El Ejército del Ebro
anonimo
Interpretazione di Stefano Saletti e Piccola Banda Ikona in Folkpolitik
Stefano Saletti: oud, bouzouki, chitarra, voce
Barbara Eramo: voce
Mario Rivera: basso acustico
Carlo Cossu: violino, canto diplofonico
Gabriele Coen: clarinetto, sax
Rossella Zampiron: violoncello
Leo Cesari: percussioni e batteria
Also known as "AJ carmela" and "Viva la Quince Brigada" this is an anthem of the Republican forces of the Popular Front in the Spanish civil war of 1936 who were opposed to the Nationalists led by future dictator Francisco Franco. The melody is taken from a popular song of anonymous origin, which was sung with different words by the various Republican factions.
Conosciuta anche come "Aj carmela" e "Viva la Quince Brigada" è una canzone simbolo delle forze repubblicane del Fronte Popolare che nella guerra civile spagnola del 1936 si contrapposero ai nazionalisti guidati dal futuro... (continua)
Stefano Saletti: oud, bouzouki, chitarra, voce
Barbara Eramo: voce
Mario Rivera: basso acustico
Carlo Cossu: violino, canto diplofonico
Gabriele Coen: clarinetto, sax
Rossella Zampiron: violoncello
Leo Cesari: percussioni e batteria
Also known as "AJ carmela" and "Viva la Quince Brigada" this is an anthem of the Republican forces of the Popular Front in the Spanish civil war of 1936 who were opposed to the Nationalists led by future dictator Francisco Franco. The melody is taken from a popular song of anonymous origin, which was sung with different words by the various Republican factions.
Conosciuta anche come "Aj carmela" e "Viva la Quince Brigada" è una canzone simbolo delle forze repubblicane del Fronte Popolare che nella guerra civile spagnola del 1936 si contrapposero ai nazionalisti guidati dal futuro... (continua)
Dq82 4/4/2021 - 11:05
Un blasfemo [Dietro ogni blasfemo c'è un giardino incantato]
Interpretazione di Stefano Saletti e Piccola Banda Ikona in Folkpolitik
One of Fabrizio De Andrè's masterpieces, a great song about the power of religion over people: "And not God, but someone who has invented him for us, forces us to dream in an enchanted garden". What violence - and illusions - in the name of God.
Uno dei capolavori di Fabrizio De Andrè, una grande canzone contro il potere della religione sugli uomini: "E non Dio, ma qualcuno che per noi l'ha inventato, ci costringe a sognare in un giardino incantato". Quanta violenza - e illusioni - nel nome di Dio.
Stefano Saletti: oud, bouzouki, chitarra, voce
Barbara Eramo: voce
Mario Rivera: basso acustico
Carlo Cossu: violino, canto diplofonico
Gabriele Coen: clarinetto, sax
Rossella Zampiron: violoncello
Leo Cesari: percussioni e batteria
Ambrogio Sparagna: organetto
Raffaello Simeoni: voce
Barbara Eramo: voce
Mario Rivera: basso acustico
Carlo Cossu: violino, canto diplofonico
Gabriele Coen: clarinetto, sax
Rossella Zampiron: violoncello
Leo Cesari: percussioni e batteria
Ambrogio Sparagna: organetto
Raffaello Simeoni: voce
One of Fabrizio De Andrè's masterpieces, a great song about the power of religion over people: "And not God, but someone who has invented him for us, forces us to dream in an enchanted garden". What violence - and illusions - in the name of God.
Uno dei capolavori di Fabrizio De Andrè, una grande canzone contro il potere della religione sugli uomini: "E non Dio, ma qualcuno che per noi l'ha inventato, ci costringe a sognare in un giardino incantato". Quanta violenza - e illusioni - nel nome di Dio.
Dq82 4/4/2021 - 11:02
L'estaca
Interpretazione di Stefano Saletti e Piccola Banda Ikona in Folkpolitik
"This song by Luis Llach has become a symbol of resistance to the Francoism. The dictatorship is seen as a pole to which we are all chained, but if we try hard enough, we can pull it down. There are also translations in French and Sicilian. To be sung wherever there is a pole to pull down."
Questa canzone di Luis Llach è diventata uno dei simboli della resistenza al franchismo. La dittatura viene vista come un palo a cui tutti siamo incatenati ma che, se tiriamo forte, riusciremo a far cadere. Ne esistono traduzioni in francese e anche in siciliano. Da cantare ovunque ci sia un palo da buttare giù."
Stefano Saletti: oud, bouzouki, chitarra, voce
Barbara Eramo: voce
Mario Rivera: basso acustico
Carlo Cossu: violino, canto diplofonico
Gabriele Coen: clarinetto, sax
Rossella Zampiron: violoncello
Leo Cesari: percussioni e batteria
Barbara Eramo: voce
Mario Rivera: basso acustico
Carlo Cossu: violino, canto diplofonico
Gabriele Coen: clarinetto, sax
Rossella Zampiron: violoncello
Leo Cesari: percussioni e batteria
"This song by Luis Llach has become a symbol of resistance to the Francoism. The dictatorship is seen as a pole to which we are all chained, but if we try hard enough, we can pull it down. There are also translations in French and Sicilian. To be sung wherever there is a pole to pull down."
Questa canzone di Luis Llach è diventata uno dei simboli della resistenza al franchismo. La dittatura viene vista come un palo a cui tutti siamo incatenati ma che, se tiriamo forte, riusciremo a far cadere. Ne esistono traduzioni in francese e anche in siciliano. Da cantare ovunque ci sia un palo da buttare giù."
Dq82 4/4/2021 - 10:56
Ninna nanna di la guerra
Interpretazione di Stefano Saletti e Piccola Banda Ikona in Folkpolitik
"Rosa Balistreri rediscovered this lullaby and rearranged it together with Otello Profazio. It's the desperate song of a mother cradling her son after his father has died in battle: "We were alone, alone to suffer." A universal song.
"Rosa Balistreri riscoprì questa ninna nanna e ne curò la rielaborazione insieme a Otello Profazio. E' il canto disperato di una madre che culla suo figlio dopo che ha perso il padre in battaglia: "Siamo rimasti soli, soli a soffrire". Un canto universale."
Stefano Saletti: oud, bouzouki, chitarra, voce
Barbara Eramo: voce
Mario Rivera: basso acustico
Carlo Cossu: violino, canto diplofonico
Gabriele Coen: clarinetto, sax
Rossella Zampiron: violoncello
Leo Cesari: percussioni e batteria
Jamal Ouassini: violino
Hakeem Jaleela: voce
Barbara Eramo: voce
Mario Rivera: basso acustico
Carlo Cossu: violino, canto diplofonico
Gabriele Coen: clarinetto, sax
Rossella Zampiron: violoncello
Leo Cesari: percussioni e batteria
Jamal Ouassini: violino
Hakeem Jaleela: voce
"Rosa Balistreri rediscovered this lullaby and rearranged it together with Otello Profazio. It's the desperate song of a mother cradling her son after his father has died in battle: "We were alone, alone to suffer." A universal song.
"Rosa Balistreri riscoprì questa ninna nanna e ne curò la rielaborazione insieme a Otello Profazio. E' il canto disperato di una madre che culla suo figlio dopo che ha perso il padre in battaglia: "Siamo rimasti soli, soli a soffrire". Un canto universale."
Dq82 4/4/2021 - 10:52
Il sono del Mistral
2021
Mediterraneo Ostinato
Dedicato a Hevrin Khalaf, vittima dell'odio e della violenza
Stefano Saletti: vocals, saz, oud, piano
Barbara Eramo: vocals
Pejman Tadayon: ney, daf, backing vocals
Mario Rivera: acoustic bass
Giovanni Lo Cascio: darbouka
Arnaldo Vacca: dumbak, riq, shaker
Questa nuova riflessione sul Mediterraneo abbraccia un mondo intero di immagini, sensazioni, suoni e parole, luoghi. Come e più che in passato, Stefano Saletti & Banda Ikona attraversano uno spazio sempre più denso, in cui non dobbiamo certo cercare i punti di riferimento, come si faceva un tempo, nello stupore e nella curiosità, quando si “contattava” la world music (quando si “contrattava”, allo stesso tempo, la sua forma, la sua definizione, la sua esistenza). Certo, volendo indugiare sullo stile, scopriremmo i modelli della compresenza, direi (con sincero appagamento) gli elementi basilari della... (continua)
Mediterraneo Ostinato
Dedicato a Hevrin Khalaf, vittima dell'odio e della violenza
Stefano Saletti: vocals, saz, oud, piano
Barbara Eramo: vocals
Pejman Tadayon: ney, daf, backing vocals
Mario Rivera: acoustic bass
Giovanni Lo Cascio: darbouka
Arnaldo Vacca: dumbak, riq, shaker
Questa nuova riflessione sul Mediterraneo abbraccia un mondo intero di immagini, sensazioni, suoni e parole, luoghi. Come e più che in passato, Stefano Saletti & Banda Ikona attraversano uno spazio sempre più denso, in cui non dobbiamo certo cercare i punti di riferimento, come si faceva un tempo, nello stupore e nella curiosità, quando si “contattava” la world music (quando si “contrattava”, allo stesso tempo, la sua forma, la sua definizione, la sua esistenza). Certo, volendo indugiare sullo stile, scopriremmo i modelli della compresenza, direi (con sincero appagamento) gli elementi basilari della... (continua)
Fermar a sentir il vento mi non poudir andar
(continua)
(continua)
inviata da Dq82 4/4/2021 - 10:28
Percorsi:
Dal Kurdistan
Mediterraneo Ostinato
2021
Mediterraneo Ostinato
Stefano Saletti: vocals, chitarra battente, bouzouki, classic guitar, bodhran
Gabriella Aiello: vocals
Gabriele Coen: bass clarinet
Carlo Cossu: violin
Alessandro D'Alessandro: organetto
Mario Rivera: acoustic bass
Giovanni Lo Cascio: drums set
Arnaldo Vacca: tamburello
Questa nuova riflessione sul Mediterraneo abbraccia un mondo intero di immagini, sensazioni, suoni e parole, luoghi. Come e più che in passato, Stefano Saletti & Banda Ikona attraversano uno spazio sempre più denso, in cui non dobbiamo certo cercare i punti di riferimento, come si faceva un tempo, nello stupore e nella curiosità, quando si “contattava” la world music (quando si “contrattava”, allo stesso tempo, la sua forma, la sua definizione, la sua esistenza). Certo, volendo indugiare sullo stile, scopriremmo i modelli della compresenza, direi (con sincero appagamento) gli elementi... (continua)
Mediterraneo Ostinato
Stefano Saletti: vocals, chitarra battente, bouzouki, classic guitar, bodhran
Gabriella Aiello: vocals
Gabriele Coen: bass clarinet
Carlo Cossu: violin
Alessandro D'Alessandro: organetto
Mario Rivera: acoustic bass
Giovanni Lo Cascio: drums set
Arnaldo Vacca: tamburello
Questa nuova riflessione sul Mediterraneo abbraccia un mondo intero di immagini, sensazioni, suoni e parole, luoghi. Come e più che in passato, Stefano Saletti & Banda Ikona attraversano uno spazio sempre più denso, in cui non dobbiamo certo cercare i punti di riferimento, come si faceva un tempo, nello stupore e nella curiosità, quando si “contattava” la world music (quando si “contrattava”, allo stesso tempo, la sua forma, la sua definizione, la sua esistenza). Certo, volendo indugiare sullo stile, scopriremmo i modelli della compresenza, direi (con sincero appagamento) gli elementi... (continua)
Annìnnia Annina bella
(continua)
(continua)
inviata da Dq82 4/4/2021 - 10:22
Canterrante
2021
Mediterraneo Ostinato
Stefano Saletti: classic guitar, cavaquinho
Lucilla Galeazzi: vocals
Gabriele Coen: sax
Riccardo Tesi: organetto
Giovanna Famulari: cello
Mario Rivera: double bass
Arnaldo Vacca: bodhran, cajon, shaker
Questa nuova riflessione sul Mediterraneo abbraccia un mondo intero di immagini, sensazioni, suoni e parole, luoghi. Come e più che in passato, Stefano Saletti & Banda Ikona attraversano uno spazio sempre più denso, in cui non dobbiamo certo cercare i punti di riferimento, come si faceva un tempo, nello stupore e nella curiosità, quando si “contattava” la world music (quando si “contrattava”, allo stesso tempo, la sua forma, la sua definizione, la sua esistenza). Certo, volendo indugiare sullo stile, scopriremmo i modelli della compresenza, direi (con sincero appagamento) gli elementi basilari della contaminazione (etnica?) in musica. Ma la densità dello... (continua)
Mediterraneo Ostinato
Stefano Saletti: classic guitar, cavaquinho
Lucilla Galeazzi: vocals
Gabriele Coen: sax
Riccardo Tesi: organetto
Giovanna Famulari: cello
Mario Rivera: double bass
Arnaldo Vacca: bodhran, cajon, shaker
Questa nuova riflessione sul Mediterraneo abbraccia un mondo intero di immagini, sensazioni, suoni e parole, luoghi. Come e più che in passato, Stefano Saletti & Banda Ikona attraversano uno spazio sempre più denso, in cui non dobbiamo certo cercare i punti di riferimento, come si faceva un tempo, nello stupore e nella curiosità, quando si “contattava” la world music (quando si “contrattava”, allo stesso tempo, la sua forma, la sua definizione, la sua esistenza). Certo, volendo indugiare sullo stile, scopriremmo i modelli della compresenza, direi (con sincero appagamento) gli elementi basilari della contaminazione (etnica?) in musica. Ma la densità dello... (continua)
Alì dagli Occhi Azzurri uno dei tanti figli di figli, scenderà da Algeri, su navi a vela e a remi. Saranno con lui migliaia di uomini coi corpicini e gli occhi di poveri cani dei padri sulle barche varate nei Regni della Fame (P.P.Pasolini)
(continua)
(continua)
inviata da Dq82 4/4/2021 - 10:18
La guerra di Piero
La riscrittura di Anastasio
Come aveva fatto con Generale di De Gregori, Anastasio riscrive un classico della canzone contro la guerra italiana, in questo caso dando voce all'uomo in fondo alla valle con la divisa di un altro colore. La abbiamo quindi intitolata "La guerra di Martin".
Come aveva fatto con Generale di De Gregori, Anastasio riscrive un classico della canzone contro la guerra italiana, in questo caso dando voce all'uomo in fondo alla valle con la divisa di un altro colore. La abbiamo quindi intitolata "La guerra di Martin".
LA GUERRA DI MARTIN
(continua)
(continua)
3/4/2021 - 23:37
Prima o poi
«Acqua», «Alberi», «Fiori» (seppure «finti»), «Terra» e «(Fini)mondo»: nei titoli delle canzoni di «Amor fati» ci sono per caso dei messaggi, non proprio subliminali?
Affermativo. Si va dai fiori veri che stanno bene nei campi al mettersi nei panni di chi attraversa il mare in cerca di fortuna, dall’amore che solo ci salverà da un’ipotetica apocalisse all’antispecismo di «Prima o poi»: la vita di un animale senziente vale più della soddisfazione dei nostri palati.
Fabio Dondelli, l'ex Sindaco: «Amore per il proprio destino»
La destra è immobile
(continua)
(continua)
inviata da Alberto Scotti 3/4/2021 - 22:20
Aux âmes citoyens
da Enfantillages 3 del 2017, terzo capitolo di una serie di album di Aldebert dedicati alle canzoni infantili.
Aldebert scrive canzoni per bambini con musica da adulti, o anche viceversa, e firma questo bellissimo détournement pacifista della Marsigliese
La chanson « Aux âmes citoyens » est aussi une forme de réécriture par imitation puisqu’elle se réfère à « La Marseillaise » écrite par Rouget de Lisle en 1792 et adoptée comme hymne national en 1795 par la Convention. Le ton de l’original est plutôt guerrier et son premier vers « Aux armes citoyens » est un appel au combat. C’est d’ailleurs cet élément initial que transforme Aldebert en remplaçant « armes » par « âmes » et qui donnera son titre à la chanson.
De nombreux vers subissent le principe du détournement. Ainsi « Le jour de gloire est arrivé » devient « Le jour de croire est enfin arrivé », et « L’étendard sanglant est levé... (continua)
Aldebert scrive canzoni per bambini con musica da adulti, o anche viceversa, e firma questo bellissimo détournement pacifista della Marsigliese
La chanson « Aux âmes citoyens » est aussi une forme de réécriture par imitation puisqu’elle se réfère à « La Marseillaise » écrite par Rouget de Lisle en 1792 et adoptée comme hymne national en 1795 par la Convention. Le ton de l’original est plutôt guerrier et son premier vers « Aux armes citoyens » est un appel au combat. C’est d’ailleurs cet élément initial que transforme Aldebert en remplaçant « armes » par « âmes » et qui donnera son titre à la chanson.
De nombreux vers subissent le principe du détournement. Ainsi « Le jour de gloire est arrivé » devient « Le jour de croire est enfin arrivé », et « L’étendard sanglant est levé... (continua)
Aux âmes citoyens
(continua)
(continua)
3/4/2021 - 22:14
Une Pipe à Pépé
Une Pipe à Pépé
Chanson française – Une Pipe à Pépé – Henri Tachan – 1978
Dialogue maïeutique
Laisse-moi d’abord, Lucien l’âne mon ami, te conter une aventure qui m’est arrivée il n’y a pas longtemps.
Je t’en prie, Marco Valdo M.I., je suis toujours très intéressé par les aventures qui peuvent t’arriver ; d’autant plus, si tu prends de telles précautions avant de les raconter.
L’autre jour, j’arrivai, Lucien l’âne mon ami, chez mon ami le libraire. Il tient ici et fait tenir avec vaillance comme un artilleur de Mayence, une librairie à l’enseigne de L’Écrivain public.
Oh, dit Lucien l’âne, ce doit être un saint homme.
Justement !, répond Marco Valdo M.I., il se démène comme un béat aux abois pour satisfaire sa clientèle, dont une part, comme tu l’imagines, a des allures quelque peu sauvages, puisque nous en sommes. Donc, en arrivant sur le trottoir, je chantonnais gaiement – chantonner... (continua)
Chanson française – Une Pipe à Pépé – Henri Tachan – 1978
Dialogue maïeutique
Laisse-moi d’abord, Lucien l’âne mon ami, te conter une aventure qui m’est arrivée il n’y a pas longtemps.
Je t’en prie, Marco Valdo M.I., je suis toujours très intéressé par les aventures qui peuvent t’arriver ; d’autant plus, si tu prends de telles précautions avant de les raconter.
L’autre jour, j’arrivai, Lucien l’âne mon ami, chez mon ami le libraire. Il tient ici et fait tenir avec vaillance comme un artilleur de Mayence, une librairie à l’enseigne de L’Écrivain public.
Oh, dit Lucien l’âne, ce doit être un saint homme.
Justement !, répond Marco Valdo M.I., il se démène comme un béat aux abois pour satisfaire sa clientèle, dont une part, comme tu l’imagines, a des allures quelque peu sauvages, puisque nous en sommes. Donc, en arrivant sur le trottoir, je chantonnais gaiement – chantonner... (continua)
Adolescent paumé,
(continua)
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 3/4/2021 - 17:53
Buco nell'acqua
da Amor Fati, uscito a marzo 2020
Torna sempre a casa alla medesima ora
(continua)
(continua)
inviata da Alberto Scotti 3/4/2021 - 17:03
Safe N Sound
2021
The new song puts a psychedelic, futuristic twist on classic reggae, and it also comes with a timely message that asks for an end to poverty, suffering, and oppression. It comes with an equally stunning video that puts the lyrics on screen, so you don't miss one word of this powerful song
Chronixx releases first single of 2021, "Safe N Sound" (watch the video)
The new song puts a psychedelic, futuristic twist on classic reggae, and it also comes with a timely message that asks for an end to poverty, suffering, and oppression. It comes with an equally stunning video that puts the lyrics on screen, so you don't miss one word of this powerful song
Chronixx releases first single of 2021, "Safe N Sound" (watch the video)
Wise ghetto youth start wise up now
(continua)
(continua)
3/4/2021 - 13:33
Dignity
(2021)
feat. Yemi Alade
feat. Yemi Alade
“Many people think that police brutality only happens in America, but it’s everywhere, ... This song is against brutality, but it’s also about how we need to treat each other with dignity, treat nature with dignity, and treat ourselves with dignity. Because if we can’t see the dignity that Mother Nature gave to all of us, then how can we walk tall”
— Angelique Kidjo
— Angelique Kidjo
Ea non blo sékpé
(continua)
(continua)
2/4/2021 - 18:10
Cima Vallona
Balle! Andatevi a leggere i documenti e scoprirete chi sono gli autori dell’attentato colpevoli della morte dei militari...
Haizo 2/4/2021 - 14:06
Kursk
2020
Vavialcovid
Il 12 agosto 2000 il sottomarino nucleare russo Kursk (Курск) era impegnato nel Mare di Barents in un'esercitazione militare navale nella quale avrebbe dovuto lanciare dei siluri da esercitazione (senza carica esplosiva) contro l'incrociatore nucleare, classe Kirov, Pjotr Velikij (in russo: Пётр Великий, Pietro il Grande).
Alle 11:28 locali (07:28 UTC) furono lanciati dei siluri di prova, ma subito dopo vi fu un'esplosione, presumibilmente di uno dei siluri del Kursk, all'interno o nei pressi del sottomarino. L'esplosione aveva una potenza compresa tra i 100 e i 250 kg di TNT; in conseguenza delle lesioni allo scafo dovute alla esplosione il sottomarino si adagiò sul fondo a 108 metri di profondità, a circa 135 km da Severomorsk 69°40′N 37°35′E. Una seconda esplosione avvenne all'interno dello scafo 135 secondi dopo la prima, con una potenza esplosiva compresa tra le 3... (continua)
Vavialcovid
Il 12 agosto 2000 il sottomarino nucleare russo Kursk (Курск) era impegnato nel Mare di Barents in un'esercitazione militare navale nella quale avrebbe dovuto lanciare dei siluri da esercitazione (senza carica esplosiva) contro l'incrociatore nucleare, classe Kirov, Pjotr Velikij (in russo: Пётр Великий, Pietro il Grande).
Alle 11:28 locali (07:28 UTC) furono lanciati dei siluri di prova, ma subito dopo vi fu un'esplosione, presumibilmente di uno dei siluri del Kursk, all'interno o nei pressi del sottomarino. L'esplosione aveva una potenza compresa tra i 100 e i 250 kg di TNT; in conseguenza delle lesioni allo scafo dovute alla esplosione il sottomarino si adagiò sul fondo a 108 metri di profondità, a circa 135 km da Severomorsk 69°40′N 37°35′E. Una seconda esplosione avvenne all'interno dello scafo 135 secondi dopo la prima, con una potenza esplosiva compresa tra le 3... (continua)
È strano pensare che noi
(continua)
(continua)
inviata da Dq82 2/4/2021 - 11:39
Non rubarmi la speranza
2008
Il viaggio
Il viaggio
Tempi cupi all'orizzonte
(continua)
(continua)
inviata da Dq82 2/4/2021 - 10:47
La furmiga
2008
Il viaggio
"Tanti, tanti e tanti anni fa, qui, come penso qualcuno sappia, era tutta zona di palude e se non ci fossero stati questi grandissimi uomini, scarriolanti e vallaroli, non ci sarebbe oggi tutto questo. Dedicata a loro, questa è La furmiga"
canzone trascritta malamente all'ascolto
Il viaggio
"Tanti, tanti e tanti anni fa, qui, come penso qualcuno sappia, era tutta zona di palude e se non ci fossero stati questi grandissimi uomini, scarriolanti e vallaroli, non ci sarebbe oggi tutto questo. Dedicata a loro, questa è La furmiga"
canzone trascritta malamente all'ascolto
Che begli ucin g'ha il furmighin
(continua)
(continua)
inviata da Dq82 2/4/2021 - 10:36
La quercia
2017
Acqua
Acqua
Una gazza in frac, lisciandosi le penne
(continua)
(continua)
inviata da Alberto Scotti 2/4/2021 - 03:23
Percorsi:
Guerra alla Terra
Il controllore
2017
Acqua
Acqua
Col mio bagaglio di fortuna
(continua)
(continua)
inviata da Alberto Scotti 2/4/2021 - 02:36
La proprietà non è più un furto [Sul denaro]
Sul denaro
[1975]
Film / Movie / Elokuva :
Elio Petri
La proprietà non è più un furto / Property Is No Longer a Theft / La propriété, c'est plus le vol
Interpreti / Performed by / Interprétée par / Laulavat:
Salvo Randone , Flavio Bucci
Elio Petri, in L'avventurosa storia del cinema italiano di Goffredo Fofi e Franca Faldini, 2009 ed. Cineteca di Bologna
Nell’ultimo periodo della mia vita, ho fatto film sgradevoli in una società che ormai chiede la gradevolezza a tutto, persino all’impegno: se l’impegno è gradevole e quindi non dà fastidio a nessuno, lo si accetta. Altrimenti, no. I miei film, al contrario, oltrepassano addirittura il segno della sgradevolezza. Perché faccio film così? Evidentemente è per via di una netta sensazione di essere arrivato al punto in cui mi pare che tutte le premesse che c’erano quando io ero ragazzo si siano proprio vanificate. La società ha... (continua)
[1975]
Film / Movie / Elokuva :
Elio Petri
La proprietà non è più un furto / Property Is No Longer a Theft / La propriété, c'est plus le vol
Interpreti / Performed by / Interprétée par / Laulavat:
Salvo Randone , Flavio Bucci
Elio Petri, in L'avventurosa storia del cinema italiano di Goffredo Fofi e Franca Faldini, 2009 ed. Cineteca di Bologna
Nell’ultimo periodo della mia vita, ho fatto film sgradevoli in una società che ormai chiede la gradevolezza a tutto, persino all’impegno: se l’impegno è gradevole e quindi non dà fastidio a nessuno, lo si accetta. Altrimenti, no. I miei film, al contrario, oltrepassano addirittura il segno della sgradevolezza. Perché faccio film così? Evidentemente è per via di una netta sensazione di essere arrivato al punto in cui mi pare che tutte le premesse che c’erano quando io ero ragazzo si siano proprio vanificate. La società ha... (continua)
La religione della proprietà
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Gullotta 31/3/2021 - 23:42
Percorsi:
FCG: Film Contro la Guerra
Canto il coprifuoco dalle 22 alle 5
[2021]
Feat. Scialpi, Rocking Rolling, Migliacci/Tamborrelli/Goldsand, 1983
Album / Albumi: Canto le donne di destra
In questa canzone, arricchita dalla collaborazione di un noto artista degli anni '80, l'autore descrive quel che accade ogni notte di coprifuoco nel cortile dove si affaccia casa sua, a Belluno presso l'Isolotto. [Luca M.]
FRANCESCO VACCINI
CANTO LE DONNE DI DESTRA
2021
1. Canto le donne di destra
2. Canto le foibe, e le foibe
3. Canto le fermate della tranvia T1
4. Canto quei larghi governi
5. Canto il coprifuoco dalle 22 alle 5
6. Canto la dismissione degli abiti
7. Canto il giornalismo italiano
8. Canto gli Idioti in Marcia
Feat. Scialpi, Rocking Rolling, Migliacci/Tamborrelli/Goldsand, 1983
Album / Albumi: Canto le donne di destra
In questa canzone, arricchita dalla collaborazione di un noto artista degli anni '80, l'autore descrive quel che accade ogni notte di coprifuoco nel cortile dove si affaccia casa sua, a Belluno presso l'Isolotto. [Luca M.]
FRANCESCO VACCINI
CANTO LE DONNE DI DESTRA
2021
1. Canto le donne di destra
2. Canto le foibe, e le foibe
3. Canto le fermate della tranvia T1
4. Canto quei larghi governi
5. Canto il coprifuoco dalle 22 alle 5
6. Canto la dismissione degli abiti
7. Canto il giornalismo italiano
8. Canto gli Idioti in Marcia
Canto il coprifuoco dalle 22 alle 5
(continua)
(continua)
inviata da Luca M. 31/3/2021 - 21:19
Percorsi:
2020-2023: Canzoniere del COVID-19
Oltre l'arcobaleno
Chanson italienne – Oltre l’arcobaleno – Germano Bonaveri – 2007
AU-DELÀ DE L’ARC-EN-CIEL
(continua)
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 31/3/2021 - 11:46
Primavera
Album: Mille Baci (2016)
Er sole che tramonta appoco appoco
(continua)
(continua)
inviata da Alberto Scotti 30/3/2021 - 18:17
Canto notturno di un lavoratore errante dell'Europa (non più) Unita
Qua non si campa, si fa la fame
(continua)
(continua)
inviata da Alberto Scotti 29/3/2021 - 16:20
L'età della ragione
Mister Tamburino, non si scherza più
(continua)
(continua)
inviata da Alberto Scotti 29/3/2021 - 14:41
Rebibbia
2020
Primo vere
Primo vere
Un altro inverno è passato
(continua)
(continua)
inviata da Alberto Scotti 29/3/2021 - 02:49
Percorsi:
Dalle galere del mondo
George
Vedi George Stinney
George aveva 14 anni
(continua)
(continua)
inviata da Alberto Scotti 29/3/2021 - 02:26
Percorsi:
Pena di morte: omicidio del potere
La Malquerida
(2020)
Natalia Lafourcade regresa a la escena musical con “La Malquerida”, un fuerte y emocional tema en contra de la violencia hacia a la mujer que aflige a miles de mexicanas. La cantante de 36 años de edad se inspiró en los movimientos feministas que han tomado fuerza en México, particularmente, en su lucha por hacer conciencia de los feminicidios en el país. De acuerdo a la propia Natalia Lafourcade, “La Malquerida” fue creada como un himno al feminismo mexicano y especialmente a las activistas que han salido a tomar las calles en fechas recientes.
Natalia Lafourcade regresa a la escena musical con “La Malquerida”, un fuerte y emocional tema en contra de la violencia hacia a la mujer que aflige a miles de mexicanas. La cantante de 36 años de edad se inspiró en los movimientos feministas que han tomado fuerza en México, particularmente, en su lucha por hacer conciencia de los feminicidios en el país. De acuerdo a la propia Natalia Lafourcade, “La Malquerida” fue creada como un himno al feminismo mexicano y especialmente a las activistas que han salido a tomar las calles en fechas recientes.
“Para todas esas mujeres que están marchando, que están trabajando muy duro. Esta canción es para ustedes, hermanas”
Me llaman la malquerida
(continua)
(continua)
28/3/2021 - 22:15
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Nuovo Cantacronache 5
Testo di Salvo Lo Galbo
Musica di Giuseppe Mereu
Dopo i CD di Mireille Safa, Beppe Chierici, Igor Lampis e Malva, ecco arrivare il “Nuovo Cantacronache 5” del musicista sardo Doc Pippus (al secolo Giuseppe Mereu), quinta perla di una collana che ha preso il via nel 2017 su impulso di Margot Galante Garrone (la mitica “Margot” dei Cantacronache) e di Beppe Chierici (traduttore e amico di Georges Brassens). Una serie edita dal Cenacolo di Ares che ripropone la tradizione del gruppo “Cantacronache“, operante negli anni 50-60, che si prefiggeva di “evadere dall’evasione” (slogan coniato da Italo Calvino, che ne faceva parte) contrapponendosi al costante disimpegno della musica che definiva “gastronomica” e che noi oggi, nell’epoca del digitale e di internet, potremmo chiamare “mordi e fuggi”.
Tornando al CD di Doc Pippus, esso comprende dodici brani, nei quali... (continua)