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Autore Pete Seeger

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If a Revolution Comes to My Country

If a Revolution Comes to My Country
‎[1971?]‎
Parole e musica di Pete Seeger
Nel disco collettivo “What Now People?, Vol. 2”, Paredon Records, 1977.‎

If a revolution comes to my country
(continua)
inviata da Dead End 8/3/2013 - 11:26
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Mack the Bomb

Mack the Bomb
‎[1964]‎
Parole della cantastorie statunitense Nancy Schimmel ‎
Sulla melodia de "Die Moritat von Mackie Messer" di Kurt Weill e Bertolt Brecht ‎
Nel disco “Broadsides - Songs and Ballads”, Folkways Records, 1964.‎



Mentre da noi, in alta Valsesia, nelle carcasse dei cinghiali si scoprono livelli di “cesio 137” di dieci ‎volte superiori ai limiti…‎


TRA LE RADIAZIONI INVISIBILI DI FUKUSHIMA
Lavoratori discriminati e sottoposti a livelli radioattivi sopra la media consentita: a due anni dal ‎disastro, lo smantellamento dei reattori procede con lentezza‎

di Alberto Sofia, da Giornalettismo del 7 marzo 2013‎



Una minaccia invisibile, ma presente. Sono passati due anni dal disastro di Fukushima, in ‎Giappone, il secondo incidente nucleare più grave di tutti i tempi, dopo quello ucraino di ‎Chernobyl. Eppure il livello delle radiazioni è rimasto elevato: troppo alto, come spiega il... (continua)
Oh the shark has pretty teeth, dear,
(continua)
inviata da Dead End 8/3/2013 - 09:08
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False From True

False From True
‎[1968]‎
Parole e musica di Pete Seeger
Nel disco “Pete Seeger Now”, con Bernice Reagon e Frederick Douglass ‎Kirkpatrick.‎
Più recentemente nel disco tributo “Where Have All The Flowers Gone - The Songs Of Pete ‎Seeger” interpretata da Guy Davis‎


When my songs turn to ashes on my tongue,
(continua)
inviata da Dead End 7/3/2013 - 15:59
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Broad Old River

Broad Old River
‎[1982]‎
Parole e musica di Pete Seeger
Nel disco collettivo “Fast Folk Musical Magazine, Vol. 1, n° 2” (1984), con il gruppo degli Hudson ‎River Sloop Singers (Dan Einbender, Al Nejmeh, Steve Stanne e Travis Jeffrey, che è anche ‎l’autore di una strofa aggiunta, l’ultima, indicata per questo fra parentesi)‎

Come along with me
(continua)
inviata da Dead End 7/3/2013 - 14:57
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The Beast (Song of the Punch Press Operator)‎

The Beast (Song of the Punch Press Operator)‎
‎[1963]‎
Parole di Bernie Packer, un operaio amico di Pete Seeger che passò buona parte della sua vita a ‎lavorare alle presse in fabbriche metalmeccaniche.‎
Musica di Pete Seeger.‎
Nel disco “Pete Seeger - Broadside Ballads, Vol. 2” edito dalla Folkways Records nel 1963‎

La bestia feroce in questione è la pressa che divora senza tregua tanto le lastre d’acciaio quanto le ‎dita e la vita dell’operaio…‎
I got a job in a factory
(continua)
inviata da Dead End 7/3/2013 - 13:12
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L'Internationale

L'Internationale

L'INTERNAZIONALE: IL FILM DOCUMENTARIO
THE INTERNATIONALE: A DOCUMENTARY FILM


di Peter Miller (USA, 2000)
by Peter Miller (USA, 2000)

Presentato da Pete Seeger e Billy Bragg
Presented by Pete Seeger and Billy Bragg





CCG/AWS Staff 7/1/2013 - 10:32
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Walking Down Death Row

Walking Down Death Row
‎[1966]‎
Album “Dangerous Songs!?”‎
Nell’interpretazione di Steve Earle in “If I Had a Song: The Songs of Pete Seeger, Vol. 2”, ‎Appleseed Recordings 2001
Walking down death row,
(continua)
inviata da Dead End 21/9/2012 - 11:39
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And I'm Still Searching

And I'm Still Searching
‎[1997]

L’unica canzone interpretata dal vecchio Pete Seeger in chiusura del doppio album-tributo a lui ‎dedicato intitolato “Where Have All The Flowers Gone: The Songs of Pete Seeger” (Appleseed ‎Recordings, 1998).‎
And I'm still searching
(continua)
inviata da Dead End 18/9/2012 - 13:22
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Homestead Strike Song‎

Homestead Strike Song‎
‎[primi del 900?]‎
Testo trovato su Mudcat Café‎


Non credo che Pete Seeger sia l’autore di questa canzone anche se nell’album dove la esegue - ‎intitolato “Sing-a-Long”, registrato dal vivo nel 1980 al Sanders Theatre di Cambridge, ‎Massachusetts, e pubblicato dalla Smithsonian Folkways Records nel 1992 – non ci sono crediti ‎attribuiti ad altri. In realtà probabilmente il brano risale proprio agli anni immediatamente ‎successivi il grande sciopero del 1892 perchè alcune strofe compaiono in una canzone intitolata ‎‎“The Trouble Down At Homestead” che il ricercatore folklorico George Korson raccolse a New ‎Kensington, Pennsylvania, dalla voce di un vecchio operaio siderurgico. Anche un’altra ricercatrice ‎e cantante, Ellen Stekert, raccolse la stessa canzone dalla voce di Ezra "Fuzzy" Barhight, un ‎boscaiolo di New York, includendola poi nel suo album del 1958 intitolato ‎‎“Songs of a... (continua)
We are asking one another
(continua)
inviata da Dead End 18/9/2012 - 09:44
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Tina sizwe

anonimo
Tina sizwe
[1950s?]
Canzone frequentemente cantata ai funerali delle vittime del regime dell’apartheid, specie negli anni 70.

Anche Pete Seeger e Guy Carawan la interpretarono e registrarono in «South African Freedom Songs» pubblicato nel 1960 dalla Smithsonian Folkways Records.

Nel 1965 la stessa Smithsonian Folkways Records incluse il brano in «This Land Is Mine - South Africa Freedom Songs», collezione di canti di lotta in lingua originale raccolti sul posto da Moses Asch.

Si trova pure nella colonna sonora del documentario «Amandla!: A Revolution in Four-Part Harmony» realizzato nel 2002 dal regista Lee Hirsch.
Tina sizwe, tina sizwe esintsundu,
(continua)
inviata da Dead End 8/9/2012 - 12:41
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Winnsboro Cotton Mill Blues

anonimo
Winnsboro Cotton Mill Blues
‎[1920s]‎
Sulla melodia di “Alcoholic Blues”, celebre brano del songwriter Albert Von Tilzer (1878–1956).‎
Interpretata anche da Leadbelly e Pete Seeger e reinterpretata dal compositore ‎d’avanguardia Frederic Rzewski.‎



Canzone sulle terribili condizioni di lavoro degli operai tessili.‎
Da vivi, il caposquadra - quel vecchio bastardo - non dà tregua; da morti, meglio essere sepolti con ‎una spola in mano, per poter continuare a tessere anche nell’Aldilà…‎
‎“Knotter” è un attrezzo per annodare i fili; “bobbin” o “spool” è la bobina; “doffer” è l’operaio che ‎prende le bobine pronte dai filatoi…‎
Old man Sargent, sitting at his desk
(continua)
inviata da Dead End 31/8/2012 - 13:53
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The Peekskill Story (Parts 1 & 2)‎

The Peekskill Story (Parts 1 & 2)‎
‎[1949]‎
Voce narrante: Howard Fast, che poi su quegli eventi ‎scrisse pure un libretto intitolato “Peekskill, U.S.A.”‎
Interpreti: Pete Seeger (che suona anche il banjo), Lee Hays, Fred Hellerman e Ronnie Gilbert.‎
Musica: sulla melodia di Hold the Line scritta da Pete Seeger e Lee Hays.‎
La voce di Paul Robeson fu registrata a Peekskill proprio il 4 settembre 1949 da Francis ‎Dellorco, così come pure i rumori di sottofondo che si riferiscono alle aggressioni dei gruppi di ‎fascisti e razzisti.‎
Testo trovato su Folk Archive.‎

‎In un’America che si stava preparando agli anni bui del maccartismo, alcuni ‎coraggiosi sindacalisti (che in seguito vennero espulsi dalle rispettive organizzazioni perché in ‎odore di comunismo) organizzarono a Peekskill, NY, un concerto per i diritti civili e sindacali, ‎sempre più a repentaglio in quell’immediato secondo dopoguerra.‎

La star della serata... (continua)
Let me tell you the story of a line that was held
(continua)
inviata da Dead End 23/8/2012 - 10:42
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Hold the Line

Hold the Line
‎[1949]‎

‎Il resoconto quasi giornalistico di ciò che avvenne a Peekskill (contea di ‎Westchester, Stato di New York) nell’agosto del 1949.‎


In un’America che si stava preparando agli anni bui del maccartismo, alcuni coraggiosi sindacalisti ‎‎(in seguito espulsi dalle rispettive organizzazioni perché in odore di comunismo) organizzarono un ‎concerto per i diritti civili e sindacali, sempre più a repentaglio in quell’immediato secondo ‎dopoguerra. La star della serata doveva essere niente meno che Paul Robeson, il possente ‎baritono nero e fieramente comunista che aveva appena dichiarato che i neri americani non ‎avrebbero mai combattuto contro l’Unione Sovietica nel caso di scontro tra gli opposti blocchi.‎
Gli spettatori arrivati in massa per il concerto si trovarono circondati da una “mob” furiosa armata ‎di sassi e di mazze da baseball, spalleggiata dalla polizia locale, che urlava... (continua)
Let me tell you the story of a line that was held,
(continua)
inviata da Dead End 22/8/2012 - 15:56
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John Henry

anonimo
John Henry
‎[seconda metà dell’800]‎

‎Quella del fortissimo nero John Henry in gara con la perforatrice a vapore nella ‎costruzione di una ferrovia è una figura mitica dell’orgoglio afroamericano, così come ‎‎Casey Jones lo è per i macchinisti e ferrovieri bianchi ‎o The Big Hewer per minatori inglesi. ‎
Mitologica ma anche storica.‎

Come tantissime sono le versioni della canzone popolare – io ho scelto quella pubblicata nel 1900 il ‎cui testo ho reperito proprio sul sito dedicato, John ‎Henry, the Steel Driving Man – parecchie sono le biografie del protagonista. Quel che è sicuro è ‎che un possente nero chiamato Henry, uno schiavo oppure un detenuto membro di una “chain gang” ‎‎(le squadre di prigionieri alla catena utilizzati come manodopera a costo zero nei lavori più faticosi), ‎lavorò nella seconda metà dell’800 alla costruzione di un tunnel ferroviario, probabilmente in ‎Virginia. La leggenda... (continua)
John Henry was a railroad man,
(continua)
inviata da Dead End 21/8/2012 - 15:11
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Chinaman, Laundryman

Chinaman, Laundryman
‎[1932]‎
Poesia scritta nel 1928 da Hsi Tseng Tsiang (1899-1971), cinese, immigrato in America da bambino ‎e divenuto poeta e scrittore attivo nella scena letteraria del Greenwich Village a New York.‎

Musica composta nel 1932 dalla madre di Mike e Peggy Seeger (e matrigna del più celebre ‎‎Pete)‎

Pubblicata anch’essa sul Daily Worker nel 1928, questa poesia fa parte insieme a Sacco, Vanzetti ‎dell’opera “Two Ricercari” (il “ricercar” è un tipo di composizione musicale strumentale del tardo ‎rinascimento e del primo barocco).‎

Il tema affrontato è qui quello - molto più personale per Tsiang – dello sfruttamento dei suoi ‎connazionali immigrati negli USA.‎
La Seeger ne alterò il testo per musicarlo.‎
Inserisco a commento anche la versione originale della poesia.‎
I testi li ho trovati su Song of ‎America
‎"Chinaman"!
(continua)
inviata da Dead End 12/7/2012 - 09:06
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Sacco, Vanzetti

Sacco, Vanzetti
‎[1932]‎
Poesia scritta nel 1928 da Hsi Tseng Tsiang (1899-1971), cinese, immigrato in America da bambino ‎e divenuto poeta e scrittore attivo nella scena letteraria del Greenwich Village a New York.‎
Testo trovato su ‎Song of America

Musica composta nel 1932 dalla madre di Mike e Peggy Seeger (e matrigna del più celebre ‎‎Pete)‎

Un anno dopo l’esecuzione di Nicola Sacco e Bartolomeo Vanzetti, Hsi Tseng Tsiang pubblicò sul ‎Daily Worker questa poesia. Insieme ad un’altra - intitolata “Chinaman, Laundryman” e anch’essa ‎messa in musica dalla Seeger - fa parte dell’opera nota come “Two Ricercari” (il “ricercar” è un ‎tipo di composizione musicale strumentale del tardo rinascimento e del primo barocco).‎
Fast! Fast!
(continua)
inviata da Dead End 12/7/2012 - 09:04
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Good Shepherd

Good Shepherd
‎[1936/1969]‎
Dall’album “Volunteers”‎
Arrangiamento di Jorma Kaukonen


“Alla larga dai banditi sanguinari, alla larga dalle false linguacce, alla larga ‎dal demone delle armi da fuoco!”‎

La ragione delle due date differenti è che questa famosa e bellissima canzone dei Jefferson Airplane ‎non è che una riproposizione in chiave psichedelica di "The Blood Strained Banders" – nota anche ‎come "Keep Away from the Bloodstained Banders" (“Alla larga dai banditi macchiati di sangue!”) - ‎una canzone che fu registrata nel 1936 dal mitico Alan Lomax (etnomusicologo, antropologo e ‎produttore discografico cui si deve il salvataggio e la trasmissione ai posteri di gran parte della ‎cultura musicale – afroamericana, in particolare – degli Stati del sud degli USA) in una “prison-‎farm” di Lynn, Virginia, dalla voce di Blind Jimmie Strothers, un afroamericano cieco lì detenuto ‎per aver fatto a... (continua)
If you want to get to heaven
(continua)
inviata da Dead End 11/7/2012 - 14:34
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Down on Penny's Farm

Down on Penny's Farm
‎[1929]‎

Una canzone di autore anonimo registrata per la prima volta nel 1929 a Johnson City, Tennessee, ‎dai Bently Boys, una formazione di cui nulla si sa eccetto che forse erano del North Carolina.‎
Il brano, dopo essere stato inserito nella seminale raccolta ‎‎“Anthology of American Folk ‎Music” edita nel 1952 dalla Folkways e curata dall’eccentrico etnomusicologo e regista ‎sperimentale Harry Smith, venne più volte ‎interpretata da Pete Seeger (con il titolo abbreviato di “Penny's Farm”) e fu anche fonte di ‎ispirazione per Bob Dylan per le sue "Hard Times in New York Town" e, soprattutto, Maggie’s Farm.‎
Trattandosi di un brano tradizionale, ne esistono ovviamente molte versioni variamente intitolate: ‎‎"Hard Times" "Down on Roberts' Farm" "Tanner's Farm" e altri.‎

‎Come Poor Old Dirt Farmer – e ancora più di quella – si tratta di una canzone di protesta ‎contro lo “sharecropping”,... (continua)
Come you ladies and you gentlemen and listen to my song.
(continua)
inviata da Bartleby 8/5/2012 - 11:02
Non facciamo alcuna fatica nel capire perchè una canzone come questa sia odiata da individui del genere. E ci permettiamo di aggiungere che l'odio di un assassino fanatico è la migliore prova di quanto una canzone possa essere importante, quando sa andare dritta al cuore delle cose.
Lorenzo Masetti 26/4/2012 - 22:19
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Round, Round Hitler's Grave

Round, Round Hitler's Grave
‎[1942]‎
Scritta da Woody Guthrie, Millard Lampell e Pete Seeger
Sulla melodia della popolare “Old Joe Clark”‎
Testo trovato su WoodyGuthrie.de,‎

La maggior parte del testo fu scritta da Pete Seeger. Di Guthrie certamente la strofa dedicata a ‎Mussolini… ‎

Nell’album “Dear Mr. President”.‎
Poi anche nella compilation intitolata “Kickin' Hitler's Butt: Vintage Anti-Fascist Songs 1940-‎‎1944”‎

Dedicata a “X Mas” ‎‎(che non sta per “Natale” ma per “Decima Mas”), un tizio alquanto confuso che per brevissimo ‎tempo è apparso su queste pagine salvo poi tornarsene per sempre a casa (Pound) con la coda tra le ‎gambe… Auguri! Spero che tu guarisca presto!‎
Now I wished I had a bushel
(continua)
inviata da Bartleby 6/4/2012 - 13:54
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All Mixed Up

All Mixed Up
‎[1960, forse riscritta nel 1964]‎
Dall’album “Pete” del 1965.‎

Parole di Pete Seeger.‎
Sulla melodia di “Woman Tawry Lang” di Louise Simone Bennett-Coverley (1919-2006), ‎altrimenti nota come Miss Lou, scrittrice, educatrice e studiosa di folklore giamaicana.‎
You know this language that we speak,
(continua)
inviata da Bartleby 17/1/2012 - 17:01
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Where Have all the Flowers Gone

Where Have all the Flowers Gone
LAZIALE ROMANESCO / ROMAN LATIUM VERNACULAR / PATOIS ROMAIN

"Sembra più una versione della Sora Lella che di Trilussa." [DQ82]

"It looks more like a version by Sora Lella than by Trilussa [DQ82]

Ça ressemble plus à une version de la Sora Lella qu'à une de Trilussa. [DQ82]

'NDO SO ANNATI I FIORI?
(continua)
inviata da DonQuijote82 28/12/2011 - 23:56
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We Shall Overcome

We Shall Overcome
Traducanzone in italiano di Andrea Buriani
Italian "Translasong" by Andrea Buriani
"Traduchanson" italienne : Andrea Buriani
Andrea Burianin italiankielinen "käännoksenlaulu"


NOI CI RIUSCIREMO UN DI’
(continua)
inviata da Andrea Buriani 23/10/2011 - 16:03
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Waist Deep In The Big Muddy

Waist Deep In The Big Muddy
NEL GRANDE PANTANO
(continua)
inviata da Andrea Buriani 23/10/2011 - 15:25
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Pastures of Plenty

Pastures of Plenty
The Asch Recordings Vol. 1 (1944)



Describing the travails and dignity of migrant workers in North America, it is evocative of the world described in John Steinbeck's The Grapes of Wrath. The tune is based on the ballad "Pretty Polly," a traditional English-language folk song from the British Isles that was also well known in the Appalachian region of North America.

Recorded by Pete Seeger, Harry Belafonte, Bob Dylan, Tom Paxton, Jesse Colin Young, Peter Tevis, Peter, Paul and Mary, Dave Van Ronk, Ramblin' Jack Elliot, Flatt and Scruggs, Will Geer, Kingston Trio, Country Joe McDonald, Odetta, The Alarm, Solas, Alison Krauss & Union Station, Paul Kelly, Lila Downs, Cisco Houston, Karl Denver, Scott H. Biram, The Travellers, Judy Collins, Jefferson Starship


Il pezzo fu arrangiato da Ennio Morricone e cantato da Peter Tevis per il film "Per un pugno di dollari" di Sergio Leone. (Ma Si veda qui questa osservazione di Cristian Veronesi)
It's a mighty hard row that my poor hands have hoed
(continua)
1/9/2011 - 21:45
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Crossbone Skully

Crossbone Skully
[1930s]
Sulla melodia della popolare “Cumberland Gap”
Testo trovato su Mudcat Café
Dal volume “Hard Hitting Songs for Hard-Hit People”, realizzato da Alan Lomax, Woody Guthrie e Pete Seeger tra il 1940 ed il 1967, anno della sua definitiva pubblicazione.

Probabilmente “Crossbone Skully” (quello dal teschio con le ossa incrociate) è il soprannome del disperato protagonista della canzone, sarà stato un tatuaggio o sarà stato che era ridotto tutto pelle ed ossa dalla fame…
La canzone è stata interpretata anche da Peggy Seeger con il titolo "Peacock Street".
As I went walking down Peacock Street,
(continua)
inviata da Bartleby 25/3/2011 - 13:52
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Where Have all the Flowers Gone

Where Have all the Flowers Gone
SVEDESE / SWEDISH / SUÉDOIS [1]
Beppe Wolgers / Lars Lönndahl


"I picked this up from Enn Kokk's blog. Beppe Wolgers wrote some 1000 lyrics in the 50's and 60's. He was also an actor and entertainer. He played the part of Pippi Longstocking's father in those films and did several other fine movie apperances. I found your lovely site while browsing for lyrics for this song in different languages. I plan to do a sort of relay-version with one verse in each language. I'm trying to find versions in Norwegian and Danish." [Tomas Nilsson]

Il sig. John Bertil Wolgers, nato a Stoccolma il 10 novembre 1928 e morto a Östersund il 6 agosto 1986, è stato, come ci informa Tomas Nilsson, un prolifico autore di canzoni: ne ha scritte oltre mille, traducendo tra l'altro in svedese molte canzoni di successo e addirittura le Bachianas brasileiras di Heitor Villa Lobos. Pochi però immaginerebbero che il sig.... (continua)
INGA BLOMMOR FINNS DET MER
(continua)
inviata da Tomas Nilsson 29/1/2011 - 23:53
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Two Soldiers

“Two Soldiers” è un arrangiamento che Dylan fece di “The Last Fierce Charge”, una canzone tradizionale risalente alla guerra civile americana. Fu Jerry Garcia dei Grateful Dead a farla conoscere a Dylan nella versione – già intitolata “Two Soldiers” - incisa nel 1973 da Hazel & Alice, ossia il duo composto dalle musiciste Hazel Dickens e Alice Gerrard, moglie di Mike Seeger, fratello di Pete Seeger.
Two Soldiers
Il testo di THE LAST FIERCE CHARGE da The Mudcat Café
(continua)
inviata da Bartleby 19/10/2010 - 11:55
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God's Counting on Me, God's Counting on You

God's Counting on Me, God's Counting on You
[2010]
Scritta da Pete Seeger con Lorre Wyatt.
Interpretata in duetto con Bruce Springsteen

Alla fine di luglio, il vecchio Pete Seeger ed il suo banjo hanno presentato al The City Winery di New York City una canzone nuova nuova, scritta contro la British Petroleum, responsabile del disastro ecologico che ha visto milioni di litri di petrolio riversarsi nelle acque del Golfo del Messico, al largo delle coste di Lousiana e Florida, a seguito del grave incidente sulla piattaforma di trivellazione "Deepwater Horizon".
"Sono un fan delle canzoni alla vecchia maniera che hanno un sacco di ripetizioni, come gli spiritual", ha detto il novantunenne ma sempre arzillo Pete Seeger: "Non c'è bisogno di molto per scrivere una buona canzone. Alcune delle canzoni più belle di sempre sono basate su una melodia semplicissima ripetuta molte volte".
When we look and we can see things are not what they should be
(continua)
inviata da Bartolomeo Pestalozzi 12/8/2010 - 22:07
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Where Have all the Flowers Gone

Where Have all the Flowers Gone
Mille Grazie!
Leo
Leo 15/7/2010 - 13:00
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Beans in My Ears

Beans in My Ears
Beans in My Ears is a song created and sung by protest singer, Len Chandler. It became a hit single when covered by The Serendipity Singers, reaching #30 in June, 1964. Doctors protested that many children were actually putting beans in their ears and so it was banned in some places such as Boston. It was also covered by Lonnie Donegan in 1964.

The insistent chorus goes

My mommy said not to put beans in my ears, beans in my ears, beans in my ears.


The song was covered by Pete Seeger in his 1966 album Dangerous Songs!?. Seeger's version satirically attacked Lyndon B. Johnson's involvement in the Vietnam War. In addition to Chandler's original lyrics, Seeger sang that "Mrs. Jay's little son Alby" had "beans in his ears", which, as the lyrics imply, ensures that a person does not hear what is said to them. To those opposed to continuing the Vietnam War, the phrase suggested that "Alby Jay", a loose pronunciation of Johnson's nickname "LBJ", did not listen to anti-war protests as he too had "beans in his ears".

Wikipedia
My mommy said not to put beans in my ears
(continua)
2/7/2010 - 00:14
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Mrs. Clara Sullivan's Letter

Mrs. Clara Sullivan's Letter
[1963]
Lyrics by Malvina Reynolds
Music by Pete Seeger
Broadside #25 aprile 1963

Una canzone ispirata alla lettera scritta nel 1963 al giornale Labor News dalla moglie di minatore di Scuddy, Perry County, Kentucky, licenziato perché sindacalizzato…
A proposito delle lotte dei minatori nel Kentucky si veda anche la trilogia di Phil Ochs costituita da No Christmas In Kentucky,Hazard, Kentucky e A Toast To Those Who Are Gone e la canzone di Tom Paxton The High Sheriff of Hazard.
Dear Mister Editor, if you choose please send me a copy of the 'Labor News'
(continua)
inviata da Alessandro 28/4/2010 - 15:35
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Garbage!

Garbage!
[1969]
Album “Garbage! and other garbage” (1972)
La quarta strofa fu scritta da Pete Seeger e Mike Agranoff.
Testo trovato su MySongBook

“A year before the first Earth Day observance on April 22, 1970 -- a nationwide environmental "teach-in" for 20 million participants -- folk musician Bill Steele '54 wrote one of the environmental movement's anthems: "Garbage!" Forty years on, the song still resonates as much as it did when Steele wrote it in San Francisco in 1969. "There was a big fuss in San Francisco at the time about dumping garbage in the bay, not as trash but as landfill to build new waterfront condominiums. So that sort of inspired it all," Steele says. […] The song has inspired several additional verses over the years, notably by Seeger and Mike Agranoff. Their 1977 addenda include a verse (beginning with "In Mister Thompson's factory, they're making plastic Christmas trees ...") and a new chorus, decrying the effects of corporations and capitalism.” (Fonte)
Mister Thompson calls the waiter, orders steak and baked potatoes
(continua)
inviata da Alessandro 23/4/2010 - 10:51
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Ding Dong Dollar

Ding Dong Dollar
"The album 'Ding Dong Dollar' was recorded in Morris Blythman's house in Rouken Glen around 1960 and apid for by Pete Seeger who managed to get it released via Folkways... The singers, if I can remember, were: Jack O'Conner, Nigel Denver, Josh MacRae, Morris Blythman and various people in the choruses. Alastair McDonald played various instruments...."
(Jim Mclean)
Alessandro 22/4/2010 - 09:55
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The Times I've Had

The Times I've Had
[1964]
Album “Broadside Ballads, Vol. 3: The Broadside Singers”, Folkways Records.

“The Broadside Singers” è stato un super-gruppo composto da alcuni dei songwriters che negli anni 60 e 70 furono tra i maggiori contributori della rivista “Broadside Magazine”, tra i quali Phil Ochs, Tom Paxton, Pete Seeger, Mark Spoelstra, Patrick Sky, Malvina Reynolds, Bob Dylan e Buffy Sainte-Marie…

In questo brano, l’autore Mark Spoelstra è accompagnato da Phil Ochs, voce e chitarra, e da Pete Seeger, banjo.

“This antiwar song was recorded in a Broadside Singers session with Phil Ochs leading the group. The song was written by Mark Spoelstra, who recalls this as one of his early compositions. He remembered traveling to Ohio for a concert with Rambling Jack Elliott. On the way back, they stopped for refreshments and ran across a group of young men in army fatigues talking about how they could not wait... (continua)
Let me tell you 'bout the times I've had
(continua)
inviata da Alessandro 2/4/2010 - 13:35
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William Moore The Mailman

William Moore The Mailman
[1963]
Words by Seymour Farber
Music by Pete Seeger
Album “Broadside Ballads, Vol. 2”, Folkways Records

Sulla storia del coraggioso postino che fu ammazzato mentre camminava da solo per l’America profonda, consegnando lettere contro la segregazione razziale, si vedano anche Die Ballade von dem Briefträger William L. Moore aus Baltimore, der im Jahre 63 allein in die Südstaaten wanderte. Er protestierte gegen die Verfolgung der Neger. Er wurde erschossen nach einer Woche. Drei Kugeln trafen seine Stirn. e William Moore.
William Moore you were a mailman,
(continua)
inviata da Alessandro 2/4/2010 - 11:29
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I Don't Want to Have a War

I Don't Want to Have a War
[1960]
Album "Bill McAdoo Sings with Guitar"
With Pete Seeger on banjo.
Tune: "Jumping Judy"

Bill McAdoo scrisse questa canzone subito dopo il cosiddetto "1960 U-2 incident", quando un velivolo spia statunitense Lockheed U-2 "Dragon Lady" fu abbattuto nello spazio aereo sovietico. Gli americani prima negarono l'accaduto ma furono messi molto in imbarazzo quando i sovietici mostrarono in televisione i resti dell'apparecchio e, soprattutto, il pilota Francis Gary Powers catturato sano e salvo...

I personaggi evocati nella canzone sono il dittatore spagnolo Francisco Franco, quello cubano Fulgencio Batista, quello di Taiwan e grande avversario di Mao, Chiang Kai-shek, e quello sud-coreano, anti-comunista e filo-americano, Syngman Rhee...
I don't want to have a war,
(continua)
inviata da Alessandro 25/3/2010 - 16:11
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Walk on Alabama

Walk on Alabama
[1960]
Album "Bill McAdoo Sings with Guitar"
With Pete Seeger on banjo.

Canzone scritta all'epoca del famoso Montgomery Bus Boycott, quando la gente di colore cominciò a non usare più il servizio di trasporto pubblico per protesta contro la segregazione razziale. L'azienda dei trasporti locale andò immediatamente in crisi a causa dei mancati introiti.
Ad iniziare la campagna fu una donna coraggiosa, Rosa Parks, che il 1 dicembre 1955 salì su di un bus e andò semplicemente a sedersi nella parte riservata ai bianchi... Un gesto semplice che cambiò la storia.
You get a fine for lookin'
(continua)
inviata da Alessandro 25/3/2010 - 15:47
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Caryl Chessman

Caryl Chessman
[1960]
Album "Bill McAdoo Sings with Guitar"
With Pete Seeger on banjo.
Tune: "Go Down You Murderers" di Ewan McColl, meglio conosciuta con il titolo di The Ballad Of Tim Evans.

Rinvio alla canzone Caryl Chessman di Lorenzo De Antiquis per chi volesse sapere della storia di questo personaggio, Caryl Chessman, condannato a morte nel 1948 per rapina, sequestro e stupro e "giustiziato" 12 anni dopo benchè la sua colpevolezza non fosse affatto certa e nonostante la mobilitazione in suo favore del movimento per l'abolizione della pena di morte... Mi soffermerei qui soltanto sulla terzultima e penultima strofa, quella in cui Bill McAdoo, volutamente senza entrare nel merito dell'innocenza o colpevolezza di Chessman, ricorda come nessun trafficante di armi sia mai stato mandato a morte, e così nemmeno tanti ufficiali nazisti, responsabili di crimini di guerra, che all'indomani della fine del... (continua)
Caryl Chessman was a prisoner in a California jail,
(continua)
inviata da Alessandro 24/3/2010 - 23:40
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I Don't Want No Jim Crow Coffee

I Don't Want No Jim Crow Coffee
[1960]
Album "Bill McAdoo Sings with Guitar"
With Pete Seeger on banjo.
Tune: "Bald Headed Woman"



Il 1 febbraio 1960 a Greensboro, North Carolina, quattro studenti neri del locale Agricultural and Technical College entrarono in un caffè della catena Woolworth. Ezell A. Blair Jr., David Leinhail Richmond, Joseph Alfred McNeil e Franklin Eugene McCain non andarono come al solito a consumare la colazione in piedi al bancone, come era consentito alla gente di colore, ma misero i loro "culi neri" comodi comodi sui sedili riservati ai bianchi... Il gestore del bar prima fece finta di nulla, poi chiamò la polizia, che fece sloggiare i quattro "negracci"... Ma il giorno dopo di "musi neri" ce n'erano una ventina, e poi un centinaio, e poi, quattro giorni dopo, erano trecento gli studenti, neri ma anche bianchi, che si alternavano al "Greensboro Sit-in", sfidando impassibili le provocazioni... (continua)
I don't want no Jim Crow coffee
(continua)
inviata da Alessandro 24/3/2010 - 22:44
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Ballad of Paul Robeson

Ballad of Paul Robeson
[1972]
Album "Ballads of Black America", Folkways Records.
With Pete Seeger, banjo, and Jeanne Humphries, bass.

"Paul Robeson. Born 1898 in Princeton, New Jersey. Won a scholarship to Rutgers University and was a Phi Beta Kappa honor student and All American football player. Received a law degree from Columbia University but because of his extraordinary musical talent became a leading star of opera, stage and films. Always active in civil rights, he was blacklisted from show business due to his Communist sympathies, His talents and leadership will never be forgotten." (dall'introduzione al brano contenuta nel libretto che accompagna l'album)

La canzone fa riferimento ai cosiddetti "Peekskill Riots" accaduti nell'agosto del 1949 nella contea di Westchester, New York, quando una torma di fascisti e razzisti – con l'appoggio della polizia locale - impedirono a Paul Robeson di esibirsi in... (continua)
Paul Robeson, dear Robeson
(continua)
inviata da Alessandro 24/3/2010 - 12:42
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Ballad of Sojourner Truth

Ballad of Sojourner Truth
[1972]
Album "Ballads of Black America", Folkways Records.
With Pete Seeger, banjo, and Jeanne Humphries, bass.

"Born Isabella Baumfree, a slave in Ulster County, New York 1797. Inspired by God in 1843, she changed her name to Sojourner Truth and became a champion of women's rights as well as a fervent abolitionist. Known throughout the land, she helped desegregate the streetcars. Died in Battle Creek, Michigan, 1883." (dall'introduzione al brano contenuta nel libretto che accompagna l'album)

Sojourner Truth è stata un'abolizionista e proto-femminista afro-americana divenuta celebre per il discorso "Ain't I a Woman?" che ella fece durante nel 1851 durante la Women's Rights Convention ad Akron in Ohio. La canzone di Douglass Kirkpatrick riprende in gran parte i contenuti di quel discorso...
I am a woman too
(continua)
inviata da Alessandro 24/3/2010 - 12:01
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Harriet Tubman

Harriet Tubman
La canzone si trova incisa nel disco di Frederick Douglass Kirkpatrick intitolato "Ballads of Black America", edito dalla Folkways Records nel 1972, con Pete Seeger al banjo.
Alessandro 24/3/2010 - 11:38




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