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La recensione di antiwarsongs.org mandata in onda da RSI-Rete Due (Radiotelevisione Svizzera Italiana) il 3.5.2024.

Ascolta
Riccardo Venturi 16/10/2024 - 06:43
Il 25 aprile 1974, cinquant’anni fa, in Portogallo arrivò finalmente il Giorno delle sorprese (José Saramago, 1966). Per questo motivo abbiamo voluto rifare completamente la pagina della sua canzone-simbolo, che diventa una “Pagina Speciale”. Che possa servire, e parecchio, anche a un altro 25 aprile: il nostro. Quest’anno più che mai!
Riccardo Venturi 24/4/2024 - 12:13
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Quitte à t’aimer

Quitte à t’aimer
[2007]
Scritta da Nando Da Cruz
Nell'album "Place 54"
Featuring Magic Malik Mezzadri
Il refrain riprende la canzone "Petit pays" di Cesária Évora
Yeah...
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 1/6/2019 - 17:55
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La pulzella d’Orleans

La pulzella d’Orleans
[2017]

Album : Eretiche visioni
La storia di Giovanna tutti l’abbiam sentita,
(continua)
inviata da adriana 1/6/2019 - 17:40
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Giordano Bruno

Giordano Bruno
[2017]

Album : Eretiche visioni
Sedeva nel boschetto
(continua)
inviata da adriana 1/6/2019 - 17:28
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Parler le fracas

Parler le fracas
[2012]
Nell'album "A Matter of Time"
Featuring Marc Nammour
J'aime quand les pages bavent quand le groove est grave
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 1/6/2019 - 17:22
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La strada ferrata

La strada ferrata
tratto dall'album dei Petralana "Fernet" uscito il 7 febbraio 2019


‘La Strada Ferrata’ è sicuramente il vostro pezzo più di successo, nonché uno dei momenti più alti e importanti di Fernet. Ho trovato una similitudine che potrebbe farti arrossire, ed è con Generale di De Gregori: il treno pieno di soldati, quello che De Gregori immagina tornare a casa, e che per voi porta Pietro al fronte. E anche le infermiere ‘che fanno l’amore’, come l’infermiera cui Pietro vorrebbe sfilare i guanti.

“È giusto! [Ride, n.d.r.] Non ci avevo mai pensato; è talmente forte nel nostro immaginario quel tipo di cantautorato che riecheggia. Mi sembra un paragone calzante, La Strada Ferrata – rispetto a Generale, che apre uno spiraglio di luce – finisce con un bombardamento. Il pezzo si sgretola, e questo sgretolamento porta ad una nuova consapevolezza da parte del protagonista che accompagnerà le decisioni... (continua)
Quando ogni cosa in questa vallata
(continua)
1/6/2019 - 16:19
Percorsi: Treni
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Explosión

Explosión
(2015)
Album: Algo Sucede

Una de las canciones que llama de inmediato la atención es Explosión, obviamente por el tema muy actual, y porque no acostumbras tocar la denuncia social, aunque obviamente, en este caso es algo que estás viviendo muy de cerca en la Ciudad de México y que afecta a todos los mexicanos. ¿Cómo te vino esa canción?

No suelo juntar mis convicciones sociales o políticas con mis canciones, pero me pega en lo emocional lo que está pasando en México. Fue una canción muy difícil de escribir porque sí, es muy explícita. Y de repente, escribir sobre algo tan directamente… Pero me pareció importante al final que estuviera. No es una canción que vaya a cambiar al mundo –las canciones no creo que hagan eso realmente– pero para mí era importante que estuviera.
Hay otra canción también sobre México, Una respuesta, que también trata sobre cómo la realidad te sobrepasa. A veces... (continua)
Fue un José o un Pedro
(continua)
1/6/2019 - 15:56

Je suis un Artiste

Je suis un Artiste
Je suis un Artiste

Lettre de prison 29
10 juin 1935


Dialogue Maïeutique

Si tu le veux bien, Lucien l’âne mon ami, je propose de faire une pause dans notre histoire tout comme le fait le Dr. Levi afin de récapituler ce qui s’est passé depuis sa première incarcération en mars 1934. D’abord, il faut distinguer au moins trois périodes. La première incarcération qui est celle qui va de mars à mai 1934, aux Nuove, la prison de Turin. Durant cette période, il est interrogé très ponctuellement par la police politique et par les juges d’instruction turinois. C’est à ce moment que Carlo Levi fait la remarque qu’une partie de la prison est réservée aux prisonniers politiques et prend soudain les allures d’une synagogue. Dans la presse, le gouvernement fasciste dénonce un complot juif, anticipant et probablement, annonçant ainsi les lois raciales de 1938.

Oui, dit Lucien l’âne, je me souviens de... (continua)
Qui sait pourquoi
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 31/5/2019 - 11:50
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On parle de parité

On parle de parité
[2005]

Album:Tripopular
Spécialement dédicacé
(continua)
inviata da adriana 31/5/2019 - 11:13
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Allo spuntar dell’alba

anonimo
Allo spuntar dell’alba
Variazione di un canto delle mondine di origine militare, qui con
un netto riferimento alla lotta partigiana dei gruppi legati al PCI (Partito Comunista Italiano)
Da :Imparare con la storia
Allo spuntar dell’alba
(continua)
inviata da adriana 31/5/2019 - 08:47
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Cara mamma sono carcerato

anonimo
La musica è quella della marcia nazista "Wenn wir fahren gegen England". Vedi anche la versione triestina Magnaremo suf.

Come puoi capire ascoltando questo canto, si tratta di una registrazione effettuata da qualche studioso di canzoni popolari, che ha intervistato un testimone dei fatti accaduti.
Da Imparare con la Storia
Cara mamma sono carcerato
(continua)
inviata da adriana 31/5/2019 - 08:16
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Sorge un grido d' orrore

anonimo
Sorge un grido d' orrore
Testo reperito in questa pagina
Sorge un grido di orrore
(continua)
inviata da adriana 31/5/2019 - 08:12
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El crimen fue en Granada

El crimen fue en Granada
[1936-37]
Versi di Antonio Machado (1875-1939), nella raccolta "Poesías de la guerra, 1936-1937"
Messi in musica da Francisco Montaner, è la poesia che intitola il suo disco del 1974.

I - El crimen
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 30/5/2019 - 22:27
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Kupte si hřebeny

Kupte si hřebeny
[5.září 2011 / 5 settembre 2011 / September 5, 2011]
Parole e musica / Lyrics and music / Paroles et musique / Sanat ja sävel
Album / Albumi: "Tak mě tu máš" [2012]
Il testo da questa pagina
Kupte si hřebeny
(continua)
inviata da Krzysiek 30/5/2019 - 19:10
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Me 'nnamoravo de te

Me 'nnamoravo de te
2019
Figli di nessuno
Nasco negli anni '70
(continua)
inviata da Dq82 30/5/2019 - 18:42

Passa la ronda

anonimo
Il canto è stato raccolto nel gennaio 1964 da Cesare Bermani dalla voce di un informatore anonimo di Mantova, secondo il quale era la canzone dei partigiani che operavano verso la Val di Fiemme; il testo ha alcune analogie con un componimento del poeta friulano Teobaldo Ciconi (1826-1863) che passò poi nel repertorio risorgimentale.
Da :Imparare con la storia.blogspot
Passa la ronda del partigiano
(continua)
inviata da adriana 30/5/2019 - 09:38
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1 Rythme 2 Chien

1 Rythme 2 Chien
[2002]
Nell'album "P.H. Test / Two"

Io stasera sono abbastanza stanco, e anche bevuto (tre bottiglie en fraternité de trois) ma abbastanza vigile per asserire che questo brano è un capolavoro musicale oltre che una CCG... n'est-ce pas?

"Le nom du groupe, « Le Peuple de l'Herbe », provient du titre du film documentaire sorti en 1996, « Microcosmos : Le Peuple de l'herbe », et est une allusion au cannabis. Lors de la création du groupe en 1997, la situation politique en Europe semblait différente et les membres espéraient une dépénalisation du produit en France. À cette époque, le logo du groupe représente un chien tenant une feuille de cannabis dans la gueule. Les musiciens ne se sont jamais cachés et en consommaient sur scène, avant l'interdiction de fumer dans les salles de concert." (fr.wikipedia)
Pour la première fois dans toute l'histoire de l'humanité
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 30/5/2019 - 02:10
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Chico Mendes

Chico Mendes
1993
Clarion

La maggior parte dei brani di questo album sono di ispirazione classica, romantica, con inserti ora jazzati ora barocchegginati. L'album è ispirato principalmente ai Jethro Tull più melodici (vedi "Christmas Album"), ai Genesis di "Nursery Cryme" e "Foxtrot", a Steve Hackett degli esordi e ai Caravan di "Land of Grey and Pink". Altre influenze? Non saprei, forse ve ne sono troppe. Ascoltate il finale di Chico Mendes e mi direte a chi si sono ispirati, anche in modo un po' troppo sfacciato. 

Gran disco per tutti gli amanti del prog tradizionale.
Verso la stratosfera

Strumentale
inviata da Dq82 30/5/2019 - 02:05
Percorsi: Chico Mendes
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La fille d'usine

La fille d'usine
[1978]
Paroles et musique / Testo e musica / Lyrics and music / Sanat ja sävel: Jean Blanchard
Album / Albumi: La saison de l'amour


Ah, dites-moi, ma mère,
(continua)
inviata da L'Anonimo Toscano del XXI secolo 29/5/2019 - 20:41

José Saramago: Os inquiridores

José Saramago: Os inquiridores
[1966]
Poesia di José Saramago
Um poema de José Saramago
A poem by José Saramago
Poème de José Saramago
José Saramagon runo
1966, Poemas Possíveis

Come si sa, José Saramago ha scritto anche le Poesie possibili (Poemas possíveis). Furono pubblicate nel 1966 dalla Portugália Editora, due anni prima dell'incidente domestico (pare si trattò di una caduta in vasca da bagno) che portò alla morte il dittatore Salazar. Alcune delle Poesie Possibili di Saramago sono state messe in musica e cantate da Manuel Freire; qui abbiamo Ouvindo Beethoven, quella, famosa, del Giorno delle Sorprese (che sarebbe arrivato di lì a qualche anno, esattamente otto, il 25 aprile 1974; e fu una sorpresina niente male). La presente Poesia Possibile, invece, non mi risulta essere mai stata messa in musica da nessuno; ma poiché sono stato smentito tante e tante di quelle volte, chissà che non lo sia stata anche questa.... (continua)
Está o mundo coberto de piolhos:
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 29/5/2019 - 11:07
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I musicanti di Brema

I musicanti di Brema
(2019)
da "Ballate per uomini e bestie"
Arrangiamento di Daniele Sepe

con Daniele Sepe al sax, Marc Ribot alla chitarra
ispirata alla favola dei Fratelli Grimm

Espulsi dal mondo dell’utile e della produzione si salvano compiendo un gesto inutile: formare una banda musicale. È una storia veramente pedagogica, afferma che non importa se sei stato licenziato, esodato, esuberato o scartato: puoi sempre trovare qualcuno come te. E non solo l’unione fa la forza, ma anche il divertimento. Trovo sia fortificante. Nella sua realizzazione musicale sono stato molto gratificato dal lavorare con Daniele Sepe. Il pezzo ha una sua ironia, c’è del grottesco, c’è una speranza. In fondo i musicanti sono dei disgraziati che, insieme, si aggiustano. E Sepe ha dato un’orchestrazione che rende il senso.

Vinicio Capossela
Un asino fatto vecchio
(continua)
29/5/2019 - 00:19
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When?

When?
(1972)

dall'album Phase Two

Un bellissimo brano funk che ho scoperto grazie al programma Il Collezionista. Alternando cantato e recitato, quasi un rap ante litteram, Jimmy Castor si scaglia contro la guerra e contro il razzismo negli Stati Uniti. Le parole che ho trovato nel video youtube purtroppo non sono complete.
Turn the tv on
(continua)
inviata da Lorenzo 28/5/2019 - 23:46
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Anarkistmarsch

Anarkistmarsch
[?]
Text / Testo / Lyrics / Paroles / Sanat: Victor Arendorff (1878-1958)
Musik / Musica / Music / Musique / Sävel: Socialisternas Marsch [?]

Victor Arendorff era nato il 27 aprile 1878 a Stoccolma da una famiglia borghese; suo padre era uno stimato commerciante di pellicce in un paese dove fa freddo e le pellicce si vendono bene. Succede a volte che i figli della borghesia mandino tutto al diavolo, e così successe al giovane Arendorff, che ruppe tutti i legami con il suo ambiente diventando un anarcosindacalista convinto. In un primo momento lavorò come giornalista, nel 1896, per il quotidiano Stockholms Dagblad, che era orientato a destra; se ne stancò presto, cominciando a scrivere per riviste sindacali, socialiste e anarchiche (tra le quali il famoso Brand e il socialista Arbetaren). Rotto ogni legame con la famiglia, non aveva di che campare e dove vivere: non molto dopo fu arrestato... (continua)
Vi veta vår väg och vi veta vårt mål,
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 28/5/2019 - 12:37
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P.C.D.F.

P.C.D.F.
[2017]
Testo di Eva
Musica di Thomas
Nella demo autoprodotta "Démo 2017" di questa punk oi band parigina

Gli Squelette sono skinhead ma si rifanno a gruppi come i nostrani Nabat e al movimento SHARP (SkinHeads Against Racial Prejudice).
La politique de la terreur
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 27/5/2019 - 21:10

Les Pins du Janicule

Les Pins du Janicule
Les Pins du Janicule

Lettre de prison 28
7 juin 1935

Dialogue Maïeutique

On était au début juin 1935. Crois-moi, Lucien l’âne mon ami, c’était un bon moment pour voir les pins du Janicule.

Bien sûr, répond Lucien l’âne, c’est le temps où la colline rutile sous le soleil et un vent tiède venu d’Ostie arrive par vagues ondulantes pour agiter les cimes des pins du bois sacré, où on célèbre ainsi Janus, le bifront, mais également, Fontanus, son fils et Isis, la déesse égyptienne.

Mais encore, Lucien l’âne mon ami, c’est un lieu préhistorique qui vit l’installation des Étrusques sur les bords du Tibre et qui pur sa version historique ne manque relativement pas d’importance pour notre récit, car il fut le lieu même où la République de Rome soutint un long combat contre les armées de Napoléon III, venues pour rétablir le pouvoir du Pape et de ses essaims de noirs corbeaux. Cependant, en juin... (continua)
Ici, que faire d’autre
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 27/5/2019 - 16:37

Soldatsång

Soldatsång
[1918]
Text / Lyrics / Testo / Paroles / Sanat: Ture Nerman
Musik / Music / Musica / Musique / Sävel:
Den tappre landsoldat (Dengang jeg drog afsted), Peter Faber, 1848.


This is a song written by no occasional author and in no occasional time. It was written in 1918 by the Swedish communist Ture Nerman (1886-1969), who, rather ironically (and diabolically, as Enn Kokk points out in his basic website) set it to the tune of a well known Danish patriotic song of 1848, Den tappre landsoldat (“Fatherland's Bold Soldier”). The “reveille” resounding “from one nation to the others” comes from no occasional nation: it comes from Soviet Russia. Nevertheless, I think this song might be still of actuality. Now guess why. [RV]

The lyrics were published 1925 in a booklet called “Socialistiska kampsanger”, including 15 songs (among them, three are by Joe Hill in Swedish translations). Here you... (continua)
Det brinner över jord.
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 27/5/2019 - 11:29
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Il paese dei ciucci

Il paese dei ciucci
[2010]

Album: Ultima notte a malá strana


U paisi di ciucci
(continua)
inviata da adriana 27/5/2019 - 08:48
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Ballata del carcere di Reading

Ballata del carcere di Reading
da Ballate per uomini e bestie - 2019

La canzone si inspira all'omonima The Ballad of Reading Gaol un celebre componimento poetico di Oscar Wilde, scritto dopo la sua scarcerazione il 19 maggio 1897 dalla prigione di Reading e pubblicato nel 1898.


Tra le denunce che fai in questo disco ci metti in mezzo anche il sistema carcerario con La ballata del carcere di Reading.
Di questo tema ha parlato magnificamente e completamente, sulla sua pelle, il grande poeta Oscar Wilde. La vicenda per la quale ho scritto questa ballata credo sia molto toccante: un gigante che arriva alla completa caduta e che, invece che distruggersi o lasciarsi morire, capisce gli altri e la compassione attraverso il dolore. Comprende che Cristo non è venuto sulla Terra per salvarci, ma per insegnare agli uomini a salvarsi l’un l’altro. Trovo che – insieme al De profundis – siano le pagine più alte, dettate dal dolore.... (continua)
Non indossava la giubba rossa
(continua)
26/5/2019 - 23:57
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Zeig Dich

Zeig Dich
Exmustamus
(continua)
inviata da Federico Mina 26/5/2019 - 19:52
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La cattiva coscienza

La cattiva coscienza
[1991]
Nella mitica compilation "Benvenuti a FIATlandia", con i gruppi torinesi Disforia Psichica, Cracsi Acidi, Fucktotum e Oppe e i Lupi.


Nei Disforia Psichica ci suonava anche un mio vicino di casa... Le loro esibizioni erano imbarazzanti, soprattutto per via del leader e cantante Giovanni Spada, poi curatore del famigerato Festival Cinema Trash, un libero pensatore – come si autodefiniva – che arrivò anche a candidarsi come consigliere circoscrizionale nell'UDC di Pierferdy Casini. Il suo slogan elettorale era "Meno cemento, più sentimento"... Un situazionista, un vero cultore del trash...

La formazione dei torinesi Disforia Psichica, a cavallo tra 80 e 90, si presentava come segue: Giovanni Spada (voce, anarco-comunista), Paolo Aceto (basso, ciellino), Matteo Aigotti (batteria, antiproibizionista), Claudio Buratti (chitarra, seminarista)...
Nella città più libera del mondo
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 25/5/2019 - 21:40
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La Salvineide

La Salvineide
Oggi 24 Maggio 2019 Matteo Salvini è a Vercelli, la mia città. Non potendo unirmi alla protesta di persona, ho deciso di scrivere un INNO per l'occasione, dal titolo LA SALVINEIDE
(libera riscrittura del canto partigiano "La Badoglieide").
O Salvini, o Matteo Salvini
(continua)
25/5/2019 - 19:50
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Avance

Avance
Chanson sur Martin Luther King
Texte Raff AGOSTI

Album: Rien n'est acquis (2017)
Par-delà nos cris
(continua)
inviata da Stef 25/5/2019 - 19:22
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Conversazione con Marco sui destini dell'umanità

Conversazione con Marco sui destini dell'umanità
[2015]
Parole e musica di Giovanni Truppi
Nel suo album senza titolo pubblicato nel 2015
Che poi questa cosa dei cattivi a me non è che mi convince veramente più di tanto
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 25/5/2019 - 19:16
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Au pied du mur

Au pied du mur
Texte Raff AGOSTI
Musique Didier BARRET
album "Et tout ça et tout"
Au pied du mur
(continua)
inviata da Stef 25/5/2019 - 19:09
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Qui pleure pour moi

Qui pleure pour moi
Chanson sur les migrants africain
Je suis la mère Africa
(continua)
inviata da Stef 25/5/2019 - 19:01
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Compagnons

Compagnons
Texte sur la guerre civile espagnole
Oh Compagnons Oh Compagnons
(continua)
inviata da Stef 25/5/2019 - 18:36

Arbeidermarsj

Arbeidermarsj
Testo / Lyrics / Paroles / Tekst / Sanat: Bjørnstjerne Bjørnson (1832 - 1910)
Musica / Music / Musique / Musikk / Sävel: Heinrich Nutzhorn (1833 - 1925)

Bjørnson wrote this poem, set to music by Danish Heinrich Nutzhorn, for the Oslo Workers' Association sometime in the middle of the 1880's. Despite extensive search I haven't been able to find an audio sample of the original title nor the Swedish version of it. A sheet music version of the song with Swedish lyrics is available here.
Takt, takt, pass på takten,
(continua)
inviata da Juha Rämö 25/5/2019 - 13:39

Addio Ninetta

anonimo
Testo ripreso da questa pagina
Addio Ninetta
(continua)
inviata da adriana 25/5/2019 - 11:03

Ave Maria grazia piena

anonimo
Testo ripreso da Canti e filastrocche nella media e bassa Valle Seriana Archivio de “il Popolario” di Valter Biella

Ironica "preghiera" contro il Duce e la guerra, a ritmo dell'Ave Maria.
Ave Maria grazia piena
(continua)
inviata da adriana 25/5/2019 - 09:51
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La libertà

La libertà
[1977]
Testo e musica / Lyrics and music / Paroles et musique / Sanat ja sävel:
Vanni Landi ("Vanni Scopa")
Album / Albumi : Movimento



VANNI SCOPA: MOVIMENTO

BAZAR B 0771
Giugno 1977
Matrici: MC40-770A/MC40-770B, 31 maggio 1977
In etichetta non c'è indicazione dell'autore del testo delle versioni in italiano delle canzoni di Bob Dylan
Registrazioni effettuate nello studio 2M di Bologna
Missaggi di Annibale Modoni
Copertina di Daniele Giunchi
Sul retro di copertina i testi delle canzoni
e una nota di presentazione firmata da Adler Raffaelli
Fotografie di S. Obino




“In un mondo dove ci sono falsità e veleni, ci sono occhi e battiti vitali che anelano luce e gioia di purezza. Fuori del soffocamento, della prigione e dell'esistenza a una dimensione c'è una libertà che è libertà. È un movimento senza definizioni e senza collocazioni: una situazione che attrae come qualcosa... (continua)
La libertà non si dice, si vive soltanto, ma
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 25/5/2019 - 06:54
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Future

Future
(2019)

Feat. Quavo

Nuovo singolo estratto dall'album di prossima pubblicazione, Madame X.
Traccia vagamente reggae con un testo genericamente pacifista, ma un buon ritmo...

Durante l'esibizione all'Eurovision Festival a Tel Aviv lo scorso 18 maggio, la canzone finisce con due ballerini che si allontanano abbracciati con sulla schiena le bandiere israeliana e palestinese.
Mambo, Huncho
(continua)
24/5/2019 - 22:04
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Capelli '67

Capelli '67
[1977]
Testo e musica / Lyrics and music / Paroles et musique / Sanat ja sävel:
Paolo Ricci - Vanni Landi ("Vanni Scopa")
Album / Albumi: Movimento



VANNI SCOPA: MOVIMENTO

BAZAR B 0771
Giugno 1977
Matrici: MC40-770A/MC40-770B, 31 maggio 1977
In etichetta non c'è indicazione dell'autore del testo delle versioni in italiano delle canzoni di Bob Dylan
Registrazioni effettuate nello studio 2M di Bologna
Missaggi di Annibale Modoni
Copertina di Daniele Giunchi
Sul retro di copertina i testi delle canzoni
e una nota di presentazione firmata da Adler Raffaelli
Fotografie di S. Obino




“In un mondo dove ci sono falsità e veleni, ci sono occhi e battiti vitali che anelano luce e gioia di purezza. Fuori del soffocamento, della prigione e dell'esistenza a una dimensione c'è una libertà che è libertà. È un movimento senza definizioni e senza collocazioni: una situazione che attrae... (continua)
Lunghi sempre più, erano i nostri capelli
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 24/5/2019 - 21:53
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Les enfants de l'an 2100

Les enfants de l'an 2100
di Gerard Delahaye

Si trova nel CD: Ewen/Delahaye/Favennec "Kan tri men" del 2011
Je salue les enfants de l'an 2100
(continua)
inviata da Flavio Poltronieri 24/5/2019 - 21:28
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Dopoguerra

Dopoguerra
[1977]
Testo e musica / Lyrics and music / Paroles et musique / Sanat ja sävel:
Paolo Ricci - Vanni Landi (“Vanni Scopa”)
Album / Albumi: Movimento



VANNI SCOPA: MOVIMENTO

BAZAR B 0771
Giugno 1977
Matrici: MC40-770A/MC40-770B, 31 maggio 1977
In etichetta non c'è indicazione dell'autore del testo delle versioni in italiano delle canzoni di Bob Dylan
Registrazioni effettuate nello studio 2M di Bologna
Missaggi di Annibale Modoni
Copertina di Daniele Giunchi
Sul retro di copertina i testi delle canzoni
e una nota di presentazione firmata da Adler Raffaelli
Fotografie di S. Obino




“In un mondo dove ci sono falsità e veleni, ci sono occhi e battiti vitali che anelano luce e gioia di purezza. Fuori del soffocamento, della prigione e dell'esistenza a una dimensione c'è una libertà che è libertà. È un movimento senza definizioni e senza collocazioni: una situazione che... (continua)
Dopoguerra, ricostruzione, Hiroshima e Nagasaki,
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 24/5/2019 - 20:33

Il 24 maggio l'è un giorno disgraziato

anonimo
Il 24 maggio l'è un giorno disgraziato
Un “controcanto” per una memoria diversa.

Alle note retoriche della Leggenda del Piave di E.A.Mario, cantata nei teatri a fine guerra, dove il fiume “mormorava calmo e placido al passaggio / dei nostri fanti il 24 maggio...” fa da contraltare un canto inedito di soldati meridionali, mai raccolto nei canzonieri patriottici.

Dalla ricerca di Emilio Jona e Michele Straniero, compiuta nell'estate del 1962 al Sud (Calabria, Puglia, Sicilia), proviene un eccezionale documento cantato da un reduce, Domenico Scaramuzzina, manovale di Cosenza, classe 1896, che aveva combattuto sul Carso, poi vissuto la prigionia e l'incubo della fame, portando a casa la pelle e un bagaglio incredibile di memorie e di “controcanti” costruiti con singolare estro rapsodico. Così, ad apertura di microfono, senza esitazione, introduce e commenta la sua chanson de geste che ripercorre le vicende belliche da quel disgraziato... (continua)
E il 24 maggio
(continua)
24/5/2019 - 16:14
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Hold the Fort

anonimo
Hold the Fort
Musica / Music / Musique / Sävel: Philip Bliss (1838 - 1876)

This song, written to the music of an 1870 gospel by Philip Bliss, is included in the Little Red Songbook of the Industrial Workers of the World as an »English Transport Workers' Strike Song«. Until proven otherwise, the author of the lyrics remains unknown, although in another songbook published in 1940 by the Swedish Syndicalistic Youth League and titled »Frihetssånger« (Freedom Songs), the song is credited to Joe Hill, which, however, I'm inclined to consider a homage to Swedish-born Joel Hägglund) rather than a fact.
We meet today in Freedom's cause,
(continua)
inviata da Juha Rämö 24/5/2019 - 15:01
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Georges Brassens: Les passantes

Georges Brassens: Les passantes
Автор перевода: Александр Аванесов.

НЕЗНАКОМКИ
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 24/5/2019 - 01:01
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Апрель

Апрель
Donatella Leoni
APRILE [1]
(continua)
inviata da Donatella Leoni 23/5/2019 - 23:20
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Mahk Jchi

Mahk Jchi
Che simpatico l'intervento di Chantal Batt, me l'ero perso...

"I know the history and the raison d'etre of this song, but it's not for sharing, so speculate all you want about its meaning"...

Ehi, Miss Nervy, prenditela con Robbie Robertson, se è vero che ha fregato la canzone a tua madre!

Ehi, Miss Sympathy, noi qui cosa c'entriamo?!?
B.B. 23/5/2019 - 22:22
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Partigiani di Castellino

anonimo
Partigiani di Castellino
Io sono il figlio della badante del Generale di Corpo d’Armata Renzo Cesale. Non ho alcuna parentela con questo grande uomo, ma posso dire che è stato un grandissimo onore per me poter ascoltare le sue storie e i suoi aneddoti.
Purtroppo il Generale è deceduto ormai da diversi anni, ma ciò che ha dato al nostro Paese insieme a tutti coloro che si sono sacrificati non morirà mai.
A. V. 23/5/2019 - 03:14
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Satirico

Satirico
La canzone non è propriamente contro la guerra, ma a che fare con la battaglia contro la degenerazione dei costumi e degli ideali. Il paragone cade così sulla Roma di Petronio e Tacito, dove non c'è più ritegno e dove soprattutto non c'è più sentimento di nazione. Tacito invidia i Germani in questo pur ritenendo che i Romani siano nettamente superiori, temendo che i Germani stessi siano gli unici a poter distruggere Roma, proprio perché seppur retrogradi conservano uno spirito ed una dedizione per lo Stato che Roma si sogna.
Le follie e le avventure del Satyricon di Petronio si fanno così satira e lasciano intuire chi sia il degno erede di questa "cultura": da Trimalcione a Berlusconi il passo è breve.
Si tramanda una strana storia
(continua)
22/5/2019 - 19:15




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