En una terra llunyana
En una terra llunyana. (Cançó dels Catalans Exiliats)
[2009]
Lletra i música de Sergi Dantí
Àlbum: CanSongs (Cançons) Cançons Essencials Catalanes
Este es un homenaje a los exiliados catalanes, aquellos que murieron en países lejanos sin poder nunca más volver a pisar su tierra, a ver su mar, a oler su viento. Siempre me ha impresionado mucho este detalle. Es un anhelo tan biológico o tan animal, que renunciar a él por imposición del fascismo victorioso, debe ser triplemente doloroso. Así vivía una familia catalana en tierras lejanas. Enseñando a sus nietos las canciones y la lengua de su país, "por si un día podían volver"..
Adolf Hitler probó sobre la República Española los métodos de muerte masiva que luego le harían tan efectivo en la II Guerra Mundial. Los probó mediante las tropas franquistas y sobre los Republicanos Españoles. Huyendo del horror y las fosas comunes, inaugurando los famosos Campos de Concentración nazis, los Republicanos se lanzaron al mundo.
[2009]
Lletra i música de Sergi Dantí
Àlbum: CanSongs (Cançons) Cançons Essencials Catalanes
Este es un homenaje a los exiliados catalanes, aquellos que murieron en países lejanos sin poder nunca más volver a pisar su tierra, a ver su mar, a oler su viento. Siempre me ha impresionado mucho este detalle. Es un anhelo tan biológico o tan animal, que renunciar a él por imposición del fascismo victorioso, debe ser triplemente doloroso. Así vivía una familia catalana en tierras lejanas. Enseñando a sus nietos las canciones y la lengua de su país, "por si un día podían volver"..
Adolf Hitler probó sobre la República Española los métodos de muerte masiva que luego le harían tan efectivo en la II Guerra Mundial. Los probó mediante las tropas franquistas y sobre los Republicanos Españoles. Huyendo del horror y las fosas comunes, inaugurando los famosos Campos de Concentración nazis, los Republicanos se lanzaron al mundo.
[Parlat: ] Aquestes són les cançons
(continua)
(continua)
inviata da giorgio 2/8/2020 - 15:28
Mein Bruder war ein Flieger
Ο ΑΔΕΛΦΟΣ ΜΟΥ Ο ΑΕΡΟΠΟΡΟΣ
(continua)
(continua)
inviata da γιώργος 30/6/2020 - 21:30
Antonio Machado
2017
Fake art
Antonio Machado, il cui nome completo è Antonio Cipriano José María y Francisco de Santa Ana Machado Ruiz (Siviglia, 26 luglio 1875 – Collioure, 22 febbraio 1939), è stato un poeta e scrittore spagnolo, tra i maggiori di tutti i tempi appartenente alla cosiddetta generazione del '98.
Machado, a differenza del fratello Manuel che si schiera con i nazionalisti, prende posizione a favore del governo repubblicano e appoggia le azioni di numerosi intellettuali. Nel frattempo continua a scrivere: un secondo Juan de Mairena (pubblicato postumo), le prose e i versi de La guerra. Nel 1936 Machado e la sua famiglia si trasferirono dapprima a Valencia e poi, nell'aprile 1938 nella città che restò ultimo baluardo di coloro che si opponevano ai golpisti, Barcellona. A fine gennaio 1939, Machado, la madre, il fratello e la moglie di questi furono tra gli ultimi a lasciare la città catalana... (continua)
Fake art
Antonio Machado, il cui nome completo è Antonio Cipriano José María y Francisco de Santa Ana Machado Ruiz (Siviglia, 26 luglio 1875 – Collioure, 22 febbraio 1939), è stato un poeta e scrittore spagnolo, tra i maggiori di tutti i tempi appartenente alla cosiddetta generazione del '98.
Machado, a differenza del fratello Manuel che si schiera con i nazionalisti, prende posizione a favore del governo repubblicano e appoggia le azioni di numerosi intellettuali. Nel frattempo continua a scrivere: un secondo Juan de Mairena (pubblicato postumo), le prose e i versi de La guerra. Nel 1936 Machado e la sua famiglia si trasferirono dapprima a Valencia e poi, nell'aprile 1938 nella città che restò ultimo baluardo di coloro che si opponevano ai golpisti, Barcellona. A fine gennaio 1939, Machado, la madre, il fratello e la moglie di questi furono tra gli ultimi a lasciare la città catalana... (continua)
Marche Antonio Machado avec tes frères et ta mère
(continua)
(continua)
inviata da Dq82 4/5/2020 - 15:44
Fosses del silenci
Traduction française
Cette traduction n’est pas la mienne. J’ai transcrit le texte du video ci-dessous, avec quelques petites modifications de ma part. Dans le video, il y a aussi information sur le contexte historique.
Cette traduction n’est pas la mienne. J’ai transcrit le texte du video ci-dessous, avec quelques petites modifications de ma part. Dans le video, il y a aussi information sur le contexte historique.
FOSSES DU SILENCE
(continua)
(continua)
3/5/2020 - 23:34
Mar de Marbre
Parole e musica di Pau Alabajos
dal disco Les hores mortes (2020)
dal disco Les hores mortes (2020)
La lletra parla sobre les famílies que encara no han pogut fer el dol dels assassinats de la dictadura franquista. I eixa tristor, eixa ràbia, l’has d’expressar en sons, en sonoritats: Eixos greus, tan vibrats, com si fos un violoncel enfadat, transmeten molta ràbia. Crec que l’arranjament expressa allò que diu la lletra ja del primer acord.
Il testo parla delle famiglie che non sono ancora riuscite a piangere i morti assassinati dalla dittatura di Franco. E quella tristezza, quella rabbia, la devi esprimere con suoni, con sonorità: quei gravi, così vibrati, come se fosse un violoncello arrabbiato, trasmettono molta rabbia. Penso che l'arrangiamento esprima ciò che dicono i testi fin dal primo accordo.
Pau Alabajos: 'Les nostres armes són les paraules, el diàleg i la cultura'
Il testo parla delle famiglie che non sono ancora riuscite a piangere i morti assassinati dalla dittatura di Franco. E quella tristezza, quella rabbia, la devi esprimere con suoni, con sonorità: quei gravi, così vibrati, come se fosse un violoncello arrabbiato, trasmettono molta rabbia. Penso che l'arrangiamento esprima ciò che dicono i testi fin dal primo accordo.
Pau Alabajos: 'Les nostres armes són les paraules, el diàleg i la cultura'
La trista immensitat d’un mar de marbre
(continua)
(continua)
3/5/2020 - 23:28
Orazione funebre in memoria di Francisco Franco Bahamonde
[1976]
Il dovere di cantare / The Duty of Singing / Le devoir de chanter / Laulamisen velvollisuus
Testi di Giulio Stocchi recitati dall'autore
Poems by Giulio Stocchi recited by the authour
Poèmes de Giulio Stocchi récités par l'auteur
@ DIVERGO DVAE 006 Produzioni d'Essai
Testo in: Giulio Stocchi, Compagno poeta (Einaudi, 1980). Détta, gridata dalla voce dell'Autore nell'album Il dovere di cantare (Divergo, 1976). Il v. 30 fra i denti è omesso nella registrazione in vinile.
Il dovere di cantare / The Duty of Singing / Le devoir de chanter / Laulamisen velvollisuus
Testi di Giulio Stocchi recitati dall'autore
Poems by Giulio Stocchi recited by the authour
Poèmes de Giulio Stocchi récités par l'auteur
@ DIVERGO DVAE 006 Produzioni d'Essai
Il posto di lavoro non si tocca
Il canto LIV o l’educazione sentimentale
Siamo venuti a prendervi per mano
A Pablo Neruda vivo
Dove nasce la poesia dove nasce la gioia
Il canto XLVIII o Abu Askar
A Carole che è l'acqua
A Carole che è la terra
A Carole che è il vento
Nella fabbrica occupata
Lettera ad ognuno o a tutti i miei compagni
Orazione funebre in memoria di Francisco Franco Bahamonde
Il canto LIV o l’educazione sentimentale
Siamo venuti a prendervi per mano
A Pablo Neruda vivo
Dove nasce la poesia dove nasce la gioia
Il canto XLVIII o Abu Askar
A Carole che è l'acqua
A Carole che è la terra
A Carole che è il vento
Nella fabbrica occupata
Lettera ad ognuno o a tutti i miei compagni
Orazione funebre in memoria di Francisco Franco Bahamonde
Testo in: Giulio Stocchi, Compagno poeta (Einaudi, 1980). Détta, gridata dalla voce dell'Autore nell'album Il dovere di cantare (Divergo, 1976). Il v. 30 fra i denti è omesso nella registrazione in vinile.
Da buon cristiano
(continua)
(continua)
inviata da L.L. 3/5/2020 - 02:15
Romance de la guardia civil española
ritengo sia migliore la traduzione in italiano di Carlo Bo, peraltro immortalata da Arnoldo Foà...
francesco maestri 2/5/2020 - 18:12
Picasso Paints Guernica
[2012]
Parole e musica di Robin Laing, cantautore scozzese, già presente su queste pagine con The Secret Song of Time
Nella compilation "¡No Pasaran! (They Shall Not Pass) - Scots In The Spanish Civil War", realizzata dalla GreenTrax Recordings.
Testo trovato su Mudcat Café
"As a student in the 1970's I had a poster of Guernica on my wall but I had no idea that the original painting was about the size of a goal mouth. Much more recently, watching Simon Schama's short BBC film about Picasso and reading Patrick O' Brian's biography of the artist, I came to realise the importance of the painting. Picasso, living in Paris in the spring of 1937, painted it in almost immediate response to an atrocity, in which German aircraft carpet bombed the town of Guernica as a favour to Franco and as a way of testing out Blitzkrieg tactics." (Robin Laing)
Parole e musica di Robin Laing, cantautore scozzese, già presente su queste pagine con The Secret Song of Time
Nella compilation "¡No Pasaran! (They Shall Not Pass) - Scots In The Spanish Civil War", realizzata dalla GreenTrax Recordings.
Testo trovato su Mudcat Café
"As a student in the 1970's I had a poster of Guernica on my wall but I had no idea that the original painting was about the size of a goal mouth. Much more recently, watching Simon Schama's short BBC film about Picasso and reading Patrick O' Brian's biography of the artist, I came to realise the importance of the painting. Picasso, living in Paris in the spring of 1937, painted it in almost immediate response to an atrocity, in which German aircraft carpet bombed the town of Guernica as a favour to Franco and as a way of testing out Blitzkrieg tactics." (Robin Laing)
They call me Pablo the painter
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 5/4/2020 - 16:28
Para la libertad
Il testo di Miguel Hernandez lo interpreta anche Christina Zurbrügg in: Ciudad Sin Sueńo - Shamrock Records 1995
Flavio Poltronieri 16/3/2020 - 18:10
Die Thälmann-Kolonne
Questa canzone dei volontari tedeschi nelle Brigate Internazionali è stata cantata anche da Wolf Biermann
ALMorgan 19/1/2020 - 18:27
Empezaron los cuarenta
(1977)
Album: Andalucia: 40 Años
Parole di Francisco Moreno Galván
reinterpretato recentemente da Rocío Márquez
Album: Andalucia: 40 Años
Parole di Francisco Moreno Galván
reinterpretato recentemente da Rocío Márquez
Tan alabado y bendito,
(continua)
(continua)
2/11/2019 - 12:58
Coplas de don Manué
(1978)
Scritta da Rafael Peña
Album: Yo os canto
Anche se non esplicitamente detto, queste coplas si riferiscono sicuramente a Manuel Fraga Iribarne, pezzo grosso del regime franchista e ambasciatore di Spagna nel Regno Unito, poi riciclato democratico e protagonista della transizione.
testo tratto dalla tesi DISIDENCIA CULTURAL EN CLAVE JONDA: reivindicación social y política en los textos del flamenco di Sara Pineda Giraldo
Scritta da Rafael Peña
Album: Yo os canto
Anche se non esplicitamente detto, queste coplas si riferiscono sicuramente a Manuel Fraga Iribarne, pezzo grosso del regime franchista e ambasciatore di Spagna nel Regno Unito, poi riciclato democratico e protagonista della transizione.
testo tratto dalla tesi DISIDENCIA CULTURAL EN CLAVE JONDA: reivindicación social y política en los textos del flamenco di Sara Pineda Giraldo
Dígame usted don Manuel
(continua)
(continua)
2/11/2019 - 12:19
De la vida y de la muerte
(1977)
Album: Andalucia: 40 Años
Parole di Francisco Moreno Galván
Musica tradizionale
Violoncello: Enrique Bullit
José Menese caminó del brazo de Francisco Moreno Galván, poeta y pintor, al que se debe la autoría de todas y cada una de las letras a las que Menese puso la voz durante la dictadura. Su constante deseo de cantar temas nuevos, así como su posicionamiento de izquierdas, hacen que
Moreno Galván tenga carta blanca a la hora de concebir letras de lo más comprometidas. Se erige así como una suerte de “cronista” que, con el pincel en una mano y la pluma en otra, va pintando su particular historia sobre el lienzo del flamenco: la queja es una constante y la denuncia social es su eterna compañera.
*
José Menese scrisse insieme a Francisco Moreno Galván, poeta e pittore, a cui si devono tutti i testi a cui Menese ha dato la voce durante la dittatura. Il suo costante... (continua)
Album: Andalucia: 40 Años
Parole di Francisco Moreno Galván
Musica tradizionale
Violoncello: Enrique Bullit
José Menese caminó del brazo de Francisco Moreno Galván, poeta y pintor, al que se debe la autoría de todas y cada una de las letras a las que Menese puso la voz durante la dictadura. Su constante deseo de cantar temas nuevos, así como su posicionamiento de izquierdas, hacen que
Moreno Galván tenga carta blanca a la hora de concebir letras de lo más comprometidas. Se erige así como una suerte de “cronista” que, con el pincel en una mano y la pluma en otra, va pintando su particular historia sobre el lienzo del flamenco: la queja es una constante y la denuncia social es su eterna compañera.
*
José Menese scrisse insieme a Francisco Moreno Galván, poeta e pittore, a cui si devono tutti i testi a cui Menese ha dato la voce durante la dittatura. Il suo costante... (continua)
Los años mil novecientos
(continua)
(continua)
2/11/2019 - 12:00
Canto rural a la República Española
(1931)
Parole di Manuel Machado
Musica di Óscar Esplá
Durante la Seconda Repubblica Spagnola si provò a sostituire la Marcha Real (tuttora inno ufficiale) con l' ‘Himno de Riego’, ufficiale durante il Trienmio Liberale (1820-1823). Tuttavia questo inno non fu mai adottato ufficialmente perché si scatenò una polemica sulla sua validità come nuovo inno nazionale.
Forse come risposta a queste polemiche il compositore Óscar Esplá ed il poeta Manuel Machado proposero un nuovo inno, il ‘Canto Rural a la República Española’. Il 26 aprile del 1931 fu interpretato per la prima volta a Madrid da Laura Nieto accompagnata dalla Banda Republicana. Ma alla fine neanche questo inno fu adottato ufficialmente dalla Repubblica.
vedi Pongamos que hablo de Madrid
Parole di Manuel Machado
Musica di Óscar Esplá
Durante la Seconda Repubblica Spagnola si provò a sostituire la Marcha Real (tuttora inno ufficiale) con l' ‘Himno de Riego’, ufficiale durante il Trienmio Liberale (1820-1823). Tuttavia questo inno non fu mai adottato ufficialmente perché si scatenò una polemica sulla sua validità come nuovo inno nazionale.
Forse come risposta a queste polemiche il compositore Óscar Esplá ed il poeta Manuel Machado proposero un nuovo inno, il ‘Canto Rural a la República Española’. Il 26 aprile del 1931 fu interpretato per la prima volta a Madrid da Laura Nieto accompagnata dalla Banda Republicana. Ma alla fine neanche questo inno fu adottato ufficialmente dalla Repubblica.
vedi Pongamos que hablo de Madrid
Es el sol de una mañana
(continua)
(continua)
26/10/2019 - 12:14
Dime donde vas morena
anonimo
Ci sono delle versioni che contengono il ritornello
"Si te quieres casar
con la chica de aquí
tienes que ir a Madrid
a empuñar un fusil"
Anche questo testo è la parodia di un canto infantile spagnolo
"Si te quieres casar
con la chica de aquí
tienes que ir a Madrid
a empuñar un fusil"
Anche questo testo è la parodia di un canto infantile spagnolo
Roberta 8/8/2019 - 13:47
El cant dels ocells
La notte di Natale è piena di prodigi, anche gli animali e in particolare gli uccelli, si danno convegno nella grotta in cui Gesù è nato.
Così l’anedottica popolare crea storielle fantasiose: la cicogna si toglie le soffici piume del petto per rendere più comoda la culla e per questo diventa la protettrice dei bambini; il pettirosso per tutta la notte ravviva con le sue ali il fuoco del braciere e il suo petto rosso bruciacchiato dalle fiamme, diventa il segno della sua generosità; l’usignolo prima muto trova la voce per la sua prima volta, ispirato dai cori degli angeli e il suo canto resterà per sempre ad allietare gli uomini come un’eco della gloria divina.
La civetta che non si sveglia viene condannata per l’eternità a nascondersi di giorno e a trascorrere le notti a lamentarsi.
da Terre Celtiche
IL CANTO DEGLI UCCELLI
(continua)
(continua)
7/6/2019 - 20:28
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