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Autore Litfiba

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Africa

Africa
da "Colpo di coda" (live 1993)

Quando nel 1993 Mandela e l’allora Presidente della Repubblica Sudafricana Fredrik Willem De Klerk furono insigniti del Premio Nobel per la Pace, il live dei Litfiba Colpo di coda era quasi in uscita, e i brani della sua tracklist furono registrati proprio in quel periodo.
Con Africa, ancora una volta, Renzulli Pelù e compagni, come già avevano fatto con Il vento, si affidano all’attualità come alla più ispiratrice delle Muse, e lo fanno senza riferimenti aperti e chiari alla vicenda di Nelson Mandela, ma con l’immediatezza di chi sa che un attimo di ritardo potrebbe essere fatale, ché si opporrebbe al ricordo vivo.
Lo fanno a volte con la franchezza chiarificatrice che molto spesso ha distinto le loro canzoni; all’inizio Piero Pelù presentando il pezzo dice: “Ok, la prossima è una canzone nuova. S’intitola Africa; la dedichiamo a tutti gli amici bianchi, neri, gialli, verdi, di tutto il mondo”.
Più chiaro di così!

(Dario Coriale da 11 febbraio 1990: Mandela libero; potere della memoria)
Uga, uga uga e
(continua)
25/11/2007 - 20:47
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Il vento

Il vento
da "Pirata" (1989)

Un pezzo proposto nel live “Pirata” uscito proprio nel 1989, nel periodo d’oro di quei Litfiba che sapevano sussurrare e poi urlare le loro pretese di verità e che della semplice crudezza dei loro testi cantati avevano fatto il loro piccolo marchio di fabbrica; bei tempi!

“Sono il vento, sono libero come il vento”. Quel vento che lisciava le bandiere rosse ora suggeriva libertà a chi sapeva che forse non l’avrebbe mai toccata per davvero; almeno lì, in quella piazza. E allora ricordare! Non scordare! “Tiene a mente Tien ‘An ‘Men”; ma chi? Chi deve riportare alla memoria quegli spari dei primi di giugno?

Chi non deve perdere il tempo nell’oblio? E’ forse quel ragazzo dei carri armati che torna qualche giorno dopo in quella piazza ormai desolata e si ci rivede dentro? Il Piero Pelù dei tempi migliori non ce lo dice, non ce lo vuole dire; ed Augusto, forse, ci toglie ogni dubbio: “…perché il carro armato non si è fermato e niente ha risparmiato”.

(Dario Corale, da Area locale)
L'orizzonte è nello specchio
(continua)
25/11/2007 - 20:30
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Louisiana

Louisiana
da "Litfiba 3" (1988)
Testo e musica di Antonio Aiazzi, Ringo De Palma, Gianni Maroccolo, Piero Pelù e Ghigo Renzulli.
Arrangiamento dei Litfiba e di Francesco Magnelli

L'album "Litfiba 3" chiude la cosiddetta "trilogia del potere" di cui fanno parte anche Desaparecido e 17 Re.
Si tratta dell'album più politico del gruppo fiorentino. Politico già dalla copertina in cui è ritratto Willy Nelson Darden, un nero giustiziato sulla sedia elettrica in Florida il 15 marzo 1988, nonostante i forti dubbi sulla sua colpevolezza, espressi anche da alcuni membri della giuria. Ed al tema della pena di morte è dedicata anche la terza traccia dell'album (la splendida Louisiana).

da Wikipedia
Oh, Louisiana
(continua)
30/8/2007 - 16:33
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Lulù e Marlène

Lulù e Marlène
[1985]
Album: Desaparecido

Il testo parla da sè, da brividi ...


Lulù, la luce è vuota
(continua)
inviata da Alessandro 13/2/2006 - 22:15
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Ora d'aria

Ora d'aria
da "Spirito" (1994)
Tira aria un po' pesante aria riciclata
(continua)
29/10/2005 - 11:22
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No Frontiere

No Frontiere
da "Spirito" (1995)
Superato l'orizzonte dello specchio
(continua)
29/10/2005 - 11:18
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Tex

Tex
da "Litfiba 3" (1988)
Sulla strada ci sono solo io
(continua)
25/11/2004 - 14:05
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Roccu u Stortu

Roccu u Stortu
(Voltarelli - Voltarelli - De Siena -Sirianni)

La canzone è tratta dall'omonimo spettacolo di Francesco Suriano per la regia di Fulvio Cauteruccio messo in scena da Krypton, la compagnia teatrale di avanguardia che aveva già collaborato con i Litfiba degli esordi nell'"Eneide" e con Meg e Marco Messina dei 99 posse ne "La Tempesta" di Shakespeare.
Racconta la storia di Roccu, lo scemo del villaggio, che viene mandato al macello della guerra.

Vedi anche Roccu u Stortu - Testi.

Mentre siamo reclusi in sala di registrazione per missare il disco, passiamo molti momenti in silenzio, e ci guardiamo tra di noi. Fuori da qui intanto eventi epocali stravolgono il mondo. Nella storia del nostro gruppo, la guerra ha un ruolo fondamentale, facemmo il primo concerto a Cesena marzo 1991 mentre Bush padre bombardava Bagdad, al concertone del 1 Maggio 1999 in Kosovo c'era la guerra umanitaria e noi... (continua)
Roccu u stortu
(continua)
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Desaparecido

Desaparecido
[1985]
Album: Desaparecido

La canzone Desaparecido dà il titolo ad uno dei primissimi album dei Litfiba (del 1985). La storia dei Desaparecidos argentini è una delle tante pagine drammatiche del novecento voluta da uno dei tanti regimi militari sudamericani protagonista anche della guerra delle Falkland. [Luca Cinti]

La title track dell'omonimo album, musicalmente caratterizzata dal potente urlo iniziale e dalle sperimentali ritmiche di flamenco, è ispirata ai 'Desaparecidos', termine con cui negli anni '70 e '80 venivano indicate le vittime dei regimi militari dell'America latina. Si trattava generalmente di dissidenti dei vari regimi, a volte arrestati altre sequestrati e fatti letteralmente sparire ('desaparecido' = 'scomparso' in spagnolo) e, nella maggior parte dei casi, torturati e uccisi.

La canzone, come molte altre del filone new wave, non è soggetta ad un'interpretazione immediata.... (continua)
Desaparecido!
(continua)
inviata da Luca Cinti
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Prima Guardia

Prima Guardia
da "Terremoto" (1993)

Le guerre hanno bisogno degli eserciti e gli eserciti spesso hanno bisogno dei ragazzi di leva. E così succede che "un anno è un secolo, 365 croci...". Si dice che il testo sia stato ispirato dalla lettura del famoso romanzo di Dino Buzzati "Il deserto dei tartari".

A volte il terzo verso viene riportato con "il nemico è la tua noia", ma, nonostante la pronuncia di Pelù sia un po' fuorviante, mi sembra che dica chiaramente "naia".
Limite prima guardia
(continua)
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Linea d'ombra

Linea d'ombra
[1992]
Testo e musica di Piero Pelù e Ghigo Renzulli
Lyrics and music by Piero Pelù e Ghigo Renzulli
Da "Sogno Ribelle"

Ricordiamo che il titolo di questa canzone è palesemente ripreso da uno dei più famosi e celebrati romanzi di Joseph Conrad, "La linea d'ombra" (The Shadow Line nel titolo originale inglese). Lo stesso romanzo che è alla base di Apocalypse Now, tanto per intenderci bene.
Io obietto
(continua)




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