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Autore Del Sangre

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Salvatore Giuliano

Salvatore Giuliano
[2000]
Testo di Luca Mirti
Musica di Luca Mirti e Marco "Schuster" Lastrucci
Album: "Ad un passo dal cielo"

Una canzone molto controversa dei Del Sangre, che inseriamo dopo che sono tornati, almeno per una volta, ad eseguirla in pubblico lo scorso 28 dicembre a Arcola (SP), su esplicita richiesta di un personaggio di eccezione che "è venuto da Torino per sentirla": Giorgio Olmoti. La canzone è preceduta da un'introduzione di Francesco Senia, del quale riportiamo anche un commento comparso il 25/09/2007 sulla mailing list "Fabrizio":


Il confine sugli scogli...
Di Francesco Senia, 25 settembre 2007.

Il mio amico Luca Mirti ha scritto una canzone, un capolavoro, che però oramai i Del Sangre non cantano più. "Salvatore Giuliano" è una canzone che definire "scomoda" è poco! E' una canzone sul bandito Giuliano e, credo, gli sia stata suggerita dalla visione di film (non quello di Rosi,... (continua)
Lo sguardo nel sole che spacca la terra a metà
(continua)
inviata da CCG/AWS Staff 2/1/2008 - 16:08
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La notte che ci rubarono le stelle

La notte che ci rubarono le stelle
[2002]

Album: "...Ad un passo dal cielo..."
La notte che ci rubarono le stelle
(continua)
inviata da daniela -k.d.- 22/12/2007 - 16:56
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Inno dei lavoratori

Inno dei lavoratori
L' "Inno dei lavoratori" dei Delsangre

Da Questa pagina ("Bonus Track") del sito dei Delsangre è possibile scaricare una versione dell'Inno (o Canto) dei Lavoratori decisamente curiosa. Il testo è quello di Turati, ma Luca Mirti dei Delsangre, non conoscendone la musica, lo canta improvvisandone un'altra, totalmente diversa, e decisamente coinvolgente.
CCG/AWS Staff 13/12/2007 - 15:48
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Tresenda '43

Tresenda '43
Testo e musica di Andrea Parodi
da "Soldati" [2007]

Nell'album:
Andrea Parodi: voce, chitarra
Luca Mirti (dei Delsangre): voce
Michael Perry: basso
John Shepp: percussioni, telecaster
Bocephus King: slide
Flaviano Braga: fisarmonica

"Mia nonna è cresciuta tra Iseglio e Tresenda, piccoli paesi di frontiera della Valtellina. Questa storia che mi ha raccontato è un piccolo affresco degli anni tragici del fascismo e della seconda guerra mondiale narrati attraverso personaggi comuni come Marta che era famosa in paese per riuscire a recuperare zucchero, caffè, tabacco dalla non lontana Svizzera. Passava la dogana fingendo di essere incinta nascondendo con cura le provviste sotto la gonna."

Andrea Parodi, dal libretto dell'album
Mi sia consentito anche un commosso ricordo personale: ho conosciuto la nonna di Andrea qualche tempo fa, quando era ancora viva e quando mi ero ritrovato ospite... (continua)
Un lavandino in pietra e un gerlo di ricordi
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 2/7/2007 - 15:46
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Trenta giorni di nave a vapore

anonimo
Trenta giorni di nave a vapore
Un famoso canto che fa parte storicamente del repertorio di Gualtiero Bertelli. Ne ha dato un'interpretazione in italiano anche Caetano Veloso. Recentissima l'interpretazione dei Del Sangre nell'album Vox Populi.

"La prima grande emigrazione di massa (1876-1900) parte dalle zone più povere dell’Italia del Nord-Est: Veneto, Friuli e soprattutto da tutta la zona alpina. In inverno molti contadini, non potendo trovare lavoro nelle campagne, partivano per il Sud America affrontando un viaggio di parecchi giorni con la nave a vapore. In Argentina e in Brasile venivano assunti come stagionali per la raccolta del caffè e per la mietitura. Non pochi finivano per stabilirsi definitivamente in questi paesi fondando colonie con lingua e cultura italiane. Questa canzone popolare, di quel secolo, esprime con molta semplicità gli stati d’animo di questa gente: il disagio dell'emigrante misto all'orgoglio per il contributo dato allo sviluppo di quel paese lontano." - Francesco Senia.

Trenta giorni di nave a vapore
(continua)
inviata da Renato Stecca 6/5/2007 - 22:48
È guerra in Medio Oriente. È guerra e va chiamata con il suo nome. Con il suo maledetto nome. E chi la paga sono sempre e solo i civili. Cosa possiamo fare? Una canzone? Un'altra? Non lo sappiamo. Ma fermiamola, in qualche modo.
Riccardo Venturi 14/7/2006 - 23:36
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Preghiera in settembre

Preghiera in settembre
[2005]
Da "Apuamater"
Testo e musica di Davide Giromini
interpretata assieme ai Del Sangre
Cantami i tuoi giorni nella steppa
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 12/10/2005 - 19:25
Percorsi: Genova - G8
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Cannoni del Sagro

Cannoni del Sagro
Dall'album "Apuamater"
[2005]

Testo e musica di Davide Giromini
Voci: Mattia Bovenzi, Tania Sabinos
Voce e fisarmonica: Davide Giromini
Violino: Elia Martellini
Voce e chitarra: Andrea Landi

Su Davide Giromini e sul suo album aveva scritto a suo tempo anche Francesco Senia. Quella che segue è un po’ un’integrazione, un po’ un’altra cosa. Ringrazio Davide "Darmo" anche per avermi spedito i testi esatti delle sue canzoni, che erano stati trascritti all'ascolto con qualche ovvia imprecisione che viene adesso corretta. (RV)

Il mio primo incontro con Davide Giromini è stato tra quelli che non si dimenticano. In una serata a Cantù, e se ci ripenso sarà ormai un anno e mezzo fa, assieme ai Delsangre (che accompagnava) e ai Caravane de Ville. Davide aveva un mal di denti terrificante, con quella sua aria che mi viene da definire irta; stava male. Sarà difficile dimenticarsi il suo personalissimo... (continua)
Sole e vento dell’altura
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 3/8/2005 - 09:55
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Canto dei coscritti, o Partirò, partirò

Canto dei coscritti, <i>o</i> Partirò, partirò
"Canto toscano, sull'aria di "Maremma", risale all'epoca delle guerre napoleoniche, e nacque probabilmente quando l'Imperatore istituì la leva obbligatoria anche nelle terre italiane conquistate, sull'esempio di quel che era accaduto in Francia con la rivoluzione.
I versi, sembra siano stati scritti da Anton Francesco Menchi, nato nel 1762 a Cucciano, nella montagna pistoiese. Il Menchi fu il più celebre cantastorie e poeta popolare del suo tempo in Firenze. Racconta un contemporaneo, Giuseppe Arcangeli, che improvvisava nei giorni del marcato nella Piazza del Granduca (Piazza Signoria) e richiamava intorno a sé una gran folla di campagnoli, quando suonando il suo tamburello a sonagli faceva uscire come per incanto da una cassetta una faina addomesticata. Fu avverso alle idee rivoluzionarie che venivano dalla Francia, cantò gli orrori della novella Babilonia (la Rivoluzione), la morte di... (continua)
PARTIRE PARTIRO' PARTIR BISOGNA
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 11/6/2005 - 17:12
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Cara Laura

Cara Laura
(2005)
Da "Apuamater" di Davide Giromini

Testo e musica di Fabio Ghelli
Voce narrante: Laura Seghettini
Voce e chitarra: Fabio Ghelli
Voce: Davide Giromini
Chitarra solista: Antonio Pincione
Violino: Michele Menconi


La prima volta che ho sentito una canzone scritta e cantata da Davide Giromini ero ad uno spettacolo teatrale, in un parco a Scandicci. "Sottosopra". Uno spettacolo creato da Virginia Martini a partire da "il figlio di Bakunin" di Sergio Atzeni. E proprio "Sottosopra [Inno darmico del cavatore]" si chiamava la canzone che faceva da tema e filo conduttore per tutto lo spettacolo. L'avevo già visto all'opera, Davide, più volte, con la sua fisarmonica, e la sua grinta a fare da contrappunto alle sue sembianze; ma era la prima volta, dopo molto anni, che sentivo una canzone "nuova" vibrare di sapore antico e, allo stesso tempo, sentivo una canzone "antica" che sapevo essere... (continua)
Sono morto altre volte, Laura,
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 29/4/2005 - 14:51

C'è qualcosa che non torna

C'è qualcosa che non torna
Testo e musica di Luca Mirti.
Sempre da "Terra di nessuno" (2004).




E questa è una canzone davvero dura da mandare giù. Siete avvertiti.
C'è qualcosa che non torna, ti dichiari pacifista
(continua)
inviata da Riccardo Venturi
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L'oro del diavolo

L'oro del diavolo
Testo e musica di Luca Mirti.
Ancora dall'album "Terra di nessuno" (2004).




E vorrei segnalare questa canzone assolutamente splendida.
La parte recitata è stata scritta da Marino Severini dei Gang.
Fammi ritornare indietro a tante lune fa
(continua)
inviata da Riccardo Venturi
Percorsi: Il Diavolo
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Genova

Genova
Testo e musica di Luca Mirti
dall'album "Terra di nessuno" (2004).

Con la partecipazione dei Gang
E venne il tuono e venne il temporale
(continua)
inviata da Riccardo Venturi
Percorsi: Genova - G8
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Perché non ci vai tu

Perché non ci vai tu
[2004]
Testo e musica di Luca Mirti.

Una canzone dura e fastidiosa, come nello stile dei Delsangre. Dal loro ultimo album, "Terra di nessuno" (2004).
Da notare che, sulla copertina dell'album, c'è un'immagine di via dei Georgofili, a Firenze, la strada colpita dal sanguinoso attentato mafioso del 27 maggio 1993.
Perché non ci vai tu, di nobili ideali
(continua)
inviata da Riccardo Venturi




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