta' sono fatti di plastica; che i rifiuti marini costituiscono un grave problema in costante aumento. Se la plastica rappresenta una importante risorsa per la società moderna, il suo ‘smaltimento’ in mare è una autentica guerra.
__________________
«Filastrocche Plastic Free»
Mimmo Mòllica
Amazon Media EU S.à r.l.
ASIN: B083GX6H4S
__________________
«Filastrocche Plastic Free»
Mimmo Mòllica
Amazon Media EU S.à r.l.
ASIN: B083GX6H4S
Nelle reti di tre pescatori,
(continua)
(continua)
inviata da River 22/1/2020 - 08:29
All Work and No Play
Don't Want To Know If You Are Lonely - 1986
All work and no play makes Jack a dull boy
(continua)
(continua)
22/1/2020 - 02:29
Percorsi:
Mort au Travail / Morte al Lavoro
Hallaig
[1952]
Poesia di Somhairle MacGill-Eain (Sorley MacLean)
An Gairm, Edimburgo 1952
A poem by Somhairle MacGill-Eain (Sorley MacLean)
An Gairm, Edinburgh 1952
Poème de Somhairle MacGill-Eain (Sorley MacLean)
An Gairm, Édimbourg 1952
Somhairle MacGill-Eainin (Sorley MacLeanin) runo
An Gairm, Edinburgh 1952
Raasay, in gaelico scozzese Ratharsair, nelle isole Ebridi Interne; un'isola di ventiquattro chilometri quadrati di superficie, con centonovanta residenti il trentasei per cento dei quali, secondo le statistiche, pratica e usa ancora il gaelico. Un tempo, il gaelico era stata la lingua dell'intera popolazione, e anche di Somhairle MacGill-Eain, che però era nato a Osgaig, nella vicinissima e più grande isola di Skye, il 26 ottobre 1911. Somhairle MacGill-Eain fu un grande giocatore di shinty, l'antico hockey scozzese, ed un insegnante scolastico di simpatie comuniste che lottò per... (continua)
Poesia di Somhairle MacGill-Eain (Sorley MacLean)
An Gairm, Edimburgo 1952
A poem by Somhairle MacGill-Eain (Sorley MacLean)
An Gairm, Edinburgh 1952
Poème de Somhairle MacGill-Eain (Sorley MacLean)
An Gairm, Édimbourg 1952
Somhairle MacGill-Eainin (Sorley MacLeanin) runo
An Gairm, Edinburgh 1952
Raasay, in gaelico scozzese Ratharsair, nelle isole Ebridi Interne; un'isola di ventiquattro chilometri quadrati di superficie, con centonovanta residenti il trentasei per cento dei quali, secondo le statistiche, pratica e usa ancora il gaelico. Un tempo, il gaelico era stata la lingua dell'intera popolazione, e anche di Somhairle MacGill-Eain, che però era nato a Osgaig, nella vicinissima e più grande isola di Skye, il 26 ottobre 1911. Somhairle MacGill-Eain fu un grande giocatore di shinty, l'antico hockey scozzese, ed un insegnante scolastico di simpatie comuniste che lottò per... (continua)
‘Tha tìm, am fiadh, an coille Hallaig’
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 21/1/2020 - 00:04
I Ricchi
1977
Una canzone fatta come un pezzo teatrale, con le parti assegnati ai componenti del gruppo e una intro un po farsesca con ospite Guccini
Una canzone fatta come un pezzo teatrale, con le parti assegnati ai componenti del gruppo e una intro un po farsesca con ospite Guccini
INTRO
(continua)
(continua)
20/1/2020 - 22:42
Impossible
Impossible
Chanson française – Impossible – Marco Valdo M.I. – 2020
ARLEQUIN AMOUREUX – 36
Opéra-récit historique en multiples épisodes, tiré du roman de Jiří Šotola « Kuře na Rožni » publié en langue allemande, sous le titre « VAGANTEN, PUPPEN UND SOLDATEN » – Verlag C.J. Bucher, Lucerne-Frankfurt – en 1972 et particulièrement de l’édition française de « LES JAMBES C’EST FAIT POUR CAVALER », traduction de Marcel Aymonin, publiée chez Flammarion à Paris en 1979.
Dialogue Maïeutique
Bon d’accord, Lucien l’âne mon ami, encore un titre impossible. Et je t’entends déjà le dire et me demander illico des éclaircissements, que d’ailleurs, je n’ai aps la moindre intention de te refuser.
De fait, de fait, Marco Valdo M.I., tu commences à me connaître et à anticiper mes petites manies. Mais enfin, il te faut l’avouer cet « Impossible » est vraiment impossible comme titre. Je suis même assez... (continua)
Chanson française – Impossible – Marco Valdo M.I. – 2020
ARLEQUIN AMOUREUX – 36
Opéra-récit historique en multiples épisodes, tiré du roman de Jiří Šotola « Kuře na Rožni » publié en langue allemande, sous le titre « VAGANTEN, PUPPEN UND SOLDATEN » – Verlag C.J. Bucher, Lucerne-Frankfurt – en 1972 et particulièrement de l’édition française de « LES JAMBES C’EST FAIT POUR CAVALER », traduction de Marcel Aymonin, publiée chez Flammarion à Paris en 1979.
Dialogue Maïeutique
Bon d’accord, Lucien l’âne mon ami, encore un titre impossible. Et je t’entends déjà le dire et me demander illico des éclaircissements, que d’ailleurs, je n’ai aps la moindre intention de te refuser.
De fait, de fait, Marco Valdo M.I., tu commences à me connaître et à anticiper mes petites manies. Mais enfin, il te faut l’avouer cet « Impossible » est vraiment impossible comme titre. Je suis même assez... (continua)
Le groupe a la faim aux tripes ;
(continua)
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 20/1/2020 - 21:41
16 ottobre 1943
[2019]
Testo di Fabio Della Seta, Roma in valigia. Mille e anche più sonetti in Urbe et in Orbe, Antonio Stango Editore, 2001.
Musica di Gianni Nebbiosi.
Calendario Civile
Sara Modigliani: voce;
Gabriele Modigliani e Felice Zaccheo: chitarre
Testo di Fabio Della Seta, Roma in valigia. Mille e anche più sonetti in Urbe et in Orbe, Antonio Stango Editore, 2001.
Musica di Gianni Nebbiosi.
Calendario Civile
Sara Modigliani: voce;
Gabriele Modigliani e Felice Zaccheo: chitarre
Sempre ricorderò quei due vecchietti
(continua)
(continua)
inviata da Dq82 20/1/2020 - 14:55
Percorsi:
Campi di sterminio, Ghetti
Rituale per i morti di Lampedusa
Artisti Vari - We are not going back (Nota, 2016)
“Musiche migranti di resistenza, orgoglio e memoria” è il sottotitolo del CD di ventiquattro tracce, curato da Alessandro Portelli, edito dall’etichetta friulana nel formato libro-CD (block-Nota) e realizzato in collaborazione con il Circolo Gianni Bosio e l’Istituto Centrale per i Beni Sonori e Audiovisivi. In realtà, “We are not going back” è la terza produzione discografica del progetto “Roma Forestiera” (dal titolo di una canzone romana che nel 1949 lamentava la fine della musica dalle strade delle città, soppiantata dalla radio e dalla popular music d’oltreoceano), iniziato nel 2009, che si prefigge di indagare le musiche di quei migranti che hanno riportato la musica nelle nostre strade. Prima ci sono stati “Istaraniyeri - Musiche migranti a Roma” e “Yo Soy El Descendiente” della coppia ecuadoriana Janeth Chiliquinga e Sergio Cadena.... (continua)
“Musiche migranti di resistenza, orgoglio e memoria” è il sottotitolo del CD di ventiquattro tracce, curato da Alessandro Portelli, edito dall’etichetta friulana nel formato libro-CD (block-Nota) e realizzato in collaborazione con il Circolo Gianni Bosio e l’Istituto Centrale per i Beni Sonori e Audiovisivi. In realtà, “We are not going back” è la terza produzione discografica del progetto “Roma Forestiera” (dal titolo di una canzone romana che nel 1949 lamentava la fine della musica dalle strade delle città, soppiantata dalla radio e dalla popular music d’oltreoceano), iniziato nel 2009, che si prefigge di indagare le musiche di quei migranti che hanno riportato la musica nelle nostre strade. Prima ci sono stati “Istaraniyeri - Musiche migranti a Roma” e “Yo Soy El Descendiente” della coppia ecuadoriana Janeth Chiliquinga e Sergio Cadena.... (continua)
Odu eyi! Aboys oyee!
(continua)
(continua)
inviata da Dq82 20/1/2020 - 14:38
Napule nun t’ ‘o scurdà’
1976
Napule nun t’ ‘o scurdà’
testo di Salvatore Palomba
Le quattro giornate di Napoli furono un episodio storico di insurrezione popolare avvenuto nel corso della seconda guerra mondiale, tra il 27 ed il 30 settembre 1943. Nel corso dell'insurrezione i civili, con l'apporto di militari fedeli al Regno del Sud, riuscirono a liberare la città di Napoli dall'occupazione delle forze della Wehrmacht, coadiuvate da gruppi di fascisti locali.
L'avvenimento, che valse alla città il conferimento della medaglia d'oro al valor militare, consentì alle forze Alleate di trovare al loro arrivo, il 1º ottobre 1943, una città già libera dall'occupazione tedesca, grazie al coraggio e all'eroismo dei suoi abitanti ormai esasperati e allo stremo per i lunghi anni di guerra. Napoli fu la prima, tra le grandi città europee, ad insorgere, e con successo, contro l'occupazione tedesca
Napule nun t’ ‘o scurdà’
testo di Salvatore Palomba
Le quattro giornate di Napoli furono un episodio storico di insurrezione popolare avvenuto nel corso della seconda guerra mondiale, tra il 27 ed il 30 settembre 1943. Nel corso dell'insurrezione i civili, con l'apporto di militari fedeli al Regno del Sud, riuscirono a liberare la città di Napoli dall'occupazione delle forze della Wehrmacht, coadiuvate da gruppi di fascisti locali.
L'avvenimento, che valse alla città il conferimento della medaglia d'oro al valor militare, consentì alle forze Alleate di trovare al loro arrivo, il 1º ottobre 1943, una città già libera dall'occupazione tedesca, grazie al coraggio e all'eroismo dei suoi abitanti ormai esasperati e allo stremo per i lunghi anni di guerra. Napoli fu la prima, tra le grandi città europee, ad insorgere, e con successo, contro l'occupazione tedesca
O vintotto ‘e settembre d’ ‘o quarantrè
(continua)
(continua)
inviata da Dq82 20/1/2020 - 14:19
A Song of Peace
2017
A Song of Peace
All proceeds from the sale of this recording will benefit Amnesty International
Melody composed by Jean Sibelius, 1899. First two verses written in 1934 by Lloyd Stone ("This Is My Song")
A Song of Peace
All proceeds from the sale of this recording will benefit Amnesty International
Melody composed by Jean Sibelius, 1899. First two verses written in 1934 by Lloyd Stone ("This Is My Song")
This is my song, O God of all the nations,
(continua)
(continua)
inviata da Dq82 20/1/2020 - 14:05
Ain’t We Brothers
2015
Ain’t We Brothers
Ain’t We Brothers
I was born here, just the same as you
(continua)
(continua)
inviata da Dq82 20/1/2020 - 14:01
Correvano coi carri
1978
Correvano coi carri
Correvano coi carri
Correvano coi carri
(continua)
(continua)
inviata da Dq82 20/1/2020 - 13:50
E adesso?
2001
Cantata per Pier Paolo Pasolini
Cantata per Pier Paolo Pasolini
E adesso che...
(continua)
(continua)
inviata da Dq82 20/1/2020 - 13:42
Percorsi:
Mafia e mafie
Martires in s'Ardeatina Fossa
Umberto Cocco, Sardegna nelle Ardeatine. Storie di invisibili: nove sardi trucidati dai nazisti, Comune di Sedilo/Arkadia, 2015
Poi in Calendario Civile (2019)
Interpretata da Clara Farina
«Le Fosse Ardeatine sono il nostro vero monumento nazionale, altro che Vittoriano», scrive Sandro Portelli in “Sia lode ora a uomini non di fama”, il suo contributo al volume curato da Umberto Cocco, perché i 335 massacrati il 24 marzo 1944 da nazisti e fascisti accomunano il Paese intero, provenivano da tante parti d’Italia. Tra i caduti nell’eccidio c’erano anche nove sardi, dal Campidano, dal Logudoro, dall’Ogliastra, dal Sulcis. Erano diversi per estrazione sociale, attività e professione; i loro nomi: Candido Manca, Gerardo Sergi, Pasqualino Cocco, Agostino Napoleone, Salvatore Canalis, Giuseppe Medas, Sisinnio Mocci, Antonio Ignazio Piras, Gavino Luna. Alla loro vita sono dedicati gli altri interventi... (continua)
Poi in Calendario Civile (2019)
Interpretata da Clara Farina
«Le Fosse Ardeatine sono il nostro vero monumento nazionale, altro che Vittoriano», scrive Sandro Portelli in “Sia lode ora a uomini non di fama”, il suo contributo al volume curato da Umberto Cocco, perché i 335 massacrati il 24 marzo 1944 da nazisti e fascisti accomunano il Paese intero, provenivano da tante parti d’Italia. Tra i caduti nell’eccidio c’erano anche nove sardi, dal Campidano, dal Logudoro, dall’Ogliastra, dal Sulcis. Erano diversi per estrazione sociale, attività e professione; i loro nomi: Candido Manca, Gerardo Sergi, Pasqualino Cocco, Agostino Napoleone, Salvatore Canalis, Giuseppe Medas, Sisinnio Mocci, Antonio Ignazio Piras, Gavino Luna. Alla loro vita sono dedicati gli altri interventi... (continua)
Sonadu no han toccos de agonia
(continua)
(continua)
inviata da Dq82 20/1/2020 - 13:22
El metro
[1981]
Scritta da Juan Höelzel
In "Yo te canto", unico album di questo gruppo cileno brevemente attivo all'inizio degli anni 80.
Elicura in mapuche significa "pietra trasparente". E' il nome di un cacicco che compare tra i personaggi del poema epico "La Araucana", composto nel 500 dallo scrittore e soldato spagnolo Alonso de Ercilla y Zúñiga. Elicura sarebbe stato un consigliere di Lautaro, condottiero della resistenza mapuche contro gli spagnoli.
Elicura fu il nome scelto da alcuni giovani seminaristi gesuiti cileni e peruviani per formare un loro gruppo musicale. Erano Juan Höelzel, Luis Távara, Fernando Verdugo, Fernando Berríos, Miguel Donoso e Javier Salomón.
La metro come metafora del regime di Pinochet, un servizio "pulito e democratico" che attraversa una Santiago sotterranea ordinata e pacifica, mentre ad ogni fermata risuonano ancora le esplosioni di quell'11 settembre di... (continua)
Scritta da Juan Höelzel
In "Yo te canto", unico album di questo gruppo cileno brevemente attivo all'inizio degli anni 80.
Elicura in mapuche significa "pietra trasparente". E' il nome di un cacicco che compare tra i personaggi del poema epico "La Araucana", composto nel 500 dallo scrittore e soldato spagnolo Alonso de Ercilla y Zúñiga. Elicura sarebbe stato un consigliere di Lautaro, condottiero della resistenza mapuche contro gli spagnoli.
Elicura fu il nome scelto da alcuni giovani seminaristi gesuiti cileni e peruviani per formare un loro gruppo musicale. Erano Juan Höelzel, Luis Távara, Fernando Verdugo, Fernando Berríos, Miguel Donoso e Javier Salomón.
La metro come metafora del regime di Pinochet, un servizio "pulito e democratico" che attraversa una Santiago sotterranea ordinata e pacifica, mentre ad ogni fermata risuonano ancora le esplosioni di quell'11 settembre di... (continua)
Y nos fuimos con el metro...
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 19/1/2020 - 23:30
Caracol
[1981]
Scritta da Juan Höelzel
La musica e anche parte del testo si rifanno ad alcune filastrocche infantili
In "Yo te canto", unico album di questo gruppo cileno brevemente attivo all'inizio degli anni 80.
Elicura in mapuche significa "pietra trasparente". E' il nome di un cacicco che compare tra i personaggi del poema epico "La Araucana", composto nel 500 dallo scrittore e soldato spagnolo Alonso de Ercilla y Zúñiga. Elicura sarebbe stato un consigliere di Lautaro, condottiero della resistenza mapuche contro gli spagnoli.
Elicura fu il nome scelto da alcuni giovani seminaristi gesuiti cileni e peruviani per formare un loro gruppo musicale. Erano Juan Höelzel, Luis Távara, Fernando Verdugo, Fernando Berríos, Miguel Donoso e Javier Salomón.
Il testo di questo brano è molto esplicito, nonostante la nenia infantile, e presenta tutti i protagonisti del Cile di allora, sotto feroce dittatura:... (continua)
Scritta da Juan Höelzel
La musica e anche parte del testo si rifanno ad alcune filastrocche infantili
In "Yo te canto", unico album di questo gruppo cileno brevemente attivo all'inizio degli anni 80.
Elicura in mapuche significa "pietra trasparente". E' il nome di un cacicco che compare tra i personaggi del poema epico "La Araucana", composto nel 500 dallo scrittore e soldato spagnolo Alonso de Ercilla y Zúñiga. Elicura sarebbe stato un consigliere di Lautaro, condottiero della resistenza mapuche contro gli spagnoli.
Elicura fu il nome scelto da alcuni giovani seminaristi gesuiti cileni e peruviani per formare un loro gruppo musicale. Erano Juan Höelzel, Luis Távara, Fernando Verdugo, Fernando Berríos, Miguel Donoso e Javier Salomón.
Il testo di questo brano è molto esplicito, nonostante la nenia infantile, e presenta tutti i protagonisti del Cile di allora, sotto feroce dittatura:... (continua)
Caracol, caracol, saca tus cachitos que ya sale el sol
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 19/1/2020 - 16:09
Nunca quedas mal con nadie
[1984]
Scritta da Jorge González
In "La voz de los '80", album d'esordio della band cilena.
González e Los Prisioneros evidentemente qui ce l'avevano con certi artisti che si professano rivoluzionari ma sono soltanto macchine da soldi la cui arte non solo non cambia nulla nella realtà ma ingrassa il sistema...
Scritta da Jorge González
In "La voz de los '80", album d'esordio della band cilena.
González e Los Prisioneros evidentemente qui ce l'avevano con certi artisti che si professano rivoluzionari ma sono soltanto macchine da soldi la cui arte non solo non cambia nulla nella realtà ma ingrassa il sistema...
Dime, ¿tú te crees que protestas?
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 19/1/2020 - 15:08
Piero Ciampi: Bambino mio
Bambino mio (Ciampi-Pavone-Marchetti)
in: Io e te abbiamo perso la bussola
Amico – 1973
Oggi sono 40 anni che se n’è andato! Voglio ricordare Piero Ciampi con questo capolavoro. Ha vissuto poco tempo, alzando continuamente la posta e non si può ogni giorno ricominciare da zero. Ha passato gli ultimi anni della propria vita nella sua Livorno, “la città più difficile per tutti”. L’ultima volta che venne visto era il 6 marzo 1979, all’Enoteca Mannari (che si chiamava Osteria dei Terrazzini, fino al 1974). Così, per molto tempo, il 6 Marzo di tutti gli anni, per qualcuno, divenne abitudine ritrovarsi proprio in quella osteria nel suo ricordo. Dopo tanto tempo e tanta storia purtroppo ancora molti non sanno neppure delle sue canzoni. Dal 2008 se n'è andata anche l'enoteca Mannari. Per ora resta Livorno, ma non basta rilastricare le strade, un paese è fatto di persone!
Sono da poco passate... (continua)
in: Io e te abbiamo perso la bussola
Amico – 1973
Oggi sono 40 anni che se n’è andato! Voglio ricordare Piero Ciampi con questo capolavoro. Ha vissuto poco tempo, alzando continuamente la posta e non si può ogni giorno ricominciare da zero. Ha passato gli ultimi anni della propria vita nella sua Livorno, “la città più difficile per tutti”. L’ultima volta che venne visto era il 6 marzo 1979, all’Enoteca Mannari (che si chiamava Osteria dei Terrazzini, fino al 1974). Così, per molto tempo, il 6 Marzo di tutti gli anni, per qualcuno, divenne abitudine ritrovarsi proprio in quella osteria nel suo ricordo. Dopo tanto tempo e tanta storia purtroppo ancora molti non sanno neppure delle sue canzoni. Dal 2008 se n'è andata anche l'enoteca Mannari. Per ora resta Livorno, ma non basta rilastricare le strade, un paese è fatto di persone!
Sono da poco passate... (continua)
Piano piano, per la strada,
(continua)
(continua)
inviata da Flavio Poltronieri 19/1/2020 - 09:09
Revolution Calling
dal concept album Operation: Mindcrime
For a price, I'd do about anything
(continua)
(continua)
inviata da Lucone 19/1/2020 - 03:13
Speak
dal concept Operation:Mindcrime
Nikki: Hey! Hey! Listen to me!
(continua)
(continua)
inviata da Lucone 19/1/2020 - 03:10
Argon 36
Allarrembaggio, Mamma! - 1981
È diventato un fatto di creatività
(continua)
(continua)
inviata da Alberto Scotti 19/1/2020 - 03:06
De mi barrio
Nel 1923 , anno della canzone, una forma di violenza di classe e di genere poteva essere promettere ad una ragazza povera di sposarla , portarla a vivere con se e poi abbandonarla.
In questa canzone una ragazza, la più bella del suo quartiere, viene mandata a studiare in un collegio di suore nonostante la povertà della famiglia. Questo illuse la ragazza di essere una "ragazza bene", si innamora di un uomo ricco distinto ed educato che con la promessa di matrimonio la convince ad andare a vivere con lui ma poi la abbandona.
La ragazza dopo l'abbandono è costretta a vivere vendendo sorrisi e carezze in una milonga
In questa canzone una ragazza, la più bella del suo quartiere, viene mandata a studiare in un collegio di suore nonostante la povertà della famiglia. Questo illuse la ragazza di essere una "ragazza bene", si innamora di un uomo ricco distinto ed educato che con la promessa di matrimonio la convince ad andare a vivere con lui ma poi la abbandona.
La ragazza dopo l'abbandono è costretta a vivere vendendo sorrisi e carezze in una milonga
Yo de mi barrio era la piba más bonita,
(continua)
(continua)
inviata da Lucone 19/1/2020 - 03:04
Pentarazzismo
Allarrembaggio, Mamma! - 1981
Io, io sono un Dio
(continua)
(continua)
inviata da Alberto Scotti 19/1/2020 - 02:50
Kinder des Krieges
[2006]
Album: So ein Theater
Album: So ein Theater
Panzerketten jede Nacht
(continua)
(continua)
inviata da hmmwv 18/1/2020 - 19:25
Pröa
Lè sempèr chè la storia perché perdòm memoria
(continua)
(continua)
inviata da Minelli Sergio 18/1/2020 - 15:08
Feudalesimo e Libertà
[2014]
Album "A Knight at the Opera"
Il testo da YT.
Album "A Knight at the Opera"
Il testo da YT.
Contra codesta epoca obscura,
(continua)
(continua)
inviata da krzyś 18/1/2020 - 13:57
Canzone del demonio in mezzo al mare
[2018]
Testo e musica / Lyrics and music / Paroles et musique / Sanat ja sävel: Daniele Tarantino - Giuseppe Santoro - Riccardo Notarpietro (Desueta)
Album / Albumi: C'era una svolta
I (o “la”?) Desueta sono tre ragazzi salentini: si chiamano Giuseppe Santoro (frontman e autore), Daniele Tarantino e Riccardo Notarpietro.
Il frontman e autore, Giuseppe Santoro, si è trasferito a Milano; ne parla, tra luci, ombre e nostalgie per Lecce, nell'intervista linkata e che è per me fonte di ogni notizia (ma non di eterna salvezza, tranquilli). In detta intervista si parla anche di artisti salentini; a me, però, un leccese a Milano ne ha ricordato un altro di vecchia, vecchissima conoscenza. L'album di esordio dei (o “della”) Desueta si chiama: C'era una svolta, e a mio parere è un titolo assolutamete geniale. Dall'intervista a Giuseppe Santoro estrapolo questa breve presentazione della canzone... (continua)
Testo e musica / Lyrics and music / Paroles et musique / Sanat ja sävel: Daniele Tarantino - Giuseppe Santoro - Riccardo Notarpietro (Desueta)
Album / Albumi: C'era una svolta
I (o “la”?) Desueta sono tre ragazzi salentini: si chiamano Giuseppe Santoro (frontman e autore), Daniele Tarantino e Riccardo Notarpietro.
Il frontman e autore, Giuseppe Santoro, si è trasferito a Milano; ne parla, tra luci, ombre e nostalgie per Lecce, nell'intervista linkata e che è per me fonte di ogni notizia (ma non di eterna salvezza, tranquilli). In detta intervista si parla anche di artisti salentini; a me, però, un leccese a Milano ne ha ricordato un altro di vecchia, vecchissima conoscenza. L'album di esordio dei (o “della”) Desueta si chiama: C'era una svolta, e a mio parere è un titolo assolutamete geniale. Dall'intervista a Giuseppe Santoro estrapolo questa breve presentazione della canzone... (continua)
A bordo è salito un uomo con gli occhi stanchi,
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 17/1/2020 - 20:06
Pareti
2013
Album: L'Entrata - L'Uscita
Album: L'Entrata - L'Uscita
Non riesco a capire più
(continua)
(continua)
inviata da Alberto Scotti 17/1/2020 - 20:02
Vaters Land
[2001]
Parole di Hannes Wader
Musica: tradizionale
Album: Wünsche
Parole di Hannes Wader
Musica: tradizionale
Album: Wünsche
Vaterland, Vaterland
(continua)
(continua)
inviata da hmmwv 16/1/2020 - 20:53
Не уводите меня из весны
Questa è una vecchia canzone, datata 1962, appartenente quindi al cosiddetto ciclo della "mala" delle canzoni di Vysotskij.
Весна еще в начале,
(continua)
(continua)
inviata da Flavio Poltronieri 16/1/2020 - 19:02
Das Land, in dem ich leben will
[2017]
Parole e musica di Bodo Wartke
Parole e musica di Bodo Wartke
Ich hab‘ den Eindruck, dass das, was die ganze Welt
(continua)
(continua)
inviata da hmmwv 16/1/2020 - 18:58
Le ceneri
"L'obbedienza chiede troppe lacrime inghiottite
(continua)
(continua)
inviata da Alberto Scotti 16/1/2020 - 17:27
Manù dorme sotto i ponti
Mimmo Mòllica 'traduce' in filastrocca «L’infanzia tradita di Manuel. A 10 anni già un clochard», titolo di un toccante articolo pubblicato su «La Stampa» da Lodovico Poletto. Manù dorme sotto i portici, mangia sotto i portici e al mattino, quando il traffico inizia a farsi intenso e il rumore troppo forte, si alza e trascina la sua giornata avanti e indietro per la città. Manuel è l’unico bambino della città che non ha una casa, e nemmeno una baracca con una stufa e un letto dove andare a dormire quando la temperatura, di notte, scende sotto zero. Il suo tetto è il porticato di un palazzo a due passi dal centro.
«Ma andiamo via presto. Ci hanno detto che qui non possiamo restare». «Per trovarli bisogna andare di notte. Quando anche i pusher hanno lasciato i giardini lì vicino, i negozi sono chiusi e l’unico bar che resiste è ben lontano. Una sera di venerdì, faceva freddissimo, Manuel e... (continua)
«Ma andiamo via presto. Ci hanno detto che qui non possiamo restare». «Per trovarli bisogna andare di notte. Quando anche i pusher hanno lasciato i giardini lì vicino, i negozi sono chiusi e l’unico bar che resiste è ben lontano. Una sera di venerdì, faceva freddissimo, Manuel e... (continua)
Manù dorme sotto i ponti,
(continua)
(continua)
inviata da River 16/1/2020 - 14:47
Percorsi:
Ponti
Cambiamento
Album: Ergo sum (2013)
Non c'è niente da capire, nulla di particolare
(continua)
(continua)
inviata da Alberto Scotti 16/1/2020 - 00:03
Barabba
(2015)
Album: Qui e ora
Parliamo della canzone "Barabba": cosa ti ha spinto a scrivere questa canzone, e quale messaggio intendi inviare al pubblico?
Scaturisce da un fatto di cronaca. Un 18enne rumeno muore in un incidente stradale coinvolgendo un’altra auto su cui viaggia una famiglia italiana. Muoiono due bimbi. Viviana Beccalossi, assessore al Territorio, Urbanistica e Difesa del suolo della Lombardia, scrive sulla pagina Facebook: "Non mi dispiace che il ragazzo rumeno ubriaco sia morto". Sotto il suo post una marea di commenti favorevoli. Dalle analisi il ragazzo risulterà negativo a ogni test tossicologico. Questo mi ha veramente mandato in bestia e mi sorprende che ancora oggi ci siano persone capaci di giudicare così superficialmente altri esseri umani e trattarli come inferiori.
ondarock
Album: Qui e ora
Parliamo della canzone "Barabba": cosa ti ha spinto a scrivere questa canzone, e quale messaggio intendi inviare al pubblico?
Scaturisce da un fatto di cronaca. Un 18enne rumeno muore in un incidente stradale coinvolgendo un’altra auto su cui viaggia una famiglia italiana. Muoiono due bimbi. Viviana Beccalossi, assessore al Territorio, Urbanistica e Difesa del suolo della Lombardia, scrive sulla pagina Facebook: "Non mi dispiace che il ragazzo rumeno ubriaco sia morto". Sotto il suo post una marea di commenti favorevoli. Dalle analisi il ragazzo risulterà negativo a ogni test tossicologico. Questo mi ha veramente mandato in bestia e mi sorprende che ancora oggi ci siano persone capaci di giudicare così superficialmente altri esseri umani e trattarli come inferiori.
ondarock
Indulgi all'odio, alla divisione, mentre la tua testa non ce la fa più
(continua)
(continua)
inviata da Alberto Scotti 15/1/2020 - 23:11
Tempo di virgole
2004
Album: Bonora
Album: Bonora
È un tempo di virgole
(continua)
(continua)
inviata da Alberto Scotti 15/1/2020 - 18:42
Filo spinato
Nude (2015)
Filo spinato corre sul confine
(continua)
(continua)
inviata da Dq82 15/1/2020 - 14:31
Rosa's Lovely Daughters
(1988)
Album: Skewed, Slewed, Stewed & Awkward
Testo dal Deposito
Canzone dedicata alle "adorabili figlie di Rosa (Luxemburg)", le donne coraggiose che nella vita quotidiana e nella militanza portano avanti gli ideali di giustizia ed emancipazione della rivoluzionaria tedesca. Queste donne sono ad esempio le madri di paza de Mayo (le mad mothers, che indossano white scarves), le militanti pacifiste (peace campers), le donne sudafricane che bruciarono i loro lasciapassare in piazza (burning pass-books in the centre of town).
Il 15 gennaio 1919 ammazzano Rosa Luxembourg e Karl Liebknecht.
Album: Skewed, Slewed, Stewed & Awkward
Testo dal Deposito
Canzone dedicata alle "adorabili figlie di Rosa (Luxemburg)", le donne coraggiose che nella vita quotidiana e nella militanza portano avanti gli ideali di giustizia ed emancipazione della rivoluzionaria tedesca. Queste donne sono ad esempio le madri di paza de Mayo (le mad mothers, che indossano white scarves), le militanti pacifiste (peace campers), le donne sudafricane che bruciarono i loro lasciapassare in piazza (burning pass-books in the centre of town).
Il 15 gennaio 1919 ammazzano Rosa Luxembourg e Karl Liebknecht.
Who’s that walking miles for water?
(continua)
(continua)
15/1/2020 - 12:17
Non mi rappresentate
[2020]
Testo e musica / Lyrics and music / Paroles et musique / Sanat ja sävel: Dante Francani
Dante Francani, sarà bene ricordarlo o farlo presente a chi non lo conoscesse, fa tuttora l'operaio metalmeccanico in provincia di Teramo, dove è nato; non si avesse a dire, come fanno tanti in modo “bipartisan” (o "biciarlatan", per meglio dire), che è uno che parla della classe operaia per sentito dire. Per il resto, penso che ogni altro commento sia del tutto superfluo: basta ascoltarla e leggerla, la sua canzone. Ci siamo messi appositamente a trascriverla proprio per questo. [CCG/AWS Staff]
Testo e musica / Lyrics and music / Paroles et musique / Sanat ja sävel: Dante Francani
Dante Francani, sarà bene ricordarlo o farlo presente a chi non lo conoscesse, fa tuttora l'operaio metalmeccanico in provincia di Teramo, dove è nato; non si avesse a dire, come fanno tanti in modo “bipartisan” (o "biciarlatan", per meglio dire), che è uno che parla della classe operaia per sentito dire. Per il resto, penso che ogni altro commento sia del tutto superfluo: basta ascoltarla e leggerla, la sua canzone. Ci siamo messi appositamente a trascriverla proprio per questo. [CCG/AWS Staff]
Cadono i governi come fossero birilli,
(continua)
(continua)
inviata da Daniela -k.d.- 15/1/2020 - 11:19
海闊天空 [Boundless Oceans, Vast Skies]
hoi2 fut3 tin1 hung1
[1993]
Scritta da / Written by / Auteur / Säveltäjä: Wong Ka Kui
Album / Albumi: Rock and Roll
"Boundless Oceans, Vast Skies" (Chinese: 海闊天空 hoi2 fut3 tin1 hung1; lit. "sea wide sky empty") is a song written and recorded by the Hong Kong rock band Beyond. Released in 1993 on the Cantonese album Rock and Roll, the song was and remains massively popular. The song has been also translated as "Under a Vast Sky", "Ocean Wide Sky High", "Vast Seas, Clear Skies" and "Clear Skies, Vast Ocean". The song is an anthem of Cantonese rock music and one of Beyond's signature songs. It has been adopted for several events in Cantonese-speaking regions, such as the Artistes 512 Fund Raising Campaign for the 2008 Sichuan earthquake, and most prominently as the unofficial anthem of the 2014 Hong Kong protests. The song was written by Wong Ka Kui and other band members. It was a tribute... (continua)
[1993]
Scritta da / Written by / Auteur / Säveltäjä: Wong Ka Kui
Album / Albumi: Rock and Roll
"Boundless Oceans, Vast Skies" (Chinese: 海闊天空 hoi2 fut3 tin1 hung1; lit. "sea wide sky empty") is a song written and recorded by the Hong Kong rock band Beyond. Released in 1993 on the Cantonese album Rock and Roll, the song was and remains massively popular. The song has been also translated as "Under a Vast Sky", "Ocean Wide Sky High", "Vast Seas, Clear Skies" and "Clear Skies, Vast Ocean". The song is an anthem of Cantonese rock music and one of Beyond's signature songs. It has been adopted for several events in Cantonese-speaking regions, such as the Artistes 512 Fund Raising Campaign for the 2008 Sichuan earthquake, and most prominently as the unofficial anthem of the 2014 Hong Kong protests. The song was written by Wong Ka Kui and other band members. It was a tribute... (continua)
今天我寒夜里看雪飘过
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 15/1/2020 - 08:33
Η Σμύρνη
I Smýrni
[1972]
Testo / Στίχοι / Lyrics / Paroles / Sanat:
Pythagoras / Πυθαγόρας
Musica / Μουσική / Music / Musique / Sävel:
Apostolos Kaldaras / Απόστολος Καλδάρας
Interpreti / Ερμηνεία / Performed by / Interprétée par / Laulavat:
Giorgos Dalaras / Γιώργος Νταλάρας
Album /'Αλμπουμ: Mikra Asia / Μικρά Ασία
Il 1922 segnò la disfatta della Grecia dopo tre anni di guerra contro la repubblica di Turchia, appena costituita. Passò alla storia come la Mikrasiatikí katastrofí / Μικρασιατική καταστροφή. Fu la conseguenza dell’insano nazionalismo che produsse i fumi della Megali Idea / Μεγάλη Ιδέα .
Dall’indipendenza greca si era fatto strada il progetto di estendere la sovranità greca su una parte dell’antico impero bizantino, Anatolia occidentale e Cipro,e di eleggere Costantinopoli a capitale dello stato allargato, la Megali Hellas / Μεγάλη Ἑλλάς , una Magna Graecia... (continua)
[1972]
Testo / Στίχοι / Lyrics / Paroles / Sanat:
Pythagoras / Πυθαγόρας
Musica / Μουσική / Music / Musique / Sävel:
Apostolos Kaldaras / Απόστολος Καλδάρας
Interpreti / Ερμηνεία / Performed by / Interprétée par / Laulavat:
Giorgos Dalaras / Γιώργος Νταλάρας
Album /'Αλμπουμ: Mikra Asia / Μικρά Ασία
Il 1922 segnò la disfatta della Grecia dopo tre anni di guerra contro la repubblica di Turchia, appena costituita. Passò alla storia come la Mikrasiatikí katastrofí / Μικρασιατική καταστροφή. Fu la conseguenza dell’insano nazionalismo che produsse i fumi della Megali Idea / Μεγάλη Ιδέα .
Dall’indipendenza greca si era fatto strada il progetto di estendere la sovranità greca su una parte dell’antico impero bizantino, Anatolia occidentale e Cipro,e di eleggere Costantinopoli a capitale dello stato allargato, la Megali Hellas / Μεγάλη Ἑλλάς , una Magna Graecia... (continua)
Η Σμύρνη μάνα καίγεται καίγεται και το βιος μας
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Gullotta 14/1/2020 - 23:43
Percorsi:
Esili e esiliati
Ei kuule kaupunki
Testo finlandese / Finnish lyrics / Paroles finnoises / Suomenkieliset sanat: Tapio Lipponen
This song has been haunting me for years. According to Finnish music database records it's a song written by Mikis Theodorakis which I don't have any doubts about. The problem is that I haven't been able to trace the original one despite extensive research and due to the fact that I don't know a word of Greek. Finnish database records include a French reference reading »Cite n'entend« (which should actually read »La cité n'entend pas«) suggesting that maybe the original lyrics were written in French in which case there wouldn't be any original Greek lyrics. Anyway, in order to get the song finally off my table, I decided to post it as an original Finnish song by Arja Saijonmaa. Doing that, I sincerelly and desperately hope that one of the countless friends and followers of this webpage will be able... (continua)
This song has been haunting me for years. According to Finnish music database records it's a song written by Mikis Theodorakis which I don't have any doubts about. The problem is that I haven't been able to trace the original one despite extensive research and due to the fact that I don't know a word of Greek. Finnish database records include a French reference reading »Cite n'entend« (which should actually read »La cité n'entend pas«) suggesting that maybe the original lyrics were written in French in which case there wouldn't be any original Greek lyrics. Anyway, in order to get the song finally off my table, I decided to post it as an original Finnish song by Arja Saijonmaa. Doing that, I sincerelly and desperately hope that one of the countless friends and followers of this webpage will be able... (continua)
Ei kuule kaupunki, ei näe kaupunki
(continua)
(continua)
inviata da Juha Rämö 14/1/2020 - 13:46
Percorsi:
La Grecia dei Colonnelli, 1967-1974
Filastrocca di un piatto di plastica
I rifiuti marini costituiscono un grave problema in costante aumento. Se la plastica rappresenta una importante risorsa per la società moderna, il suo ‘smaltimento’ in mare è una autentica iattura, una guerra.
«Filastrocche Plastic Free» di Mimmo Mòllica, per sviluppare una memoria di ferro e ricordarsi che i «piatti di carta» sono fatti di plastica e la sterminata presenza di rifiuti in plastica nell'ambiente marino: più di 11 mila tonnellate l’anno vengono recuperate lungo le coste e sulle spiagge.
«Un piatto di plastica» fa parte di «Filastrocche Plastic Free» di Mimmo Mòllica, tre filastrocche per sviluppare una memoria di ferro, per ricordarsi che i «piatti di carta» sono fatti di plastica.
«Filastrocche Plastic Free» di Mimmo Mòllica, per sviluppare una memoria di ferro e ricordarsi che i «piatti di carta» sono fatti di plastica e la sterminata presenza di rifiuti in plastica nell'ambiente marino: più di 11 mila tonnellate l’anno vengono recuperate lungo le coste e sulle spiagge.
«Un piatto di plastica» fa parte di «Filastrocche Plastic Free» di Mimmo Mòllica, tre filastrocche per sviluppare una memoria di ferro, per ricordarsi che i «piatti di carta» sono fatti di plastica.
"Le gravi catastrofi naturali reclamano un cambio di mentalità che obbliga ad abbandonare la logica del puro consumismo e a promuovere il rispetto della creazione". (Albert Einstein)
Di plastica un piatto
(continua)
(continua)
inviata da River 14/1/2020 - 09:31
Percorsi:
Guerra alla Terra
ہم دیکھیں گے
Hum dekhenge
[1979; rel. 1981]
Hum Dekhenge (Urdu: ہم دیکھیں گے) is a popular Urdu nazm, written by Faiz Ahmad Faiz. Originally written as Va Yabqá Vajhu Rabbika (The face of your lord), it was included in the seventh poetry book of Faiz – Mere Dil Mere Musafir. The nazm was composed as a medium of protest against Zia Ul Haq's oppressive regime. It gained a rapid cult-following as a leftist song of resistance and defiance, after a public rendition by Iqbal Banoat Alhamra Arts Council on 13 February,1986, ignoring the ban on Faiz's poetry. The poem employs the metaphor of traditional Islamic imagery to subvert and challenge Zia's fundamentalist interpretation of them; Qayamat, the Day of Reckoning is transformed into the Day of Revolution, wherein Zia's military government will be ousted by the people and democracy will be re-installed. It was recreated in Coke Studio Season 11 on 22 July... (continua)
[1979; rel. 1981]
Hum Dekhenge (Urdu: ہم دیکھیں گے) is a popular Urdu nazm, written by Faiz Ahmad Faiz. Originally written as Va Yabqá Vajhu Rabbika (The face of your lord), it was included in the seventh poetry book of Faiz – Mere Dil Mere Musafir. The nazm was composed as a medium of protest against Zia Ul Haq's oppressive regime. It gained a rapid cult-following as a leftist song of resistance and defiance, after a public rendition by Iqbal Banoat Alhamra Arts Council on 13 February,1986, ignoring the ban on Faiz's poetry. The poem employs the metaphor of traditional Islamic imagery to subvert and challenge Zia's fundamentalist interpretation of them; Qayamat, the Day of Reckoning is transformed into the Day of Revolution, wherein Zia's military government will be ousted by the people and democracy will be re-installed. It was recreated in Coke Studio Season 11 on 22 July... (continua)
ہم دیکھیں گے [1]
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 14/1/2020 - 08:00
Δε θα ξαν΄αγαπήσω
De tha xan΄ agapíso
[1970]
Testo / Στίχοι / Lyrics / Paroles / Sanat: Lefteris Papadopoulos / Λευτέρης Παπαδόπουλος
Musica / Μουσική / Music / Musique / Sävel: [[|Manos Loizos]] / Μάνος Λοΐζος
Interpreti / Ερμηνεία / Performed by / Interprétée par / Laulavat: [[|Stelios Kazantzidis]] / Στέλιος Καζαντζίδης
Album / 'Αλμπουμ: I stenahoria mou / Η στεναχώρια μου
[1970]
Testo / Στίχοι / Lyrics / Paroles / Sanat: Lefteris Papadopoulos / Λευτέρης Παπαδόπουλος
Musica / Μουσική / Music / Musique / Sävel: [[|Manos Loizos]] / Μάνος Λοΐζος
Interpreti / Ερμηνεία / Performed by / Interprétée par / Laulavat: [[|Stelios Kazantzidis]] / Στέλιος Καζαντζίδης
Album / 'Αλμπουμ: I stenahoria mou / Η στεναχώρια μου
Το μερτικό μου απ’ τη χαρά
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Gullotta 13/1/2020 - 22:53
Percorsi:
Canzoni d'amore contro la guerra
A Gaza
2014
Scrivo. E nel frattempo a Gaza vanno all'appuntamento con la tragedia
quotidiana. Nella loro terra sono estranei, separati, senza domani, senza
protezioni, esplorano i margini del dolore. Maledetti dall’odio del custode che
stamattina si è svegliato più vorace. Serrati dalla sua legge, una macchina che
scava, devasta, frantuma, distrugge costruzioni e chiama a una lenta discesa
disperata in quella voragine che resta sempre aperta.
Muoiono, sospesi all'ingresso di un cielo stordito, scorticato dal filo spinato
che corrode anche la vista negata di bambini invisibili, ma con addosso ancora
l'accento della vita, che in loro risale con affanno per venire alla luce illegale
che li circonda nel fumo di una civiltà morente.
Quei loro sogni, infranti nello specchio, in me scorrono come nuvole
periodiche contaminate da rabbia inefficace. E voleranno eterni in lenti
intervalli... (continua)
Scrivo. E nel frattempo a Gaza vanno all'appuntamento con la tragedia
quotidiana. Nella loro terra sono estranei, separati, senza domani, senza
protezioni, esplorano i margini del dolore. Maledetti dall’odio del custode che
stamattina si è svegliato più vorace. Serrati dalla sua legge, una macchina che
scava, devasta, frantuma, distrugge costruzioni e chiama a una lenta discesa
disperata in quella voragine che resta sempre aperta.
Muoiono, sospesi all'ingresso di un cielo stordito, scorticato dal filo spinato
che corrode anche la vista negata di bambini invisibili, ma con addosso ancora
l'accento della vita, che in loro risale con affanno per venire alla luce illegale
che li circonda nel fumo di una civiltà morente.
Quei loro sogni, infranti nello specchio, in me scorrono come nuvole
periodiche contaminate da rabbia inefficace. E voleranno eterni in lenti
intervalli... (continua)
Ecco, se mi adattassi a una poesia ragionevole,
(continua)
(continua)
inviata da Dq82 13/1/2020 - 09:30
Percorsi:
L'Olocausto Palestinese
Gli occhi neri di Julia Cortez
da Ferite & Feritoie (2019)
l’emozionante canzone Gli occhi neri di Julia Cortez è dedicata alla tenerissima figura della maestrina, l’ultima con cui ha comunicato Che Guevara prima della sua esecuzione.
La Higuera, Bolivia, ottobre 1967. Che Guevara è prigioniero in una piccola scuola, in attesa della sentenza. L’ultima persona che vedrà, prima di morire, a parte i soldati, è la maestrina di quella scuola, la giovane Julia Cortez. A raccontare questo risvolto minimale di una grande storia furono Giovanni Marrozzini e Angelo Ferracuti in un reportage dalla Bolivia (“Nessuno va più a trovare il Che”) apparso in maggio sul magazine del quotidiano Repubblica. Julia è ancora viva, suo figlio si chiama Ernesto e i due cronisti l’hanno intervistata. Paolo Capodacqua riprende il loro racconto e aggiunge un nuovo brandello alla tela del mito del Che.
Gli occhi neri di Julia Cortez è una canzone... (continua)
l’emozionante canzone Gli occhi neri di Julia Cortez è dedicata alla tenerissima figura della maestrina, l’ultima con cui ha comunicato Che Guevara prima della sua esecuzione.
La Higuera, Bolivia, ottobre 1967. Che Guevara è prigioniero in una piccola scuola, in attesa della sentenza. L’ultima persona che vedrà, prima di morire, a parte i soldati, è la maestrina di quella scuola, la giovane Julia Cortez. A raccontare questo risvolto minimale di una grande storia furono Giovanni Marrozzini e Angelo Ferracuti in un reportage dalla Bolivia (“Nessuno va più a trovare il Che”) apparso in maggio sul magazine del quotidiano Repubblica. Julia è ancora viva, suo figlio si chiama Ernesto e i due cronisti l’hanno intervistata. Paolo Capodacqua riprende il loro racconto e aggiunge un nuovo brandello alla tela del mito del Che.
Gli occhi neri di Julia Cortez è una canzone... (continua)
Mi scusi, signorina, se non sto in posa
(continua)
(continua)
inviata da Dq82 13/1/2020 - 06:11
Percorsi:
Che Guevara, Pena di morte: omicidio del potere
Manifesto
2014
Fuori Dal Gruppo
Fuori Dal Gruppo
Black bloc sulla strada
(continua)
(continua)
inviata da Antonio Santi 13/1/2020 - 04:52
Percorsi:
Genova - G8
Non mi faccio comandare
2014
Fuori Dal Gruppo
Fuori Dal Gruppo
Non mi faccio comandare da un americano
(continua)
(continua)
inviata da Antonio Santi 13/1/2020 - 04:44
Le Chant du Pain
[1848]
Una canzone che Pierre Dupont compose dopo una rivolta popolare, avvenuta a Buzançais, nella Loire, nel 1847 quando, a causa dell'aumento del prezzo dei generi alimentari di base e della disoccupazione, la gente povera attaccò le case e i negozi dei commercianti, che impedivano la distribuzione di un carico di grano. Per un signore che venne ucciso, ci furono poi 3 giustiziati e decine di condannati ai lavori forzati a vita e a lunghe pene detentive... La giustizia borghese...
Testo trovato qui
Una canzone che Pierre Dupont compose dopo una rivolta popolare, avvenuta a Buzançais, nella Loire, nel 1847 quando, a causa dell'aumento del prezzo dei generi alimentari di base e della disoccupazione, la gente povera attaccò le case e i negozi dei commercianti, che impedivano la distribuzione di un carico di grano. Per un signore che venne ucciso, ci furono poi 3 giustiziati e decine di condannati ai lavori forzati a vita e a lunghe pene detentive... La giustizia borghese...
Testo trovato qui
Quand dans l’air et sur la rivière
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 12/1/2020 - 22:53
I nidi degli uccelli
da Ferite & Feritoie (2019)
con Michele Gazich
(Per non dimenticare, giornata della memoria della Shoah)
con Michele Gazich
(Per non dimenticare, giornata della memoria della Shoah)
Io ricordo il cielo stellato
(continua)
(continua)
inviata da Alberto Scotti 12/1/2020 - 18:37
Percorsi:
Campi di sterminio
Per questo mi chiamo Giovanni
da Ferite & Feritoie (2019)
Con Pippo Pollina, Roberto Soldati
(Dedicata a Giovanni Falcone e ispirata dall'omonimo libro di Luigi Garlando)
Con Pippo Pollina, Roberto Soldati
(Dedicata a Giovanni Falcone e ispirata dall'omonimo libro di Luigi Garlando)
Per questo mi chiamo Giovanni
(continua)
(continua)
inviata da Alberto Scotti 12/1/2020 - 18:29
Percorsi:
Mafia e mafie
Työttömän Valssi (Come Around Again Waltz)
[1927]
Parole e musica di Arthur Kylander (1892-1968), immigrato negli States da Lieto, Finlandia, nel 1914.
Testo trovato in "Arthur Arkadius Kylander – Amerikansuomalainen kupletisti", di Juha Niemelä, 2003
Arthur Kylander fece ogni sorta di lavoro, dal bracciante al boscaiolo, al maggiordomo, all'autista, e solo dopo 30 anni di fatica e privazioni riuscì ad acquistare una fattoria, impegnandosi nella conservazione del patrimonio boschivo.
Arthur Kylander fu anche cantautore e compositore e negli anni 20 incise anche una ventina di suoi brani per l'etichetta Victor. Siccome agli inizi della sua avventura americana fu anche membro dell'IWW (Industrial Workers of The World), alcune della sue canzoni – come questa - parlano della dura vita dei lavoratori immigrati.
Trovo "Työttömän Valssi" incisa nel 1928 da Kosti Tamminen (anche nella raccolta "Proletaarit Nouskaa" del 1970) e molto più recentemente da Mikko Perkoila ("Punikin Kirjelaatikko Ja Muita Työväenlauluja", 2009).
Parole e musica di Arthur Kylander (1892-1968), immigrato negli States da Lieto, Finlandia, nel 1914.
Testo trovato in "Arthur Arkadius Kylander – Amerikansuomalainen kupletisti", di Juha Niemelä, 2003
Arthur Kylander fece ogni sorta di lavoro, dal bracciante al boscaiolo, al maggiordomo, all'autista, e solo dopo 30 anni di fatica e privazioni riuscì ad acquistare una fattoria, impegnandosi nella conservazione del patrimonio boschivo.
Arthur Kylander fu anche cantautore e compositore e negli anni 20 incise anche una ventina di suoi brani per l'etichetta Victor. Siccome agli inizi della sua avventura americana fu anche membro dell'IWW (Industrial Workers of The World), alcune della sue canzoni – come questa - parlano della dura vita dei lavoratori immigrati.
Trovo "Työttömän Valssi" incisa nel 1928 da Kosti Tamminen (anche nella raccolta "Proletaarit Nouskaa" del 1970) e molto più recentemente da Mikko Perkoila ("Punikin Kirjelaatikko Ja Muita Työväenlauluja", 2009).
Kun kuljin mä kulkurin lailla,
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 11/1/2020 - 21:43
Italiella
Salve perché proprio moneta cartaginese nel senso di poco valore? Grazie
Antonino 11/1/2020 - 21:22
The Lumberjack’s Prayer
[1910s]
Scritta da Matti Valentin Huhta, aka T-Bone Slim (1880–1942), poeta, cantautore, vagabondo e agitatore sociale statunitense, di origine finlandese.
Sulla melodia dell'inno religioso "Praise God From Whom All Blessings Flow"
interpretata da Utah Phillips
Una canzone che circolava su foglio volante al prezzo di 10 cents. Il denaro raccolto serviva per finanziare le pubblicazioni gratuite dei Wobblies (IWW)
Testo trovato direttamente sul sito dell'Industrial Workers of the World
Lumberjacks often worked twelve hours a day, seven days a week, faced incredible dangers on the job, and lived under horrendous conditions. They were one of the most abused groups of workers in the early 20th century. The Industrial Workers of the World (IWW) was the only labor organization to pay any attention to workers in the lumber camps of the South and the Pacific Northwest. Although humorous in tone,... (continua)
Scritta da Matti Valentin Huhta, aka T-Bone Slim (1880–1942), poeta, cantautore, vagabondo e agitatore sociale statunitense, di origine finlandese.
Sulla melodia dell'inno religioso "Praise God From Whom All Blessings Flow"
interpretata da Utah Phillips
Una canzone che circolava su foglio volante al prezzo di 10 cents. Il denaro raccolto serviva per finanziare le pubblicazioni gratuite dei Wobblies (IWW)
Testo trovato direttamente sul sito dell'Industrial Workers of the World
Lumberjacks often worked twelve hours a day, seven days a week, faced incredible dangers on the job, and lived under horrendous conditions. They were one of the most abused groups of workers in the early 20th century. The Industrial Workers of the World (IWW) was the only labor organization to pay any attention to workers in the lumber camps of the South and the Pacific Northwest. Although humorous in tone,... (continua)
I pray dear Lord for Jesus' sake,
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 11/1/2020 - 19:20
×
Per amore per odio o un ideale
La Resistenza al nazifascismo in Europa come il movimento per i diritti civili negli Stati Uniti hanno affidato la propria memoria alla musica che ne ha veicolato, negli anni successivi, il messaggio ora attraverso gli stilemi della tradizione orale, ora con la forma canzone. Emblematico in questo senso è il caso di Gorizia, città di frontiera e multiculturale nella cui storia è racchiusa la memoria della resistenza nella sua dimensione internazionale. Le sue strade e le sue piazza hanno fatto da drammatico scenario alle vicende della battaglia che, fra l'11 e il 26 settembre 1943, contrappose le truppe tedesche che stavano occupando il Friuli e una brigata di partigiani monfalconesi coadiuvati dagli sloveni. Le sue terre conservano il dramma dei giorni dell'Adriatisches Kustenland, quello della Risiera di San Saba e delle foibe. Al termine della... (continua)