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Percorso Stragi e eccidi fascisti e nazisti in Italia e in Europa

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Sette lucciole perse nel grano

Sette lucciole perse nel grano
2020

"Sette lucciole perse nel grano", canzone dedicata ai martiri del XX giugno. Testo di Tullio Bugari e musica di Silvano Staffolani.

L'eccidio avvenne il 20 giugno 1944 nella contrada di campagna "Montecappone", alla periferia di Jesi (An) un mese prima della liberazione della città; le vittime furono sette giovani tra i 18 e i 25 anni, cinque di loro residenti nel vicino quartiere di "via Roma" (Armando e Luigi Angeloni, Francesco Cecchi, Alfredo Santinelli, Mario Saveri) e altri due militari lontanti dalle loro case, Enzo Carboni di Sant'Eufemia di Aspromente e Calogero Grasceffo di Agrigento.
Scrive lo storico locale Giuseppe Luconi nel libro “L’anno più lungo”:
“Sono all’incirca le sette di sera: in via Roma, all’altezza dell’edicola del Crocefisso, una trentina di giovani sono seduti avanti casa e discutono sui fatti del giorno. Improvvisamente arrivano tedeschi e fascisti,... (continua)
Venti giugno notte di luna nera
(continua)
inviata da Dq82 + Tullio Bugari 3/6/2020 - 20:29
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Il sentiero

Il sentiero
dal disco "Memorie dal futuro" (2018)
con Marino Severini dei Gang

Il brano è dedicato alla memoria dei caduti dell'eccidio di Montalto, compiuto dal 1º Battaglione M Camicie Nere "IX Settembre" il 22 marzo 1944 nell'omonima località, nei pressi di Tolentino. Nell'eccidio vennero fucilati 31 partigiani. E'stato scritto dopo la partecipazione alla Marcia della Memoria 2018 che collega Caldarola a Montalto.
Lungo le strade di polvere e di memoria
(continua)
inviata da Alessandro Piccioni 27/4/2020 - 12:31
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Nebbia bassa

Nebbia bassa
Ciao a tutti avete gli accordi di questa canzone?
francè 15/3/2020 - 15:20
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Martires in s'Ardeatina Fossa

Martires in s'Ardeatina Fossa
Umberto Cocco, Sardegna nelle Ardeatine. Storie di invisibili: nove sardi trucidati dai nazisti, Comune di Sedilo/Arkadia, 2015

Poi in Calendario Civile (2019)

Interpretata da Clara Farina

«Le Fosse Ardeatine sono il nostro vero monumento nazionale, altro che Vittoriano», scrive Sandro Portelli in “Sia lode ora a uomini non di fama”, il suo contributo al volume curato da Umberto Cocco, perché i 335 massacrati il 24 marzo 1944 da nazisti e fascisti accomunano il Paese intero, provenivano da tante parti d’Italia. Tra i caduti nell’eccidio c’erano anche nove sardi, dal Campidano, dal Logudoro, dall’Ogliastra, dal Sulcis. Erano diversi per estrazione sociale, attività e professione; i loro nomi: Candido Manca, Gerardo Sergi, Pasqualino Cocco, Agostino Napoleone, Salvatore Canalis, Giuseppe Medas, Sisinnio Mocci, Antonio Ignazio Piras, Gavino Luna. Alla loro vita sono dedicati gli altri interventi... (continua)
Sonadu no han toccos de agonia
(continua)
inviata da Dq82 20/1/2020 - 13:22
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L'uomo che verrà [Nannarè]

L'uomo che verrà [Nannarè]
Nannarè
[1981]
Film / Movie / Film / Elokuva :
Giorgo Diritti
L'uomo che verrà / The Man Who Will Come / L'Homme qui viendra
Testo e musica / Lyrics and music / Paroles et musique / Sanat ja sävel:
Eugenio Bennato

75 anni dopo Monte Sole: 29 Settembre-5 Ottobre 1944.

Decine e decine furono le stragi e gli eccidi da parte delle SS e della Wehrmacht in Italia nel 1944. Con i criminali delle SS collaborarono talvolta anche militari fascisti con la divisa tedesca e civili repubblichini con il volto coperto.
Tra l’Agosto e l’Ottobre del 1944 la 16^ Divisione di fanteria meccanizzata delle SS [16. SS-Panzergrenadier-Division Reichsführer SS], comandata dal SS-Brigadeführer generale Max Simon si macchiò di stragi e atrocità contro la popolazione civile particolarmente efferate. Segue l’elenco delle stragi compiute da tale infame divisione :

Nozzano 11 agosto, 59 omicidi
Sant’Anna... (continua)
NANNARE’
(continua)
inviata da Riccardo Gullotta 29/9/2019 - 21:03
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L'unica superstite

L'unica superstite
Liliana Del Monte racconta L'eccidio della Bettola

27/8/2019 - 12:34
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Boves (Non ti ricordi il trentuno dicembre)

E. Macario / G. Maccario
Boves  (Non ti ricordi il trentuno dicembre)
Il testo è quello riportato nel libretto "Canta Partigiano", 1947, pag.20, Panfilo editore in Cuneo, (vedi la pagina "La Veglia del Partigiano" col seguente commento :
E' la canzone della Brigata Bisalta "B. Lerda" che fu già la vecchia e gloriosa Banda di Boves. La canzone che si canta sull'aria di "Non ti ricordi quel 24 maggio", rievoca l'attacco mosso dai tedeschi, il 31 dicembre 1943, contro Boves e la sua Banda.
RICORDO DI BOVES
(continua)
inviata da gianfranco 26/8/2019 - 17:12
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Galleria Del[l]e Armi

Galleria Del[l]e Armi
Balvano, il Titanic ferroviario
di Elisabetta Gullo

Riccardo Venturi 5/6/2019 - 15:12
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Roma Maledetta

Roma Maledetta
2018
L'amore mio non more

(Testo: Pieravanti – Musica: Il Muro del Canto)

Il primo dei monologhi del disco è Roma Maledetta. Perché secondo te questa città è maledetta? Da dove viene questa brama di sangue?
Mah in realtà io non credo che la città sia maledetta: Roma Maledetta è un gioco in cui si cerca di raccontare una storia attraverso tutti i fatti di cronaca nera, dal fratricidio di Romolo e Remo fino ad oggi; però è solo un escamotage per concludere il brano dicendo che la Roma che ci fa paura è quella indifferente. Il senso è: possono succedere tutte le cose più tremende che ci influenzano in negativo ma poi è l’indifferenza delle persone il vero problema.

E secondo te quale potrebbe essere una “cura” per questa indifferenza?
Secondo me una cura potrebbe essere interessarsi delle cose che succedono, interessarsi dell’altro e delle problematiche sociali. Porre attenzione anche... (continua)
Roma maledetta non sai quello che t'aspetta
(continua)
inviata da Dq82 16/3/2019 - 20:43

Stazzema

Stazzema
2015
Memorie ritrovate
Ho visto sudare di sangue nell'ora della pioggia e del fuoco.
(continua)
inviata da Dq82 + Andrea Sigona 20/2/2019 - 09:43
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An Rhein und Ruhr marschieren wir

anonimo
An Rhein und Ruhr marschieren wir
NOI MARCIAMO SUL RENO E LA RUHR
(continua)
inviata da Francesco Mazzocchi 29/1/2019 - 17:25
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Il vento della memoria

Il vento della memoria
2018
Sentieri Partigiani. Tra Marche e Memoria

Il penultimo brano è una canzone corale “Il vento della memoria”, che attualizza la Resistenza mettendo sullo stesso piano tre avvenimenti importanti della storia d’Italia: la fucilazione di 59 uomini a Capolapiaggia (frazione del comune di Camerino) il 24 giugno 1944, la strage di Piazza Fontana del 12 dicembre 1969 e quella di Piazza Loggia del 28 maggio 1974. Se le stragi degli anni ’70 sono conosciute ai più , merita un’attenzione particolare invece la fucilazione di 59 uomini a Capolapiaggia, dove morì, tra gli altri, la vedetta del Battaglione Alessandro Sabbatini, a cui vennero cavati gli occhi prima della fucilazione. L’importanza del testo qui si rivela fondamentale per attualizzare la Resistenza e ricordare che nonostante quello che vogliono farci credere, i venti del fascismo non sono ancora sopiti, anzi…E’ una canzone corale con... (continua)
Soffia e fischia il vento della memoria
(continua)
inviata da Dq82 1/7/2018 - 17:54

Canto delle ragazze fucilate per rappresaglia

Canto delle ragazze fucilate per rappresaglia
(1975)
Poesia di Lea Ferranti (1919-2003), poetessa marchigiana
da Spoon River Partigiano (1975)

Mi permetto di inserire questa poesia anche se non è stata musicata, trattandosi comunque di un canto. Magari qualcuno potrà musicarlo, come hanno fatto i Marlene Kuntz con Hanno crocifisso Giovanni, anche se in questo caso credo che sarebbe più adatta una musica meno noise-rock e più folk.


Spoon River partigiano nasce da un contesto ben preciso: il trentennale della liberazione. Ci si colloca negli anni settanta ma il ricordo dei massacri e delle battaglie è ancora vivo negli occhi dei sopravvissuti e nelle voci della memoria.

Si tratta di vere e proprie epigrafi, ipogrammi dell'Antologia di Spoon River, da cui il titolo Spoon River partigiano. Sono morti che parlano di morti, in un verso che, come in un canto corale, tra elegia e sogno, tra gratitudine e pietà, tra squarci insanguinati... (continua)
Genziane sbocciano dai nostri occhi
(continua)
inviata da Lorenzo 27/4/2018 - 23:50
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Le Querce di Monte Sole

Le Querce di Monte Sole
Le Querce di Monte Sole, brano di Alessandro Colpani e Francesco Brianzi. Testo tratto dalla poesia omonima "Le Querce di Monte Sole" di Luciano Gherardi (1919-1999), sull'eccidio di Marzabotto.

Dal sito www.chiesadibologna.it: "Chi sale oggi sulle colline di Monte Sole e si ferma sul prato antistante i resti della chiesa di San Martino di Caprara, trova una poesia incisa su dei lastroni posti sotto l'immagine di un Crocifisso. Si tratta di un canto spirituale, composto da monsignor Luciano Gherardi nel 1978, quando ancora le rovine di San Martino di Caprara, di Santa Maria di Casaglia e di Cerpiano, erano sommerse da cumuli di terriccio e da grovigli di sterpi e ortiche: in esso emerge tutta la sofferenza di un sacerdote che ha perso due «compagni di Messa», don Ubaldo Marchioni e don Giovanni Fornasini. Il canto è intitolato «Le querce di Monte Sole», e sarà poi il titolo del volume scritto... (continua)
Si piegano le querce
(continua)
inviata da muffinthebest 3/2/2018 - 12:53
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Benedicta 1944

Benedicta 1944
2017
Short stories

Sull'Appennino Ligure, tra Genova e Alessandria, nella primavera del 1944 operavano due brigate partigiane, la Brigata Autonoma Alessandria e la 3ª Brigata Liguria. Tra il 3 e 6 aprile reparti tedeschi appoggiati da quattro compagnie della Guardia Nazionale Repubblicana (due provenienti da Alessandria e due da Genova) e da un reparto del reggimento di Granatieri di stanza a Bolzaneto, accerchiarono la zona del Tobbio. Il 6 aprile iniziarono gli scontri armati e mentre la 3ª Brigata Garibaldi Liguria cercò di rompere l'assedio dividendo i propri uomini in piccoli gruppi, la Brigata Autonoma Alessandria cercò una disperata difesa alla Benedicta e a Pian degli Eremiti. Il 6 aprile le truppe italo-tedesche fanno saltare la cascina della Benedicta dove i partigiani della 3a Brigata Liguria hanno insediato il loro comando, catturano molti uomini e incendiano numerose cascine.... (continua)
Strumentale
inviata da Dq82 18/1/2018 - 14:01
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Lettera da Sant'Anna di Stazzema

Lettera da Sant'Anna di Stazzema
«Settanta anni fa, il 1° gennaio 1948, entrava in vigore la Costituzione Repubblicana dopo anni di regime fascista e di occupazione nazista che avevano annullato tutte le libertà personali, associative discriminando e perseguitando gli oppositori a seconda del pensiero, per l’appartenenza religiosa, razziale, etnica.
Tutti insieme vogliamo assumerci un impegno.
Aderendo al Comune Virtuale Antifascista e sottoscrivendo questo documento:

AFFERMIAMO la responsabilità di ciascuno in merito alla possibilità per tutti di poter crescere e prosperare nel rispetto dell’altro, di poter esprimere liberamente le proprie opinioni senza discriminazioni di pensiero, razza, religione, orientamento politico, sesso, orientamento sessuale, condizione sociale ed arrivare all’obiettivo per ciascuno di accedere ad una informazione che diventi strumento di conoscenza su cui costruire un mondo senza più paure,... (continua)
2/1/2018 - 19:23
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Roma città persa

Roma città persa
Versione live con Daniele Coccia (Muro del canto)

DQ82 28/10/2017 - 11:54
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I passi del mattino

I passi del mattino
2016
Finestre

Feat. Marino Severini

Brano per la memoria, per non dimenticare, dal Groove Combact Folk Rock.
Si parte con un dolce incipit del flauto di Marta e Chitarra Acustica, per l’introduzione di questa storia vera, cantata dalla suggestiva voce di Marino Severini con Renato.
La canzone è il racconto, cantato con rabbia, dolore e commozione della vicenda del 10 Agosto del 1944 in Piazzale Loreto a Milano, dove i fascisti e i nazisti trucidarono all’alba 15 persone per rappresaglia, presi a caso, tra Operai, Impiegati, Commercianti, Antifascisti e gente comune.
Il testo è un omaggio alla Resistenza partigiana, a tutte le persone che hanno perso la vita per darci una società democratica, senza guerre e senza violenza, che hanno fatto la storia del nostro paese. Come i 15 “Ragazzi” di Piazzale Loreto, qui ricordati uno per uno con il loro nome e cognome e professione.


Località... (continua)
Ricordo un giorno lontano, il 10 agosto del 1944
(continua)
inviata da dq82 28/6/2017 - 17:16
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Anna di Stazzema

Anna di Stazzema
2006

Anna Pardini è la vittima più piccola con i suoi venti giorni di età. Si trovava tra le braccia della mamma Bruna, a Coletti, assieme alle sorelle Cesira, Maria, Lilia, Adele, e altre venti persone quando i nazisti hanno fatto fuoco contro di loro.
Cesira, la più grande, ha tentato di salvare Adele, Maria, Lilia e Anna.
Anna era gravemente ferita: aveva gli arti praticamente mutiliati. Adele e Lilia, grazie a Cesira, hanno avuto salva la vita, la stessa sorte non è toccata a Maria, ormai ferita a morte, e alla stessa Anna, deceduta dopo pochi giorni.
santannadistazzema.org
La luna ed il cane abbaiano insieme
(continua)
inviata da dq82 18/1/2017 - 17:54
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Cortogno

Cortogno
2014
Esiste chi Resiste


Testo di Alessandro Caporossi

Testo fornitoci direttamente dai Gasparazzo (nella persona di Generoso Pierascenzi), Ringraziamo immensamente, sperando di far conoscere questo splendido disco a quante più persone possibili

“…la parola umana si oppone alla morte…fa vivere anche chi non è più in vita, poiché anche la memoria è parola, e con la memoria noi salviamo dal caos dell’oblio chi non è più tra noi…"
da “Nessuno ha mai visto Dio” di Gabriella Caramore

La zona intorno a Modena e Reggio Emilia , verso il territorio di pianura e Nonantola, da quel fatidico 8 settembre 1943, ha conosciuto momenti di violenza e di lacrime, di atti di coraggio e di abnegazione che non devono essere cancellati. Non diversamente da altri paesi, ha visto i suoi figli combattersi e uccidersi, ha visto l’odio che “…si sfrena tra i fratelli in ira a morte…” (Ungaretti- Mio fiume anche... (continua)
Incerti Dante
(continua)
inviata da dq82 12/1/2017 - 13:20
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Campazzo

Campazzo
2014
Esiste chi Resiste


Testo di Alessandro Caporossi

Testo fornitoci direttamente dai Gasparazzo (nella persona di Generoso Pierascenzi), Ringraziamo immensamente, sperando di far conoscere questo splendido disco a quante più persone possibili

“…la parola umana si oppone alla morte…fa vivere anche chi non è più in vita, poiché anche la memoria è parola, e con la memoria noi salviamo dal caos dell’oblio chi non è più tra noi…"
da “Nessuno ha mai visto Dio” di Gabriella Caramore

La zona intorno a Modena e Reggio Emilia , verso il territorio di pianura e Nonantola, da quel fatidico 8 settembre 1943, ha conosciuto momenti di violenza e di lacrime, di atti di coraggio e di abnegazione che non devono essere cancellati. Non diversamente da altri paesi, ha visto i suoi figli combattersi e uccidersi, ha visto l’odio che “…si sfrena tra i fratelli in ira a morte…” (Ungaretti- Mio fiume anche... (continua)
Il tenente Totonelli
(continua)
inviata da dq82 12/1/2017 - 13:14
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Avanti lavativi!

Avanti lavativi!
2014
Esiste chi Resiste


Testo di Alessandro Caporossi

Testo fornitoci direttamente dai Gasparazzo (nella persona di Generoso Pierascenzi), Ringraziamo immensamente, sperando di far conoscere questo splendido disco a quante più persone possibili

“…la parola umana si oppone alla morte…fa vivere anche chi non è più in vita, poiché anche la memoria è parola, e con la memoria noi salviamo dal caos dell’oblio chi non è più tra noi…"
da “Nessuno ha mai visto Dio” di Gabriella Caramore

La zona intorno a Modena e Reggio Emilia , verso il territorio di pianura e Nonantola, da quel fatidico 8 settembre 1943, ha conosciuto momenti di violenza e di lacrime, di atti di coraggio e di abnegazione che non devono essere cancellati. Non diversamente da altri paesi, ha visto i suoi figli combattersi e uccidersi, ha visto l’odio che “…si sfrena tra i fratelli in ira a morte…” (Ungaretti- Mio fiume anche... (continua)
Avanti lavativi! così ci han detto
(continua)
inviata da dq82 12/1/2017 - 10:25
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Navicello

Navicello
2014
Esiste chi Resiste


Testo di Alessandro Caporossi

Testo fornitoci direttamente dai Gasparazzo (nella persona di Generoso Pierascenzi), Ringraziamo immensamente, sperando di far conoscere questo splendido disco a quante più persone possibili

“…la parola umana si oppone alla morte…fa vivere anche chi non è più in vita, poiché anche la memoria è parola, e con la memoria noi salviamo dal caos dell’oblio chi non è più tra noi…"
da “Nessuno ha mai visto Dio” di Gabriella Caramore

La zona intorno a Modena e Reggio Emilia , verso il territorio di pianura e Nonantola, da quel fatidico 8 settembre 1943, ha conosciuto momenti di violenza e di lacrime, di atti di coraggio e di abnegazione che non devono essere cancellati. Non diversamente da altri paesi, ha visto i suoi figli combattersi e uccidersi, ha visto l’odio che “…si sfrena tra i fratelli in ira a morte…” (Ungaretti- Mio fiume anche... (continua)
Io cancellerò ogni vostra memoria
(continua)
inviata da dq82 12/1/2017 - 09:45
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Vercallo

Vercallo
2014
Esiste chi Resiste


Testo di Alessandro Caporossi

Testo fornitoci direttamente dai Gasparazzo (nella persona di Generoso Pierascenzi), Ringraziamo immensamente, sperando di far conoscere questo splendido disco a quante più persone possibili

“…la parola umana si oppone alla morte…fa vivere anche chi non è più in vita, poiché anche la memoria è parola, e con la memoria noi salviamo dal caos dell’oblio chi non è più tra noi…"
da “Nessuno ha mai visto Dio” di Gabriella Caramore

La zona intorno a Modena e Reggio Emilia , verso il territorio di pianura e Nonantola, da quel fatidico 8 settembre 1943, ha conosciuto momenti di violenza e di lacrime, di atti di coraggio e di abnegazione che non devono essere cancellati. Non diversamente da altri paesi, ha visto i suoi figli combattersi e uccidersi, ha visto l’odio che “…si sfrena tra i fratelli in ira a morte…” (Ungaretti- Mio fiume anche... (continua)
Con quanta ferocia i Nazi-fascisti
(continua)
inviata da dq82 11/1/2017 - 22:48
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La notte di San Giovanni

La notte di San Giovanni
2014
Esiste chi Resiste


Testo di Alessandro Caporossi

Testo fornitoci direttamente dai Gasparazzo (nella persona di Generoso Pierascenzi), Ringraziamo immensamente, sperando di far conoscere questo splendido disco a quante più persone possibili

“…la parola umana si oppone alla morte…fa vivere anche chi non è più in vita, poiché anche la memoria è parola, e con la memoria noi salviamo dal caos dell’oblio chi non è più tra noi…"
da “Nessuno ha mai visto Dio” di Gabriella Caramore

La zona intorno a Modena e Reggio Emilia , verso il territorio di pianura e Nonantola, da quel fatidico 8 settembre 1943, ha conosciuto momenti di violenza e di lacrime, di atti di coraggio e di abnegazione che non devono essere cancellati. Non diversamente da altri paesi, ha visto i suoi figli combattersi e uccidersi, ha visto l’odio che “…si sfrena tra i fratelli in ira a morte…” (Ungaretti- Mio fiume anche... (continua)
Salvate lui
(continua)
inviata da dq82 9/1/2017 - 15:48

Squadristi, ricordate il gran macello

anonimo
Squadristi, ricordate il gran macello
[dopo il 1921]

Questo testo l'ho reperito su Wikitesti, preceduto dalle seguenti laconiche informazioni: “Canzoni della Toscana 1921- Dante Priore - Santi Bigi “il Bruco”.
Vado quindi per deduzioni:
Le strofe si riferiscono alla devastazione di Foiano della Chiana, Arezzo, perpetrata dai fascisti nell'aprile del 1921;
Dante Priore, aretino, è colui che raccolse il canto, probabilmente negli anni 70. L'abbiamo già incontrato come informatore di canzoni quali Quand' a i' cucco salivamo, Tante storie si sente cantare, Gli Austriaci da Gorizia e Il general Cadorna;
Santi Bigi, detto Il Bruco, poeta contadino di Terranuova Bracciolini, Arezzo, è probabilmente l'autore delle strofe. L'unica traccia che trovo di lui in Rete è dal sito dell'“Associazione del Fagiolo Zolfino di Pratomagno” dove si racconta che Il Bruco nell'immediato secondo dopoguerra compose il testo di una zinganetta (una... (continua)
Squadristi, ricordate il gran macello
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 19/11/2016 - 23:26




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