Me Johnny Mitchell Man
anonimo
1.For you know Joe Silovatsky.
(continua)
(continua)
inviata da Dq82 12/11/2019 - 14:23
Deutschland 1945
[11-11-2019]
Ucronia / Uchronie
Ucronia / Uchronie
Buongiorno. Vi parlo
(continua)
(continua)
12/11/2019 - 00:01
Percorsi:
Il Muro di Berlino, 1961-1989
De ballade van het wonderorgel
[rec. 1990]
Scritta da / Geschreven door / Written by / Écrite par / Säveltäjä : Jaap van de Merwe
Musica / Muziek / Music / Musique / Sävel: Gerard Cox
Album / Alboem / Albumi: Rotterdam (1990)
Jaap van de Merwe, nato nel 1924 a Rotterdam, era un cabarettista e autore di canzoni antifascista; le sue canzoni le faceva preferibilmente cantare ad altri, come ad esempio questa, interpretata e incisa nel 1990 da Gerard Cox in un album dedicato alla città di Rotterdam e intitolato, con un titanico sforzo di fantasia, Rotterdam. Jaap van de Merwe era morto circa un anno prima: esattamente il 19 febbraio del 1989, anzi del fatidico 1989, all'età di sessantacinque anni. Quando ne aveva sedici, il 10 maggio 1940, di punto in bianco, la Germania hitleriana aveva invaso i Paesi Bassi, nell'ottica di aggirare le difese francesi (in primis la famosa e inutile Linea Maginot), violando tranquillamente... (continua)
Scritta da / Geschreven door / Written by / Écrite par / Säveltäjä : Jaap van de Merwe
Musica / Muziek / Music / Musique / Sävel: Gerard Cox
Album / Alboem / Albumi: Rotterdam (1990)
Jaap van de Merwe, nato nel 1924 a Rotterdam, era un cabarettista e autore di canzoni antifascista; le sue canzoni le faceva preferibilmente cantare ad altri, come ad esempio questa, interpretata e incisa nel 1990 da Gerard Cox in un album dedicato alla città di Rotterdam e intitolato, con un titanico sforzo di fantasia, Rotterdam. Jaap van de Merwe era morto circa un anno prima: esattamente il 19 febbraio del 1989, anzi del fatidico 1989, all'età di sessantacinque anni. Quando ne aveva sedici, il 10 maggio 1940, di punto in bianco, la Germania hitleriana aveva invaso i Paesi Bassi, nell'ottica di aggirare le difese francesi (in primis la famosa e inutile Linea Maginot), violando tranquillamente... (continua)
Krijg je een ouwe Rotterdammer
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 11/11/2019 - 20:39
Il bambino di Aleppo
Musica di Angelo Iannelli
Testo di Angelo Iannelli, Annalisa Parente
Brano prodotto da Alessandro Canini
Video illustrato, animato e diretto da Michele Bernardi
“Il bambino di Aleppo” (2019, Paflaggero Dischi) è il nuovo singolo del cantautore romano Angelo Iannelli, una forte denuncia senza sconti verso tutto ciò che non vogliamo guardare e cerchiamo di evitare.
«In una mia vecchia canzone scrissi che siamo soltanto dei puntini in volo… – commenta Angelo Iannelli – Anche questo brano parla dell'eccessiva importanza che a volte ci diamo: immersi e persi nelle nostre piccole e insignificanti attività quotidiane, spesso preferiamo non guardare ciò che accade realmente attorno a noi, forse perché non guardare è anche non sapere. E crediamo che sia meglio così. Questa riflessione e il fatto di aver vissuto in Siria per diversi mesi tra il 2008 e il 2011, fino a qualche settimana prima dell'inizio... (continua)
Testo di Angelo Iannelli, Annalisa Parente
Brano prodotto da Alessandro Canini
Video illustrato, animato e diretto da Michele Bernardi
“Il bambino di Aleppo” (2019, Paflaggero Dischi) è il nuovo singolo del cantautore romano Angelo Iannelli, una forte denuncia senza sconti verso tutto ciò che non vogliamo guardare e cerchiamo di evitare.
«In una mia vecchia canzone scrissi che siamo soltanto dei puntini in volo… – commenta Angelo Iannelli – Anche questo brano parla dell'eccessiva importanza che a volte ci diamo: immersi e persi nelle nostre piccole e insignificanti attività quotidiane, spesso preferiamo non guardare ciò che accade realmente attorno a noi, forse perché non guardare è anche non sapere. E crediamo che sia meglio così. Questa riflessione e il fatto di aver vissuto in Siria per diversi mesi tra il 2008 e il 2011, fino a qualche settimana prima dell'inizio... (continua)
Ora non posso guardarti
(continua)
(continua)
inviata da Angelo Iannelli 11/11/2019 - 19:26
Percorsi:
Canzoni d'amore contro la guerra
The Avondale Mine Disaster
anonimo
1946
Brano raccolto da George Korson da un minatore di Antracite della Pennsylvania
Edito su CD nel 1997
Songs and Ballads of the Anthracite Miners
Sung by Juhn J . Quinn at Wilkes-Barre. Pennsylvania, 1946. Recorded by George Korson.
'The Avondale Mine Disaster' recounts the anthracite industry's first major tragedy in which 110 men and boys were lost. of early collieries, the Avondale was ventilated by means of a furnace built on the bottom level , its flue running up the height of the shaft. This shaft , leading to the breaker above. was the only outlet.
The fire started early in the morning of September 6. 1869. when the flue partition caught fire. The flames roared up the shaft and fired the breaker. Men and boys, their only avenue of escape cut off, and the air currents stopped. fought a desperate battle against gJses. Rescue work began immediately after the fire was extinguished.... (continua)
Brano raccolto da George Korson da un minatore di Antracite della Pennsylvania
Edito su CD nel 1997
Songs and Ballads of the Anthracite Miners
Sung by Juhn J . Quinn at Wilkes-Barre. Pennsylvania, 1946. Recorded by George Korson.
'The Avondale Mine Disaster' recounts the anthracite industry's first major tragedy in which 110 men and boys were lost. of early collieries, the Avondale was ventilated by means of a furnace built on the bottom level , its flue running up the height of the shaft. This shaft , leading to the breaker above. was the only outlet.
The fire started early in the morning of September 6. 1869. when the flue partition caught fire. The flames roared up the shaft and fired the breaker. Men and boys, their only avenue of escape cut off, and the air currents stopped. fought a desperate battle against gJses. Rescue work began immediately after the fire was extinguished.... (continua)
1.Good Christians all, both great and small,
(continua)
(continua)
inviata da Dq82 11/11/2019 - 12:09
Down, Down, Down
anonimo
1946
Brano raccolto da George Korson da un minatore di Antracite della Pennsylvania
Edito su CD nel 1997
Songs and Ballads of the Anthracite Miners
Sung by William E. Keating at Pottsville, Pennsylvania, 1946. Re corded by George Korson.
'Down, Down, Down,' started out as a barroom ballad but its swing and charm have won it general acceptance even beyond the anthracite region. It re· lates the experiences of a miner reporting for work with a hangover. But it is more than the record of a tipsy worker's muddled thoughts. Its significance lies in its refiection of the miner's daily buffetings and the surprising good humor with which he faces them.
Originally the ballad had about forty stanzas, but because it was too long to sing without interruption, it was broken up into groups of stanzas correspond ing to the levels of an anthracite mine. At each level, the customers standing around... (continua)
Brano raccolto da George Korson da un minatore di Antracite della Pennsylvania
Edito su CD nel 1997
Songs and Ballads of the Anthracite Miners
Sung by William E. Keating at Pottsville, Pennsylvania, 1946. Re corded by George Korson.
'Down, Down, Down,' started out as a barroom ballad but its swing and charm have won it general acceptance even beyond the anthracite region. It re· lates the experiences of a miner reporting for work with a hangover. But it is more than the record of a tipsy worker's muddled thoughts. Its significance lies in its refiection of the miner's daily buffetings and the surprising good humor with which he faces them.
Originally the ballad had about forty stanzas, but because it was too long to sing without interruption, it was broken up into groups of stanzas correspond ing to the levels of an anthracite mine. At each level, the customers standing around... (continua)
1.With your kind attention, a song I will trill,
(continua)
(continua)
inviata da Dq82 11/11/2019 - 10:01
Μες στον κάμπο
Mes ston kampo
[1978]
Ποίηση / Poesia / A Poem by / Poésie / Runo:
Tasos Livaditis / Τάσος Λειβαδίτης
Musica / Μουσική / Music / Musique / Sävel:
Mikis Theodorakis / Μίκης Θεοδωράκης
Interpreti / Ερμηνεία / Performed by / Interprétée par / Laulavat:
1. Petros Pandis / Πέτρος Πανδής
Album : Ta lirica / Τα Λυρικά
2. Betty Harlafti / Μπέττυ Χαρλαύτη [2014]
E’ la traccia #13 dell’album Ta lirica / Τα Λυρικά . La maggior parte delle altre canzoni dell’album con ampia descrizione e commenti si trovano qui
[1978]
Ποίηση / Poesia / A Poem by / Poésie / Runo:
Tasos Livaditis / Τάσος Λειβαδίτης
Musica / Μουσική / Music / Musique / Sävel:
Mikis Theodorakis / Μίκης Θεοδωράκης
Interpreti / Ερμηνεία / Performed by / Interprétée par / Laulavat:
1. Petros Pandis / Πέτρος Πανδής
Album : Ta lirica / Τα Λυρικά
2. Betty Harlafti / Μπέττυ Χαρλαύτη [2014]
E’ la traccia #13 dell’album Ta lirica / Τα Λυρικά . La maggior parte delle altre canzoni dell’album con ampia descrizione e commenti si trovano qui
Μες στον κάμπο, καμιά φορά,
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Gullotta 10/11/2019 - 21:22
Il muro di Berlino c’è
1993
In te
Testo di Antonello De Sanctis
Musica di Giuseppe Isgrò e di Nek
Una canzone di 25 anni fa, ma più che mai attuale
In te
Testo di Antonello De Sanctis
Musica di Giuseppe Isgrò e di Nek
Una canzone di 25 anni fa, ma più che mai attuale
Quelle croci uncinate su un foglio
(continua)
(continua)
inviata da Dq82 10/11/2019 - 12:24
Percorsi:
Il Muro di Berlino, 1961-1989
Iggy Pop: The Passenger
1977
Lust for life
Words by Iggy Pop
Music by Ricky Gardiner
Tra il 1976 e il 1978 David Bowie e Iggy Pop si trasferiscono da Los Angeles a Berlino Ovest per cercare di disintossicarsi dalla cocaina. La cosa non gli riesce proprio benissimo, ma quello che gli riesce sicuramente meglio è la pubblicazione di cinque album incredibili (la famosa “trilogia berlinese” di Bowie e i primi due album solisti dell’Iguana dopo la separazione dagli Stogees) al cui interno ci sono due delle loro canzoni più famose, Heroes e The Passenger, indissolubilmente legate al loro luogo d’origine.
The Passenger è una canzone che Iggy Pop ha scritto lasciandosi ispirare da alcuni versi poetici di Jim Morrison e dal tema del viaggio a lui tanto caro, che in questo caso è quello percorso dall’Iguana a bordo del sistema di trasporto pubblico berlinese, ma a livello simbolico è anche quello dell’attraversamento... (continua)
Lust for life
Words by Iggy Pop
Music by Ricky Gardiner
Tra il 1976 e il 1978 David Bowie e Iggy Pop si trasferiscono da Los Angeles a Berlino Ovest per cercare di disintossicarsi dalla cocaina. La cosa non gli riesce proprio benissimo, ma quello che gli riesce sicuramente meglio è la pubblicazione di cinque album incredibili (la famosa “trilogia berlinese” di Bowie e i primi due album solisti dell’Iguana dopo la separazione dagli Stogees) al cui interno ci sono due delle loro canzoni più famose, Heroes e The Passenger, indissolubilmente legate al loro luogo d’origine.
The Passenger è una canzone che Iggy Pop ha scritto lasciandosi ispirare da alcuni versi poetici di Jim Morrison e dal tema del viaggio a lui tanto caro, che in questo caso è quello percorso dall’Iguana a bordo del sistema di trasporto pubblico berlinese, ma a livello simbolico è anche quello dell’attraversamento... (continua)
I am a passenger
(continua)
(continua)
inviata da Dq82 10/11/2019 - 11:56
Percorsi:
Il Muro di Berlino, 1961-1989
West Berlin
1984
Stationary Traveller
Tratto dall’album Stationary Traveller (1984) della band progressive rock britannica, la canzone non fa riferimento esplicitamente al muro di Berlino. Parla però di un ipotetico abitante della parte est della città che sogna la libertà guardando Berlino ovest dal tetto di un palazzo e pianificando la sua fuga. Una fuga di sola andata progettata giorno dopo giorno. Non solo questa canzone, tutto Stationary Traveller tratta di questa tematica. L’album è infatti ideato come un concept album che descrive la situazione delle persone che migravano dai paesi del blocco sovietico verso l’occidente.
ondamusicale.it
Stationary Traveller
Tratto dall’album Stationary Traveller (1984) della band progressive rock britannica, la canzone non fa riferimento esplicitamente al muro di Berlino. Parla però di un ipotetico abitante della parte est della città che sogna la libertà guardando Berlino ovest dal tetto di un palazzo e pianificando la sua fuga. Una fuga di sola andata progettata giorno dopo giorno. Non solo questa canzone, tutto Stationary Traveller tratta di questa tematica. L’album è infatti ideato come un concept album che descrive la situazione delle persone che migravano dai paesi del blocco sovietico verso l’occidente.
ondamusicale.it
Feel a chill in the dark
(continua)
(continua)
inviata da Dq82 10/11/2019 - 10:40
Percorsi:
Il Muro di Berlino, 1961-1989
Dancing On The Berlin Wall
1982
Cold War Night Life
Addentrandoci in suoni più elettronici abbiamo questa canzone, inserita nel primo album del duo canadese, Cold War Night Life (1982). Un brano che apparentemente sembra trattare un argomento frivolo, la night life berlinese, ma che espone brillantemente e in modo pungente e ironico il clima degli anni della cortina di ferro. Anche la stessa melodia può essere vista come sarcasticamente rievocativa. Sembra quasi una parodia di una canzone presa da una colonna sonora di un film spionistico. Cosa che riconduce al costante clima di tensione e sospetto e alle frequenti operazioni spionistiche che caratterizzavano gli anni della guerra fredda.
9 novembre 1989: cade il muro di Berlino. Ecco 10 canzoni per ricordare
Cold War Night Life
Addentrandoci in suoni più elettronici abbiamo questa canzone, inserita nel primo album del duo canadese, Cold War Night Life (1982). Un brano che apparentemente sembra trattare un argomento frivolo, la night life berlinese, ma che espone brillantemente e in modo pungente e ironico il clima degli anni della cortina di ferro. Anche la stessa melodia può essere vista come sarcasticamente rievocativa. Sembra quasi una parodia di una canzone presa da una colonna sonora di un film spionistico. Cosa che riconduce al costante clima di tensione e sospetto e alle frequenti operazioni spionistiche che caratterizzavano gli anni della guerra fredda.
9 novembre 1989: cade il muro di Berlino. Ecco 10 canzoni per ricordare
Checkpoint Charlie's social climb
(continua)
(continua)
inviata da Dq82 10/11/2019 - 10:27
Percorsi:
Il Muro di Berlino, 1961-1989
Solace of You
[1990]
Scritta da Corey Glover, cantante e chitarrista della band newyorkese
Nell'album "Time's Up"
Una delle più belle tracce dell'album... (ce ne fosse una brutta!)
Scritta da Corey Glover, cantante e chitarrista della band newyorkese
Nell'album "Time's Up"
Una delle più belle tracce dell'album... (ce ne fosse una brutta!)
When it hurts to be out there
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 9/11/2019 - 23:20
Percorsi:
Canzoni d'amore contro la guerra
Hero
(2019)
Album KIWANUKA
In Hero Kiwanuka confronta l’omicidio dell’attivista degli anni ’60 Fred Hampton con le recenti sparatorie della polizia americana (“It’s on the news again, I guess they killed another”). Un bell'omaggio alla musica soul e alle sonorità anni 70 da questo cantautore britannico.
Album KIWANUKA
In Hero Kiwanuka confronta l’omicidio dell’attivista degli anni ’60 Fred Hampton con le recenti sparatorie della polizia americana (“It’s on the news again, I guess they killed another”). Un bell'omaggio alla musica soul e alle sonorità anni 70 da questo cantautore britannico.
[Intro]
(continua)
(continua)
inviata da Lorenzo Masetti 9/11/2019 - 23:04
Fight the Fight
We are all fighting the same fight
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 9/11/2019 - 22:59
Information Overload
Sometimes I feel like my mind will explode
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 9/11/2019 - 22:29
Someone Like You
[1990]
Scritta da Muzz Skillings, l'incredibile bassista della band newyorkese, nella sua formazione originaria.
Nell'album "Time's Up"
Scritta da Muzz Skillings, l'incredibile bassista della band newyorkese, nella sua formazione originaria.
Nell'album "Time's Up"
Do you remember the time of laughter
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 9/11/2019 - 22:09
Pride
[1990]
Scritta da William "Will" Calhoun, l'impressionante batterista della band newyorkese
Nell'album "Time's Up"
Scritta da William "Will" Calhoun, l'impressionante batterista della band newyorkese
Nell'album "Time's Up"
Well, oh
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 9/11/2019 - 21:54
Freiheit
(1987)
Album: Westernhagen
Libertà, Libertà è l'unica cosa che conta. Anche se fu scritta due anni prima del fatidico 9 novembre 1989 questa canzone è considerata la colonna sonora della caduta del Muro e della riunificazione tedesca.
Album: Westernhagen
Libertà, Libertà è l'unica cosa che conta. Anche se fu scritta due anni prima del fatidico 9 novembre 1989 questa canzone è considerata la colonna sonora della caduta del Muro e della riunificazione tedesca.
Die Verträge sind gemacht
(continua)
(continua)
9/11/2019 - 21:45
Percorsi:
Il Muro di Berlino, 1961-1989
History Lesson
[1990]
Ideata da Vernon Reid
Nell'album "Time's Up"
La voce recitante dovrebbe essere quella dell'attore e doppiatore afroamericano James Earl Jones, per intenderci, colui che ha dato la voce a Darth Vader / Dart Fener di "Star Wars"...
Ideata da Vernon Reid
Nell'album "Time's Up"
La voce recitante dovrebbe essere quella dell'attore e doppiatore afroamericano James Earl Jones, per intenderci, colui che ha dato la voce a Darth Vader / Dart Fener di "Star Wars"...
In Africa music is not an art form as much as it is a means of communication
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 9/11/2019 - 21:31
Which Way to America?
[1988]
Scritta da Vernon Reid
Nell'album "Vivid", micidiale esordio di questa storica band di New York
Testo trovato su Genius
Un pezzo furioso, dove il funky incontra le distorsioni dell'hard rock e del metal... L'America della TV non è mai stata l'America, quella vera...
Scritta da Vernon Reid
Nell'album "Vivid", micidiale esordio di questa storica band di New York
Testo trovato su Genius
Un pezzo furioso, dove il funky incontra le distorsioni dell'hard rock e del metal... L'America della TV non è mai stata l'America, quella vera...
I look at the T.V
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 9/11/2019 - 21:04
Michail, Michail (Gorbachev Rap)
(1989)
Parole di Wolf Biermann (!)
Musica di Nina Hagen e Zeus B. Held
uscita come singolo e sull'album "Nina"
In quel fatidico 1989 che avrebbe portato - proprio 30 anni fa - alla caduta del muro, Nina Hagen dedicava questa canzone a Michail Gorbačëv, ultimo segretario generale del PCUS e alle sue politiche di liberalizzazione della politica sovietica e del blocco comunista che avrebbero portato pochi mesi dopo alla caduta del Muro.
Alcuni versi sui generali che preparano un colpo di stato sembrano quasi premonitori di quanto accadde nel 1991, anche se l'estromissione dal potere di Gorbačëv portò non al ritorno del regime sovietico ma allo spietato liberalismo di Boris Eltsin.
Parole di Wolf Biermann (!)
Musica di Nina Hagen e Zeus B. Held
uscita come singolo e sull'album "Nina"
In quel fatidico 1989 che avrebbe portato - proprio 30 anni fa - alla caduta del muro, Nina Hagen dedicava questa canzone a Michail Gorbačëv, ultimo segretario generale del PCUS e alle sue politiche di liberalizzazione della politica sovietica e del blocco comunista che avrebbero portato pochi mesi dopo alla caduta del Muro.
Alcuni versi sui generali che preparano un colpo di stato sembrano quasi premonitori di quanto accadde nel 1991, anche se l'estromissione dal potere di Gorbačëv portò non al ritorno del regime sovietico ma allo spietato liberalismo di Boris Eltsin.
Michail, Michail
(continua)
(continua)
inviata da Lorenzo 9/11/2019 - 10:13
Time's Up
[1990]
Scritta da Vernon Reid, Muzz Skillings, Corey Glover e Will Calhoun
La traccia che dà il titolo al secondo album di questa potente band newyorkese
Quando ancora nemmeno si parlava di cambiamenti climatici...
Scritta da Vernon Reid, Muzz Skillings, Corey Glover e Will Calhoun
La traccia che dà il titolo al secondo album di questa potente band newyorkese
Quando ancora nemmeno si parlava di cambiamenti climatici...
Time's up, the rivers have no life
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 8/11/2019 - 21:46
Percorsi:
Guerra alla Terra
Open Letter (to a Landlord)
[1988]
Scritta da Vernon Reid con la poetessa di Brooklyn Tracie Morris
Nell'album "Vivid", micidiale esordio di questa storica band di New York
Un testo contro la gentrificazione – quella che da noi chiamano riqualificazione urbana - dell'East Side di New York City. Succede in sostanza che proprietari di condomini fatiscenti, arricchitisi per decenni con affitti esosi imposti a gente povera, ricevono offerte molto allettanti da società interessate ad acquistare per ristrutturare e vendere a prezzi molto più alti ad acquirenti facoltosi. Molto velocemente il tessuto urbano cambia e i poveri sono costretti a cambiare aria.
La canzone venne scritta da Reid partendo dai versi con cui la Morris rifletteva sul cambiamento repentino che in quegli anni stava subendo la 8th Street e la St. Mark's Place a Manhattan, subito dopo l'arrivo di catene commerciali come The Gap (abbigliamento, seconda al mondo solo a Zara)...
Scritta da Vernon Reid con la poetessa di Brooklyn Tracie Morris
Nell'album "Vivid", micidiale esordio di questa storica band di New York
Un testo contro la gentrificazione – quella che da noi chiamano riqualificazione urbana - dell'East Side di New York City. Succede in sostanza che proprietari di condomini fatiscenti, arricchitisi per decenni con affitti esosi imposti a gente povera, ricevono offerte molto allettanti da società interessate ad acquistare per ristrutturare e vendere a prezzi molto più alti ad acquirenti facoltosi. Molto velocemente il tessuto urbano cambia e i poveri sono costretti a cambiare aria.
La canzone venne scritta da Reid partendo dai versi con cui la Morris rifletteva sul cambiamento repentino che in quegli anni stava subendo la 8th Street e la St. Mark's Place a Manhattan, subito dopo l'arrivo di catene commerciali come The Gap (abbigliamento, seconda al mondo solo a Zara)...
Now you can tear a building down
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 8/11/2019 - 21:28
Speranza di Pace
«Speranza di Pace»
testo di Dante Alighieri
musica di Alessandro Colpani, Francesco Brianzi
arrangiamento Francesco Brianzi
registrazione, mix, master, Andrea Speroni
prodotto da Alessandro Colpani, Francesco Brianzi, Andrea Speroni
«Speranza di Pace» è un brano su testo di Dante Alighieri, musicato da Alessandro Colpani e Francesco Brianzi. Tratto dal Canto VIII del Purgatorio della Commedia, il brano risulta vincitore al Premio Lunezia 2019, sezione «Musicare i poeti». Si riporta qui il commento al brano premiato, realizzato dal Centro Lunigianese di Studi Danteschi:
«Ambo vegnon del grembo di Maria…»: i due Angeli Guardiani della Valletta dei Nobili (non dei “Principi”, come volgarmente si tramanda) sono figli anch’essi della Santissima Vergine. Un concetto arditissimo, sfuggito alla critica secolare, che fa degli «astor celestiali» due autentici “fratelli di Cristo”. Ebbene,... (continua)
testo di Dante Alighieri
musica di Alessandro Colpani, Francesco Brianzi
arrangiamento Francesco Brianzi
registrazione, mix, master, Andrea Speroni
prodotto da Alessandro Colpani, Francesco Brianzi, Andrea Speroni
«Speranza di Pace» è un brano su testo di Dante Alighieri, musicato da Alessandro Colpani e Francesco Brianzi. Tratto dal Canto VIII del Purgatorio della Commedia, il brano risulta vincitore al Premio Lunezia 2019, sezione «Musicare i poeti». Si riporta qui il commento al brano premiato, realizzato dal Centro Lunigianese di Studi Danteschi:
«Ambo vegnon del grembo di Maria…»: i due Angeli Guardiani della Valletta dei Nobili (non dei “Principi”, come volgarmente si tramanda) sono figli anch’essi della Santissima Vergine. Un concetto arditissimo, sfuggito alla critica secolare, che fa degli «astor celestiali» due autentici “fratelli di Cristo”. Ebbene,... (continua)
E vidi uscir de l’alto
(continua)
(continua)
inviata da muffinthebest 8/11/2019 - 13:05
Matthias est revenu
Matthias est revenu
Chanson française – Matthias est revenu – Marco Valdo M.I. – 2015
ARLEQUIN AMOUREUX – 10 bis
Opéra-récit historique en multiples épisodes, tiré du roman de Jiří Šotola « Kuře na Rožni » publié en langue allemande, sous le titre « VAGANTEN, PUPPEN UND SOLDATEN » – Verlag C.J. Bucher, Lucerne-Frankfurt – en 1972 et particulièrement de l’édition française de « LES JAMBES C’EST FAIT POUR CAVALER », traduction de Marcel Aymonin, publiée chez Flammarion à Paris en 1979.
Dialogue Maïeutique
Finalement, dit Marco Valdo M.I., après avoir quitté le couvent où il avait hiverné à l’abri du froid, du vent et des militaires, Matthias a recommencé sa longue errance pour parcourir la dernière étape vers chez lui. Mais, cette fois, il n’en est plus très éloigné ; il y parviendra en fin de journée. Ainsi, il reprend le sentier qui serpente en remontant à travers bois le cours du petit... (continua)
Chanson française – Matthias est revenu – Marco Valdo M.I. – 2015
ARLEQUIN AMOUREUX – 10 bis
Opéra-récit historique en multiples épisodes, tiré du roman de Jiří Šotola « Kuře na Rožni » publié en langue allemande, sous le titre « VAGANTEN, PUPPEN UND SOLDATEN » – Verlag C.J. Bucher, Lucerne-Frankfurt – en 1972 et particulièrement de l’édition française de « LES JAMBES C’EST FAIT POUR CAVALER », traduction de Marcel Aymonin, publiée chez Flammarion à Paris en 1979.
Dialogue Maïeutique
Finalement, dit Marco Valdo M.I., après avoir quitté le couvent où il avait hiverné à l’abri du froid, du vent et des militaires, Matthias a recommencé sa longue errance pour parcourir la dernière étape vers chez lui. Mais, cette fois, il n’en est plus très éloigné ; il y parviendra en fin de journée. Ainsi, il reprend le sentier qui serpente en remontant à travers bois le cours du petit... (continua)
La paix est tombée sur l’Europe :
(continua)
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 8/11/2019 - 12:50
Statement Uluru
© Tony Smith 2019
Australian governments ask Indigenous people to tell them how to address the issues caused by dispossession. Patiently, Indigenous Australians consult widely and then make specific suggestions. Inevitably governments procrastinate and fail to act on these proposals. The latest of these the Statement from the Heart, delivered at Uluru, which emphasised the need for a Treaty, Truth and a Voice, is suffering the same fate as previous reports.
Australian governments ask Indigenous people to tell them how to address the issues caused by dispossession. Patiently, Indigenous Australians consult widely and then make specific suggestions. Inevitably governments procrastinate and fail to act on these proposals. The latest of these the Statement from the Heart, delivered at Uluru, which emphasised the need for a Treaty, Truth and a Voice, is suffering the same fate as previous reports.
There came a statement from the heart
(continua)
(continua)
inviata da Tony Smith 8/11/2019 - 04:26
Nakam (Six Million Germans)
Rirerrei che la canzone di cui vado a portare il link è più che meritevole di questo sito, per il testo, che si qualifica, e per la musica in sé, che trovo bellissima.
Tuttavia la mia povertà linguistica non mi spinge ad azzardarmi a una traslitterazione, che oltre all'inglese contiene (yiddish? Tedesco? Arabo e/o russo? Che ne so io?)
Lascio il compito a qualcuno di più preparato e volenteroso
Tuttavia la mia povertà linguistica non mi spinge ad azzardarmi a una traslitterazione, che oltre all'inglese contiene (yiddish? Tedesco? Arabo e/o russo? Che ne so io?)
Lascio il compito a qualcuno di più preparato e volenteroso
Leoskini 7/11/2019 - 09:07
You Want It Darker
"Caelum, non animum mutant qui trans mare currunt" (Orazio)
Flavio Poltronieri 7/11/2019 - 08:40
Ninna nanna de guera
Laetitia Boschi Hüber
Chanson italienne (Laziale Romanesco) – Ninna nanna de guera – Laetitia Boschi Hüber – s.d.
Arrangement poétique de Laetitia Boschi Hüber et musique de son fils Francesco Raucea. C’est l’adaptation (sur la célèbre berceuse de Brahms) du beau poème de Trilussa, réalisée par ma mère Laetitia Boschi Hüber – Raucea (1906-1972) : elle me l’a chantée. Poétesse elle aussi, elle était très proche de Trilussa, donc elle aurait pu connaître une version de La ninna nanna de la guerra postérieure à celle de 1914, ou faire une adaptation.
Arrangement poétique de Laetitia Boschi Hüber et musique de son fils Francesco Raucea. C’est l’adaptation (sur la célèbre berceuse de Brahms) du beau poème de Trilussa, réalisée par ma mère Laetitia Boschi Hüber – Raucea (1906-1972) : elle me l’a chantée. Poétesse elle aussi, elle était très proche de Trilussa, donc elle aurait pu connaître une version de La ninna nanna de la guerra postérieure à celle de 1914, ou faire une adaptation.
BERCEUSE DE GUERRE
(continua)
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 6/11/2019 - 19:07
Canción al Partido Comunista
Anthar López
CANZONE AL PARTITO COMUNISTA
(continua)
(continua)
inviata da Salvo Lo Galbo 6/11/2019 - 16:47
Meu Homem (Carta a Nelson Mandela)
1988
Alma do Brasil
Alma do Brasil
Meu homem
(continua)
(continua)
inviata da Dq82 6/11/2019 - 14:04
Nostos
[2011]
Testo e musica / Lyrics and music / Paroles et musique / Sanat ja sävel:
Vinicio Capossela
Album: Marinai, profeti e balene
Nostos / Νόστος [ritorno] fa riferimento all’epica dei poemi Nostoi che narravano il ritorno dei guerrieri greci in patria dopo la fine della guerra di Troia. Sono evidenti le citazioni dell’ Ulisse dantesco (Canto XXVI dell’Inferno) . Il brano è inoltre ispirato alla poesia Ítaca di Kavafis.
Il peso più grande è viaggiare con sè stessi, spesso è un peso “insostenibile”. Bisogna ricordare che se il viaggiatore solo è quello che arriva più lontano, è anche quello che ha più strada da fare per tornare indietro. Per questo bisogna affidarsi alla strada, al cammino. Il vero viaggio è quello che ti viene regalato dalla vita, l’imprevisto, che ti permette di conoscere qualcosa di te. Il vero regalo del viaggio sono le persone che decidono di regalarci quello che sono. [Vinicio Capossela]
Testo e musica / Lyrics and music / Paroles et musique / Sanat ja sävel:
Vinicio Capossela
Album: Marinai, profeti e balene
Nostos / Νόστος [ritorno] fa riferimento all’epica dei poemi Nostoi che narravano il ritorno dei guerrieri greci in patria dopo la fine della guerra di Troia. Sono evidenti le citazioni dell’ Ulisse dantesco (Canto XXVI dell’Inferno) . Il brano è inoltre ispirato alla poesia Ítaca di Kavafis.
Il peso più grande è viaggiare con sè stessi, spesso è un peso “insostenibile”. Bisogna ricordare che se il viaggiatore solo è quello che arriva più lontano, è anche quello che ha più strada da fare per tornare indietro. Per questo bisogna affidarsi alla strada, al cammino. Il vero viaggio è quello che ti viene regalato dalla vita, l’imprevisto, che ti permette di conoscere qualcosa di te. Il vero regalo del viaggio sono le persone che decidono di regalarci quello che sono. [Vinicio Capossela]
Né pietà di padre, né tenerezza di figlio, né amore di moglie
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Gullotta 5/11/2019 - 23:26
Percorsi:
Esili e esiliati
La riva bianca, la riva nera
The lyrics of the above Finnish version are written by Sauvo Puhtila, a.k.a. Saukki. This version was never recorded in a studio. The above live video clip is from a 1972 TV show of the Finnish Broadcasting Company YLE.
And no, Marion Rung has never won the Eurovision Song Contest (l'Eurofestival), nor will she ever win it. Instead, she won the 1980 Sopot International Song Festival / Intervision Song Contest with her song "Where Is the Love" the original Finnish title of which is "Hyvästi yö" (Goodbye Night).
And no, Marion Rung has never won the Eurovision Song Contest (l'Eurofestival), nor will she ever win it. Instead, she won the 1980 Sopot International Song Festival / Intervision Song Contest with her song "Where Is the Love" the original Finnish title of which is "Hyvästi yö" (Goodbye Night).
Juha Rämö 5/11/2019 - 12:32
Italia bella mostrati gentile
Caterina - Anteprima al 60° Festival dei Popoli
Venerdi 8 novembre 2019 - ore 21
Cinema La Compagnia
Via Cavour 50/r, 50122 Firenze
“Un’emozionante ritratto di Caterina Bueno, etnomusicologa, cantante e “raccattacanzoni” che, a partire dagli anni ‘60, portò all’attenzione del grande pubblico il preziosissimo patrimonio di canti e tradizioni musicali pazientemente raccolti nelle campagne della Toscana e diffusi in dischi e concerti che riscossero un’attenzione internazionale. Il lavoro e l’arte di Caterina nacquero dalla consapevolezza che i canti popolari fossero canti di tutti, trasmessi di generazione in generazione e continuamente rimaneggiati. Il film è impreziosito da alcune tra le esecuzioni più pregevoli di Caterina e dei tanti musicisti (tra cui un giovanissimo Francesco De Gregori) che l’hanno accompagnata in quella straordinaria stagione della musica italiana”
Venerdi 8 novembre 2019 - ore 21
Cinema La Compagnia
Via Cavour 50/r, 50122 Firenze
“Un’emozionante ritratto di Caterina Bueno, etnomusicologa, cantante e “raccattacanzoni” che, a partire dagli anni ‘60, portò all’attenzione del grande pubblico il preziosissimo patrimonio di canti e tradizioni musicali pazientemente raccolti nelle campagne della Toscana e diffusi in dischi e concerti che riscossero un’attenzione internazionale. Il lavoro e l’arte di Caterina nacquero dalla consapevolezza che i canti popolari fossero canti di tutti, trasmessi di generazione in generazione e continuamente rimaneggiati. Il film è impreziosito da alcune tra le esecuzioni più pregevoli di Caterina e dei tanti musicisti (tra cui un giovanissimo Francesco De Gregori) che l’hanno accompagnata in quella straordinaria stagione della musica italiana”
5/11/2019 - 11:37
La Mare aux Cochons
La Mare aux Cochons
Chanson française – La Mare aux Cochons – Marco Valdo M.I. – 2019
ARLEQUIN AMOUREUX – 8 bis
Opéra-récit historique en multiples épisodes, tiré du roman de Jiří Šotola « Kuře na Rožni » publié en langue allemande, sous le titre « VAGANTEN, PUPPEN UND SOLDATEN » – Verlag C.J. Bucher, Lucerne-Frankfurt – en 1972 et particulièrement de l'édition française de « LES JAMBES C'EST FAIT POUR CAVALER », traduction de Marcel Aymonin, publiée chez Flammarion à Paris en 1979.
Dialogue Maïeutique
Véritablement, Lucien l’âne mon ami, notre Arlequin au monastère a le temps long et s’est résolu à travailler. Comme je ne me souviens pas si je te l’ai déjà précisé, ce monastère par ailleurs est aussi un collège où l’ex-maestro a été abrité – des foudres militaires et des aléas de l’hiver – par le Père Prosper auquel finalement, il sert de surveillant-assistant durant les heures d’école.... (continua)
Chanson française – La Mare aux Cochons – Marco Valdo M.I. – 2019
ARLEQUIN AMOUREUX – 8 bis
Opéra-récit historique en multiples épisodes, tiré du roman de Jiří Šotola « Kuře na Rožni » publié en langue allemande, sous le titre « VAGANTEN, PUPPEN UND SOLDATEN » – Verlag C.J. Bucher, Lucerne-Frankfurt – en 1972 et particulièrement de l'édition française de « LES JAMBES C'EST FAIT POUR CAVALER », traduction de Marcel Aymonin, publiée chez Flammarion à Paris en 1979.
Dialogue Maïeutique
Véritablement, Lucien l’âne mon ami, notre Arlequin au monastère a le temps long et s’est résolu à travailler. Comme je ne me souviens pas si je te l’ai déjà précisé, ce monastère par ailleurs est aussi un collège où l’ex-maestro a été abrité – des foudres militaires et des aléas de l’hiver – par le Père Prosper auquel finalement, il sert de surveillant-assistant durant les heures d’école.... (continua)
Je n’en peux plus ! Juré, promis,
(continua)
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 5/11/2019 - 10:10
×
Brano raccolto da George Korson da un minatore di Antracite della Pennsylvania
Edito su CD nel 1997
Songs and Ballads of the Anthracite Miners
Sung by Jerry Byrne at Buck Run, Pennsylvania, 1946.
Re corded by George Korson.
'Me Johnny Mitchell Man ' is a product of the anthracite strike of 1902, which gave the Slavic mine workers the opportunity they had been wait· ing for to vindicate themselves. Their' existence had been extremely difficult owing to the general belief that they had been imported by the coal operators to lower wages and degrade working conditions.
The Slavs worried John Mitchell , the strike leader. When he first came into the region, Mitchell saw clearly that if he were to succeed in his mission to organize the industry, racial and national barriers must first be broken down. He made this one of his first objectives. All races, creeds, and classes he addressed... (continua)