La recensione di antiwarsongs.org mandata in onda da RSI-Rete Due (Radiotelevisione Svizzera Italiana) il 3.5.2024.
Ascolta
Riccardo Venturi 16/10/2024 - 06:43
Piazza Loggia
2020
La preghiera è appiglio universale nella crisi dell’umano...
“Ave Maria, piena di Grazia
il Signore è con te.“
Ecco dunque perché la nostra commemorazione per ricordare le vittime della strage di piazza Loggia inizia con la più conosciuta tra le preghiere: ci rivolgiamo al calore materno e non serve che la nostra richiesta abbia un’aura sacrale.
La nostra preghiera si unisce poi a quella dei Nativi americani in cui la Madre di Dio diventa la Madre Terra. Uomo e Dio hanno un legame inscindibile.
L’intreccio continua con un’invocazione buddhista in cui emerge la sofferenza della condizione umana, tra cui la malattia, in riferimento anche al periodo che ci sta tristemente accomunando.
Infine, la nostra omelia assume una sfumatura ebraica che auspica una vita eterna, nel momento in cui la preghiera si fa ricordo e il ricordo moltiplica i giorni sottraendoli all’orizzonte del perire della... (continua)
La preghiera è appiglio universale nella crisi dell’umano...
“Ave Maria, piena di Grazia
il Signore è con te.“
Ecco dunque perché la nostra commemorazione per ricordare le vittime della strage di piazza Loggia inizia con la più conosciuta tra le preghiere: ci rivolgiamo al calore materno e non serve che la nostra richiesta abbia un’aura sacrale.
La nostra preghiera si unisce poi a quella dei Nativi americani in cui la Madre di Dio diventa la Madre Terra. Uomo e Dio hanno un legame inscindibile.
L’intreccio continua con un’invocazione buddhista in cui emerge la sofferenza della condizione umana, tra cui la malattia, in riferimento anche al periodo che ci sta tristemente accomunando.
Infine, la nostra omelia assume una sfumatura ebraica che auspica una vita eterna, nel momento in cui la preghiera si fa ricordo e il ricordo moltiplica i giorni sottraendoli all’orizzonte del perire della... (continua)
Ave Maria, piena di Grazia (continua)
inviata da Dq82 28/5/2024 - 11:51
In Piazza Loggia
Proposta '75
1975
45" In piazza Loggia/Silenzio
A cura ANPI Brescia
Nistolini, Pedrazzi, Vantadori
45" In piazza Loggia/Silenzio
A cura ANPI Brescia
Nistolini, Pedrazzi, Vantadori
Ma qual tressèt Angili del Borgons! (continua)
inviata da Dq82 28/5/2024 - 11:26
Percorsi:
Piazza Fontana e altre Stragi di Stato
Silenzio
Proposta '75
1975
45" In piazza Loggia/Silenzio
A cura ANPI Brescia
Nistolini, Pedrazzi, Vantadori
45" In piazza Loggia/Silenzio
A cura ANPI Brescia
Nistolini, Pedrazzi, Vantadori
Quella giustizia che conquistammo
(continua)
(continua)
inviata da Dq82 28/5/2024 - 10:59
Percorsi:
Piazza Fontana e altre Stragi di Stato
Ringhera
La commemorazione di oggi a Brescia per i 50 anni
Strage di Piazza Loggia, 50° anniversario: il programma della giornata
Alle 10.45 è previsto l'arrivo del Capo dello Stato Sergio Mattarella
Paolo Rizzi 28/5/2024 - 10:29
Fine pena mai
2024
Colpevole
Colpevole
Ero giovane come molti di voi
(continua)
(continua)
inviata da Dq82 28/5/2024 - 09:16
Percorsi:
Dalle galere del mondo
Succederà
2024
Navigazioni intorno al Monte Analogo
La prima triade, che si apre con “Succederà”, canzone che ricorda sia “La cura” di Battiato, sia “Cyrano” di Guccini, solo nei primi accordi, per poi farci immergere subito nel tema della necessità di mettersi in viaggio. Il presente, e cioè il nostro mondo, ci condanna ad una forzata programmazione e previsione di quello che ci circonda. Tutto deve essere ben definito; nulla deve essere lasciato al caso. E se dovesse succedere, come fu nel 476 D.C., che le cose all’improvviso non vadano come devono andare? Da catastrofe storica, avremmo a che fare anche con una catastrofe culturale, e di senso.
rocknation.it
Dal punto dei testi mi ha colpito molto la visionarietà delle liriche nelle quali si colgono addentellati con il nostro tempo, ma allo stesso tempo c'è uno sguardo verso il futuro, spesso dipinto a tinte fosche come in "Succederà" con i "dogmi... (continua)
Navigazioni intorno al Monte Analogo
La prima triade, che si apre con “Succederà”, canzone che ricorda sia “La cura” di Battiato, sia “Cyrano” di Guccini, solo nei primi accordi, per poi farci immergere subito nel tema della necessità di mettersi in viaggio. Il presente, e cioè il nostro mondo, ci condanna ad una forzata programmazione e previsione di quello che ci circonda. Tutto deve essere ben definito; nulla deve essere lasciato al caso. E se dovesse succedere, come fu nel 476 D.C., che le cose all’improvviso non vadano come devono andare? Da catastrofe storica, avremmo a che fare anche con una catastrofe culturale, e di senso.
rocknation.it
Dal punto dei testi mi ha colpito molto la visionarietà delle liriche nelle quali si colgono addentellati con il nostro tempo, ma allo stesso tempo c'è uno sguardo verso il futuro, spesso dipinto a tinte fosche come in "Succederà" con i "dogmi... (continua)
Cosa succederà se sotto un cielo di parole
(continua)
(continua)
inviata da Dq82 28/5/2024 - 08:57
San Francisco (Be Sure to Wear Some Flowers in Your Hair)
Ciao! This is Pääsuke.
Thank you for such a lovely welcome, it is much appreciated. I've heard of Johannes Pääsuke, but Pääsuke isn't my real surname. The barn swallow is the national bird of Estonia. In short, Pääsuke is just my moniker on LyricsTranslate; I chose the name as a homage to my native country. Another candidate was rukkilill or cornflower, which is the national flower, but someone was using that name on the internet, so I went with Pääsuke.
I will add some more translations when I get the chance. Thank you again for such a warm welcome.
Best,
Pääsuke
Thank you for such a lovely welcome, it is much appreciated. I've heard of Johannes Pääsuke, but Pääsuke isn't my real surname. The barn swallow is the national bird of Estonia. In short, Pääsuke is just my moniker on LyricsTranslate; I chose the name as a homage to my native country. Another candidate was rukkilill or cornflower, which is the national flower, but someone was using that name on the internet, so I went with Pääsuke.
I will add some more translations when I get the chance. Thank you again for such a warm welcome.
Best,
Pääsuke
Pääsuke at LyricsTranslate.com 27/5/2024 - 12:07
Love Me, I’m A Liberal
"If you ask me to bus my children" fa riferimento a un'iniziativa del governo americano a favore dell'integrazione. In pratica i bambini venivamo mandati (utilizzando un bus gratuito, da cui il verbo "to bus") a scuole situate in quartieri diversi da quello di residenza, per "mescolare" le etnie. Un po' come quello che in Italia veniva fatto col servizio di leva, che andava svolto in regioni lontane dalla propria.
Gianluca 26/5/2024 - 12:46
Inner City Blues (Make Me Wanna Holler)
La bellissima versione di Gil Scott-Heron integrata da una sua lunga poesia rappata
dall'album Reflections (1981)
INNER CITY BLUES (POEM: ”THE SIEGE OF NEW ORLEANS”)
(continua)
(continua)
26/5/2024 - 11:29
Candle For Durruti
“IL VOSTRO LUSSO E’ LA NOSTRA MISERIA”
I cittadini di Barcellona insorgono contro la privatizzazione di Parc Güell
Gianni Sartori
Direi proprio che l’idea di presentare all’interno di Parc Güell la collezione Crociera 2025 di Louis Vuitton non ha raccolto il plauso della popolazione di Barcellona.
L’idea risalirebbe a qualche tempo fa quando Bernard Arnault (presidente e CEO di LVMH Moët Hennessy – Louis Vuitton) ebbe l’idea di sponsorizzare l’America’s Cup di vela del 2024. Progetto accolto con entusiasmo da Nicolas Ghesquiére (direttore creativo del noto brand, tra i massimi rappresentanti internazionali nel settore del lusso).
E quindi, a seguito di una trattativa - definita “serrata” -con il sindaco Jaume Collboni, si aggiudicava la privatizzazione del famoso progetto modernista di Antoni Gaudi che per alcuni giorni è rimasto completamente chiuso al pubblico. La sfilata sul far della... (continua)
I cittadini di Barcellona insorgono contro la privatizzazione di Parc Güell
Gianni Sartori
Direi proprio che l’idea di presentare all’interno di Parc Güell la collezione Crociera 2025 di Louis Vuitton non ha raccolto il plauso della popolazione di Barcellona.
L’idea risalirebbe a qualche tempo fa quando Bernard Arnault (presidente e CEO di LVMH Moët Hennessy – Louis Vuitton) ebbe l’idea di sponsorizzare l’America’s Cup di vela del 2024. Progetto accolto con entusiasmo da Nicolas Ghesquiére (direttore creativo del noto brand, tra i massimi rappresentanti internazionali nel settore del lusso).
E quindi, a seguito di una trattativa - definita “serrata” -con il sindaco Jaume Collboni, si aggiudicava la privatizzazione del famoso progetto modernista di Antoni Gaudi che per alcuni giorni è rimasto completamente chiuso al pubblico. La sfilata sul far della... (continua)
Gianni Sartori 26/5/2024 - 10:29
Down Rodeo
(1996)
Album: Evil Empire
Rodeo Drive è la strada dello shopping di Beverly Hills,
Album: Evil Empire
Rodeo Drive è la strada dello shopping di Beverly Hills,
“Down Rodeo” was a promotional single by American rock band Rage Against the Machine. The song was intended as the third single from their Evil Empire album, although a domestic single was never released.
The song addresses social inequality between the rich and poor of America, and the simmering class warfare that existed in the band’s home city of Los Angeles following the 1992 Los Angeles Riots. “Down Rodeo” was written just three years after six days of riots were sparked by police violence against minorities in the city. The full lyric must be put into context of the time period and the beating of Rodney King to be understood: “So now I’m rollin' down Rodeo with a shotgun, These people ain’t seen a brown skin man, Since their grandparents bought one”
Genius
The song addresses social inequality between the rich and poor of America, and the simmering class warfare that existed in the band’s home city of Los Angeles following the 1992 Los Angeles Riots. “Down Rodeo” was written just three years after six days of riots were sparked by police violence against minorities in the city. The full lyric must be put into context of the time period and the beating of Rodney King to be understood: “So now I’m rollin' down Rodeo with a shotgun, These people ain’t seen a brown skin man, Since their grandparents bought one”
Genius
Yeah, I'm rollin' down Rodeo with a shotgun
(continua)
(continua)
inviata da lucone 25/5/2024 - 23:29
Planète Brûlée
(2023)
Le piazze francesi contro la riforma delle pensioni e del movimento ecologista ballano a ritmo di techno. Questa canzone ha avuto un successo clamoroso ed è stata ballata in tantissime manifestazioni.
Le piazze francesi contro la riforma delle pensioni e del movimento ecologista ballano a ritmo di techno. Questa canzone ha avuto un successo clamoroso ed è stata ballata in tantissime manifestazioni.
« Planète Brûlée » : qui se cache derrière ce tube de manif qui a fait le tour du monde ?
« Pas de retraité·es sur une planète brûlée… Retraites, climat, même combat ! » Des cortèges de manif à TikTok, le morceau « Planète Brûlée » est devenu un hymne de ralliement des contestations actuelles. Mais qui se cache derrière ce tube de l’année ?
Pas de retraités
(continua)
(continua)
25/5/2024 - 19:39
Percorsi:
Guerra alla Terra
Sò cascati
[2004]
Album / Albumi: E scegli u tu culore
Album / Albumi: E scegli u tu culore
5 maggio 1992: La catastrofe di Furiani.
5 mai 1992: La catastrophe de Furiani.
Se mai esiste un intreccio mortale e inestricabile tra calcio, interessi, avidità, connivenze, imperizia, mafia e corruzione delle cosiddette “istituzioni”, questo è il modo in cui diciotto persone sono morte in modo assurdo, e 2357 sono rimaste ferite e invalide a vita.
S'il existe jamais un enchevêtrement mortel et inextricable entre le football, les intérêts, l'avidité, la connivence, l'incompétence, la mafia et la corruption des soi-disant « institutions », c'est ainsi que dix-huit personnes sont mortes de manière absurde et 2357 ont été blessées.
5 mai 1992: La catastrophe de Furiani.
Se mai esiste un intreccio mortale e inestricabile tra calcio, interessi, avidità, connivenze, imperizia, mafia e corruzione delle cosiddette “istituzioni”, questo è il modo in cui diciotto persone sono morte in modo assurdo, e 2357 sono rimaste ferite e invalide a vita.
S'il existe jamais un enchevêtrement mortel et inextricable entre le football, les intérêts, l'avidité, la connivence, l'incompétence, la mafia et la corruption des soi-disant « institutions », c'est ainsi que dix-huit personnes sont mortes de manière absurde et 2357 ont été blessées.
Si chjode lu pugnu
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 25/5/2024 - 19:21
Eyeless in Gaza
DAL CANADA ALL’AUSTRALIA:
VITA ALQUANTO DURA PER I MANIFESTANTI PRO-PALESTINA
Gianni Sartori
Un ripasso (per quanto parziale e “a ritroso”) delle manifestazioni pro-Palestina impedite, “evacuate” o direttamente represse nel mese di maggio.
Per rendere l’idea di quanto gli eventi di Gaza (genocidio o “semplice massacro” che dir si voglia) stiano incidendo (oltre che nei corpi feriti e violati delle innumerevoli vittime) sulle coscienze dell’opinione pubblica a livello planetario. Anche nel soidisant “Occidente”.
Il 23 maggio, in Belgio, la polizia poneva termine forzatamente, su richiesta del rettorato, all’occupazione dell’Università di Gand (UGent). Oltre trecento studenti occupavano dal 6 maggio l’edificio UFO e i dintorni del rettorato chiedendo la sospensione (“un boicottaggio generale”) dei rapporti accademici con Israele.
Allontanati forzatamente dopo che si erano rifiutati di... (continua)
VITA ALQUANTO DURA PER I MANIFESTANTI PRO-PALESTINA
Gianni Sartori
Un ripasso (per quanto parziale e “a ritroso”) delle manifestazioni pro-Palestina impedite, “evacuate” o direttamente represse nel mese di maggio.
Per rendere l’idea di quanto gli eventi di Gaza (genocidio o “semplice massacro” che dir si voglia) stiano incidendo (oltre che nei corpi feriti e violati delle innumerevoli vittime) sulle coscienze dell’opinione pubblica a livello planetario. Anche nel soidisant “Occidente”.
Il 23 maggio, in Belgio, la polizia poneva termine forzatamente, su richiesta del rettorato, all’occupazione dell’Università di Gand (UGent). Oltre trecento studenti occupavano dal 6 maggio l’edificio UFO e i dintorni del rettorato chiedendo la sospensione (“un boicottaggio generale”) dei rapporti accademici con Israele.
Allontanati forzatamente dopo che si erano rifiutati di... (continua)
Gianni Sartori 25/5/2024 - 12:59
El Ollie de Carrero Blanco
2015
Un firme fracaso
Un firme fracaso
Date pata, vas a caer
(continua)
(continua)
inviata da Dq82 25/5/2024 - 12:56
L'anguilla in estinzione
I miei genitori sono originari del Polesine ed il delta del Po è stato il luogo delle mie estati piu belle per anni.
Ho accompagnato mio padre qualche notte a pescare anguille e mi ricordo solo che io mi facevo delle gran dormite mentre lui provava a pescare.
Ora leggo che anche loro sono una specie in estinzione e sono state introdotte leggi per proteggerle e favorirne la riproduzione. Sfortunatamente questo meraviglioso animale ha scelto di riprodursi in un unico luogo distante migliaia di KM, il mare dei Sargassi
L'uomo non è stato capace di riprodurle come fa per altre specie, ma è riuscito solo a pescarle a tonnellate e ad allevarle dopo averle catturate piccole. Contestualmente ha creato barriere ai loro viaggi, ha inquinato i mari ed i fiumi. Antropocene.
Per il video ho trovato delle suggestive immagini di un documentario dell'allevamento a Comacchio negli anni 50 .
Oggi sul... (continua)
Ho accompagnato mio padre qualche notte a pescare anguille e mi ricordo solo che io mi facevo delle gran dormite mentre lui provava a pescare.
Ora leggo che anche loro sono una specie in estinzione e sono state introdotte leggi per proteggerle e favorirne la riproduzione. Sfortunatamente questo meraviglioso animale ha scelto di riprodursi in un unico luogo distante migliaia di KM, il mare dei Sargassi
L'uomo non è stato capace di riprodurle come fa per altre specie, ma è riuscito solo a pescarle a tonnellate e ad allevarle dopo averle catturate piccole. Contestualmente ha creato barriere ai loro viaggi, ha inquinato i mari ed i fiumi. Antropocene.
Per il video ho trovato delle suggestive immagini di un documentario dell'allevamento a Comacchio negli anni 50 .
Oggi sul... (continua)
L'anguilla è maschio femmina il capitone
(continua)
(continua)
inviata da Paolo Rizzi 23/5/2024 - 11:54
Percorsi:
Guerra agli animali, Guerra alla Terra
Calamaro Gigante
Album: GRINGO Vol.1 (2024)
Il mare è molto presente nel disco e volevamo affrontarlo anche da questo punto di vista [raccontando i drammi delle persone migranti, ndr]. Raccontiamo la violenza, ma lo facciamo in questo modo per far sì che tutti vogliano prestare ascolto a questa storia, che parla di umanità, al di là della politica
– Selton, Vanity Fair
[Il brano] È nato dalla volontà di raccontare una storia senza per forza essere politici e parlare dell’ambiente. Di base volevano raccontare una storia che avesse valore per il racconto in sé, non tanto per chissà quale motivo politico. Abbiamo deciso di inserirla nel disco perché sin da subito ci è sembrata nuova all'interno della nostra discografia, banalmente perché non è cantata, ma narrata trattandosi di un racconto. E questa cosa ci ha fatto sentire molto “italiani”, perché comunque da straniero staccarti dalla melodia e andare... (continua)
Il mare è molto presente nel disco e volevamo affrontarlo anche da questo punto di vista [raccontando i drammi delle persone migranti, ndr]. Raccontiamo la violenza, ma lo facciamo in questo modo per far sì che tutti vogliano prestare ascolto a questa storia, che parla di umanità, al di là della politica
– Selton, Vanity Fair
[Il brano] È nato dalla volontà di raccontare una storia senza per forza essere politici e parlare dell’ambiente. Di base volevano raccontare una storia che avesse valore per il racconto in sé, non tanto per chissà quale motivo politico. Abbiamo deciso di inserirla nel disco perché sin da subito ci è sembrata nuova all'interno della nostra discografia, banalmente perché non è cantata, ma narrata trattandosi di un racconto. E questa cosa ci ha fatto sentire molto “italiani”, perché comunque da straniero staccarti dalla melodia e andare... (continua)
Sono cinquant'anni che vivo sotto le acque di questo mare
(continua)
(continua)
22/5/2024 - 19:03
Song für Erdoğan (den Schnuckel-Schnauzbart-Chef-Osman)
Ecevit Piroğlu in sciopero della fame ormai da oltre cento giorni
Gianni Sartori
Messo in libertà nel gennaio di quest’anno (dopo 32 mesi di detenzione in un carcere della Serbia), Ecevit Piroğlu veniva riarrestato il 12 gennaio.
Sul suo capo pende una domanda di estradizione da parte della Turchia. Domanda a cui la Corte suprema serba ha risposto negativamente.
Durante la precedente detenzione Ecevit aveva intrapreso uno sciopero della fame durato 136 giorni uscendone assai provato. Lo ha ripreso in febbraio per protestare contro quella che ha tutte le apparenze di una persecuzione giudiziaria di natura politica.
Complessivamente ha trascorso circa tre anni in prigione e - avendo ormai superato il 100° giorno anche in questo secondo sciopero - il suo stato di salute è in netto peggioramento.
Nato a Kırşehir nel 1974, militante di sinistra dai primi anni novanta, membro del direttivo... (continua)
Gianni Sartori
Messo in libertà nel gennaio di quest’anno (dopo 32 mesi di detenzione in un carcere della Serbia), Ecevit Piroğlu veniva riarrestato il 12 gennaio.
Sul suo capo pende una domanda di estradizione da parte della Turchia. Domanda a cui la Corte suprema serba ha risposto negativamente.
Durante la precedente detenzione Ecevit aveva intrapreso uno sciopero della fame durato 136 giorni uscendone assai provato. Lo ha ripreso in febbraio per protestare contro quella che ha tutte le apparenze di una persecuzione giudiziaria di natura politica.
Complessivamente ha trascorso circa tre anni in prigione e - avendo ormai superato il 100° giorno anche in questo secondo sciopero - il suo stato di salute è in netto peggioramento.
Nato a Kırşehir nel 1974, militante di sinistra dai primi anni novanta, membro del direttivo... (continua)
Gianni Sartori 22/5/2024 - 15:00
Altolà
Salvini, sempre alla caccia di visibilità, rilancia la sua provocazione sulla Leva obbligatoria. Il ministro Crosetto aveva manifestato il suo disaccordo e ieri è stato colto da malore ed ha lasciato il Supremo consiglio della Difesa riunitosi al quirinale con Mattarella e Meloni per correre in ospedale e fare accertamenti ai suoi problemi di cuore. "Forza Guido! Ti aspettiamo al più presto!" ha scritto amorevolmente Salvini
Presentato ufficialmente alla Camera il progetto di legge leghista denominato "Istituzione del servizio militare e civile universale territoriale e delega al Governo per la sua disciplina” che si pone l'obiettivo di reintrodurre la leva universale: sei mesi obbligatori per ragazzi e ragazze. Matteo Salvini lo aveva annunciato al raduno degli Alpini a Vicenza, lo scorso 12 maggio: "È una grande forma di educazione civica, con persone che si possono dedicare al salvataggio,... (continua)
Presentato ufficialmente alla Camera il progetto di legge leghista denominato "Istituzione del servizio militare e civile universale territoriale e delega al Governo per la sua disciplina” che si pone l'obiettivo di reintrodurre la leva universale: sei mesi obbligatori per ragazzi e ragazze. Matteo Salvini lo aveva annunciato al raduno degli Alpini a Vicenza, lo scorso 12 maggio: "È una grande forma di educazione civica, con persone che si possono dedicare al salvataggio,... (continua)
Paolo Rizzi 22/5/2024 - 08:14
Proteggimi da ciò che voglio
Non vorrei parlare di "plagio" ma trovo molto disonesto che l'autore del testo non abbia detto che si è "ispirato" alla poesia di Richard Dehmel (1863-1920), "Der Arbeitsmann" (Il lavoratore):
Wir haben ein Bett, wir haben ein Kind,
mein Weib!
Wir haben auch Arbeit, und gar zuzweit,
und haben die Sonne und Regen und Wind,
und uns fehlt nur eine Kleinigkeit,
um so frei zu sein, wie die Vögel sind:
nur Zeit.
Wenn wir Sonntags durch die Felder gehn,
mein Kind,
und über den Ähren weit und breit
das blaue Schwalbenvolk blitzen sehn,
o dann fehlt uns nicht das bißchen Kleid,
um so schön zu sein wie die Vögel sind:
nur Zeit.
Nur Zeit! wir wittern Gewitterwind,
wir Volk.
Nur eine kleine Ewigkeit;
uns fehlt ja nichts, mein Weib, mein Kind,
als all das, was durch uns gedeiht,
um so kühn zu sein, wie die Vögel sind.
Nur Zeit!
Gedichte - Dehmelhaus Stiftung
Per chi non... (continua)
Wir haben ein Bett, wir haben ein Kind,
mein Weib!
Wir haben auch Arbeit, und gar zuzweit,
und haben die Sonne und Regen und Wind,
und uns fehlt nur eine Kleinigkeit,
um so frei zu sein, wie die Vögel sind:
nur Zeit.
Wenn wir Sonntags durch die Felder gehn,
mein Kind,
und über den Ähren weit und breit
das blaue Schwalbenvolk blitzen sehn,
o dann fehlt uns nicht das bißchen Kleid,
um so schön zu sein wie die Vögel sind:
nur Zeit.
Nur Zeit! wir wittern Gewitterwind,
wir Volk.
Nur eine kleine Ewigkeit;
uns fehlt ja nichts, mein Weib, mein Kind,
als all das, was durch uns gedeiht,
um so kühn zu sein, wie die Vögel sind.
Nur Zeit!
Gedichte - Dehmelhaus Stiftung
Per chi non... (continua)
Claudia Cernigoi 21/5/2024 - 14:52
Kobane
SE 42 ANNI VI SEMBRAN POCHI….
Gianni Sartori
La condanna a 42 di carcere per Selahattin Demirtas suona come una ritorsione del sultano-presidente e un’ingiuria alla dignità umana
Un palese insulto, prima ancora che ai diritti umani, al semplice buonsenso. Questo si può dire della condanna a 42 anni di carcere per il prigioniero politico Selahattin Demirtas (in prigiono dal 2016). Tanto che perfino i media occidentali, in genere piuttosto restii - soprattutto negli ultimi tempi - a criticare Erdogan e il suo governo islamista alleato dell’estrema destra.diAccusato di “attentato all’integrità dello stato”, “incitamento a commettere crimine”, “propaganda terroristica” e varie amenità, in realtà le “colpe” di Demirtas sono ben altre.
Aver sostenuto le proteste di massa del 2014 per l’attacco e assedio di Daesh (supportato da Ankara) alla città siriana di Kobane.
Proteste costata la vita... (continua)
Gianni Sartori
La condanna a 42 di carcere per Selahattin Demirtas suona come una ritorsione del sultano-presidente e un’ingiuria alla dignità umana
Un palese insulto, prima ancora che ai diritti umani, al semplice buonsenso. Questo si può dire della condanna a 42 anni di carcere per il prigioniero politico Selahattin Demirtas (in prigiono dal 2016). Tanto che perfino i media occidentali, in genere piuttosto restii - soprattutto negli ultimi tempi - a criticare Erdogan e il suo governo islamista alleato dell’estrema destra.diAccusato di “attentato all’integrità dello stato”, “incitamento a commettere crimine”, “propaganda terroristica” e varie amenità, in realtà le “colpe” di Demirtas sono ben altre.
Aver sostenuto le proteste di massa del 2014 per l’attacco e assedio di Daesh (supportato da Ankara) alla città siriana di Kobane.
Proteste costata la vita... (continua)
Gianni Sartori 21/5/2024 - 09:36
Julian Assange
Julian Assange: Nuovo appello contro l'estradizione
Julian Assange vince in tribunale: l’Alta Corte di Londra concede nuovo appello contro l’estradizione
L'Alta Corte di Londra ha concesso un ulteriore appello a Julian Assange contro l'estradizione negli Stati Uniti, riconoscendo come non infondate le argomentazioni
Riccardo Venturi 20/5/2024 - 20:51
Guerra Mundial
LA TERZA GUERRA MONDIALE? MA E’ IN CORSO DA TEMPO
Gianni Sartori
Un documento dell’Accademia della Modernità Democratica parla esplicitamente di Terza Guerra Mondiale già in atto
O almeno è quanto si sosteneva in una brochure di 38 pagine (“Possibilità e pericoli della terza guerra mondiale”) pubblicata in gennaio dall’Accademia della Modernità Democratica.
Sempre, beninteso che non si tratti ormai della quarta (ricordate quanto diceva negli anni novanta il comandante Marcos?).
Tale Accademia (https://democraticmodernity.com/) si presenta come“un organismo autonomo di investigazione, riflessione e diffusione della lotta del popolo Curdo”. Nel documento si considerano vari ambiti e aspetti (teorici, politici, strategici…) con cui analizzare l’attuale “complessa crisi di civilizzazione” attraversata dal genere umano. Senza escludere il rischio di una possibile sua estinzione.
Partendo... (continua)
Gianni Sartori
Un documento dell’Accademia della Modernità Democratica parla esplicitamente di Terza Guerra Mondiale già in atto
O almeno è quanto si sosteneva in una brochure di 38 pagine (“Possibilità e pericoli della terza guerra mondiale”) pubblicata in gennaio dall’Accademia della Modernità Democratica.
Sempre, beninteso che non si tratti ormai della quarta (ricordate quanto diceva negli anni novanta il comandante Marcos?).
Tale Accademia (https://democraticmodernity.com/) si presenta come“un organismo autonomo di investigazione, riflessione e diffusione della lotta del popolo Curdo”. Nel documento si considerano vari ambiti e aspetti (teorici, politici, strategici…) con cui analizzare l’attuale “complessa crisi di civilizzazione” attraversata dal genere umano. Senza escludere il rischio di una possibile sua estinzione.
Partendo... (continua)
Gianni Sartori 20/5/2024 - 20:25
L’ancienne Oppression
L’ancienne Oppression
Chanson française – L’ancienne Oppression – Marco Valdo M.I. – 2024
LA ZINOVIE
est le voyage d’exploration en Zinovie, entrepris par Marco Valdo M. I. et Lucien l’âne, à l’imitation de Carl von Linné en Laponie et de Charles Darwin autour de notre Terre et en parallèle à l’exploration du Disque Monde longuement menée par Terry Pratchett.
La Zinovie, selon Lucien l’âne, est ce territoire mental où se réfléchit d’une certaine manière le monde. La Zinovie renvoie à l’écrivain, logicien, peintre, dessinateur, caricaturiste et philosophe Alexandre Zinoviev et à son abondante littérature.
Épisode 204
Dialogue Maïeutique
Pour faire court, dit Marco Valdo M.I., je précise immédiatement que le titre est tiré de la première strophe de la canzone, où il est dit – par le trouvère – que :
« Régulièrement, la Zinovie envahit
Les pays voisins, soi-disant amis.
Elle veut... (continua)
Chanson française – L’ancienne Oppression – Marco Valdo M.I. – 2024
LA ZINOVIE
est le voyage d’exploration en Zinovie, entrepris par Marco Valdo M. I. et Lucien l’âne, à l’imitation de Carl von Linné en Laponie et de Charles Darwin autour de notre Terre et en parallèle à l’exploration du Disque Monde longuement menée par Terry Pratchett.
La Zinovie, selon Lucien l’âne, est ce territoire mental où se réfléchit d’une certaine manière le monde. La Zinovie renvoie à l’écrivain, logicien, peintre, dessinateur, caricaturiste et philosophe Alexandre Zinoviev et à son abondante littérature.
Épisode 204
Dialogue Maïeutique
Pour faire court, dit Marco Valdo M.I., je précise immédiatement que le titre est tiré de la première strophe de la canzone, où il est dit – par le trouvère – que :
« Régulièrement, la Zinovie envahit
Les pays voisins, soi-disant amis.
Elle veut... (continua)
Avec tout ça, dit le trouvère,
(continua)
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 20/5/2024 - 19:13
Jin Jiyan Azadì
LO SPETTRO DEL MIT ALEGGIA ANCORA SU RUE LA-FAYETTE…
Gianni Sartori
Per François Hollande il massacro di tre donne curde in rue Lafayette, a Parigi nel 2013, è stata un’operazione in cui era implicato lo Stato turco
Sicuramente sa di cosa parla. Il 15 maggio, l’ex presidente francese François Hollande, interpellato da uno studente curdo durante un incontro nel campus dell’Université Bretagne Sud di Lorient, ha chiaramente espresso il suo pensiero in merito all’assassinio di tre militanti curde a Parigi il 9 gennaio 2023.
Ossia delle femministe Sakine Cansiz (Sara), Fidan Dogan (Rojbîn) e Leyla Soylemez (Ronahî).
Per Hollande “si è trattato dell’intervento di uno Stato straniero, membro della NATO e candidato all’adesione all’Unione europea”. Più chiaro di così!
Aggiungendo che “la situazione era ancor più grave in quanto si trattava di un’operazione di cui non sappiamo esattamente... (continua)
Gianni Sartori
Per François Hollande il massacro di tre donne curde in rue Lafayette, a Parigi nel 2013, è stata un’operazione in cui era implicato lo Stato turco
Sicuramente sa di cosa parla. Il 15 maggio, l’ex presidente francese François Hollande, interpellato da uno studente curdo durante un incontro nel campus dell’Université Bretagne Sud di Lorient, ha chiaramente espresso il suo pensiero in merito all’assassinio di tre militanti curde a Parigi il 9 gennaio 2023.
Ossia delle femministe Sakine Cansiz (Sara), Fidan Dogan (Rojbîn) e Leyla Soylemez (Ronahî).
Per Hollande “si è trattato dell’intervento di uno Stato straniero, membro della NATO e candidato all’adesione all’Unione europea”. Più chiaro di così!
Aggiungendo che “la situazione era ancor più grave in quanto si trattava di un’operazione di cui non sappiamo esattamente... (continua)
Gianni Sartori 19/5/2024 - 19:25
Pizzica dello scafista
"Questa è la pizzica dello scafista, sciacallo del mare che naviga a vista, che vende un po' caro un mondo migliore..."
Questa è la pizzica dello scafista,
(continua)
(continua)
inviata da CDB 19/5/2024 - 06:51
Percorsi:
Esili e esiliati
Cappuccio rosso
ULTIME CARTOLINE DAL KURDISTAN
Gianni Sartori
PER NON DEMORALIZZARE I SOLDATI E I LORO FAMILIARI, L’ESERCITO TURCO DISSIMULA SISTEMATICAMENTE IL NUMERO DELLE PROPRIE PERDITE
Chissà cosa raccontano i loro comandanti alle truppe mandate allo sbaraglio nelle zone della guerriglia curda. “Poveri cristi” anche loro, presumibilmente inconsapevole strumento della politica sciovinista di Erdogan & C.
E chissà poi cosa dicono ai familiari, alle madri, quando ne devono annunciare la morte in battaglia….
Quello che sembra assai probabile è che le “alte sfere” fanno di tutto per tenere nascosta all’opinione pubblica la reale portata del conflitto (stavo scrivendo “a bassa intensità”, ma sarebbe quantomeno riduttivo).
Da parte sua la guerriglia curda delle HPG (Forze di difesa del popolo) sostiene di aver inflitto perdite consistenti all’esercito turco. Sarebbero stati 861 i soldati uccisi e... (continua)
Gianni Sartori
PER NON DEMORALIZZARE I SOLDATI E I LORO FAMILIARI, L’ESERCITO TURCO DISSIMULA SISTEMATICAMENTE IL NUMERO DELLE PROPRIE PERDITE
Chissà cosa raccontano i loro comandanti alle truppe mandate allo sbaraglio nelle zone della guerriglia curda. “Poveri cristi” anche loro, presumibilmente inconsapevole strumento della politica sciovinista di Erdogan & C.
E chissà poi cosa dicono ai familiari, alle madri, quando ne devono annunciare la morte in battaglia….
Quello che sembra assai probabile è che le “alte sfere” fanno di tutto per tenere nascosta all’opinione pubblica la reale portata del conflitto (stavo scrivendo “a bassa intensità”, ma sarebbe quantomeno riduttivo).
Da parte sua la guerriglia curda delle HPG (Forze di difesa del popolo) sostiene di aver inflitto perdite consistenti all’esercito turco. Sarebbero stati 861 i soldati uccisi e... (continua)
Gianni Sartori 18/5/2024 - 15:23
Ataï
2018
Storyteller
Ataï (... – Fonimoulou, 1º settembre 1878) guerrigliero canaco della Nuova Caledonia. Originario di Komalé, presso La Foa, guidò nel 1878 l'insurrezione dei canachi contro i colonizzatori francesi. Dopo alcune importanti vittorie, che furono fonte di grande preoccupazione per l'amministrazione coloniale della Terza Repubblica, fu ucciso da un ausiliario canaco al servizio dei francesi.
Costretto dai colonizzatori francesi a lasciare Komalé, Ataï trovò rifugio nel penitenziario di La Fonwhari a Pwero (odierna La-Barrière-d'Ataï). Nel 1878, a Téremba, Ataï, svuotando un sacco di terra, disse al governatore francese Léopold de Pritzbuer "Questo è ciò che avevamo", e poi, svuotando un sacco di pietre, "Questo è ciò che mi hai lasciato". Quando de Pritzbuer gli consigliò di costruire recinzioni per proteggere le sue coltivazioni dai danni provocati dal bestiame dei coloni,... (continua)
Storyteller
Ataï (... – Fonimoulou, 1º settembre 1878) guerrigliero canaco della Nuova Caledonia. Originario di Komalé, presso La Foa, guidò nel 1878 l'insurrezione dei canachi contro i colonizzatori francesi. Dopo alcune importanti vittorie, che furono fonte di grande preoccupazione per l'amministrazione coloniale della Terza Repubblica, fu ucciso da un ausiliario canaco al servizio dei francesi.
Costretto dai colonizzatori francesi a lasciare Komalé, Ataï trovò rifugio nel penitenziario di La Fonwhari a Pwero (odierna La-Barrière-d'Ataï). Nel 1878, a Téremba, Ataï, svuotando un sacco di terra, disse al governatore francese Léopold de Pritzbuer "Questo è ciò che avevamo", e poi, svuotando un sacco di pietre, "Questo è ciò che mi hai lasciato". Quando de Pritzbuer gli consigliò di costruire recinzioni per proteggere le sue coltivazioni dai danni provocati dal bestiame dei coloni,... (continua)
Sur une terre de pas plus de quarante mille âmes vivait un guerrier qu'on appelait Ataï
(continua)
(continua)
inviata da Dq82 18/5/2024 - 10:06
Novecento
2023
Novecento
la title track Novecento, summa delle domande sulle complessità del nostro tempo in cui troviamo l’emozionante citazione dal “discorso all’umanità” de Il Grande Dittatore di Charlie Chaplin.
Novecento
la title track Novecento, summa delle domande sulle complessità del nostro tempo in cui troviamo l’emozionante citazione dal “discorso all’umanità” de Il Grande Dittatore di Charlie Chaplin.
Non è finito questo novecento (continua)
inviata da Dq82 18/5/2024 - 07:06
Militanza danza
2022
Militanza danza
Militanza danza
Vorrei chiederti una cosa (continua)
inviata da Dq82 18/5/2024 - 06:41
La fine della festa
2024
FINALISTA Musicultura XXXV Ed. - 2024
Il brano La fine della festa è caratterizzato da frasi il cui soggetto è la guerra in senso lato.
Ognuna di queste dà vita a un’immagine che prende senso dalle rappresentazioni che il mio vissuto ha conservato di questa specie di calamità che attraversa la storia dell’uomo. Solo a tal proposito si può dire che il testo conserva qualcosa di autobiografico, non per esperienza diretta, ma per conoscenza mediata dei fatti accaduti nel passato e che anche oggi si ripetono, cercando di lasciare comunque una certa libertà di interpretazione all’ascoltatore. Per esempio, la frase “Sono il ghigno del lupo appena dentro all’ovile” fa riferimento specifico all’agghiacciante dichiarazione di Joseph Goebbels al primo ingresso, nel 1928, dei nazisti in parlamento, “Stiamo entrando come lupi nell’ovile”, ma funziona comunque anche se interpretata letteralmente.... (continua)
FINALISTA Musicultura XXXV Ed. - 2024
Il brano La fine della festa è caratterizzato da frasi il cui soggetto è la guerra in senso lato.
Ognuna di queste dà vita a un’immagine che prende senso dalle rappresentazioni che il mio vissuto ha conservato di questa specie di calamità che attraversa la storia dell’uomo. Solo a tal proposito si può dire che il testo conserva qualcosa di autobiografico, non per esperienza diretta, ma per conoscenza mediata dei fatti accaduti nel passato e che anche oggi si ripetono, cercando di lasciare comunque una certa libertà di interpretazione all’ascoltatore. Per esempio, la frase “Sono il ghigno del lupo appena dentro all’ovile” fa riferimento specifico all’agghiacciante dichiarazione di Joseph Goebbels al primo ingresso, nel 1928, dei nazisti in parlamento, “Stiamo entrando come lupi nell’ovile”, ma funziona comunque anche se interpretata letteralmente.... (continua)
Io sono mille cani ciechi (continua)
inviata da Dq82 18/5/2024 - 06:36
Lännen lokari
D’après les traductions anglaises de Juha Rämö (2024) et Thomas A. DuBois & Marcus Cederström (2022)
D’une chanson finnoise – Lännen lokari – Hiski Salomaa – 1930
Musique et paroles : Hiski Salomaa
Enregistré par Columbia Records in New York le 1 juin 1930
L'exploitation forestière était un moyen de subsistance courant pour de nombreux immigrants finlandais en Amérique du Nord. Cette chanson est un hommage joyeux à ces premiers colons, les "Finlandais tranquilles" qui ont choisi un mode de vie incertain, itinérant et souvent dangereux en travaillant comme bûcherons. Mais ce n'est pas ainsi que Salomaa dépeint la vie d'un bûcheron. Au contraire, la chanson parle d'un bûcheron qui trouve un amour là où le destin l'emmène - ce qui, dans la réalité, n'était probablement qu'un mythe dans la plupart des cas. Salomaa lui-même n'a jamais travaillé comme bûcheron. Il gagnait sa vie comme tailleur et musicien.
D’une chanson finnoise – Lännen lokari – Hiski Salomaa – 1930
Musique et paroles : Hiski Salomaa
Enregistré par Columbia Records in New York le 1 juin 1930
L'exploitation forestière était un moyen de subsistance courant pour de nombreux immigrants finlandais en Amérique du Nord. Cette chanson est un hommage joyeux à ces premiers colons, les "Finlandais tranquilles" qui ont choisi un mode de vie incertain, itinérant et souvent dangereux en travaillant comme bûcherons. Mais ce n'est pas ainsi que Salomaa dépeint la vie d'un bûcheron. Au contraire, la chanson parle d'un bûcheron qui trouve un amour là où le destin l'emmène - ce qui, dans la réalité, n'était probablement qu'un mythe dans la plupart des cas. Salomaa lui-même n'a jamais travaillé comme bûcheron. Il gagnait sa vie comme tailleur et musicien.
LE BÛCHERON DE L’OUEST
(continua)
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 16/5/2024 - 16:56
×