Bilder aus der Kriegsfibel
[1955]
Una sinfonia vocale composta da Eisler nel 1957 a partire da epigrammi composti da Brecht negli anni della guerra e poi raccolti nel 1955 nel "Kriegsfibel", in italiano tradotto come "L'ABC della guerra", un "fotoepigramma", come lo aveva definito l'autore, per via del particolare assemblaggio di fotografia, poesia e prosa.
Il testo – forse non completo – l'ho trovato sul programma del concerto "Lebenslaute - klassische Musik – politische Aktion"
Tra gli epigrammi che compongono l'opera di Eisler c'è anche il famoso "Ecco gli elmi dei vinti" ("Seht diese Hüte von Besiegten"):
Una sinfonia vocale composta da Eisler nel 1957 a partire da epigrammi composti da Brecht negli anni della guerra e poi raccolti nel 1955 nel "Kriegsfibel", in italiano tradotto come "L'ABC della guerra", un "fotoepigramma", come lo aveva definito l'autore, per via del particolare assemblaggio di fotografia, poesia e prosa.
Il testo – forse non completo – l'ho trovato sul programma del concerto "Lebenslaute - klassische Musik – politische Aktion"
Tra gli epigrammi che compongono l'opera di Eisler c'è anche il famoso "Ecco gli elmi dei vinti" ("Seht diese Hüte von Besiegten"):
Ecco gli elmi dei vinti, abbandonati
in piedi, di traverso e capovolti.
E il giorno amaro in cui voi siete stati
vinti non è quando ve li hanno tolti,
ma fu quel primo giorno in cui ve li
siete infilati senza altri commenti,
quando vi siete messi sull'attenti
e avete cominciato a dire sì.
in piedi, di traverso e capovolti.
E il giorno amaro in cui voi siete stati
vinti non è quando ve li hanno tolti,
ma fu quel primo giorno in cui ve li
siete infilati senza altri commenti,
quando vi siete messi sull'attenti
e avete cominciato a dire sì.
Seht unsre Söhne, taub und blutbefleckt vom eingefrornen Tank hier losgeschnallt! Ach, selbst der Wolf braucht, der die Zähne bleckt, ein Schlupfloch! Wärmt sie, es ist ihnen kalt!
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 7/4/2019 - 23:12
Percorsi:
Musica classica contro la guerra
Anthem
[2018]
Scritta da Josh, Jake e Sam Kiszka e Danny Wagner
Da "Anthem of the Peaceful Army", album d'esordio della band "familiare" di Frankenmuth, Michigan.
Non che i Greta Van Fleet abbiano introdotto chissà quale innovazione nel panorama musicale di questi ultimi anni, anzi, sembrano proprio degli epigoni dei Led Zeppelin... Questa poi mi pare che plagi parecchio la famosirrima What's Up dei 4 Non Blondes... Però i Greta non se la cavano malaccio e questa canzone, forse un po' banalotta, come testo e come musica, è però in qualche modo una CCG/AWS...
Scritta da Josh, Jake e Sam Kiszka e Danny Wagner
Da "Anthem of the Peaceful Army", album d'esordio della band "familiare" di Frankenmuth, Michigan.
Non che i Greta Van Fleet abbiano introdotto chissà quale innovazione nel panorama musicale di questi ultimi anni, anzi, sembrano proprio degli epigoni dei Led Zeppelin... Questa poi mi pare che plagi parecchio la famosirrima What's Up dei 4 Non Blondes... Però i Greta non se la cavano malaccio e questa canzone, forse un po' banalotta, come testo e come musica, è però in qualche modo una CCG/AWS...
With the news, there's something every day
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 7/4/2019 - 21:09
Percorsi:
Inni e Controinni
Andrà tutto bene
[2019]
Parole e musica di Claudia Lagona, in arte Levante
Singolo che anticipa l'uscita dell'album "Magmamemoria"
BELLISSIMA E CORAGGIOSA!
Parole e musica di Claudia Lagona, in arte Levante
Singolo che anticipa l'uscita dell'album "Magmamemoria"
BELLISSIMA E CORAGGIOSA!
Con che fiducia avanzo
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 7/4/2019 - 19:33
Τι θέλουν οι εχθροί μας
anonimo
Riccardo Gullotta
WHAT OUR ENEMIES WANT
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Gullotta 7/4/2019 - 13:47
Wann?
[1987]
Parole e musica di Ralph Christian Möbius, in arte Rio Reiser (1950-1996)
Nell'album "Blinder Passagier"
Testo trovato su RioLyrics.de.
Parole e musica di Ralph Christian Möbius, in arte Rio Reiser (1950-1996)
Nell'album "Blinder Passagier"
Testo trovato su RioLyrics.de.
Du sagst, du willst die Welt nicht ändern, und ich frag mich, wie machst Du das nur?
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 7/4/2019 - 13:35
Percorsi:
Guerra alla Terra
Der Bär, der ein Bär bleiben wollte
KARHU, JOKA HALUSI PYSYÄ KARHUNA
(continua)
(continua)
inviata da Juha Rämö 7/4/2019 - 13:13
Fiocchi di neve calda
“Fiocchi di neve calda”, parla dei bambini morti nella guerra in Siria. È stata ispirata da una foto apparsa sui giornali di un grande deposito, dove sono adagiati a terra i corpi di centinaia di bambini morti. I corpi sono avvolti in lenzuoli bianchi e somigliano a dei fiocchi di neve...
Fiocchi di neve calda su un pavimento di sangue gelido
(continua)
(continua)
inviata da Demetrio 7/4/2019 - 11:14
Απόψε θα πλαγιάσουμε
anonimo
Riccardo Gullotta
CETTE NUIT NOUS ALLONS NOUS COUCHER
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Gullotta 6/4/2019 - 17:08
Απόψε θα πλαγιάσουμε
anonimo
Riccardo Gullotta
TONIGHT WE’LL LIE DOWN
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Gullotta 6/4/2019 - 16:58
Απόψε θα πλαγιάσουμε
anonimo
Due paroline sulla musica greca.
Παραδοσιακά (paradosiakà) è la forma plurale di Παραδοσιακό,"tradizionale". Quando ci si riferisce alla Ελληνική παραδοσιακή μουσική (Ellenikì paradosiakì musikì, musica tradizionale greca) occorre disambiguare.
Nella prima accezione si intende la musica etnica greca popolare di lontana origine medievale, bizantina. Le parole sono delle poesie δημοτικό (dimotikò, popolare).
Le declinazioni sono una miriade in relazione alla ritmica, alla geografia e alla strumentazione musicale. Tra i ritmi e danze il Syrtos, il Pentozali, lo Tsamiko; tra le peculiarità geografiche la musica cretese, la νησιώτικα ( nisiòtika, insulare) delle isole egee, della Grecia continentale, dell’Epiro, del Peloponneso, delle isole Ionie, Macedonia, Tessaglia, del Ponto (Anatolia nord-occidentale con una consistente presenza greca sino al 1920), Costantinopolitana, di Cipro.... (continua)
Παραδοσιακά (paradosiakà) è la forma plurale di Παραδοσιακό,"tradizionale". Quando ci si riferisce alla Ελληνική παραδοσιακή μουσική (Ellenikì paradosiakì musikì, musica tradizionale greca) occorre disambiguare.
Nella prima accezione si intende la musica etnica greca popolare di lontana origine medievale, bizantina. Le parole sono delle poesie δημοτικό (dimotikò, popolare).
Le declinazioni sono una miriade in relazione alla ritmica, alla geografia e alla strumentazione musicale. Tra i ritmi e danze il Syrtos, il Pentozali, lo Tsamiko; tra le peculiarità geografiche la musica cretese, la νησιώτικα ( nisiòtika, insulare) delle isole egee, della Grecia continentale, dell’Epiro, del Peloponneso, delle isole Ionie, Macedonia, Tessaglia, del Ponto (Anatolia nord-occidentale con una consistente presenza greca sino al 1920), Costantinopolitana, di Cipro.... (continua)
Riccardo Gullotta 6/4/2019 - 15:43
Der Bär, der ein Bär bleiben wollte
L’ORSO CHE VOLEVA RIMANERE UN ORSO
(continua)
(continua)
inviata da Francesco Mazzocchi 6/4/2019 - 12:29
Ho vent'anni
Ho vent’anni e vado via da voi ladri dei miei sogni la mia gente disperata senza lumi e senza voci
(continua)
(continua)
inviata da Roberta 6/4/2019 - 11:41
Percorsi:
Eroi
Le stesse pietre
[2013]
Album: La bellissima Giulietta e il suo povero padre grafomane
Dopo l’ invasione dell’Etiopia, ora tratteremo della guerra contro la Grecia incominciata nel 1940 con lo slogan «…spezzeremo le reni alla Grecia!». A raccontarcela sarà lo stile unico di Murubutu, un professore di Reggio Emilia che da diversi anni ha intrapreso una carriera musicale con questo nome d’arte.
Dopo l’esperienza nella “La KattiveriaPosse” Murubutu ha incominciato raccontando storie ispirate a fatti e personaggi storici, o comunque verosimili, con un flow rapidissimo che mette a dura prova gli ascoltatori. Dietro quello che può apparire un flusso indistinto di parole in rima si celano riferimenti storici e letterari che fanno di lui uno dei massimi storyteller del rap italiano. Il brano che oggi viene preso in esame è “Le stesse pietre”, pubblicato nell’album “La bellissima Giulietta e il suo povero padre... (continua)
Album: La bellissima Giulietta e il suo povero padre grafomane
Dopo l’ invasione dell’Etiopia, ora tratteremo della guerra contro la Grecia incominciata nel 1940 con lo slogan «…spezzeremo le reni alla Grecia!». A raccontarcela sarà lo stile unico di Murubutu, un professore di Reggio Emilia che da diversi anni ha intrapreso una carriera musicale con questo nome d’arte.
Dopo l’esperienza nella “La KattiveriaPosse” Murubutu ha incominciato raccontando storie ispirate a fatti e personaggi storici, o comunque verosimili, con un flow rapidissimo che mette a dura prova gli ascoltatori. Dietro quello che può apparire un flusso indistinto di parole in rima si celano riferimenti storici e letterari che fanno di lui uno dei massimi storyteller del rap italiano. Il brano che oggi viene preso in esame è “Le stesse pietre”, pubblicato nell’album “La bellissima Giulietta e il suo povero padre... (continua)
Le stesse pietre e lo stesso sangue
(continua)
(continua)
inviata da adriana 6/4/2019 - 10:49
Retour en Cellule
Retour en Cellule
Lettre de prison 18
18 mai 1935 (16/V/34)
Dialogue Maïeutique.
Mettons immédiatement au clair, Lucien l’âne mon ami, ce titre étrange de « Retour en Cellule ». En fait de mystère, l’étrangeté se dissout quand on regarde de plus près la date équivoque de cette lettre de prison et qu’on remarque tut d’un coup qu’une année a soudain disparu. Elle s’est perdue en ville, à Turin, dans le studio du peintre Levi, Piazza Vittorio Veneto, au cinquième étage. C’est là qu’on est revenu chercher le Dr. Levi pour le ramener aux Nuove, à peu près un an jour pour jour après sa précédente libération. Le peintre avait passé ce temps à travailler à ses toiles, à faire des portraits, là dans une grande salle qui avait été à la fin du siècle précédent l’atelier du peintre Lorenzo Delleani. C’était une autre génération, c’était un autre temps, c’était une autre peinture. Et ce retour... (continua)
Lettre de prison 18
18 mai 1935 (16/V/34)
Dialogue Maïeutique.
Mettons immédiatement au clair, Lucien l’âne mon ami, ce titre étrange de « Retour en Cellule ». En fait de mystère, l’étrangeté se dissout quand on regarde de plus près la date équivoque de cette lettre de prison et qu’on remarque tut d’un coup qu’une année a soudain disparu. Elle s’est perdue en ville, à Turin, dans le studio du peintre Levi, Piazza Vittorio Veneto, au cinquième étage. C’est là qu’on est revenu chercher le Dr. Levi pour le ramener aux Nuove, à peu près un an jour pour jour après sa précédente libération. Le peintre avait passé ce temps à travailler à ses toiles, à faire des portraits, là dans une grande salle qui avait été à la fin du siècle précédent l’atelier du peintre Lorenzo Delleani. C’était une autre génération, c’était un autre temps, c’était une autre peinture. Et ce retour... (continua)
Voici à nouveau le soleil
(continua)
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 6/4/2019 - 09:16
Percorsi:
Dalle galere del mondo
Balls to the Wall
Too many slaves in this world
(continua)
(continua)
6/4/2019 - 03:50
Percorsi:
Il Muro di Berlino, 1961-1989
Lied über den Frieden
[1949]
Versi di Ernst Fischer (1899-1972), scrittore boemo, comunista
Musica di Hanns Eisler (1898-1962)
Trovo il brano interpretato da Ernst Busch in diversi suoi dischi, a cominciare da un singolo 78" non datato, edito dalla ETERNA in Germania Democratica, dove Busch è accompagnato dal Chor Der Staatsoper Berlin. Poi in una riedizione degli anni 80, intitolata "No, Susanna - Busch in Originalaufnahmen nach 1945"
Testo trovato sul programma del concerto "Lebenslaute - klassische Musik – politische Aktion"
Testo trovato sul programma del concerto "Lebenslaute - klassische Musik – politische Aktion", con il seguente commento:
Das Lied aus dem Jahre 1949 ist heute wieder von erstaunlicher Aktualität. Es gibt auch Bezüge zum Text von Wolfgang Borchert, „Sag nein!“, der die grässlichen Folgen ausmalt, die zu erwarten sind, wenn dieses Nein ausbleibt. Die Melodien sind schlicht, geradezu... (continua)
Versi di Ernst Fischer (1899-1972), scrittore boemo, comunista
Musica di Hanns Eisler (1898-1962)
Trovo il brano interpretato da Ernst Busch in diversi suoi dischi, a cominciare da un singolo 78" non datato, edito dalla ETERNA in Germania Democratica, dove Busch è accompagnato dal Chor Der Staatsoper Berlin. Poi in una riedizione degli anni 80, intitolata "No, Susanna - Busch in Originalaufnahmen nach 1945"
Testo trovato sul programma del concerto "Lebenslaute - klassische Musik – politische Aktion"
Testo trovato sul programma del concerto "Lebenslaute - klassische Musik – politische Aktion", con il seguente commento:
Das Lied aus dem Jahre 1949 ist heute wieder von erstaunlicher Aktualität. Es gibt auch Bezüge zum Text von Wolfgang Borchert, „Sag nein!“, der die grässlichen Folgen ausmalt, die zu erwarten sind, wenn dieses Nein ausbleibt. Die Melodien sind schlicht, geradezu... (continua)
Der Blitz schlägt ein, und der Regen fällt, und der Wind hat die Wolke gebracht,
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 5/4/2019 - 19:20
Il general Cadorna
anonimo
my grandmother from Udine would sing me these lines, which are pretty much a variation/combination of the above:
il povero Cecco Beppe [Francesco Giuseppe = Franz Joseph] faceva l'aviatore, ma in mancanza di benzina pisciava nel motore! BIM BUM BOM al rombo del cannon.
another one which I have not found so far is the following:
Tra Caporetto e Udine ci stanno gli imboscati, con le scarpette lucide e i capelli impomatati! BIM BUM BOM al rombo del cannon.
Sadly I only remeber these 2.
il povero Cecco Beppe [Francesco Giuseppe = Franz Joseph] faceva l'aviatore, ma in mancanza di benzina pisciava nel motore! BIM BUM BOM al rombo del cannon.
another one which I have not found so far is the following:
Tra Caporetto e Udine ci stanno gli imboscati, con le scarpette lucide e i capelli impomatati! BIM BUM BOM al rombo del cannon.
Sadly I only remeber these 2.
Eugenio 5/4/2019 - 17:14
In Tyrannis [Von Wand zu Wand sind es vier Schritte]
IN TYRANNIS [DA PARETE A PARETE SONO QUATTRO PASSI]
(continua)
(continua)
inviata da Francesco Mazzocchi 5/4/2019 - 16:22
Barabba
1994
Lorenzo 1994
Lorenzo 1994
Ho già visto quelle facce, quelle espressioni
(continua)
(continua)
inviata da Dq82 5/4/2019 - 13:01
Aida
2018
Violetica
Come Aida Lafuente e Aída La Fuente, una canzone dedicata alla militante comunista Aída La Fuente, “Rosa Roja de Asturias”, uccisa ad Oviedo durante la fallita rivoluzione del 1934 dai legionari di Francisco Franco. La repressione del movimento rivoluzionario asturiano fu un pò la prova generale del golpe fascista del 1936.
Violetica
Come Aida Lafuente e Aída La Fuente, una canzone dedicata alla militante comunista Aída La Fuente, “Rosa Roja de Asturias”, uccisa ad Oviedo durante la fallita rivoluzione del 1934 dai legionari di Francisco Franco. La repressione del movimento rivoluzionario asturiano fu un pò la prova generale del golpe fascista del 1936.
Cuando haya otra revuelta
(continua)
(continua)
inviata da Dq82 5/4/2019 - 12:34
Born Fe Rebel
Dall'album African Holocaust del 2004.
The Blood of Marcus, the blood of Malcolm
(continua)
(continua)
inviata da Dq82 5/4/2019 - 12:10
Τί τα θέλουμε τα όπλα
anonimo
Ringrazio Riccardo Venturi per avere dato seguito alla mia segnalazione sia con le sue traduzioni dal greco che fanno testo e scuola sia per la sua pazienza nel ricostruire i testi di parecchie canzoni non reperibili in rete. Di fronte a tanto impegno non potevo non sentirmi sollecitato a offrire qualche traduzione e informazione.
Si chiamano canzoni ma quelle greche , ampiamente coperte da CCG, sono epica e lirica che si sublimano in musica e musica che si fa poesia. Le vicende tormentate della Grecia sono emblematiche dei conflitti che hanno agitato il XX secolo. Da lì passavano le linee di faglia che portarono alla dittatura di Metaxas, all’occupazione fascista e nazista, alle lotte intestine tra movimenti resistenti, alla guerra civile, alla dittatura dei colonnelli e agli sviluppi successivi . E come spesso succede nelle situazioni di frontiera e di conflitto sono fiorite nella... (continua)
Si chiamano canzoni ma quelle greche , ampiamente coperte da CCG, sono epica e lirica che si sublimano in musica e musica che si fa poesia. Le vicende tormentate della Grecia sono emblematiche dei conflitti che hanno agitato il XX secolo. Da lì passavano le linee di faglia che portarono alla dittatura di Metaxas, all’occupazione fascista e nazista, alle lotte intestine tra movimenti resistenti, alla guerra civile, alla dittatura dei colonnelli e agli sviluppi successivi . E come spesso succede nelle situazioni di frontiera e di conflitto sono fiorite nella... (continua)
Riccardo Gullotta 5/4/2019 - 11:48
Warszawianka 1905 roku [Варшавянка; La Varsovienne; ¡A las barricadas!]
The above Swedish lyrics of Warszawianka are written by Bertil Wagner. Here's a correct version of them (...)
Juha Rämö 5/4/2019 - 01:13
Pejzaż z trzema krzyżami
[10.3.1989]
Parole e musica / Lyrics and music / Paroles et musique / Sanat ja sävel: Jacek Kaczmarski
La Crocifissione di Andrea Mantegna faceva originariamente parte della Pala di San Zeno, dipinta dall’artista tra il 1456 e il 1459 e collocata sull’altare maggiore della Basilica di San Zeno a Verona (considerata la prima pala d’altare pienamente rinascimentale dipinta in Italia settentrionale). La Crocifissione è, in realtà, un pannello che faceva parte della predella della Pala, assieme alla Resurrezione e all’Orazione nell’Orto: tutte e tre le opere furono spoliate per ordine di uno dei più grandi ladri di opere d’arte della storia, vale a dire Napoleone Bonaparte, a mo’ di risarcimento per le spese di guerra, nel 1797. Da allora, la Crocifissione (l’opera centrale della predella) si trova al Louvre, mentre le due opere laterali sono conservate al Musée des Beaux Arts di Tours. Al... (continua)
Parole e musica / Lyrics and music / Paroles et musique / Sanat ja sävel: Jacek Kaczmarski
La Crocifissione di Andrea Mantegna faceva originariamente parte della Pala di San Zeno, dipinta dall’artista tra il 1456 e il 1459 e collocata sull’altare maggiore della Basilica di San Zeno a Verona (considerata la prima pala d’altare pienamente rinascimentale dipinta in Italia settentrionale). La Crocifissione è, in realtà, un pannello che faceva parte della predella della Pala, assieme alla Resurrezione e all’Orazione nell’Orto: tutte e tre le opere furono spoliate per ordine di uno dei più grandi ladri di opere d’arte della storia, vale a dire Napoleone Bonaparte, a mo’ di risarcimento per le spese di guerra, nel 1797. Da allora, la Crocifissione (l’opera centrale della predella) si trova al Louvre, mentre le due opere laterali sono conservate al Musée des Beaux Arts di Tours. Al... (continua)
Wg. obrazu A. Mantegni
(continua)
inviata da Krzysiek 4/4/2019 - 22:39
Bevor ich mit den Wölfen heule
PRIMA CHE IO ULULI COI LUPI
(continua)
(continua)
inviata da Francesco Mazzocchi 4/4/2019 - 20:02
Maskerade
Chanson allemande – Maskerade – Reinhard Mey – 1971
Paroles et musique : Reinhard Mey
Dialogue Maïeutique
Vois-tu, Lucien l’âne mon ami, au fur et à mesure que je pénétrais le sens de cette chanson, je me disais qu’elle décrivait ce que dans nos pays, on appelle de nos jours un cortège carnavalesque ou un carnaval. Pour en avoir le cœur net, je me suis dit que le mieux serait d’en trouver confirmation, par exemple, au dictionnaire et c’est ce que j’ai fait. J’ai trouvé ceci qui correspond assez bien à ce que raconte la chanson : comme définition : Divertissement dont les participants sont déguisés et masqués et comme caractéristique : « le caractère satirique et parodique de ces cortèges de carnaval, héritiers directs des mascarades du Moyen Âge, issues elles-mêmes des saturnales romaines… ».
Ce sont de grands moments de folklore, dit Lucien l’âne.
En effet, reprend Marco Valdo M.I.... (continua)
Paroles et musique : Reinhard Mey
Dialogue Maïeutique
Vois-tu, Lucien l’âne mon ami, au fur et à mesure que je pénétrais le sens de cette chanson, je me disais qu’elle décrivait ce que dans nos pays, on appelle de nos jours un cortège carnavalesque ou un carnaval. Pour en avoir le cœur net, je me suis dit que le mieux serait d’en trouver confirmation, par exemple, au dictionnaire et c’est ce que j’ai fait. J’ai trouvé ceci qui correspond assez bien à ce que raconte la chanson : comme définition : Divertissement dont les participants sont déguisés et masqués et comme caractéristique : « le caractère satirique et parodique de ces cortèges de carnaval, héritiers directs des mascarades du Moyen Âge, issues elles-mêmes des saturnales romaines… ».
Ce sont de grands moments de folklore, dit Lucien l’âne.
En effet, reprend Marco Valdo M.I.... (continua)
MASCARADE
(continua)
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 4/4/2019 - 19:00
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Paroles et musique / Testo e musica / Lyrics and music / Sanat ja sävel: Patrice Pertuit
Partition au format pdf
LE MERCENAIRE
Chanson contre les guerres et les massacres
Paroles et musique de Patrice PERTUIT