CLAUDIO LOLLI
Riccardo Venturi 17/8/2018 - 21:21
Il sito “Canzoni Contro la Guerra” ha compiuto il 20 marzo 15 ANNI.
Riccardo Venturi 20/3/2018 - 09:38
40 anni? Sembra che, in questi giorni, i quarantennali riguardino solo gli “statisti”. Il 18 marzo 1978, 40 anni fa, invece, furono assassinati Fausto e Iaio. Non se ne è saputo mai nulla. Quarant'anni e non sentirli. Quarant'anni e sempre fra noi, per sempre diciottenni. Quarant'anni fra le grancasse del potere e dei suoi servi.
Riccardo Venturi 18/3/2018 - 09:18
Se n'è andato nel giorno del Pi Greco, Stephen. Alla ricerca dell'infinito. Una canzone per lui, e un bicchiere di Qualsiasi Cosa!
Riccardo Venturi 14/3/2018 - 10:04
Gli Extra delle CCG hanno finalmente il LORO INNO NATURALE! Con una Appendice ad hoc.
Riccardo Venturi 9/2/2018 - 02:38
La storia di Árpád Weisz, ebreo ungherese, calciatore e allenatore di successo negli anni '30 in Italia, poi rifugiato in Olanda dopo le leggi razziali del cav. Benito Mussolini (quello che “ha fatto tante cose buone” secondo diversi politicanti odierni), e infine deportato a Auschwitz dove morì il 31 gennaio 1944. In questo Giorno della Memoria ce la racconta un giovanissimo rapper novarese, Andrea Licata ”Red Riot”, 18 anni e tanta voglia di ricordare quel che troppi hanno dimenticato. Il suo rap si intitola L'allenatore in campo.
Riccardo Venturi 27/1/2018 - 11:03
Diceva di aver vissuto sempre nell'equilibrio, e che vi sarebbe morto. Una volta sola si sbilanciò con una canzone, dicendo che era “la più bella di tutte”: la sua 'Αρνηση. Poi è venuto il silenzio, quello di una Μπαλάντα της σιωπής nella medesima lingua, e ancora una volta c'era un rifiuto, un'άρνηση. E così, in questa giornata gliele dedichiamo εἰς μνήμην tutte e due, dalla stessa voce della Maria Farandouri. Il 28 novembre di qualche anno fa Gian Piero Testa iniziava il suo volo nell'αθανασία.
Riccardo Venturi 27/11/2017 - 13:48
Esattamente 30 anni fa, il 12 novembre 1987, moriva Cornelis Vreeswijk. Questo sito contiene da anni e anni una decina di sue canzoni, forse un po' trascurate: nel trentennale della sua morte cominciamo a conoscerle un po' meglio, a partire dal suo Blues för Victor Jara.
Riccardo Venturi 11/11/2017 - 10:00
Abbiamo concluso oggi, dopo circa 2 mesi, l'inserimento delle canzoni del bellissimo e purtroppo introvabile album di Beppe Chierici e Daisy Lumini "La cattiva erba" del 1970.
L'album raccoglie 15 canzoni in italiano frutto di traduzioni e reinterpretazioni di poesie e canzoni che vanno da Archiloco e Lao Tsu ad Antoine attraverso più di 2500 anni di storia.
Alcuni brani erano già presenti nella loro versione originale, i testi in italiano sono stati trascritti all'ascolto grazie a Flavio Poltronieri che ci ha fatto avere una copia del disco, che ora è è interamente ascoltabile, i brani mancanti sono stati trovati in rete, con la collaborazione di B.B., nostro storico collaboratore, e di Renè Zosso, ghirondista svizzero.
Perchè quei cannoni? (Antoine) - Nenia (dalla guerra dei trent'anni) - Eravamo tre compagni - Compianto popolare - Il soldato morto in terra straniera - Alla guerra chi ci va - Il soldato dormiente (Rimbaud) - La guerra è truccata (Boris Vian) - Contro la guerra e le armi (Lao Tsu) - Lo scudo perduto (Archiloco) - Non avremo mai la pace, fratello? (Oliver De Magny) - Il condannato a morte - Testamento (Lermontov) - Il malcontento del soldato - Torna da in guerra un soldato
L'album raccoglie 15 canzoni in italiano frutto di traduzioni e reinterpretazioni di poesie e canzoni che vanno da Archiloco e Lao Tsu ad Antoine attraverso più di 2500 anni di storia.
Alcuni brani erano già presenti nella loro versione originale, i testi in italiano sono stati trascritti all'ascolto grazie a Flavio Poltronieri che ci ha fatto avere una copia del disco, che ora è è interamente ascoltabile, i brani mancanti sono stati trovati in rete, con la collaborazione di B.B., nostro storico collaboratore, e di Renè Zosso, ghirondista svizzero.
Perchè quei cannoni? (Antoine) - Nenia (dalla guerra dei trent'anni) - Eravamo tre compagni - Compianto popolare - Il soldato morto in terra straniera - Alla guerra chi ci va - Il soldato dormiente (Rimbaud) - La guerra è truccata (Boris Vian) - Contro la guerra e le armi (Lao Tsu) - Lo scudo perduto (Archiloco) - Non avremo mai la pace, fratello? (Oliver De Magny) - Il condannato a morte - Testamento (Lermontov) - Il malcontento del soldato - Torna da in guerra un soldato
DonQuijote82 8/9/2017 - 14:00
Mr. Wendal
dall'album "3 Years, 5 Months and 2 Days in the Life Of..." (1992)
The song is not based on a person named Mr. Wendal at all, but it is based on some experiences that I have had in Atlanta, which is where I live, and sung to the homeless people that I had become friends with here, and just their way of looking at it. Some of them were more like hobos where they purposely were wanting to be homeless, they didn't want to play to the way society was going, and they just decided to go off another beaten path. Others were hungry, had a run of bad luck, and just couldn't survive with the competition of the real world. So they were out there. One of the people that I look to the most as the real Mr. Wendal, to me, died the year that that song came out. So he never got to hear the song and the tribute to him. We gave half of the proceeds of that song to the National Coalition For the Homeless in... (continua)
The song is not based on a person named Mr. Wendal at all, but it is based on some experiences that I have had in Atlanta, which is where I live, and sung to the homeless people that I had become friends with here, and just their way of looking at it. Some of them were more like hobos where they purposely were wanting to be homeless, they didn't want to play to the way society was going, and they just decided to go off another beaten path. Others were hungry, had a run of bad luck, and just couldn't survive with the competition of the real world. So they were out there. One of the people that I look to the most as the real Mr. Wendal, to me, died the year that that song came out. So he never got to hear the song and the tribute to him. We gave half of the proceeds of that song to the National Coalition For the Homeless in... (continua)
Here, have a dollar
(continua)
(continua)
25/8/2017 - 22:35
The Big Three Killed My Baby
dall'album di debutto The White Stripes del 1999.
"The Big Three" ("Le grandi tre") sono le maggiori industrie automobilistiche negli anni cinquanta e '60: Ford, Chrysler e General Motors.
Jack White ha dichiarato in alcune interviste che non crede che la musica possa essere un mezzo per messaggi politici, poi però ha scritto Icky Thump.
Nelle versioni dal vivo più recenti i White Stripes hanno cambiato alcune parole in riferimento alla guerra in Iraq: "Bush's hands are red, and I found out your baby is dead."
"The Big Three" ("Le grandi tre") sono le maggiori industrie automobilistiche negli anni cinquanta e '60: Ford, Chrysler e General Motors.
Jack White ha dichiarato in alcune interviste che non crede che la musica possa essere un mezzo per messaggi politici, poi però ha scritto Icky Thump.
Nelle versioni dal vivo più recenti i White Stripes hanno cambiato alcune parole in riferimento alla guerra in Iraq: "Bush's hands are red, and I found out your baby is dead."
The big three killed my baby
(continua)
(continua)
25/8/2017 - 22:19
Christmas 1914
2017
A Good Old Fashioned Protest
This is a protest against war. It is also a protest against and comment on a number of other ills.
It is a protest for unity, compassion, reason, action, and love.
I lend my voice to the chorus of voices around the world calling for a peaceful, humane, respectful, enlightened tomorrow.
A Good Old Fashioned Protest
This is a protest against war. It is also a protest against and comment on a number of other ills.
It is a protest for unity, compassion, reason, action, and love.
I lend my voice to the chorus of voices around the world calling for a peaceful, humane, respectful, enlightened tomorrow.
It’s Christmas 19 and 14
(continua)
(continua)
inviata da Dq82 25/8/2017 - 10:00
Talking Talking Head Blues
2017
A Good Old Fashioned Protest
This is a protest against war. It is also a protest against and comment on a number of other ills.
It is a protest for unity, compassion, reason, action, and love.
I lend my voice to the chorus of voices around the world calling for a peaceful, humane, respectful, enlightened tomorrow.
A Good Old Fashioned Protest
This is a protest against war. It is also a protest against and comment on a number of other ills.
It is a protest for unity, compassion, reason, action, and love.
I lend my voice to the chorus of voices around the world calling for a peaceful, humane, respectful, enlightened tomorrow.
I was awoke last night from a beautiful dream
(continua)
(continua)
inviata da Dq82 25/8/2017 - 09:48
Amhrán Grá Vietnam
Alan Stivell inserisce pezzi della poesia nella sua Brian Boru scritta sulla melodia medievale Brian Boru March.
Al momento la mia traduzione in italiano è un po' sconclusionata e non riesce a cogliere il ritmo e il senso dei versi, qualche approfondimento o chiarimento in merito alla poesia di Maude?
Al momento la mia traduzione in italiano è un po' sconclusionata e non riesce a cogliere il ritmo e il senso dei versi, qualche approfondimento o chiarimento in merito alla poesia di Maude?
Cattia Salto 25/8/2017 - 01:59
L'albero del pane
[1999]
Parole e musica di Gianmaria Testa
Nell'album intitolato “Lampo”, riedito nel 2007.
Forse una scrittura troppo simile a Fossati, forse una voce troppo simile a Conte... Comunque, una bellissima canzone che Gianmaria Testa, in un'intervista pubblicata allora su Repubblica, commentava così: “L' albero del pane, una canzone che sembra latina, ma è un ricordo preciso: da bambino mentre pascolavo le mandrie leggevo i romanzi di Salgari. L'albero del pane mi aveva affascinato. Pensa che bella una quercia che produce pagnotte. Sarebbe l'albero della vita e il mondo avrebbe risolto molti dei suoi problemi.”
L'“albero del pane”, il cui nome scientifico in latino è Artocarpus, è un genere di alberi e arbusti della famiglia delle Moracee, spontanei nell'Asia tropicale e in Oceania. Il nome deriva – come sempre – dal greco, e fa riferimento al sapore dei suoi frutti dopo la cottura.
Nel... (continua)
Parole e musica di Gianmaria Testa
Nell'album intitolato “Lampo”, riedito nel 2007.
Forse una scrittura troppo simile a Fossati, forse una voce troppo simile a Conte... Comunque, una bellissima canzone che Gianmaria Testa, in un'intervista pubblicata allora su Repubblica, commentava così: “L' albero del pane, una canzone che sembra latina, ma è un ricordo preciso: da bambino mentre pascolavo le mandrie leggevo i romanzi di Salgari. L'albero del pane mi aveva affascinato. Pensa che bella una quercia che produce pagnotte. Sarebbe l'albero della vita e il mondo avrebbe risolto molti dei suoi problemi.”
L'“albero del pane”, il cui nome scientifico in latino è Artocarpus, è un genere di alberi e arbusti della famiglia delle Moracee, spontanei nell'Asia tropicale e in Oceania. Il nome deriva – come sempre – dal greco, e fa riferimento al sapore dei suoi frutti dopo la cottura.
Nel... (continua)
Di passi la strada
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 24/8/2017 - 20:53
Le vieux rêve
[1974]
Scritta da François Béranger e Jean-Pierre Alarcen, chitarrista e compositore, classe 1944
Nell’album intitolato “Le monde bouge”
Scritta da François Béranger e Jean-Pierre Alarcen, chitarrista e compositore, classe 1944
Nell’album intitolato “Le monde bouge”
C'est un rêve ancien
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 24/8/2017 - 15:56
Qui est responsable?
[1978]
Scritta da François Béranger e Jean-Pierre Alarcen, chitarrista e compositore, classe 1944.
Nell’album “Participe présent” del 1978
Scritta da François Béranger e Jean-Pierre Alarcen, chitarrista e compositore, classe 1944.
Nell’album “Participe présent” del 1978
Qui est donc responsable
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 24/8/2017 - 15:20
L'Orlando
Chanson italienne – L'Orlando – Sergio Endrigo – 1970
Interprétation : Il Parto delle Nuvole Pesanti
Comme tu le sais, dit Marco Valdo M.I., j’ai un ami qui s’appelle Roland.
Oh oui, certainement, répond Lucien l’âne en présentant un visage d’âne réjoui, je sais même que tu avais écrit une chanson à propos de son grand-père ; bizarrement d’ailleurs, comme tu l’avais signalé, elle t’était venue en italien.
C’est bien de ce Roland-là qu’il s’agit ; ta mémoire ne te trompe pas, Lucien l’âne mon ami. Quant à la canzone-chanson, elle s’intitulait en italien : « Il nonno d’America » et en français, « Le grand-père d’Amérique ». Tout aussi curieusement, elle a été publiée sous son titre français. Eh bien, c’est encore à ce Roland-là que je pensais en faisant cette version française de L’Orlando de Sergio Endrigo. Rien qu’en lisant le titre de l’originale italienne, j’étais déjà content. Et... (continua)
Interprétation : Il Parto delle Nuvole Pesanti
Comme tu le sais, dit Marco Valdo M.I., j’ai un ami qui s’appelle Roland.
Oh oui, certainement, répond Lucien l’âne en présentant un visage d’âne réjoui, je sais même que tu avais écrit une chanson à propos de son grand-père ; bizarrement d’ailleurs, comme tu l’avais signalé, elle t’était venue en italien.
C’est bien de ce Roland-là qu’il s’agit ; ta mémoire ne te trompe pas, Lucien l’âne mon ami. Quant à la canzone-chanson, elle s’intitulait en italien : « Il nonno d’America » et en français, « Le grand-père d’Amérique ». Tout aussi curieusement, elle a été publiée sous son titre français. Eh bien, c’est encore à ce Roland-là que je pensais en faisant cette version française de L’Orlando de Sergio Endrigo. Rien qu’en lisant le titre de l’originale italienne, j’étais déjà content. Et... (continua)
LE ROLAND
(continua)
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 24/8/2017 - 13:48
Su '43
T’iscriu maridu miu, atesu, in atra zona ‘e gherra,
(continua)
(continua)
inviata da adriana 24/8/2017 - 08:48
Percorsi:
Canzoni d'amore contro la guerra
Malcolm X
(1965)
Parole e musica di Bongi Makeba (1950-1985)
eseguita dal vivo in Live in Africa (1972)
Originariamente registrata nel 1965, subito dopo l'assassinio di Malcolm X. La canzone è stata scritta dalla figlia di Miriam Makeba, allora quindicenne, morta di parto a 34 anni.
Parole e musica di Bongi Makeba (1950-1985)
eseguita dal vivo in Live in Africa (1972)
Originariamente registrata nel 1965, subito dopo l'assassinio di Malcolm X. La canzone è stata scritta dalla figlia di Miriam Makeba, allora quindicenne, morta di parto a 34 anni.
Everybody seems to be preaching revolution
(continua)
(continua)
23/8/2017 - 22:00
Don't Let It Bring You Down
in alternativa a: qualcuno che sta cambiando direzione; che trovo corretta. Suggerisco anche: qualcuno che "svolta" ovvero che trova una soluzione diversa.
23/8/2017 - 12:18
HERE'S TO YOU, NICOLA AND BART
È PER VOI, NICOLA E BART
C'EST POUR VOUS, NICOLA ET BART
23-8-1927
23-8-2017
Riccardo Venturi 23/8/2017 - 04:45
Consell d’enemic
(2011)
Àlbum Oferta de diàleg
Si dice che sia ispirata a un vero scambio di opinioni tra il cantante del gruppo e un poliziotto. Una canzone diretta: invece di un consiglio da amico ti dò un consiglio da nemico: "Fate bene il vostro lavoro perché se un giorno vincessimo, state attenti!". Oltre alla denuncia delle violenze della polizia, in tema con il nostro sito anche per il riferimento a chi decreta embarghi di cibo e medicine per poi continuare ad esportare armi....
Àlbum Oferta de diàleg
Si dice che sia ispirata a un vero scambio di opinioni tra il cantante del gruppo e un poliziotto. Una canzone diretta: invece di un consiglio da amico ti dò un consiglio da nemico: "Fate bene il vostro lavoro perché se un giorno vincessimo, state attenti!". Oltre alla denuncia delle violenze della polizia, in tema con il nostro sito anche per il riferimento a chi decreta embarghi di cibo e medicine per poi continuare ad esportare armi....
Cada cop que aneu
(continua)
(continua)
22/8/2017 - 22:39
Flat of the Blade
[2005-09]
Scritta da Robert “3D” Del Naja, Grant “Daddy G” Marshall, Neil Davidge, Damon Albarn (Blur, Gorillaz,...) e Guy Garvey (Elbow).
Interpretata da Guy Garvey nell'album “Heligoland”, uscito nel 2010, al momento l'ultimo album in studio del duo trip-hop di Bristol.
“Non sopporto di stare in mezzo alla gente, ho fatto cose di cui non posso parlare.... Le cose che ho visto mi inseguiranno nella tomba... Costruirò per la mia famiglia un amore antiproiettile...”
Secondo uno dei diversi piani d'interpretazione, questo brano parla di un reduce, come confermerebbe il seguente estratto da un'intervista a Robert Del Naja. Il video che accompagna la canzone sembra invece parlare di tutt'altro (o anche no), forse di un giovane membro di una gang che ha perso il senso della sua esistenza...
This track began with the Victoria and Albert Museum installation that we did with UVA [UnitedVisualArtists]... (continua)
Scritta da Robert “3D” Del Naja, Grant “Daddy G” Marshall, Neil Davidge, Damon Albarn (Blur, Gorillaz,...) e Guy Garvey (Elbow).
Interpretata da Guy Garvey nell'album “Heligoland”, uscito nel 2010, al momento l'ultimo album in studio del duo trip-hop di Bristol.
“Non sopporto di stare in mezzo alla gente, ho fatto cose di cui non posso parlare.... Le cose che ho visto mi inseguiranno nella tomba... Costruirò per la mia famiglia un amore antiproiettile...”
Secondo uno dei diversi piani d'interpretazione, questo brano parla di un reduce, come confermerebbe il seguente estratto da un'intervista a Robert Del Naja. Il video che accompagna la canzone sembra invece parlare di tutt'altro (o anche no), forse di un giovane membro di una gang che ha perso il senso della sua esistenza...
This track began with the Victoria and Albert Museum installation that we did with UVA [UnitedVisualArtists]... (continua)
I'm not good in a crowd,
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 22/8/2017 - 22:04
False Flags
[2006]
Scritta da Neil Davidge e Robert Del Naja
Singolo estratto dall'album/raccolta “Collected”
L'espressione “false flag” indica principalmente le operazioni militari sotto copertura, ma anche le campagne politico-mediatiche volte a propalare come vere clamorose menzogne, che nel corso della Storia sono state spesso il pretesto per le guerre più disparate. La tristemente famosa balla delle “armi di distruzione di massa” in mano a Saddam Hussein – il cui costo stiamo pagando ancora oggi e chissà fino a quando - è una delle più recenti e meglio architettate.
“False Flags”, the most overtly political song Massive Attack have done up to this point was inspired by the civil unrest centered around Paris which resulted in fierce rioting in the french capital during October/November 2005. These events inspired 3D in the making of the track as it became a commentary on the state of the European... (continua)
Scritta da Neil Davidge e Robert Del Naja
Singolo estratto dall'album/raccolta “Collected”
L'espressione “false flag” indica principalmente le operazioni militari sotto copertura, ma anche le campagne politico-mediatiche volte a propalare come vere clamorose menzogne, che nel corso della Storia sono state spesso il pretesto per le guerre più disparate. La tristemente famosa balla delle “armi di distruzione di massa” in mano a Saddam Hussein – il cui costo stiamo pagando ancora oggi e chissà fino a quando - è una delle più recenti e meglio architettate.
“False Flags”, the most overtly political song Massive Attack have done up to this point was inspired by the civil unrest centered around Paris which resulted in fierce rioting in the french capital during October/November 2005. These events inspired 3D in the making of the track as it became a commentary on the state of the European... (continua)
In city shoes of clueless blues
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 22/8/2017 - 21:05
Siguen desapareciendo
[2017]
Argentina: Santiago Maldonado è il secondo desaparecido dal ritorno in democrazia
Da Peacelink
9 agosto 2017 - David Lifodi
Il giovane è stato visto per l’ultima volta il 1 agosto, durante una manifestazione dei mapuche attaccata con violenza dalla polizia Argentina: Santiago Maldonado è il secondo desaparecido dal ritorno in democrazia
Dopo la scomparsa di Julio López un nuovo caso scuote il paese
Dal 1 agosto Santiago Maldonado è desaparecido. Il ragazzo argentino, di 28 anni, è stato avvistato, per l’ultima volta, durante una manifestazione della comunità mapuche Pu Lof nella provincia di Chubut (dipartimento di Cushamen), repressa con violenza dalla polizia. Da allora, come ha evidenziato il Comitato contro le sparizioni forzate dell’Onu, il giovane è desaparecido. Per la scomparsa di Maldonado, attivista impegnato a sostenere la causa mapuche, il fratello Germán ha accusato... (continua)
Argentina: Santiago Maldonado è il secondo desaparecido dal ritorno in democrazia
Da Peacelink
9 agosto 2017 - David Lifodi
Il giovane è stato visto per l’ultima volta il 1 agosto, durante una manifestazione dei mapuche attaccata con violenza dalla polizia Argentina: Santiago Maldonado è il secondo desaparecido dal ritorno in democrazia
Dopo la scomparsa di Julio López un nuovo caso scuote il paese
Dal 1 agosto Santiago Maldonado è desaparecido. Il ragazzo argentino, di 28 anni, è stato avvistato, per l’ultima volta, durante una manifestazione della comunità mapuche Pu Lof nella provincia di Chubut (dipartimento di Cushamen), repressa con violenza dalla polizia. Da allora, come ha evidenziato il Comitato contro le sparizioni forzate dell’Onu, il giovane è desaparecido. Per la scomparsa di Maldonado, attivista impegnato a sostenere la causa mapuche, il fratello Germán ha accusato... (continua)
A donde van los desaparecidos? yo lo sé,
(continua)
(continua)
inviata da adriana 22/8/2017 - 16:38
Assez... assez
[1997]
Parole di Julien Clerc e David McNeil (1946-), autore e compositore americano naturalizzato francese, figlio del grande pittore Marc Chagall e della sua compagna di allora, Virginia Haggard McNeil
Musica di Julien Clerc
Nel suo album “Julien” del 1997
Parole di Julien Clerc e David McNeil (1946-), autore e compositore americano naturalizzato francese, figlio del grande pittore Marc Chagall e della sua compagna di allora, Virginia Haggard McNeil
Musica di Julien Clerc
Nel suo album “Julien” del 1997
Assez de ces
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 22/8/2017 - 08:10
How We Gonna Make the Black Nation Rise
[1980]
Scritta da Daryl Aamaa Nubyahn, in arte Brother D, docente nel South Bronx e rivoluzionario afro-americano)
In seguito nell'album “Up Against The Beast” del 1984
Interpretata dall'autore ed altri, riuniti nel Collective Effort, afferente al movimento nero National Black Science Familyhood, con sede a New York.
Il campionamento ripetuto in sottofondo è un grande successo della disco music datato 1978, “Got to Be Real”, originariamente interpretato da Cheryl Lynn.
Testo e introduzioni trovati su Genius
Da molti ritenuto il primo brano politico dell'hip hop: America was built, understand, by stolen labor on stolen land..."
“How We Gonna Make the Black Nation Rise?” is considered the first political rap record. Brother D (whose real name was Daryl Aamaa Nubyahn) was a school teacher in the South Bronx and also a member of the New York Family of Black Science, a revolutionary organization... (continua)
Scritta da Daryl Aamaa Nubyahn, in arte Brother D, docente nel South Bronx e rivoluzionario afro-americano)
In seguito nell'album “Up Against The Beast” del 1984
Interpretata dall'autore ed altri, riuniti nel Collective Effort, afferente al movimento nero National Black Science Familyhood, con sede a New York.
Il campionamento ripetuto in sottofondo è un grande successo della disco music datato 1978, “Got to Be Real”, originariamente interpretato da Cheryl Lynn.
Testo e introduzioni trovati su Genius
Da molti ritenuto il primo brano politico dell'hip hop: America was built, understand, by stolen labor on stolen land..."
“How We Gonna Make the Black Nation Rise?” is considered the first political rap record. Brother D (whose real name was Daryl Aamaa Nubyahn) was a school teacher in the South Bronx and also a member of the New York Family of Black Science, a revolutionary organization... (continua)
If you wanna know the truth, and that’s a fact
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 21/8/2017 - 22:56
Plantation Boy
[1977]
Scritta da Anthony King (songwriter e arrangiatore britannico) e Fred Jay (songwriter austriaco)
Nell'album “Love For Sale”
Il brano fu estratto come singolo, sul lato B di “Belfast” (un'altra disco song che bisognerebbe valutare se sia inseribile sulle CCG/AWS)
Scritta da Anthony King (songwriter e arrangiatore britannico) e Fred Jay (songwriter austriaco)
Nell'album “Love For Sale”
Il brano fu estratto come singolo, sul lato B di “Belfast” (un'altra disco song che bisognerebbe valutare se sia inseribile sulle CCG/AWS)
Lots of people walk about proud and free
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 21/8/2017 - 22:01
Qu'est-ce qu'ils ont les hommes?
[1972]
Parole e musica di Alain Souchon
Lato B di un 45” del 1972
Parole e musica di Alain Souchon
Lato B di un 45” del 1972
Qu'est-ce qu'ils ont les hommes à faire des maisons comme ça
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 21/8/2017 - 13:03
Dreamer
2009
LOtUSFLOW3R
Questa canzone è nota per essere la canzone sulle scie chimiche, e addirittura alcune tesi complottiste vorrebbero che Prince sia stato ucciso per questo. Non ci credo e trovo che il complottismo, ovvero credere che esistano dei poteri occulti che tutto governano, sia funzionale ai poteri quelli reali, perchè qualsiasi tentativo di cambiamento non va a scalfire i poteri nascosti.
Fatta questa premessa, trovo ben più interessante la parte della canzone che parla dei diritti civili degli afroamericani e delle violenze che ancora oggi subiscono solo per essere neri. Testo che Prince dichiarò essergli stato ispirato da Dick Gregory, comico e attivista per i diritti civili, morto qualche giorno fa a 84 anni
LOtUSFLOW3R
Questa canzone è nota per essere la canzone sulle scie chimiche, e addirittura alcune tesi complottiste vorrebbero che Prince sia stato ucciso per questo. Non ci credo e trovo che il complottismo, ovvero credere che esistano dei poteri occulti che tutto governano, sia funzionale ai poteri quelli reali, perchè qualsiasi tentativo di cambiamento non va a scalfire i poteri nascosti.
Fatta questa premessa, trovo ben più interessante la parte della canzone che parla dei diritti civili degli afroamericani e delle violenze che ancora oggi subiscono solo per essere neri. Testo che Prince dichiarò essergli stato ispirato da Dick Gregory, comico e attivista per i diritti civili, morto qualche giorno fa a 84 anni
I was born, raised on a slave plantation
(continua)
(continua)
inviata da Dq82 21/8/2017 - 09:38
Avril 78
Parole di François Béranger
Musica di Jean-Pierre Alarcen, chitarrista e compositore, classe 1944.
Nell'album intitolato “Participe présent”
Musica di Jean-Pierre Alarcen, chitarrista e compositore, classe 1944.
Nell'album intitolato “Participe présent”
Un pays divisé trace ses frontières
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 20/8/2017 - 22:17
Hell You Talmbout
(2015)
feat. Deep Cotton, George 2.0, Jidenna, Roman GianArthur, and St. Beauty
rifacimento di una canzone del 2013
In questa protest song che si richiama al "chiama e rispondi" tipico delle marce per i diritti civili, la cantante rap Janelle Monáe si limita a scandire i nomi degli afroamericani uccisi dalla polizia o in violenze razziste. Su wikipedia i link ai vari nomi per approfondire le singole vicende.
feat. Deep Cotton, George 2.0, Jidenna, Roman GianArthur, and St. Beauty
rifacimento di una canzone del 2013
In questa protest song che si richiama al "chiama e rispondi" tipico delle marce per i diritti civili, la cantante rap Janelle Monáe si limita a scandire i nomi degli afroamericani uccisi dalla polizia o in violenze razziste. Su wikipedia i link ai vari nomi per approfondire le singole vicende.
[Intro]
(continua)
(continua)
20/8/2017 - 21:12
Il pappagallo
Chanson italienne - Il pappagallo - Sergio Endrigo – 1973
Texte de Vinícius de Moraes, Sergio Endrigo, Sergio Bardotti
Musique de Luis Enriquez Bacalov et Sergio Endrigo
En 1973, Endrigo collabore avec De Moraes à un disque qui recueille douze chansons pour enfants consacrées aux animaux, dont quelques traductions de chansons brésiliennes.
Comme le rappelle Vito Vita, « Le Perroquet », est cependant seulement en apparence une chanson pour enfants, mais qui en réalité, parle figurativement du Brésil, dans cette période de féroce dictature militaire (« Perroquet brésilien, Ton Brésil maintenant est loin.Toi, tu es né libre, Mais tu as oublié Que tu es né libre ! »), et ce n’est pas un hasard, si le morceau a été reproposé par Alessio Lega.
Dialogue maïeutique
Tu vois, Lucien l’âne mon ami, cette fois, je t’apporte la version française d’une chanson italienne, écrite par un poète, musicien,... (continua)
Texte de Vinícius de Moraes, Sergio Endrigo, Sergio Bardotti
Musique de Luis Enriquez Bacalov et Sergio Endrigo
En 1973, Endrigo collabore avec De Moraes à un disque qui recueille douze chansons pour enfants consacrées aux animaux, dont quelques traductions de chansons brésiliennes.
Comme le rappelle Vito Vita, « Le Perroquet », est cependant seulement en apparence une chanson pour enfants, mais qui en réalité, parle figurativement du Brésil, dans cette période de féroce dictature militaire (« Perroquet brésilien, Ton Brésil maintenant est loin.Toi, tu es né libre, Mais tu as oublié Que tu es né libre ! »), et ce n’est pas un hasard, si le morceau a été reproposé par Alessio Lega.
Dialogue maïeutique
Tu vois, Lucien l’âne mon ami, cette fois, je t’apporte la version française d’une chanson italienne, écrite par un poète, musicien,... (continua)
LE PERROQUET
(continua)
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 20/8/2017 - 12:12
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