Le Mariage de Till
Le Mariage de Till
Chanson française – Le Mariage de Till – Marco Valdo M.I. – 2018
Ulenspiegel le Gueux – 60
Opéra-récit en multiples épisodes, tiré du roman de Charles De Coster : La Légende et les aventures héroïques, joyeuses et glorieuses d’Ulenspiegel et de Lamme Goedzak au Pays de Flandres et ailleurs (1867).
(Ulenspiegel – III, XXIII)
Dialogue Maïeutique
Ben ça alors, Till va se marier, dit Lucien l’âne. Comme ça subitement, sans fiançailles et sans ban, voilà qui est surprenant.
Je te l’accorde, dit Marco Valdo M.I. ; c’est un événement assez inattendu, une péripétie soudaine et déroutante, mais c’est ainsi. Il y a urgence. En fait, Till se marie et en même temps, il ne se marie pas. D’abord, comme tout le monde le sait, il est promis – quoi qu’il arrive – à Nelle ; ainsi le veut la Légende et elle n’en démordra pas. Till est lié à Nelle par la légende, c’est son destin et... (continua)
Chanson française – Le Mariage de Till – Marco Valdo M.I. – 2018
Ulenspiegel le Gueux – 60
Opéra-récit en multiples épisodes, tiré du roman de Charles De Coster : La Légende et les aventures héroïques, joyeuses et glorieuses d’Ulenspiegel et de Lamme Goedzak au Pays de Flandres et ailleurs (1867).
(Ulenspiegel – III, XXIII)
Dialogue Maïeutique
Ben ça alors, Till va se marier, dit Lucien l’âne. Comme ça subitement, sans fiançailles et sans ban, voilà qui est surprenant.
Je te l’accorde, dit Marco Valdo M.I. ; c’est un événement assez inattendu, une péripétie soudaine et déroutante, mais c’est ainsi. Il y a urgence. En fait, Till se marie et en même temps, il ne se marie pas. D’abord, comme tout le monde le sait, il est promis – quoi qu’il arrive – à Nelle ; ainsi le veut la Légende et elle n’en démordra pas. Till est lié à Nelle par la légende, c’est son destin et... (continua)
« Où devez-vous aller, gueux clandestins ? »
(continua)
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 27/6/2018 - 17:03
Brown Sugar
[1971]
Scritta da Mick Jagger e Keith Richards
Nell’album “Sticky Fingers”
Per il percorso mai istituito ma esistente di fatto delle “CCG/AWS dimenticate”…
“Brown Sugar” è una canzone che certamente parla (anche) della violenza sessuale dei padroni bianchi sulle schiave nere, pratica in voga per secoli nelle piantagioni nel sud degli USA…
Scritta da Mick Jagger e Keith Richards
Nell’album “Sticky Fingers”
Per il percorso mai istituito ma esistente di fatto delle “CCG/AWS dimenticate”…
“Brown Sugar” è una canzone che certamente parla (anche) della violenza sessuale dei padroni bianchi sulle schiave nere, pratica in voga per secoli nelle piantagioni nel sud degli USA…
Gold Coast slave ship bound for cotton fields
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 27/6/2018 - 16:16
Andre, die das Land so sehr nicht liebten
Versi di Theodor Kramer (1897-1958), uno dei più importanti poeti austriaci del 900.
Nella raccolta “Wien 1938. Die Grünen Kader Gedichte" (1946)
Musica di Erich Schmeckenbecher, membro del duo folk Zupfgeigenhansel
La poesia che dà il titolo al loro disco del 1985
Theodor Kramer fu soldato durante la prima guerra mondiale, da cui uscì vivo ma gravemente invalido. Dopo l’Anschluss, la sua famiglia fu perseguitata perchè ebrea (la madre poi morì nel 1943 internata a Theresienstadt) ma nel 1939 Theodor Kramer riuscì a fuggire in Inghilterra, dove per due anni visse in un campo come “straniero di nazionalità nemica”. Solo dopo la guerra ebbe la cittadinanza britannica e visse a Guildford facendo il bibliotecario. Gravemente malato, nel 1957 ritornò a Vienna dove morì l’anno seguente.
Nella raccolta “Wien 1938. Die Grünen Kader Gedichte" (1946)
Musica di Erich Schmeckenbecher, membro del duo folk Zupfgeigenhansel
La poesia che dà il titolo al loro disco del 1985
Theodor Kramer fu soldato durante la prima guerra mondiale, da cui uscì vivo ma gravemente invalido. Dopo l’Anschluss, la sua famiglia fu perseguitata perchè ebrea (la madre poi morì nel 1943 internata a Theresienstadt) ma nel 1939 Theodor Kramer riuscì a fuggire in Inghilterra, dove per due anni visse in un campo come “straniero di nazionalità nemica”. Solo dopo la guerra ebbe la cittadinanza britannica e visse a Guildford facendo il bibliotecario. Gravemente malato, nel 1957 ritornò a Vienna dove morì l’anno seguente.
Andre, die das Land so sehr nicht liebten
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 27/6/2018 - 13:21
Percorsi:
Esili e esiliati
Wien, Fronleichnam 1939
Versi di Theodor Kramer (1897-1958), uno dei più importanti poeti austriaci del 900.
Nella raccolta “Wien 1938. Die Grünen Kader Gedichte" (1946)
Musica di Thomas Friz ed Erich Schmeckenbecher, i due artisti tedeschi che formavano il gruppo folk Zupfgeigenhansel, nel loro disco “Andre, die das Land so sehr nicht liebten” (titolo di un’altra poesia di Kramer) del 1985
Theodor Kramer fu soldato durante la prima guerra mondiale, da cui uscì vivo ma gravemente invalido. Dopo l’Anschluss, la sua famiglia fu perseguitata perchè ebrea (la madre poi morì nel 1943 internata a Theresienstadt) ma nel 1939 Theodor Kramer riuscì a fuggire in Inghilterra, dove per due anni visse in un campo come “straniero di nazionalità nemica”. Solo dopo la guerra ebbe la cittadinanza britannica e visse a Guildford facendo il bibliotecario. Gravemente malato, nel 1957 ritornò a Vienna dove morì l’anno seguente.
Questa “Vienna, Corpus Domini 1939” è una delle ultime poesie scritte da Theodor Kramer prima di fuggire dall’Austria...
Nella raccolta “Wien 1938. Die Grünen Kader Gedichte" (1946)
Musica di Thomas Friz ed Erich Schmeckenbecher, i due artisti tedeschi che formavano il gruppo folk Zupfgeigenhansel, nel loro disco “Andre, die das Land so sehr nicht liebten” (titolo di un’altra poesia di Kramer) del 1985
Theodor Kramer fu soldato durante la prima guerra mondiale, da cui uscì vivo ma gravemente invalido. Dopo l’Anschluss, la sua famiglia fu perseguitata perchè ebrea (la madre poi morì nel 1943 internata a Theresienstadt) ma nel 1939 Theodor Kramer riuscì a fuggire in Inghilterra, dove per due anni visse in un campo come “straniero di nazionalità nemica”. Solo dopo la guerra ebbe la cittadinanza britannica e visse a Guildford facendo il bibliotecario. Gravemente malato, nel 1957 ritornò a Vienna dove morì l’anno seguente.
Questa “Vienna, Corpus Domini 1939” è una delle ultime poesie scritte da Theodor Kramer prima di fuggire dall’Austria...
Wenige waren es, die Stellung nahmen
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 27/6/2018 - 12:46
Woher soll das Brot für heute kommen
Versi di Theodor Kramer (1897-1958), uno dei più importanti poeti austriaci del 900.
Nelle raccolte “Gedichte aus der Diktatur” (1945) e “Wien 1938. Die Grünen Kader Gedichte" (1946)
Musica di Thomas Friz ed Erich Schmeckenbecher, i due artisti tedeschi che formavano il gruppo folk Zupfgeigenhansel, nel loro disco “Miteinander” del 1982
Theodor Kramer fu soldato durante la prima guerra mondiale, da cui uscì vivo ma gravemente invalido. Dopo l’Anschluss, la sua famiglia fu perseguitata perchè ebrea (la madre poi morì nel 1943 internata a Theresienstadt) ma nel 1939 Theodor Kramer riuscì a fuggire in Inghilterra, dove per due anni visse in un campo come “straniero di nazionalità nemica”. Solo dopo la guerra ebbe la cittadinanza britannica e visse a Guildford facendo il bibliotecario. Gravemente malato, nel 1957 ritornò a Vienna dove morì l’anno seguente.
Nelle raccolte “Gedichte aus der Diktatur” (1945) e “Wien 1938. Die Grünen Kader Gedichte" (1946)
Musica di Thomas Friz ed Erich Schmeckenbecher, i due artisti tedeschi che formavano il gruppo folk Zupfgeigenhansel, nel loro disco “Miteinander” del 1982
Theodor Kramer fu soldato durante la prima guerra mondiale, da cui uscì vivo ma gravemente invalido. Dopo l’Anschluss, la sua famiglia fu perseguitata perchè ebrea (la madre poi morì nel 1943 internata a Theresienstadt) ma nel 1939 Theodor Kramer riuscì a fuggire in Inghilterra, dove per due anni visse in un campo come “straniero di nazionalità nemica”. Solo dopo la guerra ebbe la cittadinanza britannica e visse a Guildford facendo il bibliotecario. Gravemente malato, nel 1957 ritornò a Vienna dove morì l’anno seguente.
Woher soll das Brot für heute kommen
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 27/6/2018 - 11:18
Lords of War
2016
Album Generation Doom
'Lords Of War' is a cry of defiance against the ever-encroaching military industrial complex, against police brutality, against tyranny in politics, against CAFOs, against the injustices our people face on a daily basis. Revolution is the opiate of the artist. We'd rather be in battle than at peace. We'd rather be a wolf than a sheep. They've had their chance to reign. But this is our time, our moment. We are generation doom."
Blabber Mouth
Album Generation Doom
'Lords Of War' is a cry of defiance against the ever-encroaching military industrial complex, against police brutality, against tyranny in politics, against CAFOs, against the injustices our people face on a daily basis. Revolution is the opiate of the artist. We'd rather be in battle than at peace. We'd rather be a wolf than a sheep. They've had their chance to reign. But this is our time, our moment. We are generation doom."
Blabber Mouth
[Sample: Franklin D. Roosevelt]
(continua)
(continua)
26/6/2018 - 23:57
Oltremare
2018
Oltremare
feat. Danno, al secolo Simone Eleuteri, voce storica di Colle der fomento
La musica di Raffaele Casarano, fiore all’occhiello della Tuk Music diretta da Paolo Fresu, si fonde con le parole di Simone "Danno" Eleutheri dei Colle Der Fomento per Oltremare, il racconto del viaggio dei migranti alla ricerca della salvezza, "oltre un mondo feroce lasciato alle spalle da dimenticare", "oltre un sogno rubato e pagato col sangue che ti riga le guance, ci sta un mare che inghiotte la vita di notte, c’è una bocca che piange". Una collaborazione inedita per il rapper, considerato una vera e propria leggenda per la scena hip hop italiana di cui fa parte dagli anni Novanta. E che non è nuovo a sperimentazioni simili, da poco salito sul palco accompagnato dalla Piccola Orchestra di Torpignattara, un inno alla multiculturalità. Oltremare racconta il viaggio dei migranti e si fa metafora... (continua)
Oltremare
feat. Danno, al secolo Simone Eleuteri, voce storica di Colle der fomento
La musica di Raffaele Casarano, fiore all’occhiello della Tuk Music diretta da Paolo Fresu, si fonde con le parole di Simone "Danno" Eleutheri dei Colle Der Fomento per Oltremare, il racconto del viaggio dei migranti alla ricerca della salvezza, "oltre un mondo feroce lasciato alle spalle da dimenticare", "oltre un sogno rubato e pagato col sangue che ti riga le guance, ci sta un mare che inghiotte la vita di notte, c’è una bocca che piange". Una collaborazione inedita per il rapper, considerato una vera e propria leggenda per la scena hip hop italiana di cui fa parte dagli anni Novanta. E che non è nuovo a sperimentazioni simili, da poco salito sul palco accompagnato dalla Piccola Orchestra di Torpignattara, un inno alla multiculturalità. Oltremare racconta il viaggio dei migranti e si fa metafora... (continua)
Oltre un sogno rubato e pagato col sangue
(continua)
(continua)
inviata da Dq82 26/6/2018 - 18:37
Canto di accoglienza
Da "Trama Tenue" (1999)
Testo di Ginevra Di Marco
Musica di Francesco Magnelli
Chissà se Ginevra di Marco quando ha scritto questa canzone 20 anni fa pensava a questa accoglienza. Ma oggi parlare di accoglienza è diventato rivoluzionario, e quindi per me questa è una CCG.
Testo di Ginevra Di Marco
Musica di Francesco Magnelli
Chissà se Ginevra di Marco quando ha scritto questa canzone 20 anni fa pensava a questa accoglienza. Ma oggi parlare di accoglienza è diventato rivoluzionario, e quindi per me questa è una CCG.
Lasciati avvicinare
(continua)
(continua)
inviata da Dq82 26/6/2018 - 18:28
Cruel World
(2017)
Seeb & Skip Marley
“Cruel World” è una canzone del trio elettronico norvegese Seeb in collaborazione con Skip Marley, nipote di Bob Marley (è il figlio della figlia maggiore di Bob e Rita Marley)
Abbastanza lontana per sonorità dalle radici reggae della famiglia Marley, è una canzone sul bisogno di trovare l'amore in questo mondo senza pietà.
Seeb & Skip Marley
“Cruel World” è una canzone del trio elettronico norvegese Seeb in collaborazione con Skip Marley, nipote di Bob Marley (è il figlio della figlia maggiore di Bob e Rita Marley)
Abbastanza lontana per sonorità dalle radici reggae della famiglia Marley, è una canzone sul bisogno di trovare l'amore in questo mondo senza pietà.
Put it down, yeah
(continua)
(continua)
25/6/2018 - 23:08
Redemption Song
La versione cantata da Lauryn Hill e Ziggy Marley con un inserto rap
Version performed by Lauryn Hill and Ziggy Marley with a rap supplement
Version chantée par Lauryn Hill et Ziggy Marley avec un supplément rap
Lauryn Hillin ja Ziggy Marleyn laulama versio rap-lisäyksellä
Version performed by Lauryn Hill and Ziggy Marley with a rap supplement
Version chantée par Lauryn Hill et Ziggy Marley avec un supplément rap
Lauryn Hillin ja Ziggy Marleyn laulama versio rap-lisäyksellä
Redemption Song
(continua)
(continua)
25/6/2018 - 22:25
Le Cœur et l’Esprit
Le Cœur et l’Esprit
Chanson française – Le Cœur et l’Esprit – Marco Valdo M.I. – 2018
Ulenspiegel le Gueux – 59
Opéra-récit en multiples épisodes, tiré du roman de Charles De Coster : La Légende et les aventures héroïques, joyeuses et glorieuses d’Ulenspiegel et de Lamme Goedzak au Pays de Flandres et ailleurs (1867).
(Ulenspiegel – III, XXIII)
Dialogue maïeutique
« Le Cœur et l’Esprit », en voilà un beau titre, dit Lucien l’âne. Encore faut-il savoir de quoi il est question. Peut-être même que ce pourrait être une de nos devises et pourquoi pas, une devise des Chansons contre la Guerre.
En effet, Lucien l’âne mon ami, c’est un titre qui évoque tut une forme de personnalité, tout une manière d’être et de se comporter. C’est en quelque sorte une boussole morale, une inclinaison de l’être qui penche toujours du bon côté.
Ainsi en va-t-il pour le titre, mais dis-moi Marco Valdo M.I.... (continua)
Chanson française – Le Cœur et l’Esprit – Marco Valdo M.I. – 2018
Ulenspiegel le Gueux – 59
Opéra-récit en multiples épisodes, tiré du roman de Charles De Coster : La Légende et les aventures héroïques, joyeuses et glorieuses d’Ulenspiegel et de Lamme Goedzak au Pays de Flandres et ailleurs (1867).
(Ulenspiegel – III, XXIII)
Dialogue maïeutique
« Le Cœur et l’Esprit », en voilà un beau titre, dit Lucien l’âne. Encore faut-il savoir de quoi il est question. Peut-être même que ce pourrait être une de nos devises et pourquoi pas, une devise des Chansons contre la Guerre.
En effet, Lucien l’âne mon ami, c’est un titre qui évoque tut une forme de personnalité, tout une manière d’être et de se comporter. C’est en quelque sorte une boussole morale, une inclinaison de l’être qui penche toujours du bon côté.
Ainsi en va-t-il pour le titre, mais dis-moi Marco Valdo M.I.... (continua)
Lamme demande : « Où allons-nous ? »
(continua)
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 25/6/2018 - 16:29
Made in Africa
2011
Revelation Pt. 1 – The Root of Life
(featuring Wale & The Cast of Fela!)
L'Africa, dove è nata l'umanità e da dove vengono le prime civiltà, colonizzata, depredata e sottomessa dal colonialismo e dal neocolonialismo.
Revelation Pt. 1 – The Root of Life
(featuring Wale & The Cast of Fela!)
L'Africa, dove è nata l'umanità e da dove vengono le prime civiltà, colonizzata, depredata e sottomessa dal colonialismo e dal neocolonialismo.
[Intro voice 1]
(continua)
(continua)
24/6/2018 - 22:27
Circle of Peace
Stand in the circle of peace cause only the willing will see their dreams
(continua)
(continua)
24/6/2018 - 22:09
Popolo unito
2004
Al di là degli alberi
La canzone era già presente tra le versioni de El pueblo unido jamás será vencido, che cita e riprende, viene inserita col testo (che non era presente fino ad oggi) come CCG a se stante
Al di là degli alberi
La canzone era già presente tra le versioni de El pueblo unido jamás será vencido, che cita e riprende, viene inserita col testo (che non era presente fino ad oggi) come CCG a se stante
Popolo unito per la memoria
(continua)
(continua)
inviata da Dq82 24/6/2018 - 16:47
Percorsi:
Piazza Fontana e altre Stragi di Stato
100 Pecore e 1 Montone
[1991]
Nell'album d'esordio "Üstmamò"
Anche questa nel percorso "Le grandi dimenticate delle CCG/AWS"...
Nell'album d'esordio "Üstmamò"
Anche questa nel percorso "Le grandi dimenticate delle CCG/AWS"...
Tardi tardi, ti fai prendere dal tardi
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 24/6/2018 - 15:11
C.S.I.: Fuochi nella notte di San Giovanni
Dal primo album dei CSI (Consorzio Suonatori Indipendenti), Ko De Mondo del 1993
Testo di Giovanni Lindo Ferretti
Musica di Massimo Zamboni, Francesco Magnelli e Gianni Maroccolo
Interpretata anche con Goran Bregović nel "Concerto di Inizio Millennio" il 5 gennaio 2000
e da Stefano "Cisco" Bellotti
Li hanno fatti quest'anno i falò? - chiesi a Cinto.
Noi li facevamo sempre. La notte di S. Giovanni tutta la collina era accesa.
Poca roba, - disse lui. - Lo fanno grosso alla Stazione, ma di qui non si vede. Il Piola dice che una volta ci bruciavano delle fascine.
Chissà perchè mai, - dissi, - si fanno questi fuochi.
Si vede che fa bene alle campagne, - disse Cinto, - le ingrassa.
(Cesare Pavese, La luna e i falò, 1949)
La notte del 24 Giugno di ogni anno è la notte del solstizio d’estate.
Il solstizio è un punto di svolta dell'anno, lentamente il sole inizia a declinare, per l'uomo... (continua)
Testo di Giovanni Lindo Ferretti
Musica di Massimo Zamboni, Francesco Magnelli e Gianni Maroccolo
Interpretata anche con Goran Bregović nel "Concerto di Inizio Millennio" il 5 gennaio 2000
e da Stefano "Cisco" Bellotti
Li hanno fatti quest'anno i falò? - chiesi a Cinto.
Noi li facevamo sempre. La notte di S. Giovanni tutta la collina era accesa.
Poca roba, - disse lui. - Lo fanno grosso alla Stazione, ma di qui non si vede. Il Piola dice che una volta ci bruciavano delle fascine.
Chissà perchè mai, - dissi, - si fanno questi fuochi.
Si vede che fa bene alle campagne, - disse Cinto, - le ingrassa.
(Cesare Pavese, La luna e i falò, 1949)
La notte del 24 Giugno di ogni anno è la notte del solstizio d’estate.
Il solstizio è un punto di svolta dell'anno, lentamente il sole inizia a declinare, per l'uomo... (continua)
Un, deux, trois, quatre...
(continua)
(continua)
inviata da Lorenzo Masetti 24/6/2018 - 11:18
שטילער, שטילער
музыка: Алек Волковицкий (Тамир)
стихи: Шмерке Качергинский
перевод на русский: Алекс Тарн
стихи: Шмерке Качергинский
перевод на русский: Алекс Тарн
ТИШЕ, ТИШЕ…
(continua)
(continua)
inviata da Aleks Tarn 24/6/2018 - 08:54
Provate voi
"Faccia" è l’album che annuncia il ritorno del cantautore rock bresciano
«Quando sono entrato in studio per lavorare a questo nuovo album avevo solamente la convinzione di registrare canzoni che parlassero di tutto quello che c’era stato nella mia vita dal mio ultimo album di inediti uscito nel 2008 a oggi. Volevo raccontarmi, senza sconti, senza risparmiarmi». Riccardo Maffoni
Questo album assume le caratteristiche di un grande quadro con tante immagini facenti parte dello stesso grande disegno. Le immagini sono le canzoni, il quadro è l’album. E un quadro grande va guardato da lontano, dedicandogli il giusto tempo per mettere a fuoco tutta l’opera. Lo stesso vale per un disco, va ascoltato, messo a fuoco, percepito. Ogni canzone è un mondo a sé, ovviamente, ma ognuna di esse è legata da questa urgenza di comunicare ogni stato d’animo, dalla rabbia alla frustrazione, alla solitudine, all’abbandono,... (continua)
«Quando sono entrato in studio per lavorare a questo nuovo album avevo solamente la convinzione di registrare canzoni che parlassero di tutto quello che c’era stato nella mia vita dal mio ultimo album di inediti uscito nel 2008 a oggi. Volevo raccontarmi, senza sconti, senza risparmiarmi». Riccardo Maffoni
Questo album assume le caratteristiche di un grande quadro con tante immagini facenti parte dello stesso grande disegno. Le immagini sono le canzoni, il quadro è l’album. E un quadro grande va guardato da lontano, dedicandogli il giusto tempo per mettere a fuoco tutta l’opera. Lo stesso vale per un disco, va ascoltato, messo a fuoco, percepito. Ogni canzone è un mondo a sé, ovviamente, ma ognuna di esse è legata da questa urgenza di comunicare ogni stato d’animo, dalla rabbia alla frustrazione, alla solitudine, all’abbandono,... (continua)
24/6/2018 - 00:13
Léo Ferré: C'est extra [Inno degli Extra delle CCG / Hymn of AWS Extras / Hymne des Extras des CCG]
Oggi ascoltando la radio ho scoperto che la traduzione "Niente più" qui attribuita a Colapesce è stata cantata in italiano dallo stesso Leo Ferré.
Lorenzo 23/6/2018 - 23:40
L'Homme de Cro-Magnon
Bonjour,
Merci pour ce retour de Maurice Felbacq dites lui d'un professeur d'éducation musicale que sa chanson est toujours apprise par les 6ème.
Cordialement
Merci pour ce retour de Maurice Felbacq dites lui d'un professeur d'éducation musicale que sa chanson est toujours apprise par les 6ème.
Cordialement
James 23/6/2018 - 23:25
Tornerà a soffiare il vento
(2018)
con la partecipazione di: Rossella Benevento
al bodhran: Pamela Sabatini
da “È finito il ‘68? 50°”, in uscita per Ala Bianca in occasione del cinquantesimo anniversario di un anno dopo il quale il mondo non è stato più lo stesso. La release contiene i brani più rappresentativi di quella stagione, tratti dallo storico catalogo di canti popolari, d’autore e di protesta de I Dischi del Sole.
“Tornerà a soffiare il vento” rappresenta un ponte ideale che scavalca questi cinquant’anni e indirizza in modo non affatto scontato il pubblico di oggi verso il mondo cantato da quella generazione di autori e interpreti che nel 1968 scese nelle piazze e nelle strade con la propria chitarra e la propria voce. Lo sguardo di Pietrangeli è quello di chi attraverso il passare del tempo ha maturato serenità, ma non ha lasciato scorrere via speranze e certezze. Non devono quindi ingannare l’ironia... (continua)
con la partecipazione di: Rossella Benevento
al bodhran: Pamela Sabatini
da “È finito il ‘68? 50°”, in uscita per Ala Bianca in occasione del cinquantesimo anniversario di un anno dopo il quale il mondo non è stato più lo stesso. La release contiene i brani più rappresentativi di quella stagione, tratti dallo storico catalogo di canti popolari, d’autore e di protesta de I Dischi del Sole.
“Tornerà a soffiare il vento” rappresenta un ponte ideale che scavalca questi cinquant’anni e indirizza in modo non affatto scontato il pubblico di oggi verso il mondo cantato da quella generazione di autori e interpreti che nel 1968 scese nelle piazze e nelle strade con la propria chitarra e la propria voce. Lo sguardo di Pietrangeli è quello di chi attraverso il passare del tempo ha maturato serenità, ma non ha lasciato scorrere via speranze e certezze. Non devono quindi ingannare l’ironia... (continua)
L'alba con il tramonto si confonde
(continua)
(continua)
inviata da Lorenzo 23/6/2018 - 15:13
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L'unica, che letta a contrario dice Amor :)