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Autore Lucio Dalla

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Il colonnello

Il colonnello
[1971]
Dalla-Baldazzi-Bardotti*
Album: Storie di casa mia

*Secondo DeBaser il testo è da attribuire a Paola Pallottino.
Un galantuomo di età, monocolo, che frac
(continua)
inviata da Giorgio 31/5/2008 - 12:49
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La casa in riva al mare

La casa in riva al mare
[1971]
Testo di Gianfranco Baldazzi e Sergio Bardotti
Musica di Lucio Dalla
Da "Storie di casa mia"

Recentemente interpretata da Fiorella Mannoia in "A te" (2013)

Un carcerato, un ergastolano. Su un'isola. Magari, chissà, proprio a Portolongone; almeno lì ho sempre immaginato questa canzone. Tutto si può mettere in galera, imprigionare, incarcerare; ma i sogni, quelli, non li potrà mai incarcerare nessuno. Non voglio dire altro su questa canzone, è sufficiente questo.

Ma solo una parola per dire che uno degli autori de "La casa in riva al mare, Sergio Bardotti, è scomparso proprio oggi, 11 aprile 2007. Un ricordo gli è quantomento dovuto.[RV]
Dalla sua cella lui vedeva solo il mare
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 12/4/2007 - 01:03
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Come è profondo il mare

Come è profondo il mare
[1977]
Testo e musica / Lyrics and music / Paroles et musique / Sanat ja sävel: Lucio Dalla
Album / Albumi: "Come è profondo il mare"


Rileggendo dopo tanto tempo il testo di questa canzone, ci sarebbe da inserirla in quel particolare "percorso" che non si farà mai, quello delle "grandi dimenticanze"...

"L'esordio del Dalla paroliere non potrebbe essere più felice. Come è profondo il mare (1977), infatti, sfodera un attacco folgorante: "Siamo noi, siamo in tanti, ci nascondiamo di notte per paura degli automobilisti, dei linotipisti. Siamo i gatti neri, siamo pessimisti, siamo i cattivi pensieri, e non abbiamo da mangiare...". Finalmente consapevole dei propri mezzi espressivi, Dalla si rivela autore sensibile e fantasioso, mescolando idealismo politico e sentimenti, eccentricità e humour.
Come è profondo il mare è un disco di storie quotidiane a sfondo autobiografico, di cani randagi... (continua)
Siamo noi, siamo in tanti, ci nascondiamo di notte
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 31/1/2007 - 10:59
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Corso Buenos Aires

Corso Buenos Aires
[1977]
Testo e musica di Lucio Dalla
Da "Come è profondo il mare"

L'esordio del Dalla paroliere non potrebbe essere più felice. "Come è profondo il mare" (1977), infatti, sfodera un attacco folgorante: "Siamo noi, siamo in tanti, ci nascondiamo di notte per paura degli automobilisti, dei linotipisti. Siamo i gatti neri, siamo pessimisti, siamo i cattivi pensieri, e non abbiamo da mangiare...". Finalmente consapevole dei propri mezzi espressivi, Dalla si rivela autore sensibile e fantasioso, mescolando idealismo politico e sentimenti, eccentricità e humour.
"Come è profondo il mare" è un disco di storie quotidiane a sfondo autobiografico, di cani randagi braccati e di anime perse. Un racconto scandito da una varietà di ritmi e stili: il blues, il rock, il soul, lo stomp, la ballata melodica. E' un disco più accessibile, ma ancora denso di richiami allegorici. Il mare della title track,... (continua)
“Io non ho visto niente, non ho visto la sua faccia. Passavo di qua, con mia moglie andavo a caccia..”
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 31/1/2007 - 10:34
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Pablo

Pablo
[1975]
Da "Rimmel" (come tutti dovrebbero sapere)
In questa canzone viene spesso accreditato come coautore Lucio Dalla; in realtà, come specificato dallo stesso Dalla, il suo contributo (musicale) fu assai limitato.
From the album "Rimmel" (as everybody should know)
This song has often been co-credited to Lucio Dalla; in fact, he gave to this song a very limited (musical) contribution (as stated by Dalla himself).

Può essere che questa sia, se non la più famosa canzone del Deg, senz'altro una delle più celebri, cantate, ricantante, urlate, berciate, sentite. "Hanno ammazzato Pablo, Pablo è vivo!"...

Per anni e anni tutti si sono chiesti chi fosse Pablo. E' stato tutti. In realtà, la canzone sembra parlare di un emigrante spagnolo in Svizzera morto sul lavoro; un tema che, al momento dell'inserimento di questa canzone, non rientrava nel "topic" del nostro sito. Ma l'argomento delle migliaia... (continua)
Mio padre seppellito un anno fa,
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 28/12/2006 - 13:08
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Washington

Washington
Testo di Lucio Dalla
Musica di Tullio Ferro
dall'album "Viaggi organizzati" (1984)
Sto andando a Washington,
(continua)
5/1/2005 - 22:52
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Le déserteur

Le déserteur
ITALIANO / ITALIAN / ITALIEN [2] - Luigi Tenco


La versione italiana di Luigi Tenco. Rimasta inedita a lungo, è stata eseguita pubblicamente la prima volta il 30 agosto 1979, a cura di Enrico de Angelis e grazie alla disponibilità del fratello di Tenco, Valentino, al Teatro del Casino Municipale di Sanremo, nel corso di un Ricordo di Boris Vian tenuto nell’ambito della 6a Rassegna della canzone d’autore organizzata dal Club Tenco.
Il testo di Tenco era già stato pubblicato, invece, in un periodico del Club Tenco di Venezia, nel lontano 1969.
(grazie a Enrico de Angelis stesso per la preziosa segnalazione)

Italian version by Luigi Tenco. It was left unperformed for a very long time, until it was performed for the first time in Sanremo on August 30, 1979, by Enrico de Angelis (kindly supported by Luigi Tenco's brother, Valentino), on an evening performance in memory of Boris Vian in the... (continua)
PADRONI DELLA TERRA
(continua)
inviata da Giovanni Branca
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Quando ero soldato

Quando ero soldato
Dall'album "1999" del 1966
Quando ero soldato,
(continua)
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Ciao

Ciao
(1999)
C’è stato come un lampo lì proprio in mezzo al cielo
(continua)
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Futura

Futura
(1980)

«Il testo di Futura nacque come una sceneggiatura, poi divenuta canzone. La scrissi una volta che andai a Berlino. Non avevo mai visto il Muro e mi feci portare da un taxi al Check Point Charlie, punto di passaggio tra Berlino Est e Berlino Ovest. Chiesi al tassista di aspettare qualche minuto. Mi sedetti su una panchina e mi accesi una sigaretta. Poco dopo si fermò un altro taxi. Ne discese Phil Collins che si sedette nella panchina accanto alla mia e anche lui si mise a fumare una sigaretta. In quei giorni a Berlino c'era un concerto dei Genesis, che erano un mio mito. Tanto che mi venne la tentazione di avvicinarmi a Collins per conoscerlo, per dirgli che anch'io ero un musicista. Ma non volli spezzare la magia di quel momento. Rimanemmo mezz'ora in silenzio, ognuno per gli affari suoi. In quella mezz'ora scrissi il testo di Futura, la storia di questi due amanti, uno di Berlino... (continua)
Chissà chissà domani
(continua)
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Treno

Treno
[1993]
Testo e musica di Lucio Dalla
Lyrics and music by Lucio Dalla
Da "Henna"
Era appena uscito fuori che sua madre gli diceva
(continua)




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