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Autore Gilles Servat

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Er soudarded zo gùisket é ru [Ar soudarded zo gwisket e ruz]

Max Ar Fur
Er soudarded zo gùisket é ru [Ar soudarded zo gwisket e ruz]
[ca. 1880]
Scritta da Max Ar Fur
Skrevet gant Max Ar Fur
Written by Max Ar Fur
Musica / Sonerezh / Music: Tradizionale / Hengounel / Traditional
Poi divenuta canzone popolare bretone
Goude deuet da vezañ ur c'hanaouenn poblel
Then turned into a Breton folksong
Interpreti moderni / Jubennourien modern / Modern performers :
1. Gweltaz Ar Fur (Gildas Le Fur)
2. Soazig Kermabon ("Chant et Harpe Celtique", 1980; "Horizons Celtiques", 1997)
3. Gilles Servat (Album: Comme je voudrai!, 2000)

Si è visto finora, nel rifacimento della Sezione Bretone del sito, come le canzoni di coscritti occupino la place d'honneur tra quelle tradizionali. Questa, invece, è la canzone di un soldato, il soldato Ar Fur. «Ar Fur» significa «Il saggio» in bretone, ma non è una qualche sorta di soprannome: è un cognome assai diffuso (francesizzato in «Le Fur»). Non è un caso che il primo ad averla cantata... (continua)
Er soudarded zo gùisket é ru,
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 7/9/2007 - 00:17

Kanaouenn soudard

anonimo
Kanaouenn soudard
[ca. 1840]
Testo ripreso da Kanaouennou Breiz-Vihan
di H. Laterre (Bodlann) [1887-1918]
e F. Gourvil (Barr-Ilio) [1889-1984]
Prefazioni di Anatole Le Braz e Maurice Duhamel
Prima pubblicazione nella rivista Ar Vro, aprile 1908

La canzone ("Canzone del soldato") ha un tema comunissimo nelle ballate popolari bretoni: l'addio di un giovane che deve partire soldato (ricordiamo che -in media- il servizio militare durava sette anni, dai quali moltissimi non tornavano non solo per le eventuali e frequenti guerre) ai luoghi e alle persone che lo hanno visto crescere. In questa canzone il giovane soldato deve partire per l'Algeria, ma non si tratta della più nota guerra per l'indipendenza algerina del dopoguerra (una guerra nel dopoguerra, un tragico bisticcio...), ma della prima guerra coloniale francese che, nel 1830, portò alla conquista dell'Algeria. A causa di precisi riferimenti testuali,... (continua)
An diweza youhadenn
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 24/6/2006 - 20:04
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La chanson des fusils

La chanson des fusils
[Octobre 1910]
Testo / Paroles / Lyrics / Sanat: Gaston Couté

S'il y a trop de chômage, y'aura du désordre
Il faudra des policiers pour maintenir l'ordre
Hitler le disait déjà, un chômeur c'est pas rentable
Un soldat ça coûte moins cher et c'est bien plus raisonnable
Mais de tous ces policiers, qu'est-ce qu'on va en faire ?
Mais de tous ces policiers, qu'est-ce qu'on va en faire ?
Il s'en iront à la ville, tralalalalère
Taper sur les ouvriers, taper sur leurs frères

Il s'en iront à la ville, tralalalalère
Taper sur les ouvriers, taper sur leurs frères.

E se ci son troppi disoccupati, ci saranno disordini:
Ci vorranno dei poliziotti per mantenere l'ordine.
Hitler lo aveva gia' detto: "Un disoccupato non e' conveniente:
Un soldato costa meno ed e' assai piu' ragionevole."
Ma di tutti 'sti poliziotti che cosa ne faremo?
Ma di tutti 'sti poliziotti che cosa ne faremo?
Se ne... (continua)
Nous étions fiers d'avoir vingt ans
(continua)
inviata da adriana 12/2/2006 - 08:14

Fin an naontegwed kantwed

Fin an naontegwed kantwed
[1977]
Testo e musica di Alan Stivell
dall'album "Before Landing"

Scritto in onore di Glenmor, grande "bardo" della canzone bretone e autore di molti dei testi delle prime canzoni di un altro "mostro sacro", Gilles Servat, "Before Landing" è un'esattissima ricostruzione, in forma di canzoni, dell'intera storia della Bretagna. Un album importantissimo che ha avuto un'influenza enorme, non solo dal punto di vista musicale. Si può tranquillamente affermare che Alan Stivell, con le sue canzoni e la sua musica, oltre ad aver influenzato direttamente tutti coloro che dopo di lui hanno sia attinto al ricchissimo patrimonio culturale e musicale bretone, sia hanno (ri)cominciato a comporre opere originali in lingua bretone, ha segnato la rinascita della Bretagna come identità culturale e linguistica.

Questa breve canzone parla di ciò che accadde in Bretagna con la Rivoluzione Francese. Una Rivoluzione... (continua)
Pal hepken skolioù ar Stad :
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 5/8/2005 - 11:03
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La vie s'écoule, la vie s'enfuit

La vie s'écoule, la vie s'enfuit
[1974]
[1961: Date situationniste]

Paroles: Raoul Vaneigem
Musique: Francis Lemonnier
En album: Pour en finir avec le travail, 1974 (interpretée par Jacques Marchais)
Interpretée par Gilles Servat dans l'album A-raok mont kuit, 1996

[1974]
[1961: Data situazionista]
Testo di Raoul Vaneigem
Musica di Francis Lemonnier
In album: Pour en finir avec le travail, 1974 (interpretata da Jacques Marchais)
Interpretata da Gilles Servat nell'album A-raok mont kuit, 1996

Στίχοι του Ραούλ Φανάιγκεμ
Μουσική του Φρανσίς Λεμοννιέ
Στο άλμπουμ Pour en finir avec le travail, 1974 (ερμήνεια του Τζακ Μαρσέ, 1974)
'Αλλη ερμήνεια: Δζιλ Σερβά, στο άλμπουμ A-raok mont kuit, 1996


La vie s'écoule, la vie s'enfuit è la canzone che, col numero 600, concludeva il V e ultimo volume delle primitive CCG. Così la introducevo:

No, questa non è una canzone contro la guerra.
Ma non me ne frega nulla.
Con... (continua)
La vie s'écoule, la vie s'enfuit
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 19/3/2005 - 02:54
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Planedenn

Planedenn
[1974]
Musique: Traditionelle
Musica: Tradizionale
Paroles: Yann-Ber Piriou
Testo: Yann-Ber Piriou
Album: E Langonned

La canzone fu scritta originariamente per Alan Stivell, che la interpretò e inserì nello storico album "E Langonned" [1974]. Già dal 1975 è stata però interpretata anche da Gilles Servat.
Pa rankas dilezel ar ger
(continua)
inviata da Paolo Sollier




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