Rondó da liberdade
[1939]
Una poesia di Carlos Marighella (1911-1969), rivoluzionario marxista, guerrigliero, scrittore e poeta brasiliano, trucidato dalla polizia della dittatura.
Testo trovato su Revista Prosa Verso e Arte
Su Marighella si vedano anche Um Comunista e Mil faces de um homem leal (Marighella)
Di Marighella si veda anche Canto da terra
Tutte le poesie di Carlos Marighella sono raccolte in "Poemas: rondó da liberdade", 1994.
"Non bisogna aver paura..."
Dopo che Carlos Marighella, nemico pubblico n. 1 del regime, fu fucilato in una vera e propria imboscata, il suo corpo fu sepolto a San Paolo in un cimitero per indigenti. Solo 10 anni dopo Marighella ebbe degna sepoltura nella sua città natale, Salvador. La lapide gliela fece il grande architetto Oscar Niemeyer. L'epitaffio è "Não tive tempo para ter medo".
Una poesia di Carlos Marighella (1911-1969), rivoluzionario marxista, guerrigliero, scrittore e poeta brasiliano, trucidato dalla polizia della dittatura.
Testo trovato su Revista Prosa Verso e Arte
Su Marighella si vedano anche Um Comunista e Mil faces de um homem leal (Marighella)
Di Marighella si veda anche Canto da terra
Tutte le poesie di Carlos Marighella sono raccolte in "Poemas: rondó da liberdade", 1994.
"Non bisogna aver paura..."
Dopo che Carlos Marighella, nemico pubblico n. 1 del regime, fu fucilato in una vera e propria imboscata, il suo corpo fu sepolto a San Paolo in un cimitero per indigenti. Solo 10 anni dopo Marighella ebbe degna sepoltura nella sua città natale, Salvador. La lapide gliela fece il grande architetto Oscar Niemeyer. L'epitaffio è "Não tive tempo para ter medo".
É preciso não ter medo,
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 19/11/2020 - 21:41
Canto da terra
Una poesia di Carlos Marighella (1911-1969), rivoluzionario marxista, guerrigliero, scrittore e poeta brasiliano, trucidato dalla polizia della dittatura.
Testo trovato su Revista Prosa Verso e Arte
Su Marighella si vedano anche Um Comunista e Mil faces de um homem leal (Marighella)
Non so l'anno di composizione di questa poesia, probabilmente la fine degli anni 30.
Tutte le poesie di Carlos Marighella sono raccolte in "Poemas: rondó da liberdade", 1994.
La raccolta prende il nome dalla sua poesia forse più famosa e programmatica, che vado a contribuire quanto prima.
Testo trovato su Revista Prosa Verso e Arte
Su Marighella si vedano anche Um Comunista e Mil faces de um homem leal (Marighella)
Non so l'anno di composizione di questa poesia, probabilmente la fine degli anni 30.
Tutte le poesie di Carlos Marighella sono raccolte in "Poemas: rondó da liberdade", 1994.
La raccolta prende il nome dalla sua poesia forse più famosa e programmatica, che vado a contribuire quanto prima.
A terra tem tudo
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 19/11/2020 - 21:16
Sounalhé: Li Sounalhé
Li Sounalhé
Li Sounalhé
Parole / Testo / Lyrics / Paroles / Sanat:
Vottero
Mùzica / Musica / Music / Musique / Sävel:
Anonimo
Interpretasioun / Interpreti / Performed by / Interprétée par / Laulavat:
Li Sounalhé
Album:
Li Sounalhé [2003]
È una canzone in francoprovenzale (dizione da preferire a franco-provenzale), lingua del sottogruppo galloromanzo che comprende la lingua d'oïl e l’occitano. Pur avendo molte affinità è distinta da quest’ultima. In Italia è la lingua di una minoranza,residente in Val d’Aosta e nelle valli piemontesi meridionali, tutelata dalla legge apposita.
Il testo della canzone fu adattato ad una melodia antecedente, pare fosse nella tradizione della chiesa valdese. Dobbiamo alla signora Enrica Vottero la sua riscoperta. Era infatti parte del repertorio di suo padre , suonatore di violino. Faceva parte di un gruppo di amici che in quelle valli zona furono chiamati li sounalhé, i suonatori.
[Riccardo Gullotta]
Li Sounalhé
Parole / Testo / Lyrics / Paroles / Sanat:
Vottero
Mùzica / Musica / Music / Musique / Sävel:
Anonimo
Interpretasioun / Interpreti / Performed by / Interprétée par / Laulavat:
Li Sounalhé
Album:
Li Sounalhé [2003]
È una canzone in francoprovenzale (dizione da preferire a franco-provenzale), lingua del sottogruppo galloromanzo che comprende la lingua d'oïl e l’occitano. Pur avendo molte affinità è distinta da quest’ultima. In Italia è la lingua di una minoranza,residente in Val d’Aosta e nelle valli piemontesi meridionali, tutelata dalla legge apposita.
Il testo della canzone fu adattato ad una melodia antecedente, pare fosse nella tradizione della chiesa valdese. Dobbiamo alla signora Enrica Vottero la sua riscoperta. Era infatti parte del repertorio di suo padre , suonatore di violino. Faceva parte di un gruppo di amici che in quelle valli zona furono chiamati li sounalhé, i suonatori.
[Riccardo Gullotta]
Cand li grivouèt monoun fòra,
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Gullotta 19/11/2020 - 20:00
Pelle scura
Yu Kung, Il pifferaio, Madau Dischi, 1980
Non fiatare sul lavoro
(continua)
(continua)
inviata da Dq82 19/11/2020 - 14:57
Canto popolar
1977
In Piazza
In Piazza
Scenderà dalle montagne questo canto popolar
(continua)
(continua)
inviata da Dq82 19/11/2020 - 14:13
Un giovanotto di 22 anni
1973
Dietro le sbarre
Dietro le sbarre
Un giovanotto di 22 anni
(continua)
(continua)
inviata da Dq82 19/11/2020 - 13:48
Percorsi:
Dalle galere del mondo
El ángel exterminador
[1962]
Titolo originale / Original title / Titre original / Alkuperäinen otsikko: El ángel exterminador
Titolo italiano: L'angelo sterminatore
English title: The Exterminating AngelTitre français: L'ange exterminateurSuomenkielinen otsikko: Tuhoava enkeli
Paese di produzione / Production country / Pays de production / Tuottajamaa: Messico / Mexico / Mexique / Meksiko
Anno / Release / Sortie / Vuosi: 1962
Durata / Duration / Durée / Kesto: 89'
Regia / Directed by / Réalisation / Elokuvaohjaaja:Luis Buñuel
Soggetto / Subject / Sujet / Aihe: José Bergamín
Sceneggiatura / Screenplay / Scénario / Käsikirjoitus: Luis Buñuel, Luis Alcoriza
Produttore / Produced by / Production / Tuottaja: Gustavo Alatriste
Fotografia / Cinematography / Photographie / Valokuvaus: Gabriel Figueroa
Montaggio / Editing / Montage / Kokoonpano: Carlos Savage
Musiche / Soundtrack music / Musique / ääniraita:... (continua)
Titolo originale / Original title / Titre original / Alkuperäinen otsikko: El ángel exterminador
Titolo italiano: L'angelo sterminatore
English title: The Exterminating AngelTitre français: L'ange exterminateurSuomenkielinen otsikko: Tuhoava enkeli
Paese di produzione / Production country / Pays de production / Tuottajamaa: Messico / Mexico / Mexique / Meksiko
Anno / Release / Sortie / Vuosi: 1962
Durata / Duration / Durée / Kesto: 89'
Regia / Directed by / Réalisation / Elokuvaohjaaja:Luis Buñuel
Soggetto / Subject / Sujet / Aihe: José Bergamín
Sceneggiatura / Screenplay / Scénario / Käsikirjoitus: Luis Buñuel, Luis Alcoriza
Produttore / Produced by / Production / Tuottaja: Gustavo Alatriste
Fotografia / Cinematography / Photographie / Valokuvaus: Gabriel Figueroa
Montaggio / Editing / Montage / Kokoonpano: Carlos Savage
Musiche / Soundtrack music / Musique / ääniraita:... (continua)
inviata da Riccardo Venturi in isolamento 18/11/2020 - 10:03
Percorsi:
FCG: Film Contro la Guerra
Il suicidio
[1978]
Gaber - Luporini
Album / Albumi : Polli d'allevamento
Nota. Lungo monologo in prosa (8 minuti e 42 secondi) di Gaber-Luporini. Fa parte, propriamente, delle "Storie del Signor G"; alcune riflessioni sulla possibilità del suicidio, seguite dagli eventuali suicidi di noti personaggi dell'epoca (dello spettacolo, della TV, della politica). [RV]
Gaber - Luporini
Album / Albumi : Polli d'allevamento
Nota. Lungo monologo in prosa (8 minuti e 42 secondi) di Gaber-Luporini. Fa parte, propriamente, delle "Storie del Signor G"; alcune riflessioni sulla possibilità del suicidio, seguite dagli eventuali suicidi di noti personaggi dell'epoca (dello spettacolo, della TV, della politica). [RV]
Bella serata
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi in isolamento 18/11/2020 - 06:16
Nuvole
(2020)
Produzione musicale: Leonardo "Fresco" Beccafichi
Basso: Saturnino
Scratch: DJ Stile
Mix: Pino "Pinaxa" Pischetola
Produzione musicale: Leonardo "Fresco" Beccafichi
Basso: Saturnino
Scratch: DJ Stile
Mix: Pino "Pinaxa" Pischetola
Giorni lenti, oscuri e trasparenti scorrono
(continua)
(continua)
17/11/2020 - 22:07
Percorsi:
2020-2023: Canzoniere del COVID-19
Vote! (That Mutha Out)
(1984)
Violento attacco a Ronald Reagan da parte di Little Steven. Uscito su singolo nel 1984, poi incluso come bonus track nelle nuove edizioni di Voices of America.
Violento attacco a Ronald Reagan da parte di Little Steven. Uscito su singolo nel 1984, poi incluso come bonus track nelle nuove edizioni di Voices of America.
Uncle Sam wants You
(continua)
(continua)
17/11/2020 - 21:54
דאָרטן דאָרטן איבערן װאסערל
anonimo
Dortn, dortn, ibern vaserl
[XIX sec ]
ליריקס און מוזיק / Testo e musica / Lyrics and music / Paroles et musique / Sanat ja sävel:
אַנאָנימע /Anonimo / Anonymous / Anonyme / Nimeämätön
פּערפאָרמער / Interpreti / Performed by / Interprétée par / Laulavat :
1. Norbert Horowitz *
אלבאם / Album :
Songs From The Wall [ 1961 ]
2. Ruth Rubin [ רות רובין ]
אלבאם / Album :
Yiddish Folk Songs Sung By Ruth Rubin [ 1978 ]
3. Zupfgeigenhansel
אלבאם / Album :
Jiddische Lieder [ 1979 ]
*Un tributo a Norbert Horowitz
Norbert Horowitz, marito di Rita Karin, fondò nel dopoguerra un teatro itinerante in lingua yiddish per i sopravvissuti dell’Olocausto. Fu l’autore di un importante saggio, ייִדיש טעאַטער פֿון דער שאריס־האַפּליטא [Yidish teater fun der sharis-haplita ] / Il teatro yiddish tra i sopravvissuti .
Rita Karin era un’attrice polacca i cui genitori furono vittime dell’Olocausto.... (continua)
[XIX sec ]
ליריקס און מוזיק / Testo e musica / Lyrics and music / Paroles et musique / Sanat ja sävel:
אַנאָנימע /Anonimo / Anonymous / Anonyme / Nimeämätön
פּערפאָרמער / Interpreti / Performed by / Interprétée par / Laulavat :
1. Norbert Horowitz *
אלבאם / Album :
Songs From The Wall [ 1961 ]
2. Ruth Rubin [ רות רובין ]
אלבאם / Album :
Yiddish Folk Songs Sung By Ruth Rubin [ 1978 ]
3. Zupfgeigenhansel
אלבאם / Album :
Jiddische Lieder [ 1979 ]
*Un tributo a Norbert Horowitz
Norbert Horowitz, marito di Rita Karin, fondò nel dopoguerra un teatro itinerante in lingua yiddish per i sopravvissuti dell’Olocausto. Fu l’autore di un importante saggio, ייִדיש טעאַטער פֿון דער שאריס־האַפּליטא [Yidish teater fun der sharis-haplita ] / Il teatro yiddish tra i sopravvissuti .
Rita Karin era un’attrice polacca i cui genitori furono vittime dell’Olocausto.... (continua)
[1]אוי, דאָרטן, דאָרטן איבערן װאסערַל,
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Gullotta 16/11/2020 - 19:47
Guerra
2010
Estremoriente Mediocre Occidente
Estremoriente Mediocre Occidente
Come raccogliere i pensieri di una vita
(continua)
(continua)
inviata da Alberto Scotti 16/11/2020 - 17:51
Gioia
2010
Estremoriente Mediocre Occidente
Estremoriente Mediocre Occidente
Vieni a casa mia quando vuoi
(continua)
(continua)
inviata da Alberto Scotti 16/11/2020 - 17:45
Girasole
2010
Estremoriente Mediocre Occidente
Estremoriente Mediocre Occidente
Girasole, prendi ciò che ti vien dato come oro colato
(continua)
(continua)
inviata da Alberto Scotti 16/11/2020 - 17:34
Il crimine
2004
album: Alzare la voce
album: Alzare la voce
Lascia stare questo fiore
(continua)
(continua)
inviata da Alberto Scotti 16/11/2020 - 17:28
Fai passare
2004
album: Alzare la voce
album: Alzare la voce
È strano come riescono a passare
(continua)
(continua)
inviata da Alberto Scotti 16/11/2020 - 17:01
Brukshotellet
[1979]
Musica e testo / Music and lyrics / Musique et paroles / Musik och text / Sävel ja sanat: Björn Afzelius
Album / Albumi: Bakom kulisserna
Björn Afzelius wrote the following notes in his 95 Sånger (95 Songs) book:
Musica e testo / Music and lyrics / Musique et paroles / Musik och text / Sävel ja sanat: Björn Afzelius
Album / Albumi: Bakom kulisserna
Björn Afzelius wrote the following notes in his 95 Sånger (95 Songs) book:
"På 70-talet började man slakta bruksorter i Sverige, utan att bry sej om hur det gick för de anställda och deras familjer. Bara den som bott på en sådan ort förstår vidden av tragedin, nar den enda fabriken läggs ner."
"In the 1970s they began to slaughter industrial communities in Sweden, without caring how it was for the employees and their families. Only those who lived in such communities understood the extent of the tragedy, when the last factory was shut down."
"In the 1970s they began to slaughter industrial communities in Sweden, without caring how it was for the employees and their families. Only those who lived in such communities understood the extent of the tragedy, when the last factory was shut down."
Hon står där, på verandan, som så många gånger förr,
(continua)
(continua)
inviata da Juha Rämö 16/11/2020 - 15:57
Il regno della Mole
2005
Sempre
Sempre
In esilio non sono stati mai
(continua)
(continua)
inviata da Alberto Scotti 16/11/2020 - 14:57
È "Stato"
1997
Tempi moderni
Tempi moderni
Più di 50 anni senza verità
(continua)
(continua)
inviata da Alberto Scotti 16/11/2020 - 01:25
Percorsi:
Piazza Fontana e altre Stragi di Stato
Bestia rara
(2020)
dall'album "L’Ultima Casa Accogliente"
«Ho scritto questa canzone dopo aver visto Storia di Filomena e Antonio, bellissimo documentario di Antonello Branca, del ’76, su una coppia di giovani tossicodipendenti. Il brano narra una storia che mi sono immaginato pensando a Filomena, ma che non parla di lei. Semmai parla di un corpo femminile che non sempre è una casa accogliente, e di droga, di aborto, di ciclo mestruale, di cose di cui non si può parlare a causa di dogmi che qui scardiniamo.
A proposito dell’aborto ci tengo a dire che non è affrontato in quanto questione morale. Ciò che diciamo è che una donna che decide di abortire può essere considerata al pari di Gesù, perché lì c’è un certo tipo di martirio: è una provocazione, ovviamente, e pazienza se qualcuno sentendola s’incazzerà. Poi alla fine sì, si sente la voce di Filomena, donna vessata dai genitori e da un paesino... (continua)
dall'album "L’Ultima Casa Accogliente"
«Ho scritto questa canzone dopo aver visto Storia di Filomena e Antonio, bellissimo documentario di Antonello Branca, del ’76, su una coppia di giovani tossicodipendenti. Il brano narra una storia che mi sono immaginato pensando a Filomena, ma che non parla di lei. Semmai parla di un corpo femminile che non sempre è una casa accogliente, e di droga, di aborto, di ciclo mestruale, di cose di cui non si può parlare a causa di dogmi che qui scardiniamo.
A proposito dell’aborto ci tengo a dire che non è affrontato in quanto questione morale. Ciò che diciamo è che una donna che decide di abortire può essere considerata al pari di Gesù, perché lì c’è un certo tipo di martirio: è una provocazione, ovviamente, e pazienza se qualcuno sentendola s’incazzerà. Poi alla fine sì, si sente la voce di Filomena, donna vessata dai genitori e da un paesino... (continua)
Il tuo nome non fa rima
(continua)
(continua)
inviata da Lorenzo 15/11/2020 - 23:22
Chi è ribelle non cambia mai
[1993]
E' tornato Garibaldi
E' tornato Garibaldi
Non si sente più, non esce mai la sera
(continua)
(continua)
inviata da Alberto Scotti 15/11/2020 - 16:42
Aio aio
[1993]
E' tornato Garibaldi
E' tornato Garibaldi
La mattina mi alzo presto e poi vado via
(continua)
(continua)
inviata da Alberto Scotti 15/11/2020 - 16:34
A Palermo
[1993]
E' tornato Garibaldi
E' tornato Garibaldi
Lui lo sapeva e aveva messo in conto di finir così
(continua)
(continua)
inviata da Alberto Scotti 15/11/2020 - 16:28
Percorsi:
Mafia e mafie
Rider Bitch
(2020)
dall'EP Il cielo non è un limite
Scritta da Unusual Magic, RIVA, Dario Pigato & M¥SS KETA
Featuring Lilly Meraviglia
“RIDER BITCH” tratta il tema dello sfruttamento dei rider, i fattorini addetti alla consegna a domicilio di cibo che attraversano le grandi città a bordo di biciclette o motorini. Un lavoro faticoso, mal retribuito e pericoloso a causa di possibili incidenti.
commento da Genius
Con questo e con altri brani M¥SS KETA si rivela finalmente qualcosa di più di un prodotto commerciale e di una costruzione mediatica. Un pezzo ironico e provocatorio ma quanto mai esplicito nella critica al capitalismo ai tempi del coronavirus quando il mestiere del rider ha acquistato una centralità ancora maggiore in queste nostre vite di reclusi agli arresti domiciliari. Poi M¥SS KETA è un'assoluta innovatrice visto che indossava la mascherina ben prima della pandemia!
In Rider... (continua)
dall'EP Il cielo non è un limite
Scritta da Unusual Magic, RIVA, Dario Pigato & M¥SS KETA
Featuring Lilly Meraviglia
“RIDER BITCH” tratta il tema dello sfruttamento dei rider, i fattorini addetti alla consegna a domicilio di cibo che attraversano le grandi città a bordo di biciclette o motorini. Un lavoro faticoso, mal retribuito e pericoloso a causa di possibili incidenti.
commento da Genius
Con questo e con altri brani M¥SS KETA si rivela finalmente qualcosa di più di un prodotto commerciale e di una costruzione mediatica. Un pezzo ironico e provocatorio ma quanto mai esplicito nella critica al capitalismo ai tempi del coronavirus quando il mestiere del rider ha acquistato una centralità ancora maggiore in queste nostre vite di reclusi agli arresti domiciliari. Poi M¥SS KETA è un'assoluta innovatrice visto che indossava la mascherina ben prima della pandemia!
In Rider... (continua)
Ehi rider bitch, è arrivato un nuovo ordine per te!
(continua)
(continua)
inviata da Lorenzo 15/11/2020 - 16:05
Come gli eroi
1993
È tornato Garibaldi
È tornato Garibaldi
Han deciso di annullare il tuo pensiero
(continua)
(continua)
inviata da Alberto Scotti 15/11/2020 - 15:53
Le P.A.P.E.
(1973)
dall'album Megalopolis
Parole di Herbert Pagani
Musica di Beppe Moraschi
Testo rivisto grazie a Marco Valdo M.I.
Un papa soffre d'insonnia ed è l'unico a rimanere sveglio in tutta la Città Eterna. Inizia a vagare per i corridoi del Vaticano e a parlare con le anime dei perseguitati della storia. Probabilmente un riferimento a Pio XII e al silenzio sull'olocausto ebraico (anche se all'interno della storia fantascientifica di Megapolis il papa si chiama Giovanni XXV). In punto di morte, in preda ai sensi di colpa, decide di rivelare al mondo tutta la verità.
Un pape souffre d'insomnie et est le seul à rester éveillé dans toute la Ville éternelle. Il commence à errer dans les couloirs du Vatican et à parler aux âmes des persécutés de l'histoire. Probablement une référence à Pie XII et à son silence sur l'holocauste juif (bien que dans l'histoire fantasmatique de Megapolis, le nom du pape soit Jean XXV). Sur le point de mourir, en proie à la culpabilité, il décide de révéler toute la vérité au monde.
dall'album Megalopolis
Parole di Herbert Pagani
Musica di Beppe Moraschi
Testo rivisto grazie a Marco Valdo M.I.
Un papa soffre d'insonnia ed è l'unico a rimanere sveglio in tutta la Città Eterna. Inizia a vagare per i corridoi del Vaticano e a parlare con le anime dei perseguitati della storia. Probabilmente un riferimento a Pio XII e al silenzio sull'olocausto ebraico (anche se all'interno della storia fantascientifica di Megapolis il papa si chiama Giovanni XXV). In punto di morte, in preda ai sensi di colpa, decide di rivelare al mondo tutta la verità.
Un pape souffre d'insomnie et est le seul à rester éveillé dans toute la Ville éternelle. Il commence à errer dans les couloirs du Vatican et à parler aux âmes des persécutés de l'histoire. Probablement une référence à Pie XII et à son silence sur l'holocauste juif (bien que dans l'histoire fantasmatique de Megapolis, le nom du pape soit Jean XXV). Sur le point de mourir, en proie à la culpabilité, il décide de révéler toute la vérité au monde.
— Papa, papa, papa !
(continua)
(continua)
inviata da Lorenzo 15/11/2020 - 13:11
Ett annat hav
[1989]
Musica / Music / Musique / Musik / Sävel: Leif Strandh
Testo / Lyrics / Paroles / Text / Sanat: Ove Strand & Leif Strandh
On his webpage, Leif Strandh writes:
Musica / Music / Musique / Musik / Sävel: Leif Strandh
Testo / Lyrics / Paroles / Text / Sanat: Ove Strand & Leif Strandh
On his webpage, Leif Strandh writes:
I wrote this song to raise money in favour of research on freeliving Killer whales in the North Atlantic sea off the coast of Norway. Björn Afzelius and Cyndee Peters were very helpful in contacting other artists and asking them to contribute. Many did! Cyndee also brought friends along; Eric Bibb, Beverly Glenn and Charles May Gospel Ensemble. And I brought my brother Ove Strand. What a groove!
Innan begäret,
(continua)
(continua)
inviata da Juha Rämö 14/11/2020 - 13:32
Percorsi:
Guerra agli animali
The Day Democracy Died
The day Democracy died
[ 2020 ]
Lyrics / Testo / Paroles / Sanat:
Founders Sing
Music / Musica / Musique / Sävel:
Don McLean ( American Pie, 1971)
Performed by / Interpreti / Interprétée par / Laulavat:
Founders Sing
Una parodia molto seguita negli States , lanciata 6 mesi prima delle elezioni dal gruppo Founders Sing di cui non ci sono notizie in rete. In compenso le loro parodie non mancano.
Non è dato sapere sinora quanto sia stata la mossa di un gruppo in cerca di share, un'operazione commerciale, o quanto sia stata un’abile e azzeccata operazione di campagna politica ed elettorale attraverso una strategia di web marketing. Questione di tempo, l’anonimato non può durare a lungo ( pare sia un principio di teoria della comunicazione applicato ai sistemi digitali).
Il brano proposto è una cover di una famosa canzone degli anni ’70, American Pie, di Don McLean.
I Founders... (continua)
[ 2020 ]
Lyrics / Testo / Paroles / Sanat:
Founders Sing
Music / Musica / Musique / Sävel:
Don McLean ( American Pie, 1971)
Performed by / Interpreti / Interprétée par / Laulavat:
Founders Sing
Una parodia molto seguita negli States , lanciata 6 mesi prima delle elezioni dal gruppo Founders Sing di cui non ci sono notizie in rete. In compenso le loro parodie non mancano.
Non è dato sapere sinora quanto sia stata la mossa di un gruppo in cerca di share, un'operazione commerciale, o quanto sia stata un’abile e azzeccata operazione di campagna politica ed elettorale attraverso una strategia di web marketing. Questione di tempo, l’anonimato non può durare a lungo ( pare sia un principio di teoria della comunicazione applicato ai sistemi digitali).
Il brano proposto è una cover di una famosa canzone degli anni ’70, American Pie, di Don McLean.
I Founders... (continua)
George Washington
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Gullotta 14/11/2020 - 10:17
Igbo Landing
Parole e musica di Phil Morrison, bassista e prolifico songwriter di Brunswick, Georgia, USA.
Igbo Landing è il nome di un posto nei pressi di Dunbar Creek, St. Simons Island, proprio sulla costa della Georgia. E' il luogo in cui nel 1803 un gruppo di prigionieri nativi della Nigeria, di etnia Igbo, portati fin lì su di una nave negriera per essere poi venduti come schiavi, si ribellarono e uccisero i loro carcerieri.
Cosa successe dopo non è chiaro.
La tradizione vuole che molti dei ribelli si diedero la morte annegandosi nella palude circostante. Si sarebbero volontariamente annegati accompagnandosi con il canto "Orimiri Omambala by anyi bia. Orimiri Omambala ka anyi ga ejina", "Lo spirito dell'acqua ci ha portati qui, lo spirito dell'acqua ci riporterà a casa"
Più probabilmente, alcuni trovarono la morte nel tentativo di fuga, altri furono riacciuffati e avviati al lavoro forzato...
Igbo Landing è il nome di un posto nei pressi di Dunbar Creek, St. Simons Island, proprio sulla costa della Georgia. E' il luogo in cui nel 1803 un gruppo di prigionieri nativi della Nigeria, di etnia Igbo, portati fin lì su di una nave negriera per essere poi venduti come schiavi, si ribellarono e uccisero i loro carcerieri.
Cosa successe dopo non è chiaro.
La tradizione vuole che molti dei ribelli si diedero la morte annegandosi nella palude circostante. Si sarebbero volontariamente annegati accompagnandosi con il canto "Orimiri Omambala by anyi bia. Orimiri Omambala ka anyi ga ejina", "Lo spirito dell'acqua ci ha portati qui, lo spirito dell'acqua ci riporterà a casa"
Più probabilmente, alcuni trovarono la morte nel tentativo di fuga, altri furono riacciuffati e avviati al lavoro forzato...
Remember Igbo Landing
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 13/11/2020 - 22:20
La depressione è un periodo dell’anno
2020
“Questo è un brano che ho cominciato a scrivere alla fine dell’estate perché nonostante il tentativo di tutti noi di guardare al futuro con positività, nonostante il vago “libera tutti”, nonostante la retorica primaverile dell’andrà tutto bene, purtroppo era evidente che le cose sarebbero andate in un’altra direzione. E mentre tutti si accapigliavano in una polemica diversa al giorno, su qualsiasi argomento, io sono sparito dai social cercando di evitare di essere ingoiato in questa fiera delle opinioni un tanto al chilo che quotidianamente peggiora la confusione che già regna sovrana ormai da febbraio. Capisco che ognuno di noi debba sopravvivere a questo periodo che ci mette a dura prova come meglio riesce, ma il silenzio non è davvero più un’opzione per nessuno?”
“Questo è un brano che ho cominciato a scrivere alla fine dell’estate perché nonostante il tentativo di tutti noi di guardare al futuro con positività, nonostante il vago “libera tutti”, nonostante la retorica primaverile dell’andrà tutto bene, purtroppo era evidente che le cose sarebbero andate in un’altra direzione. E mentre tutti si accapigliavano in una polemica diversa al giorno, su qualsiasi argomento, io sono sparito dai social cercando di evitare di essere ingoiato in questa fiera delle opinioni un tanto al chilo che quotidianamente peggiora la confusione che già regna sovrana ormai da febbraio. Capisco che ognuno di noi debba sopravvivere a questo periodo che ci mette a dura prova come meglio riesce, ma il silenzio non è davvero più un’opzione per nessuno?”
La depressione è un periodo dell’anno ma non ci sono più le mezze stagioni
(continua)
(continua)
inviata da Dq82 13/11/2020 - 17:07
Un caso di paranoia (delirio per strategia)
1976
Mi si sia concesso l'onore
(continua)
(continua)
inviata da Alberto Scotti 13/11/2020 - 14:45
2050
(2020)
Testo di Appino
Musica di Karim Qqru, Massimiliano “Ufo” Schiavelli & Appino
dal nuovo album "L’ultima casa accogliente"
«Questo è un pezzo ambientato nel futuro, scritto immaginandomi un mondo dopo una catastrofe. Ma non ci interessava fare una canzone sul fatto che gli esseri umani hanno mandato a puttane il mondo e su quanto siamo stronzi: gli Zen non hanno mai voluto insegnare agli altri come bisognerebbe vivere e come no, le nostre canzoni sono racconti. 2050 racconta, dunque, un ipotetico futuro in cui “il Paese festeggia il giorno in cui hanno proclamato gli stati uniti del mondo”, perché probabilmente solo dopo una tremenda catastrofe capiremo che quella è l’unica via per concepire la vita su questo pianeta. E però in quel futuro i grattacieli spenti e le città sommerse potrebbero emergere dal mare, perché se andiamo avanti così…
Non è un brano ecologista, è più una... (continua)
Testo di Appino
Musica di Karim Qqru, Massimiliano “Ufo” Schiavelli & Appino
dal nuovo album "L’ultima casa accogliente"
«Questo è un pezzo ambientato nel futuro, scritto immaginandomi un mondo dopo una catastrofe. Ma non ci interessava fare una canzone sul fatto che gli esseri umani hanno mandato a puttane il mondo e su quanto siamo stronzi: gli Zen non hanno mai voluto insegnare agli altri come bisognerebbe vivere e come no, le nostre canzoni sono racconti. 2050 racconta, dunque, un ipotetico futuro in cui “il Paese festeggia il giorno in cui hanno proclamato gli stati uniti del mondo”, perché probabilmente solo dopo una tremenda catastrofe capiremo che quella è l’unica via per concepire la vita su questo pianeta. E però in quel futuro i grattacieli spenti e le città sommerse potrebbero emergere dal mare, perché se andiamo avanti così…
Non è un brano ecologista, è più una... (continua)
Hai la faccia di vento e un'età che non aiuta
(continua)
(continua)
13/11/2020 - 09:58
Dalla nera tana
1975
album: Sul cammino dell'ineguaglianza
album: Sul cammino dell'ineguaglianza
Dalla nera tana della qualificazione
(continua)
(continua)
inviata da Alberto Scotti 13/11/2020 - 03:04
La bestia non sa della perfezione
1975
album: Sul cammino dell'ineguaglianza
album: Sul cammino dell'ineguaglianza
La bestia non sa della perfezione
(continua)
(continua)
inviata da Alberto Scotti 13/11/2020 - 02:56
Racconta lo scienziato
1975
album: Sul cammino dell'ineguaglianza
album: Sul cammino dell'ineguaglianza
Racconta lo scienziato osservatore
(continua)
(continua)
inviata da Alberto Scotti 13/11/2020 - 02:55
Solo, ozioso, in pericolo sempre
1975
album: Sul cammino dell'ineguaglianza
album: Sul cammino dell'ineguaglianza
Solo, ozioso, in pericolo sempre
(continua)
(continua)
inviata da Alberto Scotti 13/11/2020 - 02:54
Il selvaggio ozioso
1975
album: Sul cammino dell'ineguaglianza
album: Sul cammino dell'ineguaglianza
Il selvaggio ozioso e l'affannato cittadino
(continua)
(continua)
13/11/2020 - 02:53
Occhi del popolo
1975
album: Sul cammino dell'ineguaglianza
album: Sul cammino dell'ineguaglianza
Occhi del popolo abbagliati
(continua)
(continua)
inviata da Alberto Scotti 13/11/2020 - 02:41
Un tempo la ricchezza
1975
album: Sul cammino dell'ineguaglianza
album: Sul cammino dell'ineguaglianza
Un tempo la ricchezza fu rappresentata
(continua)
(continua)
inviata da Alberto Scotti 13/11/2020 - 02:40
L’uso del ferro e l’uso del pane
Forse capisco male, ma ascoltando la canzone il testo mi sembra un po' diverso da quello trascritto qui. Le parole che sento io sono queste:
L’uso del ferro e l’uso del pane
Rimasero un tempo bilanciati
Ma niente tutto questo sorreggeva
E l’uomo a suo piacere li ha spostati
Il più forte fece più lavoro
Il più bravo fece meglio il suo
Il più ingegnoso ne faceva poco
Il previdente ne fece tesoro
Il contadino aveva grano e poco ferro
Il fabbro aveva ferro e poco grano
E col lavoro uguale, piano piano
A lui toccò la vera e il lamento
A lui toccò il potere e a te lo stento
Il contadino aveva grano e poco ferro
Il fabbro aveva ferro e poco grano
E col lavoro uguale, piano piano
A lui toccò la vera e il lamento
A lui toccò il potere e a te lo stento
L’uso del ferro e l’uso del pane
Rimasero un tempo bilanciati
Ma niente tutto questo sorreggeva
E l’uomo a suo piacere li ha spostati
Il più forte fece più lavoro
Il più bravo fece meglio il suo
Il più ingegnoso ne faceva poco
Il previdente ne fece tesoro
Il contadino aveva grano e poco ferro
Il fabbro aveva ferro e poco grano
E col lavoro uguale, piano piano
A lui toccò la vera e il lamento
A lui toccò il potere e a te lo stento
Il contadino aveva grano e poco ferro
Il fabbro aveva ferro e poco grano
E col lavoro uguale, piano piano
A lui toccò la vera e il lamento
A lui toccò il potere e a te lo stento
Alberto Scotti 13/11/2020 - 02:19
Potrà esserci un uomo più forte di me?
1975
album: Sul cammino dell'ineguaglianza
album: Sul cammino dell'ineguaglianza
Potrà esserci un uomo più forte di me?
(continua)
(continua)
inviata da Alberto Scotti 13/11/2020 - 02:07
Boys of the Docks
1997
ep Boys of the Docks
1998
Do or Die
So che c'è scritto di non mettere note biografiche , ma in questo caso sono fondamentali . Ken Casey , uno dei cantanti nonché bassista della band è nato nel Massachussetts da genitori di origine irlandese , perse il padre quando era piccolo e quindi passo molto tempo con il nonno materno John Kelly, immigrato irlandese, membro del sindacato e lavoratore portuale. John Kelly è il Johnny Boy della canzone scritta in sua memoria. Probabilmente l'educazione ricevuta dal nonno ha portato il cantante ad essere tutt'ora vicino alle battaglie sindacali negli Stati Uniti
ep Boys of the Docks
1998
Do or Die
So che c'è scritto di non mettere note biografiche , ma in questo caso sono fondamentali . Ken Casey , uno dei cantanti nonché bassista della band è nato nel Massachussetts da genitori di origine irlandese , perse il padre quando era piccolo e quindi passo molto tempo con il nonno materno John Kelly, immigrato irlandese, membro del sindacato e lavoratore portuale. John Kelly è il Johnny Boy della canzone scritta in sua memoria. Probabilmente l'educazione ricevuta dal nonno ha portato il cantante ad essere tutt'ora vicino alle battaglie sindacali negli Stati Uniti
Say hey Johnny boy, the battle call.
(continua)
(continua)
inviata da Lucone 13/11/2020 - 00:38
John Cotton
Una sorpresa di trovare questa traduzione. Primo di cantare John Cotton in scena, Hervé evocava la tolleranza. Grazie per l'articolo.
Mark O'Spencer 13/11/2020 - 00:12
Zucasang
Zucasang
[ 2017 ]
Testo e musica / Lyrics and music / Paroles et musique / Sanat ja sävel :
Tartaglia Aneuro
Interpreti / Performed by / Interprétée par / Laulavat:
Daniele Sepe
Album:
Oltre
Recensione
L’ultimo album dei Tartaglia Aneuro è Oltre. Il titolo del disco è un invito a non fermarsi alla superficialità delle cose. I pezzi (11) rimandano a luoghi esotici, ad una spiaggia, al mare. Il singolo Oltreche dà il nome all’album è rilassante, ma incita l’ascoltatore a superare, andare appunto oltre l’ignoto, oltre l’effimero. Sacc arò aggia ij: so dove andare, so dove andare per poter campare. Il disco è anche ironico, come si evince dal secondo pezzo O’ lion, in cui l’animale ten l’Iphone. Il leone passa anche la giornata davanti alla televisione, è addirittura mbriac.
Oltre vanta collaborazioni con Daniele Sepe, O’ zulu dei 99 Posse, e Ciccio Merolla. Proprio nel pezzo... (continua)
[ 2017 ]
Testo e musica / Lyrics and music / Paroles et musique / Sanat ja sävel :
Tartaglia Aneuro
Interpreti / Performed by / Interprétée par / Laulavat:
Daniele Sepe
Album:
Oltre
Recensione
L’ultimo album dei Tartaglia Aneuro è Oltre. Il titolo del disco è un invito a non fermarsi alla superficialità delle cose. I pezzi (11) rimandano a luoghi esotici, ad una spiaggia, al mare. Il singolo Oltreche dà il nome all’album è rilassante, ma incita l’ascoltatore a superare, andare appunto oltre l’ignoto, oltre l’effimero. Sacc arò aggia ij: so dove andare, so dove andare per poter campare. Il disco è anche ironico, come si evince dal secondo pezzo O’ lion, in cui l’animale ten l’Iphone. Il leone passa anche la giornata davanti alla televisione, è addirittura mbriac.
Oltre vanta collaborazioni con Daniele Sepe, O’ zulu dei 99 Posse, e Ciccio Merolla. Proprio nel pezzo... (continua)
Stanne sempe pront llà song e zucasang [1]
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Gullotta 12/11/2020 - 23:50
Wielki wybuch
[2020]
Parole e musica di Grzegorz "Dr Grzechu" Dąbrowski
Inedito,
eseguito dall'autore sul liuto rinascimentale nel ottobre del 2020.
Trascritto a orecchio da YT.
Parole e musica di Grzegorz "Dr Grzechu" Dąbrowski
Inedito,
eseguito dall'autore sul liuto rinascimentale nel ottobre del 2020.
Trascritto a orecchio da YT.
Wielki Wybuch złączył nas na wieki
(continua)
(continua)
inviata da Krzysiek 12/11/2020 - 21:57
Manifiesto
SIETE DEI GRANDI!!! TROVO SEMPRE TUTTI I TESTI CHE STO CERCANDO!!! PURE MANIFIESTO IN FINLANDESE!!!
12/11/2020 - 20:09
Pénélope
Pénélope
Chanson française – Pénélope – Georges Brassens – 1960
[1960]
Parole e musica / Lyrics and music / Paroles et musique / Sanat ja sävel
Album / Albumi: Le Mécréant
Dialogue Maïeutique
Comme je l’avais plus ou moins promis l’autre jour, dit Marco Valdo M.I., voici la chanson française intitulée Pénélope – dont l’auteur est comme annoncé Georges Brassens et ainsi qu’on peut l’imaginer, elle est assez différente de la chanson italienne, intitulée Penelope, dont l’auteur est Ivano Fossati. On notera également la différence d’âge entre ces deux Pénélopes : celle de Brassens date de 1960 et celle de Fossati date de 2019. Il y a donc un écart de près de 60 ans entre les deux.
C’est considérable, dit Lucien l’âne ; en génération humaine, l’une pourrait être la grand-mère de l’autre.
Soit, dit Marco Valdo M.I., tout cela entraîne à penser qu’elles devraient avoir une façon différente... (continua)
Chanson française – Pénélope – Georges Brassens – 1960
[1960]
Parole e musica / Lyrics and music / Paroles et musique / Sanat ja sävel
Album / Albumi: Le Mécréant
Dialogue Maïeutique
Comme je l’avais plus ou moins promis l’autre jour, dit Marco Valdo M.I., voici la chanson française intitulée Pénélope – dont l’auteur est comme annoncé Georges Brassens et ainsi qu’on peut l’imaginer, elle est assez différente de la chanson italienne, intitulée Penelope, dont l’auteur est Ivano Fossati. On notera également la différence d’âge entre ces deux Pénélopes : celle de Brassens date de 1960 et celle de Fossati date de 2019. Il y a donc un écart de près de 60 ans entre les deux.
C’est considérable, dit Lucien l’âne ; en génération humaine, l’une pourrait être la grand-mère de l’autre.
Soit, dit Marco Valdo M.I., tout cela entraîne à penser qu’elles devraient avoir une façon différente... (continua)
Toi l’épouse modèle,
(continua)
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 12/11/2020 - 15:18
Verità e giustizia
2014
Brano musicale, realizzato nel 2014 dal gruppo siracusano dei "Clis", per sostenere la richiesta del Consiglio comunale di Siracusa di una Commissione parlamentare d'inchiesta sulla tragica morte di Emanuele Scieri nella caserma Gamerra di Pisa.
Emanuele Scieri cadde dalla torre di asciugatura dei paracadute perché venne spinto mentre fuggiva. Un volo di dieci metri che ne avrebbe provocato la morte e, quando il suo cadavere venne ritrovato, tre giorni dopo, l’allora catena di comando della caserma Gamerra di Pisa si attivò per precofenzionare una tesi difensiva di fronte alle indagini sul decesso del giovane allievo paracadutista della Folgore. A quasi 21 anni di distanza, è questa la ricostruzione sulla morte del 26enne, avvenuta il 13 agosto 1999, fornita dalla procura di Pisa al termine dell’inchiesta che vede indagati 5 tra militari ed ex militari che all’epoca erano tutti in servizio nella caserma pisana.
ilfattoquotidiano.it
Brano musicale, realizzato nel 2014 dal gruppo siracusano dei "Clis", per sostenere la richiesta del Consiglio comunale di Siracusa di una Commissione parlamentare d'inchiesta sulla tragica morte di Emanuele Scieri nella caserma Gamerra di Pisa.
Emanuele Scieri cadde dalla torre di asciugatura dei paracadute perché venne spinto mentre fuggiva. Un volo di dieci metri che ne avrebbe provocato la morte e, quando il suo cadavere venne ritrovato, tre giorni dopo, l’allora catena di comando della caserma Gamerra di Pisa si attivò per precofenzionare una tesi difensiva di fronte alle indagini sul decesso del giovane allievo paracadutista della Folgore. A quasi 21 anni di distanza, è questa la ricostruzione sulla morte del 26enne, avvenuta il 13 agosto 1999, fornita dalla procura di Pisa al termine dell’inchiesta che vede indagati 5 tra militari ed ex militari che all’epoca erano tutti in servizio nella caserma pisana.
ilfattoquotidiano.it
Quando quando tu vedrai
(continua)
(continua)
inviata da Dq82 11/11/2020 - 19:04
Percorsi:
Naja di merda
Penelope
Chanson italienne – Penelope – Fiorella Mannoia – 2019
Texte et musique : Ivano Fossati
Ivano Fossati s’est retiré de la scène depuis quelques années comme chanteur. Mais pas en tant qu’auteur et il a donné à Mannoia ce morceau selon moi merveilleux. Pénélope qui attend le retour d’Ulysse de la guerre de Troie devient le symbole de toutes les femmes qui voient un jour un bateau emporter celui qu’elles aiment, et qui savent aller de l’avant – sans implorer, sans prier – malgré tout avec optimisme et confiance.
Dialogue Maïeutique
Pénélope, Pénélope ?, voilà un titre que j’ai déjà rencontré, dit Marco Valdo M.I. un peu songeur.
Pénélope, dit Lucien l’âne, voilà un nom que je connais depuis fort longtemps. On en parlait déjà dans la plus haute Antiquité et je me demande même si ce n’est pas cette même Pénélope – oui, tout copte fait, j’en suis sûr, elle s’appelait Pénélope – que je véhiculais... (continua)
Texte et musique : Ivano Fossati
Ivano Fossati s’est retiré de la scène depuis quelques années comme chanteur. Mais pas en tant qu’auteur et il a donné à Mannoia ce morceau selon moi merveilleux. Pénélope qui attend le retour d’Ulysse de la guerre de Troie devient le symbole de toutes les femmes qui voient un jour un bateau emporter celui qu’elles aiment, et qui savent aller de l’avant – sans implorer, sans prier – malgré tout avec optimisme et confiance.
Dialogue Maïeutique
Pénélope, Pénélope ?, voilà un titre que j’ai déjà rencontré, dit Marco Valdo M.I. un peu songeur.
Pénélope, dit Lucien l’âne, voilà un nom que je connais depuis fort longtemps. On en parlait déjà dans la plus haute Antiquité et je me demande même si ce n’est pas cette même Pénélope – oui, tout copte fait, j’en suis sûr, elle s’appelait Pénélope – que je véhiculais... (continua)
PÉNÉLOPE
(continua)
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 10/11/2020 - 11:57
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Singolo
En España se ha culpado a los pobres por serlo. Todo el mundo merece tener dignidad y todo el mundo, si fuese más humilde, entendería que cada uno tiene algo que enseñar al resto. Hasta el ignorante tiene algo que enseñarte. Ay, cómo son los valores de nuestra sociedad.
Me preguntas cómo es mi relación con el mundo gitano, por mi tema Gitanas. Bueno, yo soy una persona que ama esa cultura y que la siente mía, aunque no me haya criado entre gitanos. Me dices que has leído por ahí que mi padre era gitano y mi madre no. Yo no hablo de mi familia… es algo que mantengo en mi ámbito personal. Pero sí te puedo decir que a mí me ha criado mi madre y mi madre no es gitana. Partiendo de ahí, yo como andaluza y como flamenca te digo que respeto y aprecio y amo a toda la comunidad gitana. Realmente valoro en ella un montón de cualidades que han enriquecido a toda la sociedad, y me... (continua)